#danno patrimoniale
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Impiega 23 anni per riavere la patente, condannata prefettura (ANSA) - PALERMO, 27 LUG - Riottiene la patente dopo 23 anni e alla fine dell'iter processuale viene risarcito. E' accaduto a un automobilista di Caltabellotta, al quale era stata revocata la licenza di guida nel 1996, per decisione della prefettura di Agrigento che gli addebitava la mancanza dei requisiti morali, in quanto sottoposto a sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Dopo avere espiato la misura di prevenzione, l'uomo si vedeva respinta la richiesta di riavere la patente. Assistito dagli avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza, l'automobilista ha presentato ricorso al Tar di Catania, ottenendo la sospensiva e il rilasciao di un titolo provvisorio alla guida. A distanza di diversi anni il Tar ha ritenuto di non essere competente per giurisdizione e la causa è passata al giudice civile di Palermo, che con la sentenza del 3 novembre scorso, dopo 23 anni dall'inizio del contenzioso, ha deciso la restituzione della patente, condannando la prefettura al pagamento delle spese del processo. Visto il lungo percorso processuale i legali dell'uomo hanno presentato alla corte d'appello un ricorso, sulla base della legge Pinto, contro il ministero dell'Economia per ottenere l'equo indennizzo per l'irragionevole durata del giudizio, durato complessivamente 23 anni. I giudici d'appello hanno accolto il ricorso e condannato il ministero a pagare 8 mila euro in favore dell'automobilista per il danno non patrimoniale sofferto, oltre al pagamento delle spese di lite. (ANSA).
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Il risarcimento medico è un tema di grande rilievo nel contesto del diritto sanitario e della responsabilità medica. Esso implica la compensazione economica concessa ai pazienti che hanno subito danni a causa di errori, negligenze o omissioni durante la loro cura medica.
Questo documento esplorerà le basi legali del risarcimento medico in Italia, le procedure per la richiesta di risarcimento, e alcune statistiche pertinenti. Il tono adottato sarà professionale, mirato a fornire un'analisi chiara e basata su dati concreti.
Fondamenti Legali del Risarcimento Medico
In Italia, il risarcimento per malpractice medica si basa principalmente sul codice civile, in particolare sugli articoli che trattano la responsabilità per fatto illecito (articoli 2043 e seguenti). Secondo la normativa, chiunque cagiona un danno ingiusto ad altri è tenuto a risarcire il danno.
Nel contesto medico, ciò significa che i professionisti della salute devono operare secondo un "standard di cura" adeguato. Se questo standard non viene rispettato, e il paziente subisce un danno come risultato, il professionista può essere ritenuto responsabile.
Danni Risarcibili
I danni risarcibili possono essere di natura patrimoniale (danni emergenti e lucro cessante) e non patrimoniale. I primi si riferiscono a perdite economiche dirette e mancati guadagni, mentre i secondi includono danni morali e biologici, come il dolore e la sofferenza.
Il risarcimento può coprire anche costi futuri, come cure mediche necessarie a lungo termine e assistenza continua.
Procedura per la Richiesta di Risarcimento
La procedura per la richiesta di risarcimento inizia con l'accertamento della responsabilità. Il paziente (o i suoi eredi) deve dimostrare che il danno subìto è diretta conseguenza dell'azione o dell'omissione del professionista medico.
Questo di solito richiede una perizia medico-legale per stabilire il nesso causale tra il trattamento ricevuto e il danno subito.
Passaggi Chiave
Consulenza Legale: È consigliabile che il paziente si avvalga dell'assistenza di un avvocato specializzato in malpractice medica.
Raccolta delle Prove: Documentazione medica, testimonianze e, se necessario, rapporti di esperti.
Notifica e Negoziazione: Inviare una notifica formale al medico o alla struttura sanitaria coinvolti, tentando una negoziazione per un accordo extragiudiziale.
Azione Legale: Se non si raggiunge un accordo, il passo successivo è avviare una causa legale.
Statistiche sul Risarcimento Medico
Secondo dati recenti, il numero di casi di malpractice medica segnalati in Italia è in aumento. Un rapporto del 2022 indica che circa il 15% dei casi medici esaminati presenta elementi di responsabilità professionale. Tuttavia, meno del 10% di questi casi giunge a un risarcimento tramite sentenza giudiziaria, con molti che si risolvono tramite accordi extragiudiziali.
Analisi dei Dati
Frequenza e Tipologia di Errori: Gli errori diagnostici e gli interventi chirurgici sono tra le cause più comuni di reclami per malpractice.
Importi del Risarcimento: Gli importi variano significativamente, con un medio che si aggira sui 50.000 euro per caso risolto positivamente.
Considerazioni Finali
Il processo di risarcimento medico è complesso e richiede una navigazione attenta tra le questioni legali e mediche. È essenziale che i pazienti siano informati sui loro diritti e sulle procedure da seguire per ottenere un giusto risarcimento.
Allo stesso tempo, il sistema legale deve bilanciare la tutela dei pazienti con la necessità di non penalizzare eccessivamente i professionisti medici per errori non intenzionali.
Conclusione
Il risarcimento medico in Italia rimane un campo dinamico e in evoluzione, con continui aggiustamenti legislativi e giurisprudenziali. Per i pazienti, comprendere le basi del risarcimento e i passaggi per avanzare una richiesta è fondamentale per navigare con successo nel sistema sanitario e legale.
Per i professionisti del diritto, mantenere aggiornate le proprie conoscenze su queste dinamiche è essenziale per fornire la migliore assistenza possibile ai propri clienti.
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Napoli: eseguito un decreto di sequestro di beni per un valore di circa 800.000,00 euro
Napoli: eseguito un decreto di sequestro di beni per un valore di circa 800.000,00 euro. Gli agenti della Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Napoli hanno dato esecuzione al decreto di sequestro di beni finalizzato alla confisca, ai sensi della normativa di prevenzione antimafia, emesso dal Tribunale di Napoli – Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di Troncone Vitale, cl. '68. Trattasi di un soggetto di elevata pericolosità sociale, pluripregiudicato per reati in materia di armi e stupefacenti, tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, rapina a mano armata e lesioni personali. Il predetto, sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza fino alla scorsa primavera, già ritenuto appartenente ad un'associazione per delinquere di stampo camorristico, denominata Nuova Camorra Flegrea, attiva nel quartiere napoletano di Fuorigrotta, zona ad alta vocazione commerciale, nella quale è in corso da anni una violenta contrapposizione tra sodalizi criminali, per assicurarsi il controllo del territorio ed i proventi derivanti, in particolare, dalle attività di traffico di stupefacenti e di estorsione in danno di imprenditori e commercianti. In tale contesto, Troncone è stato vittima, nel dicembre 2021, all'esterno dell'omonima Caffetteria, di un agguato di stampo camorristico, nel corso del quale ha riportato ferite da colpi d'arma da fuoco. In accoglimento della proposta avanzata dal Questore di Napoli, l'Autorità Giudiziaria ha emesso un decreto di sequestro dei seguenti beni, emersi dall'analisi patrimoniale e risultati nella disponibilità effettiva dell'uomo, pur se formalmente intestati ai suoi familiari, acquistati durante il periodo in cui ha espresso la propria pericolosità. Oltre ad un'unità immobiliare ad uso abitativo, sita nel quartiere di Fuorigrotta, sono stati sottoposti a sequestro rapporti finanziari ed un'impresa individuale, ubicata nel medesimo quartiere ed attiva nel settore della ristorazione, avente denominazione "Caffetteria Troncone". Il valore complessivo dei beni sottoposti a sequestro preventivo ammonta a circa 800.000,00 euro.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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11 ott 2023 15:26
OLTRE LA MALASANITÀ: CRIMINI E VENDETTE ALL'OSPEDALE “ONCOLOGICO” DI BARI – ALL’ISTITUTO “GIOVANNI PAOLO II”, CONSIDERATO UN’ECCELLENZA PER LA CURA DEL CANCRO, UN INFERMIERE È STATO AVVELENATO CON IL PARAFLU, L’ANTIGELO USATO PER LE AUTO. E RIMARRÀ DISABILE A VITA – IL COMMENTO DI UN COLLEGA: “E’ LA FINE CHE FANNO GLI INFAMI”. UNA RITORSIONE PER LA DENUNCIA DI UN FURTO COMMESSO IN CORSIA – A LUGLIO, NELLA STESSO OSPEDALE, IL CHIRURGO VITO LORUSSO È FINITO IN MANETTE: INTASCAVA MAZZETTE PER FAR SALTARE LE LISTE D’ATTESA... -
Estratto dell’articolo di Davide Carlucci per “la Repubblica”
Un ospedale considerato un punto di riferimento per la cura del cancro nel Mezzogiorno, l’Oncologico di Bari, che regala ogni giorno storie raccappriccianti. L’ultimo di una lunga serie — furti, tangenti, sospetti di spaccio di droga – […]: un infermiere avvelenato con il paraflu, l’antigelo usato per le auto.
«È la fine che fanno tutti gli infami», commenta il suo nemico. Una ritorsione per la denuncia di un furto commesso in corsia, sospettano i carabinieri.
[…] il caposala, in pensione dal 2018 — i fatti risalgono a un anno prima — ha riportato un’insufficienza renale e un’emorragia cerebrale che lo hanno reso disabile per tutta la vita.
Cosa succede in quest’istituto scientifico che cerca di rilanciarsi ma attira invece l’attenzione della procura? Non sono solo fatti vecchi. La vicenda di Vito Lorusso è di luglio: il chirurgo 69enne finisce in manette, ripreso dalle telecamere mentre intasca mazzette per consentire di saltare le liste d’attesa.
Ora subirà retroattivamente il più pesante dei provvedimenti disciplinari che potesse immaginare: sebbene già pensionato, hanno decretato per lui il licenziamento disciplinare. Una misura quasi senza precedenti che può esporlo a un risarcimento stratosferico.
Nell’ospedale degli scandali, l’Irccs Giovanni Paolo II, dove farmaci costosi e strumenti sparivano, dove si pagava sotto banco per ottenere un appuntamento utile per sopravvivere a un tumore, non c’è solo la rabbia dei pazienti. La reazione del direttore generale, Alessandro Delle Donne, è furibonda.
Era stato proprio lui, l’avvocato che dal 2021 dirige l’istituto, a far emergere la coda finale di nefandezze che si ripetevano da anni. Un sistema che finisce per confermare che sì, a volte la sanità è corrotta e infida ed è benevola solo con gli amici degli amici.
«È un regalo», dirà candido ai giudici dopo essere stato arrestato Lorusso. Ma la procura di Bari gliene contesta almeno diciannove, di pseudo-donazioni. «Dove si fa la coda, io cerco di evitarti tutte quelle rotture di palle», spiegava a chi doveva fare presto per fermare la devastazione delle cellule impazzite.
[…] Ora rischia la fine di un altro medico del Giovanni Paolo II, Giuseppe Rizzi: nove anni di carcere per aver preteso soldi per cure gratuite e per aver truffato sedici pazienti terminali ai quali somministrava un farmaco presentato come miracoloso. «Medico privo di umana pietà», hanno voluto definirlo i giudici nella sentenza, che ha accertato una truffa da oltre 2,5 milioni di euro. Sottratti ai pazienti e allo stesso ospedale.
E poi c’era chi portava via le medicine per le terapie, come Maria Elizabeth Pompilio, che insieme ad altri cinque medici e infermieri è stata raggiunta una settimana fa dalla misura dell’interdizione per un anno. Lei ha cercato di attutire il colpo proponendo all’istituto di ricerca un risarcimento immediato. Ma il direttore generale ha risposto picche: «Al di là della perdita patrimoniale, il danno all’immagine per l’Ente non è determinabile». Fuori dalla formalità, Delle Donne rincara la dose: «È incommensurabile», dice. E annuncia già che si costituirà parte civile. Come ha già fatto per undici “fatti criminosi” relativi a otto episodi da lui denunciati tra il 2019 e il 2023.
L’ultimo risale a fine giugno del 2023. Un medico e un infermiere vengono beccati dalla vigilanza e fermati mentre tentano di portare via dodici confezioni di aghi a farfalla. Delle Donne mostra la refurtiva raccolta in un pacco sigillato e messo a disposizione dei magistrati.
«Ormai è questo che facciamo, andiamo in giro il sabato o la domenica a fare i blitz nei reparti per controllare se manca qualcosa. Ma posso mettermi a fare lo sbirro? Il mio lavoro è un altro, è tenere in ordine i conti. Ed è quello che facciamo: siamo l’unica azienda sanitaria in Puglia che riesce a ridurre la spesa farmaceutica da due anni rispettando i tetti di spesa». Mostra fiero le tabelle: 548mila euro risparmiati nel secondo trimestre 2023 per i farmaci, altri 516mila per i dispositivi medici nello stesso periodo. «E questo nonostante abbiamo incrementato la produzione ospedaliera del 42 per cento e raddoppiato l’impact factor delle ricerche pubblicate».
[…]
Di fronte a un verminaio tale, l’ufficio procedimenti disciplinari, composto ora da ex alti ufficiali di Guardia di finanza e ispettori di Polizia, ci è andato giù duro. E ha deciso di mettere alla porta Lorusso, respingendo le sue sollecitazioni per chiudere in tempi brevi la partita economica con il suo datore di lavoro liquidando i danni. Ma la risposta è stata durissima, un lungo elenco di contestazioni. Tra le quali anche quella di aver «denigrato il sistema sanitario nazionale». […]
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Nordio e il fisco
Insomma, la Legge va semplificata per colpa del fisco...
https://www.adnkronos.com/fisco-nordio-mai-visto-un-evasore-in-manette_4KpLACvqpuCZUlKVWbWrP8
“Si ha il reato di abuso d'ufficio quando un pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, nell'esercizio delle sue funzioni produce un danno o un vantaggio patrimoniale che è in contrasto con le norme di legge”
Forse, caro Nordio, non ne ha mai visto uno in manette perché hanno sempre pagato Io non ho mai visto un ufficiale pubblico in manette, eppure la Simeto Ambiente, che si occupa della riscossione delle tasse sull’immondizia, a me personalmente ha truffato dei soldi e sfacciatamente, non ho potuto lamentarmene con nessuno, probabilmente perché non c’è nessuno che si occupa di arrestare chi truffa tra coloro che riscuotono le tasse Insomma, caro Nordio, il reato di abuso di ufficio esiste o no nella nostra società? Quando un esattore delle tasse mi impone di pagare cose che non devo in piena estate con tutto chiuso e mi minaccia di bloccarmi il conto corrente se non pago entro 5 giorni quello che posso fare è pagare, poi andrò a lamentarmi, ma a quale tribunale? Una volta pagata la tassa in che modo va esposto il problema? Pagare un avvocato mi costa intorno ai 200 euro e la truffa ammonta a mille euro se il tribunale fa valere il mio diritto a non pagare la tassa perché caduta in prescrizione superati i cinque anni, altrimenti la truffa é di circa trecento euro e come capisce il problema si risolve da sé, se si tratta soltanto di non essere derubata Se invece é una questione di principio, certo, il discorso rimane aperto Intanto, però, le istituzioni (infiltrate di mafia o truffaldine?) come la Simeto Ambiente continuano a derubare qua e là tutto quel che riescono a derubare e la Legge italiana dov’è? Si tratta o no di abuso d’ufficio? Per avviare una denuncia nei confronti della Simeto Ambiente quale termine avrebbe usato il mio avvocato? E se la denuncia la scrivo io e la invio ad un tribunale e mi sbaglio ad usare i termini specifici per descriverla potranno sempre dire che la mia giusta denuncia non era valida nella forma e quindi non prenderla in considerazione? Il cittadino non può niente per far valere la giustizia perché la Giustizia stessa non ci dà i mezzi per difenderci e farci valere Volete riformare la Giustizia? Allora buttatela per intero nell’immondizia oppure abolite solo il termine “abuso di ufficio”, ma il reato continuerà ad esistere, dovremo solo descriverlo utilizzando altri termini, come ad esempio “questo addetto alla riscossione è un ladro” oppure “il fisco mi ha truffato”
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Appello per la liberazione immediata di Dana Lauriola firmato da oltre un centinaio di membri del corpo accademico, giuristi, intellettuali ed esponenti del mondo della cultura. Dana, attivista notav, è detenuta in carcere da ormai quasi sei mesi per aver parlato in un megafono durante una manifestazione contro il raddoppio della Torino-Lione
Alla Ministra della Giustizia
prof. Marta Cartabia
Al Garante nazionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale
Mauro Palma
Al Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale per il Piemonte
Bruno Mellano
e, per conoscenza
Al Tribunale di sorveglianza di Torino
Dana Lauriola, militante No Tav, è in carcere dal 17 settembre 2020 ‒ e, dunque, da quasi sei mesi ‒ in esecuzione di una condanna a due anni di reclusione per il reato di violenza privata (per il quale, con il bilanciamento tra aggravanti e attenuanti, la pena prevista dalla legge parte da 15 giorni).
I fatti per cui è stata condannata risalgono a nove anni fa e sono stati commessi nel corso di una manifestazione di protesta e di solidarietà con Luca Abbà, agricoltore valsusino in quei giorni in bilico tra la vita e la morte dopo essere rimasto folgorato su un traliccio dell’alta tensione su cui si stava arrampicando, inseguito da un agente di polizia, in un’azione dimostrativa contro l’apertura del cantiere della Nuova linea ferroviaria Torino-Lione. La manifestazione si concluse con il blocco, per alcuni minuti, delle sbarre dei caselli di accesso all’autostrada Torino-Bardonecchia. Il danno subito dalla società concessionaria dell’autostrada per il mancato pagamento del pedaggio da parte degli automobilisti in transito è stato quantificato dal tribunale in 777 euro e a Dana Lauriola è stato contestato «di avere, usando un megafono, intimato agli automobilisti di transitare ai caselli senza pagare il pedaggio, indicando le ragioni della protesta». Diventata definitiva la sentenza, Dana Lauriola ha chiesto di scontare la pena in misura alternativa, ma il Tribunale di sorveglianza di Torino ha respinto l’istanza, pur in assenza di precedenti condanne definitive e nonostante l’esistenza di un lavoro stabile di notevole responsabilità e le valutazioni ampiamente favorevoli dei servizi sociali dell’amministrazione della giustizia. La motivazione del rigetto è che Dana Lauriola «non ha preso le distanze» dal movimento No Tav e che il suo domicilio «coincide con il territorio scelto come teatro di azione dal movimento No Tav, il quale ha individuato il cantiere di Chiomonte per la realizzazione della futura linea dell’Alta Velocità come scenario per frequenti manifestazioni e scontri con le Forze dell’ordine».
La vicenda ci lascia sbigottiti/e e preoccupati/e, come cittadini e cittadine impegnati/e nell’associazionismo, nella politica, nell’informazione, nel mondo dell’arte e della cultura. Per la sorte di Dana e per il trattamento del dissenso nel nostro Paese.
Non entriamo, qui, nel merito della qualificazione giuridica dei fatti e di altri aspetti (pur inquietanti) inerenti la ritenuta responsabilità di Dana e la concezione del concorso di persone nel reato sottesa alla condanna, ma denunciamo, da un lato, l’evidente sproporzione tra i fatti (commessi senza violenza alle persone e con un danno patrimoniale di assoluta modestia) e la pena e, dall’altro, la sorprendete anomalia della mancata concessione di una misura alternativa al carcere (pur consentita dalla legge e coerente con le condizioni soggettive di Dana). Il nostro stupore e la nostra preoccupazione, poi, aumentano guardando alle motivazioni con cui l’istanza di misura alternativa è stata respinta: Dana non può beneficiare della pena alternativa e, quindi, merita il carcere per aver tenuto fermi i propri «ideali politici» e la propria opposizione al Tav e perché abita nella valle in cui ci sono i suoi affetti, i suoi interessi, i suoi compagni di vita e di militanza!
Percepiamo la carcerazione di Dana come una grave ingiustizia sul piano personale e come un pesante attacco alla libertà di tutti di manifestare ed esprimere le proprie idee e di dissentire da scelte politiche ritenute sbagliate e dannose. La nostra denuncia e la nostra preoccupazione sono condivise dalla grande maggioranza di una valle che da trent’anni chiede inutilmente di essere ascoltata e da molti cittadini e cittadine che non sono contrari alla Nuova linea ferroviaria ma hanno a cuore le libertà e i diritti fondamentali.
Per questo vi chiediamo, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, di adottare ogni iniziativa utile a favorire l’immediata scarcerazione di Dana: per porre rimedio a un’ingiustizia in atto, per dare un segnale di attenzione ai temi implicati dalla vicenda, per ripristinare condizioni di agibilità politica anche (e soprattutto) per chi dissente.
4 marzo 2021
FIRMATARI
1) Maria Luisa Boccia (Centro per la Riforma dello Stato)
2) Daniela Dioguardi (Udipalermo)
3) Ketty Giannilivigni (Udipalermo)
4) Franco Ippolito (Fondazione Basso)
5) Livio Pepino (Volere la luna, Edizioni Gruppo Abele)
6) Tamar Pitch (Università di Perugia)
7) Grazia Zuffa (Società della ragione)
8) Alessandra Algostino (Università di Torino)
9) Stefano Anastasia (Università di Perugia)
10) Gaetano Azzariti (Università di Roma La Sapienza)
11) Letizia Battaglia (fotografa)
12) Mauro Biani (vignettista)
13) Alessandra Bocchetti (saggista)
14) Luciana Castellina (politica e scrittrice)
15) Franco Corleone (già sottosegretario alla Giustizia)
16) Maura Cossutta (Casa internazionale delle donne)
17) Maria Rosa Cutrufelli (scrittrice)
18) Teresa Degenhardt (Queen’s University, Belfast, Studi sulla Questione criminale)
19) Giuseppe De Marzo (Libera – Rete dei Numeri Pari)
20) Ida Dominijanni (filosofa e giornalista)
21) Claudio Fava (presidente Commissione antimafia Regione Sicilia)
22) Lorenzo Fazio (direttore editoriale casa editrice Chiarelettere)
23) Luigi Ferrajoli (Università di Roma3)
24) Angelo Ficarra (Anpi, Palermo)
25) Marcello Fois (scrittore)
26) Maria Grazia Giammarinaro (magistrata)
27) Elisabetta Grande (Università del Piemonte orientale)
28) Sabina Guzzanti (attrice e regista)
29) Loredana Lipperini (giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica)
30) Luigi Manconi (A Buon Diritto)
31) Lea Melandri (saggista)
32) Luca Mercalli (climatologo e giornalista scientifico)
33) Paolo Mondani (giornalista)
34) Tomaso Montanari (Università per stranieri di Siena)
35) Michela Murgia (scrittrice)
36) Francesco Pallante (Università di Torino)
37) Giovanni Palombarini (già magistrato)
38) Valeria Parrella (scrittrice)
39) Mariella Pasinati (Udipalermo )
40) Valentina Pazé (Università di Torino)
41) Marco Revelli (Università del Piemonte orientale)
42) Maria Concetta Sala (Udipalermo, Palermo)
43) Giorgia Serughetti (filosofa politica)
44) Evelina Santangelo (scrittrice)
45) Vincenzo Scalia (Università di Winchester, Studi sulla Questione criminale)
46) Anita Sonego (presidente Casa delle donne Milano)
47) Armando Sorrentino (avvocato)
48) Sergio Staino (vignettista)
49) Vittorio Teresi (già magistrato)
50) Chiara Valerio (scrittrice)
51) Simone Furzi, ricercatore
52) Laura Cima, ecofemminista
53) Alberto Castiglione, regista
54) Alessandra Sarchi, scrittrice
55) Helena Janeczeck, scrittrice
56) Teresa Ciabatti, scrittrice
57) Rossella Milone, scrittrice
58) Caterina Bonvicini, scrittrice
59) Hamid Ziarati, scrittore
60) Elvira Seminara, scrittrice
61) Marta Bellingreri, reporter l’Espresso, Al-Jazeera English
62) Alessio Mamo, fotoreporter l’Espresso, Guardian
63) Vittoria Tola, UDI
64) Giulia Potenza, avvocata, responsabile nazionale UDI
65) Adriana Laudani, avvocata
66) Emma Dante, regista
67) Valentina Chinnici, insegnante, consigliera comunale Palermo
68) Lorenzo Teodonio, fisico climatologo
69) Lorenzo Coccoli, storico
70) Rita Di Leo, docente di relazioni internazionali
71) Giulio De Petra, docente di tecnologie digitali
72) Carmelo Caravella, sindacalista Cgil
73) Luisa Simonutti, ricercatrice di filosofia politica, Cnr
74) Alessandro Montebugnoli, economista
75) Bianca Pomeranzi, esperta di cooperazione e politiche di genere
76) Fulvia Bandoli, politica ecologista
77) Mario Dogliani, costituzionalista
78) Alberto Olivetti, filosofo di estetica
79) Caterina Botti, filosofa morale
80) Laura Bazzicalupo, filosofa politica
81) Claudio De Fiores, costituzionalista
82) Chiara Giorgi, storica
83) Laura Ronchetti, costituzionalista
84) Nicola Genga, Ministero dei Beni culturali,
85) Rocco D’Ambrosio, sacerdote filosofo politico
86) Giuseppe Cotturri, docente di teoria del diritto e delle istituzioni
87) Stefania Vulterini, saggista
88) Emilio Giannelli avvocato
89) Gisella Modica Udipalermo
90) Giovanna Martelli, già parlamentare
91) Claudia Pedrotti, avvocata Udipalermo
92) Rita Barbera, già direttora istituti di pena
93) Elvira Rosa, coordinamento antiviolenza palermo
94) Gisella Costanzo, attrice
95) Sandra Rizza, giornalista
96) Laura Piretti, UDI
97) Alida Castelli, UDI
98) Liviana Zagagnoni, UDI
99) Pina Mandolfo, operatrice culturale
100) Francesca Traina, Udipalermo
101) Loredana Rosa, Il femminile è politico: potere alle donne
102) Rita Calabrese, Udipalermo
103) Marina Leopizzi, Udipalermo
104) Giovanna Minardi, docente Università Palermo
105) Mimma Grillo, Forum antirazzista Palermo
106) Ida La Porta, Udipalermo
107) Bice Grillo, Udipalermo
108) Toni Casano, redattore Pressenza
109) Alessandra Notarbartolo, coordinamento antiviolenza Palermo
110) Agata Schiera, Udipalermo
111) Beatrice Monroy, scrittrice
112) Emi Monteneri, Udipalermo
113) Angela Militello, Udipalermo
114) Etta Sgadari, Udipalermo
115) Elena Diliberto, Udipalermo
116) Mimma Argurio (segretaria generale Fisac Sicilia)
117) Elvira Morana (CGIL Sicilia)
118) Anna Maria Tirreno (segretaria Camera del lavoro CGIL Palermo)
119) Rita D’Ippolito (insegnante in pensione)
120) Rosario Nicchitta (architetto)
121) Novella Nicchitta (formatrice)
122) Ornella Russo (insegnante)
123) Anna Di Salvo (Città Felice, Rete la Ragna-Tela)
124) Enza Longo (Coordinamento antiviolenza 21luglio Palermo)
125) Maria Rosa Turrisi (preside in pensione)
126) Angela Galici (Coordinamento antiviolenza 21 luglio Palermo)
127) Simona Sorrentino (medica)
128) Elvira Rosa (Il femminile è politico: potere alle donne)
129) Gemma Infurnari (UDIPalermo)
130) Elisa Romano (Università di Pavia)
131) Maddalena Giardina (avvocata, UDIPalermo)
132) Anna Marrone (docente, UDIPalermo)
133) Emilia Martorana (Coordinamento antiviolenza 21luglio Palermo)
134) Katia Orlando (insegnante, consigliera comunale Palermo)
135) Maria Concetta Pizzurro (UDIPalermo)
136) Silvia Miceli, docente (UDIPalermo)
137) Maria Grazia Patronaggio (Le Onde onlus)
138) Valeria Andò (docente Università di Palermo)
139) Benita Licata (dirigente Scolastica)
140) A. Maria Catalano (dirigente Scolastica)
141) Gaia Nicita (docente)
142) Valeria Ferrauto (docente)
143) Margherita La Porta (funzionaria MEF)
144) Giusi Vacca (agente pubblicitaria)
145) Flora Arcuri (docente)
146) Cetti Iovino (imprenditrice agricola)
147) Alessandra Jaforte (docente)
148) Claudia La Franca (architetta)
149) Virna Chessari (docente)
150) Gilda Messina (docente)
151) Valeria Adamo (docente)
152) Giorgia Calì (docente)
153) Nadia Saputo (docente)
154) Claudia Calzolari (docente)
155) Gabriella Pucci (imprenditrice agricola)
156) Daniela Gennaro (dirigente scolastica)
157) Cristina Fatta del Bosco (imprenditrice agricola)
158) Amelia Crisantino (docente/scrittrice)
159) Anna Maria Ruta (dirigente scolastica)
160) M. Antonietta Spadaro (storica dell’arte)
161) Anna Cottone (docente Università Palermo)
162) Tommaso Di Caccamo (redattore tecnico)
163) Agostina Passantino (bibliotecaria)
164) Licia Masi (pensionata, operatrice sociale volontaria)
165) Rossella Reyes (dipendente regionale)
166) Sabina Cannizzaro (pensionata regionale)
167) Cristina Pecoraro (pensionata regionale)
168) Rosalba Rinaudo (insegnante in pensione)
169) Carmelo Lucchesi (insegnante in pensione)
170) Francesca Citarrella (operatrice sociale)
171) Laura Zizzo (guida turistica)
172) Michela Fiore (casalinga)
173) Antonia Cascio (pensionata)
174) Adriano Di Cara (ingegnere)
175) Antonino Di Cara (operatore sociale)
177) Sandra Giovanna Cascio (casalinga)
178) Alessandra Bruno (avvocata)
179) Emilia Esini (Maghweb)
180) Gabriele Tramontana (Maghweb)
189) Fabrizio Cacciatore (Maghweb)
190) Vincenzo Allotta (Maghweb)
191) Sofia Calderone (Maghweb)
192) Epifania Lo Presti (Maghweb)
193) Elisa Chillura (Maghweb)
194) Chiara Ercolani (Maghweb)
195) Marianna Castronovo (Maghweb)
196) Giuseppe Grado (Maghweb)
197) Marta Cutrò (docente)
198) Sebastiana Zangla (docente)
199) Maria Clara Provenzano (docente)
200) Maria Oliva Caldarella (docente)
201) Emanuela Bajardi (docente)
202) Candida Di Franco (docente)
203) Alessandra Martorana (docente)
204) Gabriella Costanzo (docente)
205) Teresa Burderi (docente)
206) Elvira Leone (pediatra)
207) Gisella Duci (docente)
208) Maria Di Chiara (docente)
209) Donatella Lombardo (docente)
210) Francesca Koch (storica)
211) Francesca Martino (musicista)
212) Ugo Mattei (Università di Torino, Generazioni Future)
Per adesioni:
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Agenzia di Infortunistica Stradale che da oltre 40 anni è sinonimo di serietà, professionalità e trasparenza al servizio del cliente.
L’esperienza dei ns. professionisti nel settore, vi porterà ad ottenere il giusto risarcimento evitando quindi onerose liti giudiziarie.
Gli Studi sono presenti in tutto il territorio del Polesine con sedi in Santa Maria Maddalena (RO), Rovigo, Badia Polesine (RO), Lendinara (RO), Castelmassa (RO) e Casale di Scodosia (PD).
I nostri servizi:
• Quantificazione e recupero stragiudiziale di danni fisici e materiali da incidenti stradali (anche con veicoli esteri);
• Quantificazione e recupero stragiudiziale del danno morale e patrimoniale agli Eredi per la perdita del Congiunto (danno da morte);
• Quantificazione e recupero stragiudiziale di danni fisici e materiali, contrattuali e non, da incendio, furto, responsabilità civile diversi;
• Quantificazione e recupero stragiudiziale danni da responsabilità medica;
• Quantificazione e recupero stragiudiziale del danno subito dal Datore di Lavoro per la perdita della prestazione professionale del proprio dipendente;
• Quantificazione e recupero stragiudiziale danni da malattie professionali ed infortunio sul lavoro;
• Valutazione della dinamica del sinistro e responsabilità delle parti;
• Accertamenti dinamiche dei sinistri presso le Autorità;
• Istanze ed acquisizione rapporti Autorità;
• Ricorsi al Codice della Strada e diversi;
• Consulenza Legale e Medico-Legale in sede.
Le nostre sedi:
SANTA MARIA MADDALENA (RO)
Via Eridania n. 219 int. 1
Tel e fax 0425.756421
Cell. 338.2887634
E-mail: [email protected]
BADIA POLESINE (RO)
Via Pesa Vecchia n. 106/b
Tel. e fax 0425.51964
Cell. 347.8717376
E-mail: [email protected]
CASALE DI SCODOSIA (PD)
Piazza D. Alighieri, 22/6
Tel. e fax 0425.51964
Cell. 347.8717376
E-mail: [email protected]
CASTELMASSA (RO)
Via A. Volta n. 2
Tel. e fax n. 0425.756421
Cell. 338.2887634
E-mail: [email protected]
LENDINARA (RO)
Via Cavour n. 57
Tel. e fax n. 0425.412032
Cell. 345.0757015
E-mail: [email protected]
ROVIGO
Corso del Popolo n. 69
Tel. e fax n. 0425.412032
Cell. 345.0757015
E-mail: [email protected]
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I giudici nella loro sentenza di assoluzione, la prima di questo filone, evidenziamo come "di detto danno non può rispondere altro soggetto diverso dallo Stato, cui competeva l'introduzione della normativa più severa reclamata dal ricorrente, e di cui la Corte Edu ha stigmatizzato la colpevole assenza".
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NEWSLETTER n. 16 - ottobre 2017 - Mai più rattoppi stradali mal fatti: la nostra proposta.
Cari concittadini, durante il Consiglio Comunale del 29 settembre abbiamo proposto di adottare un Regolamento Comunale per lo svolgimento delle escavazioni nelle strade cittadine per prevenire le buche e il dissesto.
Sul nostro territorio ci sono ben visibili i segni di centinaia di scavi del manto stradale mal fatti e mal ripristinati dalle ditte appaltatrici, per il semplice fatto che il Comune non chiede, anzi non pretende dalla ditte, come dovrebbe essere, che i lavori vengano svolti e finiti a regola d’arte senza bisogno di intervento ulteriore, vale a dire senza che sia necessario tornarci sopra a spese del Comune.
Con 170 km di strade comunali abbiamo il dovere di intervenire subito.
In assenza di regole, ogni giorno si producono, in concreto, nuove buche e, a livello finanziario ma non meno concreto, si aprono nuove falle nel bilancio della città, perché di fatto tocca poi a tutti noi pagare il conto per arrivare ad avere ripristini ben fatti; un lavoro che, secondo un principio di buon senso ed efficienza economica dovrebbe essere invece preteso e ottenuto, ripeto, dalle ditte incaricate.
L’adozione del regolamento che indichi precise norme tecniche per lo scavo, il primo ripristino provvisorio e il ripristino definitivo del manto stradale presenta secondo noi DUE VANTAGGI essenziali: • assicura che ogni ripristino sia fatto a regola d’arte, senza affossamenti, cunette o segnaletica stradale mancante. • comporta introiti da parte del comune in caso di mancata osservanza delle norme.
Nonostante la nostra proposta fosse a COSTO ZERO, è stata BOCCIATA dalla maggioranza e dal gruppo Poirino Pulita
In particolare la sindaca Mollo e l’assessore Fiorucci hanno sostenuto che:
• anche città come Torino che hanno un regolamento non sono esenti da problemi;
• le attività di prevenzione e controllo da parte dell’ufficio tecnico sono soddisfacenti;
Entrambe le obiezioni sono infondate perché: • A Torino le ditte incaricate di eseguire i lavori fanno ben attenzione a finirli a regola d’arte, perché altrimenti vengono sistematicamente sanzionate (è una prassi applicata ormai da anni); • È significativo come sia stato proprio l’ufficio tecnico, nella persona del suo responsabile, a dirci che occorrevano regole da tutti recepite e accettate per evitare i rattoppi mal fatti.
Come ha giustamente sottolineato il Consigliere Nicco, il fatto che altrove ci siano delle regole che non vengono rispettate non può essere portato a giustificazione del non porre noi alcuna regola.
L’obiettivo è chiaro: una volta fissato un regolamento lo si fa rispettare con le relative penali.
Qui sotto sono riportati alcuni link attraverso i quali è possibile accedere direttamente a: • sintesi dei vantaggi della proposta da parte del capogruppo Federico Basso all’indirizzo: https://youtu.be/3ZTgnjTtn_A • intervento di Pier Antonio Pasquero di illustrazione della mozione all’indirizzo: https://youtu.be/hbMxUjcjkAM • intervento del Sindaco Mollo che non coglie il valore della proposta e pertanto la interpreta come una manovra ostile al buon operato degli uffici e dell’amministrazione all’indirizzo: https://youtu.be/cQDZCaWolR8 • intervento dell’assessore Fiorucci a sfavore della proposta all’indirizzo: https://youtu.be/p8UGPwQQrVU • intervento del Consigliere Nanni Nicco a sostegno della proposta all’indirizzo: https://youtu.be/dry1a2uo7SI • intervento del Consigliere Gianfranco Gariglio che ritiene più che sufficienti gli accorgimenti messi in atto dall’ufficio tecnico all’indirizzo: https://youtu.be/Rr6JzqtsiBs • intervento del Consigliere Marco Sisca a sfavore della proposta all’indirizzo: https://youtu.be/zfuLRZnjY1Q
Per essere sempre informato sugli argomenti trattati durante i Consigli Comunali è possibile iscriversi al canale Youtube all’indirizzo:http://bit.ly/1FzYSLm
#poirino#strade#ripristino manto stradale#ripristino#regola d'arte#cantieri#buche#buche stradali#rattoppi#rattoppi mal fatti#strade dissestate#danno patrimoniale#regolamento#regolamento comunale
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Sinistra ipocrisia
Sono talmente viscidi da non avere il coraggio di chiamare le cose col loro nome, per paura delle reazioni dei cittadini alla cruda verità.
Non aumentano l’IVA, la “rimodulano”
Non introducono la patrimoniale sulla casa, “rettificano” in aumento le rendite catastali.
Non danno la cittadinanza indiscriminata ai clandestini, introducono lo “ius soli”…
Tutte politiche parassitarie,…
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Vicenza: Progetto per la riqualificazione del mercato ortofrutticolo con fondi Pnrr
Vicenza: Progetto per la riqualificazione del mercato ortofrutticolo con fondi Pnrr. Dopo che il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha rigettato il ricorso del Comune in merito al progetto di riqualificazione del mercato ortofrutticolo nell’ambito dei fondi europei legati al Pnrr, interviene l’amministrazione comunale precisando alcuni aspetti che lasciano la vicenda ancora aperta. “La decisione del Tar è relativa alla sola fase cautelare - dichiara l’amministrazione comunale - ed il ricorso deve ancora essere deciso nel merito. Non è quindi posta la parola fine sull'impugnazione che ha promosso il Comune. Il Tar ha rigettato la domanda di sospensione ritenendo che non sussista alcun pericolo per l'amministrazione in ragione del fatto non c'è pregiudizio grave ed irreparabile, tenuto conto della natura patrimoniale del danno lamentato. Faremo istanza perché la causa venga decisa rapidamente nel merito e comunque valuteremo anche se ricorrere contro l'ordinanza. In ogni caso al momento non è ancora pregiudicata la possibilità che il Ministero valuti la nostra proposta”.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Sondaggi, Lorenzo Pregliasco ridimensiona #Calenda: quanto vale. #PD verso la sconfitta più dolorosa 9 AGO 2022
Una cosa sono le manovre dei politici, un'altra i numeri. E quelli contenuti nei #sondaggi elettorali dopo lo strappo di Carlo Calenda con il #Pd NON danno grandi speranze al partito di Enrico di #EnricoLetta. Lorenzo Pregliasco, direttore di YouTrend, sottolinea come l'unica mossa possibile per i #dem, ora, sia un accordo con il #Movimento5Stelle che appare però quasi impossibile. #Letta potrebbe andare incontro "a una #sconfitta «più dolorosa di quella che Matteo #Renzi conobbe nel 2018»" spiega il sondaggista a #Repubblica.
Insomma, il piccolo #centrosinistra con tutti dentro tranne i grillini è collassato e per il Pd "c'è una sola strada per sparigliare le carte", afferma Pregliasco, ossia quella che porta a #Conte. Letta ha anche un altro problema: "Il Pd rischia di trasferire all'elettorato la sensazione che la partita sia persa in partenza. E andrà incontro a una sconfitta dolorosa e netta". E i voti dei giovani - al #Senato per la prima volta potranno votare tutti i maggiori di 18 anni - NON cambieranno il risultato, dato che premieranno anche "#sinistraradicale, #+Europa e #Fratellid'Italia".
Leggi anche: Sondaggio #Mentana, la #sinistra di Letta affonda: segnali disastrosi. E il #centrodestra ride
Pregliasco poi dedica un approfondimento su Carlo Calenda. Il leader di #Azione è "meno popolare di quanto si pensi". Alcuni parlano di un 7 per cento che potrebbe diventare il 10, ma il sondaggista è meno ottimista: "Nelle nostre prime stime dopo la rottura è intorno al 3%. Un livello che si spingeva al 5% grazie all'intesa con +Europa, ora saltata". "I nostri sondaggi dicono che sta diventando una figura molto polarizzante, quasi quanto Renzi",spiega l'esperto di comunicazione politica, ma i giudizi positivi sul leader di Azione "sono relativamente pochi, mentre il 60% degli elettori esprime "una sostanziale 'NON fiducia' su Calenda" ritenuto una "figura poco solida, umorale, che CAMBIA posizione seguendo l'onda del momento".
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Eurosostenibilità – La valutazione dei criteri ESG nella finanza etica e sostenibile – L'impegno di Laura Panizutti, consulente finanziaria e patrimoniale
l progetto Eurosostenibilità affronta nel 2022 i temi della sostenibilità nel mondo della finanza.
Partner di informazione di Borghi d'Europa in questo viaggio è la consulente finanziaria e patrimoniale Laura Panizutti di Conegliano.
Intervenendo ad un incontro di informazione del progetto Eurosostenibilità nella Pedemontana del Grappa,Laura Panizutti ha affrontato i temi della 'Valutzione dei crirei ESG'.
"I criteri ESG descrivono un’azienda secondo parametri non finanziari, valorizzandone la portata sociale e ambientale. Un’impresa non è solo di manager e azionisti ma fa parte di una comunità e di un territorio. Essere sostenibile è un investimento che crea un circolo virtuoso tra crescita economica e fare del bene alle persone e al pianeta."
I criteri ESG (environmental, social and governance) sono criteri di valutazione dell’impegno di un’azienda secondo tre dimensioni – ambientale, sociale e di governance –, che danno la misura di quanto essa sia sostenibile e responsabile.
I principi ESG sono parametri extra-finanziari che si aggiungono ai “classici” parametri economici, aumentando così le informazioni disponibili per formulare un giudizio sull’azienda. Per gli investitori i criteri ESG – o meglio gli score e rating ESG – servono anche a valutarne la solidità in termini, appunto, di investimento. Si parla infatti di finanza sostenibile quando, oltre agli obiettivi economici, vengono tenuti in considerazione anche quelli ambientali e sociali.
Un’impresa sostenibile e responsabile quindi è attenta al fattore ambientale se riduce le emissioni di gas serra; è efficiente nell’uso di energia e risorse naturali (acqua, materie prime, foreste…); non inquina; tutela la biodiversità etc. Il valore dato al fattore sociale si concretizza, ad esempio, nella qualità dell’ambiente di lavoro e della catena di fornitura; nello sviluppo delle risorse umane; nell’attenzione alla parità di genere, alla diversità e all’inclusione; nel farsi carico della responsabilità sociale d’impresa in senso ampio.
Il terzo fattore ESG – la governance dell’azienda – riguarda l’etica e la trasparenza; le policy e le procedure di controllo; nel caso delle società per azioni i diritti degli azionisti, la composizione, l’indipendenza e la remunerazione del consiglio di amministrazione etc."
Laura Panizutti è intervenuta nel corso di un incontro nella Pedemontana del Grappa, in occasione del lancio del Percorso Internazionale Strada Europei dei Formaggi.
" La Pedemontana del Grappa – ha osservato Renzo Lupatin-, propone delle eccellenze casearie di valore.Il Formaggio Morlacco ha crosta rigata appena percettibile da fresco, mentre con la stagionatura assume maggiore consistenza e vivacità di colore: da paglierino ad aranciato. Il profumo è marcato, latteo, acidulo con note erbacee. L'aroma e il gusto sono intensi con sentori aromatici. E' il formaggio tipico del Monte Grappa. La denominazione sembra derivare dalla popolazione dei Morlacchi, pastori di origine dalmata, che qui si stanziarono attorno al 1200. Il Formaggio Bastardo,una autentica prelibatezza di antica tradizione, è prodotto esclusivamente con il buon latte degli alpeggi del Massiccio del Grappa. Ha crosta rigata, asciutta e pulita, pasta semidura, granulosa con il protrarsi dell'invecchiamento. Il profumo è gradevole, sa di erbe, fiori e fieno.
Postato 5 minutes ago da
giorgio dalla barba
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