#club del piantino
Explore tagged Tumblr posts
Text
questa settimana è stata costellata da piantini e manca ancora domenica
10 notes
·
View notes
Text
Sì.
15 notes
·
View notes
Text
@micasulserio mi ha taggato in questa roba. E mi sembra un modo simpatico per darci tutti una mano e non soccombere in questi giorni in cui dobbiamo stare in casa per sfanculare definitivamente il CoVID19
FILM: Arancia Meccanica del grande maestro; V per Vendetta; Il grande Gatsby; Into the wild; Stand by me, con lo splendido River Phoenix; Il colore viola; Lolita; Blow; Qualcuno volò sul nido del cuculo; Jurassic Park, data la mia passione per i dinosauri; Ritorno al futuro, che non stanca mai; Pulp Fiction, Kill Bill, Le Iene, Bastardi senza gloria di quel figo di Tarantino; Léon, che amo da quando sono piccola piccola; Trainspotting, grande classico; American History X, con un Nortonamoremio incredibile; Fight Club, perché se c'è Palahniuk di mezzo va sempre bene; Il miglio verde, per fare un piantino; Her, perché è un film che sento mio; Birdman, con i suoi piano sequenza da urlo.
LIBRO: qualsiasi di Palahniuk ed il suo modo schizofrenico di scrivere; McGrath, che tanto si casca sempre bene; Il Piacere di D'Annunzio; qualcosa di King, tipo It o Ossessione.
SERIE TV: Grey's Anatomy che non mi annoia mai; Skins, in onore dei vecchi tempi; La casa di carta, perché va vista; Vis a Vis, che ho preferito a OITNB; American Horror Story, anche se fra tutte ho preferito Asylum e Coven; Friends, per noi vecchi un must.
CANZONE: Tetris dei PTN; Me ne frego, del Laurone nazionale; Per due che come noi, Brunori Sas; Lei di Scrima; Tommaso di Fulminacci; Tutto il bello che c'è di Cecco e Cipo; Always dei Blink182; With me dei Sum41; Sorriso di Calcutta; Mylena di De Leo; Per te dei Canova; Al condizionale de Il Postino; Missili di Frah Quintale e Giorgino Poi.
RICETTA: mettete le mani in pasta e fate! Pizza, ravioli, tagliatelle, tordelli (che qua da me sono il piatto tipico ed io, modestamente, li faccio anche discretamente buoni), torte, biscotti!
GIOCHI DA TAVOLO: Uno, unico gioco di carte a cui so giocare; Taboo, io sono una bomba.
ALTRE ATTIVITÀ: scrivete quello che vi passa per la testa; fate foto lasciandovi ispirare da quello che avete intorno; chiamate un amico e fatevi due risate; rivoluzionate un angolo di casa vostra.
Non taggo nessuno, chiunque vuol farlo è un figo.
3 notes
·
View notes
Text
I PREFERITI DEL MESE #13: Gennaio
Gennaio è sempre un mese infinito che si porta dietro la fine delle vacanze e la consapevolezza che si, bisogna ricominciare. Gennaio è quel mese in cui tutto sembra possibile perché c��è ancora il traino del nuovo anno ma quest’anno diventa insostenibile il pensiero di essere ancora invischiati in una pandemia globale. Vorrei fare tante cose, invece siamo ancora costretti negli spazi ristretti delle nostre case. Vorrei solo vedere le mie amiche e invece non si può. Sono fagocitata dalle call di lavoro, dalla spossatezza, dall’indolenza. Se un anno fa avevo una voglia incredibile di fare adesso, niente, languisco, sono stufa di allenarmi, di fare cose. Vorrei il clamore di una normalità che stenta a tornare. Gennaio è stato infinito e anche se sono riuscita ad andare in giro, gambe in spalla e passeggiate chilometriche al Valentino pure mi sento un po’ claustrofobica. Aspetto con ansia la primavera.
Ma voglio ricordarlo anche qui, il 13 gennaio ho festeggiato un anno dalla mia liberazione. Ancora non ci credo, davvero.
Comunque, per cambiare le carte in tavola e dare una rinfrescata a questo blog, da inizio anno ho deciso di portare qui su questo spazio di web una delle rubriche che più mi piace guardare su Youtube e che sostanzialmente dimostra che non mi so inventare niente, ma che amo inglobare nel mio modo di essere espressioni, modi e idee che mi colpiscono l’immaginario. “I preferiti del mese” è un format che forse non si presta molto alla parola scritta ma ci proviamo, che tanto se non funziona lo facciamo funzionare a modo nostro.
Enjoy!
MUSICA
Meno male che c’è la musica, a volte davvero se non ce l’ho come sottofondo non riesco a concentrarmi, riempie la mia casa oltre ai miei pensieri che ribollono nel mio cervello. A gennaio oltre ad ascoltare in maniera ossessiva compulsiva le solite canzoni, ne ho aggiunte di nuove al solito loop. Il 29 gennaio è uscita Belva di Gazzelle che anticipava l’uscita di OK, il nuovo CD.
“Non mi chiedi mai veramente come sto
Come vuoi che sto?
Non lo so nemmeno io, boh
Guardami la faccia e poi decidi tu
Tienimi le braccia, così non casco giù, giù”
Non so da quale meandro oscuro ho anche tirato fuori Snowman di Sia una canzone piuttosto malinconica e allo stesso tempo super catchy. Altra recente fissazione anche per Moral of the story di Ashe che racconta della fine di una relazione e la morale della storia è che anche se soffriamo o ci illudiamo va tutto bene lo stesso. Per vie che non sto qui a specificare ho riascoltato, testo alla mano Dear my friend un progetto di Agust D (Suga dei BTS come solista), incluso in D-2 e me ne sono innamorata di nuovo e grazie a Chiara ho riascoltato di nuovo per ossessionarmene anche Daydream contenuto in Hope World il progetto da solista di J-Hope dei BTS. In tutto questo ho sentito per caso Mic Drop dei BTS e mi sono talmente presa bene che ho creato una playlist con solo le canzoni più rappate e movimentante, da ballare come una pazza microfono alla mano che si chiama “Mic drop and catch an airplane”, balliamo e non pensiamo a niente.
LIBRI
Ho letto diverse cose a gennaio, sono contenta di aver ripreso un buon ritmo di lettura nonostante tutto. In una domenica di gennaio ho letto Adultolescence di Gabbie Hanna (che è stato tradotto in italiano per Magazzini Salani, ma che io ho letto in inglese). A 31 anni mi posso ancora considerare una giovane adulta? Non lo so, credevo in realtà che giunta ai trent'anni avrei avuto tutto sistemato, che la mia vita sarebbe stata solida, che non avrei avuto dubbi e invece continuo a navigare nella precarietà tipica dei Millennials: senza un posto fisso, con l'ansia di non riuscire e la sensazione di non avere mai la pensione. Anche se sono più di quattro anni che vivo da sola, continuo a pensare di non sapere come fare molte cose, vivo nel bilico della scoperta quotidiana e la sensazione di non essere mai davvero un'adulta. Gabbie Hanna cristallizza in versi liberi, senza le costrizioni di metrica e rime, il mondo di un'intera generazione, di chi vive allo sbando con poche certezze e tante domande, tempeste emotive e funzionali, che naufragano di fronte all'amara verità che abbiamo una sola certezza: la morte. Relazioni disfunzionali, decisioni a tratti irresponsabili e a tratti troppo grandi, in un mondo sempre più allo sfascio. Letto in un pomeriggio anche le illustrazioni danno il senso della misura dell'incertezza. Alla fine, c'è sempre un bicchiere di alcool in cui affogare la disperazione.
FILM & SERIE TV
Con il Team Drama Club abbiamo finito di vedere quello che è entrato a far parte dei miei drama preferiti di sempre: sto parlando di Do you like Brahms? Tra l’altro il mese prossimo arriva su Netflix.
Lui è un pianista di fama internazionale che ha passato gli ultimi anni a girare per il mondo partecipando ad ogni tipo di competizione per racimolare quanti più soldi possibili da inviare alla sua famiglia., che decide di prendersi un anno sabbatico e tornare in Corea. Lei è una violinista che ha iniziato tardissimo il conservatorio e anche se piuttosto brava non è mai all'altezza dei suoi compagni di corso, dal momento che è in ritardo di anni, che con la musica si sa o inizi da bambino o non hai chances. Si incontrano in una delle prime esibizioni pubbliche di lui appena tornato a casa, ma iniziano a conoscersi quando lei inizia uno stage estivo in una organizzazione che da sempre segue i rapporti con lui. Ma non c'è solo la romance tra i protagonisti che forse non è neanche il punto centrale, il drama racconta dell'amore per la musica, la passione, il talento, l'impegno che ci vogliono per trasformare un sogno in realtà, parla di amore tra amici, parla di sacrifici a volte troppo grandi, parla di trovare la consapevolezza di fare un passo indietro quando necessario, di avere il coraggio di capire che la rinuncia non è sempre una sconfitta. Parla di musica ed esibizioni, di tradimenti e azzardi, e di riconciliazioni. I parallelismi con la storia di Brahms tornano a tormentare i personaggi, e i titoli degli episodi richiamano il vocabolario della musica classica riassumendo appieno ciò che accade.
Vabbé sarei ipocrita a non citare Kim Min Jae che è pazzesco, con questi occhioni enormi che dicono tutto, le mani sul piano che mia debolezza sempre. Bellissima anche la colonna sonora. È un drama dolce, a tratti malinconico, a volte struggente (confesso che mi sono fatta un piantino o due sugli ultimi due episodi), altre amarissimo, ma sempre emozionante e coinvolgente. Amato molto, ve lo consiglio.
BEAUTY
Mentre ero a casa dei miei a dicembre avevo fatto un ordine su Veralab, il sito su cui comprare i prodotti dell’Estetista Cinica. A gennaio ho iniziato ad usare la Wonder C Cream, una crema alla vitamina C. A parte l’odore, devo dire che mi ricorda un po’ un detersivo per i piatti, mi piace sia la consistenza sia come si comporta sulla pelle.
CIBO
Sto cercando di sforzarmi di non mangiare sempre gli stessi cibi tutti i giorni, ed è per questo che ho riscoperto l’amore per il cous-cous. Generalmente ci butto dentro verdure e/o legumi ed ecco che in cinque minuti ho il pranzo.
Per consolarmi in queste settimane terribili di solitudine e apatia, mi sono fatta la torta di mele, con tanto, tantissimo rhum. La ricetta che ho seguito è quella della torta di pere che vi avevo dato nei preferiti di maggio dello scorso anno.
RANDOM
A quanto pare Netflix è responsabile del 15% del traffico internet di tutto il mondo. Il 15%.
È stato individuato uno dei pianeti più antichi dello spazio, ha circa 10 miliardi di anni. È un pianeta roccioso grande una volta e mezza la Terra e distante 280 anni luce dal Sole. La superterra, come è stata chiamaa è stata scoperta grazie al telescopio spaziale della Nasa, Tess (Transiting Exoplanet Survey Satellite), studiando il calo di luminosità del suo sole, provocato dal transito del pianeta.
Mi sono fissata con i cerchietti bombati e ne vorrei comprare uno ma secondo me mi stanno malissimo, e non lo so se è una cosa che ha senso. Probabilmente no.
E voi che avete combinato a gennaio?
Raccontatemelo in un commento.
#Preferiti del mese#gennaio#musica#libri#film & serie tv#beauty#cibo#random#lista#preferiti#discussione#bts
0 notes