#delizioso culetto
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yocopoco · 6 months ago
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happilysads · 9 months ago
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ragazza ma che culetto delizioso hai
Grazie grazie
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t-annhauser · 5 years ago
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i gabbiani
sottotitolo: descrizione di quella volta che siamo andati in spiaggia alle otto di mattina
Allora lei mi dice: “Andiamo al mare?”. Ma come amore, sono appena le otto di mattina, sei proprio sicura? Io ho paura del mare, soprattutto alle otto di mattina, ci sono i mostri marini nel mare, ci sono i mitili, i cefalopodi, ci sono i trigliceridi, un sacco di cose merdose che sguazzano nell'acqua, e poi ci sono le telline, io ho una paura fottuta delle telline... ma lei riesce a farmi fare anche le cose che mi fanno paura. Sicché partiamo alla volta del mare con le nostre tovaglie da spiaggia sottobraccio, ciabatta ciabatta, arriviamo a questo mare, non c'è quasi un'anima, c'è un ragazzo che legge, una signora che nuota, una ragazza che gioca col suo cane che ha un culetto delizioso ma guardo il cane, ci sono i sassolini che si infilano nei diti e c'è la sabbia che è propedeutica all'impanamento dei suddetti diti che sono poi obbligati a ripassare sui sassolini, che l'è una tortura brevettata dal Torquemada, sant'uomo. Il mare delle otto ci piace. C'è una pace che preso dal momento mi immergo addirittura fino alle caviglie, ma che dico alle caviglie, fino al soleo, che è quel muscolo largo e appiattito della gamba, situato al di sotto dei due muscoli gemelli, che contraendosi flette il piede verso il lato plantare. Prendiamo delle foto, giro un filmato, quel filmato che ho postato sul blog (in esso filmato non compaiono i nostri piedi perché non hanno firmato la liberatoria). Per farla breve, ci stendiamo beati a contemplare questa grande bellezza quando mi volto dall'altra parte e noto un sospetto assembramento di laridi dell'ordine dei caradriiformi, vale a dire gabbiani. Faccio appena in tempo a dire “Guarda amore, i gabbian...” che quelli si alzano in stormo a volo radente sulle nostre teste ed è subito Hitchcock. Ma che cazz... Cerco di capire cosa sta succedendo e scorgo al di là di una duna un signore con delle cassette piene di frattaglie che sparge copiosamente sulla spiaggia, i gabbiani banchettano frenetici contendendosi i pezzettini, per rassicurare il mio amore che si è spaventata me ne esco con un “E' un cadavere, si sta sbarazzando di un cadavere”. I gabbiani sono pericolosi, ti possono staccare l'uccello... Va be', lo sa il cazzo chi ha inventato i gabbiani, però il mare era bello.
[anche su https://fmentis.blogspot.com/2019/10/i-gabbiani.html]
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themasterpiececousin · 4 years ago
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[ Hunter & Zane _ Lotteria di Beneficenza _ 10/06/20 _ #Ravenfirerpg ]
* Dunque, suonava, o meglio era lì per farlo e Hunter non gli aveva staccato gli occhi di dosso un po’ per inquietudine, un po’ per tutte quelle domande che lo assalivano, un po’ per capire se qualcosa non andasse in lui. Era sexy quel “culetto” seduto e concentrato in note musicali eppure non capiva se Zane facesse il finto tonto o no. Bisognava sottolineare una cosa del Cook: egli conosceva tutto del mondo sovrannaturale da una vita, dalla nascita, eppure c’era “qualquadra che non cosava” . Rise, compiaciuto. Non voleva pensarci, tanto non avrebbe detto mai nulla. Lui era una tomba no? Lui, una tomba, ah, che risate! Chi avrebbe creduto quel Cook stravagante che non riusciva mai a stare in silenzio? Tra tutte queste domande, il ragazzo, lascivo, con un tocco di eleganza e l’orologio a polso era già lì, ad un passo dal piano. * « Ti va un sorso, zuccherino? » Zane Choi *dove c'è bisogno di musica, Zane appare quasi dal nulla per proporsi come musicista. Non lo fa solo per i soldi, per poter collaborare con le spese insieme al fratello, ma anche per la musica. Perché vive di musica e non può fare altro che suonare suonare suonare suonare finché non sarà arrivato il suo ultimo giorno su questa terra. A fine canzone Hunter lo raggiunge e Zane non può fare a meno di sorridere, lo riscalda quando lo chiama "zuccherino", gli piace, lo trova grazioso* Certo che mi va, soprattutto con te *si alza dal piano, gli è stata concessa anche una pausa a brano, per far si che gli ospiti non siano troppo disturbati dalla musica, ma Zane neanche si era accorto di avere eseguito più di tre di fila, le sue dita non ne hanno mai abbastanza, di conseguenza si prende un po' di pausa per poter passare del tempo con Hunter e lasciar spazio anche agli altri musicisti* Hunter Adam Cook * Il polso di Hunter roteò con eleganza, affinché gli occhi del ragazzo potessero guardare l’ora ed i minuti disponibili per turbare la propria pace e la pace di Zane, se avesse potuto conoscerla. Non doveva pensarci. Aveva promesso a se stesso che non doveva pensarci, era passato tanto tempo, era stato tanto tempo a New York, a Milano; era cambiato; erano cambiati in qualsiasi caso. Con nonchalance ed un lieve sorrisino compiaciuto e rilassato, Hunter fece un passo verso il pianoforte, si appoggiò con il gomito, il palmo andò verso la propria guancia. * « Sono estremamente felice, cocco, di quest’opportunità.. » * Il modo di fare del Cook era sempre così impregnato di dolcezza mista a determinatezza seducente. Ha sempre parlato così da quel che se ne ricorda. Non appena il ragazzo si alzò dalla sua postazione, Hunter allungò la mano con il bicchiere. * « A me piace molto, è una vodka particolare.. Sono convinto che piacerà anche a te, è dolce, è un piccolo zuccherino anche quest’alcool. » * Ed eccolo, pronto a dire sempre qualcosa per far sentire l’altro un principino. Era fatto così Hunter, vedeva glitter ovunque e su chiunque. * Zane Choi Sei così dolce Hunter *non può fare a meno di sorridergli a tutti quei nomignoli e quelle parole dolci, è più forte di Zane, basta un po' di tenerezza per farlo sciogliere e Hunter sembra un maestro in ciò, quasi sapesse esattamente cosa dire per ottenere questa reazione in lui* Di solito non mi piacciono gli alcolici molto dolci, ma visto che sono con te e che ti sei preso il disturbo di portarmi da bere, lo farò molto volentieri *non ha mai bevuto Zane da vivo, era un'altra delle mille cose che gli era proibito fare. Dopo la morte però tutte le regole sono crollate. Zane prende il bicchiere ancora sorridente e lo sorseggia felice, nonostante la dolcezza del drink, è comunque molto buono... Sarà per la compagnia* Ti sono grato per avermi ricordato di prendere una pausa, quando sono al piano perdo completamente la cognizione del tempo... Ci siamo solo io lui e la musica Hunter Adam Cook « Ah... Non penso di essere dolce, penso di vedere soltanto in modo più positivo rispetto ai miei coetanei » * Aveva inclinato il capo verso un lato a mo’ smanceria mentre le sue spalle si stringevano in una linea sottile. Il problema di quella positività era soltanto uno: la propria maschera. D’altronde essere così sdolcinato e pronto a vedere il positivo del mondo gli ricordava che quella città in cui era ritornato poteva diventare vita, poteva disegnarsi secondo i suoi sogni, secondo i sogni che stava per realizzare oltreoceano e che l’avevano cambiato, si spera. Decise di sorridere e di spazzare il turbine di pensieri che aveva in testa. * « Oh... dai, questo è delizioso. Fai meravigliosamente bene a dargli una possibilità. » * Sorseggiava. Zane sorseggiava e Hunter avrebbe voluto spalancare gli occhi e urlare qualcosa, invece era lì a sorridere come se avesse a che fare con un modello in atelier, un modello di cui non sapeva neppure il nome. Sembrava uno nuovo, uno /troppo/ nuovo. * « La musica fa perdere sempre tutto, è come se... ti rapisca. » * Il viso era rilassato, totalmente, e per chi avesse saputo tutta la storia di Hunter con la musica quella tranquillità poteva parer addirittura da panico. * Zane Choi Sei dolce con me...solo questo importa *gli sorride e lo prende affettuosamente a bracetto, per passeggiare tranquillamente a quella festa. Zane quando prende confidenza è affettuoso e anche un po' appiccicoso, spera che al nuovo e affascinante amico non dia fastidio il suo affetto* E infatti devo darti ragione! Non mi aspettavo fosse così buono! Sono diventato davvero schizzinoso negli ultimi anni! *ride, alludendo al fatto che non avesse mai bevuto prima di morire, ma che avesse iniziato a farlo solamente dopo e scoperto di essere particolarmente schizzinoso. Zane è decisamente un nuovo Zane, c'è poco o forse niente del vecchio ed è un bene che non ricordi Hunter, o non gli mostrerebbe questi lati da nuovo Zane, questa vicinanza e affeto così in pubblico, questa sua spontaneità del tutto nuova* Sai io devo tutta la mia vita alla musica. In passato non mi era permesso di suonare, nè di perseguire il mio sogno di vivere di essa. Non mi sono comunque mai arreso, ho continuato a suonare sino a consumarmi, sino a diventare un tutt'uno con la musica ed ora...io mi sento musica. *gli racconta il suo passato, o meglio, ciò che ricorda...come se lui non lo conoscesse benissimo, ma Zane non ne ha idea* Hunter Adam Cook « Sono gentile con tutti o almeno cerco di esserlo con le persone che non mi inveiscono contro. Sai, penso che ognuno di noi abbia delle guerre interiori o... come si dice, delle battaglie, ed essere gentile è il minimo per sentirci meglio. » * Hunter credeva davvero a quella regola. Era quella stessa regola che l'aveva aiutato a risollevarsi almeno esteriormente da tutti i tormenti che il suo cuore custodiva anche... anche la morte di quel giovane con cui stava parlando, ma non avrebbe mai osato proferir parola, era troppo codardo. Era troppo falso e ci riusciva anche bene, fortunatamente. * « Dovresti fidarti un po' più di me. Ho ottimi gusti, quasi in tutto. » * Rise leggermente mentre nella sua testa un pensiero fisso vorticava: ''come faceva un morto a bere tranquillamente e soprattutto a sentire il sapore?'' Era qualcosa di davvero strano, Ravenfire era davvero strabiliante! Ma la vera faccenda strabiliante in quel momento non era neppure Zane, quanto la falsità e la maschera tranquilla che indossava Hunter. Sottobraccio con Zane, avente un sorriso impeccabile... chi l'avrebbe guardato conoscendo tutta la storia l'avrebbe preso per un pazzo. * « Forse era soltanto destino.. In un modo o nell'altro saresti divenuto musica.. » * La voce era quasi malinconica, poetica, Hunter stava ricordando alcuni episodi, ma la consapevolezza di aver di fronte a sé un altro Zane gli sussurrava di tacere, tacere davvero, e fingere di non averlo mai incontrato. * Zane Choi Mi piace questa filosofia di vita.. Davvero... Sei una persona molto speciale Hunter. Nè capisco di battaglie interiori e, nonostante io sia molto bravo a nascondere le cose, non tutti ne sono in grado ed è anche un bene in realtà. Una parola dolce e gentile può davvero cambiare la giornata ad una persona. Come tu con me in questo momento! *crede davvero che Hunter sia speciale, un amico con cui sta costruendo un rapporto speciale. Si sente molto legato a lui, nonostante non si conoscano da molto, ma perché la vedono allo stesso modo su tante cose e lui è molto saggio, dice cose molto belle e lo tratta come uno zuccherino. Non sa se al vecchio Zane quegli appellativi piacessero ma a lui decisamente piace essere chiamato e trattato con tanta dolcezza* Ok, mi fiderò sempre ciecamente di te allora da adesso in poi! * continua a sorseggiare quell'alcolico, solare, senza preoccuparsi di chi lo vede, di cosa possano pensare. Sarà anche diverso Zane, ma ora sicuramente è più spontaneo e felice...almeno con lui* Questa è la frase più bella che potessi dirmi.... Davvero * si ferma e gli sorride, sorpreso ma decisamente incantato da quella frase. Destino che sarebbe divenuto musica. Si, è proprio così che si percepisce, come un'estensione della musica, come se tutto intorno a lui fosse musica, lui stesso compreso e Hunter l'ha capito, non sa come. Lo abbraccia con dolcezza, per mostrargli il suo affetto* / Fine ♥️
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