#collettivo enriques
Explore tagged Tumblr posts
Text
Notice a pattern? As soon as the US rule falls apart somewhere, the people immediately choose to side with China
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
⚠️ LA CINA APRE UN'AMBASCIATA IN HONDURAS | COOPERAZIONE E AMICIZIA SINO-HONDUREGNA ⚠️
🥳 Il 26/03/2023, è stata ufficialmente suggellata la nascita dei Rapporti Diplomatici tra la Repubblica Popolare Cinese e la Repubblica dell'Honduras 🇭🇳
🇹🇼 Per decenni, la Repubblica dell'Honduras, posta sotto governi pro-US, era uno dei pochissimi Paesi (12) che continuava a riconoscere e a mantenere rapporti con il regime-fantoccio di Taiwan, utilizzato dagli USA come "carta da giocare" per contenere l'Ascesa della Repubblica Popolare Cinese 🇨🇳
😌 Tuttavia, con la vittoria - nel 2022 - di Iris Xiomara Castro Sarmiento - del Partito "Libertà e Rifondazione" alle elezioni in Honduras, è iniziato un Lavoro congiunto con la Cina per l'istituzione dei Rapporti Bilaterali 🐰 🤝 🐰
➡️ 26/03/2023: Qin Gang ed Eduardo Enrique Reina siglano, a Pechino, l'Accordo sul Riconoscimento Diplomatico Sino-Honduregno ✍️
🇨🇳 Il 05/06, la Repubblica Popolare Cinese ha inaugurato ufficialmente la sua Ambasciata nella Repubblica dell'Honduras, definita come «un ponte che lega e permette l'approfondimento della cooperazione tra i due Popoli» dal Compagno Yu Bo, incaricato d'affari dell'Ambasciata ⭐️
💬 "La Cina è disposta a lavorare con l'Honduras sulla base del fermo sostegno al Principio dell'Unica Cina, aderendo al Principio del Rispetto Reciproco (相互尊重), dell'Uguaglianza (平等), della Cooperazione a Mutuo Vantaggio (合作共赢) e dello Sviluppo Comune (共同发展), per realizzare scambi amichevoli ad ogni livello e realizzare una cooperazione in vari campi, a beneficio dei nostri Paesi e Popoli", ha dichiarato Yu Bo 😍
🇭🇳 Eduardo Reina, Ministro degli Affari Esteri dell'Honduras, si è congratulato con la parte Cinese per l'inaugurazione dell'Ambasciata, e ha dichiarato che il Principio dell'Unica Cina «è un principio fondamentale», e che «la decisione della Presidente Xiomara Castro di stabilire relazioni diplomatiche con la Cina si basa sul Rispetto e sul riconoscimento» di quel Principio 😉
💬 "Abbiamo molte aspettative, crediamo che la cooperazione tra i due Paesi darà molti frutti", ha affermato il Ministro Reina 🇭🇳
🌸 Iscriviti 👉 @collettivoshaoshan
⚠️ CHINA OPENS AN EMBASSY IN HONDURAS | SINO-HONDUREN COOPERATION AND FRIENDSHIP ⚠️
🥳 On 26/03/2023, the establishment of diplomatic relations between the People's Republic of China and the Republic of Honduras was officially sealed 🇭🇳
🇹🇼 For decades, the Republic of Honduras, placed under pro-US governments, was one of the very few countries (12) that continued to recognize and maintain relations with the puppet regime of Taiwan, used by the US as a "playing card" to contain the Rise of the People's Republic of China 🇨🇳
😌 However, with the victory - in 2022 - of Iris Xiomara Castro Sarmiento - of the "Freedom and Refoundation" Party in the elections in Honduras, a joint work with China for the establishment of Bilateral Relations has begun 🐰 🤝 🐰
➡️ 26/03/2023: Qin Gang and Eduardo Enrique Reina sign the Sino-Honduran Diplomatic Recognition Agreement in Beijing ✍️
🇨🇳 On 05/06, the People's Republic of China officially inaugurated its Embassy in the Republic of Honduras, defined as "a bridge that binds and allows the deepening of cooperation between the two Peoples" by Comrade Yu Bo, in charge of Embassy business ⭐️
💬 "China is willing to work with Honduras on the basis of steadfastly supporting the One China Principle, adhering to the Principle of Mutual Respect (相互尊重), Equality (平等), Cooperation for Mutual Benefit (合作共赢) and Common Development (共同发展), to carry out friendly exchanges at all levels and achieve cooperation in various fields, for the benefit of our countries and peoples," said Yu Bo 😍
🇭🇳 Eduardo Reina, Minister of Foreign Affairs of Honduras, congratulated the Chinese side on the inauguration of the Embassy, and declared that the One China Principle «is a fundamental principle», and that «the decision of President Xiomara Castro to establish diplomatic relations with China is based on Respect and recognition" of that Principle 😉
💬 "We have many expectations, we believe that the cooperation between the two countries will bear many fruits," said Minister Reina 🇭🇳
🌸 Subscribe 👉 @collettivoshaoshan
#socialism#china#italian#translated#china news#communism#collettivoshaoshan#marxism leninism#xi jinping#marxist leninist#marxismo#marxist#marxism#multipolar world#multipolarity#geopolitica#geopolitics#honduras#chinese communist party#qin gang#yu bo#Iris Xiomara Castro Sarmiento#asia news#south america#american news#political news#news#taiwan government#taiwan#taiwan news
1 note
·
View note
Photo
Oggi i Collettivi Anco Marzio, Enriques e Labriola sono scesi in piazza contro le Mafie, per ribadire l'importanza degli spazi di aggregazione come unico antidoto per combattere l'infiltrazione mafiosa. Vogliamo discutere, dibattere in un posto che sia tutto nostro, dove poter riunirci.
Abbiamo chiesto alle istituzioni di non lasciarci soli, abbiamo chiesto di affiancarci, abbiamo chiesto ai giornalisti di non andarsene ma di lasciare sempre accesa la luce su Ostia e sul nostro territorio.
Il nostro percorso di 100 passi inizia proprio da queste 30 persone, persone bellissime che si impegnano giorno per giorno per cambiare il territorio.
Ci siamo detti che oggi è stato un punto d'inizio e che continueremo, continueremo a parlare, a sensibilizzare gli altri studenti per far capire che la mafia è qualcosa che riguarda tutti noi ed è ovunque. La nostra attività sarà fatta sulla visione di film e sul dibattito, sul confronto e sulla conoscenza di testimoni, alcuni dei quali si sono detti entusiasti di aiutarci.
Abbiamo ricordato che, la scuola, deve tornare a parlare di temi come Mafie e legalità e non rimanere indifferente: gli studenti, quando usciranno da scuola saranno cittadini! Vogliamo essere informati e partecipare, vogliamo sviscerare la Costituzione, conoscere la storia e dibatterne. Ma non possiamo essere soli. Vogliamo che l'istituzione scolastica ci sostenga in questo percorso!!
La strada è lunga… ma 100 passi non sono poi così tanti.
#collettivo anco marzio#collettivo enriques#collettivo labriola#collettivi studenteschi#contro la mafia#100 passi
6 notes
·
View notes
Link
Le giovani femministe hanno scosso il governo del presidente messicano Andrés Manuel López Obrador (AMLO), manifestando in modo deciso contro l'aumento dei femminicidi e degli omicidi di donne - in media 10 casi al giorno -, le sparizioni, le violenze maschili, e per aver inserito la questione all'ordine del giorno dei media.
Hanno intensificato una ribellione femminile colorata e senza precedenti contro la violenza patriarcale in Messico. Sono l'espressione più alta della lotta e hanno scosso il Paese ricorrendo all'"azione diretta": forme di azione al di fuori delle istituzioni o della legalità, alcune molto radicali, utilizzate dai movimenti di emancipazione - come quello delle suffragette britanniche - per contrastare l'ordine sociale.
Le azioni dirette - sopracitate - delle giovani donne messicane sono consistite in proteste, spettacoli, il sanzionamento vetrate e l'imbrattamento di monumenti iconici, l’occupazione di strutture educative per chiedere l'espulsione dei molestatori sessuali, la distruzione o l'incendio di uffici pubblici (come la Corte di Giustizia di Sonora) e il blocco delle strade, tra le altre cose, per le quali sono state accusate dal presidente stesso di vandalismo o di essere infiltrate di destra.
Le loro azioni si aggiungono a quelle di un movimento emergente di donne, con posizioni contrastanti sulle azioni violente dirette, che, rendendo visibile la violenza di genere sulla mappa dell'insicurezza nazionale, hanno minato la notorietà del presidente che ha avuto il più grande sostegno popolare nella storia democratica del Paese.
La loro radicalità è proporzionale alla violenza a cui sono esposte, essendo cresciute in un paese invaso dalle fotografie dei volti delle donne scomparse che vengono diffuse negli spazi pubblici attraverso annunci di ricerca, note di cronaca sui mezzi di comunicazione e richieste di aiuto sui social network.
In Messico ci sono più di 15.000 casi di donne scomparse registrati dal 2006 ad oggi. Quattro casi su 10 hanno un'età compresa tra i 15 e i 24 anni, secondo i dati ufficiali.
Con la mia inchiesta ho scoperto che molte delle femministe radicali hanno meno di 25 anni, provengono dalla classe media o dalla classe operaia, utilizzano i mezzi di trasporto pubblici e fanno parte di gruppi di composizione specificatamente femminile.
Pensavo che avrebbero fatto parte di una nuova generazione di cellule anarchiche, come quelle insurrezionaliste che agivano clandestinamente nei governi degli ex presidenti Felipe Calderón ed Enrique Peña Nieto, con una presenza prevalentemente maschile, e che ho documentato nel mio libro “Crónica de un país embozado 1994-2018”.
Tra queste cellule, per lo più maschili, l'eccezione era stata il “Comando Femenino Informal de Acción Antiautoritaria” (Comando d'azione antiautoritaria femminile informale), l'unico composto da donne, che dal 2014 al 2017 ha piazzato bombe artigianali nelle strutture del governo e della chiesa contro la pederastia sacerdotale.
Ma quando ho intervistato le "morras", come vengono chiamate colloquialmente le ragazze in Messico e come si autodefiniscono queste femministe radicali, ho notato che, sebbene alcune di loro mettano in pratica concetti anarchici come l'orizzontalità, l'autogestione estranea alle istituzioni politiche e ai partiti, utilizzino il classico simbolo della “A” racchiusa in cerchio, o si vestano e si coprano il volto di nero, la maggioranza non segue la filosofia anarchica, né ha alcuna ideologia.
Dall'ottobre 2019 decine di loro, tra cui adolescenti delle scuole secondarie, hanno preso con la forza - in alcuni casi con il sostegno dei loro coetanei maschi - 13 campus dell'Università Nazionale Autonoma del Messico (UNAM), la più grande università dell'America Latina, chiedendo più sicurezza e sanzioni contro i molestatori sessuali.
Da un colloquio collettivo che ho avuto con le "morras" che dal 30 gennaio hanno occupato la Facoltà di Scienze Politiche dell'UNAM, senza partecipazione maschile, ho avuto la conferma che la maggioranza di loro aveva circa vent'anni e non hanno alcuna formazione anarchica o femminista pregressa.
Non sono femministe teoriche bensì legate ad esperienze vissute. Si sono appropriate di un termine storicamente stigmatizzato e ne hanno attribuito un nuovo significato che hanno reso popolare per la rabbia espressa di fronte alla violenza machista e per la sororidad (fratellanza solidale femminile) che a partire dalla violenza sono andate a costruire con le donne della propria famiglia, dell’ambiente circostante e del loro paese. Una scritta su un muro della facoltà rivela la forza viva che le guida: “Ci hanno tolto tanto, che hanno finito per toglierci anche la paura”.
La loro bellicosità comincia a trascendere il loro terreno di intervento. Yesenia Zamudio, la cui figlia, María de Jesús Jaime, è un caso di femminicidio impunito, affermò, dopo le critiche alle incappucciate per le loro azioni violente dirette, che lei stessa si pensava femminista: “Ho tutto il diritto di appiccare il fuoco e distruggere! Non chiederò a nessuno il permesso per distruggere qualcosa in memoria di mia figlia! E quelle che vogliono distruggere, distruggano! E quelle che vogliono dare fuoco a qualcosa, che lo facciano! E quelle che non vogliono, che non si mettano sulla nostra strada!”.
La risposta di AMLO al movimento è stata lo sdegno o le accuse della presenza di forze conservatrici dietro ad esso, ma all’interno del governo l’allarme è comunque scattato.
Ho ottenuto informazioni riguardanti Ricardo Peralta, sottosegretario di governo, che tra altri funzionari di primo livello, ha tenuto degli incontri con i vertici delle imprese giornalistiche per chiedere loro di diminuire il numero delle notizie di violenze contro le donne, così come delle critiche alla riffa dell’areo presidenziale e la costruzione del Tren Maya nel sud-est messicano, con la promessa di ricevere i contratti di pubblicità ufficiali che sono state tagliate da questo governo per ragioni di austerità.
Le proteste delle morras hanno occupato diverso spazio all'interno della stampa, specialmente quando hanno realizzato azioni dirette contro il mandatario. Quando AMLO affermò di fronte alla stampa che non voleva che il tema del femminicidio oscurasse l’aver ricevuto un assegno da parte della Fiscalía General che avrebbe usato per pagare i premi della lotteria dell’areo presidenziale, gruppi di femministe hanno realizzato scritte, preso a calci e tentato di incendiare la porta della sua casa: il Palazzo Nazionale.
Tra gli obiettivi delle femministe ci sono anche gli organi di informazione. Dopo il femminicidio di Ingrid Escamilla, una giovane di 25 anni squartata dal suo compagno, le morras organizzarono delle proteste a seguito della pubblicazione delle foto del cadavere da parte dei giornali Reforma e La Prensae durante le quali incendiarono un furgone.
Nelle ultime settimane ho chiacchierato con femministe accademiche e istituzionali e alcune di loro rifiutano di credere che queste morras siano delle femministe genuine e che contribuiscano alla lotta delle donne.
Ma la realtà è che stanno rompendo la corazza istituzionale che ha protetto i molestatori scolastici in questi giorni e la loro lotta sta dando una risposta senza paragone.
Il rettore della UNAM, Enrique Graue, ha dovuto creare la Coordinación de Igualdad de Género per affrontare i casi di violenza di genere, tra le varie misure. E recentemente ha tolto dal proprio incarico un accademico accusato di tentato stupro.
Queste misure scolastiche contro i molestatori si sono estese anche a cinque facoltà dell’Universidad Autónoma del Estado de México, che hanno già portato a dieci sospensioni di professori, una destituzione, un licenziamento e sei persone sono state sollevate dal loro ruolo. In altre istituzioni, come la Universidad Autónoma de Nuevo Léon le giovani sono ricorse all’hastag #MeToo da far girare nelle reti sociali ottenendo la creazione di una Unidad de Género che è riuscita a espellere quattro accademici e uno studente.
Inoltre, alcuni media di comunicazione, in maniera interna e discreta, stanno ridefinendo le loro linee editoriali e cercando consulenti per fare un giornalismo con una prospettiva di genere.
In una relazione pubblica, la dottoressa in antropologia Marcela Lagarde, artefice del termine femminicidio, di fronte a una platea femminile affermò che il femminismo cerca l’uguaglianza includente tra donne e uomini ed esortò le partecipanti ad ascoltare e prendere in considerazione le morras. Ha detto loro: “Io le convoco affinché siano voce, sostentamento, appoggio, certezza per queste giovani che si sono prese il testimone”.
Staremo a vedere se la sua convocazione verrà ascoltata e accolta. E anche se le femministe della vecchia e della nuova guardia si nutriranno in comune e daranno sostegno all’emergente e ampio movimento di donne nel paese. Si vedrà se il presidente continuerà a sminuire le loro esigenze e ad attizzare la loro rabbia e fino a dove le morras continueranno con la staffetta nella loro corsa rivolta contro l’ordine patriarcale. "¡Se va a caer! ¡Lo vamos a tirar!", avverte il motto della lotta dell’impetuosa quarta onda femminista messicana.
** Ph. Credit Una protesta feminista a las afueras de Palacio Nacional, casa y oficina del presidente de México, Andrés Manuel López Obrador, el 14 de febrero de 2020. (Ginnette Riquelme)
** Traduzione a cura di Camilla Camilli e Francesca Stanca dell'Associazione Yabasta! ÊdîBese!
15 notes
·
View notes
Photo
Cost Milano: 7/3 Unconventional Thursday, 8/3 Matteo Borghi Live
Giovedì 7 marzo al Cost Milano va in scena un Unconventional Thursday di Carnevale 2019. Il locale in zona Corso Como diventa il palcoscenico degli artisti di Visionair Events. Sono un collettivo di perfomer italiani molto attivo nel mondo (Ibiza, Dubai, Londra, Billonaire, etc). Ogni giovedì danno vita ad uno show diverso, sempre emozionante. Sono mangiafuoco, maghi, prestigiatori, cantanti, ballerini, performer, strani personaggi, sempre diversi ogni settimana… Con il loro talento danno spettacolo e fanno emozionare gli ospiti di Cost.
Senza il sorriso delle donne, il mondo sarebbe eternamente buio… ed è con queste parole di Caramagna, che lo staff di Cost Milano, che, soprattutto per le sue ospiti, propone un 8 marzo da vivere tra sorrisi, musica, divertimento... e ovviamente buon cibo. Sul palco di Cost va Matteo Borghi con la sua band. Dopo il dinner live show, come sempre al Cost, il divertimento continua con uno scatenato dj set.
Matteo Borghi vive di musica, sul palco, fin da quando aveva appena 19 anni. Nella sua carriera è stato ingaggiato da una superstar come Enrique Iglesias, ha collaborato con produttori di hit mondiali come Emilio Estefan ed Kike Santander, ha diviso il palco in tv con Giorgio Panariello e si è esibito come solista per la famiglia reale Al Thani. E' un entertainer di livello assoluto, e non solo. Perché chi sa cantare come un madrelingua in sei lingue diverse, compreso l'arabo e ha vissuto in tanti continenti, quando è sul palco sa davvero come far emozionare il pubblico con la sua voce. Il suo repertorio è un viaggio nella musica che spazia dal genere latino, a cui è molto legato, alle melodie della tradizione araba. Nelle sue performance tocca quasi cento anni di musica, partendo dagli autori della bella melodia italiana degli anni '60 e '70, fino ai grandi successi internazionali… ma tutto questo a Matteo non basta più. Sta lavorando ad un album di canzoni originali in uscita entro la fine del 2018.
E il cibo? Cost è da sempre prima di tutto un ottimo ristorante. Nel menu, sempre diverso a seconda della disponibilità e della stagione, spiccano piatti di pesce come la tartare di tonno in salsa d'ostrica, avocado, germogli e sesamo nero o il filetto di tonno in crosta di pistacchio su salsina di datterini. Da non perdere pure il filetto di Fassona farcito al foie gras con porcini o le cosce d'anatra croccanti, che arrivano sempre da un'unica azienda parmense.
Cost è aperto ogni giovedì, venerdì e sabato sera, spesso anche la domenica per l'aperitivo. Dal lunedì al venerdì business lunch.
Cost Milano via Tito Speri n.8, Milano 0262690631 https://www.facebook.com/CostDiscoRestaurantMilano/ http://www.ristorantecost.it
MEDIA INFO E FOTO HI RES COST MILANO http://www.lorenzotiezzi.it/lorenzotiezzi.it/cost_milano.html
0 notes