#canzoni mixate
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Nuovi video di canzoni mixate sul mio canale YouTube 🎧🎶
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Wakeupcall - “Doveva essere un disco indie”
È uscito l'album d’esordio in italiano, della band che ha fatto il giro del mondo, per poi tornare finalmente a casa Dal 5 Maggio è disponibile su tutte le piattaforme digitali e in radio il primo album italiano dei WakeUpCall, la band romana che in questi anni ha collezionato più di 400 concerti tra Europa e Asia. Undici nuove canzoni, per la prima volta tutte in italiano, mixate insieme ad Andrea Pachetti (che ha lavorato con Zen Circus, Ros, Emma Nolde e tanti altri). ASCOLTA L’ALBUM QUI: https://linktr.ee/wakeupcallrock Quando abbiamo iniziato sognavamo di conquistare il mondo con la nostra musica. Il mondo lo conquistavi in inglese e quindi siamo partiti scrivendo musica in inglese. Questo ci ha dato la possibilità di viaggiare molto e grazie alla nostra musica di arrivare lontanissimo, partendo dalla vicina Europa, fino al Regno Unito, fino in Siberia, fino in Cina. A un certo punto però, sentivamo che mancava qualcosa. Era arrivato il momento per noi di tornare a casa e abbiamo iniziato a scrivere in italiano. Nel 2019 con il loro primo brano in italiano, i WakeUpCall vengono selezionati dalla Rai tra i 60 finalisti per Sanremo giovani. Grazie a questo primo piccolo successo, la band comincia a scrivere tantissimi brani in italiano. Ai WakeUpCall non è mai piaciuto fare sempre la stessa formula di canzone. Nel disco troverete tante sfumature, dalle canzoni più introspettive a quelle ironiche, dalle sonorità più dure alle canzoni più radiofoniche. È un disco che racconta undici storie. Fare un album nel 2023 non è una cosa esattamente in linea con le strategie di music business, tiktok e l’attenzione di 15 secondi del pubblico. Ma siamo cresciuti comprando dischi e crediamo che questi siano come album di foto, che raccontano una o più storie, un momento della vita di qualcuno. Questo è il nostro album, le nostre storie e quello che siamo adesso. “Fantasma” - il singolo radio estratto dall’album “Fantasma” è il singolo radio estratto dal primo album italiano dei WakeUpCall e disponibile dal 5 Maggio. La canzone racconta delle ombre, dei fantasmi e dei peccati che ognuno di noi si porta dietro crescendo. Ma anche quelli che si ereditano. Cerchiamo di scappare e nasconderci, a volte anche sentendoci migliori di chi è venuto prima, dei nostri genitori, ma a conti fatti, quando ci guardiamo allo specchio, siamo li, con i nostri fantasmi e i nostri peccati. E non siamo poi ne tanto diversi, ne tanto migliori. “Fantasma” descrive la vergogna che può provare un genitore quando affoga le sue sconfitte nell’alcol e della difficoltà di uscirne e rimettersi in piedi, con forza e dignità, ma con la paura di aver fallito agli occhi di un figlio. I WakeUpCall sono una rock band di Roma, con diverse collaborazioni internazionali, tra le quali il produttore americano Beau Hill (più di 50 milioni di dischi venduti nel mondo con Alice Cooper, Eric Clapton e tanti altri) e più di 400 concerti in Europa e Asia. Nel 2017 esce l’album “If Beethoven Was a Punk” (in lingua inglese), una vera e propria opera rock che mischia la musica classica dei grandi compositori come Beethoven, Wagner, Mozart alla musica rock della band. Dall’album è nato un fumetto, dal fumetto un’app digitale e infine uno spettacolo teatrale (con vari sold out a Roma e in Italia). Il progetto vince il bando SIAE/SILLUMINA “Nuove opere multimediali” 2017. Nel 2019 con il loro primo brano in italiano “Tu Non Ascolti Mai” vengono scelti tra i primi 60 artisti (unica band Rock) su 840 per Sanremo giovani. Nel 2020 pubblicano una versione davvero speciale e moderna del famosissimo brano di Modugno “Nel Blu Dipinto di Blu” che diventa la colonna sonora dell’iniziativa del MEI per intitolare il teatro Ariston di Sanremo a Modugno per il 70esimo anniversario del festival. Durante la settimana del festival, vengono premiati a Sanremo, sul palco del MEI 25. Il 15 Aprile 2020 esce il loro primo brano in italiano “Tu non ascolti mai” ed entra subito nella classifica degli artisti indipendenti italiani più trasmessi dalle radio per 8 settimane (arrivando fino alla posizione #20). Grazie ai buoni risultati ottenuti dalla prima canzone in italiano, i WakeUpCall iniziano a scrivere tantissimo nuovo materiale italiano. Nel 2021 iniziano le registrazioni di undici nuove canzoni, che andranno a comporre il loro primo album in italiano. Il lavoro viene mixato da Andrea Pachetti (Zen Circus, Emma Nolde, Ros...) al 360 Music Factory Studio. A Febbraio 2022 esce il primo dei nuovi brani “E allora balla”. A Maggio 2022 fuori il singolo “Verso casa” e il 5 maggio 2023 l’album italiano della band “Doveva essere un disco indie”.
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Luca Guerrieri, l'album "Timeless" esce il 21 maggio 2021
Il nuovo album di Luca Guerrieri, "Timeless", esce il 21 maggio 2021 sulla sua DVS Records. Arriva pochi mesi dopo due dischi intensi come "Homemade" e "Nightmares", usciti ad aprile e a novembre 2020. Quello della pandemia, per l'artista toscano, non è stato un periodo di stop ma di musica e creatività, con tante ore in studio di registrazione, ogni giorno.
Dopo successi internazionali come "Tears" (suonata anche nel main stage del Tomorrowland) e "Harmony", battezzata da Pete Tong nel suo programma su BBC Radio 1 e remix di brani di decine di artisti di culto come Bob Sinclar, Marshall Jefferson, Sidekick, Dirty Vegas, Watermat, Roland Clark (…), Luca Guerrieri continua a crescere come artista. E con "Timeless" lancia un messaggio.
Perché "Timeless" è un album, ma è anche un avvertimento. In inglese significa semplicemente non c'è più tempo. Utilizzando il linguaggio universale della musica elettronica, declinata in canzoni e in brani strumentali Luca Guerrieri ci ripete ciò che in fondo sappiamo già bene e che soprattutto oggi, durante una pandemia, non vogliamo sentire: il tempo è esaurito, il mondo sta andando verso una brutta fine. "Dobbiamo svegliarci", dice Luca.
"La pandemia di Covid-19 non può aver messo in ombra lo sfruttamento sempre più massiccio del pianeta", continua. "Il 2021 deve essere l'anno della svolta, visto che il riscaldamento globale e l'inquinamento non fanno sconti. Potremmo tornare a vivere in paradiso, ovvero sul nostro pianeta, ma solo se smetteremo di inquinarlo e se utilizzeremo ogni risorsa per riuscire nell'impresa".
"Timeless" non è però un disco di cupa disperazione. L'album si apre con "Risvegli", un brano strumentale in cui un beat elettronico si mescola agli archi in modo perfetto e si chiude con "Una luce che scalda", una ipnotica traccia downtempo in cui il beat invece gioca con una voce femminile.
E se "Timeless", la title track, è un brano intenso, dominato da un giro d'accordi di pianoforte tipico di tanti successi internazionali di Luca Guerrieri, "Crescendo" dà grande energia. Potrebbe essere perfetta come colonna sonora di un progetto multimediale dedicato alla rinascita.
"Mi interessano poi sempre di più la composizione e la multimedialità. Credo sia logico, crescendo, cercare di non ripetersi troppo", continua Guerrieri. "Mi sento sempre più producer e un po' meno meno dj, anche se ovviamente lo resterò sempre nell'anima. ''Timeless', ad esempio, esce in due versioni. Una dedicata a Spotify a all'ascolto, l'altra dedicata ai siti di download musicale utilizzati dai dj, con versioni estese pronte per essere mixate".
Tra i brani di "Timeless" spicca infine "Show me Love", una ballad elettronica che sembra raccontare una storia d'amore interstellare. La canzone è inclusa anche in "Feelings", l'album della cantautrice italo-inglese Meri, che esce anch'esso il 21 maggio 2021. "Non ho solo prodotto l'album di Meri. La nostra collaborazione è assoluta", conclude Luca Guerrieri. "Per questo abbiamo deciso di pubblicare i nostri dischi lo stesso giorno e includere in entrambi la versione 'elettronica di "Show me Love". La versione voce e chitarra della canzone invece si può ascoltare solo nell'album di Meri".
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[✎ ITA] Intervista RM : Rilascio 'Indigo' - Chris Willman per Variety - 02.12.22
INTERVISTA | RM dei BTS ci parla del suo album, ‘Indigo���, dei duetti con Erykah Badu e Anderson .Paak, del servizio militare e del perché la carriera solista rafforzerà il gruppo ___ 02.12.22
by Chris Willman @ Variety
RM è il secondo membro dei BTS a pubblicare un album solista, di quest'anno, come parte di ciò che possiamo aspettarci essere una serie di rilasci individuali da parte di ognuno dei ragazzi, nel futuro più immediato.
L'album appena pubblicato, “Indigo” è fondamentalmente diverso da quello di J-Hope, che lo ha preceduto; mentre J-Hope ha evitato collaborazioni, l'album di RM include artisti partecipanti in quasi tutte le tracce. Interessante notare come una delle due canzoni prive di featuring si intitoli, appunto, “Lonely / da solo”… aggettivo che decisamente non si addice a RM, almeno non entro i confini del suo disco, in cui troviamo l'affetto di diverse stelle della musica sia americane che coreane.
Ma nonostante i tanti ospiti, si tratta pur sempre di un progetto individuale, apparentemente volto ad ampliare il suo pubblico R&B e hip-hop, ma in cui troviamo anche elementi rock e sfumature di pop, ancora per lo più mai mixate in questa maniera specifica negli album dei BTS. Inoltre, è molto meno dark dell'album di J-Hope, ma il che non significa certo RM, ora più a suo agio, si sia risparmiato dallo svelare un lato molto più vulnerabile di sé rispetto al passato.
In una video-chiamata Zoom con Variety, RM ci ha parlato delle collaborazioni con i suoi eroi – Erykah Badu, Anderson .Paak, nonché con la super rock star coreana, Youjeen (che ha partecipato al singolo principale, “Wild Flower”) -, di cosa prova rispetto all'imminente prospettiva del servizio militare e del perché sia convinto che rafforzare l'identità individuale di ognuno dei membri dei BTS attraverso progetti solisti renderà il gruppo più forte, quando questo tornerà a riunirsi.
Nonostante tu abbia fatto un ottimo lavoro nel mantenere il segreto fino a quest'ultima sera, prima del rilascio, credo ə fan abbiano alcune aspettative rispetto a ciò che potrebbero sentire in quest'album. Quali speculazioni sono giuste e quali elementi credi lə sorprenderanno?
Credo l'aspetto più interessante sia che ho collaborato e cooperato con molti artisti. Sono 10 tracce e praticamente 8 sono featuring. In secondo luogo, ognuna di queste 10 canzoni presenta un genere diverso dalle altre, dal punto di vista del sound. Prima di quest'album, credo di essermi sempre limitato ad un concept, un genere o un sound specifici. Questa volta, ho semplicemente cercato di scrivere come se si trattasse di un diario. Credo il motivo sia perché, prima di questo disco, ero totalmente preso dal cercare di dimostrare qualcosa. Della serie, “Vorrei che lo ascoltasste. Voglio condividere le mie riflessioni con voi. Vi prego, ascoltatelo!” Mentre, questa volta, ho cercato di ampliare i miei pensieri personali fino a renderli qualcosa di universale, così che la gente possa ascoltarlo e ritrovarvi anche qualcosa della propria storia. Quando ci lavoravo, era mio. Ma ora che è concluso, non mi appartiene più esclusivamente ed è mia intenzione donarlo al pubblico, così che la gente possa ascoltarlo, assimilarlo e, magari, quest'ultimo abbia un qualche tipo di impatto sulle loro esistenze.
E riguardo il genere musicale? Quali erano le tue intenzioni nell'includere canzoni così varie e diverse l'una dall'altra?
Non mi interessano i generi musicali. Semplicemente, mi piacciono queste sonorità. Mi piace il pop proprio perché è pop. Mi piace il rock di per sé. Mi piace il folk per com'è. Volevo semplicemente provare tutte queste cose, senza limitarmi ad un mero esperimento. Spero il pubblico riuscirà comunque ad assimilarlo e a percepirlo nel contesto pop, dato che, agli occhi della gente, io faccio parte della scena K-pop e sono pur sempre un membro dei BTS.
Semplicemente, ho cercato di renderlo più equilibrato possibile – dal punto di vista del sound, del genere e della sua collocazione.
Quand'è che hai iniziato a lavorarci o hai completato la maggior parte del progetto?
Il brano principale l'ho iniziato nel 2019 — il main single (“Wild Flower”). Mi sembra di aver iniziato a scrivere tre canzoni nel 2019. La maggior parte le ho concluse tra il 2021 e l'inizio del 2022. Erano per lo più già finite prima ancora della decisione (riguardo le carriere soliste) ecc. Ma mi ci è voluto ancora fino a settembre per perfezionare il sound e gli arrangiamenti.
Solitamente, tra voi membri dei BTS, condividete i progetti solisti, scambiandovi pareri a riguardo, o aspettate di sorprendere gli altri insieme al resto del pubblico?
Siamo una famiglia quindi abbiamo i nostri spazi personali. L'unico con cui ho condiviso tutto il progetto è stato J-Hope, perché, a sua volta, mi aveva fatto ascoltare il suo “Jack in the Box” prima del rilascio, quindi ho pensato di sdebitarmi facendo lo stesso. Gli sono piaciute particolarmente la traccia con Erykah e “Wild Flower”, ne sono molto felice. Però, sì, abbiamo molto rispetto per i lavori individuali degli altri membri. Ogni volta che viene rilasciato qualcosa, lo ascoltiamo o guardiamo e poi ci limitiamo a commenti del tipo, “Aw, bello. Aw, sei venuto bene”. Non giudichiamo o dispensiamo consigli con leggerezza perché si tratta pur sempre di un lavoro personale. Io, ad esempio, preferisco gli altri ascoltino i miei progetti quando escono ufficialmente sulle piattaforme musicali. Una sessione d'ascolto in amicizia ci sta, ma siamo comunque come una famiglia — quindi siamo troppo legati, ci conosciamo già fin troppo bene (ride).
In America, Erykah Badu e Anderson .Paak sono i due nomi più noti, tra ə artistə che hanno partecipato al tuo album. Puoi dirci perché hai scelto proprio loro?
Solitamente, ad un certo punto del processo creativo, mi rendo improvvisamente conto di certe frequenze o sonorità specifiche e penso, “Oh, questa traccia potrebbe essere molto meglio” o potrebbe, comunque, avere un sound più completo. Nel caso di Erykah e Anderson, non avrei potuto scegliere nessun altro per quelle due tracce. Specialmente per quanto riguarda Erykah: è letteralmente una regina, si è costruita una sua fortezza. E poi cerco sempre di trasmettere un messaggio specifico e, nel caso di questa canzone, ho pensato che se a parlarne fosse stata lei – con la sua voce, il suo contesto di provenienza ed il suo vissuto – sarebbe sicuramente suonata più convincente — decisamente più convincente — rispetto ad un artista 20enne che consiglia di rimanere in silenzio prima di agire. E poi adoro la sua voce, il modo in cui l'articola, il suo timbro canoro — al punto che quando la si ascolta, si ha un po' l'impressione di essere sotto effetto di un incantesimo.
E Anderson? Ecco, tutti quanti conoscono Anderson ed adorano il suo stile funky, l'aura che trasmette e la sua energia. E, di fatto, è un nostro amico. Ci ha aiutato con i nostri singoli più recenti, suonando anche la batteria durante una performance live. Quindi è stata una collaborazione molto naturale.
Ə altrə artistə ospite sono probabilmente meno notə negli Stati Uniti. Ce n'è forse qualcunə in particolare di cui sei particolarmente entusiasta o cui speri di dare maggiore visibilità anche nel resto del mondo? Qualcuno che, magari, non è ancora una superstar globale, diversamente da te?
Io adoro tuttə questə artisti, specialmente quellə che probabilmente sono meno noti al pubblico globale. Ma questə ultimə, di fatto, sono la crème de la crème, delle vere leggende, in Corea. Rientrano in un genere ed una classe a parte, quindi ci tenevo ad includere i loro nomi. Inoltre, ho pensato che l'album sarebbe stato più eterogeneo ed unico, se fossi riuscito ad armonizzare tuttə questə artistə, unendo varie industrie, continenti e nazioni.
Vorrei menzionare, nello specifico, il singolo principale, “Wildflower”. Vi partecipa questa artista di nome Youjeen. Ha, tipo, 45 anni ed è una cantante rock [membro della band Cherry Filter], una vera leggenda. Credo ə ascoltatə se ne accorgeranno, quando sentiranno la canzone – è la mia rock star preferita in assoluto. È davvero potente.
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In realtà, il titolo sarebbe dovuto essere “Flowerworks / fiori d'artificio”, che, di fatto, non ha molto senso. Quando ammiriamo dei fuochi d'artificio, esplodono e svaniscono in un batter d'occhio — sono bellissimi, ma durano veramente un istante. E pensando ai fuochi d'artificio, mi son detto che sarebbe stato bello ricrearne l'effetto con dei fiori di campo — beh, è più una metafora, in realtà — quindi ho immaginato di tenere in mano un grumo di fiorellini e di lanciarli in cielo e l'effetto che mi immagino è simile a quello dei fuochi d'artificio. Quindi, sì, mi sono bellamente inventato quella parola. Volevo intitolarla “Flowerworks”, e poi far rima con 'fireworks / fuochi d'artificio' e 'flowers / fiori' — queste rimano anche in coreano. È tipo dal 2015 che penso a questo tema, quindi, di fatto, mi ci sono voluti circa 7 anni prima di trasformare quel concetto in una canzone. Ma se l'avessi chiamata “Flowerworks”, temevo che (la gente si sarebbe chiesta) tipo, “Cosa vuol dire?”. Quindi ho cambiato il titolo di modo che fosse percepito più semplicemente come “wildflower / fiore selvatico”. Però considero sia questa canzone che l'album come un simbolo dei miei 20 anni.
Hai, infatti, dichiarato che questo disco sarebbe stato una summa dei tuoi 20 anni. Sappiamo anche che probabilmente dovrai lasciare le scene per un po' a causa del servizio miltiare. Date queste premesse, quanto è concretamente importante e personale questo progetto, per te? Vi hai lavorato con questi sentimenti ed intenti specifici?
Quando stavo lavorando a quest'album, ancora non sapevo per certo cosa mi aspettasse, cioè, non sapevo la data specifica né come si sarebbero dipanate le cose. Quindi, sì, ho fatto del mio meglio, ma non credo fosse in previsione del servizio militare. Semplicemente, ho sempre avuto pochissimo tempo per concentrarmi sui miei progetti solisti perché sono 10 anni che i BTS sono sempre super impegnati e hanno una carriera frenetica. Mi sembra quasi fosse destino rilasciare quest'album negli ultimi mesi dei miei 20 anni, quindi, sì, è una sensazione piuttosto bizzarra — ma sono molto felice di poter pubblicare questo disco prima dei 30 anni, così da poterlo considerare come una valutazione dei miei 20 anni.
Ə fan si chiedono quali siano i tuoi sentimenti e pensiri rispetto al servizio militare e, ovviamente, sono dispiaciutə che dovrete fare pausa. C'è forse qualche pensiero tu voglia condividere a riguardo? Credi ci sia anche qualche aspetto positivo o semplicemente la situazione è quella che è, e non ci si può far niente?
Non ci sono aspetti positivi o negativi perché, ecco, è un servizio obbligatorio per legge, tocca ad ogni uomo. Quindi, no, non credo di poter giudicare eventuali lati positivi o negativi. È semplicemente una situazione che dovrò affrontare, quindi la sto prendendo con molta calma e farò ciò che dovrò fare.
In quest'album, hai veramente svelato molto di te. Penso, nello specifico, alla canzone “Lonely”, che trovo particolarmente interessante. Trovi che, grazie a questa e alle altre tracce, ti sia stato possibile mostrare una vulnerabilità che forse, in gruppo, era più difficile esprimere?
Questa canzone l'ho scritta a Las Vegas, mi sembra, tipo lo scorso aprile. Stavamo facendo il nostro ultimo tour mondiale e, sul serio, non mi piace per niente dover rimanere rintanato in hotel per una settimana intera. Quindi, sì, è decisamente espressione di pensieri e sentimenti molto personali. Come hai suggerito, spesso essere così onesto, diretto e schietto rispetto alla mia personalità ed interiorità ancora mi spaventa. Ma, vedi, ciò che ho imparato è che l'arte è così. Bisogna... [*si interrompe per riformulare la frase] No, non è obbligatorio, ma a volte ci sta mostrare la propria vulnerabilità e trasformarla in qualcosa di più grande. È difficile e la cosa mi turba ancora, ma sta diventando sempre più naturale svelare il mio lato più personale e sincero, trasponendolo in musica o immagini. E credo questa sia una delle principali fonti di ispirazione per ogni artista, lo è sempre stato anche storicamente.
Ora che hai concluso quest'album, ed il pubblico sta per conoscere questi vari aspetti della tua personalità, se dovessi dare un giudizio o fare un'analisi delle tue varie abilità – e, ovviamente, intendo in quanto cantante, rapper, ballerino, performer e produttore –, ce n'è forse qualcuna, qualche aspetto, in cui credi di essere particolarmente migliorato?
Sono 10 anni che faccio parte dei BTS e 15 che faccio musica, quindi quando sento di essere sull'orlo di un cambiamento – o quando sperimento un blocco artistico -, cerco sempre di tornare alle origini. Ho riflettuto sul perché ho iniziato questa carriera, perché la porto avanti tutt'ora e sul perché non ci ho ancora rinunciato. La conclusione cui sono giunto è che ho sempre sognato di diventare un autore – uno scrittore o un poeta -, fin da quando ero bambino, tipo a 10 o 12 anni. Ma dopo aver ascoltato ed essermi apassionato a Nas ed Eminem, il mio focus si è spostato sul rap perché sapevo che “rap”, di fatto, significa “Rhythm and Poetry / ritmo e poesia”. Quando si scrive del rap, è pur sempre poesia. Ecco, di questi tempi, l'industria musicale sta cambiando: ciò che conta di più è il divertimento e si sottovalutano sempre più i testi. Invece io ci tengo a sottolinearne l'importanza. L'autorialità, l'essere un poeta è fondamentale. Quindi, sì, credo che il mio focus, quando parliamo di lavoro in studio, sia ancora sempre la stesura dei testi, la strutturazione delle parti rap e delle melodie. Credo il lavoro in studio sarà sempre il più importante e prezioso, per me. Lo adoro.
C'è qualcosa in particolare che speri ə tuə fan potranno trarre da quest'album? Qualche aspetto della tua personalità o dei tuoi gusti musicali che speri permeteranno loro di conoscerti meglio dal punto di vista umano ed artistico?
Ecco, mi piacerebbe ə ascoltatoə mi conoscessero meglio e magari diventassero miə fan, ma non mi faccio chissà che aspettative a riguardo perché, dopotutto, è solo musica e, come ho detto prima, una volta rilasciato l'album, non lo sento più solo come mio. Apprezzerei, però, l'attenzione ricadesse sul fatto che un membro dei BTS – una boyband asiatica – abbia avuto l'opportunità di entrare in sintonia con Badu e .Paak, oltre che con alcune delle principali leggende della musica coreana -, scrivendo 10 canzoni per un album che abbraccia generi
molto diversi tra loro — hip-hop, R&B, folk, rock, pop-rock e anche semplice pop. Credo, in quanto coreano – nonché data la mia natura e posizione - io abbia creato qualcosa di unico. Cioè, sono un rapper, un poeta, il membro di una boyband ed un coreano e, sotto ognuno di questi aspetti, ho creato qualcosa che giudico unico nel suo genere, quindi credo questa dovrebbe essere già una delle ragioni per cui vale la pena provare ad ascoltare il mio album. Inoltre, ho sempre preso molto sul serio sia la musica che i testi, quindi, sì, spero ne trarranno qualcosa, fosse anche solo per 3 minuti, 5 minuti o poco più.
Affinché le vostre personalità individuali possano davvero brillare, così come i vostri album solisti, sei d'accordo che un primo passo fondamentale potrebbe forse essere una diversa percezione della musica sud-coreana da parte del pubblico? Una diversa percezione degli artisti, di chi fa musica ed una maggiore attenzione sul singolo performer?
Ecco, quando si inizia a fare musica, in pochi hanno una percezione più ampia e aperta delle proprie possibilità. Cioè, parlo specialmente come rapper – i rapper non fanno solitamente parte di una band. Quando ho iniziato a fare musica, anche io la pensavo così perché non avevo mai pensato di poter fare musica in un gruppo. Eppure ora sono 10 anni che porto avanti questa carriera insieme ai miei amici. Visto che ormai abbiamo tutti quasi 30 anni, siamo tutti adulti con personalità, abilità e debolezze differenti, credo non sia un male ampliare un po' lo spettro artistico dei BTS con lavori un po' più variegati, anche progetti personali… Credo sia arrivato il momento di mostrare le nostre individualità al mondo. Quindi, sì, credo quello potrebbe ampliare il repertorio e lo spettro artistico sia del gruppo che dei singoli membri. Penso che i progetti solisti siano la soluzione più naturale e sana per rafforzare e continuare ad operare anche come BTS.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS⠸ Twitter
#Seoul_ItalyBTS#ITA#TradITA#Traduzione#Intervista#BTS#방탄소년단#RM#Namjoon#김남준#Indigo#Album#Variety#Rilascio#021222#Youtube
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Era il novembre del 1993, io e Stella finimmo di registrare il demo-tape dal titolo "Senza nome", strano titolo per un album, ma all'epoca ci piacque così. Nel demo vi erano cinque tracce dal titolo: Piccolo immune, Anna, Uno dietro l'altro, I tuoi giorni blu e Senza nome. Tutte canzoni, di cui l'ultima dava il nome all'album. La traccia "Piccolo immune", prima della lista, fu registrata e mixata allo studio Parsifal di Sesto Fiorentino, la formazione era la seguente: Stella Petrossi, voce, Stefano Terraglia, tastiere, Luca Bacchi, chitarra elettrica e Fabio Menichetti, batteria. Tutte le altre tracce furono registrate e mixate in home studio e il nostro primo master in CD fu realizzato allo Studio M di Calenzano, Firenze. Dopo quasi trent'anni ho deciso di di distribuire on line "Piccolo immune" per ricordare il nostro primo approccio al mondo degli studi di registrazione. Nella traccia si percepisce tantissima carica, ma anche qualche limite, quei limiti che fanno poesia, che sottolineano la voglia di crescere, l'entusiasmo di creare. immune
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Nuovo album per gli Of Montreal di Kevin Barnes
Nuovo album per gli Of Montreal, formazione indie pop di Athens, Georgia, dal titolo abbastanza singolare Freewave Lucifer f<ck f^ck f>ck. Tutte le canzoni di Freewave Lucifer f<ck f^ck f>ck sono state scritte, eseguite, prodotte e mixate dal frontman del progetto, Kevin Barnes, ai Sunlandic Studios tra luglio e dicembre 2021. Buon ascolto. (La redazione) CLICCA QUI E ASCOLTA Freewave…
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MIELE
Riunitisi una prima volta nel 2017 per l’esecuzione di una performance live di Smnspz(progetto solista di Simone Rosani) i Miele lasciano passare del tempo e ad inizio 2019 viene a crearsi quella che è la formazione attuale: Giulio Cipelletti (basso), Angelo Anselmi (batteria), Simone Rosani (chitarra, voce). Sono tutti provenienti da esperienze precedenti differenti, ma con un palese amore ed orientamento all’alternative/rock d’oltreoceano e dopo un anno di prove, sei canzoni saranno poi prodotte, arrangiate ed infine registrate nella loro sala prove per poi essere mixate e masterizzate da Jesse Cannon (Somos, Transit, Man Overboard, etc...) al Found Soundation Recording Studio (Brooklyn, NY). Al trio si aggiungerà poi Alice Russo (cori, synth, percussioni) per ampliare l’esperienza in sede live. “Haven”, primo disco autoprodotto della band che uscirà il prossimo 8 maggio, è il racconto di una piccola strangolante realtà di provincia, dove il mondo sembra avere confini troppo stretti e definiti. Melodie sognanti tendono al cielo ma rimangono ancorate al terreno brullo, odiare i campi a cui si appartiene ma nonostante questo non abbandonarli. L’ansia, la depressione, l’amicizia e la sala prove come unico rifugio da una noia imperante. I suoni nostalgici vengono dal periodo a cavallo fra gli anni ’90 e il 2000, con rimandi a dream-pop, emo e country rock. Lo spettro di frequenze è tagliato, definito, appiattito come una routine quotidiana e sempre uguale a sé stessa. A partire dal primo singolo “Everyone but me” uscito lo scorso 10 aprile, sarà la band stessa a raccontare l’album, un pezzo alla settimana, come vere e proprie lettere dalla provincia, per tenere compagnia all’ascoltatore in questo periodo così assurdo.
1 - Ti svegli su un isola deserta. No panic: hai potuto portare con te tre cose e una di queste è un album.
- Angelo: Nevermind - Nirvana Simone: Listen. & Forgive - Transit Giulio: White Pony - Deftones
2 - On the road: c'è un’ autoradio con dentro una musicassetta. Dentro ci sono almeno tre canzoni da cantare a finestrino aperto.
- Angelo: Born to Run - Bruce Springsteen Simone: Nubi - Quercia Giulio: Champagne Supernova - Oasis
3 - Hai rimandato, hai rimandato, ma oggi tocca a te. La playlist dal dentista per non sentire il trapano nelle orecchie.
- Angelo: Vulgar Display of Power - Pantera Simone: Frown - Title Fight Giulio: Sipknot, SLIPKNOT
4 - Qual è il tuo memorabilia musicale a cui non potresti mai rinunciare?
- Angelo: Un plettro dei Motion City Soundtrack Simone: Il biglietto del primo vero concerto a cui sono stato: Blink 182 a Milano. Giulio: nessuno :(
5 - Guilty Pleasure : quella canzone che ti fa vergognare, ma che non puoi proprio fare a meno di ascoltare.
- Angelo: bah Simone: ??? Giulio: Bella Bionda - F. D’Aleo (lol)
6 - Film o serie tv : questa volta sceglilo per la colonna sonora.
-
Angelo: American Pie Simone: The life aquatic with Steve Zissou. Incredibile. Giulio: EX Drummer KOEN MORTIER 7 - La chiavetta nello spazio : la band o il musicista di cui la terra non ha proprio bisogno.
- Angelo: The Giornalisti. Simone: Mi dispiace ma Ketama126. Giulio: Cesare Cremonini.
8 - Il 1999 per noi Caroline Records è stato l'anno in cui abbiamo cominciato a diventare quello che musicalmente siamo oggi: tu a che punto eri?
- Angelo: Ascoltavo “Enema of the State” in repeat e, sempre in repeat, cadevo dalla mia Graziella. Simone: L’11 Agosto 1999 compivo tre anni, mi sa che ascoltavo le musicassette della Disney. Giulio: Nel 99 ascoltavo NOFX e facevo il cantante in una band punk ma avevo sempre il raffreddore così dopo l'estate scagliammo il bassista e divenni ciò che sono. Grazie alla mia salute cagionevole.
9 - E invece un album degli ultimi 12 mesi che tutti dovrebbero ascoltare?
- Angelo: Marigold - Pinegrove Simone: Marigold - Pinegrove Giulio: Heavy Lifter - Hovvdy
10 - Dal vivo: il miglior concerto che hai visto, quello che rimpiangi di aver perso e quello che non vuoi assolutamente perdere.
- Angelo: Brand New, un concerto dei Fugazi, un concerto degli Hovvdy Simone: Miglior concerto Brand New al live forum, a pensarci ho ancora i brividi, rimpiango di aver perso i Title fight alla tenda ed uno che non vorrei assolutamente perdermi ora sarebbe un concerto o degli Hovvdy o dei Pinegrove. Giulio: migliore JUNE OF 44, rimpianto TOOL, don’t miss MIELE. —
▼ foto di Matteo Pigoli
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Unghie per Natale 2019: i grandi classici per tutte
Tutte le unghie Natale 2019 più belle e tantissimi consigli utili per rendere la vostra nail art festiva un vero capolavoro.
Photo Credits Pinterest via babywhatsup.com
Nell’aria echeggiano le canzoni di Michael Bublè, i dolci allo zenzero sono in forno, la cioccolata calda si sta scaldando e l’albero di Natale in centro al salotto riscalda l’atmosfera. Ci siamo, quel periodo dell’anno è qui: le tante attese feste natalizie! Avete già addobbato la casa e scelto con chi trascorrere le feste?
Oggi vediamo insieme una raccolta di unghie Natale 2019 tradizionali che vi faranno innamorare tratte da questa gallery di unghie natalizie.
In pole position abbiamo un trionfo di verde, rosso e oro, i classici colori di Natale. Optate per una base mono-cromatica in gel e giocate con la micro-pittura che potrete rimuovere subito dopo le feste.
Per le amanti di tutto ciò che brilla qui una selezione di idee chic e brillanti per la nail art di Natale, tantissime nail art a base di glitter che vi faranno innamorare.
Se i grandi classici non vi hanno colpito puntate tutto su rosso e bianco, i colori chiave delle unghie per questo Natale 2019. Mixateli tra di loro, alternateli o semplicemente realizzate delle unghie rosse con dei piccoli decori bianchi.
Photo credits Pinterest via babywhatsup.com
Se non foste ancora del tutto convinte puntate su un grande classico: la french che, quest’anno più che mai, torna a far parlare di sé. Qui tante french nails per tutte le occasioni.
Photo credits Pinterest via babywhatsup.com
Che ne dite? Avete trovato le unghie di Natale perfette per il vostro 2019? Non perdete questa guida ufficiale alle tendenze unghie 2020 se siete alla ricerca di idee uniche a lungo termine.
L’appuntamento è sul canale youtube, su Alice Cerea e nelle stories di Instagram con tantissimi tips beauty e non solo, alla prossima!
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Modus DJ fa muovere a tempo Duomo 21 - Milano
Sabato 4 marzo 2017 Modus DJ fa muovere a tempo Duomo 21 / Terrazze Martini, una delle location milanesi d'eccellenza. Lo sguardo spazia sulla guglie del Duomo e sulla Piazza e i clienti si rilassano dopo il lavoro. Si conferma quindi uno dei dj più richiesti della città, visto che col suo sound sonorizza gli aperitivi del Principe di Savoia (ogni martedì, mercoledì ed un venerdì al mese) e pure quelli di Diana Sheraton Majestic (ogni giovedì). Inoltre è spesso guest in locali di riferimento in giro per il mondo (Just Cavalli Milano, Cleverander e C-Level a Miami Beach, Celebrità a Novara…).
Duomo 21 http://www.duomo21.it/ita/Terrazza-Duomo-21 Duomo 21 Lounge Bar via Silvio Pellico, 2 20121, Milano aperto tutti i giorni dalle 11.00 alle 01.00 Prenotazioni: 02.45397654 [email protected]
Modus Dj https://it-it.facebook.com/modusdjofficial/
In una performance del 2013 disponibile su YouTube (https://youtu.be/SFxnbwSfXNM), l'italiano Modus DJ aveva mixato 50 brani in 5 minuti. A gennaio 2017 è tornato in console, sempre su YouTube (https://youtu.be/7Y7H4LsRGIg), facendo ancora meglio: questa volta 50 canzoni le ha mixate in 4 minuti e mezzo circa, ovvero 271 secondi. Il bello è che questo record degno del Guinness dei Primati dei dj è soprattutto un piacevole e velocissimo viaggio musicale pieno di energia, anzi una sorta di estratto delle canzoni e delle tracce più energiche degli ultimi anni per quel riguarda la musica da ballo. Da Calvin Harris a Caparezza (pugliese come Modus), da Cristian Marchi ai VINAI, da Avicii ai Deepswing… è praticamente impossibile non saltare o almeno muoversi a tempo col sorriso. Tutta la tracklist è disponibile nella descrizione del video su YouTube, così chi ha disposizione una console Pioneer di ultima generazione (e qualche anno di tempo per prepararsi tecnicamente) può provare ad emulare Modus. "Oggi la tecnologia aiuta moltissimo noi dj, ma credo che avere una buona tecnica in console sia ancora essenziale", spiega Modus DJ. "Per questo continuo sempre a studiare, cercando di migliorare ogni passaggio, dal punto di vista tecnico ma soprattutto musicale. Il mio nuovo record è soprattutto un messaggio in questo senso: noi dj dobbiamo continuare a stupire, sennò il gioco non è divertente".
Modus dj mixa 50 canzoni in 271 secondi https://youtu.be/7Y7H4LsRGIg
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Nuovi video di canzoni mixate sul mio canale YouTube 🎧
🎶🎶🎶🎶🎶🎶🎶🎶🎶🎶🎶🎶🎶🎶🎶🎶🎶🎶
#pensieri per la testa#persa tra i miei pensieri#me#io#canto#canzone#cover#cover song#musica#youtube#canale YouTube#mix canzoni#galassie#irama#due altalene#mr rain#festa totale#Paola & Chiara#musica italiana#rocco Hunt#mix#canzoni mixate
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Nuovi appuntamenti musicali al Sessantotto Village!
Prosegue con successo la scaletta di eventi del “Sessantotto Village”, la manifestazione musicale estiva presso il Parco Talenti di Roma che vedrà susseguirsi quattro serate sempre all’insegna della musica di qualità. Giovedì 16 Giugno il palco sarà animato dall’esibizione di “Brusco & Roots in The Sky”. Giovanni Miraldi, in arte Brusco è uno dei padri fondatori del reggae Made in Italy, conosciuto prima con il nome artistico di Papa Giovanni o Papa G. Diventato famoso per la sua carriera solista e come membro di una delle crew storiche del reggae romano, i “Villa Ada Posse”, Brusco dal 2006 si accompagna con i musicisti di Roots in the Sky per i concerti live. Durante lo show Brusco ripercorrerà le migliori canzoni del suo repertorio in un tripudio di suoni e ritmi reggae.
La serata di venerdì 17 è una delle più attese di questa edizione: sul palco la meravigliosa voce di Emma Re – Tributo a Mina, che interpreterà le canzoni più famose ed indimenticabili della regina della musica italiana. Emma Re, nome d’arte di Silvia Cortella, è una cantante raffinata ed elegante, capace di un'intensità canora che l’ha portata ad avere riconoscimenti anche all’estero nel rappresentare una delle voci più belle dell’attuale panorama musicale italiano. Il weekend si apre con la serata di sabato 18 che vede on stage la band “Radici nel Cemento”, gruppo reggae di Fiumicino formatosi nel 1993 con all’attivo ben 10 album pubblicati. Anche il loro stile si rifà in gran parte alle tipiche sonorità reggae con l’aggiunta di venature “dub” mixate con alcune variazioni più veloci di matrice “rocksteady” e “ska”.
La serata di domenica 19 porterà sul palco la musica di “Maladie Des If ”, guidato dalla leader ed autrice Lory De Falco e da 5 musicisti che la accompagnano nei live: Eugenio Cerocchi (chitarre, autore) Mimmo Picone (tastiere) Fabrizio Gallina (basso) Roberto Treppo (batteria). Un viaggio che si snoda dal jazz al pop, passando per il rock ed il funky, per arrivare alla canzone che ha decretato il loro successo ovvero proprio “Maladie”. Ad aprire il loro concerto come “open act” l’artista Juriem cantante, compositrice/songwriter e ballerina italo – peruviana, la cui musica abbraccia più generi ed è il risultato di un mix di contaminazioni, influenze ed esperienze maturate in diversi paesi come il Perù, l’Italia, il Regno Unito e gli Stati Uniti, arricchite con le tipiche influenze ritmiche caraibiche. Inizio concerti ore 21:00 Il programma completo e gli aggiornamenti della manifestazione saranno consultabili sul sito https://sessantottovillage.it e sui canali social Facebook Instagram #SessantottoVillage .
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Modus DJ fa muovere a tempo Duomo 21 - Milano
Sabato 4 marzo 2017 Modus DJ fa muovere a tempo Duomo 21 / Terrazze Martini, una delle location milanesi d'eccellenza. Lo sguardo spazia sulla guglie del Duomo e sulla Piazza e i clienti si rilassano dopo il lavoro. Si conferma quindi uno dei dj più richiesti della città, visto che col suo sound sonorizza gli aperitivi del Principe di Savoia (ogni martedì, mercoledì ed un venerdì al mese) e pure quelli di Diana Sheraton Majestic (ogni giovedì). Inoltre è spesso guest in locali di riferimento in giro per il mondo (Just Cavalli Milano, Cleverander e C-Level a Miami Beach, Celebrità a Novara…).
Duomo 21 http://www.duomo21.it/ita/Terrazza-Duomo-21 Duomo 21 Lounge Bar via Silvio Pellico, 2 20121, Milano aperto tutti i giorni dalle 11.00 alle 01.00 Prenotazioni: 02.45397654 [email protected]
Modus Dj https://it-it.facebook.com/modusdjofficial/
In una performance del 2013 disponibile su YouTube (https://youtu.be/SFxnbwSfXNM), l'italiano Modus DJ aveva mixato 50 brani in 5 minuti. A gennaio 2017 è tornato in console, sempre su YouTube (https://youtu.be/7Y7H4LsRGIg), facendo ancora meglio: questa volta 50 canzoni le ha mixate in 4 minuti e mezzo circa, ovvero 271 secondi. Il bello è che questo record degno del Guinness dei Primati dei dj è soprattutto un piacevole e velocissimo viaggio musicale pieno di energia, anzi una sorta di estratto delle canzoni e delle tracce più energiche degli ultimi anni per quel riguarda la musica da ballo. Da Calvin Harris a Caparezza (pugliese come Modus), da Cristian Marchi ai VINAI, da Avicii ai Deepswing… è praticamente impossibile non saltare o almeno muoversi a tempo col sorriso. Tutta la tracklist è disponibile nella descrizione del video su YouTube, così chi ha disposizione una console Pioneer di ultima generazione (e qualche anno di tempo per prepararsi tecnicamente) può provare ad emulare Modus. "Oggi la tecnologia aiuta moltissimo noi dj, ma credo che avere una buona tecnica in console sia ancora essenziale", spiega Modus DJ. "Per questo continuo sempre a studiare, cercando di migliorare ogni passaggio, dal punto di vista tecnico ma soprattutto musicale. Il mio nuovo record è soprattutto un messaggio in questo senso: noi dj dobbiamo continuare a stupire, sennò il gioco non è divertente".
Modus dj mixa 50 canzoni in 271 secondi https://youtu.be/7Y7H4LsRGIg
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50 canzoni mixate in 271 secondi (4 minuti e mezzo) per Modus Dj!!!
Facebook: www.facebook.com/modusdjofficial Twitter: twitter.com/modusdj Youtube: www.youtube.com/user/MODUSDJCHANNEL Instagram: www.instagram.com/modusdj/ website: www.modusdj.com
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Mixed vocals part two con delle canzoni che vanno dagli anni del 2000. Dunque, ascolta il capitolo successivo di emozionanti voci miste con 'Mixed Vocals Part Two'. La nostra collezione avanzata offre una fusione unica di voci potenti e versatili, progettate per elevare la tua produzione musicale a nuovi livelli. Scopri una varietà di stili vocali che si fondono armoniosamente, creando un mix coinvolgente e accattivante. Conosci ora per arricchire il tuo repertorio con le straordinarie possibilità delle 'Mixed Vocals'. Rendi il tuo brano un'esperienza indimenticabile con la potenza delle voci miste. Scopri di più oggi stesso!
Inoltre, conosci l'eclettica bellezza della musica con il nostro nuovo capitolo: Mixed Vocals Part Two. Scopri una varietà di voci straordinarie fuse in armonia perfetta. Dal pop all'hip-hop, passando per il soul, Mixed Vocals Part Two offre una ricca esperienza sonora che cattura l'essenza della diversità musicale. Naviga attraverso una selezione impeccabile di brani che mettono in risalto la maestria della miscelazione vocale. Immergiti in un mondo di melodie coinvolgenti e stili unici. Con Mixed Vocals Part Two, la tua passione per la musica raggiunge nuove vette di ispirazione e innovazione. Scopri ora il secondo capitolo di questa straordinaria serie e lasciati trasportare dall'arte delle voci miste.
Quindi, assorbi le potenzialità sonore con 'Mixed Vocals Part Two', la seconda parte della nostra eccezionale collezione di voci mixate. Con una varietà di stili e generi, questa raccolta offre una gamma dinamica di voci impeccabilmente mescolate per arricchire la tua produzione musicale. Dai un tocco unico alle tue tracce con performance vocali sorprendenti, progettate per elevare il tuo lavoro a livelli straordinari. Trova la giusta miscela di emozioni e talento vocale per il tuo prossimo brano. Scopri 'Mixed Vocals Part Two' e porta la tua musica ad un livello superiore oggi stesso.
In conclusione, lasciati rapire dalla potenza della creatività musicale con 'Mixed Vocals Part Two'. La nostra esclusiva collezione di voci miscelate ti offre una varietà di tracce vocali uniche, perfette per arricchire le tue produzioni musicali. Da melodie avvolgenti a armonie coinvolgenti, scopri un mondo di possibilità creative per elevare il tuo progetto musicale al livello successivo. Ascolta ora e aggiungi profondità e diversità alla tua musica con 'Mixed Vocals Part Two'. La tua chiave per un suono unico e memorabile.
#vocals#vocalist#metal music#my music#pop music#electronic music#indie music#new music#musician#music video#musica#music#japanese music#singer#cover song
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Unghie per Natale 2019: i grandi classici per tutte
Tutte le unghie Natale 2019 più belle e tantissimi consigli utili per rendere la vostra nail art festiva un vero capolavoro.
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Nell’aria echeggiano le canzoni di Michael Bublè, i dolci allo zenzero sono in forno, la cioccolata calda si sta scaldando e l’albero di Natale in centro al salotto riscalda l’atmosfera. Ci siamo, quel periodo dell’anno è qui: le tante attese feste natalizie! Avete già addobbato la casa e scelto con chi trascorrere le feste?
Oggi vediamo insieme una raccolta di unghie Natale 2019 tradizionali che vi faranno innamorare tratte da questa gallery di unghie natalizie.
In pole position abbiamo un trionfo di verde, rosso e oro, i classici colori di Natale. Optate per una base mono-cromatica in gel e giocate con la micro-pittura che potrete rimuovere subito dopo le feste.
Per le amanti di tutto ciò che brilla qui una selezione di idee chic e brillanti per la nail art di Natale, tantissime nail art a base di glitter che vi faranno innamorare.
Se i grandi classici non vi hanno colpito puntate tutto su rosso e bianco, i colori chiave delle unghie per questo Natale 2019. Mixateli tra di loro, alternateli o semplicemente realizzate delle unghie rosse con dei piccoli decori bianchi.
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Se non foste ancora del tutto convinte puntate su un grande classico: la french che, quest’anno più che mai, torna a far parlare di sé. Qui tante french nails per tutte le occasioni.
Photo credits Pinterest via babywhatsup.com
Che ne dite? Avete trovato le unghie di Natale perfette per il vostro 2019? Non perdete questa guida ufficiale alle tendenze unghie 2020 se siete alla ricerca di idee uniche a lungo termine.
L’appuntamento è sul canale youtube, su Alice Cerea e nelle stories di Instagram con tantissimi tips beauty e non solo, alla prossima!
L'articolo Unghie per Natale 2019: i grandi classici per tutte sembra essere il primo su Glamour.it.
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