#crostate
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Come Usare la GRIGLIA per Crostate per ottenere dei Risultati Sorprendenti!
Avete presente quelle crostate con la griglia tutta perfetta? Per farla viene utilizzata una griglia per crostate una specie di grande cutter che ritaglia la frolla per ottenere una decorazione perfetta. Curiosa l’ho comprata pure io e vi mostro come si utilizza per non sbagliare. Ho comprato questa della Decora che la trovate in offerta cliccando nella foto di Amazon qui a destra … Come Usare la…
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Fa caldo sono ancora scalza ma riesco a sentire il richiamo dell'autunno.
Le mele hanno già le guance rosse e i campi arrugginiscono...
Il crepuscolo arriva prima e le notti sono un po' più fresche.
Aster e Settembrini adornano i giardini e le noci sono più tonde mentre i cachi e le melagrane maturano.
Profumi nuovi si effondono in cucina marmellate dolci e crostate di frutta ...
La stagione dell'abbondanza è vicina ed io la sento già dentro di me.
Ignazia Atzori
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Solo con te io vivo davvero
Ti voglio. Ti penso tutto il giorno. Non riesco più a stare senza di te. Fino a pochi mesi fa ero solo una donna qualsiasi. Un po' spenta, forse anche insignificante: consumata dalla routine casa-lavoro-marito-figlia. E rari doveri coniugali, consumati di solito al sabato sera, solo per far venire veloce Alfredo e poi poter finalmente dormire un po’ di più all'indomani in santa pace.
A questo mondo la mia anima non nutriva più nessuna aspettativa per il futuro; avevo nel cuore soltanto amarezza e poi soffocavo in silenzio i forti rimpianti per la mia gioventù sfiorita, le occasioni non colte, i doni del cielo che ho aspettato, cose per cui ho pregato tanto e che purtroppo non ho mai ricevuto. Negli ultimi anni ho sempre avuto in tutto il mio essere una crescente ma regolarmente frustrata voglia di essere compresa, coccolata. Amata, in definitiva. Era un bisogno assoluto di piacere veramente, brama di tenerezza e di una qualche vera, preziosa intimità. Senza però farmi più illusioni. Figurati: le cose belle succedono solo nei film.
E invece sei arrivato tu, Adelmo: più giovane di me di quindici anni. Solo di qualche anno più grande di mia figlia tredicenne: a casa t'ha portato lei, perché voleva prendere lezioni di piano. E a scuola c'era quel tuo annuncio in bacheca. Il piano gliel'abbiamo comperato subito, sia pur con gran sacrificio; mio marito ha una merceria e io lo aiuto quando posso.
Quindi due volte a settimana - martedì e sabato - mi sono trovata ad aspettare il tuo arrivo di studente universitario squattrinato ma quasi diplomato al conservatorio. Scoprivo progressivamente in me stessa sempre di più una piacevole, malcelata impazienza. Ma tu guarda: alla mia età!
Finita ogni lezione, due chiacchiere cortesi di pochi minuti, che però man mano diventavano sempre più lunghe. Poi ho preso a prepararti il tè, per poterti mangiare con gli occhi e per strappare alla tua vita fuori dalla mia casa un ulteriore quarto d'ora solo per me. Tu eri veramente deliziato; da studente fuori sede, divoravi i miei ciambelloni e gustavi con morsi famelici le crostate.
Bevendo il tè, mi guardavi fissa e io toccavo il cielo con un dito. Sciogliendomi dentro. Ero totalmente istupidita. Vederti lì, vicino a me, mi rimescolava il sangue dentro. Era bellissimo. Anche se non ero capace di ammetterlo neppure con me stessa. Finché un giorno, nel salutarti col solito bacino sulla guancia, ho sentito entrambe le tue mani poggiarsi dietro di me, sul mio vestito leggerissimo e palparmi il culo per bene, a lungo fino ad entrare nel solco!
Non riuscivo a evitare di far battere forte il mio cuore… Imbarazzatissima che ero, ho fatto finta di nulla ma sono avvampata: sentivo di essere rossa in viso come un peperone. Ho solo detto improvvisamente il mio ciao a occhi bassi. Poi t'ho chiuso la porta in faccia e sono scappata in bagno. Stava succedendo e non sapevo che pesci pigliare. Piangevo.
E francamente non capivo bene se era per il rimorso nei confronti di mio marito, per la rabbia di essere stata toccata in modo improprio: “ma come cazzo s'è permesso, ‘sto stronzo di un pivello…” o invece piuttosto per la gioia di essere finalmente considerata sessualmente appetibile da un giovane, stupendo uomo e quindi per il grandissimo desiderio che tu lo rifacessi e osassi molto di più.
Da quel momento non ho fatto che pensarti. T'ho scritto la sera stessa dopo cena, come niente fosse successo, con una scusa scema: chiedendoti qualcosa sui quaderni pentagrammati per gli esercizi di scrittura e su alcune partiture da acquistare. Tu, giovane ma assolutamente non stupido, m'hai risposto dritto dritto con un: "Ti desidero anche io, tantissimo." e quindi…
"Basta adesso, Adelmo! Smettila immediatamente. Potresti essere mio figlio. Finiscila: per me sei solo l'insegnante di piano di Lucia. Oltretutto non sei il mio tipo, sai? (Mi fai morire, quando mi guardi. E poi quel tuo culo sodo! Che voglia di farti un pompino, poi sollevare le tue gambe e leccarti tra le chiappe a lungo!)"
"Mi vuoi anche tu, Adele. Lo so e non negarlo. Non ti sei opposta, quando t'ho massaggiato forte il culo. Non ho potuto proprio farne a meno e non mi scuserò per quello che ho fatto: il tuo profumo m'ha stregato. Ti adoro per come sei. Poi per dirla tutta: ti sei aperta subito, sotto il mio tocco. Il vestitino corto impalpabile che indossavi solo per me m'ha permesso per un secondo di sentirti chiaramente mentre divaricavi le natiche, per meglio godere del mio medio che premeva per entrarti dentro."
"È solo una tua falsa impressione. Non diciamo sciocchezze… non farti illusioni, ragazzino. Hai creduto di sentire qualcosa che invece non c'è stato. E non ti permettere mai più: ringrazia il cielo che come insegnante sei bravo, che Lucia progredisce, altrimenti… (Invece era tutto vero: mi sarei fatta inculare da te seduta stante! E pensare che a mio marito non l'ho mai permesso!)"
"Altrimenti non mi guarderesti come mi guardi: con una palese voglia di mangiarmi; l'ho capito guardandoti fissa negli occhi, sai? So che è così."
"Basta! Vaffanculo: cazzo credi... Ho altro da pensare io. (Oddio: questo ragazzo mi legge l'anima!)"
Per la miseria, se aveva ragione! Ma… allora è sempre così evidente quando una donna è innamorata cotta? La settimana successiva, il pomeriggio del martedì ero vestita, profumata e truccata da vergognarsi. Mia figlia m'ha pure detto: “mammaaa… ma dove cavolo devi andare stasera?” E al solito momento del commiato, approfittando del fatto che Lucia era andata in camera sua per prepararsi a uscire con gli amici, tremante t'ho dato il solito bacetto. Ma tu maledetto m'hai stretta a te, infilandomi una mano sotto la gonna.
Stavolta davanti. Sfrontato e adorabile bastardo: la mano tutta dentro le mutandine. Il medio dritto e senza esitare tutto nella fica… Ho allargato le gambe per soli cinque secondi senza più pudore ormai, per farti fare ciò che volevi. Non ho proprio saputo resistere. Ma poi te l'ho subito tolta via a forza, quella cazzo di mano santa! T'ho buttato fuori casa e dietro alla porta chiusa mi sono morsa le labbra… Messaggi dopo cena:
"È stato decisamente uno sbaglio, fartelo fare. Non si ripeterà più. Adesso chissà cosa penserai di me… Ti prego di credere che io sono una brava donna, timorata di Dio. Devi capire che non si induce in tentazione una tranquilla madre di famiglia. Non farlo mai più. In fondo, so che sei un bravo ragazzo… (Non desistere, ti scongiuro: non vedo l'ora di cedere. Ti voglio da non poterne più!)"
" Ti voglio, Adele..."
"Si, buonasera! Guarda: tu sei solo un ragazzino. Che futuro pensi potrebbe avere una nostra storia, se non la completa rovina della mia famiglia? È questo ciò che ti prefiggi? Per il gusto di una scopata con una vecchia come me? (Si, si: dimmelo, che mi vuoi scopare, sfondare, inculare fino a riempirmi e farmi dire basta… Dimmelo che vuoi sentire le mie labbra ingoiare senza fare un fiato tutto il tuo cazzo… )"
"Macché vecchia: sei la femmina più sensuale, provocante e calda che io conosca. Ti voglio. Dimmi solo quando potremo stare insieme… non mi interessa altro. Non riesco neppure più a studiare. Ti prego: se non altro, fallo… per il mio profitto!"
"Non pensarci più, per favore. Neppure per un istante. (Ti prego: insisti! Mi desideri davvero, mi vuoi: Dio ti ringrazio per questo.)"
"Ti voglio. Ti voglio… come te lo devo dire?"
(Dimmelo di continuo; in due o tre lingue, ti prego!) "Insomma: adesso basta. Non scrivermi più. (Non smettere mai di scrivere che mi desideri, ti prego! Leggo e rileggo di nascosto come una scema. Cerco di capire i significati reconditi di ogni tua sillaba.)"
"Ti voglio da impazzire..."
"Che il Signore mi perdoni: basta! Sabato pomeriggio prossimo, dopo la tua lezione, Lucia alle cinque andrà all'allenamento di basket. Mio marito chiuderà al solito il negozio alle otto e mezza e quindi prima delle nove entrambi non saranno a casa. Lo faremo una volta e poi dimenticheremo tutto, ok? Ti toglierai 'sto sfizio e vedrai che ti passeranno tutti i grilli per la testa, va bene? (Spero invece con tutta la mia anima che sia solo l'inizio di una nostra storia d'amore: impossibile, maledetta e segreta!)"
Da quel giorno, ovviamente, è stata solo una bellissima, irresistibile discesa all'inferno del puro peccato; t'ho concesso tutto il mio corpo. Sei ormai il mio padrone assoluto. Vuoi il mio culo? Te lo do. Vuoi farti succhiare l'uccello? Fino a che non mi dici basta io non smetto. A costo di slogarmi la mascella. Vuoi divorarmi i seni mentre mi fai godere con il cazzo e la tua mano infilati nella passera e nel culo? Fallo quando ti pare.
Vuoi venirmi dentro? A tua completa disposizione. Non esiste droga più forte di qualcuno che desideri il tuo corpo. È la più potente lusinga che ci sia. Iddio sa quanto aspetto soltanto il momento in cui mi rompi il culo, quando il tuo glande si poggia sul mio ano. E come desidero e gusto ogni secondo della tua spinta. Lentissima ma inesorabile e poderosa, ad esplorarmi le viscere!
E infine quanto mi piace sentirti felice mentre sborri liberamente dentro di me, quando gemi e sussurri al mio orecchio truci oscenità. In quei momenti sono solo una puttana. Niente altro desidero. Non so come finirà, ma per ora so che con te io godo, godo, godo e che sono… ringiovanita. Mio marito e mia figlia sono piacevolmente sorpresi, di questa nuova Adele. Jeanne Moreau ha detto che…
“La vecchiaia non protegge dall'amore ma l'amore, in qualche maniera, protegge dalla vecchiaia.”
Posso garantire che è così. Mi vesto solo per eccitarti. Quando mi vuoi, m'invento le scuse più assurde e corro immediatamente da te. Ci vediamo e ci amiamo nei posti più insoliti. Con te ho finalmente riscoperto la vera me stessa e il gusto dell'amore. Quello che ti fa diventare folle.
RDA
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Di solito me le faccio io le crostate e sono anche buone dai.
Ma sono un po stanca in questo periodo.
Allora ieir ho preso questa ai mirtilli al Carrefour.
Oh 10/10.
Qualità prezzo.
⭐⭐⭐⭐
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è vero che quando c'è l'amore le cose si fanno meglio, e così da quando ci sei tu io faccio i dolci di nuovo, e per la prima volta la frolla non mi viene farinosa e friabile e le mie crostate sono ben cotte e belle da vedere, e credere di non aver sbagliato tutto è possibile.
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Esimio Mark, padrone di Facebook ed egregio Musk, signore di X, fu Twitter, mi rivolgo a voi.
Voi che lasciate che a casa vostra scorra l’odio, l’infamia e la violenza e non fate nulla per fermarlo lasciando dilagare gli shitstorm senza fare un plissè.
Mi spiegate perché sulle vostre piattaforme si può fare tutto? Minacciare, insultare, perseguitare la gente, svelare segreti per semplice vendetta o cattiveria, e non succede nulla?
Perché l’algoritmo non ferma chi semina odio ma sul nudo è più bigotto di Donna Prassede dei Promessi Sposi?
Viviamo in un mondo che gronda rabbia, e basta un niente per farci esplodere.
Lo scotennamento virtuale dei duri e puri insieme alla loro superba velocità di giudizio può provocare disastri emotivi gravissimi. Noi gente nota un po’ c’abbiamo fatto il callo, anche se ogni volta il male che arriva dalla rete ci scartavetra il cuore. Ma le anime disabituate invece no. Per questo vanno maneggiate con cura.
Ma la colpa non è solo vostra, Marketto e Elonazzo.
E’ pure nostra che davanti alla tastiera diventiamo tutti la parte peggiore e più sgrammaticata di noi stessi.
Ma questo ambiente tossico l’avete costruito voi che ogni giorno guadagnate miliardi spargendo i semi dell’odio.
Datemi retta. Mettete in ordine alle vostre piattaforme come farebbe qualsiasi imprenditore che ama i suoi clienti: regalateci un posto più protetto, un posto dove ritrovare vecchi compagni di scuola e pensare “Grazie a Dio non sono ancora così”,
… un posto per la stupidera, le risate, il gossip, le crostate di visciole, Anthony Hopkins che balla, per le inchieste intelligenti, qualche saggio consiglio e qualche addominale che merita sempre.
Il resto, la feccia, l’odio e la ferocia a costo di rimetterci qualche soldino fatelo sparire, da maghi dei social quali siete.
Eternamente grata e sperando di non essere bannata. Vostra
Luciana Littizzetto
Da Che Tempo Che Fa
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ho appena finito di fare due crostate con la nutella per mia madre che le deve portare non so dove e niente, oggi neanche fare dolci per tenermi occupata riesce a calmare un po’ i pensieri
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TORTA DI PANE E MELE AL CARAMELLO
Dosi x 8 pers:
140 g di Farina - 6 Mele Stayman - 60 g di Mandorle tritate -
1 Arancia bio - 330 g di Yogurt bianco intero - 250 g di Pane raffermo - 4 Uova - 130 g di Zucchero semolato - 2 cucchiai di Zucchero di canna - 650 ml di Latte intero - 1 cucchiaino raso di Cannella in polvere - 1 bustina di Lievito per dolci - Sale.
Per la decorazione:
160 g di Zucchero semolato - 1 cucchiaino di Cannella in polvere
80 ml di Acqua.
Scaldate il latte con la scorza di arancia grattugiata (senza la parte bianca, che è leggermente amarognola) e spegnetelo prima che bolla. Fatelo intiepidire e versatelo in una ciotola capiente; aggiungete il pane spezzettato e lasciatelo ammorbidire. Sbriciolatelo con la punta delle dita, dovrà risultare morbido ma il latte non dovrà colare.
Lavate le mele, sbucciatele e tagliatele a pezzettini; mettetele via via in una seconda ciotola con il succo dell’arancia filtrato, la cannella e mescolatele. Trasferitele poi nella ciotola con il pane e rimestate.
Sbattete leggermente le uova insieme allo zucchero semolato e un pizzico di sale, usando una frusta a mano, poi unite lo yogurt e mescolate ancora. Versateli nel composto di pane e mele, quindi unite anche le mandorle tritate; setacciatevi la farina con il lievito, mescolando con una spatola.
Foderate uno stampo a cerniera del diametro di 22 cm, con un foglio di carta da forno, bagnato e strizzato, facendolo aderire bene a fondo e pareti. Versate il composto ottenuto, battendolo leggermente per far uscire eventuali bolle d’aria; cospargetelo con lo zucchero di canna, mettetelo in forno già caldo a 180°C (funzione statica) e lasciatelo cuocere per circa 40 minuti, finché sarà gratinato sulla superficie.
Mentre la torta cuoce, preparate il caramello morbido. Versate lo zucchero e la cannella in un pentolino con il fondo spesso e i bordi alti. Cuocetelo su un fornello piccolo e a fiamma molto bassa, in modo che la fiamma non lambisca le pareti; mescolate lentamente con un mestolo in legno. Lo zucchero all’inizio cristallizzerà ma poi, poco alla volta, tornerà liquido. Se vi accorgete che lo zucchero tende a scurire, togliete il pentolino dal fuoco, sempre mescolando; rimettetelo sul fuoco e continuate così finché lo zucchero si sarà sciolto.
Poco prima che lo zucchero si sia sciolto del tutto, fate bollire dell’acqua (metà rispetto al peso dello zucchero) in un tegamino, spegnete e mettete il coperchio.
Quando lo zucchero sciolto ha assunto un colore ambrato, levate il pentolino dal fuoco. Mettete il coperchio, lasciando solo una piccola fessura: versate da lì l’acqua bollente, piano e in varie riprese. Fate molta attenzione, proteggete anche le mani con dei guanti in modo da non scottarvi. Appena il composto smetterà di bollire, mescolate con un mestolo in legno e tenete sul fuoco altri 2 minuti. Fate raffreddare il composto che diventerà viscoso.
Fate intiepidire leggermente la torta e decorate la superficie con il caramello; tagliatela a fette e servitela.
By: https://spadellandia.it/dessert/torte-e-crostate/torta-di-pane-alle-mele-e-caramello/
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Confettura di Prugne e Zenzero
UNA CONFETTURA VERAMENTE OTTIMA, INGREDIENTI SEMPLICI E SALUTARI PER UNA SANA COLAZIONE PER I BAMBINI E LA PREPARAZIONE DI OTTIME CROSTATE E DOLCI VARI. LA DIFFERENZA TRA MARMELLATA E CONFETTURA STA’ NEL FATTO CHE PER MARMELLATA SI INTENDE TUTTO CIO’ CHE SI PREPARA CON ZUCCHERO E AGRUMI, PER CONFETTURA UNA PREPARAZIONE A BASE DI ZUCCHERO E ALTRA FRUTTA. INGREDIENTI: 1,500 KG. DI PRUGNE PICCOLINE…
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La cosa importante è che il regalo le sia piaciuto, e ricorda che non importante quanto sia stato il regalo, ma quanto amore ci hai messo in quel regalo, e lei sicuramente, lo avrà assolutamente notato.
Anche io adoro le crostate, l'unica cosa che non mi piace dei dolci è la panna, per il resto, amo tutto 😂
Si infatti, la penso anche io così sui regali.
Ho amiche che hanno figlie piccine che mi fanno i disegni e me li regalano e io ogni volta mi sciolgo in un brodino di giuggiole 🥹🥹🥹
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Il dolce che ti piace più realizzare?
Crostate e briosche
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Crostata di marmellata e con cioccolato!!#pasticceriasydney2000 #bulgarograsso #crostata #crostate #marmellata #albicocche #cioccolato #cioccolata #compleanno
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L'albicocca: un frutto dorato da gustare e coltivare
L'albicocca, con il suo colore dorato e il suo sapore dolce e succoso, è un frutto simbolo dell'estate. Non solo deliziosa da mangiare fresca, l'albicocca è anche un ingrediente versatile per confetture, sciroppi, torte e crostate. Ma per gustare al meglio questo frutto prelibato, è importante conoscerne la coltivazione, le varietà e le proprietà benefiche. Coltivazione e cura dell'albicocco: L'albicocco è un albero che predilige climi temperati e soleggiati. Richiede un terreno ben drenato e annaffiature regolari, soprattutto durante il primo anno di vita. Tra le cure principali, ricordiamo la potatura invernale per favorire la ramificazione e la produzione di frutti, e la concimazione con prodotti specifici per alberi da frutto. L'albicocco è abbastanza resistente alle malattie, ma teme gli attacchi di afidi e cocciniglie. Varietà di albicocche: Esistono diverse varietà di albicocche, ognuna con caratteristiche distintive. Tra le più conosciute troviamo: - Tonda di Tirano: una varietà pregiata con frutti grandi e succosi, a buccia liscia e gialla. - Precoce di Cesena: come suggerisce il nome, questa varietà matura precocemente, già a fine giugno. I frutti sono di media grandezza e dalla buccia dorata. - Monarca: una varietà molto produttiva con frutti grandi e dalla buccia vellutata. - Somo: una varietà tardiva con frutti dalla forma allungata e dal sapore molto dolce. Proprietà benefiche dell'albicocca: L'albicocca è un frutto ricco di nutrienti preziosi per la salute. Tra le sue proprietà benefiche ricordiamo: - Ricco di beta-carotene: un potente antiossidante che aiuta a proteggere le cellule dai danni dei radicali liberi. - Fonte di potassio: un minerale importante per la regolazione della pressione arteriosa e la funzione muscolare. - Vitamina C: utile per rinforzare il sistema immunitario e favorire l'assorbimento del ferro. - Fibra: aiuta a regolarizzare la motilità intestinale e a ridurre il senso di fame. - Calcio: importante per la salute di ossa e denti. Curiosità sull'albicocca: - L'albicocca è originaria dell'Asia Centrale, dove veniva coltivata già da migliaia di anni. - In Italia, la coltivazione dell'albicocco si è diffusa nel Medioevo grazie ai frati francescani. - Il fiore dell'albicocco è simbolo di bellezza e fortuna nella cultura cinese. - L'olio estratto dai noccioli dell'albicocca è utilizzato in cosmesi per le sue proprietà idratanti ed emollienti. L'albicocca è un frutto non solo delizioso, ma anche ricco di proprietà benefiche e con una storia affascinante. Coltivarla nel proprio giardino può essere una grande soddisfazione, regalandoci frutti genuini e gustosi da gustare in tutta la loro freschezza. Read the full article
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