#come non essere giù di morale
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🔴🇮🇹 DEMORALIZZATO, TRISTE, DEPRESSO?!
se la vita fosse sempre la vita dei nostri giorni migliori, sarebbe la vita bellissima da vivere, vero?
La colpa non è tua ma della Tv!
Purtroppo, la gente si lametta che la vita e’ soprattutto sofferenza e sacrifici, vero?
Sento spesso lamenti e imprecazioni!
Perché le persone, per il 90%, credono in ciò?
Per tantissimi motivi tra cui i più importanti sono:
- famiglia di origine
- televisione paura
- tg odio
- comunità lamento
- parenti negativi
- amici pessimisti
- catena di Sant Antonio
E così via discorrendo!
Tutto porta a crescere da bambini nel lamenti e da adulti la vita ci porta a pensare, a credere che i momenti belli sono solo pochissimi e contati in una mano!
Si può invertire la rotta?
Beh, certo!
Se sai cosa fare!
Considera che il sottoscritto faceva parte del 90% fino al 2008 e già da studente lavoratore senza una lira in tasca!
Per invertire la rotta e far sì che ogni santo singolo giorno diventi un giorno felice, con le gomme gonfie, il pieno di benzina energia a vita, bisogna convincere il proprio subconscio da soli o anche con l’ipnosi DCS Vera e professionale, unica al mondo!
Immagino cosa pensi ma chi scrive e’ una persona che le ha passate tutte e se e’ successo a me e a centinaia di persone, può succedere anche a te, senza ma e senza se, il famoso miracolo della tua mente!
Fai parlare i fatti e non i bla bla, perché il mondo e’ pieno di bla bla!
Solo a te la scelta!
se le hai provate veramente tutte e Zero fatti, che ti costa provare l’ipnosi DCS Vera e professionale di Los Angeles Beverly Hills anche iniziando da 1 solo audio DCS che fa per il tuo bene ed il bene del tuo caro?
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ballata · 4 months ago
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In Gioventù impariamo.
In vecchiaia capiamo
Non ce piu un Altare ( della patria) ma una sacrestia di politici impazziti per trovare collocamento dai ministeri un giù. La tradizione è morta. Tradizione non è la conservazione di una memoria ma la trasmissione di un eredità. I troppo tradizionalisti fanno danni diventando ideologhi legati al passato che se decontestualizzato è fuori sede. La tradizione quando è statica non serve a nulla, muore, ed invece dovrebbe essere trasmessa come un eredità per essere perpetrata. Se non si muove la tradizione muta in egocentrismo e la sua rappresentazione estetica sarà solo il narcisismo.
C'è una formula per riassumere il disagio di una civiltà. Ed è la crisi dei valori. Una formula in verità generica che racconta "la caduta degli dei". Contro i "valori" insorsero Heidegger e Schmitt che la ritenevano una bestemmia, poiché al Valore si addice un Prezzo, dunque i Valori sviliscono anziché nobilitare l'uomo. In realtà non sono i Valori a cadere ma il terreno su cui si fondano, su cui crescono. Insomma è la mancanza di educazione civica, humus fertile dove nasce la morale, quella che sta venendo meno...
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papesatan · 1 year ago
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per esorcizzare il futuro
Quest’implacabile e oscuro inquisirmi che mi fruga dentro e fuori, mi spinge a investigarmi il cuore alla malata ricerca di potenziali violenze passate e future. Mio nonno, uomo mansueto di sconfinata bontà, invecchiato in silenzio all’ombra d’un suocero dragone e una moglie arpia, è morto dopo esser stato corroso giorno per giorno dal Parkinson, roso sin dentro le ossa, fino a diventare un altro da sé. Quando la malattia lo lasciò, non c’era più niente in lui dell’uomo che era, non ne era rimasto più nulla, come scrive Flaubert: “il l’ouvrit et ne trouva rien”. Negli ultimi tempi s’era fatto estremamente violento, quasi ferino, tirava calci a tutti, schiaffi, pugni e spinte, parole al veleno, bestemmie e imprecazioni mai udite da quella sua bocca garbata, paranoie continue per cui era convinto che il fratello s’intrufolasse in casa di nascosto per scopargli la moglie, ben corrisposto, o che gli amici sparlassero di lui al bar. E giù d’insulti e botte. Oggigiorno non se ne ricorda più nessuno e di lui, fortunatamente, è rimasto solo il ritratto d’un uomo retto e buono, come effettivamente è stato per gran parte della sua vita. Ora penso, mio nonno era un uomo buono... (intravedete già il punto del mio discorso?) la storia della mia famiglia non ha niente a che fare coi Rougon-Macquart, ma risalendo le generazioni risulta evidente una certa predisposizione alla follia. Benché la scienza mi rassicuri d’avere solo una piccola esigua possibilità d’ereditare il male, io ne sono intimamente convinto. E se mio nonno, che era un uomo buono, s’è degradato in “nu diavl” (per dirla con le urla di mia nonna), io che non lo sono, che speranza avrei di restare umano? Solo la mia assoluta integrità morale mi permette di tener docile al guinzaglio il lupo in me. Se perdessi ogni freno, cosa mi distinguerebbe da un mostro senz’anima? Diverrei pari a un lupo mannaro, il povero professor Lupin morso dalla luna piena, Harvey Keitel che si tramuta in vampiro e morde a morte l’amato figlio, un maledetto zombie in un qualsiasi film di zombie. Tanto varrebbe sopprimermi prima. Non posso perdere me stesso, non voglio perdere me stesso, la mia mente è tutto ciò che ho. Un giorno, prima di perdersi per sempre, mio nonno mi prese per un braccio, mi fissò con la disperata urgenza della fine e disse: “La cosa più importante per una persona è essere padroni di se stessi. Ricordalo!” Non l’ho dimenticato, nonno, non l’ho fatto. Non posso prometterlo, ma spero solo di poterlo ricordare per sempre. 
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lumioluna · 1 month ago
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per coerenza ti segnalo e blocco anche qui. Baci 🧡
bloccami pure caro, me lo dici come se fossi questo condottiero della giustizia che sta facendo chissà che servizio pubblico. invece non capisci di dimostrarti l'ennesimo ragazzino moralista e frustrato che da dietro un anonimo (!!) sputa veleno nei confronti di una donna che semplicemente esercita il suo diritto a decidere se e come mostrarsi online e a chi dedicare tempo e attenzioni (visto che, magari non ci hai pensato, ma la cosa -almeno per me- richiede energia e impegno e quando hai le chat aperte e persone che ti scrivono a destra e manca, puoi avere tutta la buona volontà, ma inevitabilmente alcune chat scorreranno giù, inevitabilmente non avrai voglia di parlare con tutti). credo dovresti riflettere sul fatto che nulla ti è dovuto, soprattutto da persone online che non conosci e con cui non hai nessun rapporto. e che anche se può essere doloroso e spiacevole, non tutti avranno voglia di avere anche fare con noi (questo vale per te e per me uguale, di recente ho dovuto accettare che un ragazzo con cui avrei voluto portare avanti una conoscenza non ricambiava il mio sentimento. eh vabbè. vuol dire che non era una persona per me. non mi sono messa a sminuirlo da dietro un anonimo facendone una questione morale).
in tutta franchezza mi dispiacerebbe pensare che tu sia una delle persone cui mi sono legata qui, quindi ti invito nuovamente a mollare l'anonimo e parlarne civilmente nel caso in cui ci sia un contesto per questa tua frustrazione (tipo abbiamo parlato e io non ho voluto portare avanti la conoscenza? o qualcosa di simile). se invece sei semplicemente una persona con cui non ho voluto avviare una conoscenza, ti ricordo anche che io l'ho detto da subito che non sono interessata né a fare sexting (e infatti l'ho fatto con tipo due persone ad oggi, forse una e mezzo e solo perché i contesti e la complicità era tale per cui ho deciso di lasciarmi andare), né a conoscere persone online (perché voglio concentrarmi su connessioni offline, e ancora una volta, rapportarsi con cura con persone online richiede un impegno, tempo e costanza che io voglio dedicare ad altro. per banale e inalienabile scelta personale).
lo spazio che ho qui è uno spazio di espressione personale, ispirazione, svago e occasionalmente confronto. e cerco di coltivarlo in modo che sia accogliente e divertente anche per chi mi segue ma rimane il mio spazio e io rimango una persona per te sconosciuta: non ti devo il mio tempo né le mie attenzioni (già ora per risponderti ne sto spendendo troppo ma è perché sono polemica).
è il fatto che questo mio esercitare la mia libertà ti fa sentire come se io fossi "falsamente gentile" dice tantissimo su di te. la gentilezza, la tenerezza, la sensibilità NON sono debolezza, non sono docilità o mancanza di spina dorsale. io sono gentile e sono tenera e sono sensibile e sono anche in grado di parlare per me stessa e di fare valere il mio sacrosanto diritto ad essere lasciata libera di agire come più mi piace, entro i limiti del rispetto altrui ovviamente. non significa che devo fare lo zerbino di chiunque mi scriva online e dedicargli tempo e attenzioni anche se non mi sento di farlo. ancora una volta, in genere cerco di essere delicata in chat quando voglio allontanarmi da qualcuno, ma se per qualche motivo non l'ho fatto ti ricordo ancora che nessuno né qui né offline ti deve NIENTE. non scrivete alle persone con l'aspettativa che debbano rispondervi per forza (soprattutto se hanno le chat aperte e non vi seguono), lasciatele libere di scegliervi se vogliono.
e buona vita a te, mi sono scocciata di stare qui a fare i discorsi di principio con una persona chiaramente irrispettosa e che si sente intitolata al tempo e le energie degli altri senza avere né garbo né empatia né cognizione del contesto in cui si trova.
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mccampus-blog · 4 months ago
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Come stai?
È la domanda più comune e più diffusa nella quotidianità di ognuno di noi.
Quando incontriamo una persona che è da molto tempo che non vediamo è la prima domanda che ci sorge spontanea, quando notiamo un nostro caro triste o giù di morale è la prima cosa che le o gli chiediamo. 
Questo non è l’unico modo in cui può essere posta tale domanda infatti si può sostituire con “Che succede?” o ancora “Che cos’hai fatto?”, ma nei casi più colloquiali la domanda diventa “Che c’è?” o “Che hai?”.
La risposta è altrettanto complessa, tanto quanto la domanda. 
Se non si ha molta confidenza con una persona è molto probabile non voler rispondere sinceramente soprattutto se la risposta porta con se un’esperienza negativa avvenuta recentemente, invece se la risposta è positiva si tende a condividere più piacevolmente l’esperienza. 
Si deve quindi provare a evitare di porre tale domanda con leggerezza e superficialità, perché la risposta può mettere in difficoltà l’altra persona e cercare di trovare un altro modo di comunicare. 
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crazy-so-na-sega · 1 year ago
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Híbrys ( ὕβρις)
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Nella Grecia antica la híbrys era una densa nozione morale che si può tradurre con "dismisura", che sta a indicare un atteggiamento di arroganza verso la natura e i limiti da lei imposti, contraria alla temperanza e alla moderazione, intesa innanzitutto come conoscenza di sé e dei propri confini.
"Guarda le case troppo alte e gli alberi troppo elevati: su di essi si abbatte il fulmine, perché il cielo sempre abbassa ciò che supera la misura", scriveva Erodoto nelle sue Storie (VII, 10).
Se nello sport, per i Greci, resistere non era affatto un valore, eccedere nelle prestazioni era un reato, un oltraggio - un'incapacità di essere uomini, umani fino in fondo. I limiti fisici imposti da muscoli, tendini, polmoni e cuore, in ultima istanza dal codice genetico, non erano considerati superabili in vista di una loro possibile evoluzione grazie allo sforzo e all'allenamento. Il progresso non era un valore assoluto da perseguire a qualunque costo, e scandaloso era voler spingersi al di fuori, ultra, della condizione umana; l'obbligo e l'onore venivano invece dal coraggio di riempire quello spazio compreso tra i limiti con imprese notevoli e con l'alloro della gloria.
In sintesi, il rumore che attendeva l'atleta che obbligava il suo corpo a prestarsi alla seduzione dell'ultra non era quello degli applausi dello stadio, bensì quello delle unghie rotte dei Titani arrampicatisi al cielo e subito ricacciati giù da Zeus.
-Andrea Marcolongo - De arte gymnastica
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a-tarassia · 2 years ago
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episodio a caso
Gioco ad animal crossing, sì lo so, con ritardo di circa tre anni. Pare sia un gioco rilassante in cui non devi confrontarti con nessuno, sei tu da solo a compiere missioni semplicissime se decidi di volerle portare a termine, ma nel caso in cui non ha nessunissima voglia e vuoi vagare per la minuscola isola per ore intere senza fare nulla nessuno sta lì a controllarti, non c’è nessuna classifica e non ci sono chat e non ci sono interazioni se non con gli animaletti isolani, tutti tuoi vicini di casa ovviamente visto che l’isola è un quartiere.
Il problema sono sti animaletti, che a prima impressione sembrano sempre gentilissimi e affabili e sorridenti. Ognuno ha la sua fissa, ognuno le sue abitudini e ognuno ha una casa personalizzata a proprio stile e gusto, all’inizio ti presti a visitarli anche perché più interagisci e più ricevi regali e scambi di merce e poi piano piano ti accorgi che sono dei passivi aggressivi. Intanto le cose che ti regalano non servono a un cazzo, tipo che so un costume da coniglio o un grembiule da barman che dici boh ok se proprio dovevi disfartene perché non lo vedi, c’ho l’armadio e lo sgabuzzino pieno  di merda che loro non vogliono e poi una volta finito l’idillio diventano acidi come una suocera che ti odia.
Vai in giro a fare le tue cose e quando ti fermi per salutarli (solo se lo chiede una missione ormai) ti dicono robe tipo: Secondo me dovresti fare più sport Da come corri ogni volta perché non ti iscrivi ai 100 metri campestri? Pensavo non volessi più parlarmi sono 67 ore e 4 minuti che non mi dici ciao Ah che onore che mi saluti, pensavo di doverti chiedere l’autografo Voglio trasferirmi, tu che dici? Se mi dici ok allora me ne vado, dipende tutto da te Vuoi le rape? L’altro giorno sono stato tutto il tempo davanti casa tua sperando che tornassi per poterti salutare, ma non ti ho visto Ehi fermati! Ti volevo chiedere se sai anche ridere ognitanto
Per non parlare di quelli che hanno il negozio e ogni volta che entri ti si incollano addosso come zecche e non puoi muoverti se non calpestandoli
A me animal crossing mi stressa, gli abitanti non sono carucci per niente e ho paura che mi ammazzino di notte
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Ieri ho chiesto a chatgpt se per favore mi spiegava la guerra in ucraina che mi pare nessuno ci capisce niente e l’AI continuava a spiegarmi i fatti del 2014, allora ho modificato un po’ di volte il prompt fino a farlo precisissimo con date e tutto e mi ha risposto che di quello che è successo dopo settembre 2021 ess* non sa nulla. No real time baby. Allora per tirarmi su il morale ho chiesto se mi scriveva una sceneggiatura su un uomo in love with his sheep but unfortunately the sheep loves the sea more. Sbellicata. Chatgpt sta diventando il mio migliore amico, gli chiedo pure i transiti astrologici, fai tu. Io comunque per lavoro già lo uso, per esser seri.
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Sto leggendo Open, cioè, ho quasi finito Open di Agassi. La prima vittoria di Wimbledon ero su un aereo e il tipo seduto vicino a me mi ha vista piangere davanti all’ebook reader. Era un sacco di tempo che un libro non mi faceva piangere. Straconsigliato.
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Sono stata giù dai miei, in Calabria, regione in cui è successa l’ultima tragedia dei morti in mare. Diciamo che finchè non ti muore la gente innocente davanti casa puoi votare tutte le Giorgie che vuoi, però una volta che ti capita davanti e i morti li vedi davvero e sai di cosa si parla quando si parla di umanità allora non ci sono Giorgie che tengono. Sono incazzati. Questo ho imparato.
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Uno dei film che ho visto e che non vi ho listato è See how they run, su Disney+, carino, serata di intrattenimento se non si vuole nulla di pesante o serio, ma si vuole vedere qualcosa di interessante, ottimo cast, storia che regge e intriga, niente di magistrale, ma vale una serata da passare.
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Si stanno allungando le giornate, sto meglio. Ciao.
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abr · 10 months ago
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il principale problema dei progressisti europei è che «la loro clientela oggi è fatta di privilegiati».
Sahra Wagenknecht. I detrattori la accusano di essere populista, (...) il partito cresce e in alcune regioni dell’Est è la seconda o terza forza. (...) Sulla porta (del suo ufficio) è ancora appesa la targa del suo precedente partito, la Linke. (...)
Perché un nuovo partito? A chi puntate? «Alle persone con redditi medi o bassi. Dimenticate (...) dalla sinistra. (...) Prendete i Verdi, so che suona come un cliché: quelli che li votano, hanno un’istruzione accademica, vivono in centro, fanno la spesa nei negozi bio, guidano auto elettriche. Vogliono vietare gli aerei a tutti, spiegano perché non si dovrebbero fare le vacanze a Maiorca e poi volano in tutto il mondo. E' questa doppia morale che fa arrabbiare la gente».
«(M)olti elettori della vecchia sinistra sono andati a destra. Ma non perché siano razzisti, nazionalisti, bensì perché (...) nessuno difende i loro interessi».(...) «(Noi) siamo conservatori di sinistra. Com’eravamo un tempo, prima di quest’ondata identitaria, prima dei discorsi woke».
Torniamo al diciannovesimo secolo? «No, alla Spd di Willy Brandt. Non siamo retrogradi, omofobi, grazie a Dio con queste tesi non abbiamo nulla a che fare. Ma dalla cannabis alla prostituzione, perfino sull’aborto — certo che sono a favore dell’aborto, ma non all’ottavo mese, e neppure al sesto — la sinistra ha preso una serie di posizioni sbagliate». (...)
«Per quanto riguarda l’Ucraina, (h)a ragione il Papa. Ci devono essere i negoziati, ora». Quindi tacciano le armi, e poi vediamo che fa Putin? «(...) L’avessero fatto sei mesi fa, sarebbe stato meglio. (I)l Papa (n)on ha parlato di capitolazione, ma del modo per non portare il Paese al suicidio. Io credo che Zelensky non abbia nessuna possibilità di vincere, alimentare quest’illusione è pericoloso». Non pensa che (...) Putin potrebbe attaccare la Polonia (o L'Estonia)? «No, perché non è in grado di farlo. L’esercito russo ha fallito nel prendere Kiev. Che possano reggere un confronto con la Nato lo escludo». (...)
Cosa pensa della Ue? «Che si dovrebbe concentrare su quello che può regolamentare. Noi vogliamo smantellare la centralizzazione. Siamo per l’Europa delle democrazie sovrane. (...) In ogni caso, noi non vogliamo conservare l’attuale Europa, ma cambiarla».
Suo padre era iraniano, il suo vice Fabio Masi ha origini italiane. Perché — con questi legami — è così contraria all’immigrazione? «Non siamo in principio contro l’immigrazione. I problemi nascono quando sono in troppi ad arrivare (...). Si crea un sovraccarico. L’altro punto critico è quando l’identità di alcune comunità di migranti si fonda sul rifiuto della cultura del Paese ospitante. Guardiamo cosa succede in Francia, dove ci sono realtà parallele inaccettabili nelle quali si pratica un Islam radicale».
«Per me la caduta del Muro è stata una liberazione. Avevo difficoltà nella Germania dell’Est, volevo le riforme, avevo criticato i vertici, la pianificazione centralizzata. Non ho trovato posto all’università nonostante gli ottimi voti. Mi avevano proposto di fare la segretaria: allora ho risposto che sarei rimasta a casa a leggere, e avrei vissuto dando ripetizioni. La «Svolta» per me è stata una benedizione, ho potuto studiare. (...)».
via https://www.lafionda.org/2024/03/28/parola-a-sahra-wagenknecht-unintervista/, riporta una intervista al Corriere.
Segni di vita intelligente a sinistra. Pur sempre statalismo, ma perlomeno mitigato dal nazionalismo identitario. Aspettiamo le due o tre generazioni che servono per veder questi segni propagati anche qui, giù nella provincia arcadica, guarda caso sempre più incazzata e stracciona.
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checolorehaunanimabruciata · 11 months ago
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83esimo giorno da Yamamay, non ho ancora attaccato, sono scesa ora dalla metro a Lima e già vorrei essere sul treno di ritorno.
ieri pomeriggio ero al piano inferiore al saldo, nel sistemare delle cose ho portato delle grucce in magazzino e ho visto una mail della SM, che mo sta in ferie, che diceva "buongiorno, vedere Lara con incasso più alto della giornata io una domanda me lo farei ..... buon lavoro" e firmato pure, mail che è andata in copia anche a vari tra cui la direttrice.
ora, contestualizziamo, io il giorno prima, ovvero Sabato, avevo fatto dalle 10:30 alle 19:30 con un'ora di pausa, ergo 8 ore, le mie colleghe ne hanno fatte la metà, solo una due ore meno di me, ed essendo stata giù al saldo tutta la giornata avevo avuto un totale di vendite di scontrini a mio nome pari a circa 943€, quasi tutti di vendite al 70%, ergo a prezzo pieno avrebbero pagato il triplo, ma tralasciamo.
facciamo anche mente locale, a Milano sabato pomeriggio c'era una manifestazione che passava da una via vicino a corso Buenos Aires, ergo, la fermata di Lima era chiusa, ergo non potevano arrivarci direttamente, in più pioveva e non poco, quindi molta più gente che entra nei negozi per ripararsi.
morale, la stagista è un'incapace a prescindere da come lavora, le mie colleghe sono più sceme di me che fanno meno scontrini e hanno un incasso più basso e scema io che ancora sono qui e tra circa un mese mi scade il contratto e neanche so se me lo rinnovano.
buongiorno
comunque piove e mi si sono rotte le cuffie.
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nulla-cambia · 1 year ago
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La parte più difficile in ogni cosa è iniziare, come adesso. Non è facile trovare le parole giuste per aprire la strada alle milioni di cose che vorrei dirti. Ogni inizio è spaventoso, difficile. E me lo ricordo che qualche mese fa di paura ne avevo tanta, temevo tutte le cose che avremmo dovuto vivere. Sei il mio momento giusto, su questo non ho dubbi, mi sei piombato addosso per caso e senza alcuna pretesa, nessuna forzatura e nessuna speranza, sei rimasto. Era troppo tempo che non davo così tanta fiducia a qualcuno ma stranamente con te mi sentivo al sicuro. E ci sono tutti gli ingredienti, le farfalle, le palpitazioni. Ci sono tutti gli ingredienti perché tu possa distruggermi e forse, per la prima volta, voglio correrne il rischio. Non mi sono affezionata a te perché avevo bisogno di qualcuno che mi rendesse felice, ne perché stessi cercando qualcuno con cui stare. In realtà, non cercavo proprio nessuno. Mi sono innamorata di te perché mi sono sentita apprezzata, perché sei l'unica persona che mi restituisce tutto l'amore che do. Siamo così simili ma in certi sensi così diversi, eppure sei esattamente quella parte che mi manca per essere come vorrei. D’altronde hai avuto tutto, prima ancora che te ne rendessi conto. Ti ho parlato di qualsiasi cosa, quando per me parlare di sentimenti o emozioni risulta essere complicato, tendo sempre a sopprimere qualsiasi cosa. Ti ho parlato di cose che non voglio ammettere nemmeno a me stessa, che portavo, e porto, come un peso, con vergogna, ma tu sei stato così paziente e mi hai ascoltato quando probabilmente quello che dicevo non aveva senso nemmeno per me. Ti ho amato fin da subito ed ho avuto paura della velocità con cui un sentimento del genere sia cresciuto, d’altronde mi son chiesta, che vuoto lascerà una persona del genere nella mia vita? Oramai occupi tutto, tutto lo spazio che c'è, sei ovunque e neanche me ne rendo conto. Hai reso tutto pieno di significato, pieno d'amore e di timori. Per la prima volta penso che non esista qualcosa che non farei per te, qualsiasi cosa pur di farti stare bene. Non lo dico perché ti amo, ma lo dico perché sei una persona speciale. Meriti qualsiasi cosa di bello possa esserci, tutta la felicità che possa provare. Ogni volta che dico di amarti significa che ti accetto per la persona che sei, e che non voglio trasformarti in qualcun altro. Significa che ti amerò e starò al tuo fianco anche nei momenti peggiori. Significa amarti anche quando sei giù di morale, non solo quando è divertente starti vicino. "Ti amo" significa che conosco la tua persona e non ti giudico. Significa che ci tengo abbastanza da lottare per quello che abbiamo e che ti amo abbastanza da lasciar perdere, se ciò significa vederti felice. Vuol dire pensarti, sognarti, volerti e aver bisogno costantemente di te, e sperare che tu provi lo stesso per me. Vorrei rivivere ogni ora passata insieme, per rendermi conto di quanti dettagli mi son persa, ma poterli assaporare tutti, coglierli e conservarli. Sei un regalo grandissimo, per il quale sarò per sempre in debito verso il destino. Non so cosa succederà un domani, non importa se ti amerò esattamente come adesso, probabilmente di più, ma sarai sempre e comunque tu, niente ti renderà diverso di fronte ai miei occhi. Non vedo l'ora di poterti baciare, mi manchi da morire e niente mi rende felice come averti accanto e poter sentire il calore di un tuo abbraccio. Sei ciò di cui ho più bisogno e che non voglio lasciar andare per nulla al mondo.
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harshugs · 1 year ago
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Giusto per farti capire il livello di diffidenza che ho verso il mondo, quindi non è per male nei tuoi confronti ma chiunque mi conosce non sa minimamente di questo, avere persone che fingono di starti vicino ma per un periodo perché stare vicino a qualcuno in tempi difficili ha un timer che alla fine scade, ci sono periodi lunghi, veramente lunghi e non capiscono che l'amicizia non è per forza preoccuparsi e chiedere tutto il tempo come stai o che hai, sono diventato allergico a ste domande, sarebbe che se non ho voglia di parlare di certi avvenimenti perché mi fanno stare male sarebbe il caso di parlare di tutt'altro e fare in modo che anche quei 20 minuti perché non esisto solo io, che quei 20 minuti si passassero a ridere o almeno provarci, mi racconti qualcosa che ti è successo o qualsiasi altra cosa, mi isolo ma non perché voglio ma perché mi viene istintivo visto che ci sono cose passate che mi hanno fatto diventare cosi, ovviamente non è tutto o bianco o nero ci possono essere milioni di motivi e altre cose, ma quando parli con una persona che sta giù di morale la cosa che si dovrebbe fare e cercare di rendere quei momenti più spensierati e se riesci farlo ridere, io quando ci sono persone che stavano a pezzi e riuscivo a fargli fare una smorfia, un mezzo sorrisetto io ero contento che in quel momento quel malumore non fosse più un peso.
Tra le cose più brutte il sentirsi soli insieme ad altre persone, ci parli ci scherzi ma sembrano così lontane e non sentirsi capiti, penso che sia una piccola parte che faccia capire quanto mi possa andare di merda
ah okay capisco, mi stai dicendo che quelle persone che ti stanno accanto quando sei giù dopo averti chiesto mille volte se stai bene poi si allontanano perché il tuo umore non cambia abbastanza in fretta?
mentre tu vorresti solo passare momenti un po’ più spensierati con loro senza che stiano sempre con l’attenzione su di te?
personalmente quando so che qualcuno a cui tengo sta male tendo a chiedere sempre se ha voglia di parlarne, se la risposta è negativa inizio a cazzeggiare e dire cose un po’ a caso per intavolare un discorso diverso è un po’ più tranquillo
per la questione di sentirsi soli in mezzo agli altri: quella è una questione tutta tua e solo tu puoi imparare a correggere questa sensazione, a capire che puoi lasciar andare via i pensieri negativi quando sei con gli altri e settare la tua mente nel mood generale e condiviso tra tutti, ci stanno quelle volte in cui viene difficile, ed è giusto così, però se accade sempre beh, è una questione di testa e bisogna imparare a controllarla in certe situazioni
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blackbg27 · 1 year ago
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Mi sono chiesta: che cos è l'amore per me?.
Per me l'amore sono i gesti, le piccole cose, le cose più innocue che ti fanno capire che sei importante.
L'amore per me è mia madre che nasconde l'ultimo pezzo di lasagna perché mio padre non l'ha mangiata, l'amore per me è mara che mi chiama appena capisce che mi è successo qualcosa perché non sono più la persona di prima, l'amore è marco che mi capisce in ogni situazione e anche scherzando mi risolleva il morale l'amore è gigi che vede il mio sguardo un po giù e cerca di farmi sorridere per non farmici pensare , l'amore sono io che a tutti i costi ho amato lui incondizionatamente senza aspettarmi e senza ricevere nulla in cambio, l'amore è lauraa che si preoccupa per me quando faccio qualche respiro più prolungato, l'amore è claudio che porta il secondo telefono al fratello per aiutarlo a fare il compito, l'amore è clarissa che vede che ho il telefono in mano e si mette davanti per non farmi sgamare dai professori, l'amore per me è questo, ci sono molti aspetti dell amore oltre a questo ci sono aspetti buoni e aspetti negativi ma io penso che per capire se sei amato dei guardare i piccoli gesti che pur se minuscoli ti fanno stare bene.
Lui non mi ha fatto stare bene , non ha fatto nessun tipo di gesto nei miei confronti, ma l'amore sapete è anche questo, dare senza pretendere di ricevere qualcosa in cambio, è anche comprendere una persona che ti ha fatto del male, specificando, comprendere non vuol dire perdonare perché perdonare il male che mi ha fatto sarebbe troppi insostenibile e sarebbe una mossa da stupida per ritornare a starci male, l'amore per me era lui che nonostante gli piacessi mi chiedeva di lollo e di come andassero le cose, mi è stato vicino quando mi tagliai per colpa sua, mi è stato vicino in molti momenti fondamentali della mia vita ma ciò non toglie che quello che mi ha fatto mi ha distrutto sotto molti punti di vista, il suo ritorno nella mia vita aveva creato una stabilità emotiva e sociale che non avevo mai avuti prima di lui, e quando se n'è andato la mia stabilità se ne andata con lui e li sono cominciate le ansie i dolori, il petto in fiamme, il non riuscire a respirare perché il mio corpo non me ne dava canso e non dico che é tutto per colpa sua però per la maggior parte si.
Per me l'amore ero io che chiesi a lui di mettersi vicino a me nell ora di informatica solo per stare un po da soli
L'amore ero io che pur essendo arrabbiata gli mandavo gli appunti che gli servivano senza esitare.
L'amore ero io che dopo il nostro primo bacio sono stata una giornata senza riuscire a capire cosa stesse attraversando il mio cuore.
L'amore vero, sincero, o anche un amore di passaggio non l'ho trovato, lui è stata la cosa più vicina all amore che io avessi avuto fino ad allora e senza di lui un po mi sento vuota, sento che una parte di me vorrebbe correre ad abbracciarlo a dirgli che va tutto bene, ad addossarsi i suoi problemi per non farglieli pesare, vorrebbe correre a dargli consigli su come comportarsi e su come si chiede scusa e vorrebbe anche ricevere il contrario, ma la parte più ragionevole di me frena questa cosa perché il dolore provato è stato molto più forte di tutto il bene che mi ha fatto.
Gli auguro una vita fantastica, gli auguro di trovare la propria persona e la propria strada, gli auguro di smettere di fumare e di togliersi da torno persone che non gli vogliono bene gli auguro di essere felice e di trovare stabilità nel rapporto con i suoi genitori, gli auguro tutto il bene del mondo che se magari lui non vuole lo stesso per me e pensa che io non me lo meriti, vabene, io conosco il mio valore e conosco me stessa e so che de dio vorrà tutto sarà possibile.
Io penso di non riuscire a trovare l'amore perché sono l'impersonificazione di esso e nessun essere umano riuscirebbe a comprendere quanto cuore ci metto nelle decisioni che prendo.
Questo è quello che io penso sia l'amore.
Buona vita a tutti.
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perchetuttohaunsenso · 2 years ago
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“Oggi è l’ultimo giorno che trascorrerò con voi, mi fa male pensarlo e accettarlo, ma doveva andare così
Questa esperienza lavorativa mi ha formato molto e mi ha aiutata a maturare, oggi varcherò la porta di questo meraviglioso luogo, totalmente diversa da come sono arrivata
All’inizio pensavo che sarebbe stato un semplice lavoro, che mi sarei annoiata e che quando sarebbe tutto finito ne sarei stata entusiasta
Ma mi sono dovuta ricredere
Qui, in questo luogo così magico, ho conosciuto persone meravigliose, che mi hanno amata, sostenuta, sopportata, sgridata e aiutata
Ho rivisto dopo molto tempo le mie carissime amiche mimma, denny e Fede, con le quali sono riuscita a stringere un legame molto forte, che si era perso ormai da tempo
Sono diventate super importanti per me in pochissimo tempo, mi sono sempre state accanto, mi hanno sempre dato il consiglio giusto, mi hanno saputa consolare con un solo abbraccio o carezza, e mi hanno fatto ricordare cos’è la vera amicizia e cos’è la vera felicità, perché infondo, se avete le persone giuste nella vostra vita, avete già vinto alla lotteria, ed è così che mi sento. Ogni giorno che passo con voi al mio fianco, mi fa sentire la persona più ricca del mondo, perché ho un bene che non si può acquistare e che proprio per questo ha ancora più valore, vi amo ragazze!
Ho poi conosciuto Gianmarco, il ragazzo timido e silenzioso, ho iniziato a punzecchiarlo un po’, ed ora eccoci qui, è il mio migliore amico, gli voglio un bene dell’anima e sa tutti i fatti miei, mi da sempre ottimi consigli, mi sopporta ogni giorno e anche se non me lo dice spesso, mi vuole anche lui tanto bene. Mi mancherà arrivare presto al lavoro per spettegolare con te e mi mancherà ascoltare quella musica orribile in macchina mentre mi riaccompagni a casa. Ma grazie per tutto, davvero, te ne sarò eternamente grata e ti custodirò sempre nel mio cuore, guai a te se ci perdiamo di vista eh!
Ho conosciuto anche un’altra personcina, che è diventata super importante per me… Armando, o Abramo, chiamatelo come preferite. Il nostro caro chef, quello che riesce a tenere tutti attivi, tutti allegri, quello che con le sue battutine ci fa imbarazzare, ma anche morire dalle risate. Caro Armando, voglio ringraziare anche te, perché qui dentro sei stato come un fratello maggiore, mi hai dato un abbraccio quando ero giù di morale, mi hai sgridata quando sbagliavo qualcosa e mi hai fatto capire i miei errori, mi hai portata a pensare e ripensare su chi sono e chi voglio diventare e mi aiutata tanto a maturare. Grazie per essere entrato nella mia vita e grazie per aver sempre creduto in me e avermi sempre sostenuta, mi hai fatto sentire importante, capace, e sei riuscito a vedere in me qualcosa di buono, un qualcosa che non tutti riescono a scovare. Spero che non ci perderemo di vista, perché ti voglio davvero tanto bene e ho ancora bisogno di te e dei tuoi consigli.
Parliamo ora di un’altra persona che ho molto a cuore, la mia seconda mamma.
Ester, mi hai sempre trattata come una figlia, sei sempre stata premurosa nei miei confronti, ti sei sempre accertata se avessi mangiato, se avessi ancora fame, se stessi bene. Io e te abbiamo fatto lunghe chiacchierate durante il taglio dei pomodori, e penso siano state le più belle che io abbia mai sostenuto con qualcuno. Mi hai dato dei consigli come una madre, mi hai ascoltata e mi hai capita, mi hai insegnato molte cose e mi hai fatto sentire tanto amata. Sei stata un po’ la mia ancora qui dentro, quando ero un po’ giù di morale mi bastava guardarti in viso per stare meglio, non so perché, ma riuscivi a trasmettermi la forza per continuare, e anche se effettivamente non abbiamo un legame di sangue, mi sento davvero legata a te, e custodirò tutti i ricordi delle meravigliose giornate passate assieme nel mio cuore. Per sempre, la tua bambolina.
Luca, cosa posso dire di te? Anche se molti di voi potrebbero prendermi per pazza, ma tu sei il padre che ho sempre desiderato, una persona aperta a tutto, che quando c’è da bastonarti lo fa, ma quando c’è da capirti e sostenerti è ugualmente lì accanto a te. Ci conosciamo da davvero poco tempo, però il bene che provo nei tuoi confronti è immenso, con una semplice battuta sei riuscito più volte a farmi risollevare il morale e a far spuntare un fragoroso sorriso sul mio volto, mi hai voluta davvero bene, me lo hai fatto percepire, e te ne sono grata, spero che continuerai a volermene, perché io lo farò per sempre. Ti aspetto per andare a ballare, però devi venire vestito da spongebob.
Marco, tu sei una persona così dolce e affettuosa, premurosa, altruista, riesci a capire tutti noi con un semplice sguardo e cerchi sempre di risolvere tutti i nostri problemi, ma a volte va bene così, non puoi ancora fare i miracoli, anche se so che proveresti a fare anche questo per il tuo amato staff. Ti ringrazio tanto, perché mi hai fatto sentire l’esatto opposto di ciò che pensavo di essere, cioè una nullità, mi hai portata a credere in me stessa e il mio percorso di maturazione è anche merito tuo. Grazie davvero di tutto, ti prego non cambiare mai, continua ad essere la persona pura e meravigliosa che sei, ti auguro tanto bene perché te lo meriti.
Veronica e Annalisa non abbiamo stretto molto perché abbiamo sempre lavorato in mansioni diverse, però per quel poco che vi conosco, posso solo dire che siete donne forti e belle, super simpatiche e con taaanta pazienza (perché ce ne vuole per sopportarmi), grazie anche a voi per le nostre brevi ma intense chiacchierate e per quelle battute nelle giornate pesanti, che mi hanno fatto spuntare il sorriso di cui avevo bisogno per proseguire il lavoro. Auguro anche a voi il meglio e spero di rivedervi tutti fuori da qui.
Antonio, Alessio, Carlo, Emanuel, Maks, vi conosco da poco tempo, non abbiamo avuto modo di stringere molto, però ho notato che siete ragazzi meravigliosi, sinceri e dal cuore puro, sempre pronti a dare una mano come dei veri gentiluomini, siete tutti super dolci e simpatici e spero che fuori da qui potremmo stringere ancora di più il nostro legame.
Enrico, per ultimo ma non per importanza. Nonostante tutto, vorrei ringraziarti, grazie per le sgridate che mi hanno aiutata a capire i miei errori e ad essere (forse) un pochino pochino meno bambina di quanto sono, grazie per avermi costretta a imparare come si fanno le faccende (soprattutto mamma te ne è molto grata), ma grazie per essere stato un titolare severo ma giusto, e molto apprensivo. Scusami se a volte non ti sono stata a sentire e non mi sono comportata bene, però ad oggi, termino questo percorso con la consapevolezza che mi sento una persona nuova, più matura, più grande, ho imparato moltissime cose e ho conosciuto moltissime persone bellissime ed è soprattutto merito tuo, che mi hai offerto questa meravigliosa opportunità.
Per cui, grazie zizzona village, che per me sei stato un luogo magico, dove ho scoperto valori importanti, come l’amicizia, l’amore, cosa significa sentirsi a casa, perché l’essenziale è avere accanto le persone giuste, che sappiano farti sentire a tuo agio. Grazie per i pianti, per le incazzature, ma grazie soprattutto per le risate, per la felicità che ho riscoperto e che pensavo di aver perso, grazie per il coraggio che mi hai trasmesso nel conoscere meglio me stessa e per avermi portata a prendere scelte molto importanti, che da sola non avrei mai preso, grazie per avermi fatto sentire indipendente, forte, responsabile, e coraggiosa. Grazie di tutto. Questa rimarrà l’estate più bella della mia vita, perché sono riuscita a fare un passo in avanti grandissimo, che da sola non avrei mai potuto compiere.
Per sempre, la vostra Milenuccia.
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oltre-il-crepuscolo · 2 years ago
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Odio il sabato sera
Immagino non sia nemmeno la prima volta che lo scrivo, anche perché è circa da 10 anni che è così.
Da quando i miei amici hanno cominciato ad uscire la sera ed io a rimanere a casa senza inviti.
All'inizio pensavo che fosse perché non ero carina abbastanza
Poi ho pensato che fosse perché non proponevo mai delle cose e me le aspettavo dagli altri
Alla fine ho capito che probabilmente non piaccio abbastanza agli altri da invitarmi con loro la sera.
A volte vorrei dannatamente uscire di sera, essere stupida e curarmi solo di bere, essere vestita come le altre e avere la testa che hanno tutti gli altri a 20 anni: discoteca, vestiti, scarpe, moda, casino, socievolezza, eccetera
Invece mi trovo a 20 anni a non amare le folle, uscire in gruppi dove non ci si guarda nemmeno in faccia e non si parla di nulla, non mi piace bere, la discoteca dopo un'ora mi butta giù di morale.
Troppe persone ubriache, che ci provano con altre persone altrettanto ubriache
Non è triste? Non riesco a capirvi
Non sarebbe meglio stare con persone che ti amano davvero con cui parlare di cose vere e non solo del top nuovo o del tipo/a con cui si è stati a letto?
Vorrei tanto essere superficiale, ogni tanto, fottermene dei miei pensieri e dare peso solo al colore delle unghie del prossimo mese, ma purtroppo questa non sono io
Mi piace scrivere, disegnare, andare in bici e fare cose che forse sono "da sfigata", ma mi sembrano mille volte meglio di fingere l'amicizia con chi poi non c'è davvero o con cui non si può parlare di nulla
Non capisco il trucco pesante perché nasconde chi si è davvero
Non capisco i vestiti corti perché sono scomodi e non portano a niente
Non capisco le scollature o i reggiseni imbottiti o i perizomi
Non capisco le unghie lunghe e rifatte dall'estetista perché non sono pratiche per la vita vera
Non capisco il bere
Non capisco la paura di legarsi a qualcuno come non capisco la paura di conoscere qualcuno non di plastica, con contenuti veri
Non capisco il dare degli sfigati a chi si impegna e studia, sperimenta e va in giro a conoscere il mondo anziché spendere 50/60 euro ogni stupido sabato sera in una schifosa discoteca
Non capisco il fingere di stare bene solo per farsi vedere dagli altri
E forse non capisco le persone, in generale e la smania di uscire in questa sera di merda in massa
Oratorio, campi da gioco, in centro, non vi capisco e forse non vi capirò mai
Per me non c'è differenza tra un sabato sera e un mercoledì e un po' ringrazio sia così
Non ho bisogno di fingere di essere chi non sono
Stare in mezzo a persone vuote sentendomi sola o stare a casa sentendomi sola non è poi così diverso
Forse preferisco casa, alla fine
Vorrei che ci fossero altre cose da poter fare. Cose che le persone non considerassero da sfigati, che non comprendano il farsi vedere dagli altri, ma lo stare insieme a fare cose che siano costruttive e non solamente una passerella
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youareartdarling · 2 years ago
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È una domanda che mi è sorta leggendo la tua biografia. Cercherò di non essere troppo prolisso. Nella prima parte hai accennato al tuo rapporto con la musica e di come essa rappresenti per te, in un certo senso, un elemento indispensabile del tuo vivere quotidiano. Alla luce di ciò mi sono chiesto: c'è un tipo di musica, in particolare, che ti riesce a dare siffatta serenità ed equilibrio oppure è la musica in senso ampio che te lo dà? Scusami per la lunghezza della domanda, ma volevo contestualizzarla.
Ti ringrazio per aver letto la mia leggermente lunga biografia.
È parecchio datata (mi pare del 2017) e alcune cose probabilmente non so se le riscriverei ora.
Per quanto riguarda la musica, in quel periodo mi riferivo ad essa in generale e, oggi come allora, non ho un genere in particolare che mi renda tranquilla. Forse potrei dire che se sto giù di morale, la musica triste mi accompagna (non mi fa stare meglio, ma accompagna il mio stato d'animo).
Spero di aver risposto alla tua domanda e di essermi fatta capire.
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seoul-italybts · 3 months ago
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[✎ ITA] JIN, HAPPY : TikTok Tracklist con Jin | 19.11.2024
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𝗧𝗶𝗸𝗧𝗼𝗸 TRACKLIST with JIN
🔴🔵 HAPPY 🟡🟢
__📽 Video: TWITTER / X __
Ciao, sono Jin dei BTS!
Sono molto felice e non vedevo l'ora di potervi incontrare di nuovo su TikTok. Come sempre, cercherò di fare del mio meglio!
d. Per favore, presentaci il tuo album
JIN: Il mio primo album solista, HAPPY, è stato creato nella speranza di poter portare felicità a quante più persone possibile. Quindi spero che chi lo ascolterà, si sentirà felice. Vi ho incluso le mie riflessioni più oneste su cosa significa essere felici, secondo me. L'ho creato secondo i miei gusti personali, quindi credo avrete modo di vedere un lato un po' diverso di me e di apprezzare brani in stile band music, che è un sound che apprezzo particolarmente. Quindi spero che ascoltandolo teniate questo dettaglio a mente.
d. Che cos'è, in particolare, che ti ha ispirato nella creazione di quest'album?
JIN: La nostalgia... il senso di mancanza e la felicità, sono state queste due emozioni ad ispirarmi. Sentivo di dovermi sdebitare con coloro che mi hanno aspettato così a lungo. In un certo senso, si può dire che sono statə le/i fan ad ispirarmi.
ᴛʀᴀᴄᴄɪᴀ 1 :Running Wild
JIN: La prima traccia, 'Running Wild' è letteralmente una canzone che parla del correre.
È il singolo principale di HAPPY. Questa traccia è un'esortazione per chi ascolta a rincorrere la speranza. Il messaggio che trasmette è allegro e carico di calore. I temi principali sono l'amore, il conforto e la passione.
d. Quand'è che ti senti più "wild (fuori controllo)"?
JIN: Mmh... Non mi piace essere interrotto mentre videogioco (ride). Però, ultimamente, non credo di aver avuto molti momenti "fuori controllo". Prima di iniziare il servizio militare, mi arrabbiavo spesso, ma di questi tempi, molto meno.
d. Qual è stato uno slancio o una corsa che ti ha messo particolarmente alla prova, recentemente?
JIN: Ogni tanto vado a correre con gli amici. Visto che sono un idol, mi sento sempre in dovere di apparire pieno di energie. Anche non dovessi star bene o fossi troppo stanco per correre, sono troppo fiero per ammetterlo. Quindi ogni volta stringo i denti e vado comunque a fare jogging.
d. Se potessi fare ascoltare questa canzone al te stesso del passato, quale pensi sarebbe la sua reazione?
JIN: Ciò che vorrei dire al me stesso 21enne è di mettercela tutta, di lavorare sodo, perché in futuro è questo il tipo di musica che farà. Un'altra cosa che vorrei dirgli è che se si impegnerà al massimo, in futuro lo aspettano ottimi risultati. Quindi sì, vorrei far ascoltare questa canzone al me stesso di 21 anni nella speranza che lo motivi a correre con ancor più passione.
TRACCIA 2 : I'll be there
JIN: "I'll Be There" è la traccia pre-release. Ha un ritornello molto orecchiabile, facile da canticchiare, credo quello sia il punto forte di questa canzone. Lo scopo di questo brano è portare allegria a coloro che si sentono solə o giù di corda. La mia speranza è che questa canzone possa diventare fonte di conforto per tante persone. Quando ho ricevuto la ver. demo di questo brano, mi è subito venuta in mente la parola "Happy" e ho pensato sarebbe stato bello parlare di felicità. Ho quindi basato tutto l'album su questo tema. Vorrei questa traccia potesse diventare un incoraggiamento di tutto cuore per chi ascolta.
d. Se un/'amcə ti dicesse "Sono giù di morale, potresti passare a trovarmi?", come risponderesti?
A: Dove sei? Pensi a quanto tempo ci vuole e a come arrivare;
B: Chiedi "Come mai? Come stai?" e ascolti ciò che ti dice.
JIN: (Sorride imbarazzato) Probabilmente dovrei rispondere "Mi spiace, ma ho da fare" (ride). Ma se è davvero triste, gli/le chiederei dov'è e cercherei di studiare il modo più veloce per andare a trovarlə. Anche dovessi avere un impegno lavorativo alle 3 di notte, prima cercherei di assicurarmi che lui/lei stia bene.
d. Quando senti maggiormente il bisogno di avere qualcuno accanto?
JIN: Mmh.... Mmh... Quando ho difficoltà col canto o le esibizioni. Penso spesso "Se i membri fossero qui, sarebbe tutto più facile".
TRACCIA 3 : Another level
JIN: Una volta che stavo giocando, ho pensato "Chissà come sarebbe essere il protagonista di un videogioco", e ho buttato giù questa canzone. Sì, l'ispirazione e punto di partenza per questa traccia è stata "E se fossi il protagonista di un videogioco?". Volevo provare a trasporre quella fantasia in una canzone o, quanto meno, quello è il tema di partenza. Il brano non è propriamente collegato al mondo dei videogiochi, ma l'ispirazione m'è venuta da un gioco.
d. Che differenze ci sono tra il Jin personaggio dei videogiochi e il Jin reale?
JIN: Ciò che mi piace dei videogiochi è che i personaggi hanno abilità straordinarie – siano esse la magia, la super forza o anche la super velocità... tutte cose che aprono loro tante strade e possibilità. O magari, semplicemente, sono super fortunati. Penso di potermi considerare "fortunato" anche nella vita reale, ma per quanto riguarda le altre caratteristiche non credo di essere molto simile ai personaggi di un videogioco.
d. Quand'è che ti senti su tutto un altro livello?
JIN: Ah, ovviamente non posso non menzionare il mio aspetto. Sicuramente ci sono altre persone altrettanto affascinanti, nel mondo, ma credo di essere piuttosto bello. Quindi, quando stavo lavorando all'album, mi capitava spesso di guardare le foto concept o i video filmati e dirmi "Seokjin-ah, sei proprio affascinante".
TRACCIA 4 : 네게 닿을 때까지 (Falling)
JIN: Quando ho ricevuto la traccia, mi son detto 'Perché non scrivere una canzone d'amore? E se fosse triste?', e questo è il risultato. Non è un brano particolarmente romantico, è più una canzone su un amore non corrisposto. Trovo questo tipo di tema ed atmosfera mi si addica meglio; infatti parla delle mie difficoltà nell'approcciarmi alle persone.
d. È stato difficile essere lontano dalle/i fan durante il servizio militare?
JIN: È stata davvero dura. Certe persone dicono che il servizio militare è una pausa, ma io non sono d'accordo. Non è un luogo dove si possa oziare. E la cosa è stata ancor più difficile perché non potevo esibirmi e, praticamente, non potevo fare il mio lavoro. Ho iniziato a sentirmi irrequieto, pensavo: "Avrei tante cose da fare, ma quando ne avrò modo? Quando potrò farle?" Quindi ero sempre più agitato e mi sentivo anche profondamente in colpa nei confronti delle/i fan. È così che mi sentivo. Quindi ci tenevo a sbrigarmi e a finire il prima possibile per poter tornare al lavoro.
TRACCIA 5 : Heart on the Window (with WENDY)
JIN: A questa traccia, "Heart on the Window" ha collaborato WENDY delle Red Velvet. Insieme alla title track, questa è l'unica canzone dell'album in cui non ho dovuto cambiare una virgola. La canzone era già praticamente perfetta, quando l'ho ricevuta, ed il tema piuttosto chiaro. E, sì, anche questa è una canzone d'amore.
d. Com'è stato duettare con Wendy?
JIN: Ho pensato, "Wow, canta davvero bene! Come fa ad essere così brava?". A me ci son voluti 3 o 4 giorni per le registrazioni, mentre Wendy ha registrato la sua parte impeccabilmente in una sola sessione ed è stata davvero incredibile, la qualità era davvero pazzesca. Quindi le ho chiesto "Come fai a cantare così bene?" e lei mi ha risposto "Oh, in realtà non mi piace molto come canto in questa parte. Vorrei ri-registrare ancora una volta". E la mia reazione è stata, "Woah, com'è possibile che non sia soddisfatta?". Però sì, è davvero brava.
d. Se, come dice il titolo, tu dovessi disegnare le tue emozioni attuali su una finestra, quale stile sceglieresti? Che tipo di disegno sarebbe?
JIN: Il mio cuore sarebbe invece una stella. Perché sono una superstar (ride).
In silenzio, ma state ridendo tuttə [in studio]. Mi sono dato uno sguardo attorno, e non c'è un membro dello staff che non stia ridendo, ma non si sente un fiato...
TRACCIA 6 : 그리움에(I will come to you)
JIN: Per i testi delle altre canzoni, sono stato aiutato da altri autori, mentre "I will come to you" l'ho scritta tutta io. Si tratta di una fan song, quindi volevo che le/i mie/i fan percepissero tutto il mio affetto e sincerità, ci tenevo a scrivere questa storia personalmente, dall'inizio alla fine. Immagino le/i fan abbiano provato lo stesso, in quel periodo. Credo che, ascoltando questa canzone, diranno, 'Già, il sentimento era quello' e torneranno loro in mente quei giorni.
d. A quali emozioni hai attinto per scrivere il testo?
JIN: Il primo giorno di servizio, ho provato davvero tante emozioni contrastanti. Quella notte, mi sono fermato a riflettere: com'era stata la giornata? Com'era essere in caserma e al dormitorio per la prima volta? Era un inverno piuttosto freddo. Il giorno che mi sono arruolato, nevicava e tutto ciò cui riuscivo a pensare era finire il prima possibile. Quindi ho pensato valesse la pena buttare giù un testo riguardo quell'esperienza.
Se dovessi ripensare ora a quelle emozioni, credo non sarei più in grado di trasporle in testo. Sono una persona piuttosto semplice e dimentico i fatti passati piuttosto facilmente. Credo io sia riuscito a scrivere questo brano solo grazie al fatto che mi ci sono messo subito dopo il congedo. Se avessi lasciato passare altro tempo, credo non ne sarei più stato in grado. Ecco perché son convinto le emozioni tratteggiate in questa canzone siano l'espressione più autentica di quell'esperienza.
d. Quand'è che hai sentito maggiormente la mancanza delle/i fan, durante il servizio militare?
JIN: Ogni volta che alla tv vedevo un artista cantare insieme ai suoi fan, pensavo "È dove dovrei essere io, è ciò che dovrei fare anche io". Morivo dalla voglia di finire, uscire e tornare ad esibirmi, quindi, sì, quelli erano i momenti in cui sentivo maggiormente la mancanza delle/i fan. Mi mancava il palcoscenico.
d. Cos'è che ti manca maggiormente, di questi tempi?
JIN: Oh, mi mancano i membri. Lavorare come solista diventa un po' noioso, a volte. Se ci fosse Jungkookie, ad esempio, potrei punzecchiarlo... Infastidirlo, così, tanto per fare. È così che scherziamo, di solito. Ma ora... i ragazzi non ci sono, e sono circondato solo dai membri dello staff. Non posso certo punzecchiare lo staff (ride). Quindi, sì, mi mancano molto i membri.
DOMANDE dell'ARMY
d. Ciao, Jin! La mia domanda è qual il messaggio che vuoi trasmettere alle/i fan e al mondo con il tuo primo album solista, HAPPY? Congratulazioni per questo progetto, non vediamo davvero l'ora di ascoltarlo!
JIN: Attraverso quest'album, spero semplicemente che le/i nostrə ARMY siano felici. È tutto ciò che desidero. E poi volevo tornare a cantare.
d. Ciao, Jin oppa! Sono Pao e vengo dal Messico. Vorrei chiederti qual è stato un evento divertente accaduto durante la creazione di HAPPY? Spero verrai presto a trovare le/i tue/oi fan sud-americanə.
JIN: Ecco... non ricordo se sia successo ora o qualche tempo fa, ma un giorno sono andato a lavoro in bici. Pensavo sarebbe già stato un riscaldamento e che sarei poi riuscito a cantare meglio. Quindi ho preso la bici e ho pedalato fino all'agenzia, ma alla fine ero talmente esausto che per poco non ho preso e son tornato direttamente a casa. È successa questa cosa divertente..
d. Ciao, Jin! Sono Diana. Potresti spiegarci il video musicale della main track in una parola? Ti sono davvero grata e non vedo l'ora di ascoltare il tuo primo progetto solista, HAPPY. Congratulazioni! Ciao!
JIN: Se dovessi definire il MV in una parola, sceglierei "film". Il mio music video è come un film... anzi, un cortometraggio. Ci sono scene in qui sono al cinema e guardo un film, infatti.
d. Ciao, Jin! Volevo sapere qual è stata la tua routine quotidiana, mentre preparavi quest'album? Ti voglio bene!
JIN: Com'è una giornata tipica di preparazione album? Lasciate che vi spieghi come si svolge una giornata di registrazioni. Mi sveglio alle 11:00 circa, piuttosto tardi, mi lavo e preparo per andare a lavoro. Poi, esco di casa per andare in ufficio intorno alle 13:30 e arrivo verso le 14:00. Poi iniziano le registrazioni e proseguono fin verso le 18-19:00. Dopodiché torno a casa e ceno. Poi gioco un po'... Solitamente fino a mezzanotte o l'una. Ad un certo punto, mi dico "Ah, dovrei buttar giù delle canzoni", quindi mi metto lì con il mio foglio dei testi, ma finisco per pensare "Solo più un livello di quel gioco, e sicuramente sarò più ispirato per i testi". Quindi gioco ancora un po', ma poi si fa tardi e penso, "Sarebbe meglio andare a dormire.." e così via a ripetizione. Sì, credo questa sia stata più o meno la mia routine anche in quel periodo.
d. Ciao, Jin! Vorrei sapere qual è stata la tua ispirazione maggiore quando hai scritto l'album HAPPY – per il concept, la scelta dei colori, le canzoni..?
JIN: Il pensiero di fondo che ha ispirato quest'album è "Voglio essere felice", ma ovviamente ogni canzone nasce da uno spunto diverso. "I will come to you" parla del senso di nostalgia e mancanza che provavo per le/i fan, "Falling" parla delle mie difficoltà nell'approcciarmi alle altre persone, "Another level" è ispirata ai videogiochi e così via... Quindi, sì, ogni traccia è stata ispirata da qualcosa di unico e diverso.
d. Ciao, Jin! Se dovessi dedicare una delle canzoni alle/gli ARMY, quale sceglieresti?
JIN: La canzone dedicata all'ARMY è "I will come to you". Il messaggio che volevo trasmettere, è "anche se ora siamo distanti, tornerò senz'altro da voi". Quindi sì, la canzone che voglio dedicare alle/gli ARMY è "I will come to you"
d. C'è qualche altro genere musicale che vorresti provare?
JIN: Mi piace molto esplorare e provare cose nuove, quindi vorrei provare a fare della musica country. C'è uno stile specifico di musica country che non ho ancora mai provato, e credo sarebbe divertente fare un tentativo.
Ci vuol poco a rendermi felice. Vedere le persone che mi stanno accanto essere felici, rende felice anche me. Ora come ora, quelle persone sono le/i nostrə fan, le/i nostrə ARMY. Se voi siete felici, lo sono anche io, quindi cerco sempre di essere fonte di gioia per voi, ed è un incentivo anche per la mia felicità. Spero apprezzerete l'album. Il motivo per cui ho fatto di tutto per rilasciare questo progetto il prima possibile è perché non volevo fare aspettare le/i fan, perché volevo avere della musica pronta da presentarvi e con cui esibirmi. Spero semplicemente che l'album piacerà alle/i nostrə fan. Vi ho incluso molti generi e stili che mi piacciono, oltre a quelli che volevo provare per cambiare un po'. Inoltre ho trattato tematiche a me care e vicine, quindi, sì, ho messo tanta cura in questo mio primo album solista. Spero vi piaccia. Spero le mie canzoni vi arriveranno al cuore e che le apprezzerete.
Grazie!
⠸ Ita : © Seoul_ItalyBTS⠸
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