#chicomendes
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O Ambientalismo, da Série "Entre sem bater".
E você aí, com sua bricolagem e jardinagem, se achando...
Vê se acorda no Dia Mundial do Meio Ambiente.
#TAOQUEI?
#Ambientalismo #Entresembater #ChicoMendes #Bricolagem #LutadeClasses
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Raimundao
Primo do Chico Mendes
Tive o prazer de conhecer
#art#drawing#desenho#arte#dessin#dibujo#chicomendes#chico#mendes#cousin#chalk#carvao#grafite#graphite#pencil#lapis#p&b#b&w
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Lançamento 😊 camiseta #chicomendes https://www.instagram.com/p/CnEnk_5OJmM/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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"Il 22 dicembre 1988 Chico Mendes viene ucciso davanti alla porta di casa dai fazendeiros Alves da Silva, proprietari del seringal Cachoeira.Chico Mendes era un estrattore di caucciù fin dalla nascita. Viveva nello sato dell'Acre in Brasile. Il 10 marzo 1976 i lavoratori brasiliani, guidati da Chico Mendes, misero in atto la prima empate, l'occupazione delle terre per impedire il disboscamento delle foreste ad opera dei grandi latifondisti. Negli anni successivi questa pratica si intensifica semre di più, i lavoratori dele foreste si riuniscono in assemblee popolari per decidere come combattere le speculazioni dei grandi proprietari. I seringueiros (raccoglitori di gomma) iniziarono ad organizzarsi per salvare ettari di foresta, dichiarati reservas extrativas, dove potessero continuare a raccogliere e lavorare il lattice di gomma e raccogliere frutti e fibre vegetali. Tra il 1976 e il 1977 le empates si intensificano sempre di più. I lavoratori vengono colpti da una dura repressione: centinaia di seringueiros sono incarcerati, decine uccisi dalle guardie dei latifondisti. Chico Mendes partecipò alla fondazione del Sindacato dei lavoratori Rurali di Brasileia e Xapuri. Cercava di unire la difesa della foresta con la rivendicazione di una riforma agraria.Uno degli ultimi empates organizzati da Chico Mendes riguardava il seringal Equador, la cui proprietà era rivendicata dal fazendeiro Darli Alves, allo scopo di destinare l'area a pascolo dopo averla disboscata. L' uccisione del leader sindacale era da tempo pianificata ai livelli alti dell'União Democrática Ruralista con coperture politiche e istituzionali. L'azione dei seringueiros infatti non era più un fatto isolato e doveva assolutamente essere fermata.Chico Mendes sapeva di essere stato condannato a morte dai latifondisti. In uno dei suoi ultimi discorsi aveva detto: "Non voglio fiori sulla mia tomba, perché so che andrebbero a strapparli alla foresta. Voglio solo che la mia morte serva per mettere fine all'impunità dei jagunços, che possono contare sulla protezione della polizia federale dell'Acre e che, dal 1975 in avanti, hanno già ammazzato nella zona rurale più di cinquanta persone." #chicomendes https://www.instagram.com/p/CJF9hj0AdFA/?igshid=16mfsj2a6fgiz
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Il 22 dicembre 1988 Chico Mendes viene ucciso davanti alla porta di casa dai fazendeiros Alves da Silva, proprietari del seringal Cachoeira.
Chico Mendes era un estrattore di caucciù fin dalla nascita. Viveva nello sato dell'Acre in Brasile.
Il 10 marzo 1976 i lavoratori brasiliani, guidati da Chico Mendes, misero in atto la prima empate, l'occupazione delle terre per impedire il disboscamento delle foreste ad opera dei grandi latifondisti.
Negli anni successivi questa pratica si intensifica semre di più, i lavoratori dele foreste si riuniscono in assemblee popolari per decidere come combattere le speculazioni dei grandi proprietari. I seringueiros (raccoglitori di gomma) iniziarono ad organizzarsi per salvare ettari di foresta, dichiarati reservas extrativas, dove potessero continuare a raccogliere e lavorare il lattice di gomma e raccogliere frutti e fibre vegetali. Tra il 1976 e il 1977 le empates si intensificano sempre di più. I lavoratori vengono colpti da una dura repressione: centinaia di seringueiros sono incarcerati, decine uccisi dalle guardie dei latifondisti.
Chico Mendes partecipò alla fondazione del Sindacato dei lavoratori Rurali di Brasileia e Xapuri. Cercava di unire la difesa della foresta con la rivendicazione di una riforma agraria.
Uno degli ultimi empates organizzati da Chico Mendes riguardava il seringal Equador, la cui proprietà era rivendicata dal fazendeiro Darli Alves, allo scopo di destinare l'area a pascolo dopo averla disboscata. L' uccisione del leader sindacale era da tempo pianificata ai livelli alti dell'União Democrática Ruralista con coperture politiche e istituzionali. L'azione dei seringueiros infatti non era più un fatto isolato e doveva assolutamente essere fermata.
Chico Mendes sapeva di essere stato condannato a morte dai latifondisti. In uno dei suoi ultimi discorsi aveva detto: "Non voglio fiori sulla mia tomba, perché so che andrebbero a strapparli alla foresta. Voglio solo che la mia morte serva per mettere fine all'impunità dei jagunços, che possono contare sulla protezione della polizia federale dell'Acre e che, dal 1975 in avanti, hanno già ammazzato nella zona rurale più di cinquanta persone come me, leader seringueiros impegnati a salvare la foresta amazzonica e dimostrare che il progresso senza distruzione è possibile. "
Solo la grande indignazione sollevatasi a livello nazionale e internazionale fece sì che Darli Alves, il mandante dell'omicidio, e il figlio Darci, l'esecutore, fossero arrestati e l'omicidio non rimanesse senza colpevoli come era sempre accaduto in passato. I due fratelli vennero condannati a 19 anni di reclusione ma 4 anni dopo, con la complicità della polizia, riuscirono a scappare. Darli Alves non era l'unico mandante dell'assassinio. Dietro ai due latifondisti c'erano fazendeiros dell'UDR molto più potenti come Joao Branco e Adalberto Aragao, ex sindaco di Rio Branco.
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#Repost by the amazing artist and animal activist @katelouisepowell . ✨This draw is so powerful and holds a very serious reality in which our eco system and animals faces, many ignores and I wonder why and until when ✨ I grew up in Brazil and around mid’s and late 80’s , there was already alarming reports of massive deforestation in the Amazon due to animal agriculture by IINPE a Brazilian satellite and space Intituion studies that works with @nasa ✨ A few activists stared to take action at the time and tried to stop , such as #chicomendes who ended up being gun down by cattle ranchers ✨ today I believe we can emerge towards a more sustainable and humane plant based economy ✨By the time I left Brazil permanently, there was many types of nut trees and types of birds around ; today many of these nuts tree such as “castanhas do Pará “ and many types of birds are gone ✨They lost their habitat for an insane cruel system of animal agriculture , creating an imbalance to our eco system that leads to #climatechange ✨Money is making people ignore this insanity , we can’t eat money tho ✨It is 2019 , we now understand where protein and nutrients comes from , which are from pants, trees fruits , and grains ✨My question is ; Until when we will keep ignoring this over greedy ? Please watch @cowspiracy #vegan #govegan #speakingmymind #veganshare #vegansofig #environment #veganforeverything #amazon #animalagriculture #cowspiracy #vegansofnj #vegansofny #vegana #veganosdoinstagram https://www.instagram.com/p/B0VRqroBlVH/?igshid=1if2kmu6sfif6
#repost#chicomendes#climatechange#vegan#govegan#speakingmymind#veganshare#vegansofig#environment#veganforeverything#amazon#animalagriculture#cowspiracy#vegansofnj#vegansofny#vegana#veganosdoinstagram
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Desde os anos 70, Chico Mendes organizava manifestações pacíficas em defesa da floresta amazônica e de seus povos. Mendes e seringueiros literalmente abraçavam árvores para impedir que motosserras as cortassem em pedaços. Naquela época, poucas pessoas falavam do valor da floresta em pé, da importância da proteção das famílias da Amazônia e da criação de reservas extrativistas sustentáveis. Como liderança ambiental, Chico Mendes defendeu a união dos povos da floresta e a criação de unidades de conservação. Teve habilidade para reunir interesses dos povos indígenas, seringueiros, castanheiros, pequenos pescadores, quebradeiras de coco e populações ribeirinhas. Sua visão singular ajudou a criar os modelos de reservas extrativistas (Resex) hoje no país. Na mesma década ainda recebeu o prêmio Global 500 da ONU, a medalha de Meio Ambiente da Better World Society e chamou atenção internacional sobre a necessidade de proteger a floresta com projetos que valorizassem os moradores da Amazônia. Seu ativismo ambiental foi registrado no documentário inglês "Eu Quero Viver". Enquanto isso no Brasil, recebia ameaças de morte de fazendeiros. Sem conseguir proteção, foi assassinado em dezembro de 1988, uma semana após completar 44 anos, com tiros de escopeta no peito na porta de sua casa. Essa é a história do agronegócio na Amazônia: 30 anos atrás já matavam defensores do meio-ambiente. Foi um escândalo internacional. Após sua morte, dezenas de entidades se reuniram para formar o Comitê Chico Mendes. A autarquia ligada ao Ministério do Meio Ambiente (MMA) que cuida das unidades de conservação no país recebe o nome de Instituto Chico Mendes de Conservação da Biodiversidade/ ICMBio. Qualquer um que dirige o Ministério do Meio Ambiente no país deveria saber quem são as principais lideranças do movimento ambientalista brasileiro. Mas o atual Ministro disse em rede nacional que não sabia quem era Chico Mendes... Saiba mais: "Legado do ambientalista Chico Mendes, morto há 30 anos, mantém-se vital para a sobrevivência da Amazônia" - National Geographic, 14/12/2018: https://bit.ly/2RYqZeq "Ministro reconhece ignorância sobre quem foi Chico Mendes e sobre o mérito da luta pelo meio ambiente", G1, 12/02/2019: https://glo.bo/2GJbCoh
http://bit.ly/2SEqMCf
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Chico Mendes (1944 - 1988). Francisco Alves Mendes Filho, mais conhecido como Chico Mendes foi um seringueiro, sindicalista, ativista político brasileiro. Lutou a favor dos seringueiros da Bacia Amazônica, cuja subsistência dependia da preservação da floresta e das seringueiras nativas.#m Linguagem arte digital. #chicomendes #artedigital #cultura #salvador #ator #legado #memoria #teatro #natureza #iconesdacultura #ativista #artecontemporanea #arte #art #denissenafossil #operariocultural #pinturadigital #green #bahia #verde (em Salvador, Bahia, Brasil) https://www.instagram.com/p/Chv0WtFuDri/?igshid=NGJjMDIxMWI=
#m#chicomendes#artedigital#cultura#salvador#ator#legado#memoria#teatro#natureza#iconesdacultura#ativista#artecontemporanea#arte#art#denissenafossil#operariocultural#pinturadigital#green#bahia#verde
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Algumas lutas não podem ser esquecidas. #chicomendes #acre #resexchicomendes #xapuri #EleNão (em Rio Branco, Acre) https://www.instagram.com/p/BpYXtCDDugYIL8Qij67etHYmA7Nc445U7MDcZc0/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=14fnhy573wptf
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Chico Mendes, presente.
Hoje, o colossal Chico Mendes faz 77 anos. Indispensável para compreender e participar da luta contra a sanha capitalista. Chico Mendes, presente. Ilustração digital sobre foto de Miranda Smith. Doe para a causa! Faça um Pix usando o botão ou, diretamente no aplicativo do seu banco, o QRCode abaixo. Faça um Pix! Obrigado!
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#COP26 #UN #amazonia #cognitor #journalists #angelamerkel #savetheplanet #sergiofeitozacosta #bookwriter #mpb #forest #poetry #songwriter #fictionbook #chicomendes #bookauthor # #authors #writers #greepeace #bono #chicomendes #GiseleBundchen #dorothystang #iea #nasa #CateBlanchett #community #favela #who #reforestation (em Ilha do Governador) https://www.instagram.com/p/CWQqgyCA7WR/?utm_medium=tumblr
#cop26#un#amazonia#cognitor#journalists#angelamerkel#savetheplanet#sergiofeitozacosta#bookwriter#mpb#forest#poetry#songwriter#fictionbook#chicomendes#bookauthor#authors#writers#greepeace#bono#giselebundchen#dorothystang#iea#nasa#cateblanchett#community#favela#who#reforestation
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"At first I thought I was fighting to save rubber trees, then I thought I was fighting to save the Amazon Rain Forest. Now I realize I am fighting for humanity." - Chico Mendes #loh #lokdouthippiez #loks #lights #camera #action #instagram #insta #rizzle #therizzleapp #tumblr #twitter #socialthatpays #uhiveapp #displayapp #chicomendes #chicomendesquotes #herbalist #herbalistsofinstagram #herbalistofrizzle #herbalistactivist #cannabisactivist #waronmisinformation #adobe #adobephotoshop #adobecreativecloud #adobecreative #adobedrawing (at California) https://www.instagram.com/p/CPJf3T4lGjd/?utm_medium=tumblr
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#Repost @arvoreagua • • • • • • Chico Mendes foi morto em Xapuri, 22 de dezembro de 1988, há 32 anos. 🙏🏾 Recebeu diversas ameaças de fazendeiros, mas não conseguiu proteção do governo. Foi assassinado uma semana após completar 44 anos, com tiros de escopeta no peito na porta de sua casa. Desde os anos 70, Chico organizava manifestações pacíficas em defesa da floresta amazônica e de seus povos. Ele e seringueiros literalmente abraçavam árvores para impedir que motosserras as cortassem em pedaços. Naquela época, poucas pessoas falavam do valor da floresta em pé, da importância da proteção das famílias da Amazônia e da criação de reservas extrativistas sustentáveis. Como liderança ambiental, Chico Mendes defendeu a união dos povos da floresta e a criação de unidades de conservação. Teve habilidade para reunir interesses dos povos indígenas, seringueiros, castanheiros, pequenos pescadores, quebradeiras de coco e populações ribeirinhas. Sua visão singular ajudou a criar os modelos de reservas extrativistas (Resex) hoje no país. Recebeu o prêmio Global 500 da ONU, a medalha de Meio Ambiente da Better World Society e chamou atenção internacional sobre a necessidade de proteger a floresta com projetos que valorizassem os moradores da Amazônia. Seu ativismo ambiental foi registrado no documentário inglês "Eu Quero Viver". Após sua morte, dezenas de entidades se reuniram para formar o Comitê Chico Mendes. A autarquia ligada ao Ministério do Meio Ambiente (MMA) que cuida das unidades de conservação no país recebe o nome de Instituto Chico Mendes de Conservação da Biodiversidade/ ICMBio. Saiba mais: "Legado do ambientalista Chico Mendes, morto há 30 anos, mantém-se vital para a sobrevivência da Amazônia" - National Geographic, 14/12/2018: https://bit.ly/2RYqZeq #chicomendes #chicomendesvive https://www.instagram.com/p/CJH7j2IBXBN/?igshid=13wucu6045ues
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Há exatamente 32 anos, era assassinado o sindicalista Chico Mendes, em Xapuri, AC, sua terra natal.
Dias antes, 15 de dezembro, ele completara 44 anos.
Além de sindicalista, Chico Mendes foi ambientalista e ativista na defesa dos seringueiros e dos seringais, da floresta Amazônia e sua população.
A morte de Chico Mendes causou uma comoção mundial, já que a luta por melhores condições de trabalho, reforma agr��ria, um meio ambiente preservado e ativismo político já tinha o levado para outros países.
Em 1989, eu estava na segunda série. Teve um concurso (concursos, ah, sempre me perseguem!) de redações e o tema, se não me engano, era livre.
Escrevi sobre o homem que sangrava como uma seringueira. Lembro que, quando vi a reportagem na tevê, fiquei chocada em ver aquele homem morto, na frente da esposa e filhos, no fundo de casa, com tiros de escopeta.
Foi abatido, como um dos bichos do mato de dentro da floresta.
Lembro que escrevi mais ou menos isso: tiros, sangria, ambiente, bichos.
Ganhei uma caixa de lápis de cor e a redação ficou no mural da escola como premiação.
Jamais imaginei que, décadas depois, eu teria um contato, ainda que pequeno, com a área ambiental.
Se estivesse vivo, Chico Mendes estaria com 76 anos. Mas, sinceramente, não creio que vivo nos dias de hoje.
Só sei que, aonde quer que ele esteja, está ao mesmo tempo apreensivo e cheio de esperanças, já que há muito tempo ele dizia:
“No começo pensei que estivesse lutando para salvar seringueiras, depois pensei que estava lutando para salvar a Floresta Amazônica. Agora, percebo que estou lutando pela humanidade".
Chico Mendes vive!
*desenho e esboço feitos por mim com base em uma foto dele de 1988 extraída do Wikipédia.
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"Il 22 dicembre 1988 Chico Mendes viene ucciso davanti alla porta di casa dai fazendeiros Alves da Silva, proprietari del seringal Cachoeira.Chico Mendes era un estrattore di caucciù fin dalla nascita. Viveva nello sato dell'Acre in Brasile. Il 10 marzo 1976 i lavoratori brasiliani, guidati da Chico Mendes, misero in atto la prima empate, l'occupazione delle terre per impedire il disboscamento delle foreste ad opera dei grandi latifondisti. Negli anni successivi questa pratica si intensifica semre di più, i lavoratori dele foreste si riuniscono in assemblee popolari per decidere come combattere le speculazioni dei grandi proprietari. I seringueiros (raccoglitori di gomma) iniziarono ad organizzarsi per salvare ettari di foresta, dichiarati reservas extrativas, dove potessero continuare a raccogliere e lavorare il lattice di gomma e raccogliere frutti e fibre vegetali. Tra il 1976 e il 1977 le empates si intensificano sempre di più. I lavoratori vengono colpti da una dura repressione: centinaia di seringueiros sono incarcerati, decine uccisi dalle guardie dei latifondisti. Chico Mendes partecipò alla fondazione del Sindacato dei lavoratori Rurali di Brasileia e Xapuri. Cercava di unire la difesa della foresta con la rivendicazione di una riforma agraria.Uno degli ultimi empates organizzati da Chico Mendes riguardava il seringal Equador, la cui proprietà era rivendicata dal fazendeiro Darli Alves, allo scopo di destinare l'area a pascolo dopo averla disboscata. L' uccisione del leader sindacale era da tempo pianificata ai livelli alti dell'União Democrática Ruralista con coperture politiche e istituzionali. L'azione dei seringueiros infatti non era più un fatto isolato e doveva assolutamente essere fermata.Chico Mendes sapeva di essere stato condannato a morte dai latifondisti. In uno dei suoi ultimi discorsi aveva detto: "Non voglio fiori sulla mia tomba, perché so che andrebbero a strapparli alla foresta. Voglio solo che la mia morte serva per mettere fine all'impunità dei jagunços, che possono contare sulla protezione della polizia federale dell'Acre e che, dal 1975 in avanti, hanno già ammazzato nella zona rurale più di cinquanta persone." #chicomendes https://www.instagram.com/p/B6Xgn-QC6Ql/?igshid=txsg5sjrpgb0
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Il 22 dicembre 1988 Chico Mendes viene ucciso davanti alla porta di casa dai fazendeiros Alves da Silva, proprietari del seringal Cachoeira.
Chico Mendes era un estrattore di caucciù fin dalla nascita. Viveva nello sato dell'Acre in Brasile.
Il 10 marzo 1976 i lavoratori brasiliani, guidati da Chico Mendes, misero in atto la prima empate, l'occupazione delle terre per impedire il disboscamento delle foreste ad opera dei grandi latifondisti.
Negli anni successivi questa pratica si intensifica semre di più, i lavoratori dele foreste si riuniscono in assemblee popolari per decidere come combattere le speculazioni dei grandi proprietari. I seringueiros (raccoglitori di gomma) iniziarono ad organizzarsi per salvare ettari di foresta, dichiarati reservas extrativas, dove potessero continuare a raccogliere e lavorare il lattice di gomma e raccogliere frutti e fibre vegetali. Tra il 1976 e il 1977 le empates si intensificano sempre di più. I lavoratori vengono colpti da una dura repressione: centinaia di seringueiros sono incarcerati, decine uccisi dalle guardie dei latifondisti.
Chico Mendes partecipò alla fondazione del Sindacato dei lavoratori Rurali di Brasileia e Xapuri. Cercava di unire la difesa della foresta con la rivendicazione di una riforma agraria.
Uno degli ultimi empates organizzati da Chico Mendes riguardava il seringal Equador, la cui proprietà era rivendicata dal fazendeiro Darli Alves, allo scopo di destinare l'area a pascolo dopo averla disboscata. L' uccisione del leader sindacale era da tempo pianificata ai livelli alti dell'União Democrática Ruralista con coperture politiche e istituzionali. L'azione dei seringueiros infatti non era più un fatto isolato e doveva assolutamente essere fermata.
Chico Mendes sapeva di essere stato condannato a morte dai latifondisti. In uno dei suoi ultimi discorsi aveva detto: "Non voglio fiori sulla mia tomba, perché so che andrebbero a strapparli alla foresta. Voglio solo che la mia morte serva per mettere fine all'impunità dei jagunços, che possono contare sulla protezione della polizia federale dell'Acre e che, dal 1975 in avanti, hanno già ammazzato nella zona rurale più di cinquanta persone come me, leader seringueiros impegnati a salvare la foresta amazzonica e dimostrare che il progresso senza distruzione è possibile. "
Solo la grande indignazione sollevatasi a livello nazionale e internazionale fece sì che Darli Alves, il mandante dell'omicidio, e il figlio Darci, l'esecutore, fossero arrestati e l'omicidio non rimanesse senza colpevoli come era sempre accaduto in passato. I due fratelli vennero condannati a 19 anni di reclusione ma 4 anni dopo, con la complicità della polizia, riuscirono a scappare. Darli Alves non era l'unico mandante dell'assassinio. Dietro ai due latifondisti c'erano fazendeiros dell'UDR molto più potenti come Joao Branco e Adalberto Aragao, ex sindaco di Rio Branco.
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