#diseducation
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#baldis basics#bbieal#baldis basics in education and learning#baldi#baldi fanart#it's a bully#subterbaldi#diseducation#please make more art of these two 🙏
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Ciao Jess, scelgo te per esprimere una mia curiosità che si applica a tante ragazze giovani che vedo qua su Tumblr. Fate parte di una generazione che parla giustamente tanto degli abusi sulle donne e del maschilismo interiorizzato che esiste nella società. E giustamente esprimete paura e diffidenza verso gli uomini. Contemporaneamente postate molte cose che esprimono una gran voglia di dominazione sessuale ed affini. Fermo restando
che nella camera da letto con il consenso tutto è lecito e potenzialmente molto piacevole io credo che di uomini illuminati in tal senso ce ne siano veramente pochi. Credo che la stragrande maggioranza che desidera tali esperienze lo voglia fare per sentirsi il maschio alfa. Tanto quando ti sculaccia che quando ti accarezza. Ci sono sicuramente i rispettosi appassionati del genere ma credo siano molto pochi. Magari in futuro la mentalità finalmente sarà maschilismo-free ma al momento non è per niente così. Personalmente preferirei rinunciare ad un mio kink se il mio partner dovesse trarre soddisfazioni "diseducative" da una situazione alla quale sono partecipe. Cosa ne pensi?
È un argomento davvero difficile da sradicare. In parte dò ragione al tuo pensiero, anzi, è quello che credo anche io in generale, che sia un modo per far valere la loro virilità e superiorità. Di fatti la sfera sessuale è quella che mi spaventa maggiormente di una relazione proprio perché dovrei capire bene prima come può essere il mio partner - dato il fatto che io sono 99% sub - quindi capire se il comportamento dominante si limita solo a letto. D'altro canto proprio collegandomi a quest'ultimo pensiero, credo che nella società odierna bisogna avere l'accortezza di stare "attenti" a chi si sceglie nonostante sia un concetto sbagliato perché non si dovrebbe aver paura di possibili comportamenti altrui. Sul fatto di rinunciare al kink, io non lo farei mai, piuttosto rinuncio alla persona in sè se ho paura che possa avere comportamenti dominanti/violenti al di fuori della sfera sessuale, la elimino direttamente dalla mia vita.
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There is a large inchoate Third Force in the United States.
No, you won't be able to radicalize them on the internet. They're too lazy, stupid, far-gone, or just diseducated and disengaged for that.
You actually need to go out and talk to them.
The Democratic Party could have learned its motherfucking lesson in the 'thirties, 'forties, 'fifties, 'sixties, 'seventies, 'eighties, 'nineties, and the first two decades of the new millennium.
They didn't. There's a reason for this: They didn't want to learn.
MAGA literally is the Tea Party movement is the militia movement is the ten million other ideologically neutral reactions to an outrageous status quo they chose to ignore in favor of a fiction they could stay allied both to the oppressed and their oppressors- after which by predictable rite their anger was seduced by shameless reaction willing to lie, lie, lie.
The Republican Party already proved the bankruptcy of this post-Reconstruction but I guess the Dems had to have their overlong turn.
Corruption, greed, and injustice are behind everything in this country's rot.
Everything else is artifice. All you babblers and blatherers who love to sword-drill Theory and Discourse could stand to learn that.
The existence of one poor hopeless person kills the whole planet.
I'm dead. I don't not care but I don't really care, either.
I'm not terminally ill. I'm dead. My body just endures. I don't mind fighting but I'm not going to do it for people who just will shrug and let others suffer because they're too lazy to do what must be done and to demand a never-ending arc of human betterment until never
ever
ever again can someone like me exist.
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Peaceful Reflections: "Jerusalem" by Francesco Palmeri
Francesco Palmeri’s latest single “Jerusalem” is a hauntingly beautiful classic piece that transcends borders and cultures. This lyrical, baroque prayer is a universal message of peace, inviting listeners to introspection and meditation. Also Read: Lachi’s Powerful Message: “Diseducation” Single Review With its soaring melody “Jerusalem” depicts Palmeri’s mastery of crafting emotive and…
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See, this is exactly the postmodernist Marxist deconstructionism taught in elite schools that people instinctively rebel against because they know it's not true. Removing definitions doesn't make something more accessible, it makes it less approachable. Definitions help create order and understanding. And, yeah, that does mean that sometimes things are going to be excluded. Prose isn't poetry and anyone who hasn't been diseducated knows that.
I don't have a fancy master's degree, but that doesn't mean I haven't studied poetry. I am a published poet, and I don't mean self-published. And I gotta tell you, for the majority of history and the majority of people alive today, there's a definition of poetry that says it's structured, just like everyone knows music isn't noise and urinals aren't art. And I get that sometimes aggregated knowledge is incorrect, but when the opposite position is something touted by Woodrow Wilson era elitists and CIA propaganda (no seriously) I'm inclined to believe the general population.
The most sure sign that someone doesn’t know much about poetry is when they insist that poetry has to rhyme.
And the most sure sign that someone is a little too pretentious about poetry is when they say that they hate rhyming poetry.
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What the fuck is dark academia
You goin to Evil 101
Physical diseducation
Math for shutting down orphanages
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Quei programmi tv che prima invitano i virologi e poi danno voce a Daniela Martani Di Selvaggia Lucarelli Un giorno, quando il Covid sarà un ricordo, dovremo guardarci indietro e rivedere con lucidità il film di questi ultimi mesi per fissare bene nella mente chi ha fatto la sua parte nello sconfiggere l’ignoranza, la diffidenza nei confronti della scienza, il negazionismo e chi no. Perché è evidente che un’ampia fetta dell’informazione e dell’intrattenimento tv ha dato spazio a persone che sarebbero dovute rimanere, al massimo, nel recinto delle piazze sgangherate dei no-mask, assieme ai loro simili, tra folclore, mitomania, follia e miseria umana, a seconda dei casi. E invece è successo che certi soggetti ce li siamo ritrovati nella rosa degli interlocutori, di quelli la cui opinione conta qualcosa, il tutto mentre il messaggio del governo è quello di promuovere la giusta informazione. Il caso Daniela Martani è forse il più rappresentativo, visto che la storia mediatica della signora dovrebbe ormai suggerire un’unica via per gestire le uscite della ex dipendente Alitalia: lasciare che urli e strepiti nei suoi spazi, raccontata con le sue stesse gesta, senza chiederle pareri e punti di vista. La Martani è, al massimo, una brutta fotografia e come tale va mostrata, non certo un fenomeno che va scavato o interrogato. Vederla in tv parlare di Covid e veganesimo, dopo uscite e piazzate imbarazzanti, diseducative e chiaramente frutto di un narcisismo fine a se stesso, è la sconfitta del ruolo delicato e divulgativo dei media in un momento così complesso, in cui ognuno ha le sue responsabilità. La Martani è spesso ospite di Pomeriggio 5, di Mattino 5, de La Zanzara su Radio 24 ed è spesso utilizzata come contraltare di virologi ed esperti perché rappresenta la contro-narrazione, come se ci fosse bisogno della contro-narrazione di una tizia che dice: “Il virus penetra attraverso la garza”, “La Svezia ha diminuito i contagi perché non fa indossare la mascherina”, “Tanto di qualcosa dobbiamo morire”. Oppure, è invitata dalla D’Urso per commentare assieme alla Mosetti, Giovanni Ciacci e Aida Yespica la sua ribellione durante i controlli ai traghetti in Sardegna consistita nel non mettere la mascherina, bloccando una nave e chi ci stava dentro. Il tutto avvenuto con il probabilissimo sdegno della conduttrice che invita la Martani in tv per farle dire esattamente quello da cui poi si dissocia. Ma la Martani è anche quella invitata con Pregliasco a discutere di studi “che mi stupisco Pregliasco non conosca” a Mattino 5 o quella che insulta dai suoi social, che non rispetta il lockdown, viene multata e scrive: “Questo governo ha dato potere in mano a dei mentecatti che lo usano per riversare tutta le loro frustrazioni e insoddisfazioni delle loro miserabili vite sui cittadini. Denuncerò questo abuso di potere”. La stessa Martani che denuncia questo governo di mentecatti a cui (come si scoprirà) ha chiesto 600 euro di bonus. La Martani è quella che posta messaggi pericolosi e sbagliati come “noi vegani siamo immuni”, che invita a ribellarsi all’eventualità dell’obbligo vaccinale e che non si vaccinerà, che “gli asintomatici non sono contagiosi”, che urla contro il deputato Andrea Romano per strada “siete maledetti, state rovinando il paese, vergognatevi, la pagherete!”, mentre lui è a spasso con la figlia piccola, che “non ho seguito nessuna regola da quando è iniziata questa storia del Covid-19 non ho evitato assembramenti, non ho usato sanificanti né mascherine, ho abbracciato e baciato amici”. E tutto questo non basta a farne un soggetto a cui non dare megafoni, anzi. I megafoni le sono offerti dalle stesse trasmissioni tv che, in un delirio schizofrenico non trascurabile, dieci minuti dopo ospitano i Sileri o i Galli che invitano a non lanciare messaggi sbagliati e a divulgare la giusta informazione. Insomma, possiamo studiare tutte le campagne persuasive ed emozionali che vogliamo, ma finché le Martani utilizzeranno gli stessi mezzi per dire il contrario con la complicità di reti, autori, conduttori e responsabili dei palinsesti, ho paura che contro l’ignoranza non raggiungeremo mai l’immunità di gregge.
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Ti capsico... Io insegno le regole e la buona educazione a mio figlio ed è difficile spiegargli come mai gli altri non facciano altrettanto.
Mamma mia, immagino la difficoltà! Sono odiose, davvero... diseducative.
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Allora raga praticamente ci sono delle bambine (che non sono bambine cioè hanno 15/16 anni) che da l’anno scorso mi hanno identificata come punto di riferimento e a me sta cosa fa stra ridere perché non sono un buon esempio per certi versi (per altro invece sono lusingata ma me la tiro anche perché NON POTEVATE FARE SCELTA MIGLIORE)
Sicché praticamente sto insegnando a loro come ci si fa rispettare,come vivere la propria sessualità,come essere una donna nella società odierna,che tipo di persona ma non è che sto dicendo tipo “Allora palle guarda si fa così” cioè io semplicemente sto actando normal e loro mi stimano a caso e io sono tipo wow cazzo che figata cioè non volendo insegno pure cose un po’ diseducative tipo sabato che ero estremamente ubriaca e di conseguenza molesta e fastidiosa a livelli altissimi però vaffanculo cioè anche quelle sono esperienze che devono fare
Concludo dicendo che sarei stata una sorella maggiore assurda troppo fica (si me lo dico da sola perché ho l’ego in circolo in questo momento) e che malediró per sempre i miei genitori per avermi fatta da sola in sto mondo di merda.
Ah e poi ci tenevo a dire EVVIVA LE BAMBINE
e soprattutto disprezzo per la gente che si crede così più fica e grande per uno due tre anni in più e fanno del verso bullismo/cyber bullismo sulle nuove generazioni (la gente del cazzo c’è in ogni generazione)
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Vietare i monopattini perché sono pericolosi? Con la stessa logica sarebbe meglio vietare queste: pericolose, rumorose e molto diseducative
Vietare i monopattini perché sono pericolosi? Con la stessa logica sarebbe meglio vietare queste: pericolose, rumorose e molto diseducative
Immagine da Wikimedia Commons Molti suggeriscono di vietare i monopattini elettrici perché sono pericolosi. In parte è vero, ma come tutti i veicoli, è principalmente un problema di velocità. A bassa velocità (6-12 km/h) non sono più pericolosi di camminare a passo svelto o correre per fare jogging. Però se si dovessero vietare dei veicoli perché pericolosi, occorrerebbe per coerenza prendere…
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Attenzione ai modelli genitoriali. Le incongruenze generano frustrazione, rabbia e sono estremamente diseducative.
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Temi nuovi trent'anni fa
Il procuratore di Catanzaro Gratteri ha dichiarato che serie come Gomorra sono diseducative e che rischiano di innescare una sorta di effetto emulativo. Gratteri è quello che, se fosse per lui, proibirebbe alcool, fumo e gioco d'azzardo, dimostrando di aver superato la visione di tutta la filmografia gangstar movie, soprattutto quella ambientata durante il proibizionismo americano senza esserne stato minimamente influenzato. #NoHope #aiutateci #cristodellamadonna #avoilalineastudio
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Lachi's Powerful Message: "Diseducation" Single Review
In a world where doubt and negativity can be overwhelming, Lachi’s latest single “Diseducation” is a powerful reminder to stand up for oneself and defy the naysayers. This driving, acoustic pop vocal jazz piece is a masterclass in soulful storytelling, with Lachi’s soaring vocals and punchy lyrics taking center stage. Also Read: Lachi Emerges ‘Out of the Dark’ with Hauntingly Beautiful…
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NON AVERE UN AMORE NON E’ UN HANDICAP. “Tu sei l’unica donna per me” ed altre frasi del tipo “Ti amerò sempre”, “Sei l’unico compagno della mia vita”, “Non ci lasceremo mai”, ci fanno convincere che l’amore è eterno. La cosa peggiore e che ci fanno discriminare chi vive una condizione da “single”. Con il tempo l’amore può passare, i gusti e le necessità possono cambiare e, senza che ce ne accorgiamo, iniziamo ad abbracciare strade incompatibili con la persona a cui è stato giurato un amore eterno. “Non dirgli mai che siamo stati a letto per un giorno interno” è la tipica frase di chi, finito un amore, si concentra solo sugli aspetti positivi dello stesso, anche se oramai è finito. Canzoni nelle quali ci si “azzecca” morbosamente a promesse d’amore, sono diseducative e deleterie. Artisticamente nulla da eccepire sui testi citati, ma per salvare l’amore duraturo, bisogna prima salvaguardare la libertà individuale. Non siamo esseri inferiori se siamo stati traditi, se non abbiamo trovato l’anima gemella, “se non risponde più al telefono”. Di certo viviamo una vita inferiore se non lasciamo la persona che ci fa soffrire. Come si fa a spezzare un amore eterno se è sbagliato? Ve lo dico nella prossima postata. https://www.instagram.com/p/BydKcP7o687/?igshid=1y0wizkjudnk2
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@cerchio @thenorthern @Folagra @Monta @jgeeraerts la provincia e’ costante. Io preferisco pensare che sia uguale ovunque, piuttosto che pensare che sia peggiore in un luogo perche’ ci ho vissuto. Il ragazzino che fa riparare il motorino e fa la cresta sui soldi, va a ritirare il motorino la sera prima della chiusura. Il negoziante cala la saracinesca, uno schizzetto di olio lubrificante, e via sul bancone. Sconto fatto. Oppure i vecchietti del parco che pagano i ragazzini per toccargli il pisello nei bagni. Casi di incesto piu’ o meno conclamati, navi scuola a gogo, e tutto un sottobosco di “scandali” dei quali tutti parlano senza mai dire di cosa parlano, ma alla fine tutti sanno. Allora la mamma di dice che e’ meglio se non frequenti il parco MA non ti dice il perche’, anche perche’ il perche’ potrebbe anche chiamarsi “nonno”, o “zio”. Oppure: ad un certo punto davanti alle scuole arriva un simpatico signore che distribuisce album di figurine, e ogni tanto torna a distribuire figurine. Apparentemente lavora per l’edicola locale, che vuole guadagnarci con i bimbi che poi vorranno terminare l’album. Solo che il simpatico signore insiste nel metterti le figurine dritto nella tasca dei pantaloni. Le maestre della scuola lo vengono a sapere e chiedono al vigile urbano del luogo di cacciarlo via. Ma la scusa ufficiale e’ che sono “diseducative”. E cosi’ via.
@cerchio @thenorthern @Folagra @Monta @jgeeraerts la provincia e’ costante. Io preferisco pensare che sia uguale ovunque, piuttosto che pensare che sia peggiore in un luogo perche’ ci ho vissuto. Il ragazzino che fa riparare il motorino e fa la cresta sui soldi, va a ritirare il motorino la sera prima della chiusura. Il negoziante cala la saracinesca, uno schizzetto di olio lubrificante, e via sul bancone. Sconto fatto. Oppure i vecchietti del parco che pagano i ragazzini per toccargli il pisello nei bagni. Casi di incesto piu’ o meno conclamati, navi scuola a gogo, e tutto un sottobosco di “scandali” dei quali tutti parlano senza mai dire di cosa parlano, ma alla fine tutti sanno. Allora la mamma di dice che e’ meglio se non frequenti il parco MA non ti dice il perche’, anche perche’ il perche’ potrebbe anche chiamarsi “nonno”, o “zio”. Oppure: ad un certo punto davanti alle scuole arriva un simpatico signore che distribuisce album di figurine, e ogni tanto torna a distribuire figurine. Apparentemente lavora per l’edicola locale, che vuole guadagnarci con i bimbi che poi vorranno terminare l’album. Solo che il simpatico signore insiste nel metterti le figurine dritto nella tasca dei pantaloni. Le maestre della scuola lo vengono a sapere e chiedono al vigile urbano del luogo di cacciarlo via. Ma la scusa ufficiale e’ che sono “diseducative”. E cosi’ via.
@cerchio @thenorthern @Folagra @Monta @jgeeraerts
la provincia e’ costante. Io preferisco pensare che sia uguale ovunque, piuttosto che pensare che sia peggiore in un luogo perche’ ci ho vissuto.
Il ragazzino che fa riparare il motorino e fa la cresta sui soldi, va a ritirare il motorino la sera prima della chiusura. Il negoziante cala la saracinesca, uno schizzetto di olio lubrificante, e via…
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Anteprima del parlamento europeo: Carla Bertoli
CARLA BERTOLI È UNA DELLE ARTISTE CHE IL PROSSIMO 6 MARZO SARÀ PROTAGONISTA ALL’EVENTO “LA FORZA DELLE DONNE”, CHE SI TERRÀ PRESSO LA SEDE ITALIANA DEL PARLAMENTO EUROPEO, IN ROMA, CON GLI INTERVENTI DELL’EUROPARLAMENTARE, ON. LUISA REGIMENTI, E DELLA DOTT.SSA ANTONELLA SAMBRUNI, RESPONSABILE DELLA RETE EUROPEA DELLE DONNE.
di Pasquale Di Matteo
Carla Bertoli è una pittrice lombarda in cui si fondono ricerca, cultura e pittura, unitamente a una sua originale e più moderna interpretazione dell’arte del mosaico.
Particolarmente attenta alle tematiche ambientali, l’artista utilizza per lo più materiali di recupero, che miscela attraverso una fusione di stili e di tecniche, attraverso i quali dà forma alla sua poetica, che vede al centro della sua attenzione l’essere umano.
HYPNOTIC EYES Carla Bertoli Tecnica mista 50×70
THE SILENCE OF Marina Abramovic Carla Bertoli Tecnica mista 90×90
OBAMABURGER Carla Bertoli Tecnica mista 80×60-2010
Carla Bertoli osserva i suoi soggetti da punti di vista originali, con un’attenzione particolare per le istanze del mondo femminile, che l’artista sa interpretare e manifestare in tutte le sue sfaccettature, dando risalto alle contraddizioni, alla sua storia, all’emancipazione, ai soprusi, alle violenze, alla sensualità, alla femminilità, in un caleidoscopico mondo di colori, attraverso i quali ci viene raccontata, esaltandola, l’importanza delle donne nel mondo.
Attenta ai bisogni degli ultimi e dei più deboli, la Bertoli declina spesso espressioni e sentimenti di persone comuni, che diventano protagoniste, al pari di altre opere in cui a prevalere sono personaggi più noti o gli eroi dei cartoni animati degli anni ottanta, che oggi ci rendiamo conto di come siano stati messi in panchina troppo presto, per lasciare spazio a serie decisamente più volgari e diseducative, seguendo la moda imperante del trash.
ATLAS UFO ROBOT ACTARUS Dedicated to Gō Nagai -Carla Bertoli tecnica mista 40×40
ATLAS UFO ROBOT GOLDRAKE Dedicated to Gō Nagai -Carla Bertoli tecnica mista 40×40-2019
Così, la denuncia che traspare evidente è proprio quella di ricondurci nuovamente ai veri eroi, a quelli che mettevano in gioco se stessi per salvare tutti gli esseri umani, da un nemico che non era mai il vicino di casa dalla pelle più scura o dalle differenti tradizioni.
La capacità di Carla Bertoli di sviscerare il proprio tempo la rende un’interessante protagonista dell’Arte contemporanea italiana.
CARLA BERTOLI È UNA DELLE ARTISTE CHE IL PROSSIMO 6 MARZO SARÀ PROTAGONISTA ALL’EVENTO “LA FORZA DELLE DONNE”, CHE SI TERRÀ PRESSO LA SEDE ITALIANA DEL PARLAMENTO EUROPEO, IN ROMA, CON GLI INTERVENTI DELL’EUROPARLAMENTARE, ON. LUISA REGIMENTI, E DELLA DOTT.SSA ANTONELLA SAMBRUNI, RESPONSABILE DELLA RETE EUROPEA DELLE DONNE. Anteprima del parlamento europeo: Carla Bertoli CARLA BERTOLI È UNA DELLE ARTISTE CHE IL PROSSIMO 6 MARZO SARÀ PROTAGONISTA ALL’EVENTO “LA FORZA DELLE DONNE”, CHE SI TERRÀ PRESSO LA SEDE ITALIANA DEL PARLAMENTO EUROPEO, IN ROMA, CON GLI INTERVENTI DELL’EUROPARLAMENTARE, ON.
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