#castelli di sabbia
Explore tagged Tumblr posts
Text
Un pugno di belle parole e tu ci hai costruito castelli.
Perché per te, adesso è presto, ma accadrà che sparirà nuovamente, forse, e ti avrà lasciata con le briciole...
E lì, dovrai per forza trovare come restare in piedi...
Tutta intera!
20 notes
·
View notes
Text
Era troppo amore. Troppo grande, troppo complicato, troppo confuso, e azzardato e fecondo e doloroso. Era tutto quello che potevo dare, più di quanto mi convenisse. Per questo s’infranse. Non si esaurì, non finì, non morì, semplicemente s’infranse, crollò come una torre troppo alta, come una scommessa troppo alta, come un’aspettativa troppo ambiziosa.
Era stato troppo amore, tutto quello che potevo dare, più di quanto fosse logico.
Era stato troppo amore. Poi, il nulla.
Almudena Grandes
2 notes
·
View notes
Text
Castelli di sabbia
Agosto è i mese delle vacanze, soprattutto del mare, delle distese di sabbia che in alcuni luoghi della nostra penisola diventano delle vere e proprie città effimere. Sulla spiaggia sono soprattutto i bambini che con secchiello e paletta si divertono a costruire con la sabbia costruzioni fantastiche, castelli destinati a distruggersi con la prima alta marea. Ci sono però delle persone che ne…
0 notes
Text
Tu sei nelle cose che incontro, tu mi sei nell'agosto, nelle braci, nei pesci, anche se non ci sei, tu sei la nuotata che faccio io al largo, la corrente che scontro col piede, l'orizzonte che appena si vede, la riga, la barca, il traguardo, traiettoria, àncora e vela; tu sei la racchetta che batte e scandisce l'odore di cocco, di creme da donna. La Romagna, i castelli, i bagnini, nei palazzi popolari, coi costumi stesi fuori, tu sei; sei nell'estate, che guido da sola, al casello, là al bivio; nella sabbia che scrollo dal mio telo giallo, nei "papà guardami", nei tuffi sciocchi, nel bruciore ai ginocchi; sei nell'acqua profonda; ogni cosa tu riempi e tu manchi, mi manchi e ti aspetto, quando tu non ci sei, anche se tu già sei nella fretta che ho di tornare; sei la mia smania di insegnarti a nuotare.
Beatrice Zerbini, da "In comode rate".
#Beatrice Zerbini#Zerbini#poetry#poesia#citazione#citazioni#quotes#assenza#mancanza#nostalgia#presenza
29 notes
·
View notes
Text
Sentito un bimbo per strada con lo zainetto sulle spalle dire a quella che forse era sua nonna: "Adesso è primavera poi arriva l'estate! TUTTI AL MARE! I castelli di sabbia aaaaahhh che bello niente problemii niente compitii" Volevo che ero io.
38 notes
·
View notes
Text
Chissa' quante volte mi sono ritrovato spettatore in quel traffico nelle domeniche d'estate. Mio zio Giuseppe prendeva noi nipotini, ci caricava sulla sua fiat 600 e puntava verso Ostia. Almeno 4 ore di coda sulla Cristoforo Colombo. Il termometro del traffico si misurava li', sulla discesa del Palasport. Dalla cima si poteva vedere la C. Colombo per un lunghissimo tratto. Quando sotto si vedeva una distesa di auto incolonnate a passo di lumaca, quello era il segnale che anche quella domenica sarebbe stata infernale. I disagi erano mille, dal caldo torrido ai km a piedi per quanto si era parcheggiato lontani dalle spiagge libere, pero'non ti facevi domande, era la normalita'. La cosa che ricordo con piu' stupore era la musica. Dalle radio a transistor, ai mangiadischi, non c'era metro quadrato dove non ascoltavi canzonette estive.. @ilpianistasultetto
youtube
P.s. A distanza di anni ho finalmente capito perche' mio zio Giuseppe ci portava al mare. La sua era solo una scusa per avere l'assenso di mia nonna altrimenti al mare non lo mandava. Caricava noi ma ogni volta caricava anche una qualche ragazzetta di cui s'era innamorato. Insomma, lui tubava con la "pischella" e noi ragazzini facevamo castelli di sabbia 😉
56 notes
·
View notes
Text
Amore è pietà, è voglia di salvare qualcuno. Essere non solo rilevante, ma fondamentale nella sua vita. Farla diventare, da notte, giorno.
È porsi al di sopra delle sue più grandi paure: la malattia, la morte, il dolore insensato. È additargli il cielo e farsi cielo.
Come disse Leopardi, amore è "alta pietà". Professori sorridevano sul fatto che lui alle donne chiedesse pietà e di questa si contentasse.
Se avessero capito, avrebbero avuto un brivido o sarebbero caduti a terra come morti.
Non tutti tollerano la luminosità della luce di Dio. Altri la respirano e giocano con gli atomi e l'energia nel suo paradiso come i bambini immemori fanno castelli di sabbia.
La pietà di Gesù per l'uomo, il suo scandaloso amore che non tutti comprendono, è lo stesso amore che pervade il tutto come una legge chimico-fisica.
L'amore chimico, l'amore fisico: quale vergogna? Atomi e molecole si organizzano, pianeti gravitano. Non sei tu dissimile da loro, tu che vuoi restituita la tua vita da altri, che puoi vivere solo in loro unione.
Pavese che si dispera di non riuscire ad essere autonomo e accontentarsi della solitudine e della meschina rivalità, è più né meno una particella nel vuoto che tenta di organizzarsi in una forma di vita.
Io che nutro i piccioni e faccio per loro la differenza, che ho quest'impudenza di voler essere la vita per qualcuno, sono come tutto il resto. I bisogni, i disagi, i dolori sono fatti per far emergere la pietà dell'amore e dell'unione, sono l'anti-decomposizione dell'esistente.
Il bello in tutto ciò è che la fuga nella morte - la morte vera, la dimenticanza - non è contemplata. L'essere è e non può non essere. E non ha che un'unica soluzione, un unico stato di riposo, come ogni piccolo atomo, molecola, formica e uomo che contiene.
8 notes
·
View notes
Text
~ La roccia ~
Per amore
reggo pesi più grossi di queste spalle.
Sotto il carico
non cede il mio cuore
ma la mia mente.
Occhi piccoli scrutano affamati di sorrisi
tendono mani in cerca di sostegno ai loro passi giovani.
Mi invento la forza e resto roccia.
Dentro sbriciolo in lenta sabbia
e segna il tempo come fossi clessidra
ma io lo ignoro
e ci gioco costruendo castelli quando nessuno guarda.
@conilsolenegliocchi 🐞
31 notes
·
View notes
Text
Ieri ho letto per caso alcune dichiarazioni di Emily Ratajkowski che definiva chic divorziare. Mi domando cosa ci sia di così chic in un amore che finisce, i sogni di due persone andati in frantumo e distrutti come castelli di sabbia. Per sposarsi e vivere insieme la vita bisogna essere consapevoli della propria scelta. Ci saranno sicuramente mesi dove tutto va storto. Ma se basta un like per mettere in crisi la coppia, quella coppia non è fatta per star insieme una vita intera. Saper amare, andare oltre alle difficoltà, sapersi ritrovare più volte, questo rende chic il matrimonio, non il divorzio
33 notes
·
View notes
Text
Nel silenzio ascolto
una voce parlare,
mentre l’onda mareggia
e s’accorda col cuore .
Seduto qui
nella risacca
che s’avanza e ritira,
sorride e mi abbraccia .
Ed è come sentire
i ricordi cantare,
di un tempo lontano,
di quei giorni di sole.
Quando ancora bambino
qui su questa spiaggia,
costruivo castelli,
coi granelli di sabbia.
Quanta vita è passata
sul trapezio del tempo,
prendere e lasciare ,
per non morire dentro.
Quante volte ho nuotato
nel cavo dell'onda,
senza capire,
dov'era la sponda
Ed ora che la luce
oltre questo orizzonte,
si prepara a svegliare
altre vite, altre albe .
Resto qui nell'abbraccio
di quest'ultimo sole,
mentre l'onda del mare
mi porta via con sé.
Pier Giussani, l'onda del mare
#fotomia
@smokingago
40 notes
·
View notes
Text
Non sono asociale e non sono uno che ama le distanze o che voglia stare a distanza dagli altri e che non mi interessano, le disse:
Re e Regine dei castelli di sabbia!!
RelaxBeach© (Tutti i Diritti Riservati.) 01/05/2024
7 notes
·
View notes
Text
Sono solita costruire castelli di sabbia, dimenticando che le fondamenta sono il mare...
18 notes
·
View notes
Text
L'immaginazione è la spiaggia più bella dove costruire i propri castelli di sabbia...
J.D
45 notes
·
View notes
Text
Per anni, ho creduto di conoscere il significato di 'casa'. Un rifugio, un luogo dove nascondermi dal mondo. Poi l'ho incontrata, lei. E tutto è cambiato. 'Casa' non era più un nome, ma un verbo, un'azione che mi trasformava da dentro. Era sentirsi completamente se stessi, senza maschere, spogli di ogni difesa. Era conoscere ogni angolo, ogni segreto, ogni sfumatura di un'altra persona e desiderarne ancora, con una fame che mi sorprendeva. Era donarsi e accogliere totalmente, senza riserve, come un fiore che si apre alla luce del sole.
Con lei, ho scoperto cosa significava appartenere. Non a un luogo, ma a qualcuno. Senza la paura di perdermi, anzi, sentendomi più completa che mai. È stata la mia prima vera casa, quella dove ho messo le radici, dove sono rinata. Ricordo ancora quel sabato, dieci anni fa, come un'alba che ha illuminato ogni angolo della mia anima. Un'intesa profonda, un'assenza di giudizio che mi ha fatto capire quanto poco mi fossi conosciuta fino ad allora. In quel momento, è iniziato un lungo viaggio interiore, un lento smantellamento delle costruzioni mentali che mi limitavano, un'esplorazione verso una verità più autentica.
Non è stato facile. Ci sono stati momenti di confusione, di paura, di solitudine. Ma c'era lei, la mia stella polare, a indicarmi la strada. E c'era la speranza, quella piccola fiammella che non si è mai spenta, che mi ha spinto ad andare avanti.
Il mondo intero è diventato più chiaro, più nitido. Ho smesso di costruire castelli di sabbia su fondamenta fragili e ho iniziato a costruire una vita autentica, basata sulla verità e sulla sincerità. Ho capito che non tutte le case sono fatte di mattoni. Una casa è un luogo dell'anima dove essere completamente se stessi, senza filtri né maschere. È un posto dove ogni angolo è familiare, dove le radici affondano profonde e la crescita è continua.
Ci sono case dentro di noi, case nelle persone che incontriamo, case nelle passioni che coltiviamo. E a volte, dobbiamo abbandonare vecchie case per far spazio a nuove. È doloroso, ma necessario per crescere. Ho lasciato andare luoghi e persone che non mi rispecchiavano più, affrontando perdite e solitudini. Ma ho anche trovato nuove case, nuove passioni, nuove connessioni.
La pittura, ad esempio, è una delle mie case più intime. Quando dipingo, i confini si dissolvono e l'espressione diventa pura e libera. E poi c'è il mondo, un'avventura da vivere con intensità e autenticità, nonostante le ferite che può infliggere.
Lei, la mia prima vera casa, non è una persona che posso toccare, ma vive dentro di me, in ogni cosa che faccio. È la mia rinascita, il mio anno zero, il punto di partenza di tutto. È un sentimento che porto dentro di me, un’energia che mi guida. E so che niente potrà mai cambiare questo.
E voi, avete trovato la vostra casa? Quello spazio interiore dove sentirvi al sicuro, amati e liberi di essere voi stessi? Forse è una persona, un luogo, un'attività, un sogno. O forse è un insieme di tutte queste cose. L'importante è continuare a cercare, a esplorare, a costruire la casa dei nostri desideri. Perché solo quando ci sentiamo a casa con noi stessi possiamo davvero appartenere al mondo.
Questo blog è il mio piccolo angolo creativo. Ogni parola e ogni immagine presente in questo post è frutto della mia immaginazione. Se ti piace qualcosa, condividi il link, non copiare.
#tumblr#blog#newpost#conoscitestesso#spiritualità#meditazione#consapevolezza#anima#misticismo#riflessioni#pensieri#citazioni#filosofia#psicologia#introspezione#sociale#arte#creatività#pittura#musica#scrittura#poesia#digitalart#universo#fiamme gemelle#fiammegemelle
2 notes
·
View notes
Text
In questo clima un po’ melenso, frenetico, falso, angosciante, e rumoroso che avvolge come sempre i giorni prima del Natale, dimentichiamo che questo evento accade nel momento più buio dell’anno e della notte, quando la natura sembra morta, le foglie marciscono per terra, i rami si anneriscono ghiacciati, e una coltre di gelo paralizza le radici e spesso stritola i cuori.
Il Natale di Gesù non lo riconobbe quasi nessuno: non certo i buontemponi di Gerusalemme o di Roma, impicciati nei loro intrighi politici, accecati dalle loro brame di potere e di possesso. Non se ne accorsero neanchè i sacerdoti di Israele, troppo occupati a scartabellare le Sacre Scritture per accorgersi che il Messia nasceva proprio in quel momento, rovesciando tutte le loro illusioni di conoscenza, e tutte le loro millenarie ipocrisie.
Solo i pastori avvertirono il soffio angelico della Novità, e i Magi, gli astrologi, coloro cioè che sapevano stare all’aperto, e sapevano ancora comprendere i disegni stellari nel Cielo.
Le sdolcinature cristiane degli ultimi secoli hanno aperto le strade ai Natale-panettoni, dove la bontà fa rima con pubblicità, e l'evento mistico ha ceduto il passo a quello consumistico.
Ma il Natale, cioè la nascita di qualcosa che puo' davvero salvarci, lo possiamo attendere solo se siamo disperati, ridotti alla nostra pura nudità dolente, alla nostra fragilità umana, alla nostra impotenza.
Solo allora qualcos’altro forse puo' ancora sbucare dalle macerie dei nostri castelli di sabbia.
La Nascita di una vera novità, è un evento estremo, sconvolgente, è uno spartiacque che spezza la storia dell'umanità e si offre soltanto a quanto di estremo c’è in noi, alla nostra follia, alla nostra ebbrezza, alla nostra mente visionaria, alla nostra sofferenza che non trova più alcun sollievo o ragione, al nostro bisogno straziante di salvezza, di pienezza, di eternità, di pace.
Marco Guzzi
8 notes
·
View notes
Text
Nel silenzio ascolto una voce parlare
Mentre l'onda mareggia e s'accorda col cuore.
Seduto qui nella risacca che avanza e ritira,
Sorride e mi abbraccia
Ed é come sentire i ricordi cantare,di un tempo lontano,di quei giorni di sole.
Quando ancora bambina qui su questa spiaggia costruivo castelli coi granelli di sabbia.
Quanta vita é passata sul trapezio del tempo,prendere e lasciare per non morire dentro.
Quante volte ho nuotato nel cavo dell'onda,senza capire,dov'era la sponda
Ed ora che la luce oltre questo orizzonte si prepara a svegliare altre vite,altre albe.
Resto qui nell'abbraccio di quest'ultimo sole,mentre l'onda del mare mi porta via con se.
12 notes
·
View notes