#carlotta del belgio
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Si ricomincia!
Quest’anno la pausa estiva, se così la possiamo chiamare, è stata più lunga del previsto a causa di piccoli e grandi problemi non sempre dipendenti dalla mia volontà. Come state?Avete fatto qualcosa di particolare in questo periodo estivo?Io come sempre sono stata a trovare un’amica a Trieste, città che adoro e che sento sempre più mia, poi, da lì, è possibile fare diverse escursioni fuori porta.…
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#arte#bell&039;italia#breve storia del castello di miramare#carlotta del belgio#castello di miramare#cultura#emozioni#escursioni estive#estate 2023#grignano#il mondo di shioren#massimiliano d&039;asburgo#piazza Unità#spettacolo#teatro la fenice#trieste#un giorno a venezia#venezia
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Ars Botanica
Giardini di carta nella biblioteca di Miramare
Paper gardens in the Miramare library
Andreina Contessa
SilvanaEditoriale, Cinisello Balsamo 2022, 151 pagine, 23,5 x 28 cm, Rilegato, Testo Italiano e Inglese, Isbn 9788836653225
euro 30,00
email if you want to buy [email protected]
Trieste, Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare dal 15 Settembre 2022 al 11 Giugno 2023
La Biblioteca del Castello di Miramare rivela per la prima volta il suo scrigno di libri dedicati a botanica, fiori, piante e giardini. La ricca collezione libraria, consona allo spirito del XIX secolo, si riflette nel giardino vivente che circonda il castello. Creazione al contempo naturale, artificiale e artistica, il giardino dell'arciduca Ferdinando Massimiliano d'Asburgo e della sua consorte Carlotta del Belgio incarna un ideale di perfezione, bellezza e relazione con la natura. La biblioteca botanica è un giardino su carta che guida a un percorso di sogno e meditazione ideato in un colto salotto aristocratico dell'Ottocento.
22/04/23
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twitter: fashionbooksmilano
instagram: fashionbooksmilano, designbooksmilano tumblr: fashionbooksmilano, designbooksmilano
#Ars Botanica#giardini di carta#paper gardens#gardens exhibition catalogue#Castello Miramare Trieste 2022#botanica#fiori#giardini#flowers books#fashionbooksmilano
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Castelli e borghi medievali: Scopri la storia d'Italia in novembre
L'Italia è un paese ricco di storia e cultura, e uno dei modi migliori per scoprire la sua bellezza è attraverso i suoi castelli e borghi medievali. Questi luoghi sono pieni di fascino e mistero, e rappresentano un'occasione unica per immergersi nella storia del nostro paese. In novembre, molte città italiane organizzano visite guidate ai castelli e borghi medievali, offrendo ai visitatori l'opportunità di scoprire questi luoghi in modo più approfondito. Ad esempio, il 6 novembre tornano le visite guidate ai castelli e borghi sparsi nelle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Milano. Inoltre, molte città organizzano anche eventi speciali, come cene medievali e villaggi con zucche. Ecco alcuni dei castelli e borghi medievali più suggestivi d'Italia: Vicopisano: un piccolo borgo medievale che custodisce intatta la sua appassionante storia. Castello di Malpaga: un castello medievale situato in provincia di Bergamo, che offre visite guidate e eventi speciali per famiglie e adulti. Borgo di Gradara: un borgo medievale situato in provincia di Pesaro e Urbino, famoso per il suo castello e per la storia d'amore tra Paolo e Francesca, raccontata da Dante nella Divina Commedia. Castello di Torrechiara: un castello medievale situato in provincia di Parma, famoso per la sua architettura e per la sua posizione panoramica. Borgo di San Gimignano: un borgo medievale situato in provincia di Siena, famoso per le sue torri e per la sua architettura gotica. Castello di Monreale: un castello medievale situato in provincia di Palermo, che domina la città dall'alto. Borgo di Castell'Arquato: un borgo medievale situato in provincia di Piacenza, famoso per la sua architettura e per la sua posizione panoramica. Castello di Miramare: un castello situato a Trieste, costruito per l'arciduca Ferdinando Massimiliano d'Austria e la sua consorte Carlotta del Belgio. Borgo di Montepulciano: un borgo medievale situato in provincia di Siena, famoso per il suo vino e per la sua architettura rinascimentale. Castello di Brescia: un castello situato a Brescia, che offre una vista panoramica sulla città. Grazie alle visite guidate e agli eventi speciali organizzati in molte città italiane, è possibile immergersi nella storia del nostro paese e scoprire la bellezza dei suoi luoghi più suggestivi. Fonti: https://www.ecodibergamo.it/stories/eppen/outdoor/turismo-km-zero-viaggio-nella-nostra-storia-suggestivi-borghi-medievali-o_1442391_11/ https://www.pianuradascoprire.com/events/1novembre-giornatedeicastellipalazzieborghimedievali/ https://www.pianuradascoprire.com/events/giornate-dei-castelli-palazzi-e-borghi-medievali-6-nov-522/ https://www.touringclub.it/news/dieci-borghi-bandiera-arancione-da-scoprire-tra-sapori-e-colori-dautunno-1 http://www.rmoa.unina.it/2664/1/castelli_fortezze.pdf https://www.castellomalpaga.it Read the full article
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Torna a Trieste lo scettro di Carlotta del Belgio
Lo scettro dell’imperatrice Carlotta del Belgio, imperatrice del Messico, di cui si erano perse le tracce, torna al Castello di Miramare. La Fondazione CRTrieste l’ha acquisito a un’asta al Principato di Monaco che lo conferirà in comodato al Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare per esporlo al pubblico. Lo scettro – acquistato per 120 mila euro – è d’oro 22 carati, con…
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Cospirazionisti, QAnon, neonazisti e fascisti: anche in Europa è allarme "nero" (...) Molto interessante è la “radiografia” di questa crescita fatta da Carlotta Rinaudo su affarinternazionali.it: “In Germania – rimarca l’analista - QAnon ha raccolto più di 200.000 seguaci, mescolandosi alla narrativa del partito di estrema destra tedesco, l’AfD. Inoltre, QAnon è stato accolto a braccia aperte anche dal Reichsbuerger, un gruppo proto-nazista che ritiene che l’attuale Repubblica Federale Tedesca sia uno Stato fantoccio, e che la vera Germania sarebbe quella del Terzo Reich di Hitler. L’incontro tra QAnon e il Reichsbuerger ha prodotto nuove credenze: Trump starebbe per liberare la Germania dal ‘finto governo’ di Angela Merkel. Durante le proteste anti-lockdown di agosto a Berlino, di fianco a bandiere della Germania Imperiale sono comparsi cartelli con su scritto ‘Please, Mr President, make Germany great again“. Firmato, QAnon. Una delle più celebri teorie del complotto di QAnon sostiene che l’élite politica americana starebbe trafficando bambini per estrarre il loro sangue e creare un elisir di lunga vita. Questa teoria ha trovato un terreno particolarmente fertile nel Regno Unito, dove il popolo di Sua Maestà è già da tempo indignato da frequenti casi di pedofilia diffusi tra le celebrità britanniche. In poco tempo, realtà e finzione si sono mescolate. Oggi, molti britannici sostengono che Boris Johnson starebbe aiutando Donald Trump nel combattere questa élite politica che cerca l’elisir di lunga vita, e gruppi come Facebook Freedom For The Children UK hanno attirato più di 13.000 membri. Purtroppo, questo non ha fatto che complicare il regolare lavoro di quelle istituzioni legittime che tutelano i bambini da crimini reali. In Italia - prosegue Rinaudo - hanno preso piede le teorie cospirazioniste che vorrebbero Bill Gates creatore del coronavirus . La teoria si è diffusa a seguito di un video Youtube pubblicato da un account QAnon con 17.000 seguaci. Intanto, in Australia e in Nuova Zelanda c’è chi scrive su Telegram che i democratici avrebbero fatto ammalare di Covid migliaia di cittadini anziani per rubare le loro identità e votare al loro posto”. (...) Secondo l'Ufficio federale per la protezione della Costituzione, agenzia di sicurezza interna tedesca, circa 12.700 estremisti di estrema destra sono “orientati alla violenza”. E la radicalizzazione sta avvenendo in modo sempre più rapido, grazie alle comunicazioni online. Proprio la scorsa settimana, la polizia tedesca ha smantellato una cellula terroristica che stava presumibilmente pianificando di scatenare in Germania “uno stato di guerra civile”, commettendo attacchi a politici, richiedenti asilo e musulmani. (...) Oltre alla Germania, tra i Paesi in cui il neonazismo ha trovato terreno fertile ci sono soprattutto la Scandinavia e gli ex sovietici: ‘Il fenomeno del salto militare, con i campi di addestramento in Russia, sta crescendo - spiega Øyvind Strømmen, analista di Oslo, esperto di movimenti di estrema destra -. Sembra di assistere allo stesso processo che si osservò durante la guerra nei Balcani. Negli Anni 90 era lì che si addestravano i miliziani dell’ultradestra, oggi c’è l’Ucraina. (...) L’estrema destra, poi, secondo Europol ha spesso legami transnazionali. Il citato gruppo olandese Pegida, ad esempio, mantiene rapporti con le organizzazioni sorelle in Germania, Belgio e Regno Unito. Lo stesso fanno, poi, il gruppo austriaco Identitäre Bewegung, quelli portoghesi Blood and Honour, Portugal Hammer Skins e Nova Ordem Social, e diversi gruppi di estrema destra della Polonia. Se non è allarme “nero” questo... Umberto De Giovannangeli
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Quest’anno Trieste è capitale Europea della Scienza. Non che occorressero ulteriori motivi per andare alla scoperta di questa stupenda città italiana dalla storia grandiosa. Elegante, rigorosa, quasi algida. Del resto una delle sue tante anime è austriaca. Città di frontiera, enigmatica. Trieste affascina per la sovrapposizione armoniosa delle sue storie: l’antica Roma, Venezia e poi l’Austria; l’annessione dopo la grande Guerra, i crimini perpetrati da fascisti e nazisti; le ferite profonde poi la rinascita, l’aura letterata e colta. Trieste scelta e amata da grandi scrittori come Joyce e Stendhal; Trieste madre e padre di Saba e di Svevo; l’est Europa alle porte, la cultura mitteleuropea che ancora si respira, che entra decisa anche nei sapori della sua cucina. Sbatte le porte come il vento che qui talvolta soffia davvero forte, facendo rotolare la salsedine per le stradine dei suoi storici rioni. Cosa non perdere di Trieste Trieste è un mondo da scoprire. In completa autonomia oppure organizzando interessanti visite guidate. Vediamo quali sono le cose assolutamente da vedere per conoscere la città. La città Vecchia A sud della monumentale piazza Unità d’Italia affacciata sul mare, si sviluppano i rioni compresi nella città Vecchia di Trieste (San Vito, Cavana e ghetto Ebraico), stretta tra il colle di San Giusto e il mare. Qui si trovano alcuni dei monumenti più antichi della città come la cattedrale di San Giusto, la chiesa barocca di Santa Maria Maggiore, l’arco di Riccardo di epoca romana (I secolo d.C.) con le sue colonne in stile corinzio sito in piazza Barbacan e il teatro romano, ogni anno splendida cornice ai più importanti eventi cittadini. Nel rione di San Vito, in piazza Attilio Hortis si trova la statua di Italo Svevo, nei pressi della quale si trovano il museo Revoltella e il Civico museo Sartorio. Piazza Unità d’Italia e il molo Audace Maestosa e spazzata dalla salsedine e dalle brezze dell’Adriatico. La cornice monumentale e iconica della città. Da sinistra a destra qui si trovano il palazzo della Luogotenenza tedesca, palazzo Stratti con lo storico caffè degli Specchi, palazzo Modello oggi sede del Municipio, l’antico palazzo Pitteri, l’albergo di palazzo Vanoli e il palazzo della Regione. Al centro si erge la fontana dei quattro continenti (1751-1754). Il molo Audace che si allunga davanti alla piazza prende il nome dalla prima nave che entrò in porto dopo la fine della grande Guerra e la conseguente annessione all’Italia. Da notare la rosa dei Venti in bronzo affissa all’inizio del molo e ottenuta dalla fusione di una nave austriaca affondata dalla marina Italiana. La cattedrale di San Giusto Nasce all’inizio del Trecento dall’unione di due chiese preesistenti, Santa Maria e San Giusto. Sobria facciata in mattoni con rosone gotico. il portale riutilizza gli elementi di una stele funeraria romana. Sul muro del campanile, eretto inglobando i resti di un tempio romano e di un’edicola intitolata a San Giusto, vi sono incastrate ancora alcune canne di cannone. L’interno è decorato con splendidi affreschi di scuola veneziana e con un grande mosaico trecentesco. Dalla cattedrale si accede all’adiacente battistero e al museo del Tesoro, nelle cui sale spicca l’alabarda di San Sergio recuperata in terra Santa durante la prima Crociata 1096-1099. Il castello di San Giusto La fortezza posta sulla sommità del colle omonimo rappresenta il nucleo più antico della città nonché uno dei suoi simboli più amati e famosi. Il cuore del castrum risale ai Romani e nel corso dei secoli ha subito le modifiche apportate da Veneziani e Austro-Ungarici. Il castello è sede del museo Civico di Trieste, le cui sale custodiscono una ricca collezioni di armi e il suggestivo lapidario Tergestino con oltre 130 reperti di epoca romana di pregevole fattura. La sinagoga di Trieste Per capire appieno quanto la comunità ebraica è stata centrale nello sviluppo della città, della sua anima multietnica e di frontiera, basta fermarsi ad ammirare la bellezza architettonica e la vita che scorre dentro e fuori la sinagoga cittadina. Da notare gli stupendi rosoni, i pavimenti, le decorazioni e i lampadari di questo, ancora oggi, importante edificio religioso cittadino eretto nel 1912. Il castello di Miramare Il “nido d’amore costruito invano” ricordato da Giosué Carducci in una poesia dedicata proprio al castello, fu eretto a metà Ottocento da Massimiliano d’Asburgo-Lorena arciduca d’Austria e oggi è uno dei musei più visitati d’Italia. L’elegante e suggestiva struttura in pietra chiara affacciata sul golfo di Trieste conserva ancora gli arredi originali dell’epoca e numerose testimonianze della vita dei proprietari, l’arciduca Massimiliano e sua moglie Carlotta del Belgio, prima di diventare la residenza del duca Amedeo d’Aosta. Da segnalare all’interno la sfarzosa sala dei Regnanti, la bella sala della Musica e la sala ispirata all’arredamento navale della fregata Novara sulla quale Massimiliano aveva prestato servizio nella Marina Austriaca. L’esterno invece si caratterizza per il parco e per il superbo giardino all’inglese, che permettono di effettuare piacevoli passeggiate davanti al mare. Il castello è visitabile in completa autonomia o con tour privato. Il borgo Teresiano A nord di piazza Unità d’Italia, superato lo scenografico canal Grande si sviluppa come una piccola scacchiera il suggestivo borgo Teresiano, tra i quartieri storici più noti di Trieste realizzato per volere dell’imperatore d’Austria Carlo VI. Lungo il canal Grande sfilano alcuni tra gli edifici più belli, come palazzo Aedes, palazzo Gopcevich, la chiesa neoclassica di Sant’Antonio Nuovo, lo storico caffè Stella Polare, palazzo Genel, palazzo Carciotti e il bellissimo tempio serbo-ortodosso della Santissima Trinità e di San Spiridione. Sul suggestivo ponte Rosso che attraversa romanticamente il canale, il secondo insieme al ponte Verde, si trova la statua di James Joyce. La risiera di San Sabba Questo stabilimento per la pilatura del riso – che comprende pulitura, sbramatura, sbiancata e lucidatura – si trova a circa 5 km da piazza Unità d’Italia stretta tra il mare e i quartieri di Servola, Valmaura e borgo San Sergio. Rimase in funzione tra il 1913 e il 1943, l’anno dell’armistizio, quando i nazisti lo trasformarono in campo di prigionia, nel quale persero la vita oltre 3500 persone e altre 8000 da qui furono deportate nei campi di sterminio del nord ed est Europa. Oggi la Risiera di San Sabba è un museo da visitare assolutamente, archeologia industriale e memoria storica. Il faro della Vittoria Costruito nel 1923 in pieno fascismo, il faro ricorda i marinai italiani caduti durante la Grande Guerra. Sulla sommità, la statua della Vittoria Alata è alta 7 m ed è dotata di un complesso meccanismo interno che le fa impercettibilmente sbattere le ali per assorbire le folate di vento, che qui a Trieste con la bora è risaputo possono essere anche molto violente. Il faro sotto alla statua è ancora oggi il più potente dell’Adriatico. Il tram panoramico di Opicina Presto si spera che torni definitivamente in servizio il suggestivo tram che collega il centro città con le alture del Carso che si innalzano spigolose alle sue spalle. Un modo davvero curioso e singolare di scoprire la città e ammirarla dall’alto man mano che il tram lentamente si inerpica sulle alture. La grotta Gigante Questa enorme cavità risalente al Neolitico è una delle attrazioni principali di Trieste e si trova a circa 10 km dal centro nei pressi del borgo omonimo. Le concrezioni rocciose createsi nel corso di migliaia di anni hanno dato un fondamentale impulso alla speleologia modena. A circa 80 m di profondità si raggiunge la galleria Grande alta, un unico e sterminato ambiente alto quasi 100 m dove stalagmiti, stalattiti e colta di carbonato di calcio assumono infinite sfumature di colore, tra le quali la colonna Ruggero, alta 12 m. Scoprire Trieste: i caffè storici Pare che seduto ai tavoli della storica pasticceria Pirona Joyce abbia scritto non poche pagine sia dell’Ulisse che di Gente di Dublino e, insieme a lui, alcune tra le più illustri personalità della letteratura e della poesia come i triestini Umberto Saba e Italo Svevo (al quale è dedicato l’interessante museo Sveviano) o lo scrittore francese Stendhal hanno lungamente frequentato i caffè storici di Trieste. Si segnalano tra questi il caffè Tommaseo del 1830, è il più antico della città, il caffè degli Specchi in piazza dell’Unità e il caffè San Marco. Scoprire Trieste: i sapori e i piatti tipici La cucina triestina è una delle più famose d’Italia ed è innanzitutto caratterizzata da una secolare influenza austro-ungarica mitigata da alternative proposte di pesce e dai sapori dell’Adriatico. Una forma tipica di ristorazione a Trieste, in alternativa alle trattorie e ai ristoranti, sono i tradizionali buffet, a metà tra un bar e una trattoria, dove le carni sono cotte ancora oggi nella tradizionale caldaia, un pentolone incastonato nel bancone. Tra i piatti tipici ci sono dunque il prosciutto cotto caldo triestino tagliato rigorosamente a mano, il liptauer (spuma di formaggi insaporita con paprika e cumino), i formaggi Jamar (stagionato nelle grotte del Carso) e Tabor, la granzievola alla triestina (polpa di granchio con olio, sale, pepe, limone e prezzemolo servita nel suo guscio), la Jota (minestra di fagioli, crauti, patate e salsiccia o cotenna), i fusi istriani (tipo garganelli) con sugo di pesce o di carne, la zuppa de bobici (mais e fagioli), gli gnocchi di patate, di pane, di fegato o di susine (prugne), oppure come accompagnamento al tradizionale goulash. Tra i secondi piatti, di pesce o di carne, oltre al goulash ci sono anche il bollito in tecia con senape, crauti e patate, i cevapcici (salsicce speziate di origine balcanica), la porzina con capuzi (coppa di maiale lessa servita con crauti, senape e rafano), la calandraca (spezzatino di lesso con patate e poco pomodoro) l’agnello al kren (salsa al rafano), le immortali canocchie alla busara (pomodoro, pepe e vino), le alici in savore, i pedoci alla scotadeo (cozze alla scottadito), il baccalà mantecato e infine il merluzzo all’istriana con capperi, acciughe e patate. Lo street food non è di certo da meno in quanto a prelibatezze, come dimostra ampiamente il gustoso panino con porzina (maiale), crauti, senape e rafano. Tra i dolci infine ricordiamo il classico strucolo de pomi (strudel di mele), la pinza (pasta lievitata con rum, bucce d’arancia grattugiate, limone e vaniglia) la torta Rigojanci di origine ungherese e a base di cioccolato, il presniz (pasta sfoglia con susine e frutta secca), il koch (soufflé a base di burro e zucchero montati, pangrattato e uova con frutta, semolino o riso) e infine il cuguluf, anche questo di ispirazione austriaca che assomiglia a un plum cake con uvetta e buccia di limone. Scoprire Trieste: il Prosecco e i vini del Carso Sarebbe impensabile non visitare Trieste senza scoprire e assaggiare i vini del suo territorio, alcuni dei quali considerati tra i vini italiani più famosi al mondo. Trieste e tutto il Friuli-Venezia Giulia sono insieme al Veneto territorio per eccellenza votato alla produzione del prosecco. Molti sono i produttori e molte le cantine presenti sul territorio, da scoprire magari organizzando e prenotando degustazioni guidate. In città ci sono inoltre innovativi winebar pronti a farvi assaggiare i vini del territorio, quelli coltivati sugli aspri altipiani del Carso che si aprono come una corona intorno a Trieste. Terreni fatti di roccia. Aridi, sassosi e ricchi di ferro, che danno vita a vini DOC come la Vitovska, il Terrano (Refosco friulano) e la dolce e aromatica Malvasia istriana, tutti vitigni autoctoni che aspettano solo di essere scoperti. https://ift.tt/31ZRMQa Cosa mangiare a Trieste: i sapori da non perdere Quest’anno Trieste è capitale Europea della Scienza. Non che occorressero ulteriori motivi per andare alla scoperta di questa stupenda città italiana dalla storia grandiosa. Elegante, rigorosa, quasi algida. Del resto una delle sue tante anime è austriaca. Città di frontiera, enigmatica. Trieste affascina per la sovrapposizione armoniosa delle sue storie: l’antica Roma, Venezia e poi l’Austria; l’annessione dopo la grande Guerra, i crimini perpetrati da fascisti e nazisti; le ferite profonde poi la rinascita, l’aura letterata e colta. Trieste scelta e amata da grandi scrittori come Joyce e Stendhal; Trieste madre e padre di Saba e di Svevo; l’est Europa alle porte, la cultura mitteleuropea che ancora si respira, che entra decisa anche nei sapori della sua cucina. Sbatte le porte come il vento che qui talvolta soffia davvero forte, facendo rotolare la salsedine per le stradine dei suoi storici rioni. Cosa non perdere di Trieste Trieste è un mondo da scoprire. In completa autonomia oppure organizzando interessanti visite guidate. Vediamo quali sono le cose assolutamente da vedere per conoscere la città. La città Vecchia A sud della monumentale piazza Unità d’Italia affacciata sul mare, si sviluppano i rioni compresi nella città Vecchia di Trieste (San Vito, Cavana e ghetto Ebraico), stretta tra il colle di San Giusto e il mare. Qui si trovano alcuni dei monumenti più antichi della città come la cattedrale di San Giusto, la chiesa barocca di Santa Maria Maggiore, l’arco di Riccardo di epoca romana (I secolo d.C.) con le sue colonne in stile corinzio sito in piazza Barbacan e il teatro romano, ogni anno splendida cornice ai più importanti eventi cittadini. Nel rione di San Vito, in piazza Attilio Hortis si trova la statua di Italo Svevo, nei pressi della quale si trovano il museo Revoltella e il Civico museo Sartorio. Piazza Unità d’Italia e il molo Audace Maestosa e spazzata dalla salsedine e dalle brezze dell’Adriatico. La cornice monumentale e iconica della città. Da sinistra a destra qui si trovano il palazzo della Luogotenenza tedesca, palazzo Stratti con lo storico caffè degli Specchi, palazzo Modello oggi sede del Municipio, l’antico palazzo Pitteri, l’albergo di palazzo Vanoli e il palazzo della Regione. Al centro si erge la fontana dei quattro continenti (1751-1754). Il molo Audace che si allunga davanti alla piazza prende il nome dalla prima nave che entrò in porto dopo la fine della grande Guerra e la conseguente annessione all’Italia. Da notare la rosa dei Venti in bronzo affissa all’inizio del molo e ottenuta dalla fusione di una nave austriaca affondata dalla marina Italiana. La cattedrale di San Giusto Nasce all’inizio del Trecento dall’unione di due chiese preesistenti, Santa Maria e San Giusto. Sobria facciata in mattoni con rosone gotico. il portale riutilizza gli elementi di una stele funeraria romana. Sul muro del campanile, eretto inglobando i resti di un tempio romano e di un’edicola intitolata a San Giusto, vi sono incastrate ancora alcune canne di cannone. L’interno è decorato con splendidi affreschi di scuola veneziana e con un grande mosaico trecentesco. Dalla cattedrale si accede all’adiacente battistero e al museo del Tesoro, nelle cui sale spicca l’alabarda di San Sergio recuperata in terra Santa durante la prima Crociata 1096-1099. Il castello di San Giusto La fortezza posta sulla sommità del colle omonimo rappresenta il nucleo più antico della città nonché uno dei suoi simboli più amati e famosi. Il cuore del castrum risale ai Romani e nel corso dei secoli ha subito le modifiche apportate da Veneziani e Austro-Ungarici. Il castello è sede del museo Civico di Trieste, le cui sale custodiscono una ricca collezioni di armi e il suggestivo lapidario Tergestino con oltre 130 reperti di epoca romana di pregevole fattura. La sinagoga di Trieste Per capire appieno quanto la comunità ebraica è stata centrale nello sviluppo della città, della sua anima multietnica e di frontiera, basta fermarsi ad ammirare la bellezza architettonica e la vita che scorre dentro e fuori la sinagoga cittadina. Da notare gli stupendi rosoni, i pavimenti, le decorazioni e i lampadari di questo, ancora oggi, importante edificio religioso cittadino eretto nel 1912. Il castello di Miramare Il “nido d’amore costruito invano” ricordato da Giosué Carducci in una poesia dedicata proprio al castello, fu eretto a metà Ottocento da Massimiliano d’Asburgo-Lorena arciduca d’Austria e oggi è uno dei musei più visitati d’Italia. L’elegante e suggestiva struttura in pietra chiara affacciata sul golfo di Trieste conserva ancora gli arredi originali dell’epoca e numerose testimonianze della vita dei proprietari, l’arciduca Massimiliano e sua moglie Carlotta del Belgio, prima di diventare la residenza del duca Amedeo d’Aosta. Da segnalare all’interno la sfarzosa sala dei Regnanti, la bella sala della Musica e la sala ispirata all’arredamento navale della fregata Novara sulla quale Massimiliano aveva prestato servizio nella Marina Austriaca. L’esterno invece si caratterizza per il parco e per il superbo giardino all’inglese, che permettono di effettuare piacevoli passeggiate davanti al mare. Il castello è visitabile in completa autonomia o con tour privato. Il borgo Teresiano A nord di piazza Unità d’Italia, superato lo scenografico canal Grande si sviluppa come una piccola scacchiera il suggestivo borgo Teresiano, tra i quartieri storici più noti di Trieste realizzato per volere dell’imperatore d’Austria Carlo VI. Lungo il canal Grande sfilano alcuni tra gli edifici più belli, come palazzo Aedes, palazzo Gopcevich, la chiesa neoclassica di Sant’Antonio Nuovo, lo storico caffè Stella Polare, palazzo Genel, palazzo Carciotti e il bellissimo tempio serbo-ortodosso della Santissima Trinità e di San Spiridione. Sul suggestivo ponte Rosso che attraversa romanticamente il canale, il secondo insieme al ponte Verde, si trova la statua di James Joyce. La risiera di San Sabba Questo stabilimento per la pilatura del riso – che comprende pulitura, sbramatura, sbiancata e lucidatura – si trova a circa 5 km da piazza Unità d’Italia stretta tra il mare e i quartieri di Servola, Valmaura e borgo San Sergio. Rimase in funzione tra il 1913 e il 1943, l’anno dell’armistizio, quando i nazisti lo trasformarono in campo di prigionia, nel quale persero la vita oltre 3500 persone e altre 8000 da qui furono deportate nei campi di sterminio del nord ed est Europa. Oggi la Risiera di San Sabba è un museo da visitare assolutamente, archeologia industriale e memoria storica. Il faro della Vittoria Costruito nel 1923 in pieno fascismo, il faro ricorda i marinai italiani caduti durante la Grande Guerra. Sulla sommità, la statua della Vittoria Alata è alta 7 m ed è dotata di un complesso meccanismo interno che le fa impercettibilmente sbattere le ali per assorbire le folate di vento, che qui a Trieste con la bora è risaputo possono essere anche molto violente. Il faro sotto alla statua è ancora oggi il più potente dell’Adriatico. Il tram panoramico di Opicina Presto si spera che torni definitivamente in servizio il suggestivo tram che collega il centro città con le alture del Carso che si innalzano spigolose alle sue spalle. Un modo davvero curioso e singolare di scoprire la città e ammirarla dall’alto man mano che il tram lentamente si inerpica sulle alture. La grotta Gigante Questa enorme cavità risalente al Neolitico è una delle attrazioni principali di Trieste e si trova a circa 10 km dal centro nei pressi del borgo omonimo. Le concrezioni rocciose createsi nel corso di migliaia di anni hanno dato un fondamentale impulso alla speleologia modena. A circa 80 m di profondità si raggiunge la galleria Grande alta, un unico e sterminato ambiente alto quasi 100 m dove stalagmiti, stalattiti e colta di carbonato di calcio assumono infinite sfumature di colore, tra le quali la colonna Ruggero, alta 12 m. Scoprire Trieste: i caffè storici Pare che seduto ai tavoli della storica pasticceria Pirona Joyce abbia scritto non poche pagine sia dell’Ulisse che di Gente di Dublino e, insieme a lui, alcune tra le più illustri personalità della letteratura e della poesia come i triestini Umberto Saba e Italo Svevo (al quale è dedicato l’interessante museo Sveviano) o lo scrittore francese Stendhal hanno lungamente frequentato i caffè storici di Trieste. Si segnalano tra questi il caffè Tommaseo del 1830, è il più antico della città, il caffè degli Specchi in piazza dell’Unità e il caffè San Marco. Scoprire Trieste: i sapori e i piatti tipici La cucina triestina è una delle più famose d’Italia ed è innanzitutto caratterizzata da una secolare influenza austro-ungarica mitigata da alternative proposte di pesce e dai sapori dell’Adriatico. Una forma tipica di ristorazione a Trieste, in alternativa alle trattorie e ai ristoranti, sono i tradizionali buffet, a metà tra un bar e una trattoria, dove le carni sono cotte ancora oggi nella tradizionale caldaia, un pentolone incastonato nel bancone. Tra i piatti tipici ci sono dunque il prosciutto cotto caldo triestino tagliato rigorosamente a mano, il liptauer (spuma di formaggi insaporita con paprika e cumino), i formaggi Jamar (stagionato nelle grotte del Carso) e Tabor, la granzievola alla triestina (polpa di granchio con olio, sale, pepe, limone e prezzemolo servita nel suo guscio), la Jota (minestra di fagioli, crauti, patate e salsiccia o cotenna), i fusi istriani (tipo garganelli) con sugo di pesce o di carne, la zuppa de bobici (mais e fagioli), gli gnocchi di patate, di pane, di fegato o di susine (prugne), oppure come accompagnamento al tradizionale goulash. Tra i secondi piatti, di pesce o di carne, oltre al goulash ci sono anche il bollito in tecia con senape, crauti e patate, i cevapcici (salsicce speziate di origine balcanica), la porzina con capuzi (coppa di maiale lessa servita con crauti, senape e rafano), la calandraca (spezzatino di lesso con patate e poco pomodoro) l’agnello al kren (salsa al rafano), le immortali canocchie alla busara (pomodoro, pepe e vino), le alici in savore, i pedoci alla scotadeo (cozze alla scottadito), il baccalà mantecato e infine il merluzzo all’istriana con capperi, acciughe e patate. Lo street food non è di certo da meno in quanto a prelibatezze, come dimostra ampiamente il gustoso panino con porzina (maiale), crauti, senape e rafano. Tra i dolci infine ricordiamo il classico strucolo de pomi (strudel di mele), la pinza (pasta lievitata con rum, bucce d’arancia grattugiate, limone e vaniglia) la torta Rigojanci di origine ungherese e a base di cioccolato, il presniz (pasta sfoglia con susine e frutta secca), il koch (soufflé a base di burro e zucchero montati, pangrattato e uova con frutta, semolino o riso) e infine il cuguluf, anche questo di ispirazione austriaca che assomiglia a un plum cake con uvetta e buccia di limone. Scoprire Trieste: il Prosecco e i vini del Carso Sarebbe impensabile non visitare Trieste senza scoprire e assaggiare i vini del suo territorio, alcuni dei quali considerati tra i vini italiani più famosi al mondo. Trieste e tutto il Friuli-Venezia Giulia sono insieme al Veneto territorio per eccellenza votato alla produzione del prosecco. Molti sono i produttori e molte le cantine presenti sul territorio, da scoprire magari organizzando e prenotando degustazioni guidate. In città ci sono inoltre innovativi winebar pronti a farvi assaggiare i vini del territorio, quelli coltivati sugli aspri altipiani del Carso che si aprono come una corona intorno a Trieste. Terreni fatti di roccia. Aridi, sassosi e ricchi di ferro, che danno vita a vini DOC come la Vitovska, il Terrano (Refosco friulano) e la dolce e aromatica Malvasia istriana, tutti vitigni autoctoni che aspettano solo di essere scoperti. Trieste è una città affascinante e ricca di attrazioni culturali ed enogastronomiche, perfette per un tuffo nella storia e nell’arte del nostro Paese.
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Il conquistatore del Messico (1939) Regia: William Dieterle Attori: Paul Muni, Bette Davis, Brian Aherne
Commento
La politica conquistatrice e senz’anima cede il passo a due personaggi storici, coerenti ed onesti: il gotha della monarchia europea, Massimiliano d’Asburgo-Lorena, fratello di Francesco Giuseppe; ed un pastore messicano elevatosi per merito, cultura e passione per una terra ancora povera, Benito Juarez, a presidente della Repubblica del Messico. Un impero voluto per dominare, sceglie un monarca innocuo, di transizione, che si rivelerà tanto integerrimo da consegnarsi, dopo l’ultima battaglia, al generale repubblicano. Massimiliano, spinto al trono da Napoleone III, è convinto con l’inganno d’essere ben accetto nella sua nuova patria, ma la realtà ben diversa, lo porterà a confrontarsi con un nemico della sua levatura politica. Falliti i tentativi di dialogo, si passa alle armi sino alla caduta del regno, alla pazzia dell’imperatrice, Carlotta del Belgio ed alla fucilazione del sovrano deposto. Juarez, chiederà perdono al re ucciso a 35 anni, per non aver scelto la fuga, mentre Monet, sulla scia del cordoglio del mondo gli dedicherà un dipinto: ‘L’esecuzione dell’imperatore Massimiliano, 1868. Nelle mani del colosso Warner e di un maestro cineasta come Dieterle, il film risulta di cristallina fedeltà storica, rigorosissimo nel riportare i personaggi tanto somiglianti a quei reali sfortunati che avevano eletto a loro tranquilla dimora il castello di ‘Miramare’ a Trieste, prima che gli intrighi di palazzo e le asperità della vita ne facessero nomi ricordati nella storia.
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Alexandra di LussemburgoDa Wikipedia, l'enciclopedia libera.
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Principessa Alexandra di Lussemburgo
La principessa Alexandra nel 2008
Principessa di Lussemburgo
Nome completoAlexandra Joséphine Teresa Charlotte Marie Wilhelmine
Altri titoliPrincipessa di Nassau
Principessa di Borbone-Parma
Nascita16 febbraio 1991 (29 anni)
Padre
Enrico di Lussemburgo
Madre
Maria Teresa di Lussemburgo
Religione
Cattolica
Alexandra di Lussemburgo (Lussemburgo, 16 febbraio 1991) è la quarta figlia del granduca Enrico di Lussemburgo.
Indice
1Biografia
2Ascendenza
3Onorificenze
4Note
5Voci correlate
6Altri progetti
1.1Educazione
1.2Impegni ufficiali
3.1Onorificenze lussemburghesi
3.2Onorificenze straniere
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Quarta ed unica figlia del granduca Enrico di Lussemburgo e di Maria Teresa di Lussemburgo, è nata il 16 febbraio 1991 presso la "Maternité Grande-Duchesse Charlotte" nella capitale Lussemburgo.[1] Ha quattro fratelli: Guglielmo di Lussemburgo (1981), Félix di Lussemburgo (1984), Luigi di Lussemburgo-Nassau (1986) e Sébastien di Lussemburgo (1992).
Educazione[
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Ha frequentato la scuola primaria a Angelsberg e terminato gli studi presso il Liceo Vauban in Lussemburgo nel 2009. Ha frequentato quindi la Franciscan University di Steubenville, in Ohio, dove ha studiato psicologia e scienze sociali. Tra il 2013 ed il 2014 ha svolto un tirocinio presso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a New York.[1][2] Ha continuato gli studi in etica ed antropologia a Parigi e si è laureata in filosofia al Trinity College di Dublino. Nel 2017 ha completato un master universitario in risoluzione di conflitti all'Irish School of Ecumenics.[2]
Parla fluentemente il lussemburghese, il francese e lo spagnolo. Ha anche una buona conoscenza del tedesco e dell'italiano.[1]
Impegni ufficiali[
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La principessa Alexandra partecipa alle attività della famiglia granducale e frequenta determinate cerimonie o attività ufficiali, come la Giornata Nazionale o la chiusura della Festa dell'Ottava di Nostra Signora di Lussemburgo. Inoltre la principessa Alexandra ha dato il suo patrocinio alla Lëtzebuerger Déiereschutzliga e alla Fondation Lëtzebuerger Blannevereenegung.
Nel 2017 ha accompagnato il padre in visita di stato in Giappone, in assenza della madre.[3]
Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]
Genitori
Nonni
Bisnonni
Trisnonni
Felice di Borbone-Parma
Roberto I di Parma
Maria Antonia di Braganza
Giovanni di Lussemburgo
Carlotta di Lussemburgo
Guglielmo IV di Lussemburgo
Maria Anna di Braganza
Enrico di Lussemburgo
Leopoldo III dei Belgi
Alberto I del Belgio
Elisabetta di Baviera
Giuseppina Carlotta del Belgio
Astrid di Svezia
Carlo di Svezia
Ingeborg di Danimarca
Alexandra di Lussemburgo
José Antonio Mestre y Ramos-AlmeydaFrancisco Mestre y Fernández-Criado
Matilde Ramos-Almeyda y Gómez
José Antonio Mestre y Álvarez
María Narcisa Álvarez y TabíoLucas Álvarez y Cerice
Narcisa Tabío y de la Lanza
María Teresa Mestre y Batista-Falla
Agustín Batista y González de MendozaMelchor Batista y de Varona
Julia González de Mendoza y de Pedroso
María Teresa Batista y Falla
María Teresa Falla y BonetLaureano Falla y Gutiérrez
María Dolores Bonet y Mora
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
Onorificenze lussemburghesi[
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Dama dell'Ordine del Leone d'Oro di Nassau
— 23 giugno
2009
Dama di gran croce dell'Ordine militare e civile di Adolfo di Nassau
— 16 febbraio
1991
, insegne ricevute il 16 febbraio
2009
Onorificenze straniere[
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Dama di II classe (Peonia) dell'Ordine della Corona Preziosa (Giappone)
— 27 novembre
2017
[4]
Note[modifica | modifica wikitesto]
^ Salta a:a b c (FR) La Princesse Alexandra, su Cour Grand-Ducale de Luxembourg. URL consultato il 16 febbraio 2018.
^ Salta a:a b (EN) Princess of Luxembourg Alexandra to celebrate 27th Birthday, in Luxembourg Herald, 15 febbraio 2018. URL consultato il 16 febbraio 2018.
^ (EN) Princess Alexandra of Luxembourg goes on first royal visit to Japan, su us.hellomagazine.com, 4 dicembre 2017. URL consultato il 16 febbraio 2018.
^ Luxarazzi, su luxarazzi.com.
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Piano terra del castello di Miramare. Quest'ala del castello era per la moglie di Massimigliano d'Asburgo Lorena, ovvero Carlotta del Belgio. Che dire è magnifica🤩 #miramare #trieste #sea #italy #castellodimiramare #mare #italia #igerstrieste #castle #beach #castello #storico #history #novara #triestesocial #bluesky #grado #travelmemories #travelling #travellife #museum #water #triest #historylovers #austria #mobili #viaggio #mare #miramarecastle #viaggiaresempre (presso Miramare Castle) https://www.instagram.com/p/BxP-5djjqNL/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=i4culjgqc7i3
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Pismo Majke Kraljice Naroda kojim je pokušala da zaustavi ludilo Drugog svjeckog rata! Dana 27. Novembra 1939. godine, tri mjeseca nakon njemačke invazije na Poljsku i objave rata Njemačkoj od strane Francuske i Britanije, Regina Elena je napisala pismo za šest Suverena još uvijek neutralnih europskih zemalja : Danske, Nizozemske, Luksemburga, Belgije, Bugarske i Jugoslavije. ( nadamo se da će neko od Vas uraditi prevod teksta na Crnogorski jezik ) "Signora e Cara Sorella, La profonda commozione ispirata dalla visione della immane guerra che si sta svolgendo sui mari, per terra, per l'aria, dovunque grandi Stati e grandi Popoli con tutto il loro coraggio, con tutto il loro genio e con tutte le loro ricchezze, dibattono senza tregua e senza pietà interessi e sentimenti in contrasto, mi spinge a rivolgervi un cordiale invito: La guerra che infiamma tanti eroismi a distruggere vite, lavoro, fede nel domani, cioè i presidi stessi della civiltà, minaccia di dilagare nello spazio e nel tempo, e di inasprire i suoi terribili rigori ogni giorno peggio, così da scuotere la base stessa della comunione delle genti. Altissime autorità hanno già rivolto ai belligeranti in nome di Dio ed in nome di uno, ovvero di un altro popolo neutrale, voti di pace che non furono accolti. Questi precedenti potrebbero inaridire le speranze e togliere coraggio a nuove iniziative. Ma non impediscono ai cuori innumerevoli delle donne di ogni regione del mondo, di elevare ai Capi degli Stati belligeranti l'invocazione sorta dal proprio orrore, dalla propria pietà e dalla propria saggezza, perché si fermino a considerare non solo le proprie ragioni, ma quelle altresì del sentimento umano . Esso implora tregua a tanta strage di vite, ed a tanta distruzione di beni, a tanto turbamento di animi, e a tanta interruzione di industrie, di arti, di studi civili; implora la cessazione della guerra, non ai soli belligeranti aspro flagello, ma a tutti, senza distinzione, causa di sacrifici immani. Io mi rivolgo perciò a Vostra Maestà, a Sua Maestà la Regina Elisabetta del Belgio, a Sua Maestà la Regina di Jugoslavia, a Sua Maestà la Regina Giovanna di Bulgaria, a Sua Maestà la Regina Alessandra di Danimarca, a Sua Maestà la Regina Guglielmina dei Paesi Bassi ed a Sua Maestà la Granduchessa Carlotta di Lussemburgo, e le prego di volere accogliere con me quelle invocazioni di madri, di sorelle, di spose, di figlie; di conferire alle medesime invocazioni prestigio, vigore, diffusione, efficacia, unendo gli animi nostri e le nostre voci al fine di ottenere che le ostilità siano sospese e che gli sforzi siano uniti affinché si raggiungano accordi e pace duratura. Nessuno può dubitare della devozione con la quale ciascuna di noi sarebbe pronta al sacrificio di sé e dei suoi stessi figli per la propria Patria. Questo stesso comune sentire ci induce a comprendere di quali ansie vivano oggi milioni di madri, anelanti esse pure ai giusti riconoscimenti dei diritti dei loro Paesi, ma altresì alla salvezza dei figli mercé una pace definitiva e saggia. A questo invito ed alla speranza di unire gli sforzi nostri pacificatori, mi incoraggia l'esempio di due Principesse di Savoia: Margherita d'Austria vedova di Filiberto II Duca di Savoia, che fu dal suo Padre nominata Governatrice dei Paesi Bassi, e Luisa di Angoulème moglie di Carlo di Valois, nata principessa di Savoia e madre di Francesco I Re di Francia. Queste due Principesse, spinte irresistibilmente ad arrestare le ininterrotte effusioni di sangue prodotte dalle guerre fra imperiali e francesi, negoziarono nel 1529 quel trattato di Cambrai che, in loro onore , fu chiamato la "Paix des Dames". Possa anche a noi essere consentito di persuadere gli uomini ad ammettere che la guerra sia troncata, e che adeguati metodi per risolverla, con onore di tutti, siano equamente cercati dalle parti.”
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Il castello di Miramare Fu una residenza della corte Asburgica: il complesso venne costruito nell'omonimo quartiere di Trieste per volere di Massimiliano d'Asburgo-Lorena, arciduca d'Austria e imperatore del Messico, per farne la propria dimora da condividere con la moglie Carlotta del Belgio. Successivamente il castello diventò il Museo storico del castello di Miramare e nel 2016 ha fatto registrare 257 237 visitatori, mentre il parco del castello di Miramare ha fatto registrare 833 300 visitatori Visitabile anche su www.viaggi-virtuali.it sezione Italia-Friuli Venezia Giulia. #CastelloMiramare
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Castelli e borghi medievali: Scopri la storia d'Italia in novembre
L'Italia è un paese ricco di storia e cultura, e uno dei modi migliori per scoprire la sua bellezza è attraverso i suoi castelli e borghi medievali. Questi luoghi sono pieni di fascino e mistero, e rappresentano un'occasione unica per immergersi nella storia del nostro paese. In novembre, molte città italiane organizzano visite guidate ai castelli e borghi medievali, offrendo ai visitatori l'opportunità di scoprire questi luoghi in modo più approfondito. Ad esempio, il 6 novembre tornano le visite guidate ai castelli e borghi sparsi nelle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Milano. Inoltre, molte città organizzano anche eventi speciali, come cene medievali e villaggi con zucche. Ecco alcuni dei castelli e borghi medievali più suggestivi d'Italia: Vicopisano: un piccolo borgo medievale che custodisce intatta la sua appassionante storia. Castello di Malpaga: un castello medievale situato in provincia di Bergamo, che offre visite guidate e eventi speciali per famiglie e adulti. Borgo di Gradara: un borgo medievale situato in provincia di Pesaro e Urbino, famoso per il suo castello e per la storia d'amore tra Paolo e Francesca, raccontata da Dante nella Divina Commedia. Castello di Torrechiara: un castello medievale situato in provincia di Parma, famoso per la sua architettura e per la sua posizione panoramica. Borgo di San Gimignano: un borgo medievale situato in provincia di Siena, famoso per le sue torri e per la sua architettura gotica. Castello di Monreale: un castello medievale situato in provincia di Palermo, che domina la città dall'alto. Borgo di Castell'Arquato: un borgo medievale situato in provincia di Piacenza, famoso per la sua architettura e per la sua posizione panoramica. Castello di Miramare: un castello situato a Trieste, costruito per l'arciduca Ferdinando Massimiliano d'Austria e la sua consorte Carlotta del Belgio. Borgo di Montepulciano: un borgo medievale situato in provincia di Siena, famoso per il suo vino e per la sua architettura rinascimentale. Castello di Brescia: un castello situato a Brescia, che offre una vista panoramica sulla città. Grazie alle visite guidate e agli eventi speciali organizzati in molte città italiane, è possibile immergersi nella storia del nostro paese e scoprire la bellezza dei suoi luoghi più suggestivi. Fonti: https://www.ecodibergamo.it/stories/eppen/outdoor/turismo-km-zero-viaggio-nella-nostra-storia-suggestivi-borghi-medievali-o_1442391_11/ https://www.pianuradascoprire.com/events/1novembre-giornatedeicastellipalazzieborghimedievali/ https://www.pianuradascoprire.com/events/giornate-dei-castelli-palazzi-e-borghi-medievali-6-nov-522/ https://www.touringclub.it/news/dieci-borghi-bandiera-arancione-da-scoprire-tra-sapori-e-colori-dautunno-1 http://www.rmoa.unina.it/2664/1/castelli_fortezze.pdf https://www.castellomalpaga.it Read the full article
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Nei musei del nostro paese è concentrato un numero incredibile di opere d’arte, testimonianze storiche di un passato illustre, o di più passati, che va preservato e costantemente protetto, ammirato e anche riscoperto. Di seguito segnaliamo i principali musei italiani che custodiscono le opere d’arte più importanti del nostro paese, ma anche alcune piccole grandi esposizioni significative. Un’eredità non solo italiana, ma anche mondiale. La galleria degli Uffizi di Firenze La galleria degli Uffizi, detta anche galleria delle Statue e delle Pitture, è il fiore all’occhiello del patrimonio museale di Firenze, il museo più visitato d’Italia, nonché uno dei più famosi del mondo. Il percorso museale, oltre a conservare nelle sue sale le più famose opere di Giotto, Raffaello, Tiziano, Botticelli, Caravaggio, Dürer, Rubens e molti altri, comprende anche il corridoio Vasariano, le collezioni di palazzo Pitti e il giardino dei Boboli. Si consiglia, data la forte affluenza, di munirsi di un biglietto salta fila o prenotare un tour con ingresso prioritario. La galleria dell’Accademia di Firenze Il percorso museale conserva tra altre mirabili opere il celebre David (1501-1504) di Michelangelo e altre sei grandi sculture dell’artista, nonché una vasta esposizione, tra le prime al mondo, di opere pittoriche a fondo oro (Giotto, Masolino, Cimabue, Leonardo Da Vinci e altri ancora) e, infine, una pregevole collezione di antichi strumenti musicali. Per evitare che qualcosa sfugga all’attenzione, una buona idea è quella di farsi guidare nelle stanze della galleria da una guida esperta. Il museo Nazionale del Bargello di Firenze Dedicate essenzialmente alla scultura medievale e rinascimentale, le sale del Bargello ospitano alcuni capolavori di Michelangelo, Donatello, Benvenuto Cellini, mentre il complesso comprende anche le pregevoli cappelle Medicee, la chiesa di Orsanmichele, palazzo Davanzati e casa Martelli. Vista la vastità dell’esposizione, anche qui è consigliata una visita guidata. Galata, il museo del Mare di Genova Il Galata di Genova è il percorso museale più grande dell’area del Mediterraneo dedicato al mare e uno dei più moderni d’Italia. Nelle sue sale è illustrata la storia di Genova, del suo legame indissolubile con il mare e delle mille sfaccettature che questo legame porta con sé: dalle galee agli atlanti e ai globi, dai viaggi come quello di Cristoforo Colombo alla vita dei marinai fino allo sviluppo del porto di Genova dal Medioevo ai giorni nostri. Il museo Egizio di Torino Il museo Egizio di Torino è il più antico al mondo dedicato alla cultura egizia e secondo per importanza soltanto a quello del Cairo. Le sale, suddivise in cinque livelli, permettono di ammirare alcuni tra i reperti archeologici più importanti mai ritrovati come il libro dei Morti di Luefankh (332-320 a.C.), la mummia risalente al periodo Predinastico (3500 a.C.), la coeva e rarissima pittura di Gebelein, la tomba degli Ignoti, il pregevole ostrakon (frammento di ceramica) della Ballerina, le pitture a tempera ritrovate nella cappella di Maia, le statue della galleria dei Re, quella di Uahka (1760 a.C.) e infine la tomba di Kha e Merit, risalente a 3400 anni fa. Al fine di godersi al meglio la visita, potrebbe essere una buona idea acquistare un accesso prioritario o meglio ancora prenotare un tour guidato. Il museo Nazionale del Cinema di Torino Ospitato dal 1996 all’interno dell’inconfondibile e bizzarro edificio della mole Antonelliana, il museo del Cinema di Torino è uno dei più visitati d’Italia e raccoglie numerose macchine pre-cinematografiche e altrettanti oggetti provenienti dal mondo del cinema (film, libri, manifesti, stampe, locandine ecc.). I musei Reali di Torino Il circuito dei musei Reali di Torino comprende la visita al palazzo e ai giardini Reali, alla biblioteca e all’armeria Reale, alla galleria Sabauda, al museo Archeologico, a palazzo Chiablese e infine alla cappella della sacra Sindone. Da non perdere all’interno di palazzo Reale la sfarzosità tutta intagli, stucchi, dorature e affreschi della sala da Ballo e quella del Trono, il salone degli Svizzeri e la splendida scala delle Forbici. Il Cenacolo Vinciano a Milano La straordinaria Ultima Cena detta anche Cenacolo (1494-1498) di Leonardo da Vinci è oggi conservata nell’ex refettorio rinascimentale adiacente al santuario di Santa Maria delle Grazie di Milano. La sala, esclusivamente dedicato alla fruizione del capolavoro vinciano, è assolutamente necessaria non solo per la scoperta dell’opera ma anche per la sua precaria conservazione. Le vicissitudini e le curiosità legate all’opera meritano forse la presenza di una guida in grado di poter illustrare i tanti aspetti legati all’Ultima Cena di Leonardo e un ingresso prioritario, anche in tarda serata, per avere la sicurezza di poter accedere. La pinacoteca di Brera a Milano La galleria Nazionale d’arte Antica e Moderna ospitata presso il palazzo Brera di Milano è un complesso museale vastissimo che custodisce una delle più celebri raccolte di pittura del nostro paese, con opere appartenenti a specifiche scuole artistiche come quella lombarda, veneta, toscana, dell’Italia centrale e, inoltre, della scuola fiamminga. Il palazzo di Brera ospita inoltre numerose istituzioni artistiche note in tutto il mondo: la biblioteca Nazionale Braidense, l’osservatorio, l’orto Botanico, l’istituto Lombardo di Scienze e Lettere e infine la celebre accademia di Belle Arti di Brera. Un’esperienza guidata all’interno delle suggestive sale dell’accademia potrebbe essere davvero un’ottima idea. Il museo del palazzo Ducale di Mantova Le sale della reggia dei Gonzaga di Mantova custodiscono alcune delle opere migliori di Mantegna, tra cui i meravigliosi affreschi della camera degli Sposi (1464-1475), Rubens, Palma il Giovane, Daniel van den Dyck, tanto da meritarsi un posto all’interno dei musei più importanti del nostro paese. Il complesso museale comprende la corte Vecchia, la domus Nova, la corte Nuova, la basilica Palatina di Santa Barbara e il quattrocentesco castello di San Giorgio. Il museo Archeologico di Venezia Il museo, sito in piazza San Marco presso le procuratie Nuove, dalla fine del Cinquecento raccoglie numerose collezioni private veneziane comprendenti antichissime opere risalenti al periodo greco e romano. Le gallerie dell’Accademia di Venezia Ai piedi del ponte dell’Accademia, l’antico complesso un tempo formato dalla chiesa di Santa Maria della Carità, il convento dei Lateranensi e la scuola Grande, dall’inizio dell’Ottocento ospita l’accademia di Belle Arti della città lagunare, nonché la più importante collezione di arte veneziana e veneta del mondo, con dipinti databili dal XIV al XVIII secolo. Tra gli artisti esposti si segnalano Piero della Francesco, Giovanni Bellini, Leonardo da Vinci con il suo Uomo Vitruviano, Andrea Mantegna, Giorgione, Cosmé Tura, Palma il Vecchio, Giambattista Tiepolo, Giorgio Vasari e Francesco Hayez. Il museo Storico del castello di Miramare Il museo allestito all’interno del castello di Miramare a Trieste, eretto intorno alla metà dell’Ottocento per volere di Massimiliano d’Asburgo-Lorena arciduca d’Austria, è uno dei musei più visitati d’Italia. L’elegante e suggestiva struttura in pietra chiara affacciata sul golfo di Trieste conserva ancora gli arredi originali dell’epoca e numerose testimonianze della vita dei proprietari, l’arciduca Massimiliano e sua moglie Carlotta del Belgio, prima di diventare la residenza del duca Amedeo d’Aosta. All’interno sono da segnalare la sfarzosa sala dei Regnanti, la bella sala della Musica e la sala ispirata all’arredamento navale della fregata Novara sulla quale Massimiliano aveva prestato servizio nella Marina Austriaca, mentre all’esterno il parco circostante il castello e il superbo giardino all’inglese permettono di effettuare piacevoli passeggiate di fronte al mare. Il castello è visitabile in completa autonomia o con tour privato. La galleria Nazionale delle Marche Ospitata nelle sale del palazzo Ducale di Urbino, questa interessante collezione comprende le opere più importanti del Rinascimento urbinate promosso alla corte di Federico da Montefeltro, tra cui alcuni capolavori di Raffaello, Piero della Francesca e Federico Barocci. Il museo nazionale di castel Sant’Angelo a Roma Il percorso museale allestito all’interno dell’imponente castel Sant’Angelo si sviluppa in 7 livelli che illustrano in maniera approfondita la storia, le modifiche architettoniche e gli usi ai quali la fortezza fu adibita durante i secoli, sin dal 135 d.C., ovvero quando in questo luogo l’imperatore Adriano fece costruire il mausoleo funebre per sé e la sua famiglia fino alla riorganizzazione voluta da papa Farnese nel Settecento, quando qui fu imprigionato, tra gli altri, il conte di Cagliostro. La galleria Borghese di Roma Sita all’interno della magnifica villa Borghese Pinciana, il percorso museale espone molte impareggiabili sculture di Gian Lorenzo Bernini, numerose tele del Caravaggio e pregevoli opere del Bronzino, Antonio Canova, Raffaello, Perugino, Lorenzo Lotto, Antonello da Messina, Rubens, Bellini, Correggio, Parmigianino, Pinturicchio e Tiziano. All’interno delle sale della villa è possibile muoversi in autonomia, oppure in alternativa con un tour privato. I musei Vaticani e la cappella Sistina La grande stagione di fervore artistico promossa da papa Giulio II all’inizio del Cinquecento che ha impreziosito la basilica di San Pietro, ha dato inoltre vita alle stupende collezioni dei musei Vaticani, con gli affreschi e le opere di Giotto, le stanze papali dipinte da Michelangelo e Raffaello, la galleria Lapidaria, quella delle carte Geografiche, l’appartamento Borgia e il giardino con il celebre gruppo statuario del Laocoonte. Lo straordinario patrimonio, tutto italiano, che adorna gli spazi dei musei vaticani si condensa infine nella superba cappella Sistina con il Giudizio Universale (1508-1512) e gli affreschi della volta (1535-1541) realizzati da Michelangelo. Le pareti della cappella non sono di certo da meno, impreziosite da un ciclo di affreschi realizzati dai massimi artisti italiani della seconda metà del Quattrocento: da Botticelli al Perugino, dal Pinturicchio al Ghirlandaio. Vista l’elevata affluenza si consiglia di dotarsi preventivamente di un biglietto con ingresso prioritario. Il museo Archeologico Nazionale di Napoli Il museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) vanta forse il più ricco patrimonio archeologico d’Italia. Esso comprende infatti i reperti dell’antica Neapolis, la collezione Farnese con pregevoli reperti provenienti dall’antica Roma, le collezioni Borboniche con i reperti provenienti da Pompei, la collezione Egizia e altre importanti collezioni private (Borgia, Santagelo, Stevens e Spinelli). Vista la grande quantità di reperti e opere degne di interesse, un tour guidato è l’ideale per poter comprendere appieno il valore di quanto esposto. Il museo Civico Archeologico “Giovanni Marongiu” di Cabras Il piccolo museo di Cabras, in Sardegna, custodisce gli importanti reperti archeologici ritrovati nella suggestiva penisola del Sinis, sul golfo di Oristano, colonizzato in epoche antichissime. Il percorso museale custodisce e continua a raccogliere ancora oggi quanto ritrovato nel insediamento neolitico di Cuccuru is Arrius, in quello nuragico di Sa Osa, nel sito archeologico di Tharros (età fenicio-punica), nonché i resti del relitto romano dell’isola di Mal di Ventre. Pezzo forte del museo, davvero da non perdere, sono i resti del complesso statuario dei giganti di Mont’e Prama. Il museo dell’ex Stabilimento Florio e delle tonnare di Favignana e Formica Concludiamo questo excursus sui musei più importanti d’Italia con un piccolo e suggestivo museo sito sulla splendida isola di Favignana, ovvero quello ospitato nello storica tonnara appartenuta alla famiglia Florio per oltre un secolo tra Ottocento e Novecento. Splendido esempio di archeologia industriale, perfettamente recuperato e conservato, la tonnara ospita al suo interno un innovativo museo, con sale multimediali che ripercorrono la storia della mattanza, la cruenta pesca del tonno, e della tonnara, e un interessante Antiquarium con reperti archeologici ritrovati nell’arcipelago siciliano delle isole Egadi e risalenti alla prima guerra Punica (III secolo a.C.). https://ift.tt/2O9d5Xc I 20 musei più visitati d’Italia Nei musei del nostro paese è concentrato un numero incredibile di opere d’arte, testimonianze storiche di un passato illustre, o di più passati, che va preservato e costantemente protetto, ammirato e anche riscoperto. Di seguito segnaliamo i principali musei italiani che custodiscono le opere d’arte più importanti del nostro paese, ma anche alcune piccole grandi esposizioni significative. Un’eredità non solo italiana, ma anche mondiale. La galleria degli Uffizi di Firenze La galleria degli Uffizi, detta anche galleria delle Statue e delle Pitture, è il fiore all’occhiello del patrimonio museale di Firenze, il museo più visitato d’Italia, nonché uno dei più famosi del mondo. Il percorso museale, oltre a conservare nelle sue sale le più famose opere di Giotto, Raffaello, Tiziano, Botticelli, Caravaggio, Dürer, Rubens e molti altri, comprende anche il corridoio Vasariano, le collezioni di palazzo Pitti e il giardino dei Boboli. Si consiglia, data la forte affluenza, di munirsi di un biglietto salta fila o prenotare un tour con ingresso prioritario. La galleria dell’Accademia di Firenze Il percorso museale conserva tra altre mirabili opere il celebre David (1501-1504) di Michelangelo e altre sei grandi sculture dell’artista, nonché una vasta esposizione, tra le prime al mondo, di opere pittoriche a fondo oro (Giotto, Masolino, Cimabue, Leonardo Da Vinci e altri ancora) e, infine, una pregevole collezione di antichi strumenti musicali. Per evitare che qualcosa sfugga all’attenzione, una buona idea è quella di farsi guidare nelle stanze della galleria da una guida esperta. Il museo Nazionale del Bargello di Firenze Dedicate essenzialmente alla scultura medievale e rinascimentale, le sale del Bargello ospitano alcuni capolavori di Michelangelo, Donatello, Benvenuto Cellini, mentre il complesso comprende anche le pregevoli cappelle Medicee, la chiesa di Orsanmichele, palazzo Davanzati e casa Martelli. Vista la vastità dell’esposizione, anche qui è consigliata una visita guidata. Galata, il museo del Mare di Genova Il Galata di Genova è il percorso museale più grande dell’area del Mediterraneo dedicato al mare e uno dei più moderni d’Italia. Nelle sue sale è illustrata la storia di Genova, del suo legame indissolubile con il mare e delle mille sfaccettature che questo legame porta con sé: dalle galee agli atlanti e ai globi, dai viaggi come quello di Cristoforo Colombo alla vita dei marinai fino allo sviluppo del porto di Genova dal Medioevo ai giorni nostri. Il museo Egizio di Torino Il museo Egizio di Torino è il più antico al mondo dedicato alla cultura egizia e secondo per importanza soltanto a quello del Cairo. Le sale, suddivise in cinque livelli, permettono di ammirare alcuni tra i reperti archeologici più importanti mai ritrovati come il libro dei Morti di Luefankh (332-320 a.C.), la mummia risalente al periodo Predinastico (3500 a.C.), la coeva e rarissima pittura di Gebelein, la tomba degli Ignoti, il pregevole ostrakon (frammento di ceramica) della Ballerina, le pitture a tempera ritrovate nella cappella di Maia, le statue della galleria dei Re, quella di Uahka (1760 a.C.) e infine la tomba di Kha e Merit, risalente a 3400 anni fa. Al fine di godersi al meglio la visita, potrebbe essere una buona idea acquistare un accesso prioritario o meglio ancora prenotare un tour guidato. Il museo Nazionale del Cinema di Torino Ospitato dal 1996 all’interno dell’inconfondibile e bizzarro edificio della mole Antonelliana, il museo del Cinema di Torino è uno dei più visitati d’Italia e raccoglie numerose macchine pre-cinematografiche e altrettanti oggetti provenienti dal mondo del cinema (film, libri, manifesti, stampe, locandine ecc.). I musei Reali di Torino Il circuito dei musei Reali di Torino comprende la visita al palazzo e ai giardini Reali, alla biblioteca e all’armeria Reale, alla galleria Sabauda, al museo Archeologico, a palazzo Chiablese e infine alla cappella della sacra Sindone. Da non perdere all’interno di palazzo Reale la sfarzosità tutta intagli, stucchi, dorature e affreschi della sala da Ballo e quella del Trono, il salone degli Svizzeri e la splendida scala delle Forbici. Il Cenacolo Vinciano a Milano La straordinaria Ultima Cena detta anche Cenacolo (1494-1498) di Leonardo da Vinci è oggi conservata nell’ex refettorio rinascimentale adiacente al santuario di Santa Maria delle Grazie di Milano. La sala, esclusivamente dedicato alla fruizione del capolavoro vinciano, è assolutamente necessaria non solo per la scoperta dell’opera ma anche per la sua precaria conservazione. Le vicissitudini e le curiosità legate all’opera meritano forse la presenza di una guida in grado di poter illustrare i tanti aspetti legati all’Ultima Cena di Leonardo e un ingresso prioritario, anche in tarda serata, per avere la sicurezza di poter accedere. La pinacoteca di Brera a Milano La galleria Nazionale d’arte Antica e Moderna ospitata presso il palazzo Brera di Milano è un complesso museale vastissimo che custodisce una delle più celebri raccolte di pittura del nostro paese, con opere appartenenti a specifiche scuole artistiche come quella lombarda, veneta, toscana, dell’Italia centrale e, inoltre, della scuola fiamminga. Il palazzo di Brera ospita inoltre numerose istituzioni artistiche note in tutto il mondo: la biblioteca Nazionale Braidense, l’osservatorio, l’orto Botanico, l’istituto Lombardo di Scienze e Lettere e infine la celebre accademia di Belle Arti di Brera. Un’esperienza guidata all’interno delle suggestive sale dell’accademia potrebbe essere davvero un’ottima idea. Il museo del palazzo Ducale di Mantova Le sale della reggia dei Gonzaga di Mantova custodiscono alcune delle opere migliori di Mantegna, tra cui i meravigliosi affreschi della camera degli Sposi (1464-1475), Rubens, Palma il Giovane, Daniel van den Dyck, tanto da meritarsi un posto all’interno dei musei più importanti del nostro paese. Il complesso museale comprende la corte Vecchia, la domus Nova, la corte Nuova, la basilica Palatina di Santa Barbara e il quattrocentesco castello di San Giorgio. Il museo Archeologico di Venezia Il museo, sito in piazza San Marco presso le procuratie Nuove, dalla fine del Cinquecento raccoglie numerose collezioni private veneziane comprendenti antichissime opere risalenti al periodo greco e romano. Le gallerie dell’Accademia di Venezia Ai piedi del ponte dell’Accademia, l’antico complesso un tempo formato dalla chiesa di Santa Maria della Carità, il convento dei Lateranensi e la scuola Grande, dall’inizio dell’Ottocento ospita l’accademia di Belle Arti della città lagunare, nonché la più importante collezione di arte veneziana e veneta del mondo, con dipinti databili dal XIV al XVIII secolo. Tra gli artisti esposti si segnalano Piero della Francesco, Giovanni Bellini, Leonardo da Vinci con il suo Uomo Vitruviano, Andrea Mantegna, Giorgione, Cosmé Tura, Palma il Vecchio, Giambattista Tiepolo, Giorgio Vasari e Francesco Hayez. Il museo Storico del castello di Miramare Il museo allestito all’interno del castello di Miramare a Trieste, eretto intorno alla metà dell’Ottocento per volere di Massimiliano d’Asburgo-Lorena arciduca d’Austria, è uno dei musei più visitati d’Italia. L’elegante e suggestiva struttura in pietra chiara affacciata sul golfo di Trieste conserva ancora gli arredi originali dell’epoca e numerose testimonianze della vita dei proprietari, l’arciduca Massimiliano e sua moglie Carlotta del Belgio, prima di diventare la residenza del duca Amedeo d’Aosta. All’interno sono da segnalare la sfarzosa sala dei Regnanti, la bella sala della Musica e la sala ispirata all’arredamento navale della fregata Novara sulla quale Massimiliano aveva prestato servizio nella Marina Austriaca, mentre all’esterno il parco circostante il castello e il superbo giardino all’inglese permettono di effettuare piacevoli passeggiate di fronte al mare. Il castello è visitabile in completa autonomia o con tour privato. La galleria Nazionale delle Marche Ospitata nelle sale del palazzo Ducale di Urbino, questa interessante collezione comprende le opere più importanti del Rinascimento urbinate promosso alla corte di Federico da Montefeltro, tra cui alcuni capolavori di Raffaello, Piero della Francesca e Federico Barocci. Il museo nazionale di castel Sant’Angelo a Roma Il percorso museale allestito all’interno dell’imponente castel Sant’Angelo si sviluppa in 7 livelli che illustrano in maniera approfondita la storia, le modifiche architettoniche e gli usi ai quali la fortezza fu adibita durante i secoli, sin dal 135 d.C., ovvero quando in questo luogo l’imperatore Adriano fece costruire il mausoleo funebre per sé e la sua famiglia fino alla riorganizzazione voluta da papa Farnese nel Settecento, quando qui fu imprigionato, tra gli altri, il conte di Cagliostro. La galleria Borghese di Roma Sita all’interno della magnifica villa Borghese Pinciana, il percorso museale espone molte impareggiabili sculture di Gian Lorenzo Bernini, numerose tele del Caravaggio e pregevoli opere del Bronzino, Antonio Canova, Raffaello, Perugino, Lorenzo Lotto, Antonello da Messina, Rubens, Bellini, Correggio, Parmigianino, Pinturicchio e Tiziano. All’interno delle sale della villa è possibile muoversi in autonomia, oppure in alternativa con un tour privato. I musei Vaticani e la cappella Sistina La grande stagione di fervore artistico promossa da papa Giulio II all’inizio del Cinquecento che ha impreziosito la basilica di San Pietro, ha dato inoltre vita alle stupende collezioni dei musei Vaticani, con gli affreschi e le opere di Giotto, le stanze papali dipinte da Michelangelo e Raffaello, la galleria Lapidaria, quella delle carte Geografiche, l’appartamento Borgia e il giardino con il celebre gruppo statuario del Laocoonte. Lo straordinario patrimonio, tutto italiano, che adorna gli spazi dei musei vaticani si condensa infine nella superba cappella Sistina con il Giudizio Universale (1508-1512) e gli affreschi della volta (1535-1541) realizzati da Michelangelo. Le pareti della cappella non sono di certo da meno, impreziosite da un ciclo di affreschi realizzati dai massimi artisti italiani della seconda metà del Quattrocento: da Botticelli al Perugino, dal Pinturicchio al Ghirlandaio. Vista l’elevata affluenza si consiglia di dotarsi preventivamente di un biglietto con ingresso prioritario. Il museo Archeologico Nazionale di Napoli Il museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) vanta forse il più ricco patrimonio archeologico d’Italia. Esso comprende infatti i reperti dell’antica Neapolis, la collezione Farnese con pregevoli reperti provenienti dall’antica Roma, le collezioni Borboniche con i reperti provenienti da Pompei, la collezione Egizia e altre importanti collezioni private (Borgia, Santagelo, Stevens e Spinelli). Vista la grande quantità di reperti e opere degne di interesse, un tour guidato è l’ideale per poter comprendere appieno il valore di quanto esposto. Il museo Civico Archeologico “Giovanni Marongiu” di Cabras Il piccolo museo di Cabras, in Sardegna, custodisce gli importanti reperti archeologici ritrovati nella suggestiva penisola del Sinis, sul golfo di Oristano, colonizzato in epoche antichissime. Il percorso museale custodisce e continua a raccogliere ancora oggi quanto ritrovato nel insediamento neolitico di Cuccuru is Arrius, in quello nuragico di Sa Osa, nel sito archeologico di Tharros (età fenicio-punica), nonché i resti del relitto romano dell’isola di Mal di Ventre. Pezzo forte del museo, davvero da non perdere, sono i resti del complesso statuario dei giganti di Mont’e Prama. Il museo dell’ex Stabilimento Florio e delle tonnare di Favignana e Formica Concludiamo questo excursus sui musei più importanti d’Italia con un piccolo e suggestivo museo sito sulla splendida isola di Favignana, ovvero quello ospitato nello storica tonnara appartenuta alla famiglia Florio per oltre un secolo tra Ottocento e Novecento. Splendido esempio di archeologia industriale, perfettamente recuperato e conservato, la tonnara ospita al suo interno un innovativo museo, con sale multimediali che ripercorrono la storia della mattanza, la cruenta pesca del tonno, e della tonnara, e un interessante Antiquarium con reperti archeologici ritrovati nell’arcipelago siciliano delle isole Egadi e risalenti alla prima guerra Punica (III secolo a.C.). I musei italiani da visitare sono davvero moltissimi e dislocati in quasi tutte le città del nostro Paese, da Torino a Roma, da Napoli alle Trieste.
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Castello di Miramare, Trieste, dimora di Massimiliano d'Asburgo-Lorena e della consorte Carlotta del Belgio.
📆 settembre 2018
✍ Maurizio M.
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Situato nei pressi di Trieste, il Castello di Miramare 🏰è una residenza voluta dall’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo per abitarvi insieme alla consorte, la principessa Carlotta del Belgio. Costruito tra il 1856 e il 1860, è una testimonianza unica di una lussuosa dimora nobiliare con i suoi arredi interni originari.😍 . . #miramare #trieste #sea #italy #castellodimiramare #instagood #italia #igerstrieste #viaggio #beach #travellife #instadaily #viaggiare #photography #triestesocial #bluesky #grado #strand #me #storico #summersun #water #triest #storia #history #goodmood #travelmemories #mare #miramarecastle #castle (presso Miramare Castle) https://www.instagram.com/p/Bwmt7qwDpF9/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=adabfweslvv3
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