#domani avremo aggiornamenti
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justmythings-stuff · 1 year ago
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Non capisco perché tutti si ostinino a metterlo punta e nessuno nel suo ruolo, come è possibile
Perché stasera Mancini stava provando cose nuove (ma non era proprio il momento di fare esperimenti proprio stasera 💀)
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retemeteoamator-blog · 6 years ago
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⚡❄QUANTO MOVIMENTO IN EUROPA ⚡❄ Bentrovati amici troviamo oggi solo sulla nostra penisola due perturbazione una atlantica che porta instabilità al Nord con nevicate sulle alpi a quote medio-alte e un'altra africana all'estremo sud che porta piogge in Sicilia. L'azione di queste due basse pressione porterà per domani #Sabato #instabilità su tutto il territorio tra schiarite alternate a piogge o temporali. #Domenica avremo invece come vediamo gia' da satellite l'entrata di aria molto #fredda #Artica che porterà un calo termico di 10°C con #nevicate a #bassa quota al Centro-nord (tra Appennino settentrionale ed Alpi orientali). Seguite i prossimi aggiornamenti. Rete Meteo Amatori https://www.retemeteoamatori.it/blog/satelliti-meteo-italia-e-europa/ https://www.instagram.com/p/BxAKoDSJ2K-/?igshid=hvkpm781wo9
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Vergine Maria: Questo Sigillo è stato predetto nel Libro di Giovanni.
Figlia Mia, i figli di Dio saranno in grado di proteggere la loro fede, il loro coraggio e la loro sicurezza durante tutte le guerre, se continueranno a pregare la Crociata di Preghiera del Sigillo del Dio Vivente.
Questo è uno degli ultimi e il più grande Sigillo di Protezione inviato dal Cielo, di tutte le preghiere date all’umanità.
Servirà per aiutare e sostenere tutti, durante le future persecuzioni, soprattutto nei tempi di dominazione e di guerra.
17 Maggio 2012 –  
Vergine Maria: Questo Sigillo è stato predetto nel Libro di Giovanni.
Figlia Mia, i figli di Dio saranno in grado di proteggere la loro fede, il loro coraggio e la loro sicurezza durante tutte le guerre, se continueranno a pregare la Crociata di Preghiera del Sigillo del Dio Vivente.
Questo è uno degli ultimi e il più grande Sigillo di Protezione inviato dal Cielo, di tutte le preghiere date all’umanità.
Servirà per aiutare e sostenere tutti, durante le future persecuzioni, soprattutto nei tempi di dominazione e di guerra.
Questo Sigillo è stato predetto nel Libro di Giovanni e ha molti poteri divini a esso associati.
Custoditelo e utilizzatelo per proteggere non solo voi stessi ma anche le vostre famiglie.
Questo richiamo è necessario in questo momento.
Andate in pace.
La vostra amata Madre
Madre di Salvezza
http://gesuallumanita.blogspot.it/2012/05/17-maggio-2012-vergine-maria-questo.html
Promemoria - Abbiamo ricevuto nuove richieste di preghiera,  qua
 - Convinceranno i Miei seguaci ad adattare le Leggi della Mia Chiesa indicendo un referendum, qua
- Novità! Il nostro calendario,  qua (Fedd rss  http://localendar.com/public/gesuallumanitaitalia?style=M3 )
-  qua pubblichiamo le informazioni da non  perdere.
- Organizzate il vostro approvvigionamento alimentare ora, vedere anche il Mini webcast parte 3- Preparazione spirituale e fisica, qua 
- Attraverso i feed RSS è possibile ricevere gli aggiornamenti, qua 
- Nel messaggio del 9 Luglio 2012 ci ricorda di " Non dimenticate le Mie istruzioni di avere cibo che duri dieci giorni, candele benedette e oggetti sacri nella vostra casa". Supponendo che avremo già fatto tutti una buona scorta di acqua e di cibo prima dell'Avvertimento, non dimentichiamo di avere sottomano scorte di candele benedette ma anche di accendini, accendigas, fiammiferi, torce, batterie, stufette a gas, cucine da campeggio e bombole di gas. MA SOPRATUTTO PREPARATE LA VOSTRA ANIMA COME DICE GESÙ IN QUESTO MESSAGGIO!, qua
- Cerchiamo di formare il nostro gruppo della crociata di preghiera, anche solo di due persone, qua
- L’amore e l’adorazione in abbondanza vi rendono più forti e più calmi, qua
-I favori concessi quando ricevete il Corpo di Mio Figlio, qua.
-  Le nostre pagine, qua  (in particolare vi aspettiamo per pregare insieme su questa pagina dove ci sono appuntamenti di preghiera )
-Preghiera per l'immunità data da Dio Padre, da recitarsi per un mese, qua
- Preparatevi sempre, ogni giorno, come se l’Avvertimento fosse domani, perché scenderà su di voi improvvisamente, qua
- "Il Mio amato Papa Benedetto XVI è stato perseguitato ed è fuggito, come era stato predetto. Io non ho designato questa persona che sostiene di venire nel Mio Nome.Egli, Papa Benedetto, guiderà i Miei seguaci verso la Verità. Io non l’ho abbandonato e lo tengo vicino al Mio Cuore e gli offro il conforto di cui ha bisogno in questo momento terribile. Il suo Trono è stato rubato. Ma non il suo potere", qua
- L’anticristo verrà da Oriente, non da Occidente , qua
- Come assicurarvi che la vostra famiglia e i vostri amici possano entrare in Paradiso, qua
- Dice Gesù: Pregate, pregate la Mia Divina Misericordia alle 15 di tutti i giorni e potrete salvare il mondo. (Libro delle Verità, 30 aprile 2011), qua
-  Cerchiamo 100 persone che recitino 3 Rosari al giorno per salvare l'Italia, qua 
- Applicazione per Android:"Crociata di preghiera" ed Ebooks Programma di Preghiera in formato ePUB per per tablet e smartphone, qua 
- "Figlia Mia, i figli di Dio saranno in grado di proteggere la loro fede, il loro coraggio e la loro sicurezza durante tutte le guerre, se continueranno a pregare la Crociata di Preghiera del Sigillo del Dio Vivente. Questo è uno degli ultimi e il più grande Sigillo di Protezione inviato dal Cielo, di tutte le preghiere date all’umanità", qua
- Siete tutti calorosamente invitati a seguire il programma di preghiera del nostro gruppo qua e qua
-  ISCRIVETEVI ALLA NOSTRA NEWSLETTER o SEGUICI ATTRAVERSO I FEED RSS : Il sistema avvisa che manca la conferma di alcune persone e perciò non si è attivata per loro la newsletter qua
- Nei nostri blog il Libro della Verità on line e Prepararsi per la Seconda Venuta potete leggere tutti i messaggi ricevuti da Maria della Divina Misericordia e scaricare diversi file stampabili che contengono diversi formati del Libro della Verità
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saggiosguardo · 5 years ago
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iOS 13 è in arrivo: tutte le novità e consigli su come prepararsi al meglio
Ci siamo: puntuale arriva l'autunno e con esso una nuova major release di iOS. Ed è davvero major, la 13 che uscirà domani. Non si può dire non sia stato toccato quasi ogni singolo aspetto del sistema operativo Apple, inclusa la sua controparte iPadOS con alcuni accorgimenti pro tablet. Quest'anno, al classico post di raccomandazioni abbiamo deciso di aggiungere un video: una sorta di tour guidato in cui vi mostriamo tutte le principali novità dell'aggiornamento in arrivo, dalle più grandi alle più piccole, che speriamo possa essere di gradimento. Dalla modalità Dark alla rifatta app Promemoria, passando per il supporto mouse tra le opzioni di accessibilità, è uno degli upgrade più sterminati in tutta la storia di iOS.
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Ogni anno nel mondo Apple l'upgrade è un momento vissuto in modo relativamente rilassato, le transizioni avvengono quasi sempre in modo liscio anche grazie al precedente periodo Beta che dà modo di evidenziare eventuali difficoltà. Tuttavia, quel "quasi" non va mai sottovalutato. Motivo per cui i passi qui sotto descritti possono essere utili a ridurre al lumicino le probabilità di rientrare nell'inevitabile piccola percentuale sfortunata.
Prima di continuare, due doverose premesse: se avete la sensazione di trovarvi davanti a qualcosa già letto, è normale. L'articolo è basato sul corrispettivo fatto lo scorso anno per iOS 12, con le opportune modifiche dove necessario. Proprio per questo motivo consigliamo comunque di considerare questo nuovo, in quanto il vecchio potrebbe non risultare completamente fedele alla situazione odierna.
Seconda premessa: l'articolo è applicabile anche ad iPad ed iPadOS, sebbene la release per questi arriverà il 30 settembre in concomitanza con iOS 13.1. Se avete un iPad supportato, il consiglio è di ripassare sul seguente post attorno al 29 settembre.
Pre-step: Aggiornare o no?
Quest'anno, vista la complessità e la vastità di un upgrade del genere, viene il dubbio prima ancora di analizzare gli altri step se valga la pena aggiornare subito. Alcuni casi più specifici, come quelli aziendali, li menzioniamo nel terzo step. Tuttavia, in generale la fase Beta di iOS 13 ha presentato esperienze piuttosto altalenanti, tra chi non ha trovato bug o ne ha avuti di tipo minore, come il sottoscritto, e chi invece ancora alla Golden Master si è ritrovato con problematiche spiacevoli irrisolte, non occorse con la vecchia versione. Considerato che il 30 settembre esce iOS 13.1, con alcune funzionalità tagliate dal rilascio iniziale e un po' di bugfix della prima ora, vale la pena aggiornare subito? Il dubbio è legittimo. Non ci sentiamo, però, di consigliare per forza se agire o attendere. Lasciamo la discrezione a voi lettori, anche eventualmente sulla base dei preparativi sottostanti.
Step 1: Dispositivo
Se iOS 12 è stato generoso, dando un altro giro di valzer a dispositivi parecchio anziani, anche con discreto successo sul fronte prestazioni, quest'anno la questione è molto diversa. La lista di iDevice supportati resta sempre bella ampia, ma sono tutti almeno datati 2015 come prima immissione sul mercato. Se avete uno o più dei seguenti:
iPhone SE
iPhone 6s/6s Plus
iPhone 7/7 Plus
iPhone 8/8 Plus
iPhone X
iPhone XR
iPhone XS/XS Max
iPad Air 2*
iPad Air (2019)*
iPad (2017)*
iPad (2018)*
iPad Pro da 9,7"*
iPad Pro da 10,5"*
iPad Pro da 11"*
iPad Pro da 12,9" di prima generazione*
iPad Pro da 12,9" di seconda generazione*
iPad Pro da 12,9" di terza generazione*
iPad mini 4*
iPad mini (2019)*
iPod touch di settima generazione
Per loro iOS continua. Chi invece ha uno o più dei seguenti:
iPhone 5s
iPhone 6/6 Plus
iPad Air
iPad mini 2
iPad mini 3
iPod touch di sesta generazione
Per loro iOS finisce qui. Andiamo coi "sopravvissuti" al prossimo step.
*riceveranno iPadOS 13.1 il 30 settembre
Step 2: App
Potrebbe sembrare un passaggio superfluo, ma non lo è affatto se ci si riflette. Guardiamo a quali applicazioni e giochi abbiamo installato sul nostro iDevice. Le probabilità sono buone che la maggior parte vada senza problemi e che un gran numero abbia già l'aggiornamento di compatibilità pronto ad arrivare domani o entro i prossimi giorni. Ma, forse quest'anno ancor più dei precedenti, possono esserci applicazioni per particolari esigenze la cui idoneità all'uso col nuovo iOS dovrà essere verificata prima di aggiornare, specialmente se già da tempo non ricevono nuove versioni. Ancor più importante è il caso di terminali aziendali: se hanno app precaricate dal datore di lavoro è meglio prima verificare col reparto IT. In sostanza, nei casi specifici qui citati il consiglio è di non aggiornare subito, attendendo verifiche terze o indicazioni che diano il via libera.
Rispetto alla precedente versione della guida, abbiamo scelto di rimuovere la parte riguardante le applicazioni a 32-bit. Dopo due anni, è presumibile che tali app siano state aggiornate o sostituite con equivalenti più nuovi, o nel peggiore dei casi si è deciso di lasciare il dispositivo su iOS 10.3.3, l'ultima release a supportare il software a 32-bit (la 10.3.4 è stata rilasciata solo per i dispositivi che sono stati rimossi dal supporto con iOS 11).
Accertatici di non avere alcuna incompatibilità imminente, che possa portare ad eventuali problemi in casa o in ufficio, possiamo proseguire col terzo step dei preparativi.
Step 3: Rete
Anche questo potrebbe sembrare uno step banale, che non serve a nulla. Ma se non vogliamo avere spiacevoli sorprese è meglio effettuarlo. Parliamo della rete. L'aggiornamento domani arriverà Over-The-Air, pertanto occorrerà la connessione ad Internet; lo stesso vale anche se si effettua la procedura tramite iTunes. La situazione ideale è avere a disposizione una rete Wi-Fi appoggiata a una linea ADSL (con buone velocità), VDSL o fibra. In quasi tutte le situazioni l'abbonamento pattuito col gestore è di tipo flat, con una quota fissa mensile e senza limiti nello scaricamento dei dati. Si tratta della soluzione ideale nonché predefinita da parte del sistema operativo.
Molto diverso è il discorso se siamo costretti ad appoggiarci a una connessione 5G (se siamo in una città coperta dal servizio e abbiamo un piano abilitato), 4G o 3G. Le velocità nella media saranno più alte, ma dovremo fare i conti col limite massimo di GB previsto dal piano dati. Poiché la nuova versione di iOS richiederà ben più di 2 GB per essere scaricata sarà opportuno accertarsi preventivamente sia quanto prevede il nostro piano mensile sia quanto ci rimane prima del suo esaurimento. Non solo: dato che iOS non effettua il download degli aggiornamenti senza Wi-Fi, ciò significherà che dovremo avere uno smartphone di supporto se dovremo aggiornare un iPad oppure uno smartphone secondario se il terminale da aggiornare è un iPhone. Tale dispositivo dovrà agire in modalità tethering, ovvero riversare la connessione 3G/4G/5G attiva in una rete Wi-Fi accessibile da altri prodotti, fungendo così come un modem-router in miniatura. Queste sono le principali procedure per attivarla sulle due principali piattaforme:
iOS: rechiamoci in Impostazioni, entriamo nella sezione "Hotspot Personale" e attiviamolo. Se non abbiamo ancora impostato una password, inseriamola. Nel caso ve ne fosse una già esistente avremo la possibilità di visualizzarla e volendo modificarla.
Android: il percorso può differire leggermente a seconda del dispositivo e delle personalizzazioni del produttore, ma si tratta spesso di variazioni minori. La procedura di esempio è basata su un Google Pixel con Android 10. Entriamo in Impostazioni, dunque nell'area "Rete e Internet", infine in "Hotspot e tethering". Lì troveremo lo switch per attivare il tethering. Anche qui se non abbiamo già impostato una password è bene farlo e se invece c'è già potremo vederla e/o modificarla.
Dato che i consumi di dati possono essere elevati il suggerimento è di attivare il tethering solo a rilascio avvenuto da parte di Apple. Maggiore precauzione se si è all'estero: per quanto il tethering sia stato coinvolto dall'iniziativa europea di azzeramento dei costi di roaming, alcuni piani tariffari possono avere limitazioni nei GB utilizzabili oltre il confine (ad esempio Iliad prevede per il piano da 50 GB l'uso massimo di 4 GB per l'estero), la scelta dovrebbe in ogni caso ricadere su una connessione Wi-Fi qualora fosse disponibili nelle vicinanze. Vale la pena gustare, o sopportare a seconda dei casi, un Frappuccino per fare l'aggiornamento.
Siamo all'incirca a metà percorso. Entriamo ora nelle fasi calde della preparazione ad iOS 13.
Step 4: Backup
Il modo migliore per mettersi al riparo da eventuali problemi in sede di aggiornamento è quello di effettuare un backup. Ciò salva i nostri dati presenti sul dispositivo, consentendoci di recuperarli in qualsiasi momento. Due sono le modalità previste da Apple: tramite iCloud o tramite iTunes. Nel primo caso, questa è la procedura da seguire:
Colleghiamoci ad una rete Wi-Fi
Entriamo nelle Impostazioni
Scegliamo la voce iniziale, quella contrassegnata dal nostro nome, in modo da entrare nella gestione dell'ID Apple
Premiamo la sottosezione "iCloud"
Accertiamoci che lo switch alla voce "Backup iCloud" sia nella parte attiva e se non lo è facciamolo entrando nell'apposita area dedicata
Premiamo su "Esegui backup adesso"
Attendiamo che termini il backup e verifichiamo se la data dell'ultimo salvataggio è stata aggiornata; se sì, vuol dire che la procedura è riuscita
Questo backup è il più semplice, ma non il più completo. Esso infatti archivia in iCloud foto, contatti, note, musica, dati dalle app e alcune impostazioni. Dovremo inoltre verificare che non vengano superati i 5 GB base gratuiti, altrimenti sarà necessario aderire a uno dei piani a pagamento. Per effettuare un backup profondo, comprendente tutti i dati salvati, occorre passare tramite iTunes. Ecco come fare:
Colleghiamo col cavo l'iDevice al computer
Se iTunes non si apre, facciamolo noi manualmente (su OS X/macOS premiamo sul Launchpad e dunque sull'icona di iTunes; su Windows 7/8.1/10 dovremo cliccare il pulsante Start, entrare nella lista "Tutte le app" e dunque premere su iTunes)
Qualora il dispositivo sia protetto da un codice inseriamolo
Una volta accertatoci che il dispositivo è riconosciuto da iTunes, entriamo nella sezione Riepilogo se non è già così di default
Nell'area Backup premiamo sul pulsante "Effettua backup adesso"; qualora utilizziamo l'app Salute, abbiamo un Apple Watch abbinato oppure più semplicemente desideriamo maggiore sicurezza prima di procedere mettiamo la spunta a "Codifica backup", impostando una password
Terminata la procedura, verifichiamo che il backup sia stato effettuato osservando nella sezione Riepilogo se l'ultima data e ora corrispondono a quelle più recenti; se sì, vuol dire che la procedura è riuscita
Viste le due procedure per effettuare un backup, andiamo ad analizzare la procedura inversa, ossia ripristinarne il contenuto sul dispositivo. Qui sotto la modalità tramite iCloud:
Il prerequisito è che il dispositivo di partenza sia stato resettato e dunque si debba ripetere la configurazione iniziale; effettuiamo tutti i passaggi fino ad arrivare alla sezione App e Dati
Premiamo su "Ripristina da backup iCloud"
Se ci viene richiesto, inseriamo il nostro ID Apple e la password
Nella lista che ci verrà mostrata selezioniamo il backup più recente
Nel caso ce lo richieda ancora, ripetiamo di nuovo ID Apple e password
Attendiamo il termine del ripristino e dunque procediamo con la configurazione
Il ripristino di un backup tramite iTunes avviene invece così:
Effettuiamo gli stessi primi 4 passaggi già visti nella procedura per la creazione del backup (collegamento iDevice, apertura iTunes, inserimento dell'eventuale codice di protezione e ingresso nella schermata Riepilogo)
Nell'area Backup premiamo su "Ripristina backup" e dalla lista selezioniamo quello più recente
Premiamo il pulsante "Ripristina" e se previsto inseriamo la password di protezione
Una volta che la procedura è stata interamente completata potremo chiudere iTunes e scollegare il dispositivo
Il grosso l'abbiamo fatto: i prossimi passaggi saranno molto più rapidi da effettuare.
Step 5: Pulizia
Questo step può essere scambiato di ordine col precedente a seconda delle proprie preferenze. Inoltre, la pulizia può non essere un passaggio necessario. Quasi superfluo precisare che non intendiamo l'atto fisico di pulire schermo e scocca del dispositivo, ma il pulirlo dei dati non necessari. Durante l'aggiornamento le nuove versioni di iOS richiedono uno spazio adeguato per poter procedere. È consigliabile infatti avere non meno di 3 GB liberi a disposizione affinché il sistema possa completare senza intoppi il processo. Verifichiamo dunque di quanto spazio libero disponiamo:
Entriamo nelle Impostazioni e scegliamo la sezione Generali
Nella lista, premiamo su "Spazio libero iPhone / iPad / iPod"
Accertiamoci che la voce "Spazio disponibile" abbia almeno il minimo da noi consigliato sopra
Qualora il valore risulti inferiore, il rischio che l'aggiornamento non venga effettuato è alto. Se può, iOS offre di suo la possibilità di rimediare occupandosi della rimozione temporanea di app e contenuti ripristinandoli al termine dell'upgrade. Meglio aiutarlo noi, comunque. La procedura generale è la seguente:
Nella stessa sezione in cui ci siamo recati premiamo la prima delle due voci "Gestisci spazio", quella relativa al dispositivo
Dopo un rapido calcolo, verranno elencate tutte le app installate e quanto spazio occupano insieme ai loro dati
Premiamo sull'app col valore più elevato: se abbiamo la possibilità di rimuoverne solamente i dati (e posto che il backup sia stato fatto per evitare successivi rimorsi), facciamo un tap su "Modifica" ed eliminiamoli in modo manuale; se viene invece proposta solo l'opzione per eliminare l'app ed essa non risulta indispensabile in quel momento premiamo su "Elimina app" confermando al pop-up successivo
Ripetiamo le stesse verifiche con tutte le app di dimensioni rilevanti, all'incirca dai 250 MB in su
Per alcune non è però possibile o consigliabile procedere in questo modo. L'eliminazione delle foto, ad esempio, può avvenire solo all'interno dell'app stessa. Stesso discorso vale per i messaggi di posta elettronica se si usa il client nativo. Le soluzioni di messaggistica come WhatsApp è meglio gestirle manualmente al loro stesso interno, rimuovendo conversazioni e contenuti multimediali non più necessari e/o voluti.
Una volta completate le operazioni di pulizia, effettuiamo di nuovo i passaggi iniziali di questo step e controlliamo se abbiamo ricavato spazio sufficiente. Se ancora non basta, potrebbe essere giunta l'ora di agire in maniera più drastica ripulendo tutto il dispositivo, col presupposto di aver fato il backup di tutte le cose importanti. Entriamo nelle Impostazioni, dunque in Generali e infine scorriamo la lista fino a trovare la voce "Ripristina", scegliendo l'opzione che effettua il reset del terminale. Dovremo effettuare nuovamente tutta la configurazione. Il suggerimento è di procedere in questo modo solo se strettamente necessario e solo domani dopo il rilascio: il primo ripristino, senza backup, ci permetterà di aggiornare a iOS 12; sarà da effettuare un secondo ripristino se si vuole sfruttare il backup tramite iCloud. Più avvantaggiato qui è l'uso di iTunes, dato che ridurrebbe il reset a uno solo, occupandosi poi esso di rimettere dati e app al proprio posto.
Passiamo ora al penultimo step, molto rapido se sono già stati presi tutti gli accorgimenti del caso.
Step 6: Account
Durante la procedura di aggiornamento ci verrà probabilmente richiesto d'inserire la password del nostro ID Apple. Facciamo sin da ora mente locale e ricordiamocela; per maggiore sicurezza conviene annotarla. Lo stesso per gli altri principali servizi, la cui richiesta di autenticarsi nuovamente non è da escludersi. Se non ricordiamo le password è meglio già effettuare sin da stasera le rispettive procedure per ripristinarle e inserirne di nuove, rispettando sempre determinati canoni di sicurezza (utilizzare quando possibile combinazioni di lettere maiuscole, minuscole, numeri e caratteri speciali; prediligere altri elementi rispetto a nomi e/o dati di nascita). Attenzione inoltre qualora fossero attivi sistemi di autenticazione a due fattori, perché in tali casi potrebbe non essere sufficiente la sola password. Teniamo dunque a portata di mano tutto l'occorrente per effettuare i vari login (numeri di telefono per ricevere eventuali SMS con codice, altri dispositivi autorizzati, ecc.).
Se siamo a posto anche con questo step, non ci resterà che fare domani stesso l'ultima verifica.
Step 7: Batteria
L'aggiornamento richiederà al dispositivo un consistente sforzo energetico. Farsi trovare con percentuali inferiori al 50% di batteria non è consigliabile e nel caso l'autonomia scendesse a quota zero nel bel mezzo della procedura di upgrade potremmo dover procedere manualmente al ripristino tramite iTunes nella modalità Ripristino, utilizzata quando il sistema operativo non può più essere avviato. Conviene in generale collegarlo alla rete elettrica durante l'operazione, assicurandosi protezione completa contro l'evenienza sopra descritta. Se fossimo fuori casa e non prevedessimo di rientrarci, dovremmo ricordarci di tenere con noi cavo e alimentatore oppure una batteria esterna ben carica. Qualora invece rincasassimo, varrà la pena sopportare la vecchia versione per qualche ora in più.
Si chiude qui questa sorta di vademecum al passaggio ottimale ad iOS 12. Non possiamo garantire che pur seguendo tali step alla lettera tutto filerà liscio, né possiamo pretendere di aver considerato tutte le possibili casistiche: a seconda della propria configurazione, non è da escludere vi siano ulteriori procedure intermedie da effettuare. In tale sede abbiamo cercato di affrontare i preparativi più comuni in queste ultime ore che precedono l'arrivo della nuova versione. Buon aggiornamento a tutti!
L'articolo iOS 13 è in arrivo: tutte le novità e consigli su come prepararsi al meglio proviene da SaggiaMente.
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FIAT: POSSIBILE DIETRO FRONT SUL RIDIMENSIONAMENTO DEL MARCHIO IN EUROPA.
Secondo le ultime indiscrezioni il nuovo responsabile dei marchi FCA nella regione EMEA, Pietro Gorlier, starebbe pensando di apportare alcune modifiche a quello che era il piano industriale 2018-2022.
L’ex A.D Sergio Marchionne, aveva programmato di ridimensionare il marchio FIAT sul mercato europeo, concentrandosi solo sullo sviluppo delle nuove generazioni dei modelli bestseller Panda e 500.
Secondo quanto fatto trapelare dal quotidiano nazionale “Il Giornale”, Pietro Gorlier avrebbe lasciato intendere di non condividere l’idea di un ridimensionamento del marchio in Europa. Questo significa che in futuro la gamma del brand di Torino potrebbe essere composto non solo da Panda e 500 ma anche da altri modelli, come lo è tutt’ora. Se questo dovesse verificarsi, il presunto addio della famiglia ‘’Tipo’’ potrebbe subire un ripensamento.
Ulteriori aggiornamenti su quello che accadrà ai marchi di FCA molto probabilmente li avremo domani, 30 ottobre, quando il nuovo numero amministratore delegato, Mike Manley, svelerà i dati finanziari dell’ultimo trimestre.
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Dio Padre: accettate il Mio Spirito Santo con meraviglia e con gratitudine.
Questo è un dono molto speciale. Aprirà il cuore di molti e preparerà molte anime all’Avvertimento.
Il Mio amore non ha confini.
Non c’è un solo uomo, donna o bambino che io possa escludere dal vivo desiderio di tenerlo saldamente tra le Mie braccia. Nessun peccatore è escluso.
I Miei doni per l’umanità sono generosi e continuerò a versarli in risposta a coloro che recitano le Crociate di preghiera date a te, figlia Mia.
Queste preghiere vengono dal Cielo e non sono il frutto della penna dell’uomo.
Sono adatte a questi tempi e sono una potente arma contro le persecuzioni.
Ogni volta che provengono dalle vostre labbra queste preghiere sono ascoltate, figli Miei.
Esse vi porteranno grandi ricompense.
Accettate il Mio Spirito Santo con meraviglia e gratitudine.
5 Maggio 2012 - Dio Padre: accettate il Mio Spirito Santo con meraviglia e con gratitudine.
Figlia Mia, quant’è grandioso il giorno in cui lo Spirito Santo, la Luce del Mio Amore, si riverserà sulla terra.
Questo è un dono molto speciale. Aprirà il cuore di molti e preparerà molte anime all’Avvertimento.
Il Mio amore non ha confini.
Non c’è un solo uomo, donna o bambino che io possa escludere dal vivo desiderio di tenerlo saldamente tra le Mie braccia. Nessun peccatore è escluso.
I Miei doni per l’umanità sono generosi e continuerò a versarli in risposta a coloro che recitano le Crociate di preghiera date a te, figlia Mia.
Queste preghiere vengono dal Cielo e non sono il frutto della penna dell’uomo.
Sono adatte a questi tempi e sono una potente arma contro le persecuzioni.
Ogni volta che provengono dalle vostre labbra queste preghiere sono ascoltate, figli Miei.
Esse vi porteranno grandi ricompense.
Accettate il Mio Spirito Santo con meraviglia e gratitudine.
E‘ un miracolo e viene inviato a ciascuno di voi con tutto il Mio amore per tutti.
Andate ora in pace e nell’amore.
Vostro Padre
Dio l’Altissimo
http://gesuallumanita.blogspot.it/2012/05/5-maggio-2012-dio-padre-accettate-il.html
Promemoria
- Durante la mattina cominciamo la Novena della Salvezza , qua 
- Tre giorni di preghiera per  l'Esercito Rimanente, Benedetto XVI e Maria della Divina Misericordia, (Venerdì, Sabato e Domenica),  2, 3 e 4 settembre, qua
-  qua pubblichiamo le informazioni da non  perdere.
- Organizzate il vostro approvvigionamento alimentare ora, vedere anche il Mini webcast parte 3- Preparazione spirituale e fisica, qua 
- Crociate per argomento: Per l’attenuazione dei castighi,  qua
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- Dio Padre: La Preghiera del Credo, che riconosce Chi Io Sono, sarà cambiata, qua
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- Libro della Verità- Mini webcast parte 9-  ,Lotta al male, qua
- "Il Mio amato Papa Benedetto XVI è stato perseguitato ed è fuggito, come era stato predetto. Io non ho designato questa persona che sostiene di venire nel Mio Nome.Egli, Papa Benedetto, guiderà i Miei seguaci verso la Verità. Io non l’ho abbandonato e lo tengo vicino al Mio Cuore e gli offro il conforto di cui ha bisogno in questo momento terribile. Il suo Trono è stato rubato. Ma non il suo potere", qua
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saggiosguardo · 6 years ago
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iOS 12 in arrivo fra meno di 24 ore: ecco come prepararsi al meglio
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È arrivato settembre. Cosa porta con sé settembre? L'autunno, certamente. Ma anche nuovi iPhone e ancor prima nuovi rilasci major dei sistemi operativi Apple. iOS 12 non è ricchissimo di novità in ogni angolo come il predecessore, ma proprio perché quest'ultimo era stato messo sotto torchio in termini di prestazioni e stabilità la nuova versione concentra su tali ambiti i maggiori contributi. Ogni anno nel mondo Apple l'upgrade è un momento vissuto in modo relativamente rilassato, le transizioni avvengono quasi sempre in modo liscio anche grazie al precedente periodo Beta che dà modo di evidenziare eventuali difficoltà. Tuttavia, quel "quasi" non va mai sottovalutato. Motivo per cui i 7 passi qui sotto descritti possono essere utili a ridurre al lumicino le probabilità di rientrare nell'inevitabile piccola percentuale sfortunata.
Prima di continuare, una doverosa precisazione: se avete la sensazione di trovarvi davanti a qualcosa già letto, è giusto così. L'articolo è basato sul corrispettivo fatto lo scorso anno per iOS 11, con le opportune modifiche dove necessario. Proprio per questo motivo consiglio comunque di considerare questo nuovo, in quanto il vecchio potrebbe non risultare completamente fedele alla situazione attuale.
Step 1: Dispositivo
Con iOS 12 è molto semplice sapere se il nostro dispositivo sarà supportato dal nuovo sistema operativo. Abbiamo già la 11.4.1 installata? Perfetto: l'iDevice è abile ed arruolato! A puro scopo di completezza, riportiamo comunque la lista completa, tenendo conto anche delle aggiunte occorse da settembre 2017 ad oggi:
iPhone 5s
iPhone SE
iPhone 6/6 Plus
iPhone 6s/6s Plus
iPhone 7/7 Plus
iPhone 8/8 Plus
iPhone X
iPad Air
iPad Air 2
iPad (2017)
iPad (2018)
iPad Pro da 9,7"
iPad Pro da 10,5"
iPad Pro da 12,9" di prima generazione
iPad Pro da 12,9" di seconda generazione
iPad mini 2
iPad mini 3
iPad mini 4
iPod touch di sesta generazione
Per loro iOS continua. Andiamo al prossimo step.
Step 2: App
Potrebbe sembrare un passaggio superfluo, ma non lo è affatto se ci si riflette. Guardiamo a quali applicazioni e giochi abbiamo installato sul nostro iDevice. Le probabilità sono ottime che almeno il 90-95% vada senza problemi e che un gran numero ha già l'aggiornamento di compatibilità pronto ad arrivare domani o entro i prossimi giorni. Ma possono esserci applicazioni per particolari esigenze la cui idoneità all'uso col nuovo iOS dovrà essere verificata prima di aggiornare, specialmente se già da tempo non ricevono nuove versioni. Ancor più importante è il caso di terminali aziendali: se hanno app precaricate dal datore di lavoro è meglio prima verificare col reparto IT. In sostanza, nei casi specifici qui citati il consiglio è di non aggiornare subito, attendendo verifiche terze o indicazioni che diano il via libera.
Potrebbe esserci poi un ulteriore caso: le poche app rimaste solo a 32-bit. Probabilmente in questi casi si è scelto di rimanere ad iOS 10, l'ultimo rilascio in grado di eseguirle. Presumiamo che nei 12 mesi trascorsi è stata verificata la presenza di aggiornamenti o di app sostitutive. Nell'eventualità contraria, abbiamo sempre la possibilità di effettuare una verifica sulle applicazioni installate, evidenziando quelle problematiche. Vediamo come fare:
Entriamo nelle Impostazioni
Premiamo sulla sezione "Generali"
Scegliamo la scheda "Info"
Controlliamo nell'elenco che ci verrà mostrato la voce "Applicazioni": se è presente una freccia verso destra, vuol dire che abbiamo delle app solo a 32-bit e dobbiamo chiarire quali entrando con un tap nell'elenco di compatibilità
Se iOS segnala che per tutte o alcune è disponibile un aggiornamento, effettuiamolo (nota: lo sviluppatore potrebbe aver deciso di rendere iOS 11 la versione minima supportata, pertanto se siamo rimasti alla 10.x dobbiamo prima compiere l'aggiornamento di sistema come passaggio intermedio)
Se la voce "Applicazioni" non ha alcuna freccia né reagisce al tocco, vuol dire che tutte le app installate sono a 64-bit. Accertatici di non avere alcun'altra incompatibilità imminente, che possa portare ad eventuali problemi in ufficio, possiamo proseguire col terzo step dei preparativi.
Step 3: Rete
Anche questo potrebbe sembrare uno step banale, che non serve a nulla. Ma se non vogliamo avere spiacevoli sorprese è meglio effettuarlo. Parliamo della rete. L'aggiornamento domani arriverà Over-The-Air, pertanto occorrerà la connessione ad Internet; lo stesso vale anche se si effettua la procedura tramite iTunes. La situazione ideale è avere a disposizione una rete Wi-Fi appoggiata a una linea ADSL (con buone velocità), VDSL o fibra. In quasi tutte le situazioni l'abbonamento pattuito col gestore è di tipo flat, con una quota fissa mensile e senza limiti nello scaricamento dei dati. Si tratta della soluzione ideale nonché predefinita da parte del sistema operativo.
Molto diverso è il discorso se siamo costretti ad appoggiarci a una connessione 4G o 3G. Le velocità nella media saranno più alte, ma dovremo fare i conti col limite massimo di GB previsto dal piano dati. Poiché la nuova versione di iOS richiederà ben più di 1 GB per essere scaricata sarà opportuno accertarsi preventivamente sia quanto prevede il nostro piano mensile sia quanto ci rimane prima del suo esaurimento. Non solo: dato che iOS non effettua il download degli aggiornamenti senza Wi-Fi, ciò significherà che dovremo avere uno smartphone di supporto se dovremo aggiornare un iPad oppure uno smartphone secondario se il terminale da aggiornare è un iPhone. Tale dispositivo dovrà agire in modalità tethering, ovvero riversare la connessione 3G/4G attiva in una rete Wi-Fi accessibile da altri prodotti, fungendo così come un modem-router in miniatura. Queste sono le principali procedure per attivarla sulle due principali piattaforme:
iOS: rechiamoci in Impostazioni, entriamo nella sezione "Hotspot Personale" e attiviamolo. Se non abbiamo ancora impostato una password, inseriamola. Nel caso ve ne fosse una già esistente avremo la possibilità di visualizzarla e volendo modificarla.
Android: il percorso può differire leggermente a seconda del dispositivo e delle personalizzazioni del produttore, ma si tratta spesso di variazioni minori. Quello di esempio è basato su un Google Pixel con Android 9.0. Entriamo in Impostazioni, dunque nell'area "Rete e Internet", infine in "Hotspot e tethering". Lì troveremo lo switch per attivare il tethering. Anche qui se non abbiamo già impostato una password è bene farlo e se invece c'è già potremo vederla e/o modificarla.
Dato che i consumi di dati possono essere elevati il suggerimento è di attivare il tethering solo a rilascio avvenuto da parte di Apple. Ancor prima di farlo, però, assicuriamoci che il gestore lo includa nel piano tariffario. Anche se al giorno d'oggi questo non dovrebbe più essere un problema: l'ultimo gestore che lo prevedeva a pagamento, Vodafone, l'ha reso gratuito negli scorsi mesi. Maggiore precauzione se si è all'estero: per quanto il tethering sia stato coinvolto dall'iniziativa europea di azzeramento dei costi di roaming, ma alcuni piani tariffari possono avere limitazioni nei GB utilizzabili oltre il confine (ad esempio Iliad prevede per i suoi piani da 30, 40 e 50 GB rispettivamente 2, 3 e 4 GB per l'estero), la scelta dovrebbe in ogni caso ricadere su una connessione Wi-Fi qualora fosse disponibili nelle vicinanze. Vale la pena gustare, o sopportare a seconda dei casi, un Frappuccino per fare l'aggiornamento.
Siamo all'incirca a metà percorso. Entriamo ora nelle fasi calde della preparazione ad iOS 12.
Step 4: Backup
Il modo migliore per mettersi al riparo da eventuali problemi in sede di aggiornamento è quello di effettuare un backup. Ciò salva i nostri dati presenti sul dispositivo, consentendoci di recuperarli in qualsiasi momento. Due sono le modalità previste da Apple: tramite iCloud o tramite iTunes. Nel primo caso, questa è la procedura da seguire:
Colleghiamoci ad una rete Wi-Fi
Entriamo nelle Impostazioni
Scegliamo la voce iniziale, quella contrassegnata dal nostro nome, in modo da entrare nella gestione dell'ID Apple
Premiamo la sottosezione "iCloud"
Accertiamoci che lo switch alla voce "Backup Cloud" sia nella parte attiva e se non lo è facciamolo entrando nell'apposita area dedicata
Premiamo su "Esegui backup adesso"
Attendiamo che termini il backup e verifichiamo se la data dell'ultimo salvataggio è stata aggiornata; se sì, vuol dire che la procedura è riuscita
Questo backup è il più semplice, ma non il più completo. Esso infatti archivia in iCloud foto, contatti, note, musica, dati dalle app e alcune impostazioni. Dovremo inoltre verificare che non vengano superati i 5 GB base gratuiti, altrimenti sarà necessario aderire a uno dei piani a pagamento. Per effettuare un backup profondo, comprendente tutti i dati salvati, occorre passare tramite iTunes. Ecco come fare:
Colleghiamo col cavo l'iDevice al computer
Se iTunes non si apre, facciamolo noi manualmente (su OS X/macOS premiamo sul Launchpad e dunque sull'icona di iTunes; su Windows 7/8.1/10 dovremo cliccare il pulsante Start, entrare nella lista "Tutte le app" e dunque premere su iTunes)
Qualora il dispositivo sia protetto da un codice inseriamolo
Una volta accertatoci che il dispositivo è riconosciuto da iTunes, entriamo nella sezione Riepilogo se non è già così di default
Nell'area Backup premiamo sul pulsante "Effettua backup adesso"; qualora utilizziamo l'app Salute, abbiamo un Apple Watch abbinato oppure più semplicemente desideriamo maggiore sicurezza prima di procedere mettiamo la spunta a "Codifica backup", impostando una password
Terminata la procedura, verifichiamo che il backup sia stato effettuato osservando nella sezione Riepilogo se l'ultima data e ora corrispondono a quelle più recenti; se sì, vuol dire che la procedura è riuscita
Viste le due procedure per effettuare un backup, andiamo ad analizzare la procedura inversa, ossia ripristinarne il contenuto sul dispositivo. Qui sotto la modalità tramite iCloud:
Il prerequisito è che il dispositivo di partenza sia stato resettato e dunque si debba ripetere la configurazione iniziale; effettuiamo tutti i passaggi fino ad arrivare alla sezione App e Dati
Premiamo su "Ripristina da backup iCloud"
Se ci viene richiesto, inseriamo il nostro ID Apple e la password
Nella lista che ci verrà mostrata selezioniamo il backup più recente
Nel caso ce lo richieda ancora, ripetiamo di nuovo ID Apple e password
Attendiamo il termine del ripristino e dunque procediamo con la configurazione
Il ripristino di un backup tramite iTunes avviene invece così:
Effettuiamo gli stessi primi 4 passaggi già visti nella procedura per la creazione del backup (collegamento iDevice, apertura iTunes, inserimento dell'eventuale codice di protezione e ingresso nella schermata Riepilogo)
Nell'area Backup premiamo su "Ripristina backup" e dalla lista selezioniamo quello più recente
Premiamo il pulsante "Ripristina" e se previsto inseriamo la password di protezione
Una volta che la procedura è stata interamente completata potremo chiudere iTunes e scollegare il dispositivo
Il grosso l'abbiamo fatto: i prossimi passaggi saranno molto più rapidi da effettuare.
Step 5: Pulizia
Questo step può essere scambiato di ordine col precedente a seconda delle proprie preferenze. Inoltre, la pulizia può non essere un passaggio necessario. Quasi superfluo precisare che non intendiamo l'atto fisico di pulire schermo e scocca del dispositivo, ma il pulirlo dei dati non necessari. Durante l'aggiornamento le nuove versioni di iOS richiedono uno spazio adeguato per poter procedere. È consigliabile infatti avere non meno di 3 GB liberi a disposizione affinché il sistema possa completare senza intoppi il processo. Verifichiamo dunque di quanto spazio libero disponiamo:
Entriamo nelle Impostazioni e scegliamo la sezione Generali
Nella lista, premiamo su "Spazio libero iPhone / iPad / iPod"
Accertiamoci che la voce "Spazio disponibile" abbia almeno il minimo da noi consigliato sopra
Qualora il valore risulti inferiore, il rischio che l'aggiornamento non venga effettuato è alto. Se può, iOS offre di suo la possibilità di rimediare occupandosi della rimozione temporanea di app e contenuti ripristinandoli al termine dell'upgrade. Meglio aiutarlo noi, comunque. La procedura generale è la seguente:
Nella stessa sezione in cui ci siamo recati premiamo la prima delle due voci "Gestisci spazio", quella relativa al dispositivo
Dopo un rapido calcolo, verranno elencate tutte le app installate e quanto spazio occupano insieme ai loro dati
Premiamo sull'app col valore più elevato: se abbiamo la possibilità di rimuoverne solamente i dati (e posto che il backup sia stato fatto per evitare successivi rimorsi), facciamo un tap su "Modifica" ed eliminiamoli in modo manuale; se viene invece proposta solo l'opzione per eliminare l'app ed essa non risulta indispensabile in quel momento premiamo su "Elimina app" confermando al pop-up successivo
Ripetiamo le stesse verifiche con tutte le app di dimensioni rilevanti, all'incirca dai 250 MB in su
Per alcune non è però possibile o consigliabile procedere in questo modo. L'eliminazione delle foto, ad esempio, può avvenire solo all'interno dell'app stessa. Stesso discorso vale per i messaggi di posta elettronica se si usa il client nativo. Le soluzioni di messaggistica come WhatsApp è meglio gestirle manualmente al loro stesso interno, rimuovendo conversazioni e contenuti multimediali non più necessari e/o voluti.
Una volta completate le operazioni di pulizia, effettuiamo di nuovo i passaggi iniziali di questo step e controlliamo se abbiamo ricavato spazio sufficiente. Se ancora non basta, potrebbe essere giunta l'ora di agire in maniera più drastica ripulendo tutto il dispositivo, col presupposto di aver fato il backup di tutte le cose importanti. Entriamo nelle Impostazioni, dunque in Generali e infine scorriamo la lista fino a trovare la voce "Ripristina", scegliendo l'opzione che effettua il reset del terminale. Dovremo effettuare nuovamente tutta la configurazione. Il suggerimento è di procedere in questo modo solo se strettamente necessario e solo domani dopo il rilascio: il primo ripristino, senza backup, ci permetterà di aggiornare a iOS 12; sarà da effettuare un secondo ripristino se si vuole sfruttare il backup tramite iCloud. Più avvantaggiato qui è l'uso di iTunes, dato che ridurrebbe il reset a uno solo, occupandosi poi esso di rimettere dati e app al proprio posto.
Passiamo ora al penultimo step, molto rapido se sono già stati presi tutti gli accorgimenti del caso.
Step 6: Account
Durante la procedura di aggiornamento ci verrà probabilmente richiesto d'inserire la password del nostro ID Apple. Facciamo sin da ora mente locale e ricordiamocela; per maggiore sicurezza conviene annotarla. Lo stesso per gli altri principali servizi, la cui richiesta di autenticarsi nuovamente non è da escludersi. Se non ricordiamo le password è meglio già effettuare sin da stasera le rispettive procedure per ripristinarle e inserirne di nuove, rispettando sempre determinati canoni di sicurezza (utilizzare quando possibile combinazioni di lettere maiuscole, minuscole, numeri e caratteri speciali; prediligere altri elementi rispetto a nomi e/o dati di nascita). Attenzione inoltre qualora fossero attivi sistemi di autenticazione a due fattori, perché in tali casi potrebbe non essere sufficiente la sola password. Teniamo dunque a portata di mano tutto l'occorrente per effettuare i vari login (numeri di telefono per ricevere eventuali SMS con codice, altri dispositivi autorizzati, ecc.).
Se siamo a posto anche con questo step, non ci resterà che fare domani stesso l'ultima verifica.
Step 7: Batteria
L'aggiornamento richiederà al dispositivo un consistente sforzo energetico. Farsi trovare con percentuali inferiori al 40% di batteria non è consigliabile e nel caso l'autonomia scendesse a quota zero nel bel mezzo della procedura di upgrade potremmo dover procedere manualmente al ripristino tramite iTunes nella modalità Ripristino, utilizzata quando il sistema operativo non può più essere avviato. Conviene in generale collegarlo alla rete elettrica durante l'operazione, assicurandosi protezione completa contro l'evenienza sopra descritta. Se fossimo fuori casa e non prevedessimo di rientrarci, dovremmo ricordarci di tenere con noi cavo e alimentatore oppure una batteria esterna ben carica. Qualora invece rincasassimo, varrà la pena sopportare la vecchia versione per qualche ora in più.
Si chiude qui questa sorta di vademecum al passaggio ottimale ad iOS 12. Non possiamo garantire che pur seguendo tali step alla lettera tutto filerà liscio, né possiamo pretendere di aver considerato tutte le possibili casistiche: a seconda della propria configurazione, non è da escludere vi siano ulteriori procedure intermedie da effettuare. In tale sede abbiamo cercato di affrontare i preparativi più comuni in queste ultime ore che precedono l'arrivo della nuova versione. Buon aggiornamento a tutti!
L'articolo iOS 12 in arrivo fra meno di 24 ore: ecco come prepararsi al meglio proviene da SaggiaMente.
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from iOS 12 in arrivo fra meno di 24 ore: ecco come prepararsi al meglio
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saggiosguardo · 7 years ago
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Domani è il giorno di iOS 11: alcuni utili consigli preliminari per aggiornare sereni
Settembre non porta con sé solo l'autunno, ma anche nuovi prodotti Apple e gli aggiornamenti principali per tutti i suoi sistemi operativi. Domani iOS 11, insieme a tvOS 11 e watchOS 4, sarà distribuito pubblicamente nella sua forma finale, dopo alcuni mesi di fase Beta in cui sono state messe sotto torchio le sue migliorie. Tutt'altro che poche, specialmente se guardiamo agli iPad dove l'undicesima versione del sistema operativo mobile permetterà un salto di qualità atteso da tempo, considerata pure la gamma Pro. Di solito la procedura di upgrade non comporta particolari problemi e credo che molti di voi avranno affrontato tranquillamente tutti i passaggi tra le precedenti versioni. Se avete aggiornato lisci come l'olio ad iOS 10.3, con la transizione al file system APFS, dubito iOS 11 possa spaventarvi. Mai dire mai, però, ed è sempre bene assicurarci un cambio quanto più rapido e indolore possibile. In questo post approfondiremo 7 importanti step consigliati, relativamente semplici ed efficaci.
Prima di continuare, una doverosa precisazione: se avete la sensazione di trovarvi davanti a qualcosa già letto, è giusto così. L'articolo è basato sul corrispettivo fatto lo scorso anno per iOS 10, con le opportune modifiche dove necessario. Proprio per questo motivo consiglio comunque di considerare questo nuovo, in quanto il vecchio potrebbe non risultare completamente fedele alla situazione attuale.
Step 1: Dispositivo
Il primo passo crediamo sia anche quello più ovvio: il dispositivo su cui andremo ad installare iOS 11 è compatibile con esso? La tradizione dei "tagli" ripresa dalla decima versione è stata proseguita anche qui, e stavolta tutti i prodotti coinvolti dalla scure di Apple hanno il chip A6. Più in generale, il supporto di iOS alle architetture a 32-bit è definitivamente cessato. Ecco l'elenco dei non più supportati:
iPhone 5 e 5c
iPad di quarta generazione
Tutte le generazioni successive sono invece aggiornabili a iOS 11. Non bisogna prendersela a male, dato che tutti hanno avuto un lungo periodo di supporto. Forse un po' più penalizzato è stato l'iPhone 5c, ma non avrebbero potuto fare un'eccezione senza farla all'iPhone 5 di pressoché pari hardware e in ogni caso ha goduto di circa 4 anni di cure, invidiate da molti altri dispositivi non-Apple. Qualora il terminale fosse stato acquistato negli ultimi 12-18 mesi, purtroppo arrabbiarsi con Apple serve a poco: già in fase di acquisto il terminale era anziano e verso la fine del suo ciclo di supporto. Pur comprendendo il rammarico, insomma, si sapeva a cosa si andava incontro. Per ciascuno elencato poco sopra iOS finisce qui.
Beninteso, la cessazione del supporto per le nuove versioni non significa che i dispositivi cesseranno di funzionare. Sembra una stupidaggine a ricordarlo, ma capita talvolta di confondere le due cose. Domani l'iPhone 5 funzionerà come ha sempre fatto sinora e continuerà a farlo fino all'eventuale morte hardware dell'unità. Ciò che potrà accadere lato software è che diminuiranno gradualmente le app con supporto per iOS 10, rimanendo privi dei loro ultimi aggiornamenti o non potendole installare proprio se si tratta di new entry. Ma parliamo di svariati mesi se non addirittura anni. Tuttora escono nuove app che richiedono almeno iOS 9, nemmeno la penultima dunque.
Vale la pena di effettuare un riepilogo dei dispositivi supportati prima di proseguire:
iPhone 5s
iPhone SE
iPhone 6/6 Plus
iPhone 6s/6s Plus
iPhone 7/7 Plus
iPad Air
iPad Air 2
iPad (2017)
iPad Pro da 9,7"
iPad Pro da 10,5"
iPad Pro da 12,9" di prima generazione
iPad Pro da 12,9" di seconda generazione
iPad mini 2
iPad mini 3
iPad mini 4
iPod touch di sesta generazione
Se i nostri rientrano nella lista soprastante, ottimo. Per loro iOS continua. Andiamo al prossimo step.
Step 2: App
Potrebbe sembrare un passaggio superfluo, ma non lo è affatto se ci si riflette. Guardiamo a quali applicazioni e giochi abbiamo installato sul nostro iDevice. Le probabilità sono ottime che almeno il 90-95% vada senza problemi e che un gran numero ha già l'aggiornamento di compatibilità pronto ad arrivare domani o entro i prossimi giorni (già stasera, a dire il vero, riportano su varie testate del mondo Apple l'arrivo di app pronte per iOS 11). Ma possono esserci applicazioni per particolari esigenze la cui idoneità all'uso col nuovo iOS dovrà essere verificata prima di aggiornare, specialmente se già da tempo non ricevono nuove versioni. Ancor più importante è il caso di terminali aziendali: se hanno app precaricate dal datore di lavoro è meglio prima verificare col reparto IT. In sostanza, nei casi specifici qui citati il consiglio è di non aggiornare subito, attendendo verifiche terze o indicazioni che diano il via libera.
Il caso potenzialmente più impattante è nel caso utilizzassimo ancora app solo a 32-bit. Si tratta di un numero ormai esiguo, ma esistono ed è bene sapere che iOS 11 ne taglia completamente il supporto, non permettendone più l'esecuzione senza ricevere eventuali aggiornamenti dallo sviluppatore. Qualora tali software risultassero necessari, sarà bene premere sul freno e lasciare la versione di iOS già in uso. A partire dalla 10.3, abbiamo la possibilità di effettuare una verifica sulle applicazioni installate, evidenziando quelle problematiche. Vediamo come fare:
Entriamo nelle Impostazioni
Premiamo sulla sezione "Generali"
Scegliamo la scheda "Info"
Controlliamo nell'elenco che ci verrà mostrato la voce "Applicazioni": se è presente una freccia verso destra, vuol dire che abbiamo delle app solo a 32-bit e dobbiamo chiarire quali entrando con un tap nell'elenco di compatibilità
Se iOS segnala che per tutte o alcune è disponibile un aggiornamento, effetuiamolo
Se la voce "Applicazioni" non ha alcuna freccia né reagisce al tocco, vuol dire che tutte le app installate sono a 64-bit. Accertatici di non avere alcun'altra incompatibilità imminente, che possa portare ad eventuali problemi in ufficio, possiamo proseguire col terzo step dei preparativi.
Step 3: Rete
Anche questo potrebbe sembrare uno step banale, che non serve a nulla. Ma se non vogliamo avere spiacevoli sorprese è meglio effettuarlo. Parliamo della rete. L'aggiornamento domani arriverà Over-The-Air, pertanto occorrerà la connessione ad Internet; lo stesso vale anche se si effettua la procedura tramite iTunes. La situazione ideale è avere a disposizione una rete Wi-Fi appoggiata a una linea ADSL (con buone velocità) o fibra. In quasi tutte le situazioni l'abbonamento pattuito col gestore è di tipo flat, con una quota fissa mensile e senza limiti nello scaricamento dei dati. Si tratta della soluzione ideale nonché predefinita da parte del sistema operativo.
Molto diverso è il discorso se siamo costretti ad appoggiarci a una connessione 4G o 3G. Le velocità nella media saranno più alte, ma dovremo fare i conti col limite massimo di GB previsto dal piano dati. Poiché la nuova versione di iOS richiederà ben più di 1 GB per essere scaricata sarà opportuno accertarsi preventivamente sia quanto prevede il nostro piano mensile sia quanto ci rimane prima del suo esaurimento. Non solo: dato che iOS non effettua il download degli aggiornamenti senza Wi-Fi, ciò significherà che dovremo avere uno smartphone di supporto se dovremo aggiornare un iPad oppure uno smartphone secondario se il terminale da aggiornare è un iPhone. Tale dispositivo dovrà agire in modalità tethering, ovvero riversare la connessione 3G/4G attiva in una rete Wi-Fi accessibile da altri prodotti, fungendo così come un modem-router in miniatura. Queste sono le principali procedure per attivarla sulle due principali piattaforme:
iOS: rechiamoci in Impostazioni, entriamo nella sezione "Hotspot Personale" e attiviamolo. Se non abbiamo ancora impostato una password, inseriamola. Nel caso ve ne fosse una già esistente avremo la possibilità di visualizzarla e volendo modificarla.
Android: il percorso può differire leggermente a seconda del dispositivo e delle personalizzazioni del produttore, ma si tratta spesso di variazioni minori. Quello di esempio è basato su un Google Pixel con Android 8.0. Entriamo in Impostazioni, dunque nell'area "Rete e Internet", infine in "Hotspot e tethering". Lì troveremo lo switch per attivare il tethering. Anche qui se non abbiamo già impostato una password è bene farlo e se invece c'è già potremo vederla e/o modificarla.
Dato che i consumi di dati possono essere elevati il suggerimento è di attivare il tethering solo a rilascio avvenuto da parte di Apple. Ancor prima di farlo, però, assicuriamoci che il gestore lo includa nel piano tariffario. Questo è un punto che tocca in particolare chi ha Vodafone, dato che varie sue tariffe non prevedono il tethering senza extra costi. E questi ultimi, una volta applicati, rischierebbero di essere davvero salati, dunque meglio non prendere alla leggera questa verifica. A maggior ragione se si è all'estero: in ogni caso, anche se pure il tethering è stato coinvolto dall'iniziativa europea di azzeramento dei costi di roaming, la scelta dovrebbe ricadere su una connessione Wi-Fi. Vale la pena gustare, o sopportare a seconda dei casi, un Frappuccino per fare l'aggiornamento.
Siamo all'incirca a metà percorso. Entriamo ora nelle fasi calde della preparazione ad iOS 11.
Step 4: Backup
Il modo migliore per mettersi al riparo da eventuali problemi in sede di aggiornamento è quello di effettuare un backup. Ciò salva i nostri dati presenti sul dispositivo, consentendoci di recuperarli in qualsiasi momento. Due sono le modalità previste da Apple: tramite iCloud o tramite iTunes. Nel primo caso, questa è la procedura da seguire:
Colleghiamoci ad una rete Wi-Fi
Entriamo nelle Impostazioni
Scegliamo la voce iniziale, quella contrassegnata dal nostro nome, in modo da entrare nella gestione dell'ID Apple
Premiamo la sottosezione "iCloud"
Accertiamoci che lo switch alla voce "Backup Cloud" sia nella parte attiva e se non lo è facciamolo entrando nell'apposita area dedicata
Premiamo su "Esegui backup adesso"
Attendiamo che termini il backup e verifichiamo se la data dell'ultimo salvataggio è stata aggiornata; se sì, vuol dire che la procedura è riuscita
Questo backup è il più semplice, ma non il più completo. Esso infatti archivia in iCloud foto, contatti, note, musica, dati dalle app e alcune impostazioni. Dovremo inoltre verificare che non vengano superati i 5 GB base gratuiti, altrimenti sarà necessario aderire a uno dei piani a pagamento. Per effettuare un backup profondo, comprendente tutti i dati salvati, occorre passare tramite iTunes. Ecco come fare:
Colleghiamo col cavo l'iDevice al computer
Se iTunes non si apre, facciamolo noi manualmente (su OS X/macOS premiamo sul Launchpad e dunque sull'icona di iTunes; su Windows 7/8.1/10 dovremo cliccare il pulsante Start, entrare nella lista "Tutte le app" e dunque premere su iTunes)
Qualora il dispositivo sia protetto da un codice inseriamolo
Una volta accertatoci che il dispositivo è riconosciuto da iTunes, entriamo nella sezione Riepilogo se non è già così di default
Nell'area Backup premiamo sul pulsante "Effettua backup adesso"; qualora utilizziamo l'app Salute, abbiamo un Apple Watch abbinato oppure più semplicemente desideriamo maggiore sicurezza prima di procedere mettiamo la spunta a "Codifica backup", impostando una password
Terminata la procedura, verifichiamo che il backup sia stato effettuato osservando nella sezione Riepilogo se l'ultima data e ora corrispondono a quelle più recenti; se sì, vuol dire che la procedura è riuscita
Viste le due procedure per effettuare un backup, andiamo ad analizzare la procedura inversa, ossia ripristinarne il contenuto sul dispositivo. Qui sotto la modalità tramite iCloud:
Il prerequisito è che il dispositivo di partenza sia stato resettato e dunque si debba ripetere la configurazione iniziale; effettuiamo tutti i passaggi fino ad arrivare alla sezione App e Dati
Premiamo su "Ripristina da backup iCloud"
Se ci viene richiesto, inseriamo il nostro ID Apple e la password
Nella lista che ci verrà mostrata selezioniamo il backup più recente
Nel caso ce lo richieda ancora, ripetiamo di nuovo ID Apple e password
Attendiamo il termine del ripristino e dunque procediamo con la configurazione
Il ripristino di un backup tramite iTunes avviene invece così:
Effettuiamo gli stessi primi 4 passaggi già visti nella procedura per la creazione del backup (collegamento iDevice, apertura iTunes, inserimento dell'eventuale codice di protezione e ingresso nella schermata Riepilogo)
Nell'area Backup premiamo su "Ripristina backup" e dalla lista selezioniamo quello più recente
Premiamo il pulsante "Ripristina" e se previsto inseriamo la password di protezione
Una volta che la procedura è stata interamente completata potremo chiudere iTunes e scollegare il dispositivo
Il grosso l'abbiamo fatto: i prossimi passaggi saranno molto più rapidi da effettuare.
Step 5: Pulizia
Questo step può essere scambiato di ordine col precedente a seconda delle proprie preferenze. Inoltre, la pulizia può non essere un passaggio necessario. Quasi superfluo precisare che non intendiamo l'atto fisico di pulire schermo e scocca del dispositivo, ma il pulirlo dei dati non necessari. Durante l'aggiornamento le nuove versioni di iOS richiedono uno spazio adeguato per poter procedere. È consigliabile infatti avere non meno di 3 GB liberi a disposizione affinché il sistema possa completare senza intoppi il processo. Verifichiamo dunque di quanto spazio libero disponiamo:
Entriamo nelle Impostazioni e scegliamo la sezione Generali
Nella lista, premiamo su "Spazio sul dispositivo e su iCloud"
Accertiamoci che la voce "Spazio disponibile" abbia almeno il minimo da noi consigliato sopra
Qualora il valore risulti inferiore, il rischio che l'aggiornamento non venga effettuato è alto. Se può, iOS offre di suo la possibilità di rimediare occupandosi della rimozione temporanea di app e contenuti ripristinandoli al termine dell'upgrade. Meglio aiutarlo noi, comunque. La procedura generale è la seguente:
Nella stessa sezione in cui ci siamo recati premiamo la prima delle due voci "Gestisci spazio", quella relativa al dispositivo
Dopo un rapido calcolo, verranno elencate tutte le app installate e quanto spazio occupano insieme ai loro dati
Premiamo sull'app col valore più elevato: se abbiamo la possibilità di rimuoverne solamente i dati (e posto che il backup sia stato fatto per evitare successivi rimorsi), facciamo un tap su "Modifica" ed eliminiamoli in modo manuale; se viene invece proposta solo l'opzione per eliminare l'app ed essa non risulta indispensabile in quel momento premiamo su "Elimina app" confermando al pop-up successivo
Ripetiamo le stesse verifiche con tutte le app di dimensioni rilevanti, all'incirca dai 250 MB in su
Per alcune non è però possibile o consigliabile procedere in questo modo. L'eliminazione delle foto, ad esempio, può avvenire solo all'interno dell'app stessa. Stesso discorso vale per i messaggi di posta elettronica se si usa il client nativo. Le soluzioni di messaggistica come WhatsApp è meglio gestirle manualmente al loro stesso interno, rimuovendo conversazioni e contenuti multimediali non più necessari e/o voluti.
Una volta completate le operazioni di pulizia, effettuiamo di nuovo i passaggi iniziali di questo step e controlliamo se abbiamo ricavato spazio sufficiente. Se ancora non basta, potrebbe essere giunta l'ora di agire in maniera più drastica ripulendo tutto il dispositivo, col presupposto di aver fato il backup di tutte le cose importanti. Entriamo nelle Impostazioni, dunque in Generali e infine scorriamo la lista fino a trovare la voce "Ripristina", scegliendo l'opzione che effettua il reset del terminale. Dovremo effettuare nuovamente tutta la configurazione. Il suggerimento è di procedere in questo modo solo se strettamente necessario e solo domani dopo il rilascio: il primo ripristino, senza backup, ci permetterà di aggiornare a iOS 11; sarà da effettuare un secondo ripristino se si vuole sfruttare il backup tramite iCloud. Più avvantaggiato qui è l'uso di iTunes, dato che ridurrebbe il reset a uno solo, occupandosi poi esso di rimettere dati e app al proprio posto.
Passiamo ora al penultimo step, molto rapido se sono già stati presi tutti gli accorgimenti del caso.
Step 6: Account
Durante la procedura di aggiornamento ci verrà richiesto d'inserire la password del nostro ID Apple. Facciamo sin da ora mente locale e ricordiamocela; per maggiore sicurezza conviene annotarla. Lo stesso per gli altri principali servizi, la cui richiesta di autenticarsi nuovamente non è da escludersi. Se non ricordiamo le password è meglio già effettuare sin da stasera le rispettive procedure per ripristinarle e inserirne di nuove, rispettando sempre determinati canoni di sicurezza (utilizzare quando possibile combinazioni di lettere maiuscole, minuscole, numeri e caratteri speciali; prediligere altri elementi rispetto a nomi e/o dati di nascita). Attenzione inoltre qualora fossero attivi sistemi di autenticazione a due fattori, perché in tali casi potrebbe non essere sufficiente la sola password. Teniamo dunque a portata di mano tutto l'occorrente per effettuare i vari login (numeri di telefono per ricevere eventuali SMS con codice, altri dispositivi autorizzati, ecc.).
Se siamo a posto anche con questo step, non ci resterà che fare domani stesso l'ultima verifica.
Step 7: Batteria
L'aggiornamento richiederà al dispositivo un consistente sforzo energetico. Farsi trovare con percentuali inferiori al 40% di batteria non è consigliabile e nel caso l'autonomia scendesse a quota zero nel bel mezzo della procedura di upgrade potremmo dover procedere manualmente al ripristino tramite iTunes nella modalità Ripristino, utilizzata quando il sistema operativo non può più essere avviato. Conviene in generale collegarlo alla rete elettrica durante l'operazione, assicurandosi protezione completa contro l'evenienza sopra descritta. Se fossimo fuori casa e non prevedessimo di rientrarci, dovremmo ricordarci di tenere con noi cavo e alimentatore oppure una batteria esterna ben carica. Qualora invece rincasassimo, varrà la pena sopportare la vecchia versione per qualche ora in più.
Si chiude qui questa sorta di vademecum al passaggio ottimale ad iOS 11. Non possiamo garantire che pur seguendo tali step alla lettera tutto filerà liscio, né possiamo pretendere di aver considerato tutte le possibili casistiche: a seconda della propria configurazione, non è da escludere vi siano ulteriori procedure intermedie da effettuare. In tale sede abbiamo cercato di affrontare i preparativi più comuni in queste ultime ore che precedono l'arrivo della nuova versione. Buon aggiornamento a tutti!
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from Domani è il giorno di iOS 11: alcuni utili consigli preliminari per aggiornare sereni
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