#chilometro 19
Explore tagged Tumblr posts
Text
Violento scontro tra due autovetture sulla S.S. 30 a Cassine. Conducenti e passeggeri trasportati in ospedale per accertamenti
Un violento scontro si è verificato lungo la Strada Statale 30 a Cassine, in provincia di Alessandria, all’altezza del km 19. L’incidente, avvenuto nella giornata di oggi,
Un violento scontro si è verificato lungo la Strada Statale 30 a Cassine, in provincia di Alessandria, all’altezza del km 19. L’incidente, avvenuto nella giornata di oggi, ha coinvolto due autovetture che si sono urtate in circostanze ancora da chiarire. Sul posto sono immediatamente intervenuti i Carabinieri, i Vigili del Fuoco e diverse ambulanze del servizio di emergenza sanitaria. I dettagli…
#accertamenti medici#Alessandria#Alessandria news#Alessandria today#allerta guidatori#auto coinvolte#Carabinieri#Cassine#chilometro 19#Codice della strada#cronaca incidente#Cronaca locale#dinamica incidente#Emergenza sanitaria#feriti lievi#Google News#guida sicura#incidente Cassine#Incidente stradale#Incidenti stradali#italianewsmedia.com#manovra errata#notizie Alessandria.#Ospedale di Alessandria#Pier Carlo Lava#prevenzione incidenti#prevenzione stradale#rilievi Carabinieri#S.S. 30#Sicurezza stradale
0 notes
Text
Nassiriya, 20 anni fa la strage: i messaggi di Mattarella e Meloni
Nassiriya, 20 anni fa la strage: i messaggi di Mattarella e Meloni. È il 12 novembre 2003 quando, a Nassiriya, in Iraq, un camion carico di 400 chili di tritolo e liquido infiammabile viene lanciato contro l’ingresso della base “Maestrale”, dove i Carabinieri e l’Esercito italiano hanno stabilito il proprio quartier generale. Il carabiniere Andrea Filippa, di guardia all'entrata, abbatte uno dei due terroristi, ma il mezzo prosegue la sua folle corsa. Poi l'esplosione che, con un effetto domino, fa saltare in aria il deposito munizioni. I sassi di ghiaia con cui erano stati riempiti i bastioni partono come proiettili in tutte le direzioni. Scene apocalittiche, inclusa la rottura dei vetri delle finestre delle case nel raggio di quasi un chilometro. Perdono la vita 28 persone, tra cui 19 italiani. "La Giornata del ricordo dedicata ai Caduti, militari e civili, nelle missioni internazionali per la pace, ricorre nel ventesimo anniversario della strage di Nassiriya, ove, a causa di un vile attentato, morirono 19 italiani tra soldati, carabinieri e civili. Il sentimento del lutto ci accompagna in questo giorno in cui la Repubblica rivolge il suo pensiero ai tanti feriti e caduti nelle missioni che l’Italia ha sviluppato in questi anni a servizio della comunità internazionale e dei diritti dei popoli, insieme all’espressione della solidarietà e vicinanza alle famiglie colpite". A dichiararlo è il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato al Ministro della Difesa, Guido Crosetto. "La partecipazione a queste importanti operazioni in tante travagliate regioni del mondo, è il segno - sottolinea il Capo dello Stato - dell’impegno e del contributo del nostro Paese allo sforzo concreto della comunità internazionale per combattere gli orrori e le atrocità delle guerre e del terrorismo”. "Venti anni ci separano dalla terribile strage di Nassiriya. Venti anni da quel vile e brutale attentato in cui morirono 19 italiani. In questa Giornata, dedicata al ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, l'Italia onora e ricorda tutti coloro che hanno sacrificato la vita per la pace e la sicurezza della nostra Nazione e del mondo. A loro, e a quanti ogni giorno sono impegnati nelle aree più travagliate, va la nostra profonda riconoscenza". A scriverlo sui social è la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Il popolo italiano - sottolinea Meloni - non dimenticherà mai ciò che vent'anni fa è successo a Nassiriya, il più grave attentato terroristico subito dall'Italia nelle missioni internazionali di pace nelle aree di crisi. Sono ancora vivide nelle nostre menti le immagini di quella drammatica giornata e la profonda commozione che l'attentato suscitò in tutta la Nazione, che non mancò di tributare agli eroi di Nassiriya un fortissimo sentimento di affetto e riconoscenza”. A 20 anni dalla strage, i familiari delle vittime chiedono ancora la concessione delle medaglie d'oro al valor militare, per onorare la memoria e il sacrificio dei loro cari. Dei 19 italiani morti nell'attentato di Nassiriya, 5 erano militari dell'esercito e 12 carabinieri. Ecco i loro nomi, con relativi ruoli e gradi. I carabinieri morti a Nassiriya Massimiliano Bruno - maresciallo aiutante, Medaglia d'Oro di Benemerito della cultura e dell'arte Giovanni Cavallaro - sottotenente Giuseppe Coletta - brigadiere Andrea Filippa - appuntato Enzo Fregosi - maresciallo luogotenente Daniele Ghione maresciallo capo Horacio Majorana - appuntato Ivan Ghitti - brigadiere Domenico Intravaia - vice brigadiere Filippo Merlino - sottotenente Alfio Ragazzi - maresciallo aiutante, Medaglia d'Oro di Benemerito della cultura e dell'arte Alfonso Trincone - maresciallo I militari morti a Nassiriya Massimo Ficuciello - capitano Silvio Olla - maresciallo capo Alessandro Carrisi - primo caporal maggiore Emanuele Ferraro - caporal maggiore capo scelto Pietro Petrucci - caporal maggiore Nell'attentato morirono anche due civili: Marco Beci, cooperatore internazionale, e il regista Stefano Rolla, impegnato con la sua troupe nelle riprese di uno sceneggiato.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
3 notes
·
View notes
Text
Fame di volti. Ho 19 anni, guardia di frontiera al confine bulgaro-greco. Starò lì un anno intero, nella terra di nessuno dove, se vedi un volto umano, gli devi sparare. Nessuno ha il diritto di attraversarla. Al posto di frontiera ci sono altri dodici soldati e un comandante, gli unici volti che hai davanti agli occhi, mattina, mezzogiorno e sera. E non è nemmeno una prigione. Una volta al mese hai diritto a un giorno di congedo. I più utilizzano questo giorno per dormire a sufficienza. Il sonno è tra le cose più importanti per il soldato, come pure il cibo. Il sesso è un valore irraggiungibile. Utilizzo questa giornata per arrivare alla vicina città di provincia, che conta a stento tremila anime. Lì non conosco nessuno. Mi alzo con il buio, faccio qualche chilometro a piedi, se incontro un carro lungo la strada faccio l'autostop, qui le macchine passano di rado. Ci metto due ore ad arrivare in città, proprio mentre stanno aprendo l'unico caffè del centro, mi siedo fuori, ordino qualcosa, limonata o Schweppes e guardo i volti. Questa è l'unica cosa che mi dà soddisfazione e pace. Da qualche parte in questo mondo, fuori da questo posto di frontiera, ci sono persone che conducono una vita normale. Mi sembra così lontana e ho paura di non poterci tornare "con capacità integre", come c'è scritto in un libro che tengo nascosto nella borsa con la maschera antigas. Una rassicurante consapevolezza che ci sono volti umani diversi, e la paura in arrivo che il tuo non faccia parte di questi. Che potrebbe non esistere.
Cronorifugio, Georgi Gospodinov.
1 note
·
View note
Text
Agg. : Incidente sulla A1, morto passeggero 19enne di un pullman Flixbus: le immagini dall'autostrada
articolo: https://video.repubblica.it/cronaca/incidente-sulla-a1-passeggero-19enne-di-un-pullman-flixbus-le-immagini-dall-autrostrada/465601/466557?ref=RHEX-BG-P1-S1-T1&rpl=1 lunedì 25 marzo 2024 Un incidente che ha coinvolto un pullman Flixbus si è verificato nella notte in A1, tra Modena Sud e Valsamoggia, al chilometro 174 in direzione sud: un passeggero di 19 anni che viaggiava sul bus è…
View On WordPress
0 notes
Text
Pullman Flixbus coinvolto in un incidente sulla A1, morto un passeggero di 19 anni
Un incidente che ha coinvolto un pullman Flixbus si è verificato nella notte in A1, tra Modena Sud e Valsamoggia, al chilometro 174 in direzione sud e un passeggero di 19 anni è morto. Sei persone sono rimaste feriti: due in condizioni di media gravità e altri quattro con lesioni valutate come lievi. Pullman Flixbus coinvolto in incidente, muore un 19enne: le immagini dalla A1 Il tratto della…
View On WordPress
0 notes
Text
Maratona di New York 2023
Domenica 5 novembre è il momento della Maratona di New York 2023, sesta e ultima Major della stagione, giunta alla 52ma edizione, con più di 50 mila runners attesi per l’evento provenienti da 150 Paesi diversi. In campo maschile tra i professionisti ci saranno gli etiopi Tamirat Tola, Shura Kitata e Amedework Walelegn, oltre a Abdi Nageeye, Cam Levins, Maru Teferi e Koen Naert. Parteciperà anche il primatista italiano sulla distanza Iliass Aouani, per attestarsi nella top10 cercando di avvicinare o migliorare il personale. I podisti si apprestano ad affrontare un percorso abbastanza impegnativo e sicuramente non tra i più scorrevoli, a causa dei ponti e di alcune salite che portano a quota 253 metri il dislivello verticale da superare nell’arco della competizione. La partenza è prevista a di Staten Island all’inizio del Ponte di Verrazzano, che porterà gli atleti nel quartiere di Brooklyn. Dal 3° al 24° km c’è il tratto più scorrevole di tutto il tracciato, mentre a seguire lo scenario è più complicato a partire dal Ponte di Queensboro, che collega il Queens con Manhattan. Il percorso prosegue con la First Avenue, un rettilineo di 5 chilometri caratterizzato da un saliscendi non eccessivo, per poi attraversare il quartiere del Bronx e le strade di Haarlem fino a raggiungere l’arrivo di Centra Park in centro a Manhattan. La prima edizione della Maratona di New York, oggi la maratona più famosa al mondo si tenne il 13 settembre 1970, organizzata dai presidenti del New York Road Runners Club Vincent Chiappetta e Fred Lebow, con 127 concorrenti che, al prezzo di un dollaro, percorsero sei giri lungo il Park Drive di Central Park. Solo 55 arrivarono in fondo, dove un centinaio di spettatori si fermò ad assistere alla vittoria di Gary Muhrcke in 2 ore 31 minuti e 38 secondi, i premi all’epoca erano orologi di poco valore e trofei di competizioni di baseball e bowling. Da allora sono oltre settecentomila le persone che hanno preso parte alla più importante delle sei maratone che fanno parte delle World Marathon Majors, una gara entrata nell’immaginario collettivo anche grazie alle foto delle migliaia di runner affollati sul ponte di Verrazzano a Staten Island pronti a partire, come ogni anno, alle 10.10 della prima domenica di novembre. Dalla prima edizione della Maratona di New York, le cose sono cambiate a cominciare dal percorso. Nel 1976, infatti, per celebrare il bicentenario della nascita degli Stati Uniti, si decise di modificare il tracciato per attraversare tutti i cinque distretti della città, in un circuito che, dopo la partenza dal ponte di Verrazzano di Staten Island, attraversa Brooklyn per circa 19 chilometri prima di entrare a circa metà gara nel Queens dal ponte Pulaski, superare l’East River sul ponte di Queensboro, raggiungere Manhattan, passare brevemente per il Bronx e ritornare infine sempre a Manhattan, prima ad Harlem lungo la Fifth avenue e poi a Central Park South dove migliaia di spettatori si radunano per l’ultimo miglio. A Columbus Circle la corsa rientra nel parco per poi concludersi davanti al ristorante Tavern on the Green. Un percorso difficile, ma un’esperienza da provare assolutamente, tra momenti curiosi e inaspettati come quello al quattordicesimo chilometro dove la Bishop Loughlin High School Band suona ininterrottamente Gonna Fly Now dalla colonna sonora di Rocky, accompagnando il passaggio dal primo all’ultimo concorrente. L’edizione del 1976, con il nuovo tracciato, vede la consacrazione della gara e fu vinta da Bill Rodgers, che si ripetè anche nelle tre edizioni successive, poi la gara vide trionfare per tre anni consecutivi Alberto Salazar, atleta di origini cubane e coach del grande Mo Farah. La prima vittoria di un atleta straniero, il neozelandese Rod Dixon, fu del 1983, seguita l’anno dopo dall’italiano Orlando Pizzolato. L’Italia trionfò nuovamente nei due anni successivi, prima dell’egemonia africana degli ultimi decenni con il Kenya con 24 successi e i due migliori tempi: il 2 ore 22 minuti e 31 secondi della keniota Margareth Okayo e il 2 ore 5 minuti e sei secondi del suo connazionale Geoffrey Mutai. Inoltre la New York City Marathon rimane uno dei simboli mondiali di parità di genere, dato che nel 1970, la Amateur Athletic Union, la federazione sportiva degli Stati Uniti, non permetteva infatti alle donne di partecipare alle maratone, ma Fred Lebow e Vince Chiappetta permisero fin da subito anche alle atlete di potersi iscrivere. E fu proprio una donna, la norvegese Grete Waitz, a conquistare nel 1978 il record mondiale, concludendo la gara con il tempo di 2 ore 32 minuti e 30 secondi, regalando alla manifestazione una grandissima popolarità, che non è più venuta meno. Read the full article
0 notes
Text
Tutti gli UFO sopra Firenze dalla guerra ad oggi: 1977 prima parte
Ci credete? Non ci credete? Poco importa. Il fenomeno ufologico è vecchio quanto il mondo. Gli avvistamenti, reali, finti, "costruiti" nel mondo sono innumerevoli e su Firenze e provincia non mancano. Questa è un piccola rubrica per citare gli avvistamenti registrati su Firenze e provincia dal 1946 al 1980, se poi qualcuno ha a disposizione anche quelli successivi, e ce li fornisce, potremmo pubblicare anche quelli dal 1980 in poi. Questo l'articolo precedente: Tutti gli UFO sopra Firenze dalla guerra ad oggi: 1976 Il 18 aprile 1977 nel cielo di Firenze alle 22:00 fu vista una palla infuocata, lo riporta La Nazione e Il Roma 19-04-1977; La Gazzetta del Popolo del 20-04-1977 Alcuni cittadini videro solcare il cielo da una palla infuocata descritta come "una lampada incandescente", oppure come "una luce improvvisa che s'andata lentamente spegnendosi". Anche alcuni poliziotti, che erano presenti, descrissero l'oggetto sul "Mattinale" della questura di Firenze così: "Una palla di fuoco è stata vista scendere dal cielo e poi abbattere sulla zona del Valdarno". Anche in molte altre località della Toscana fu visto il fenomeno. Lo stesso giorno 18 aprile 1977 sopra Vinci alle 22:00 fu visto una palla gialla, lo riporta Testimonianza raccolta dall'E. U. Etruria di Montespertoli (FI) Ferrali Fabrizio, di anni 18, studente e residente in via Ferrale 57/B in Vinci, mentre si trovava in piazza Leonardo da Vinci poco dopo essere uscito da un bar, osservò verso il monte Albano un oggetto di colore giallo intenso, simile ad una palla (non tanto tonda), di grandezza simile alle 50 lire. La palla appariva bassa sul monte e si muoveva a velocità elevata e con direzione da est ad ovest. Al suo passaggio lasciava una scia impercettibile e breve di colore rosso, che scompariva quasi subito. Dopo aver disegnato all'orizzonte una traiettoria ad arco, la palla scomparve in pochi secondi verso Fucecchio (FI). La quota della palla si aggirava attorno ad un chilometro. Il cielo era stellato. Sempre il 18 aprile 1977 nel cielo del La Querce, frazione di Fucecchio, alle 22:00 videro un bagliore bianco, lo riporta Testimonianza raccolta dall'E. U. Etruria di Montespertoli (FI) Grazzini Paolo di anni 19 (via Delle Chiese 195) e Peri Lorenzo (via Malemerenda) entrambi residenti a La Querce, frazione di Fucecchio, mentre stavano rincasando in auto ed ormai prossimi a La Querce, videro un bagliore bianco che illuminò fortemente la zona circostante. Immediatamente videro poi apparire una palla dalle dimensioni forse superiori alle 10 lire. Al Grazzini sembrò che la palla fosse di colore bianco e che stesse facendo un percorso rettilineo da est ad ovest, mentre il Peri (che guidava l'auto), sostenne che la palla era di colore giallo ed era immobile nel cielo; quest'ultimo seguì meglio il fenomeno, in quanto la palla era comparsa dal suo lato. Comunque, dopo 5/6 secondi che la palla fu avvistata, il bagliore bianco poco prima avvistato si attenuò, mentre la palla diventò di colore rosso ed esplose in piccoli frammenti, anch'essi di colore rosso, che caddero ad arco verso terra, lasciandosi nella loro caduta una scia dello stesso colore. I pezzi poi si spensero prima di toccare terra nel Valdarno, in una zona posta fra S. Croce S/A e Fucecchio. Il cielo era stellato ed il fenomeno complessivamente durò 15/20 secondi. I due testimoni durante lo svolgersi del fenomeno non si sono fermati ma hanno continuato a guidare e, inoltre, non è stato possibile sapere se la strana palla provocasse qualche rumore, perch‚ nella macchina vi era la radio accesa. Read the full article
0 notes
Text
Itinerari nei dintorni del Convitto di Formia
Il centro storico di Formia è un vero e proprio scrigno di monumenti e luoghi d'interesse: è quindi consigliato iniziare la visita da qui.
Mattina: Dopo aver fatto colazione presso la pasticceria Susette, ci si può dirigere verso la prima tappa del tour, ovvero la chiesa di Sant'Erasmo, vicinissima ad altri due luoghi d'interesse storico. Finita la visita, in circa tre minuti a piedi si raggiunge il primo di questi: la Torre di Castellone e il famoso Rione Castellone, che ha conservato le sue caratteristiche medievali di borgo difensivo. A pochi passi, circa 2 minuti, troviamo il Cisternone Romano, ben visibile anche da lontano. Ricordiamo che la visita si svolge principalmente nel sottosuolo, ed è quindi consigliato portare con se degli indumenti che aiutino a contrastare l'umidità. Terminata la visita, prima di fermarsi a pranzo da Magie dei Sapori Bistrot, per assaggiare dei piatti a base di pesce a prezzi convenienti, si può fare un salto veloce alla Porta degli Spagnoli li vicina, dove si potrà ammirare la Torre dell'Orologio.
Pomeriggio: Terminato il pranzo è il momento di fare qualche passo indietro per dirigersi verso il Teatro Romano, anch'esso vicinissimo: circa 130 metri, percorribili in 2-3 minuti a piedi, ed inglobato nelle moderne costruzioni. Da qui ci si muove verso la Parrocchia Santi Lorenzo e Giovanni Battista, le famose chiese gemelle, approfittando per fare una passeggiata sul lungomare, per poi spostarsi verso Torre di Mola, altra testimonianza dell'antica cinta muraria del Castello.
Sera: A circa 1 minuto di distanza, neanche cento metri, è situato il ristorante Civico 57, specializzato in cucina a base di pesce a chilometro 0
Itinerario in sintesi
Colazione presso pasticceria Susette - Ottieni indicazioni
Sant'Erasmo - orari: tutti i giorni dalle 7:00 alle 19:00 - costo biglietto: gratis
Torre di Castellone - orari: soggetta a prenotazione, che può essere effettuata a questo numero 3392217202. Il costo del biglietto: sarà comunicato durante la prenotazione
Cisternone Romano - orari: da settembre ad aprile, sabato, domenica, giorni festivi dalle ore 16:30 alle ore 19:30; da maggio a giugno, sabato, domenica e giorni festivi dalle 17:30 alle 20:30; da luglio ad agosto, da martedì alla domenica (chiuso lunedì), dalle 17:30 alle 20:30 - costo biglietto: €2,00 adulti, €1,00 per ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 18 anni, gratis per i bambini al di sotto dei 10 anni
Porta degli Spagnoli - orari: sempre raggiungibile - costo biglietto: gratis
Pranzo presso Magie dei Sapori Bistrot - Ottieni indicazioni
Teatro Romano - orari: sempre accessibile - costo biglietto: gratis
Parrocchia Santi Lorenzo e Giovanni Battista - orari: dal lun al ven dalle 8:00 alle 20:00 - costo biglietto: gratis
Torre di Mola - al momento il sito è in fase di riallestimento, e potrebbe non essere visitabile all'interno. Resta comunque una particolare testimonianza del passato di Formia, da vedere assolutamente
Cena presso ristorante Civico 57 - Ottieni indicazioni
Dove mangiare a Formia
Ristorante Civico 57: specializzato in cucina mediterranea e di pesce, a km 0
Prezzo medio a persona: da €25,00 a €100,00
Indirizzo e contatti: via Abate Tosti 55/57 Ottieni indicazioni / tel: 0771902919
Magie dei Sapori Bistrot: cucina tradizionale e a base di pesce
Prezzo medio a persona: €7,00 a €23,00
Indirizzo e contatti: via Angelo Rubino, 10 Ottieni indicazioni / tel: 3201871584
Ristorante Bellablu: ristorante specializzato in piatti di pesce e cucina mediterranea
Prezzo medio a persona: €7,00 a €40,00
Indirizzo e contatti: via Caposele,1 (Ottieni indicazioni) / tel: 0771269526
Cosa fare la sera: zone della movida e migliori locali
Formia è tutto sommato una città tranquilla, votata al relax e alla cultura: quindi non vi aspettate di trovare discoteche aperte tutta la notte in zona. Però, sul lungomare, con precisione tra i due porticcioli, è presente una grande concentrazione di pub, discopub, birrerie e altri locali, che garantiscono una vasta scelta sul come passare la serata.
Cook pub Formia: pub con vasta selezione di birre
Indirizzo: Via Pietra Erta, 50 (Ottieni indicazioni) / Pagina facebook
Morgana birreria: birreria aperta fino a tardi, con musica dal vivo e possibilità di ordinare da mangiare
Indirizzo: via Abate Tosti, 105 (Ottieni indicazioni) / Pagina facebook
Apotheke farmacia alcolica: locale specializzato in drink, aperto fino a tardi
Indirizzo: via Tullia 11, (Ottieni indicazioni) / Pagina facebook
Organizza il tuo soggiorno a Formia: info e consigli utili
Come arrivare: in auto tramite l'autostrada A1. In treno, fermata Formia - Gaeta, la stazione dista circa 10 minuti a piedi dal centro città
Come muoversi: il modo migliore è a piedi, vista la vicinanza dei monumenti, i più distanti si raggiungono comunque con una piacevole passeggiata che non pesa più di tanto. Per raggiungere alcune attrazioni, tra cui la Tomba di Cicerone, potrebbe essere necessario affittare un auto.
Dove parcheggiare: sono presenti numerosi parcheggi a pagamento. I parcheggi più vicini alle zone di interesse indicati sono Mamurra parcheggio (Ottieni indicazioni), Formia parcheggio (Ottieni indicazioni), Parcheggio Julia (Ottieni indicazioni) e Parcheggio Degli Aranci (Ottieni indicazioni) con parcheggi sia su strada che al coperto.
Dove dormire: Hotel e b&b a partire da €30,00 a camera - guarda le offerte
Cosa vedere nei dintorni: sono presenti numerosissime località di interesse storico e turistico tra cui la vicina Gaeta (Ottieni indicazioni), Sperlonga (Ottieni indicazioni), Lenola (da andare a trovare l’educatore Pannozzo che farà da Cicerone tra i boschi e le vallate dei Monti Aurunci (Ottieni indicazioni).
Itinerario di Formia
Il centro storico di Formia è un vero e proprio scrigno di monumenti e luoghi d'interesse: è quindi consigliato iniziare la visita da qui.
Mattina: Dopo aver fatto colazione presso la pasticceria Susette, ci si può dirigere verso la prima tappa del tour, ovvero la chiesa di Sant'Erasmo, vicinissima ad altri due luoghi d'interesse storico. Finita la visita, in circa tre minuti a piedi si raggiunge il primo di questi: la Torre di Castellone e il famoso Rione Castellone, che ha conservato le sue caratteristiche medievali di borgo difensivo. A pochi passi, circa 2 minuti, troviamo il Cisternone Romano, ben visibile anche da lontano. Ricordiamo che la visita si svolge principalmente nel sottosuolo, ed è quindi consigliato portare con se degli indumenti che aiutino a contrastare l'umidità. Terminata la visita, prima di fermarsi a pranzo da Magie dei Sapori Bistrot, per assaggiare dei piatti a base di pesce a prezzi convenienti, si può fare un salto veloce alla Porta degli Spagnoli li vicina, dove si potrà ammirare la Torre dell'Orologio.
Pomeriggio: Terminato il pranzo è il momento di fare qualche passo indietro per dirigersi verso il Teatro Romano, anch'esso vicinissimo: circa 130 metri, percorribili in 2-3 minuti a piedi, ed inglobato nelle moderne costruzioni. Da qui ci si muove verso la Parrocchia Santi Lorenzo e Giovanni Battista, le famose chiese gemelle, approfittando per fare una passeggiata sul lungomare, per poi spostarsi verso Torre di Mola, altra testimonianza dell'antica cinta muraria del Castello.
Sera: A circa 1 minuto di distanza, neanche cento metri, è situato il ristorante Civico 57, specializzato in cucina a base di pesce a chilometro 0
Itinerario in sintesi
Colazione presso pasticceria Susette - Ottieni indicazioni
Sant'Erasmo - orari: tutti i giorni dalle 7:00 alle 19:00 - costo biglietto: gratis
Torre di Castellone - orari: soggetta a prenotazione, che può essere effettuata a questo numero 3392217202. Il costo del biglietto: sarà comunicato durante la prenotazione
Cisternone Romano - orari: da settembre ad aprile, sabato, domenica, giorni festivi dalle ore 16:30 alle ore 19:30; da maggio a giugno, sabato, domenica e giorni festivi dalle 17:30 alle 20:30; da luglio ad agosto, da martedì alla domenica (chiuso lunedì), dalle 17:30 alle 20:30 - costo biglietto: €2,00 adulti, €1,00 per ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 18 anni, gratis per i bambini al di sotto dei 10 anni
Porta degli Spagnoli - orari: sempre raggiungibile - costo biglietto: gratis
Pranzo presso Magie dei Sapori Bistrot - Ottieni indicazioni
Teatro Romano - orari: sempre accessibile - costo biglietto: gratis
Parrocchia Santi Lorenzo e Giovanni Battista - orari: dal lun al ven dalle 8:00 alle 20:00 - costo biglietto: gratis
Torre di Mola - al momento il sito è in fase di riallestimento, e potrebbe non essere visitabile all'interno. Resta comunque una particolare testimonianza del passato di Formia, da vedere assolutamente
Cena presso ristorante Civico 57 - Ottieni indicazioni
Dove mangiare a Formia
Ristorante Civico 57: specializzato in cucina mediterranea e di pesce, a km 0
Prezzo medio a persona: da €25,00 a €100,00
Indirizzo e contatti: via Abate Tosti 55/57 Ottieni indicazioni / tel: 0771902919
Magie dei Sapori Bistrot: cucina tradizionale e a base di pesce
Prezzo medio a persona: €7,00 a €23,00
Indirizzo e contatti: via Angelo Rubino, 10 Ottieni indicazioni / tel: 3201871584
Ristorante Bellablu: ristorante specializzato in piatti di pesce e cucina mediterranea
Prezzo medio a persona: €7,00 a €40,00
Indirizzo e contatti: via Caposele,1 (Ottieni indicazioni) / tel: 0771269526
Cosa fare la sera: zone della movida e migliori locali
Formia è tutto sommato una città tranquilla, votata al relax e alla cultura: quindi non vi aspettate di trovare discoteche aperte tutta la notte in zona. Però, sul lungomare, con precisione tra i due porticcioli, è presente una grande concentrazione di pub, discopub, birrerie e altri locali, che garantiscono una vasta scelta sul come passare la serata.
Cook pub Formia: pub con vasta selezione di birre
Indirizzo: Via Pietra Erta, 50 (Ottieni indicazioni) / Pagina facebook
Morgana birreria: birreria aperta fino a tardi, con musica dal vivo e possibilità di ordinare da mangiare
Indirizzo: via Abate Tosti, 105 (Ottieni indicazioni) / Pagina facebook
Apotheke farmacia alcolica: locale specializzato in drink, aperto fino a tardi
Indirizzo: via Tullia 11, (Ottieni indicazioni) / Pagina facebook
Organizza il tuo soggiorno a Formia: info e consigli utili
Come arrivare: in auto tramite l'autostrada A1. In treno, fermata Formia - Gaeta, la stazione dista circa 10 minuti a piedi dal centro città
Come muoversi: il modo migliore è a piedi, vista la vicinanza dei monumenti, i più distanti si raggiungono comunque con una piacevole passeggiata che non pesa più di tanto. Per raggiungere alcune attrazioni, tra cui la Tomba di Cicerone, potrebbe essere necessario affittare un auto.
Dove parcheggiare: sono presenti numerosi parcheggi a pagamento. I parcheggi più vicini alle zone di interesse indicati sono Mamurra parcheggio (Ottieni indicazioni), Formia parcheggio (Ottieni indicazioni), Parcheggio Julia (Ottieni indicazioni) e Parcheggio Degli Aranci (Ottieni indicazioni) con parcheggi sia su strada che al coperto.
Dove dormire: Hotel e b&b a partire da €30,00 a camera - guarda le offerte
Cosa vedere nei dintorni: sono presenti numerosissime località di interesse storico e turistico tra cui la vicina Gaeta (Ottieni indicazioni), Sperlonga (Ottieni indicazioni), Lenola (da andare a trovare l’educatore Pannozzo che farà da Cicerone tra i boschi e le vallate dei Monti Aurunci (Ottieni indicazioni).
Il CISTERNONE ROMANO: Il “Cisternone Romano”, datato al I sec. a.C., è un’imponente struttura ipogea scandita in senso longitudinale da file di pilastri che suddividono l’ambiente in 4 navate coperte da volte a pseudo-crociera. Ubicato sulla sommità dell’arce, corrispondente all’attuale borgo medievale di Castellone, era alimentato dalle sorgenti della zona collinare di S. Maria la Noce per garantire il rifornimento idrico dell’antica città di Formiae. Presenta forti affinità tipologiche con due delle più importanti cisterne del mondo antico, quali la “Piscina Mirabilis” di Miseno e la celebre “Yerbatan Saray” di Istanbul, e può essere considerato un importante tassello nel recupero archeologico delle principali testimonianze dell’ingegneria idraulica romana.
In questo luogo suggestivo il visitatore si trasforma in un viaggiatore-protagonista immerso in uno spazio dinamico, coinvolto da un moto che lo invita ad avanzare verso il “centro focale” dell’ambiente: l’originario ingresso all’antica cisterna. Suoni, colori, giochi di luci e di ombre movimentano questo spazio, svelando particolari e nuove prospettive, e da ogni angolo il visitatore-protagonista è in grado di percepire sensazioni antiche.
1 note
·
View note
Quote
(N)el 1968, la Ddr, o Repubblica democratica tedesca, inserì l’obiettivo della protezione dell’ambiente nella sua costituzione. Poi, nel 1972 – battendo la Repubblica federale di 15 anni – istituì un proprio ministero dell’Ambiente. La propaganda della Ddr sosteneva costantemente che il capitalismo era da incolpare per la distruzione dell’ambiente e che solo il socialismo, con la sua economia statale pianificata, poteva assicurare un ambiente pulito. Ma come sono andate realmente le cose? (...) I dati sulle condizioni ambientali divennero «informazioni classificate» nella Ddr dal 19 marzo 1974 (....). Molti cittadini appresero tutta la verità sullo stato catastrofico dell’ambiente nella Ddr solo dopo la riunificazione. Ecco alcuni fatti, a scopo di confronto: Minaccia climatica: Lo storico Hubertus Knabe, esperto di storia della Ddr, ha affermato: «Uno dei più grandi killer climatici del mondo era, infatti, un paese che aveva abolito il capitalismo: la Ddr». Nel 1989, emetteva CO2 più di tre volte per ogni unità di Pil rispetto alla Repubblica federale; Inquinamento atmosferico, anidride solforosa: Nel 1988, la Ddr emetteva 10 volte più anidride solforosa per chilometro quadrato della Repubblica federale (48,1 tonnellate/mq contro 4,6 tonnellate/mq); Inquinamento atmosferico, particelle trasportate dall’aria: Il valore medio di 20,3 tonnellate per metro quadrato nella Ddr era più di dieci volte superiore a quello della Repubblica federale (1,8 tonnellate per metro quadrato); Stufe a carbone: Nelle case private, al momento della riunificazione, quasi due terzi degli appartamenti nella Ddr erano riscaldati con combustibili solidi come i bricchetti di lignite; Inquinamento dei fiumi: Quasi la metà dei principali fiumi della Ddr erano “biologicamente morti” nel 1989 e il 70% non poteva più essere usato per l’acqua potabile; Quasi la metà dei residenti della Ddr non riceveva acqua potabile pulita, temporaneamente o permanentemente, quando apriva il rubinetto. Questo era dovuto all’alta immissione di azoto, fosforo, metalli pesanti e altri inquinanti nelle acque. Lo storico Knabe ha affermato che: ��Come molti attivisti per il clima oggi, la leadership della Ddr riteneva che solo abolendo il capitalismo si potessero risolvere i problemi ambientali. Credevano che fosse l’avidità delle imprese private a portare a una spietata distruzione della natura. E (...) questo era possibile solo sotto il socialismo». Tuttavia, come dimostrano i fatti sopra descritti, le economie pianificate centralmente sono responsabili di grandi catastrofi ambientali. È quindi ancora più assurdo che gli attivisti del clima di oggi cerchino di convincerci (...) a riporre la nostra fede in una maggiore regolamentazione statale dell’economia per risolvere i problemi ambientali e climatici. Perché la cura rischia di essere peggiore del male.
via https://www.linkiesta.it/2021/11/ambiente-ddr-economia-pianificata-storia/
IL BENECOMUNISMO AVVELENA, DA SEMPRE, COMUNQUE.
E la prima cosa che fanno i benecomunisti al potere è sempre SECRETARE le informazioni e far circolare solo quelle “CONTROLLATE” - ricorda nulla?
11 notes
·
View notes
Text
Correva, ma nella sua vita non si limitò a correre. Correva male, la testa chinata di lato, le spalle contratte, ansimando forte. Una questione di stile; ma era uomo di sostanza, non di forma. Quando i carri armati russi giunsero a Praga non fecero sconti, né lui ne volle. Teneva sì un poster di Stalin in camera, ma era solo l’immagine di un ideale. Uno abituato a correre ripetute da 200 metri con la moglie sul groppone sa cos’è la fatica. E quando la fatica piega il corpo, spesso raddrizza lo spirito. Sul suo groppone doveva decidere lui chi e quando potesse salire, e disse no. Disse no a Stalin e una miniera d’uranio fu il suo confino.
La sua è una storia di sport, d’amore e di vita. Faceva l’operaio per un calzolaio. Un giorno il calzolaio organizzò una gara podistica, un paio di scarpe per ogni partecipante. Una defezione lasciò liberi due scarpini. Fu così che il garzone sedicenne venne convocato dal calzolaio “Corri tu”. Le scarpe non erano della sua misura e lui non aveva mai corso in vita sua. Arrivò secondo. E da quel giorno iniziò ad allenarsi. Di notte, perché allora non c’era pausa pranzo, il lavoro iniziava all’alba per terminare al tramonto. E anche se ci fosse stata, non sarebbe bastata: correva per ore, anche quattro di fila.
Poi la guerra mise in pausa il mondo. Spezzo vite di amici e familiari, ma non spezzò le gambe di un prodigio. Capita spesso che un giovane abbia un talento straordinario: un cuore enorme, arti erculei o polmoni infiniti, ma manchi di testa, di determinazione. O viceversa. Quando invece i talenti fisici e di carattere si sposano nasce qualcosa di straordinario. Lui era così: un cavallo da corsa con l’istinto di un mulo.
Rimase imbattuto per anni, stabilì record del mondo a ripetizione. Vinse mi pare la sua gara per più di 40 volte di fila. Un campione assoluto. Ma la differenza tra un campione e una leggenda sta nel gesto epico.
Era il 1952, olimpiadi di Helsinki. Nessuno pensava che potesse non vincere sia i 5.000 metri che i 10.000 e allora gli organizzatori inserirono le due gare nella stessa settimana, a distanza di pochi giorni. Gli altri atleti scelsero a quale gara partecipare, era difficile farle entrambi. Lui no ovviamente. E le vinse entrambi, ovviamente, e la cosa non stupì molto. La “cosa”, il “come” invece sì. Fece per due volte il record del mondo, e nella gara più lunga doppiando tutti gli avversari.
La Cecoslovacchia si preparò ad accogliere il suo eroe, ma dovette attendere. Mancavano infatti due giorni al termine delle gare di atletica e sua moglie, o meglio la sua futura moglie, avrebbe disputato la finale del giavellotto femminile proprio l’ultimo giorno delle gare. Dana si chiamava la moglie e il destino volle che un’altra volta i due innamorati dovessero condividere una data: erano infatti nati il medesimo giorno, il 19 settembre 1922. Il 27 luglio di trent’anni dopo avrebbero scritto una pagina memorabile della storia dello sport.
Non aveva mai corso una maratona in vita sua e forse non aveva mai neanche pensato di correrla. Ma la notte precedente tornò a visitarlo il calzolaio: “Corri tu”. La mattina della gara, tra lo stupore e l’incredulità si fece assegnare un pettorale. Per chi non ha mai corso, la differenza principale tra una gara di fondo e una maratona sta nei rifornimenti. Nel fondo si parte e si arriva con le proprie energie, mentre per correre oltre 42 km filati occorre integrare, soprattutto bere. Non lo sapeva, o forse se ne dimenticò. Sta di fatto che si fece solo segnalare il probabile vincitore, e decise di corrergli dietro. La sua però era una macchina da pista e conosceva solo quei ritmi. La cadenza in strada gli parve lenta, e così al 19esimo chilometro, distanziati ormai tutti fuorché il favorito, chiese in inglese approssimativo se non fosse il caso di accelerare un po’. In quel momento la leggenda si compì. Dana aveva appena lanciato il suo giavellotto oltre il limite olimpico: medaglia d’oro. Il vento di quel lancio arrivò al marito. Il mulo lasciò spazio al cavallo e prese a galoppare. Arrivò da solo nello stadio proprio mentre stavano premiando la moglie e risuonava l’inno ceco. Vinse, ma non si limitò a vincere: record del mondo. Quando arrivò il secondo, lui si era già cambiato e mangiato una mela.
Correva, correva male ansimando forte. Per questo fu soprannominato “la locomotiva umana”.
Non so se Emil Zatopek sia stato il più grande atleta di sempre, so che nessuno fece mai quello che riuscì a lui. E come un teorema matematico gode immortalità di dimostrazione, così credo nessuno potrà mai eguagliarlo.
Morì a Praga, impoverito dall’uranio in un letto di ospedale pubblico nell’autunno del 2000. Dana era ancora al suo fianco e un’intera nazione pianse il suo eroe. Se passate a Losanna fate un giro nel parco olimpico, c’è la statua di un atleta che corre scomposto con una smorfia di fatica sul volto. In silenzio la sentirete ansimare forte.
Buona olimpiade a tutti.
-Massimo Clara-
21 notes
·
View notes
Link
Verifichiamo se davvero il «modello Italia» sia «imitato in tutto il mondo». Jogging, uscite coi figli e uso degli spazi pubblici negli altri paesi.
In questi giorni di emergenza coronavirus, molti organi d’informazione, uomini politici ed «esperti» italiani ci ripetono che «in tutto il mondo l’Italia è un esempio», che tutti i governi – chi prima e chi poi – ci stanno seguendo sulla strada del lockdown con chiusura di scuole, fabbriche, uffici, luoghi pubblici e norme severe di distanziamento sociale.
Ogni volta che un paese entra nella grande famiglia dei «chiusi per Covid-19», parte una specie di ola, di applauso mediatico, a dargli il benvenuto dalla parte giusta del fronte. «Anche la Russia chiude bar e ristoranti!», «Coprifuoco in Ungheria», evviva!
Al contrario, i paesi non-all(in)eati vengono additati come folli, indifferenti alla salute dei cittadini, e ci si prepara a recitare un «noi ve l’avevamo detto», per quando finalmente si renderanno conto di avere sbagliato tutto.
A noi sembra che questa sete di conferme internazionali dimostri in realtà una certa insicurezza, o quantomeno il bisogno di mezzo gaudio nel mal comune.
In realtà, le situazioni dei vari paesi non sono davvero paragonabili, perché sono diversi i sistemi sanitari, le risorse, la demografia, le fonti giuridiche, i territori e i numeri del contagio.
Tuttavia, crediamo sia interessante verificare più da vicino se davvero il «modello Italia» sia stato «imitato in tutto il mondo» e quali siano le principali differenze, specie rispetto alle attività all’aria aperta, alle uscite con i figli e all’utilizzo degli spazi pubblici.
Questo perché certe regole non dipendono tanto – o non solo – dai livelli di contagio o dalle abitudini di un paese, quanto piuttosto da una diversa interpretazione di ciò che è salubre e ciò che non lo è in presenza del virus Sars-Cov2.
Ecco una carrellata, senza pretese di scientificità ma utile a farsi un’idea.
■ Cominciamo dalla Germania, dove le misure di contenimento sono scattate il 16 marzo.
Nel presentarle, la cancelliera Angela Merkel ha dichiarato che:
«Frequentare gli spazi pubblici è permesso da soli, o in compagnia di un’altra persona soltanto, oppure insieme ai propri conviventi. Andare al lavoro, fare la spesa per beni di prima necessità, curarsi, partecipare a esami e incontri essenziali, assistere gli altri e fare sport o attività individuali all’aperto è ovviamente [selbstverständlich] sempre possibile» purché ci si mantenga a un metro e mezzo di distanza.
Restano aperti i mercati settimanali.
Non ci sono autocertificazioni o documenti da presentare quando si esce.
■ In Francia le misure di contenimento del contagio sono entrate in vigore dal 17 marzo e per almeno 15 giorni.
Di tutti i paesi che abbiamo preso in esame, la Francia è l’unico dove ci siamo imbattuti in un documento simile all’autocertificazione italiana. Il modulo però non è mai cambiato, è lo stesso dall’inizio dell’emergenza. [Correzione: è cambiato una volta, il 25 marzo scorso, come spiegato nei commenti qui sotto.]
Le uscite da casa sono permesse per i soliti bisogni necessari, per il lavoro, oltreché per passeggiate e attività fisica, purché da soli o in compagnia del proprio nucleo familiare, per un’ora al giorno, in un raggio di un chilometro, cioè un’area di 3,14 km quadrati e un perimetro di 6,28 km.
Se trasgredisci le regole, rischi 135 euro di multa. In caso di recidiva (2 violazioni in 15 giorni), diventano 1500. 3 volte in un mese diventa infrazione penale, con 6 mesi di carcere e 3750 euro di multa.
■ Il Coronavirus Act è una legge del Regno Unito dal 23 marzo e resterà in vigore almeno per tre settimane.
È vietato incontrarsi in luoghi pubblici in più di due persone, a meno che non si sia conviventi. Ai funerali possono assistere i parenti più prossimi.
Bisogna stare a casa, se non per: acquisti necessari; motivi di cura o di lavoro; una forma di esercizio fisico al giorno – corsa, bici, passeggiata – da soli o con i propri conviventi;
Bisogna sempre mantenere due metri di distanza dai non-conviventi e limitare il più possibile il tempo passato fuori.
Se non rispetti queste regole, la polizia può farti rientrare a casa; disperdere un assembramento; arrestarti se non segui le indicazioni e opponi resistenza. Può multarti per 60 sterline, ridotte a 30 se paghi entro 14 giorni. Ogni volta che sei recidivo, la multa raddoppia.
Non ci sono moduli da compilare e portare con sé.
■ In Svezia il governo sta prendendo misure relative all’economia e alla gestione della salute. Il Primo Ministro ha parlato alla nazione il 22 marzo. Non ci sono però leggi o decreti che regolino il distanziamento sociale.
Chi non sta bene o presenta sintomi, è invitato a restare a casa e a non recarsi a scuola o sul posto di lavoro.
Vengono dati consigli specifici agli over 70, come stare a casa, evitare i mezzi pubblici, ecc.
Scuole superiori e università sono invitate a implementare la didattica on-line.
Per quanto riguarda le attività fisiche, ecco cosa dice l’Agenzia di Sanità Pubblica di Svezia (Folkhälsomyndigheten) nella sua pagina di FAQ sul Covid-19:
«Esercizio fisico e pratica sportiva sono benefici per la salute pubblica, queste attività devono continuare. Non vi è necessità di annullare allenamenti, partite e tornei locali, palestre e centri sportivi possono restare aperti. Tuttavia, queste attività devono essere regolate per ridurre al minimo il rischio di contagio, seguendo le indicazioni per gli eventi con meno di 500 persone [testo in svedese].»
■ Dal 17 marzo in Belgio sono state rinforzate le misure di contenimento, con la raccomandazione di non uscire se non per andare al lavoro, in banca, alle poste, nei negozi di alimentari, dal medico, dal benzinaio e per aiutare persone bisognose.
L’esercizio all’aperto è permesso e raccomandato, insieme ai propri conviventi o al massimo con un’altra persona. Le uscite con la famiglia sono permesse.
■ In Olanda misure restrittive sono entrate in vigore dal 23 marzo.
I funerali, i matrimoni, le riunioni religiose o politiche sono permesse, con al massimo 30 persone e purché i partecipanti mantengano una distanza di 1,5 metri. Sono vietate riunioni in luoghi pubblici con più di tre persone non conviventi.
Passeggiate e attività all’aperto sono consentite. Parchi, giardini e spiagge restano aperti purché possano garantire gli standard igienici previsti e le persone possano mantenere un metro e mezzo di distanza tra loro.
I bambini di meno di 12 anni possono giocare insieme, purché sotto la supervisione di adulti che stiano ad almeno un metro e mezzo di distanza gli uni dagli altri.
■ Nello Stato Spagnolo dal 14 marzo c’è lo «stato di allarme, eccezione o assedio» su tutto il territorio.
Ci sono provvedimenti diversi per ciascuna comunità autonoma.
Il Real Decreto 463/2020 del 14 marzo dichiara che si può uscire per acquistare alimenti e farmaci, per motivi di cura, lavoro, assistenza ad anziani, minori, disabili e vulnerabili, per cause di forza maggiore, situazioni di necessità e qualunque altra attività di natura simile. Tutte queste attività devono svolgersi individualmente, salvo che si accompagnino minori, anziani, o per altre cause ben motivate.
Le trasgressioni sono punite ai sensi della Legge Organica 4/1981 sullo «stato di allarme, d’eccezione o di assedio». Per i casi meno gravi, multe da 100 a 600 euro.
Il governo nazionale ha specificato che le attività all’aperto e dei bambini al parco sono proibite. Si può portare il cane a pisciare.
Per quanto riguarda i divieti, dunque, la situazione spagnola è la più vicina a quella italiana. Con la differenza che là non ci sono documenti o autocertificazioni da portare con sé. [Aggiornamento: la Generalitat de Catalunya richiede un’autocertificazione.]
■ A Malta sono state annunciate oggi, 27 marzo, restrizioni per ultrasessantenni, donne incinte e persone con particolari patologie, come il diabete. Non sono consentiti assembramenti oltre le 5 persone. Chi ha sintomi di Covid-19 deve lasciare il lavoro e stare in quarantena retribuita.
Da nessuna parte abbiamo trovato riferimenti a divieti di passeggiare o fare attività fisica, né a un’autocertificazione.
■ Negli Stati Uniti d’America ogni stato membro ha preso provvedimenti normativi diversi.
L’ordine del governatore della California è di stare a casa, fatta eccezione per i lavoratori di 16 settori-chiave dell’economia.
Tuttavia, sul sito del governo statale è spiegato chiaramente che si può fare attività all’aperto, purché si resti a due metri di distanza da chi non è un proprio convivente.
Sempre mantenendo la distanza di due metri si può portare fuori il cane, passeggiare, correre, andare in bicicletta e frequentare i parchi nazionali.
In Illinois sono chiusi i playground per bambini, ma si può comunque fare attività all’aperto di qualunque tipo, purché a distanza di due metri dai non-conviventi.
In Louisiana, è consentito l’esercizio fisico e si può uscire per andare a trovare un parente o frequentare un luogo di culto. Sono consentiti gli incontri e le riunioni con meno di dieci persone.
Lo stato di New York ha limitato le attività esterne a quelle che permettono di mantenere la distanza di due metri e di evitare assembramenti. Ci sono regole specifiche per gli anziani e i soggetti a rischio, i quali comunque possono uscire per fare attività all’aperto, purché solitarie.
Il sito del Dipartimento per la Conservazione dell’Ambiente invita esplicitamente a visitare i parchi nazionali per mantenere il proprio benessere psicofisico. Gli ingressi a pagamento sono stati sospesi, per evitare code in entrata.
Non ci sono moduli da compilare e portare con sé.
■ In Canada a livello nazionale, ci sono solo una serie di consigli e suggerimenti per le comunità locali, e solo relativi agli assembramenti. Nessuna restrizione alla circolazione degli individui.
Ad esempio, in Alberta, l’isolamento in casa è previsto solo per chi arriva dall’estero (14 gg) e per chi ha sintomi (10 gg).
Il distanziamento sociale è richiesto, ma non obbligatorio.
Si possono tenere riunioni fino a 50 persone, purché si svolgano in luoghi adatti sotto l’aspetto dell’igiene e non vi siano partecipanti giunti dall’estero, medici o personale sanitario strategico, ultrasessantenni o soggetti a rischio.
La regola non vale per i supermercati e simili. Sono chiusi molti luoghi pubblici. Ristoranti e caffè devono ridurre la loro capacità del 50% e non superare le 50 persone nel locale.
■ Anche in India, paese per il quale si parla del «più grande lockdown del mondo» e del quale abbiamo visto solo bastonate inferte da poliziotti a malcapitati passanti, lo stato federale rimanda alle decisioni dei vari membri dell’Unione. Ad esempo, in Maharashtra, la regione di Mumbai:
Il trasporto pubblico è sospeso; sono consentite riunioni pubbliche solo se non superano le 5 persone; sono aperti solo i negozi che offrono servizi essenziali; I luoghi di culto sono chiusi; i cantieri edili anche; Si deve restare a casa, salvo uscire per le attività permesse e mantenendo la distanza. Nessuno verrà legalmente perseguito «per aver infranto in buona fede queste restrizioni».
In generale, nei vari stati, non c’è una casistica elaborata per definire quando si possa uscire e quando no. È permesso per le attività essenziali, purché si mantenga la distanza di un metro, senza creare assembramenti di più di 5 persone.
Non sono necessarie autocertificazioni né documenti specifici.
⁂
Al termine di questa rapida carrellata, alcune impressioni:
Al momento non pare che il «modello Italia» stia spopolando nel mondo, come invece sembrerebbe leggendo i nostri giornali e guardando la nostra tv. Lo sta seguendo, a grandi linee, soltanto la Spagna, dove però non sono stati introdotti documenti specifici da esibire all’autorità. Niente autocertificazione.
Quest’ultima, tra i paesi presi in esame, ce l’ha solo la Francia, dove però c’è molto più margine per passeggiate e attività all’aperto, anche insieme alla famiglia.
Il divieto di passeggiata e jogging come è stato imposto in Italia non si riscontra quasi da nessuna parte. Del resto, ricordiamolo: la stessa OMS dice che passeggiare e muoversi all’aperto aiuta a combattere l’epidemia. Men che meno sembra diffuso lo stigma di stato per chiunque prenda una boccata d’aria.
Ovviamente, la situazione è fluida, e quei paesi col tempo potrebbero decidere di muoversi nella stessa direzione dell’Italia.
Resta il fatto che, sebbene da settimane i nostri cronisti e opinionisti dicano che «tutti ci imitano», allo stato attuale non è affatto così.
E noi, ripetiamo, ci siamo concentrati solo su alcuni aspetti: attività all’aria aperta, uscite con i figli (da noi non previste in alcun modo), utilizzo degli spazi pubblici. È plausibile che lo stesso possa dirsi per gli altri aspetti del presunto «Modello Italia», come le tipologie di fabbriche chiuse o i sostegni per chi non lavora.
Serviranno, insomma, altre carrellate.
Wu Ming
da https://www.wumingfoundation.com/giap/2020/03/modello-italia-coronavirus/
1 note
·
View note
Text
Manutenzione sulla Statale 299 "di Alagna" a Novara: senso unico alternato per i lavori sul cavalcaferrovia
Anas annuncia gli interventi dal 18 al 19 dicembre 2024 per garantire sicurezza e migliorare l’infrastruttura.
Anas annuncia gli interventi dal 18 al 19 dicembre 2024 per garantire sicurezza e migliorare l’infrastruttura. Anas, società del Gruppo FS Italiane, ha annunciato il completamento dei lavori di manutenzione dei parapetti sul cavalcaferrovia al chilometro 1,350 della strada statale 299 “di Alagna”, a Novara. L’intervento riguarda un’infrastruttura fondamentale che attraversa la linea ferroviaria…
#aggiornamenti traffico#aggiornamenti viabilità Piemonte#Alessandria today#ANAS#Anas aggiornamenti#app per viabilità#app VAI Anas#cavalcaferrovia manutenzione#cavalcaferrovia Novara-Agognate#Google News#Gruppo FS Italiane#GUIDA E BASTA#guida sicura#infrastrutture ferroviarie#interventi Anas Novara#italianewsmedia.com#lavori Anas Piemonte#lavori di manutenzione Anas#lavori dicembre 2024#Lavori pubblici#lavori stradali dicembre#manutenzione infrastrutture#manutenzione stradale#Miglioramento strade#mobilità informata#Novara FS Italiane#Novara lavori stradali#Novara statali.#Novara-Agognate#Piemonte viabilità
0 notes
Text
Verona, torna "Mura Urban Trail"
Verona, torna "Mura Urban Trail" Un sabato sera all'insegna dello sport, dello stare insieme e del fare del bene. Una corsa proposta su tre diversi tracciati e con due partenze distinte per l'edizione 2024 del Mura Urban Trail. Il primo start alle ore 19 per il percorso più lungo da 30 km e alle ore 21 per i tracciati da 8km e 16km. Tutti sono stati studiati per dare la possibilità ai partecipanti di testare la propria forza e correre lungo la cinta muraria di Verona, patrimonio Unesco, in un'esperienza unica capace di combinare sport, natura e amore per il territorio. L'evento è inserito nel calendario degli appuntamenti del Mura Festival 2024. Il programma è stato presentato questa mattina dall'assessore all'Ambiente del Comune di Verona insieme a Pier Nicola Fazzini di Studioventisette e co-organizzatore di Mura Urban Trail e Stefano Stanzial direttore G.a.a.c. 2007 Veronamarathon Asd e co-organizzatore di Mura Urban Trail. I percorsi dell'edizione 2024 8Km Monumental: Non competitiva, notturna, ideale per i principianti o per chi vuole vivere un'esperienza di scoperta, questo percorso vi farà scoprire i monumenti più belli della città. 16Km Brave: Competitiva con dislivello di 400 m e un percorso misto asfalto, sterrato. Riservata a tesserati FIDAL o altro Ente di Promozione Sportiva o Runcard, comunque in possesso di certificato medico per attività agonistica. 30Km Wild: Il percorso più estremo, competitivo, con un dislivello di circa 1.000 m e un percorso orientato più allo sterrato. Riservato anche questo a tesserati FIDAL o altro Ente di Promozione Sportiva o Runcard, comunque in possesso di certificato medico per attività agonistica. Scopri i percorsi nel dettaglio al link: https://muraurbantrail.it Sono già oltre 1000 gli iscritti nelle varie distanze. Il Mura Urban Trail è promosso dal Comune di Verona e organizzato da Studioventisette e Verona Run Events, con il supporto di FORST, NaturaSì, Uprent, Kleos, Gazebo Flash e Sol de Montalto. Ulteriori iscrizioni potranno essere effettuate all'Expo Village allestito al Mura Festival sul Bastone di San Bernardino in Circonvallazione Maroncelli (di fronte al civico 8/A) il giorno 8 giugno dalle ore 14.30 alle ore 18.30 fino ad esaurimento dei pettorali disponibili. Solidarietà In collaborazione con la Ronda della Carità Verona ODV la corsa sarà l'occasione per mettere in campo e sostenere il progetto sociale Shoestainable "Un altro chilometro insieme",dedicato al riutilizzo e alla donazione di scarpe inutilizzate. Un'occasione per sensibilizzare i partecipanti e per dare nuova vita e una nuova "casa" a un oggetto che spesso finisce in soffitta o viene cestinato. Sarà quindi possibile portare con sé delle scarpe inutilizzate che verranno raccolte dai volontari della Ronda e messe a disposizione dei senzatetto. Tema di quest'anno è l'invito a dar voce al proprio istinto, risvegliando l'animale totemico più affine alla propria indole per farsi guidare dalle sue caratteristiche peculiari e raggiungere il traguardo. Dai voce al tuo istinto, scopri l'animale totemico che è in te Il Mura Urban Trail 2024 invita i partecipanti a dare voce al proprio istinto, esplorando il mondo affascinante degli animali totemici. Gli animali totemici sono stati parte integrante di molte culture antiche, rappresentando forza, saggezza e connessione con la natura. Essi ci insegnano a onorare le nostre caratteristiche più profonde e a trovare equilibrio e armonia nel nostro cammino. Orso, farfalla, gatto, cervo, falco, cavallo, lupo, leone ed elefante: ogni animale rappresenta un insieme di qualità uniche e potenti, che si esprimono nell'animo degli sportivi in modi diversi. Ogni partecipante di questa edizione del Mura Urban Trail avrà l'opportunità di sperimentare e vivere questa connessione, adottando l'essenza dell'animale totemico che sente più affine al proprio istinto per affrontare con determinazione la corsa. Talk e associazioni Il pomeriggio vedrà protagonisti all'Expo Village di San Bernardino i talk e la parte espositiva delle associazioni e delle realtà presenti. Si parte dalle 17 con Livio Venturelli e Andrea De Bartolo, massaggiatori professionisti che parleranno de "La cura del corpo in preparazione alla gara", a seguire Fabio Orazi, posturologo, con "Canali postural method: la postura come metodo efficace contro i traumi a carico iterativo nella corsa". Presente anche Claudio Lapolla, della palestra Kleos: "Il punto di partenza per una preparazione sportiva performante". Ospiti, anche le Pink Ambassador, con il talk "L'importanza dello sport e della prevenzione". Pink Ambassador sono donne che dopo avere affrontato un tumore tipicamente femminile hanno accettato la sfida lanciata da Fondazione Umberto Veronesi: allenarsi per arrivare a correre la distanza di una mezza maratona. Le Pink Ambassador promuovono la raccolta fondi a favore della ricerca scientifica sui tumori femminili sostenuta da Fondazione Veronesi. Mura Urban Trail è un progetto promosso dal Comune di Verona - Assessorato Unesco - e realizzato da Studioventisette e Verona Run Events. Sponsor dell'iniziativa: FORST, NaturaSì, Uprent, Kleos, Gazebo Flash, Sol de Montalto. Sponsor tecnici: Phapparel, Trekbikes, Urtateam, Live Massaggi, Bio Move Studio, Andrea De Bartolo, Fondazione Veronesi.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Photo
Hello, Brain, and Good: TIM 4G 19:00 JJ 29 1 chilometro di distanza NO MORE terroni, please! Hookup is not intension, but good vibes remain. A smart brain attracts me, but don't start the conversation by saying hello, how are you. None info is real, except pics are genuine and recent. CONDIVIDIIL PROFILO DI JJ SCOPRI COSA NE PENSANO I TUOI AMICI SEGNALA JJ X Salvini approves
2 notes
·
View notes
Text
Il lago rosa non è più così rosa
Il lago rosa non è più così rosa
19 maggio 2022. 16 settembre 2022. Lungo la costa del Senegal, in Africa occidentale, solo un chilometro di spiaggia separa le acque rosa brillante del lago Retba da quelle blu-verdi scure dell’Oceano Atlantico. Ma le condizioni del lago (chiamato anche Lac Rose) non sono sempre così rosee. Situato a circa 40 chilometri a nord-est di Dakar, il lago Retba attira visitatori che vogliono vedere…
View On WordPress
0 notes
Link
La NASA è sempre vigile circa possibili collisioni con asteroidi. Il telescopio Pan-STARRS scansiona il cielo ogni notte. Ogni mattina lo staff di Pan-STARRS esamina le potenziali minacce per poi scoprire che non sono nulla di preoccupante. Ma il 19 ottobre 2017, Pan-STARRS ha individuato un oggetto in rapido movimento tra le stelle e i successivi calcoli di posizione e velocità hanno rivelato qualcosa di totalmente diverso. Il 22 ottobre avevamo già abbastanza dati da capire che quest'oggetto non proveniva dal nostro sistema solare.
00:51 Accidenti! Fu allora che ricevetti la chiamata che tutti gli studiosi del sistema solare aspettano. Lasciatemi dire quanto è stato emozionante.
01:01 (Risate)
01:02 È dagli anni '70 che la NASA aspetta di vedere una cometa interstellare attraversare il sistema solare, ma fino ad allora, non avevamo visto niente. Il nostro sistema solare è enorme. Persino per ricevere un pacco dal sistema stellare più vicino, a 4,4 anni luce di distanza, ci vorrebbero più di 50.000 anni. Il che complica le cose. Il nostro visitatore è entrato nel sistema solare da sopra il piano dei pianeti, venendo dalla direzione della costellazione Lira, si è avvicinato di più al Sole il 9 settembre, entrando nell'orbita di Mercurio. Non è un particolare avvicinamento, né una distanza insolita, ma osservare gli oggetti da vicino è molto più facile. Il 14 ottobre, prima della nostra scoperta, ha compiuto il maggior accostamento alla Terra, a circa 24 milioni di chilometri. Il che è molto vicino in termini astronomici.
01:59 Invece di chiamarlo con il suo interminabile nome scientifico, l'abbiamo chiamato semplicemente "Rama", come l'astronave cilindrica che attraversa il sistema solare nel classico fantascientifico di Athur C. Clarke del 1973. Ma non sarebbe stato giusto, perciò, dato che è stato scoperto da un telescopio delle Hawaii, abbiamo chiesto a due esperti di cultura hawaiana, un navigatore e un linguista, di proporre un nome. Ci hanno proposto "'Oumuamua", che significa esploratore o messaggero proveniente da un lontano passato.
02:37 Questa scoperta è importante per molte ragioni, ma per me la più significativa è ciò che 'Oumuamua può dirci riguardo al passato del nostro sistema solare. La nascita di un nuovo sistema solare e la crescita dei pianeti possono essere dei processi violenti e caotici. I detriti ghiacciati e rocciosi vengono espulsi dal nuovo sistema solare mentre i pianeti si muovono attraverso il disco di polveri dal quale si sono formati.
03:06 Ora, avete mai sentito un brivido emotivo? Qualcosa di così eccitante che un tremolio percorre su e giù la vostra spina dorsale? O qualcosa di molto toccante? Beh, per me è stato così. Sono rimasta a bocca aperta. Finalmente avevamo qualcosa proveniente da un altro sistema solare abbastanza vicino da permetterci di osservarlo.
03:31 Dunque, cosa vorreste sapere riguardo a 'Oumuamua, il primo visitatore proveniente da un altro sistema stellare? Beh, mi vengono in mente tante cose, ma non sempre si può avere ciò che si desidera. 'Oumuamua si stava allontanando e svaniva molto velocemente. Nel giro di circa una settimana, la sua luminosità era calata di 100 volte. Avremmo avuto poco tempo per studiarlo facilmente. Quindi dovevamo velocizzare le procedure per ottenere l'utilizzo del telescopio. In genere c'è molta competizione e si è soggetti alla revisione paritaria, è un processo che può durare mesi, ma noi dovevamo condensare tutto in pochi giorni. Fu l'inizio di una "amichevole" competizione per le risorse. Ok, sarò diretta. È stata una lotta spietata. Abbiamo abbandonato tutto il resto, lavoravamo giorno e notte cercando di stilare una proposta scritta ad arte da mandare ai direttori dell'osservatorio. Buone notizie. Ce l'abbiamo fatta.
04:34 Ora, da un punto di vista prettamente egoistico, la prima cosa che vorremmo sapere è quanto è massiccio 'Oumuamua. Dopotutto è passato molto vicino alla Terra e l'abbiamo saputo solo dopo. Quali sarebbero state le conseguenze nel caso in cui avesse colpito la Terra? Beh, l'energia d'impatto dipende dalla velocità al quadrato per la massa e la massa dipende dalle dimensioni e da cosa è fatto. Quanto è grande 'Oumuamua e che forma ha? Beh, possiamo capirlo dalla sua luminosità. Se non mi credete, immaginate di confrontare la luminosità di una lucciola con quella delle luci di posizione di un aereo lontano. Sapete che l'aereo è molto più luminoso. Appare fioco solo perché è molto lontano. Ci servirà anche sapere quanto è riflettente la superficie di 'Oumuamua, e non ne abbiamo la più pallida idea, ma è plausibile che la sua riflettanza sia simile a quella dei piccoli asteroidi e delle comete del nostro sistema solare, o, in termini tecnici, una via di mezzo tra il carboncino e la sabbia bagnata.
05:44 Oggi la maggioranza dei grandi telescopi viene usata in modalità di servizio, il che significa che dobbiamo mettere a punto tutte le istruzioni, inviarle all'operatore del telescopio, e poi aspettare con ansia che i dati tornino indietro, pregando gli dei del clima. Scommetto che la maggior parte di voi non ha un lavoro strettamente legato alle previsioni del tempo. Ma noi non avremmo avuto una seconda possibilità. Dato che il cielo era sereno, 'Oumuamua aveva deciso di fare i capricci. La sua luminosità non era costante. Qui vediamo 'Oumuamua che sfreccia tra le stelle. È indicato al centro. Le stelle si spostano perché il telescopio segue il suo movimento. All'inizio era fioco, poi è diventato luminoso, poi di nuovo fioco e così via, come fa la luce quando viene riflessa dai quattro lati di un oggetto oblungo.
06:39 Questo estremo cambiamento di luminosità ci ha portati a trarre un'incredibile conclusione sulla sua forma. Come viene mostrato in questa stampa, si direbbe che 'Oumuamua è molto lungo e stretto, con un rapporto assiale di circa 10 a 1. Se fosse di colore scuro, sarebbe lungo quasi un chilometro. Nel nostro sistema solare non c'è niente di simile. Abbiamo pochissimi oggetti con un rapporto assiale maggiore di 5 a 1. Quindi non sappiamo come si sia formato, forse durante la nascita del proprio sistema solare.
07:17 La luminosità di 'Oumuamua variava ogni 7,34 ore, o così pensavamo. Gli altri team ci fornivano nuovi dati, che non coincidevano. Perché più informazioni raccogliamo, più diventa difficile interpretarle? Capimmo che 'Oumuamua non ruota nel solito modo. Oscilla come una trottola. Quindi mentre ruota intorno all'asse minore, ruota anche intorno all'asse maggiore, oscillando su e giù. Un movimento così energetico è quasi sicuramente il risultato di una violenta spinta subita nel sistema solare di origine. Ora, il modo in cui deduciamo la forma dalla luminosità dipende strettamente dalla rotazione, quindi ora dobbiamo ripensare a quale forma possa avere e, come mostra questo bel dipinto di Bill Hartmann, crediamo che 'Oumuamua potrebbe essere simile a un ovale appiattito.
08:15 Ma torniamo all'energetica. Di cosa è fatto? Beh, l'ideale sarebbe avere un pezzo di 'Oumuamua in laboratorio, così da poterlo studiare nel dettaglio. Ma siccome neanche un'industria privata riuscirebbe a lanciare una sonda in una settimana su una cosa del genere, gli astronomi devono accontentarsi di osservarlo da lontano. Gli astronomi hanno osservato come la luce interagisce con la superficie. Alcuni colori possono essere assorbiti, dando un'impronta digitale chimica, mentre altri no. Alcune sostanze possono riflettere solo la luce blu o rossa. Nel nostro caso, 'Oumuamua rifletteva più luce rossa, dandogli un aspetto simile alla superficie ricca di composti organici della cometa visitata recentemente dalla sonda Rosetta. Ma non tutto ciò che appare rossastro ha la stessa composizione. Anche i minerali che hanno piccoli pezzi di ferro sulla superficie possono apparire rossi, così come il lato oscuro di Giapeto, la luna di Saturno, mostrata nelle foto della sonda Cassini. Anche i meteoriti di ferro e nichel, possono apparire rossi. Quindi non sappiamo ciò che si trova sulla superficie, e ancora meno ciò che si trova all'interno. Tuttavia sappiamo che deve essere abbastanza compatto da non disgregarsi mentre ruota, quindi probabilmente ha una densità simile a quella degli asteroidi rocciosi, o forse anche maggiore, come il metallo.
09:45 Vorrei almeno mostrarvi le bellissime immagini che abbiamo ottenuto da uno dei telescopi terrestri. Va bene, lo ammetto, non è poi così spettacolare.
09:55 (Risate)
09:56 Non abbiamo una buona risoluzione. Persino il telescopio spaziale Hubble non offre una vista migliore. Ma l'importanza dei dati di Hubble non sta nelle immagini, ma nel fatto che ha prolungato le nostre osservazioni di due mesi e mezzo dalla scoperta, quindi possiamo ottenere più posizioni lungo l'orbita, sperando che ciò ci permetta di capire da dove viene 'Oumuamua.
10:21 Cos'è quindi 'Oumuamua? Noi crediamo fermamente che si tratti di uno scarto archeologico originatosi dal processo di formazione di un altro sistema planetario, una sorta di residuo spaziale alla deriva. Alcuni scienziati credono che 'Oumuamua potrebbe essersi formato in prossimità di una stella molto più densa della nostra, la cui forza di marea avrebbe frammentato la materia planetaria nella prima fase di vita del sistema solare. Altri invece sostengono che si sia formato durante la morte di una stella, forse durante l'esplosione di una supernova, con la frantumazione della materia planetaria.
11:02 Qualunque cosa sia, crediamo che sia naturale, ma non possiamo provare che non sia artificiale. Il colore, la strana forma e il movimento rotante potrebbero avere un'altra spiegazione. Ora, anche se non crediamo che si tratti di tecnologia aliena, perché non fare un esperimento e cercare un segnale radio? Il programma Breakthrough Listen è servito proprio a questo. Ma fino ad ora 'Oumuamua è rimasto in silenzio.
11:33 Potremmo mandare una sonda su 'Oumuamua e rispondere a questa domanda una volta per tutte? In realtà abbiamo la tecnologia per farlo, ma sarebbe un viaggio lungo e costoso, e lo raggiungeremmo in un punto così lontano dal Sole, che la traiettoria finale di avvicinamento sarebbe molto complicata.
11:49 Quindi credo che 'Oumuamua abbia molte altre cose da insegnarci, e potrebbero esserci ulteriori sorprese in serbo, dato che gli scienziati, me inclusa, continuano a lavorare sui dati. Ma soprattutto credo che questo visitatore ci ha fatto capire che il nostro sistema solare non è isolato. Siamo parte di un ambiente molto più vasto, e, in realtà, potremmo persino essere circondati da visitatori interstellari senza neanche saperlo. Forse questo regalo inaspettato ha fatto sorgere più domande, che dato risposte, ma siamo stati i primi ad accogliere un visitatore di un altro sistema solare.
12:32 Grazie.
12:33 (Applausi)
12:42 Jedidah Isler: Grazie, Karen. È stato molto interessante. Grazie. Se mi ricordo bene, l'abbiamo identificato piuttosto tardi. Le future tecnologie, come il Large Synoptic Survey Telescope, ci aiuteranno a rilevare cose simili in anticipo?
12:56 Karen Meech: Sì. Speriamo di iniziare a vedere molte cose simili. L'ideale sarebbe trovarne una mentre si avvicina al Sole, perché avremmo il tempo di fare tutte le ricerche, o sarebbe ancora meglio avere una sonda pronta a partire ferma nei punti L4 o L5, vicino alla Terra, così quando passa qualcosa, possiamo inseguirla.
2 notes
·
View notes