#dolore profondo
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secretangel07 · 1 year ago
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All’improvviso mi assale una grande tristezza.
Ma non riesco a capire da dove inizia.
È un dolore così forte..intenso..che ti lacera dentro..mi divide in due🖤
~ @secretangel07 ~🖤
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penelopeparis · 1 year ago
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Mai bambina
La calma che ha raggiunto era una tela tesa, ma poteva pensare lucidamente per prendere una decisione con chiarezza. Serviva urgenza. È l’adrenalina che la spinge nei momenti difficili, le fa fare cose, pensare velocemente, mettere a fuoco la soluzione. Sembra quasi non essere mai stata bambina, infantile e innocente .Troppo pesanti quelle situazioni da gestire per chiunque. Un inferno da…
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alexis-ro · 24 days ago
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Dopo non so quanto tempo, ho il cuore in pace. Il passato nei bagagli pesa meno, la rabbia è una sfumatura che ha smesso di ombreggiare l'anima e ora riesco finalmente a respirare senza avvertire più dolore. Quando sei lontano da tanto, l'odio non disturba più, i ricordi brutti scolorano, le lacrime si asciugano e riesci a sorridere... sorridere davvero, non per celare il tormento, la debolezza, ma perché assapori la vita fino in fondo.
Tutti abbiamo sofferto, vero, anche se crediamo che il nostro dolore sia più profondo di quello degli altri. In realtà è così, perché ognuno soffre a suo modo, così come, a suo modo, ne esce. Chi forte come una roccia indistruttibile, chi con cicatrici così radicate da esserne sfigurato per il resto dei suoi giorni, chi fragile come l'ultima foglia di un albero autunnale e, chi, incapace di nutrire altri sentimenti per chiunque.
Io non so come ne sono uscita, so per certo che ne sono uscita, ed è già un passo avanti.
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iuliana01 · 9 months ago
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È un tipo di dolore differente, quando non piangi più ma prendi un profondo respiro e accetti.
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angelap3 · 4 months ago
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“Ho sempre mantenuto una grossa discrezione sulla mia vita privata. Da anni ormai vivo a Londra con mia moglie Carla e Penelope, nata nel 2010. Pochi mesi dopo essere diventata mamma decisi di trasferirmi in Inghilterra, non ci sono leggi in Italia che mi garantiscono cosa succederebbe a Penelope se me ne andasssi in cielo. Lì sono rispettata nei miei diritti umani di mamma. Durante la gravidanza fui inondata di critiche, la decisione di diventare madre a 54 anni non fu apprezzata dall'opinione pubblica. La Bibbia parla di madri a 70 anni. Se Rod Stewart fa un figlio a 65 nessuno dice nulla. Invece con me si parla di questo e non della mia musica. A mia figlia, oggi 14enne, ho dedicato numerose sue canzoni e in una lettera dedicai a lei queste parole: Ti chiamerò Penelope perché mi hai aspettato tanto prima di nascere. Hai aspettato che fossi pronta. Per tre volte non lo sono stata, ma oggi lo sono. Tu, il più grande amore della mia vita, arrivi dopo il dolore profondo e lo shock. Ma ci ho creduto pienamente, e ho sentito la forza per riuscirci, e ti ho desiderata così tanto che oggi, mentre ti scrivo, ti ho dentro di me. Pochi mesi dopo la nascita di Penelope, decisi di trasferirmi a Londra, dove tutt'ora vivo. Ho scelto di vivere qui perché così mia figlia cresce senza preconcetti. Non mi sentivo tutelata dallo Stato e da qui nacque la mia scelta di lasciare l'Italia. Dopo l'unione civile con Carla, adottai le pratiche per la stepchild adoption, la possibilità che il genitore non biologico adotti il figlio naturale o adottivo del partner. Questo è l'unico nucleo famigliare di cui posso fidarmi.”
Gianna Nannini
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s-a-f-e-w-o-r-d--2 · 14 days ago
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Mi perdevo lentamente nel profondo del cuore, dappertutto ti cercavo senza fare rumore... Te ne eri andato senza lasciarmi niente... Mi restava solo tanto dolore.... I miei occhi erano tristi e malati d'amore... Piangevo la sventura di aver perso il tuo cuore... E mentre piangevo nel buio più nero, ecco... Sento un rumore là infondo al sentiero... Mi giro di scatto... È un lupo affamato... Uno sguardo lucente di cristallo infuocato... I suoi occhi brillavano come stelle nella notte... Si avvicinavano selvaggi... Volevano mangiarmi... Ho provato a resistere, a scappare lontano, ma mi afferrò in silenzio... Non andai lontano... Ululava alla luna... Poi, di scatto smise... Mi guardò negli occhi... Mi sembrò che rise... Quello sguardo ammaliante ha riportato il sorriso, che da sempre mancava sul mio bel viso... Fu lui a stregarmi con i suoi occhi di cristallo... A graffiarmi l'anima con i suoi artigli affilati... A mordermi il cuore con i suoi denti affamati... a farmi scoprire la bellezza della sofferenza... Perché io di lui ormai non potrò più fare senza... Mangiami l'anima, fanne un boccone... Portami via da questa prigione... Corriamo in fretta alla tua bella tana... Sdraiamoci insieme nel suo tepore... Perché lo sai che ho un immenso bisogno d'amore.. amore infinito ed un posto al sicuro... Che protegga la mia anima dal maledetto futuro!!!
~ Virginia ~
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insicure-me · 11 days ago
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L'amore profondo è un sentimento che va oltre le parole, oltre i gesti, oltre il tempo. È un legame invisibile che unisce due anime in un modo che solo loro possono comprendere. È la sensazione di essere completi solo quando si è insieme, di trovare rifugio e conforto nell'abbraccio dell'altro. In un mondo in cui tutto sembra effimero e fugace, l'amore profondo è una roccia solida su cui costruire la propria vita. È la certezza che, nonostante le tempeste e le difficoltà, ci sarà sempre qualcuno al proprio fianco, pronto a sostenere e a condividere ogni momento, sia esso di gioia o di dolore. L'amore profondo è fatto di piccoli gesti quotidiani, di sguardi che parlano senza bisogno di parole, di silenzi che raccontano storie. È la capacità di accettare l'altro con tutte le sue imperfezioni, di vedere la bellezza anche nei difetti, di amare incondizionatamente e senza riserve. È un sentimento che cresce e si rafforza con il tempo, che si nutre di fiducia, rispetto e comprensione. È la consapevolezza che, nonostante le differenze e le difficoltà, l'amore è più forte di tutto e può superare ogni ostacolo. L'amore profondo è un dono prezioso, un tesoro da custodire gelosamente. È la forza che ci spinge a dare il meglio di noi stessi, a crescere e a migliorare, a diventare persone migliori. È la luce che illumina i nostri giorni e che ci guida nei momenti di oscurità. In un mondo in cui tutto cambia e si trasforma, l'amore profondo è l'unica costante, l'unico punto fermo. È la certezza che, non importa cosa accada, ci sarà sempre qualcuno che ci ama e che ci sostiene. È la magia che rende la vita degna di essere vissuta.
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fiorescente · 14 days ago
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Oggi al cinema abbiamo visto un film in cui una bambina, Alma, che non riusciva a tuffarsi in mare e a casa lo diceva sottovoce a suo papà che le ha detto "Non ti preoccupare, quando sarai pronta ce la farai"
Ovviamente lacrimuccia, una che mi ha segnato tutta la palpebra inferiore. Nessuno mai, nessuna figura genitoriale mi ha mai detto che non devo preoccuparmi e che va bene non sentirsi pront3 e pensare che va tutto bene, dirmelo da sola, mi riporta questa mancanza e mi dà un dolore profondo, come una brutta medicina che senti dopo aver a ingurgitata per tutta la trachea e non c'è bicchiere d'acqua che ti tolga quel sapore dalla lingua.
Alla fine Alma comunque ce la fa
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lastrega71 · 4 months ago
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A volte si può apparire insensibili ma... quando un dolore così profondo lo hai già vissuto sai esattamente come funziona!
Grazie al cielo non siamo tutti uguali... Grazie a Dio ognuno ha il suo modo per affrontare ciò che gli succede.
Io sono semplicemente io!
💄💋👠
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lunamarish · 3 months ago
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Dicono che quando una persona ha compiuto la sua missione su questa terra, se ne va. Come se non avesse più nulla da fare qui. Siamo noi, che siamo ancora vivi, che dobbiamo trovare un senso al dolore, affinché non ci imprigioni e non ci faccia perdere di vista il nostro compito. Ma per ora dobbiamo avere pazienza. Prima di tutto, con noi stessi. Non esiste un manuale su come attraversare il nostro lutto. È personale e unico. E cercare di incasellarlo per la comodità degli altri non farà altro che prolungare indefinitamente la sofferenza e bloccarci in un pantano dal quale sarà difficile uscire. È necessario appoggiarsi alle persone che ci vogliono bene, come se fossimo bambini di nuovo. Abbiamo bisogno di loro per attraversare con fiducia questo sentiero sconosciuto, questo cammino misterioso che prima o poi tutti dovremo percorrere. Senza dimenticare, come disse C.S. Lewis dopo la perdita di Joy, che il dolore che ora sentiamo è parte della felicità di allora. Attraversare un lutto profondo è come rinascere. Ci sembra di attraversare un canale di parto oscuro, scivoloso, in cui ci sentiamo compressi, spaventati. In cui a volte non possiamo vedere la luce alla fine del tunnel. Ma un giorno sporgiamo la testa, vediamo il sole, altre facce ci sorridono. Ci rendiamo conto che non siamo soli. Che non siamo gli unici nell'universo ad aver sofferto una perdita. E, soprattutto, che i nostri cari che sono morti continuano a vivere nel nostro cuore. Il miglior omaggio che possiamo fare loro è vivere la nostra vita pienamente. Grati per il tempo che li abbiamo avuti accanto a noi e fiduciosi che un giorno saremo di nuovo insieme. Mi sarebbe piaciuto dirti addio.
(dal web)
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libero-de-mente · 10 months ago
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Dopo aver postato i miei addii alla chihuahua Minù e al gatto Alvin, scomparsi davvero troppo presto e a distanza di trentasei ore tra di loro, ho potuto constatare quanto la presunzione di superiorità dell'essere umano sia di quanto più lontano dall'essere davvero umani.
Semmai disumani.
Per molti lo strazio che alcuni esseri umani provano per la scomparsa di un animale domestico è una deriva.
Una preoccupante deriva, dove si pongono sullo stesso piano i nostri amici a quattro zampe con la vita di un altro essere umano.
Non credo che una persona psicologicamente equilibrata voglia mai paragonare la perdita di un cane o di un gatto con quella di un genitore, di un amico o un altro parente.
Ma resta sempre un dolore comunque, che può essere molto profondo se per la persona colpita dal lutto, l'animale, era tutta la sua famiglia. Nessun altro.
Un vuoto resta un vuoto.
A prescindere da tutto questo mio preambolo, per esperienza personale, posso dire che il vedere morire un essere umano e vedere morire un animale che ha condiviso la sua vita con te ha dei punti in comune.
Lo sguardo. Ti cercano come per avere la conferma che non saranno soli, in quel momento, che qualcuno a cui hanno voluto bene sia lì con loro.
Ho visto morire mio padre, mi ha guardato e poi con un sorriso ha guardato in alto ed è spirato.
La mattina che Alvin è morto ero uscito per un appuntamento di lavoro, dovevo portarlo al mio rientro dal veterinario eppure prima di uscire, mentre mi ero chinato su di lui per confortarlo, mi ha guardato e con la zampa mi tratteneva il braccio. Usando gli artigli.
Ho interpretato dopo, quando rientrando di corsa l'ho trovato riverso a terra, che probabilmente mi stava chiedendo di non andarmene. Di restare lì con lui.
Ho letto un post recente dove un veterinario affermava che 9 su 10 i proprietari di cani o gatti non vogliono assistere al trapasso dell'animale.
Che questi prima di essere sedati per il trapasso cercano con lo sguardo colui, o colei, per cui è valsa la pena vivere scodinzolando o facendo le fusa.
Molti credono che gli animali non abbiano un'anima, eppure animale è una parola che viene dal latino "animalis" che vuol dire "animato" o qualcosa che crea la vita. Affine al greco "anemos" (vento, soffio) e al sanscrito "atman", di uguale significato.
Anche mio padre cercò qualcuno e c'ero solo io. Altri erano usciti dalla stanza. Qualcuno addirittura se n'era andato, con una scusa.
Eppure l'essenza della riconoscenza verso un'anima sta proprio nello stargli vicino, quando quell'anima lascerà il suo corpo terreno.
Non si dovrebbe privare nessuno di questo riconoscimento, a meno che la morte non giunga inaspettata e all'improvviso sia chiaro.
Nel corso della propria esistenza le persone hanno svariati interessi e priorità. Ma per gli animali, quello che noi definiamo il loro padrone, è la cosa più importante di tutto. Di tutti.
Lo sguardo degli umani, durante l'esistenza, cambia a seconda dei sentimenti. Che sia amore o rabbia, a volte anche odio.
Ma nel momento in cui una persona capisce che è giunta la sua ora cerca il perdono, oppure di perdonare.
Un cane o un gatto non si devono far perdonare nulla da chi li ha amati. Ti guarderanno con lo stesso sguardo del primo giorno che li avrete visti. Con amore incondizionato.
Perché nell'attimo in cui se ne vanno, inizia il ricordo e l'amore si consolida nel cuore. Per alcuni umani invece rimane anche una parte di rabbia e di cose incompiute.
E nell’attimo in cui tutto finisce, niente finisce
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parlamitucheiononmiparlopiu · 9 months ago
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a volte, non mi rendo conto della forza disumana che ho avuto nel rialzarmi dal lutto più profondo della mia vita. La mia vita, la mia età, la mia persona sono state completamente spezzate, strappate da un dolore talmente forte eppure, eccomi qua, in piedi sulle mie gambe che porto questo peso come se fosse la cosa più semplice del mondo. Sorrido, il mondo non mi scalfisce più.
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yellowinter · 4 months ago
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Voglio conoscere qualcuno che sia profondo e ricco dentro, che abbia provato il dolore vero e poi scelto di non contrastarlo, di non evitarlo, di non immunizzarlo con l'uso di sostanze o altri metodi esterni... che abbia capito che la sofferenza va provata davvero, fino in fondo, senza scappare. Restandoci dentro, totalmente svegli e spogli di ogni preconcetto, accettandola perché è così che si arriva alla verità. A capire le cose, le persone, il mondo. Perché è la sofferenza il grande denominatore comune della vita di ogni essere vivente, nessuno escluso. In forme e modi diversi sicuramente... ma la vita è stare male. Ci insegnano che non va bene, la società quasi ti obbliga a fuggire da lui, a correre in superficie, a consumare, ad avere una vita comoda e un ego smisurato, a essere sempre distratti, a ricercare in continuazione l'agio e la felicità, ad accumulare sempre di più. Per cosa? Le persone sono infelici perché sono ignoranti. Cioè non vogliono guardare in faccia la verità. E la verità è sofferenza. Ci vuole coraggio a farlo, a scavare e perseverare, a rallentare, ma è solo facendone un'esperienza diretta, sulla pelle, che ti fa aprire gli occhi e vedere realmente. Voglio qualcuno che abbia scelto di coltivare il dolore e fare crescere dei fiori bellissimi da quel fango.
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autolesionistra · 2 months ago
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Nessun vate che canti il profondo dolore degli atei costretti ad usare l'iconcina delle mani giunte per dire grazie nelle ciàt
(prima che mi si fornisca un'esegesi della simbologia delle mani giunte nella cultura dell'umanità: per la mia generazione quello è un gesto che vedevi giusto in chiesa o al massimo da qualche fricchettone scoppiettone ma era più l'eccezione che confermava la regola)
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nicolebookshelf · 5 months ago
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“La sofferenza e il dolore sono sempre doverosi per una coscienza vasta e per un cuore profondo.”
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Delitto e Castigo Fëdor Dostoevskij
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francesca-70 · 3 months ago
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UN GIORNO CAPIRAI
A volte le parole
non voglion proprio uscire
perché non hai il coraggio
di dire ciò che pensi,
perché hai gran paura
di non essere compresa.
Allora ingoi il verbo
che scende acre e amaro
e quei mille tuoi pensieri
si fermano indigesti.
Ed il dolore è tanto
e muta abbassi il capo
come fosse di vergogna.
Ma un giorno capirai
che le tue esternazioni
faran di te creatura
ascoltata nel parlare,
faran di te una donna
apprezzata nel profondo,
faran di te una voce
che entrerà in quei cuori sordi.
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Michele Zaccaro
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