#castelli di sabbia
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Un pugno di belle parole e tu ci hai costruito castelli.
Perché per te, adesso è presto, ma accadrà che sparirà nuovamente, forse, e ti avrà lasciata con le briciole...
E lì, dovrai per forza trovare come restare in piedi...
Tutta intera!
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Era troppo amore. Troppo grande, troppo complicato, troppo confuso, e azzardato e fecondo e doloroso. Era tutto quello che potevo dare, più di quanto mi convenisse. Per questo s’infranse. Non si esaurì, non finì, non morì, semplicemente s’infranse, crollò come una torre troppo alta, come una scommessa troppo alta, come un’aspettativa troppo ambiziosa.
Era stato troppo amore, tutto quello che potevo dare, più di quanto fosse logico.
Era stato troppo amore. Poi, il nulla.
Almudena Grandes
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Castelli di sabbia
Agosto è i mese delle vacanze, soprattutto del mare, delle distese di sabbia che in alcuni luoghi della nostra penisola diventano delle vere e proprie città effimere. Sulla spiaggia sono soprattutto i bambini che con secchiello e paletta si divertono a costruire con la sabbia costruzioni fantastiche, castelli destinati a distruggersi con la prima alta marea. Ci sono però delle persone che ne…
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Le spiagge bianche
e deserte
si sono stancate dei baci del mare
Adesso
si distendono
pigre
languide
perse nella bianca abitudine
della sabbia
Le spiagge sono stremate
dalle carezze
del mare
Per questo hanno freddo
e costruiscono castelli
di sabbia:
per passare il tempo
Eunice Arruda, Le spiagge, da Invenzioni della disperazione, 1973
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Le ragioni per cui oggi scrivere per i bambini è così difficile, sono infinite, ma una certo è che è nata in noi l'idea che ai bambini tutto può far male. La fantasia ci atterrisce perché è avventurosa, imprevedibile e forte. Noi ne abbiamo poca, e per giunta l'adoperiamo con mani parsimoniose e schifiltose. Quando si scrivono o si stampano libri per bambini, per prima cosa si sbarrano porte e finestre. No alle storie di dolore perché il dolore fa male. No alle storie di miseria perché sono patetiche. No alle lagrime. No alla commozione. No alla crudeltà. No ai cattivi, perché non bisogna che i bambini conoscano la cattiveria. No ai buoni perché la bontà è sentimentale. No al sangue perché fa impressione. No ai castelli lussuosissimi perché sono evasione. No alle fate perché non esistono. I bambini sono fragili e perciò li nutriremo con vivande lavate e disinfettate. Li educheremo alla concretezza, avendo però sterilizzato la concretezza, avendo isolato nella concretezza ciò che non manda né bagliori né lampi. Li nutriremo con sabbia, accuratamente filtrata e senza batteri. Li nutriremo col bicarbonato, col borotalco e con la carta assorbente. Mi si dirà che ai bambini piace il bicarbonato. Può anche darsi che gli piaccia quando non hanno altro. Il problema però non è che gli piaccia o gli dispiaccia il bicarbonato. Il problema è invece come crescono con questo tipo di alimentazione i bambini.
- Natalia Ginzburg
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Dei sogni di ogni notte ci rimane
un vago sentimento di abbandono,
di vento e mare che hanno devastato
i fragili castelli costruiti di carte e sabbia.
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Tu sei nelle cose che incontro, tu mi sei nell'agosto, nelle braci, nei pesci, anche se non ci sei, tu sei la nuotata che faccio io al largo, la corrente che scontro col piede, l'orizzonte che appena si vede, la riga, la barca, il traguardo, traiettoria, àncora e vela; tu sei la racchetta che batte e scandisce l'odore di cocco, di creme da donna. La Romagna, i castelli, i bagnini, nei palazzi popolari, coi costumi stesi fuori, tu sei; sei nell'estate, che guido da sola, al casello, là al bivio; nella sabbia che scrollo dal mio telo giallo, nei "papà guardami", nei tuffi sciocchi, nel bruciore ai ginocchi; sei nell'acqua profonda; ogni cosa tu riempi e tu manchi, mi manchi e ti aspetto, quando tu non ci sei, anche se tu già sei nella fretta che ho di tornare; sei la mia smania di insegnarti a nuotare.
Beatrice Zerbini, da "In comode rate".
#Beatrice Zerbini#Zerbini#poetry#poesia#citazione#citazioni#quotes#assenza#mancanza#nostalgia#presenza
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Sentito un bimbo per strada con lo zainetto sulle spalle dire a quella che forse era sua nonna: "Adesso è primavera poi arriva l'estate! TUTTI AL MARE! I castelli di sabbia aaaaahhh che bello niente problemii niente compitii" Volevo che ero io.
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Chissa' quante volte mi sono ritrovato spettatore in quel traffico nelle domeniche d'estate. Mio zio Giuseppe prendeva noi nipotini, ci caricava sulla sua fiat 600 e puntava verso Ostia. Almeno 4 ore di coda sulla Cristoforo Colombo. Il termometro del traffico si misurava li', sulla discesa del Palasport. Dalla cima si poteva vedere la C. Colombo per un lunghissimo tratto. Quando sotto si vedeva una distesa di auto incolonnate a passo di lumaca, quello era il segnale che anche quella domenica sarebbe stata infernale. I disagi erano mille, dal caldo torrido ai km a piedi per quanto si era parcheggiato lontani dalle spiagge libere, pero'non ti facevi domande, era la normalita'. La cosa che ricordo con piu' stupore era la musica. Dalle radio a transistor, ai mangiadischi, non c'era metro quadrato dove non ascoltavi canzonette estive.. @ilpianistasultetto
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P.s. A distanza di anni ho finalmente capito perche' mio zio Giuseppe ci portava al mare. La sua era solo una scusa per avere l'assenso di mia nonna altrimenti al mare non lo mandava. Caricava noi ma ogni volta caricava anche una qualche ragazzetta di cui s'era innamorato. Insomma, lui tubava con la "pischella" e noi ragazzini facevamo castelli di sabbia 😉
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Dico io che senso ha che andiamo al mare se poi non vuoi aiutarmi a costruire i castelli di sabbia
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Amore è pietà, è voglia di salvare qualcuno. Essere non solo rilevante, ma fondamentale nella sua vita. Farla diventare, da notte, giorno.
È porsi al di sopra delle sue più grandi paure: la malattia, la morte, il dolore insensato. È additargli il cielo e farsi cielo.
Come disse Leopardi, amore è "alta pietà". Professori sorridevano sul fatto che lui alle donne chiedesse pietà e di questa si contentasse.
Se avessero capito, avrebbero avuto un brivido o sarebbero caduti a terra come morti.
Non tutti tollerano la luminosità della luce di Dio. Altri la respirano e giocano con gli atomi e l'energia nel suo paradiso come i bambini immemori fanno castelli di sabbia.
La pietà di Gesù per l'uomo, il suo scandaloso amore che non tutti comprendono, è lo stesso amore che pervade il tutto come una legge chimico-fisica.
L'amore chimico, l'amore fisico: quale vergogna? Atomi e molecole si organizzano, pianeti gravitano. Non sei tu dissimile da loro, tu che vuoi restituita la tua vita da altri, che puoi vivere solo in loro unione.
Pavese che si dispera di non riuscire ad essere autonomo e accontentarsi della solitudine e della meschina rivalità, è più né meno una particella nel vuoto che tenta di organizzarsi in una forma di vita.
Io che nutro i piccioni e faccio per loro la differenza, che ho quest'impudenza di voler essere la vita per qualcuno, sono come tutto il resto. I bisogni, i disagi, i dolori sono fatti per far emergere la pietà dell'amore e dell'unione, sono l'anti-decomposizione dell'esistente.
Il bello in tutto ciò è che la fuga nella morte - la morte vera, la dimenticanza - non è contemplata. L'essere è e non può non essere. E non ha che un'unica soluzione, un unico stato di riposo, come ogni piccolo atomo, molecola, formica e uomo che contiene.
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~ La roccia ~
Per amore
reggo pesi più grossi di queste spalle.
Sotto il carico
non cede il mio cuore
ma la mia mente.
Occhi piccoli scrutano affamati di sorrisi
tendono mani in cerca di sostegno ai loro passi giovani.
Mi invento la forza e resto roccia.
Dentro sbriciolo in lenta sabbia
e segna il tempo come fossi clessidra
ma io lo ignoro
e ci gioco costruendo castelli quando nessuno guarda.
@conilsolenegliocchi 🐞
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Ieri ho letto per caso alcune dichiarazioni di Emily Ratajkowski che definiva chic divorziare. Mi domando cosa ci sia di così chic in un amore che finisce, i sogni di due persone andati in frantumo e distrutti come castelli di sabbia. Per sposarsi e vivere insieme la vita bisogna essere consapevoli della propria scelta. Ci saranno sicuramente mesi dove tutto va storto. Ma se basta un like per mettere in crisi la coppia, quella coppia non è fatta per star insieme una vita intera. Saper amare, andare oltre alle difficoltà, sapersi ritrovare più volte, questo rende chic il matrimonio, non il divorzio
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Nel silenzio ascolto
una voce parlare,
mentre l’onda mareggia
e s’accorda col cuore .
Seduto qui
nella risacca
che s’avanza e ritira,
sorride e mi abbraccia .
Ed è come sentire
i ricordi cantare,
di un tempo lontano,
di quei giorni di sole.
Quando ancora bambino
qui su questa spiaggia,
costruivo castelli,
coi granelli di sabbia.
Quanta vita è passata
sul trapezio del tempo,
prendere e lasciare ,
per non morire dentro.
Quante volte ho nuotato
nel cavo dell'onda,
senza capire,
dov'era la sponda
Ed ora che la luce
oltre questo orizzonte,
si prepara a svegliare
altre vite, altre albe .
Resto qui nell'abbraccio
di quest'ultimo sole,
mentre l'onda del mare
mi porta via con sé.
Pier Giussani, l'onda del mare
#fotomia
@smokingago
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Non sono asociale e non sono uno che ama le distanze o che voglia stare a distanza dagli altri e che non mi interessano, le disse:
Re e Regine dei castelli di sabbia!!
RelaxBeach© (Tutti i Diritti Riservati.) 01/05/2024
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L'immaginazione è la spiaggia più bella dove costruire i propri castelli di sabbia...
J.D
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