#cartina geografica
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Qualcuno ora mi deve spiegare perché ho fatto un sogno 3r0tico in cui usavo una cartina geografica come s3x toy (me la strusciavo tra le gambe, quando le montagne segnate sulla cartina si trasformavano diventando parecchio in rilievo e finivano nel punto giusto, g0devo...)
Ma almeno i miei sogni 3r0tici non potrebbero essere normali? Una roba classica di quelle che sognano tutti?!
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perversi95 · 2 days ago
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Se mi metto a testa in giù, l’autunno sembra un autentico miracolo: pare che le foglie ingiallite, separandosi dai nodosi rami, volino verso l’alto, verso un immenso cielo marrone e verde, pronto ad accoglierle in un abbraccio caldo. Il crepitio delle stesse foglie e dei rametti secchi, somiglia al rumore di cristalli delicati, sbriciolatesi sotto la malagrazia dei miei goffi piedi. I rami spogli puntano minacciosi verso il cielo fresco, come ossute dita di vecchi, lamentosi di antichi torti subiti. Raccolgo una di queste minuscole coperte per la terra; essa ricorda una antica cartina geografica, ingiallita dal tempo, al suo interno posso leggere di dolci colline e fiumi impetuosi, di rilievi impenetrabili e confini mai varcati. Di vetuste leggende ed eroi immortali. È pomeriggio ed il vento, stamane, ha pulito l'aria in modo perfetto. Alzo lo sguardo: sopra l’orizzonte brunito le nuvole disegnano un altro orizzonte più etereo, di un lucore abbagliante e sereno. Non potendomi arrampicare sulle nuvole, trascino il mio passo sulla terra stanca, che odora di umido e di vita. Le foglie morte, dopo aver baciata un’ultima volta la madre, daranno di nuovo vita alla natura, dopo il riposo invernale, come un eterno gioco di vita e morte, indissolubilmente legati.
Che c’è dentro me? C’è rabbia, dolore, paura.
Un mostro cresciuto assieme a me. Un mostro che mi possiede, mi domina e a volte mi manca.
Siamo simbionti. Esso non esiste senza me, io non esisto senza esso. Da che ho memoria, l’ho sempre avuto accanto. Ha molteplici sembianze. Il viso di mio padre; la persona che più di tutti avrebbe dovuto proteggermi, la persona che mi ha, più di tutti, fatto del male.
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buscandoelparaiso · 2 months ago
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la sceneggiata totale di zaniolo che fino a tre giorni fa manco sapeva dove stava bergamo sulla cartina geografica 💀💀💀💀
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susieporta · 3 months ago
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Cavaliere di Denari
"L'abbraccio che consola".
C'è un carico Energetico davvero straordinario nell'Etere.
Lo sentiamo vibrare fin dentro alle viscere ed espandersi nella Materia in un movimento di propagazione senza precedenti.
L'Emotivo si sente schiacciato da questa potente spinta alla "risoluzione".
"Ma così deve essere".
C'è un tempo per "vivere la chiusura" ed un tempo per "rilasciarla".
Essa non può "restare con noi".
Anche se volessimo trattenere ancora i ruoli del Passato, salvare qualche angolo di comoda disfunzione, il dolore e l'immediata risonanza ci impedirebbero di ripristinare le zone di antica e cristallizzata quiescenza del trauma.
Dobbiamo dunque fidarci ciecamente del nostro Corpo. Della sua innata capacità di guarigione.
Esso sta lavorando senza sosta per eliminare gli scarti di un crollo interiore imponente.
In Passato non era contemplato dalla nostra Struttura interiore il movimento di "fiducia nel Corpo".
Lo vivevamo come un "traditore", anziché come una fedele sentinella.
Lui parlava.
Parlava parecchio.
Urlava, in certi frangenti.
Al contrario di noi, lui cercava di esprimere le parti represse, di dare voce alla sofferenza, alla violenza, all'ingiustizia, al disequilibrio.
Il Corpo "sapeva". Sapeva tutto. Sapeva ogni cosa.
Era una dettagliata cartina geografica di ogni nostro "pensiero disallineato".
Ogni trauma, ogni alterazione di equilibrio, ogni umiliazione erano posizionati in un luogo fisico o mentale. Trovavano corrispondenza in qualche sintomo, espresso o sopito, manifesto o latente.
Potrebbe riempirci di stupore la perfezione con cui ogni "dolore non elaborato" lasciava un "file aperto" all'interno del sistema psichico e fisico.
Ma noi ancora oggi crediamo che il Corpo sia un ingombro, che l'incarnazione sia una condanna al dolore, che tutto questo "peregrinare sulla Terra" sia una enorme "inganno".
Ed invece, in questa Sacra perfezione del Corpo, si ravvisa una divina espressione di Bellezza e Sacralità.
Siamo stupendi. Siamo perfetti. Siamo unici.
Non sappiamo usare i nostri Strumenti. E' questo che ci "frega".
Non abbiamo idea di come funzioni il nostro Corpo. Siamo scollegati per buona parte della nostra giornata da lui.
Siamo dissociati dalla Realtà.
E, seppur la nostra parte Spirituale continua imperterrita a raccomandarci di integrare la parte Materica, per molti "ascendere" è l'unico obiettivo possibile per scansare il dolore.
De-personalizzarsi è una fuga.
E' una difesa.
Se il Corpo urla e rimane inascoltato, abbandonato, rifiutato, è sintomo di una arcaica e profonda trascuratezza psichica e sensoriale, di un reiterato abbandono emotivo subito nell'infanzia.
Arrivare a "respingere" il Corpo, nasconde profonde ferite d'infanzia.
Lui duole.
Certo.
E' il suo compito. Vorrebbe un altro equilibrio. Ci indica le zone di maggior "intensità di danno". E noi non lo ascoltiamo.
Come il bambino che piange e il genitore lo sgrida o lo ignora, anziché accogliere la sua "espressione di risoluzione emotiva" con parole di comprensione, di incoraggiamento, di convalida.
Scollegarsi dalla parte psichica e fisica, coprire le scomode voci interiori, ci rende tristi, soli, afflitti e arrabbiati.
Distrarsi con le compensazioni materiche, con i farmaci, con le occasionali ed inebrianti "ubriacature di piacere" e di "consumo relazionale", umilia il nostro Corpo.
E' come ricattare il bambino quando non riesce a calmarsi dal disagio e dall'ansia dell'abbandono: "Ti do il cioccolato se non piangi più". E lui mangia. Ma resta triste e "irrisolto" comunque.
Torneremo ad occuparci della nostra meravigliosa espressione e strumentazione dello Spirito. Sono tante le novità e le attivazioni in corso.
Ma non oggi. Oggi si resta con il nostro Sentire umano. Ad abbracciare quel Corpo. A rassicurare quella Mente così veloce e allarmata, così intasata da pensieri, paure e aspettative.
Gli si dedica un po' di coccole, di silenzio e di attenzione.
Lo facciamo mai? Ringraziamo mai il nostro Dolore?
Ci ha guidati fin qui. Ad un passo dalla nostra Realizzazione.
Ci ha tracciato la "sacra Via".
Ci ha accompagnato passo a passo come un paziente e sintonizzato "navigatore satellitare".
Vogliamo definitivamente offrirgli un'identità e un valore? Vogliamo riconoscerne la presenza? Vogliamo provare a sentire che c'è?
Non è un ingombro.
E' parte di noi.
E' espressione, è emozione, è voce, è danza, è canto, è bellezza, è Amore.
Non funziona come vorreste? E' malato?
Si sente solo.
L'avete abbandonato quando piangeva. Non l'avete ascoltato e compreso.
Lo avete ricattato, ignorato, imbavagliato. Vi infastidiva il suo pressante pianto, vi addoloravano le sue lacrime.
Siete rimasti dove "non dovevate restare", anche da adulti.
A farvi del male.
Perché in fondo sapevate per cosa stavate soffrendo. Ma non avete mai "preso in carico" la situazione, né avete tentato di rielaborare e modificare l'origine di quella immensa tristezza.
"Oggi" è il risultato di "ieri".
Ma "oggi" è anche un'opportunità. Un'opportunità di "domani".
Prendete tra le braccia quel "bambino" e consolatelo.
Tranquillizzatelo.
Sussurrategli che non è sbagliato piangere. Che se è triste può restare in quel sentimento di impotenza. Che si possono provare certe emozioni "scomode".
Sarebbe già un passo. Un passo importante.
E poi osservate cosa cambia intorno a voi. E dentro di voi.
Magia...
Mirtilla Esmeralda
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abr · 1 year ago
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Debunkiamo il concetto di ANTI-SIONISMO. Spoiler: l'architrave fondante di tutto il resto anti Israele è un FAKE.
Fact Statement: Israele non è solo una "Patria di Ebrei". E' UNO STATO MODERNO MULTI RELIGIOSO MULTI ETNICO. E multi opinionato (si, come da noi postano anche i cretini, ma diversamente da Gaza, codesti NON rappresentano l'intero Paese: it's democracy).
Di fatto città parte di Israele da sempre, come ad es. Haifa, sono a maggioranza arabo-islamica. Arabi islamici cittadini israeliani 100% che definiscono Israele PATRIA: votano, servono nell'esercito etc.
Quantifichiamo: la Lista Comune (Hadash - Balad - Ta'al - Lista Araba Unita) dei partiti arabi rappresenta il terzo partito nella Knesset con 15 seggi (il Likud al governo ne ha 36) su 120 totali. Un po' più dei sudtirol e anche dell'islam in Francia.
Per questo motivo la litania giudaismo vs. sionismo é fuorviante cliché da anni '60. Non al livello di vergognose fake da Hamas proxy tipo "Israele distrugge chiesa ortodossa a Gaza", ma é fallo di confusione.
A maggior ragione il trito e AMBIGUO slogan "opporsi al sionismo non è antiebraismo". Ad esser generosi è sfondare una porta aperta: anche senza contare gli arabi, la stragrande maggioranza degli israeliani NON E' SIONISTA.
Quantifichiamo anche qui: i due partiti "sionisti" han 13 voti in tutto (nell'Italì SANA li chiameremmo IDENTITARI: funny come siano anti Zion certi che "in casa nostra solo migranti che sposino i nostri valorI"); 16 in tutto quelli religiosi ortodossi, divisissimi tra aschenaziti ex est europei più leave me alone vs. sefarditi ex paesi arabi, i più radicali (han terribili memorie, più recenti di chi ha subito nazismo e pogrom).
Aldilà del debunking di un FAKE, considero gli effetti concreti della posizione "antisionista" qualunque sia la sua motivazione: oggettivamente fiancheggia le posizioni di Hamas OPPONENDOSI AL DIRITTO DI REAZIONE DI ISRAELE (anche qui, btw, so funny come molti qui condividano il diritto all'autodifesa in casa propria senza limiti, ma Israele no: LA COERENZA?).
Appendice solo per chi fosse interessato al mio punto: in sintesi è il concetto di AVAMPOSTO. Basta una cartina geografica per capirlo.
Israele stato OCCIDENTALE è un CORPO ESTRANEO, non solo nel M.O; in quanto veramente occidentale, non sta bene alle VERE LOBBY GLOBALI (non ebbraiche, o non solo: lo dice la parola stessa, so' globali), quelle che investono dinero sonante - o dovrei dire renminbi - nelle Ong della Tratta, nelle armi iraniane e non, nei woke e nelle Grete, per farvi la transizione energetica addosso a vostre spese, e finalmente il COMUNISMO la trionferà.
Non potendo rimuovere l'avamposto prima e l'Occidente per come (ancora) lo conosciamo poi, han deciso di eroderli, corromperli progressivamente. Coi razzi e il terrore l'uno, con l'appeasement al terrore e la demografia l'altro. Ovunque usando genti sfortunate come oggetti, mai soggetti: corpi contundenti da sacrificare, bambini inclusi, come nei barconi. Lo scontro sia lungo, logorante, senza escalation fino a quando saranno maggioranza. LI' COME A CASA VOSTRA. Eh la valenza degli avamposti.
Cetero censeo Hamas esse delendam.
Si, SONO ESPLICITAMENTE DI PARTE: LA MIA - OCCIDENTALIS SUM.
Conscio di quanta merda abbiamo in pancia in Occidente oggi, proprio per questo non voglio ulteriori input di shit dis-umana in-civile da est e da sud, mentre combatto la mia. E VOI?
nb: non faccio mai il troll - chiedere al buring mai caghé; argomento solo con persone che stimo, nella vita reale come in quella virtuale. So che chi ha ispirato questo debunking non usa il sionismo come altri, a mo' di coprivergogna per non far coming out antiebraico. Purtroppo c'è questo elefante nella stanza, quelli che ancora adesso ebrei ai forni. Problemi non miei: isolateveli voi "anti Zion" ma intellettualmente onesti, se capite il danno di in-credibilità che vi apporta la nostalgia dei perdenti.
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lostincuddles · 4 months ago
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Mi sento una cartina geografica
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ballata · 1 year ago
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E se Putin avesse ragione? C'è da dire che la Nato gli si è stretta sempre più attorno in questi anni e Io sono uno di quelli che pensa che non devi troppo rompe "Er Cazzo' alle gente".
Ma c'è da dire però, anche che, se...
1- Putin avesse ragione ma noi gli diamo torto aiutando gli ucraini la cosa peggiore che può provocare il nostro errore e che i russi se ne tornino a casa loro e gli ucraini ritorninino ai loro confini pre invasione.
2- Putin ha torto ma noi gli diamo ragione e non aiutiamo gli ucraini. Qual è la cosa peggiore che potrebbe provocare questa decisione? Che i russi conquistano l'Ucraina che diventa Santa madre Russia, e la Russia inzia a guardare la cartina geografica per scegliere la prossima debole vittima. E noi "vecchia Europa" non abbiamo ( a parte la Gran Bretagna) la durezza e la concretezza di resistergli.
Io direi che, sbagliare per sbagliare, conviene rischiare di commettere il primo errore piuttosto che il secondo.
Detto ciò, siamo certamente entrati in un periodo Pre-bellico e chi "mena pe' primo, mena du' volte"
#liberopensiero #robertonicolettiballatibonaffini
#ww3 #stayready #bebrave #europe #wareurope #russia #ukraine #easteurope #nato #geopolitics
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ilpianistasultetto · 2 years ago
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I Paesi industrializzati occidentali sembrano tutti piccoli Tolomeo intenti a disegnare una cartina geografica tutta dello stesso colore.. Dopo un anno che ci hanno propinato la medesima frase ogni giorno: "il mondo intero condanna la Russia per aver invaso l'Ucraina", scopriamo che questo "mondo intero" comprende un centinaio di nazioni, tra Paesi Nato e simpatizzanti e un miliardo di persone. Ieri, con un sol colpo, con la parte russa si sono schierate apertamente 3miliardi di persone, i cinesi (per ora). Se prendiamo per buono l' "intero mondo" narrato dai Tolemaici occidentali, sparirebbe d'un colpo tutta l'Asia lasciando poche isolette, tipo Giappone, Taiwan, e Corea del Sud. Sparirebbe il sud america e l'Africa sarebbe una groviera con piu'buchi che formaggio. Il fatto e' che il mondo e' maledettamente complicato e scherzare col fuoco non e' mai una idea brillante. @ilpianistasultetto
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claudiotrezzani · 21 days ago
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Giordano Suaria è alto esattamente un metro e novanta centimetri.
E gli capita di fotografare zenitalmente.
Essendo io basso, ignoro i contorni dell'operazione.
Se cioè la visuale dal suo lassù configuri suggestione dronuale.
O se un altrui metro ed ottantanove faccia svanire l'incanto.
O se un altrui metro e novantuno consenta di passare ad una inquadratura elicotterale.
Ora, epperò, basta scherzare.
Elidendo la celia, rimane valido un concetto:
Giordano ricerca l'astrazione a terra come un dronista lo fa in aria.
E la terra, è la sua.
Proprio sua, è il suo cortile.
Sapete, io da bambino m'inventavo - sempre in cortile - percorsi ciclistici scansando irregolarità del terreno.
Già, terreno.
Terreno, terra.
Terra, Γαια, Gaia, divinità primordiale.
Come nella foresta amazzonica la rossa ferita di un sentiero è subito aggredita dalla circostante vegetazione, nel cortile di Giordano è il muschio a forare l'umana manifattura.
Ma c'è molto di più:
se Giordano fotografando lì rivela la carne viva della natura che affiora, scegliendo l'angolo del fotogramma è coartefice di un dipinto astratto.
Che è quasi indifferente all'incerta lineare demarcazione che il muratore determinò tra marmo, cemento e mattone.
Sapete, un amico lodigiano trasferitosi in Sardegna giorni fa mi confidava che della Lombardia rimpiange il verde.
E il sortilegio di Giordano è:
eccola qui, una Sardegna resa verde dalla muschiatura.
Sì, è l'irregolare - come irregolari sono i contorni della sarda isola - muschiata sagoma che troneggia nell'inquadratura.
Come adagiata in cartina geografica, intendo.
E la panciuta verdità a destra come una Corsica rimpicciolita e portata in basso.
E le foglie, ed ulteriori sbreghi.
Pennellate di Pollock per grafia e cromie, quelle lì.
Parafrasando Gino Paoli, dal cielo in una stanza al sogno in un cortile.
Mercè Giordano Suaria, un fotografo che sa vedere davvero.
Estraendo Poesia ove altri non sanno.
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Claudio Trezzani
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nandocan-posts-blog · 4 months ago
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veronica314 · 5 months ago
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Storia pubblicata su Wattpad
Quando vengono superati di troppo i limiti della stanchezza fisica e psicologica c'è soltanto una cosa da fare: prendersi una pausa, staccare la spina e cercare un posto lontano da tutto e da tutti per ritrovare se stessi e ricaricare le potenzialità.
Veronica era arrivata in questo stato e doveva reagire, fare qualcosa in questo senso.
Come per magia di un'intrigante coincidenza, che non sono mancate affatto nella sua vita, le fu attratta l'attenzione di un documentario trasmesso in televisione sul Monviso, comune di Crissolo, la località Pian del Re sita ai suoi piedi, nota come luogo della sorgente del più lungo fiume d'Italia con il suo percorso di 652 km, il Po, che nel 2013 è diventato patrimonio dell'UNESCO, come riserva della biosfera, che rappresenta una qualifica attribuita da UNESCO per la prottezione e la conservazione dell'ambiente internamente al Programma sull'Uomo e la biosfera - MAB (Man and Biosphere).
Adorava ed era sempre affascinata dai documentari sulla natura e i suoi viventi, ma quella volta fu sopraffatta da un'emozione indescrivibile nel vedere la maestuosità di quelle montagne e i magnifici posti circostanti.
Fu in quello momento, a luglio di questo estate, che decise di andare a vederli con i suoi occhi, trascorrere una settimana delle sue ferie là e non più in Romania, come da venti anni che si trova in Italia.
Destinare una settimana soltanto a sé per la prima volta a 58 anni potrebbe anche andare, meglio tardi che mai.
Si mise a cercare un posto per il pernottamento e, secondo le sue possibilità, trovò un B&B a Villar Pellice, che dista 44 km da Monviso, sul percorso stradale. Guardò il posto sulla cartina geografica e pensò che poteva comunque andare benissimo, essendo nella vallata Val Pellice, circondata dalle stupende montagne verdi.
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Nella prima sera si mise sul balcone stracolmo di fiori per godersi il paradisiaco panorama.
C'era un silenzio profondo, anzi, si sentiva soltanto lo scorrere quieto del torrente Pellice che viaggiava con il suo condiscendente tumulto a qualche centinaia di metri e di tanto in tanto qualche cinguettio appena percettibile degli uccellini dai loro nidi vicini.
C'era il cielo agghindato delle più grandi e luminose stelle che Veronica abbia mai visto.
C'era il profumo di montagna, di verde e di fiori e nel sottofondo c'era la voce e la musica di Pino Mango.
C'era la perfezione di quello che lei osava sognare, superando tuttavia ogni aspettativa.
Non si ricordava di aver mai sentito tale ineccepibile serenità del corpo, dell'anima, della mente.
C'erano tutti gli ingredienti che accarezzavano acutamente le sue profondissime emozioni.
Come per miracolo, l'intuito illuminato da un Universo di astri le bisbigliò: "E perché non iniziare a raccontare adesso la tua vita?!"
Le era stato detto più volte nel suo cammino che dovrebbe scrivere un libro sul suo vissuto, l'aveva anche iniziato farlo più e più volte, ma nell'ognuna di queste traeva subitissimo la conclusione che tutto fosse assurdo, privo di senso, sintetizzando in frase tipo: "Mamma fa la spesa. Papà taglia la legna. Veronica piange..."
Ma arriva per tutti il momento opportuno in cui trovarsi nel posto giusto, in retta linea con i desideri e i grandi sogni.
Imprescindibile è di prendere consapevolezza e di cogliere in tempo l'attimo fuggente, carpe diem!
Quello che aveva innescato la sua reazione erano le emozioni uniche di quali era invasa.
Sì, aveva bisogno di emozionarsi, con l'anima pienamente nostalgica di Kevyn, che conoscerete nel terzo volume, in quello posto divinamente adorato e con la poesia, la musica e la voce del grande unico Mango, che le farà compagna dovunque si troverà e in ogni momento.
Per un'altra fortunata coincidenza era da sola nella struttura, per ciò iniziò subito il suo racconto e scoprì con immenso stupore che tutto le era molto chiaro e le idee, le frasi, le giravano velocemente e incensamente nella testa, come tutto fosse custodito nel più profondo della sua mente e anima e quelle mirifiche emozioni le avrebbero disserrato la porta per farle uscire.
A nessuno interessa il vissuto di un'altra persona, ciascuno ha il suo bagaglio e spesso si ritiene che il proprio è stato più pesante degli altri.
Che nessuno ha indossato le nostre scarpe, anche questo è da non contrapporsi.
Veronica non vuole affatto raccontare la sua storia per così dire: "Guardate cosa mi è capitato, solo e soltanto a me!"
No, assolutamente no!
Se negli ultimi quasi tre anni ha pensato più seriamente di pubblicare il suo racconto è stato primordialmente perché il modo in cui le è stato detto di farlo da Kevyn le ha dato coraggio, fiducia in sé ed entusiasmo, come mai aveva sentito prima, poi perché Veronica ha qualcosa da dire, come riflessione su tutto quello che succede sempre più spesso nelle coppie, nei rapporti interumani.
Non è un caso, anche se risulterà magari noioso, fastidioso, il fatto che racconta anche la vita dei suoi nonni e genitori. E' una mera deduzione delle conseguenze dell'evolversi della nostra civiltà e come, quanto incidono le proprie angolazioni delle prospettive sulle nostre vite e degli altri. E comunque, in questo primo volume verrà raccontato il vissuto dei primi venti anni di Veronica.
Il traguardo e la poesia del cantautore Pino Mango che ha trasmesso con il suo essere, le sue parole, musica e voce inimitabile, la profondità del pensiero, sono l'indole di Veronica.
Conosce e ha sempre adorato la musica italiana e i suoi grandi rappresentanti, anche prima di arrivare in Italia, ma per la sua immensa incredibilità, di Mango, come nome, ha sentito per la prima volta al Festival di Sanremo di questo anno. Si ricordava qualche sua canzone, come: "Ti porto in Africa", "Oro" ... ma non ci aveva mai fatto caso chi fosse il cantante.
Ci sono quelle cose o eventi che ci sfuggono, correndo via dalla nostra attenzione, mano in mano con la nostra vita, per quanto impossibile ed assurdo possa sembrare.
E' stata la sua voce, cantando "La rondine", che le aveva attrato l'attenzione, ammaliatasi da profondissime emozioni. Da allora non ha smesso di ascoltare le sue interviste, la sua musica e la sua poesia e con ogni sua opinione, dichiarazione e "chiacchierata" con il pubblico nei turnée e spettacoli scoprirà un'immane ammirazione per tutto quello che ha rappresentato come persona, artista, musicista.
Inoltre, da quando aveva iniziato ascoltarlo continuamente, si rendeva conto ogni giorno di più che c'era qualcosa in Mango che le ricordava Kevyn, come tra di loro ci fosse un misterioso legame imprescendibile, questo a parte che i suoi versi sembrano scritti a posta per loro, che può capitare ad ogni umano. Scioglierà l'enigma poi, ma lo scoprirete sempre nel terzo volume, pazienza, per favore!
Le parole della canzone "Grandi sogni", che potrebbero riassumere i pensieri e le riflessioni di Veronica ed interpretata magnificamente di Pino Mango:
"Cosa ricordi tu degli anni
Che hai vissuto già soltanto qualche scena
Impressa dentro di te
Grandi sogni grandi sogni quello che c'è8
Se tu racconti la tua vita nel dettaglio poi
Tu ti accorgi che non sei diverso da me
Grandi sogni grandi sogni spaziano in te
Noi - io - tu - noi - noi
Siamo i rami di una pianta che già c'è
Noi - io e te - noi
Siamo i frutti della terra questo è
Eppure qualche cosa dentro noi
Si spande dentro l'aria fin lassù
E graffia il cielo un grido anche io
Vorrei capir soltanto un po' di più
E graffia il cielo un grido oh mio Dio
Vorrei capir qualcosa anche io
E poi vivendo tu ricerchi il senso vero che
Rintracci a volte con l'aiuto della tua età
Grandi sogni grandi sogni restano là
Noi - io - tu - noi - noi
Siamo gocce della pioggia che cadrà
Noi - io e te - noi
Siamo i figli di una madre che già sa
Eppure qualche cosa dentro noi
Si spande nell'azzurro fino al blu
E graffia il cielo un grido anche io
Vorrei capir soltanto un po' di più
E graffia il cielo un grido oh mio Dio
Vorrei lasciare un segno tutto mio"
Buona lettura e vi ringrazio per i vostri commenti e contributo nel diffondere questa storia!
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irreparabilmentedevastata · 5 months ago
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ciao sono le tre di notte e questa è la seconda sera di seguito in cui l'allarme di nonna suona ad cazzum. per i posteri, stavo facendo un sonno che comprendeva un mondo a mo' di videogioco forse 2003 style e io (il mio personaggio? il sogno era confuso) ci siamo incastrati tra due laghi che sembravano una cartina geografica in cui uno era chiamato Lago Maggiore, l'altro era il Lago di DrasLeona che ora non vorrei dire, ma credo sia nominato da nella saga di Eragon. niente volevo sapere come andava a finire e ora non lo sapremo, a meno che non mi riesce di 1.riaddormentarmi 2.finire il sogno.
ah ieri mi ha chiamato il correlatore e ho fatto un infarto perché non so essere un essere umano, cia'
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I nomi sono strumenti potenti,agiscono come segnalatore d’identità e cartina geografica,collocandoti nel tempo e nello spazio.Possono servire persino da bussola.
📚🧭
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jangany · 9 months ago
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29 maggio 2024
Elezioni del parlamento del Madagascar a Jangany
Se pensiamo che 30 anni fa Jangany era un piccolo villaggio di 400 abitanti e non era neppure segnato sulla cartina geografica e oggi ci sono invece le elezioni parlamentari, si capisce il salto e la crescita che avete fatto.
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lollyhabits · 9 months ago
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"Non mi va bene l'intelligenza artificiale". Ok. Dimmi allora cosa sai fare di meglio, di un'intelligenza artificiale.
Sai scrivere bene? Sai argomentare bene? Sai mettere insieme i dati di una ricerca, senza consultare per ore e ore testi?
Sai condurre un discorso, in modo interdisciplinare?
Sai produrre, in pochi secondi, un'immagine complessa, anche non reale (una fantasia nella tua testa?)
Sai trovare, in pochi secondi, un percorso stradale, senza farti sanguinare gli occhi su una cartina geografica?
Sai essere gentile, fornendo tantissime informazioni, senza stancarti, e senza sbottare davanti a qualcuno che non capisce, e non capisce per migliaia di volte?
Puoi comunicare ciò che vuoi dire in decine di lingue diverse, evitando di studiarle tutte?
No - ed è un "no" che l'intelligenza artificiale risolve.
Siamo esseri senzienti, che hanno bisogno di sempre più strumenti, perché l'avere sempre più strumenti capaci di semplificarci la vita E' ESSERE SENZIENTI.
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delectablywaywardbeard-blog · 11 months ago
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Agricoltura crisi globale?
Cortei di trattori, blocchi stradali, letame rovesciato davanti ai palazzi del potere. Persino scontri con la polizia, roghi, violenze e arresti. Gli agricoltori inferociti hanno letteralmente assalito una buona parte dei paesi europei. Dalla Germania alla Spagna, tanto per segnare gli opposti sulla cartina geografica. L’Italia, più sorniona si è limitata a qualche comparsata sulle strade con…
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