#così com'è
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“(...) Non voglio imparare a non arrabbiarmi,
voglio sentire il fuoco,
circondarlo di trasparenza che illumini
quello che gli altri mi stanno facendo
e quello che posso fare io.
Non voglio accettare, voglio accogliere e rispondere...
(...) Non voglio fare male, voglio dire:
mi stai facendo male, smettila...
(...) Non voglio essere un’altra, voglio adottarmi tutta intera.”
— Chandra Livia Candiani
#imparare#non volere#arrabbiarsi#sentire#volere#fuoco#trasparenza#illuminare#fare#posso#accettare#accogliere#rispondere#fare male#ferirsi#sentirsi feriti#adottarsi#tutta intera#così come sei#così com'è#così come sono#frasi#frasi e citazioni#frasi tumblr#chandra livia candiani#frasi belle
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#io che mi preoccupo di non sprecare i soldi della borsa così non devo chiedere soldi ai miei#vs mia sorella che si è fatta comprare 300€ di scrivania per l'appartamento#e si rifiuta di andare in bici e quindi spende 4€ di autobus al giorno#a sto punto penso che mi stanno prendendo in giro quando mi parlano dei problemi finanziari della famiglia#perché com'è possibile che la assecondano così senza fiatare
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ho appena mandato la candidatura per il bando per insegnare dopo la laurea in Australia 8 mesi
#su google form. la cosa più stressante che abbia fatto nelle ultime settimane#spero non mi prendano così non devo neanche prendere questa decisione però vorrei aver fatto abbastanza punti per accedere al colloquio#orale. giusto per vedere com'è#and now. mi metto a mandare le mail per l'erasmus traineeship che sinceramente mi interessa di più. anche solo perché ho lo faccio#entro luglio dall'anno prossimo o non posso farlo più
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Buonasera sto pensando a Mimmo e Simone che si addormentano abbracciati e Dante ha un mezzo infarto quando li vede
#Dante inizialmente sarebbe così confuso#a metà tra il 'ma com'è possibile che tutti i mei figli non siano etero' e il 'ah il fascino dei balestra...'#poi sarebbe contento e passerebbe tutto il tempo a dire a Simone 'poi non dire che non ho mai fatto niente per te'#poi lo dice ad anita che lo dice a manuel#e manuel ha un infarto serio#un professtag
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Bro...
#Com'è che tutti noi durante la pubertà abbiamo dovuto soffrire e lui invece era così???#Cioè ha funzionato al contrario per lui o non si spiega#Aveva tipo 16 anni qui aiuto#😰😰😰#seb!!!!!!
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io impazzisco sul serio
un prof al confronto è veramente blando nei temi lgbt+ e COMUNQUE hanno trovato tutti i modi di nerfarlo da questo punto di vista, con prisma cosa sperano di fare boh 💀💀💀
AHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHHAHA
#stanno tutti pregando non accada sul serio infatti#se davvero poi la rai lo compra e lo trasmette così com'è sarò la prima a camminare sui ceci come scusa ma non succederà m a i
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ALESSANDRO GIULI NUOVO MINISTRO DELLA CULTURA – Perché mi avete convocato? – Senti, Alessandro, ti andrebbe di fare il ministro della cultura? – Ma certo. Quando comincio? – Prima vorremmo farti qualche domanda. Sai com'è… ci attaccano per qualsiasi cosa. – Naturalmente. Chiedete pure. – Hai un amante sospetta? – Cosa intendete per sospetta? – Una che potrebbe essere una spia cinese? – No, niente del genere. – Amante di sinistra? – No no. – Influencer? – No. – Stranezze gender? – Nessuna. – Hai mai usato droghe? – No, mai. – Hai qualche scheletro nell'armadio? – Nulla, dico sul serio. – Militanze politiche strane? – Forse qualcosa. – Tipo? – In gioventù sono stato militante di un gruppo razzista nazifascista così estremo che Fratelli d'Italia al confronto è la Democrazia Cristiana. – Ah, meno male, sei in regola. Abbiamo un'ultima domanda. – Prego. – La capitale del Belgio? – Bruxelles. – Grazie. Facciamo controllare la risposta su Wikipedia dal nostro team di esperti informatici e fra un'ora ti richiamiamo. In caso di risposta esatta, il posto è tuo. – Grazie!
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l'archivio
Spiegatemi: perché il mio archivio non si vede più? Com'è che dei vostri qualcuno lo vedo e qualcuno no? Qual è la differenza? Pagare la versione premium? Giusto per capire.
Oggi, grazie a un like di non so chi a un post del 2020, seguendo i post a ritroso, ho fatto un tuffo nel delirio di quel periodo. Il reparto di oncologia, la testa pelata, il PICC nel braccio, il covid, gli ospedali, le compagne di chemio, la merdina anonima che mi ha scritto le cose più ignobili (lo stronzo che, da quando ho scoperto chi è, non si è più azzardato) e l'anon (non più anonimo) che mi scriveva parole gentili e mi dava forza ❤️ E ho riletto di quel dolore sordo e cieco in cui mi ero inabissata. Quel pensiero fisso, quell'ossessione che mi stava uccidendo.
Da qui, oggi, a 4 anni e 95 cm di cicatrici di distanza, sarebbe facile dire "ma come ho potuto?" ma sarebbe una domanda stupida. Io lo so come ho potuto. Così come so quanto mi è costato sopravvivere, andare avanti, trovare il MIO percorso.
Una parte di me è irrimediabilmente rotta. Mi spiace per chi ora si trova davanti un enigma fin troppo facile da comprendere: ho paura, quindi cerco di tenere spesso le distanze, perché conosco i pericoli che si corrono. Non sempre ci riesco. Quando mi sciolgo, nascono le emozioni più belle, le giornate più memorabili. Poi mi spavento e scappo a cercare un rifugio che mi protegga. E via di nuovo in loop, come un granchio sotto anfetamina.
Lo so che non esiste rifugio sicuro, se non quello che riesco a creare con le parole. Lì va tutto bene. Lì anche il dolore può diventare arte.
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Vabbè, ma detto questo, perché qualcuno di voi ha l'archivio e qualcuno no?
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1. Nome e cognome?
2. Quanti anni hai?
3. Dove vivi?
4. Single?
5. Com'è la tua famiglia?
6. La stanza preferita di casa tua?
7. Ti senti sicuro a casa tua?
8. Vivi nella stessa casa in cui hai passato l'infanzia?
9. Quali nomi daresti ai tuoi figli?
10. Ti piacciono i bambini?
11. Ti piacciono gli animali?
12. Top 3 animali che preferisci?
13. Quale animale ti rappresenta meglio?
14. Quale animale ti spaventa di più?
15. Quali sono le tue paure più grandi?
16. Hai mai superato una tua paura nella vita?
17. Qual è la cosa più folle che hai fatto per amore?
18. Ti vorresti sposare?
19. Meglio lasciare o essere lasciati?
20. Meglio amare o essere amati?
21. Nel sesso, meglio dare o ricevere?
22. Qual è l'ingrediente segrete per del buon sesso secondo te?
23. Il posto ideale per fare l'amore?
24. Mai provato attrazione per qualcuno del tuo stesso sesso?
25. Mai provato attrazione per qualcuno del sesso opposto al tuo?
26. Lingerie o nudità?
27. Pagheresti mai per fare sesso?
28. Legalizzeresti droghe e prostituzione?
29. Ti trasferiresti in un'altra nazione se ne avessi la possibilità?
30. Se ti costringessero a lasciare l'Italia, in quale Paese andresti?
31. Cosa ne pensi della politica?
32. Qual è l'ingiustizia più grande del mondo secondo te?
33. Le guerre sono sempre sbagliate secondo te?
34. Quale sarebbe la tua reazione se una persona ti dicesse che è vittima di violenza in famiglia?
35. Cosa pensi dei bulli?
36. Ricordi con piacere i tuoi anni scolastici?
37. Qual era la tua materia preferita a scuola?
38. Avevi un buon rapporto con i professori?
39. Quali tecniche usavi per saltare le interrogazioni?
40. Come si chiamavano i tuoi compagni di banco?
41. Maglio scuola o lavoro?
42. Che lavoro fai?
43. Che lavoro vorresti fare?
44. Sei un procrastinatore seriale?
45. Lavori meglio da solo o in team?
46. Come hai vissuto il periodo della pandemia?
47. Come te la cavi in cucina?
48. Dolce o salato?
49. Quale tipo di pasta preferisci?
50. Frutta o verdura?
51. Quale panino ordini più spesso al McDonald's?
52. Sei vegetariano o vegano?
53. Sei astemio?
54. Il tuo drink preferito?
55. Meglio vino o birra?
56. L'ultima cosa che hai mangiato?
57. Ti va di descriverti fisicamente?
58. Ti va di descriverti caratterialmente?
59. Vai in terapia?
60. Credi che la terapia di coppia sia utile?
61. Ti fidi dei medici?
62. Hai mai messo i punti per qualche ferita?
63. Cosa credi che succeda dopo la morte?
64. C'è qualche caro morto che vorresti riabbracciare?
65. Con quale personaggio storico vorresti passare 24h per conoscerlo meglio?
66. Consigliami tre film
67. Consigliami tre serie TV
68. Consigliami tre videogiochi
69. Consigliamo tre giochi in scatola
70. Il tuo personaggio preferito del signore degli anelli?
71. Il tuo personaggio preferito della Marvel?
72. Il tuo personaggio preferito Harry Potter?
73. Hai mai fatto teatro/cinema?
74. Hai qualche talento nascosto?
75. Meglio lodare o essere lodati?
76. Che modello di telefono hai?
77. A quanto sta la tua batteria?
78. Quale invenzione già esistente avresti voluto inventare tu?
79. Collezioni qualcosa?
80. Hai una morning routine?
81. Sei una persona disordinata od ordinata?
82. Quale lingua vorresti saper parlare?
83. Quale laurea vorresti avere?
84. Di quale sport vorresti essere campione del mondo?
85. Ti piacciono le persone muscolose?
86. Ti piacciono le persone alte?
87. Ti piacciono le persone in carne?
88. Il tuo orientamento religioso?
89. Che ruolo ha Dio nella tua vita?
90. Qual è un difetto che non sopporti negli altri?
91. Qual è un pregio che apprezzi sempre negli altri?
92. Meglio parlare od ascoltare?
93. Quale social usi di più?
94. C'è qualcuno che ti manca?
95. C'è qualcuno che vorresti ti lasciasse in pace per sempre?
96. Cosa diresti al te di dieci anni fa?
97. Quale stagione preferisci?
98. Qual è il tuo colore preferito?
99. Qual è un cartone della tua infanzia?
100. Dimmi a quale domanda vorresti rispondere così te la faccio
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Assenza di strumenti analitici
Ha stato un testa a testa. Ha stato la sostituzione di Biden, anzi no è stata tardiva, doveva farsi da parte prima (era nel pieno possesso delle sue facoltà: hai visto ora dopo tre mesi di nanna, brodini e cambio di pannoloni regolare, com'è tornato arzillo?). Harris brava ma partita tardi. Ha stato i rassisti maschi bianchi, i nazisti dell'Illinois.
Continuate pure così.
Per usare il linguaggio del Gran Verme di o pace o condizionatori accesi che i verilibberali apprezzano: non analizzi, ti contagiano, ti ammali, muori (sul piano politico: significa che perderete sempre).
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A partire dal primo giugno del 2024, più di settemila persone con gravissima disabilità che vivono in Lombardia vedranno diminuire da 650 a 400 euro mensili l'assegno che ricevono come contributo per l’assistenza domiciliare. Mentre chi vive in una condizione di dipendenza vitale da macchinari (per esempio coma, stato vegetativo o tracheotomia) vedrà ridursi il contributo da 900 a 700 euro al mese. E voi direte, "ma come è mai possibile una cosa del genere? Voi all'opposizione, che ci state a fare? Non avete protestato, durante il dibattito sul bilancio?" Bene, cari. Sapete com'è andata? Che in quaranta ore di discussione fatte fino al 20 dicembre di questi tagli non si è parlato. Anzi hanno passato il tempo a dirci quanto fosse importante mantenere gli investimenti su categorie così fragili. E quindi? E quindi la Giunta Fontana, fra Natale e Capodanno, quando l'attenzione dei media è calata, vertiginosamente, si è ritrovata e all’unanimità ha partorito una delibera contenente questi tagli. Lontano dall'aula consigliare. Una porcata inaudita. Per la gravità dei tagli che entra sulla carne viva di tutti quei caregivers familiari che quotidianamente, tra mille sacrifici, si occupano di stare vicino alle persone con disabilità. Per la modalità. Quasi di nascosto. Quasi contando che nessuno se ne accorgesse, lontano dal luogo istituzionale dove rendere conto di una decisione del genere. In campagna elettorale, quanta gente mi disse "ma io non voto, tanto siete tutti uguali". Come no. Luca Paldini - Pagina, Facebook
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LA LEGGENDA DELL'ANANAS NEL CARRELLO
Sabato pigro, sabato fresco in questa metà di settembre, con le temperature velocemente precipitate. Ma è anche sabato di spesa questo.
Entro al supermercato con il carrello, il primo reparto che trovo è quello della frutta. Distrattamente prendo un ananas, attratto da quel colore giallo e verde acceso, che mi ricordano i colori della bandiera brasiliana.
Non appena l'ananas è nel carrello, mi sento osservato. Mi giro, incrocio lo sguardo di una donna dall'aria vivace con un carrello colmo di prodotti biologici.
<Forse>, penso tra me e me, <approva la mia scelta di aver preso un ananas fresco e non di quelli inscatolati e già affettati.>
Mi fermo a osservare una piantina di basilico, lei mi si avvicina: "Hai il pollice verde?"
"Scusa?", le chiedo stranito, incredulo che mi rivolga la parola.
"Chiedevo se hai il pollice verde, vedendoti interessato al basilico", mi risponde.
"Mah, ci stavo pensando ma poi ho valutato che vivrebbe di più senza di me ed è meglio lasciarla qui al supermercato", le ho risposto con aria rassegnata.
Così dovrebbe bastarle. Dovrebbe capire che se faccio morire le piante di basilico figuriamoci i frutti dell'amore. Appassirebbero subito.
"Piacere, mi chiamo Monica", decisa con la mano allungata verso di me.
"Eh... piacere, Ri-Rino", le rispondo preso in contropiede.
"Ririno? Che nome strano."
"Mi hanno chiamato così perché non capivo mai niente, dovevano ripetermi le cose due volte da piccolo."
Lei ride. Ha capito la mia battuta, che non era una battuta, ma una vergognosa menzogna per mascherare il fatto di aver balbettato, davanti a lei, il mio nome.
Sorrido e riparto con il carrello, mi sento in imbarazzo, percepisco dal rumore che resta nei miei paraggi con il suo carrello.
Prendo una busta d'insalata e la butto distrattamente nel mio carrello.
"Quindi cerchi una relazione veloce e leggera", mi chiede incuriosita.
"Scusami ma non ti ho compreso."
"Allora", con un sorriso che stenderebbe chiunque, "se vicino all ananas metti l'insalata vuol dire che cerchi una relazione basata sul solo sess0, nulla di più."
"Ah... e se ci fosse della cioccolata?"
"Vuol dire che si cerca un'esperienza dolce e romantica."
"E se ci mettessi della conserva di frutta?", le chiedo incuriosito.
"In questo caso sei alla ricerca di una relazione dolce e duratura."
"Caramelle?"
"Passionale e sempre dolce."
A questo punto dal mio cervello sbuca un ricordo, quello della leggenda dell'ananas nel carrello. Nei supermercati era il modo di segnalare la propria disponibilità a conoscerci. Prima dei vari Tinder, Badoo e Meetic c'erano ananas e altri frutti.
Cazz0. Non me l'ero ricordato, a saperlo ci avrei messo subito dei limoni nel mio carrello, per segnalare una vita aspra. O dei kiwi, per indicare quanto ne avessi pieni gli 'zebedei'.
Deciso do una spinta al carrello, ora non so cosa metterci dentro. Ho paura a guardare la lista. Metti che ci fossero scritte 'zucchine', come interpreterebbe la cosa?
Entro nel reparto delle celle frigorifere, quelle aperte, dove in piena estate trovi quel refrigerio che ti riporta alle fresche serate d'ottobre.
Sento il suo carrello dietro al mio, dal fiato sul collo al carrello al culo è un attimo. Mi giro, lei sorride. Faccio la mossa di indossare la felpa in cotone che avevo appoggiato sull'impugnatura del carrello.
"Sai com'è", le dico mentre la indosso, "ho una certa età:"
Questo dovrebbe essere un chiaro segno della mia anzianità latente.
Velocemente mi fiondo nel reparto dolci, rimango in quella corsia fissando gli scaffali. Credo di aver avuto un'espressione abbastanza preoccupata.
"Tutto bene?", sento di nuovo lei prontamente a chiedermelo.
"Ehm, diciamo di si."
"Stai guardando gli ovetti al cioccolato, ti piacciono?"
"Si, il problema è quando arriverò alla cassa, mi creano più ansia gli ovetti al cioccolato che dei preservativi."
Ride, "Ma dai e perché?"
"Ti sembro uno che ha l'età per comprarsi degli ovetti al cioccolato? Mia cara... cara... scusami, già non mi ricordo il nome."
A quel punto mi mostra il cartellino di riconoscimento, appeso al suo collo, che le era andato sotto la sua felpa, "Ce l'ho scritto qui: Monica. Se vuoi tra poco vado in cassa, appena ho finito di rimuovere alcuni prodotti in scadenza dagli scaffali, così con me non dovrai andare in ansia."
"Ah, ma tu lavori qui!", ma dai ma che scoperta, ma cosa mi credevo? Illuso.
"Si, sei un nuovo cliente da noi?"
"Come fai a saperlo? Generalmente vado da un'altra parte."
"Si impara velocemente a riconoscere la gente che frequenta il supermercato dove si lavora. Chi sono, la frequenza e le assenze."
"Cosa intendi?"
"Intendo dire che lavorando in questo tipo di attività impari a capire il passare del tempo, della vita. Le persone anziane, per esempio, le noti perché ti fanno tante domande. Credo che a volte lo facciano perché sole, per parlare con qualcuno. Quando non le vedi per un po’ di tempo cominci a preoccuparti. Se non le vedi più capisci che potrebbero essere finite in un ospizio. O peggio morte. I bambini invece li noti perché corrono tra le corsie, li trovi spesso in quelle dei dolci o dove ci sono i giocattoli. Quando non li vedi più correre per le corsie vuol dire che sono diventati adolescenti, hanno la loro vita con gli amici. Non vengono più con i genitori a fare la spesa."
Rimango allibito e le chiedo, "E chi sta nel mezzo?"
"Quelli stanno nel mezzo, della vita, vanno e vengono come le offerte promozionali, spesso anche loro sono scontati", gli occhi di Monica sono lucidi, sembrano contenere il firmamento intero.
"Comunque", le rispondo per cercare di farla sorridere, "Non si è mai troppo vecchi e né troppo giovani, per lanciare prodotti a caso nel carrello di sconosciuti al supermercato mentre non guardano. Quando sarai in cassa e vedrai gente rinnegare quello che hanno nel carrello, ecco in quel momento pensa a me. Anche se non sono in offerta."
Non ho fallito, quel sorriso me lo porterò con me fino a che non mi addormenterò. Questa notte.
Oggi un ananas mi ha dato modo d'imparare, di conoscere. La frutta fa davvero bene. Anche se i nostri problemi sono iniziati da una cacchio di mela.
P.s. per questo racconto nessuna addetta alle vendite/cassiera è stata maltrattata
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ma la cosa più tremenda della tua vita penso possa essere solo una: l'incertezza. rimanere nel limbo pur di non prendere una posizione, pur di evitare quella responsabilità. quanti limbi ho scelto nella mia vita mentre in realtà mi sembrava di andare spedita per ciò che volevo. adesso sono qui, in bilico tra bisogno e desiderio, tra giusto e sbagliato, tra avanti e indietro, tra il desiderio di qualcuno che mi aspetti a casa e mi abbracci e il bisogno di sapere che non c'è nessuno che mi aspetta a casa. se mi chiedessero -cosa vuoi in questo momento?- io non saprei dirlo, ma allo stesso tempo, ci sono giorni in cui soffro perché non ho nessuno ad abbracciarmi la notte, ma allo stesso tempo l'idea di dormire con qualcuno e dovergli lasciare metà del mio letto mi fa venire la nausea. quindi eccoci qui, in attesa di che cosa non si sa. quando forse l'unica soluzione è: la tua vita ti piace così com'è e pensi di essere incompleta solo per un desiderio che ormai è retroattivo
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I promettenti cieli di stamattina sono diventati nuvole nere e grandine e fulmini. Il mio fantasticare di incontri e primavere è stato bruscamente interroto da mio padre, in panico, "la mamma sta male, vieni!" E la vedi sulla poltrona, la roccia di casa, il nostro collante, che dice "non è niente" per calmare lui, che ormai piange e non mi fa capire un accidenti. E mi fa incazzare, perché spaventa anche me e invece devo essere razionale e pronta a scattare.
Che succede? La testa? Lo stomaco? Cosa stavi facendo?
È lucida. Soprattutto è viva. Non si sforza di sorridere. Manda fuori mio mio padre con una scusa, così può dirmi: il cuore.
Il cuore? Cuore mio... In realtà è la pressione. Altissima, abituata com'è ad averla sotto i piedi. La porto dal dottore, lasciando mio padre a casa da solo. Ancora mi viene in mente l'omino che deve salvare capra e cavoli.
La controllano, danno una pastiglia, mezz'ora, la ricontrollano. Seguiranno esami e "ora dovrebbe stare meglio, però... tocca capire"
E cosa vuoi capire?
Mamma, cuore mio.
E fulmi e grandine e ancora niente primavera.
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Il solo motivo per cui chiediamo ad altre persone com'è andato il loro fine settimana è perché così gli possiamo raccontare il nostro.
(Chuck Palahniuk)
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Opinione
Secondo voi, adesso (19 e 30), è troppo tardi per rifarsi il letto?
Tanto vale lasciarlo sfatto così com'è giacché tra un po' si va a dormire.
O magari no.
Voi che dite?
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