#calendario album 2020
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Milleunanota - Chasing the Future: venerdì al "Sociale" Sergio Cossu, da Matia Bazar a Janacci.
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Milleunanota - Chasing the Future: venerdì al "Sociale" Sergio Cossu, da Matia Bazar a Janacci. Cuneo. All’interno del calendario di eventi Chasing the Future, cofinanziati da Comune di Alba, Fondazione CRC e Banca d’Alba, tornano i consueti eventi autunnali organizzati dall’associazione Milleunanota, con due appuntamenti d’eccezione e due di Music On The Bus. Due gli appuntamenti principali. Il primo è per venerdì 20 ottobre al “Sociale”, con l’imperdibile concerto in piano solo di Sergio Cossu, dal 1984 al 1999 tastierista, autore e produttore dei Matia Bazar. Sergio Cossu è un pianista, polistrumentista, compositore, editore e produttore discografico. Ha esordito all’inizio degli anni ’80 come autore per Enzo Jannacci e Miguel Bosé (Sevilla, Amante Bandido) e scrivendo jingle e musiche per teatro, radio, televisione, performance, sonorizzazioni.
È stato componente dei Matia Bazar come tastierista, autore e produttore dal 1984 al 1999. Con la band ha partecipato a quattro Sanremo (Premio della Critica 1985), ha registrato sette album e ha tenuto concerti e apparizioni televisive in tutto il mondo. Tra le sue composizioni più conosciute Ti sento, Souvenir, Noi, Stringimi, La prima stella della sera, Piccoli giganti, Dedicato a te. Nel 2019 ha pubblicato il suo primo disco per pianoforte solo “Falsopiano” seguito da “Aprile” (2020), “Esitazioni” (2021) e “Musica dalla finestra” (2022). Il secondo con un momento innovativo intitolato Musica Scienza, che si terrà domenica 29 ottobre all’Auditorium Palazzo Mostre e Congressi: esperti, giornalisti e musicisti si confronteranno sulle nuove frontiere che le tecnologie aprono per il settore musicale, dai concerti nel metaverso con le relative importanti implicazioni (ad esempio in un’ottica di maggiore fruibilità per le persone con disabilità) alle curiosità mai dette sul mondo dei suoni e della musica. Con la partecipazione della prof.ssa Serena Bovetti del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi - NICO e Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi - DiBioS dell’Università di Torino e della LWT3 di Milano. “Anche quest'anno torna Chasing the future con tanti appuntamenti, Music on the bus, appuntamenti in teatro e l’innovativo format Musica Scienza. Quelli pensati quest'anno sono quindi eventi che mantengono le caratteristiche degli anni passati ma cercano di evolversi e offrire curiosità culturali sempre maggiori. Musica, cultura e ambiente sono tutti elementi che fanno parte del nostro percorso culturale”, commenta il direttore artistico dell’associazione Milleunanota Filippo Cosentino. "Oltre ai preziosi appuntamenti in Teatro e al Palazzo Mostre e Congressi, con Music on the bus portiamo letteralmente eventi di qualità nei quartieri per far sì che possa arrivare il clima della Fiera anche fuori dal centro. È una bella sfida che rinnoviamo insieme all’Ente Fiera e a una realtà di qualità come quella di Milleunanota”, sottolinea l’assessore al Turismo e Manifestazioni del Comune di Alba, Emanuele Bolla. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito. Programma Venerdì 20 ottobre h. 21 Teatro Sociale “G. Busca” di Alba Sergio Cossu, dai Matia Bazar a Jannacci: La mia musica fra pop e jazz Dal 1984 al 1999 tastierista, autore e produttore dei Matia Bazar Introduzione a cura del noto critico musicale Alceste Ayroldi e di Adriana Riccomagno, giornalista professionista, presidente Milleunanota Sabato 21 ottobre h. 17 Music On The Bus Giardini Maestri del Lavoro, corso Piave (possibilità di trovarsi in loco o di partire da Alba in piazza Garibaldi alle 16.30 con il bus elettrico di Bus Company dedicato) Lapo Vannucci, Luca Torrigiani “Ricordi di temi italiani e spagnoli per 88 tasti e 6 corde” Domenica 29 ottobre h. 17 Auditorium Palazzo Mostre e Congressi Musica Scienza Musica, ricerca, metaverso e Intelligenza Artificiale Interventi della prof.ssa Serena Bovetti del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi - NICO e Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi - DiBioS dell’Università di Torino, dell'azienda innovativa LWT3 e di Filippo Cosentino, direttore artistico Milleunanota e ideatore di Cultura Circolare, metodo di organizzazione eventi sostenibili   Partner tecnici della rassegna: Bus Company, Dragonfly Music Studio, Circolo Acli Collettivo Scaparun 1982, LWT3 Ulteriori informazioni: www.milleunanota.com; Mail: [email protected]... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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thousandisthemaximum · 4 years ago
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Gli album che escono a dicembre
https://www.dlso.it/site/2020/12/01/album-dicembre-2020/
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bangtanitalianchannel · 3 years ago
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Heyy avete degli articoli per ogni album ? Tipo map of the soul 7 ecc .. avete calendari degli altri anni come quello che pubblicate ogni volta con contenuti nuovi? E sapete se hanno fatto per gli altri anni visto che non c’ero video per il btsfesta un video come quello uscito a giugno sul loro canale però del 2021 sono curiosa su cosa ci hanno preparato..? Scusa tanto per le mille domande ma voglio recuperarmi tutto hihi<33
ciao ^-^ per leggere articoli vecchi, ti consigliamo di girovagare qui -> https://bangtanitalianchannel.tumblr.com/tagged/articolo
se per calendario intendi la schedule, qua -> https://bangtanitalianchannel.tumblr.com/tagged/schedule
per la festa yes, ogni anno per l'anniversario rilasciano un video "lungo", in questa playlist -> https://www.youtube.com/watch?v=8_Yeg5VJcOY&list=PLVhl_TtBztkMQMIKspx8g93j6xtCQYn5p trovi quelli più vecchi (si chiamavano Kkul FM 0613), mentre per il 2018 qua -> https://www.youtube.com/watch?v=YhQvY0bBHB4&list=PLVhl_TtBztkP2KR6YEyv9kYVQI3qQFvAP&index=11 2019 qua -> https://www.youtube.com/watch?v=jlvAq-n2sSs&list=PLVhl_TtBztkP2KR6YEyv9kYVQI3qQFvAP&index=10 2020 qua -> https://www.youtube.com/watch?v=EAgKnwjm7TU&list=PLVhl_TtBztkP2KR6YEyv9kYVQI3qQFvAP&index=3 💖
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tarditardi · 4 years ago
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Happy Birthday Ben Dj! E il successo di "Nell'Aria" non conosce sosta
I suoi dj set portano da sempre Ben Dj in giro per il mondo da Miami ad Ibiza, dall'Europa all'Asia, passando dall'Arabia Saudita e, ovviamente, per le console dei top club italiani.
Ben Dj tra l'altro l'1 marzo 2021 festeggia 53 anni, tutti o quasi dedicati alla musica e al divertimento. "Oggi è il mio compleanno e sono felice di comunicare i miei 53 anni senza nasconderli", racconta Ben Dj sui suoi social. "Non nascondo i miei anni perché li ho vissuti alla grande e sempre con positività e mi sento giovane dentro e fuori!!! HB to me!".
Senz'altro Ben Dj nei suoi set di questo periodo in giro per il mondo non rinuncia mai a proporre nuovo singolo, "Nell'Aria". E' una cover del bellissimo brano interpretato da Marcella Bella nel 1983. Si tratta di una versione decisamente pop dance, che non fa perdere la magia del brano originale e regala a una canzone unica un sound adatto ad ogni tipo di playlist, radio e dancefloor. Non è un momento facile, per chiunque, in giro per il mondo... ma con il ritmo e la melodia di "Nell'Aria", rasserenarsi per qualche istante è almeno un po' più facile.
Ben Dj è spesso il protagonista musicale di feste esclusive, ad esempio dei party legati al mitico The Cal, il Calendario Pirelli. E' accaduto negli scorsi anni a New York, Milano (…), mentre nel 2020, quando si è presentato The Cal 2021, Ben Dj era in console a Verona. A Milano, la città in cui vive da tempo, molti degli hot spot della città si affidano alla sua musica, mentre nella primavera 2020 era spesso in tv, su Canale 5, nel cast di "All Together Now".
Ben Dj è davvero molto apprezzato, anche dai suoi colleghi. Spesso infatti suonano nei loro dj set e nei loro radioshow brani di Ben Dj leggende del mixer come Steve Aoki, Tiesto, Blasterjaxx, Bob Sinclar, Oliver Heldens, Fat Boy Slim e tanti altri. E soprattutto, la sua musica piace molto su Spotify, oggi la Bibbia della musica: la sua "Thinkin' Bout You" è stata ascoltata 5 milioni e mezzo di volte! Tra le sue tante produzioni, spesso ai vertici di Billboard, Beatport o iTunes, ci sono "Me & Myself", "Sorry", "I'm In Love", "Freedom Call", "Smile" e pure "Hold Tight" (oltre 6 milioni di ascolti su Spotify). Anche "Thinkin' Bout You" ha raggiunto numeri altrettanto importanti... ed il nuovo singolo "Nell'Aria" sembra avere tutte le carte in regola per fare altrettanto.
Ben Dj  - "Nell'Aria" (Claw Records) https://open.spotify.com/album/47XpipdbiQ6eQNmeO1AHqz?si=zAIS0IEESJWFD0Q0o_PQyg
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carolinerecords · 4 years ago
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I CASINI DI SHEA
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I Casini di Shea sono le scimmie dell’underground italiano. Non hanno regole, perché non ce ne sono. Si formano negli ultimi giorni del novembre 2019. Sono Mauro Mariotti alla voce e chitarra, Andrea Marcellini al basso, Simone Buoncompagni alla batteria. Il gruppo fa il suo esordio il 25 giugno 2020 con il video/singolo di ‘Sostanze’, in anteprima su Indie for Bunnies. A tre mesi di distanza, il 25 settembre 2020, vede la luce ‘Parco Gonzo’, il loro EP di debutto. Il disco è stato registrato in presa diretta su un multi traccia, per catturare l’immediatezza e la potenza del suono nel momento in cui nasce, all’insegna del DIY più genuino.
ASCOLTALO QUI > PARCO GONZO
1 - Ti svegli su un isola deserta. No panic: hai potuto portare con te tre cose e una di queste è un album.
- Mauro: ah finalmente... Porterei un machete, un accendino e come album “Sabotage” dei Black Sabbath. Andrea: d’istinto direi In Utero dei Nirvana, ma su un’isola... meglio il ‘The Very Best of” dei The Beach Boys (quello con la copertina giallo-blu e il tipo che fa surf). Il sole, il caldo e il mare li passa la casa. Simone: un costume, un cappello e Pet sounds dei Beach Boys.
2 - On the road: c'è un’ autoradio con dentro una musicassetta. Dentro ci sono almeno tre canzoni da cantare a finestrino aperto.
- Mauro: Led Zeppelin “Immigrant Song”, The Doors “Break On Through (To The Other Side)”, Nirvana “Aneurysm”. Andrea: “Common People” dei Pulp, “In Bloom” dei Nirvana, “Catch The Wind” di Donovan. Simone: faccio fatica a cantare a squarciagola in auto anche se sono solo, al limite in macchina mi metto le dita nel naso ma quello l’abbiamo fatto tutti almeno una volta nella vita.
3 - Hai rimandato, hai rimandato, ma oggi tocca a te. La playlist dal dentista per non sentire il trapano nelle orecchie.
-  Mauro: fortunatamente ho un dentista bravo e con buoni gusti musicali, mi affido a lui. Andrea: l’EP “Premiers Symptomes” degli Air e se la cosa va alle lunghe, aggiungiamo “Filoxiny” degli Skinshape. Simone: non lo so, ma a breve devo togliere i denti del giudizio spero ci sia qualcosa tipo i Melvins.
4 - Qual è il tuo memorabilia musicale a cui non potresti mai rinunciare?
- Mauro: il vinile di “The Madcap Laughs” di Syd Barrett. Andrea: nessuno. Simone: mi viene in mente “Revolver” dei The Beatles che da poco ho ascoltato veramente a fondo, ma di sicuro ce ne stanno altri.
5 - Guilty Pleasure : quella canzone che ti fa vergognare, ma che non puoi proprio fare a meno di ascoltare.
- Mauro: pensandoci bene, in realtà non mi vergogno di nessuna cosa che ascolto. Andrea: “Back for Good” dei Take That. Simone: ma in realtà ne ho più di uno, ma sono “guilty pleasure” necessari. Però se la mettiamo così… “Never, Never Gonna Give You Up” di Barry White.
6 - Film o serie tv : questa volta sceglilo per la colonna sonora.
- Mauro:  tutti i film di Tarantino, in particolare “Death Proof”. Andrea: “Trainspotting”. Serie tv: “I Soprano” e “Breaking Bad”.  Simone: mi viene in mente “Barry Lyndon” di Kubrick.
7 - La chiavetta nello spazio : la band o il musicista di cui la terra non ha proprio bisogno.
-  Mauro: Coldplay... ma ce ne sarebbero anche altri. Andrea: ribalterei la cosa. Più che di artisti, credo ci siano diverse fette di ascoltatori di cui non c’è bisogno. Da quelli con sensibilità musicale ‘’RTL 102.’’, a quelli ‘’ben venga che Manuel Agnelli/X-Factor abbiano restituito visibilità al rock’’, fino a quelli che ogni cosa vomitata dall’industria ‘’indie-mainstream-intellettualoide-stiamo solo creando un prodotto su misura per voi (ma questo non lo sapete e in ogni caso va bene così) perché come tutti siete tremendamente soli e ciò che facciamo è vendervi un lasciapassare aggregativo basato sull’estetica posticcia del gusto artistico elitario, poiché quello di cui avete bisogno, in fondo, è sapere che esista qualcuno con cui interagire (ma rimanete aggiornati perché a tra non molto cambieremo tendenze e gusti)’’ è un: ‘’Wow che figata questo/a/questi!’’ Simone: mmm… cavolo ci andate pesante!
8 - Il 1999 per noi Caroline Records è stato l'anno in cui abbiamo cominciato a diventare quello che musicalmente siamo oggi: tu a che punto eri?
- Mauro: avevo 11 anni. Ascoltavo poca musica, suonavo il flauto alle medie, ma stavo per innamorarmi dei The Beatles. Andrea: gli anni più belli! Già suonavo la chitarra (male, molto male), scrivevo le mie canzoni (bruttine, molto bruttine). Provavo a vestirmi tipo... un po’ Kurt Cobain, un po’ Mark Renton. A fine ‘98 mi tagliai i capelli: da lunghetti con la riga in mezzo a corti e spettinati tipo Graham Coxon dei Blur. Insomma: ero convinto di essere una giovane rockstar e che lo sarei rimasto per sempre (mi viene da piangere…). Simone: sinceramente non ne ho idea, mi ricordo solo che avevo 7 anni.
9 - E invece un album degli ultimi 12 mesi che tutti dovrebbero ascoltare?
- Mauro: ci sono state poche uscite e ancor meno interessanti, però l’unico disco nuovo che ho comprato e consiglio é ‘’Put The Shine On’’ delle Cocorosie. Andrea: “Ummon” degli SLIFT. Simone: “Momentum” dei Calibro 35.
10 - Dal vivo: il miglior concerto che hai visto, quello che rimpiangi di aver perso e quello che non vuoi assolutamente perdere.
- Mauro: il più bello quello dei Verdena al Barfly di Ancona nel 2007, quello che ho perso (pur avendo il biglietto) i Wolfmother. Una band che vorrei vedere presto dal vivo sono gli Zen Circus. Andrea: il migliore… non saprei davvero. Quello che rimpiango i Nirvana (per una questione d’età). Quello che non voglio assolutamente perdere: il nostro. Simone: in realtà ho visto molti bei concerti, anche e soprattutto in piccoli posti non necessariamente in luoghi enormi tipo stadi o palazzetti…l’ultimo che ricordo sono i Tame Impala.
11 - Si apre il sipario: con quale grande artista vorresti condividere il palco almeno una volta nella vita?
- Mauro: sicuramente Jack White Andrea: non ne ho idea. Simone: ci credi se ti dico che non lo so?
12 - Pizza, Netflix e passeggiata col cane: oltre ai siiti cliché, com’è stato il tuo rapporto con la musica durante il lockdown? Cosa hai creato e cosa hai ascoltato?
-  Mauro: ho avuto modo di raccogliere tutti gli appunti e spunti musicali per creare nuove cose. Come ascolti é stato molto vario: dal reggae, allo stoner/doom rock fino ai mantra indiani. Andrea: con il gruppo ci siamo occupati del mix e del master dell’ep, a distanza. È stato un lavoro infinito! Ho scritto un po’ di cose, guardato molti film e serie tv. In quanto ad ascolti... nulla in particolare. Simone: ho ascoltato un po’ di tutto. Ho guardato invece tantissimi film.
13 - Adesso chiudi gli occhi e quando li riapri il calendario recita “Agosto 2021”, dove sei e cosa stai facendo con la tua musica?
-  Mauro: spero di essere con la mia band a suonare finalmente da qualche parte. Andrea: spero di essere da qualche parte con Mauro e Simone a fare musica e suonare con tanta passione. Prima davo la passione per scontata, ora no. Simone: partecipiamo a un bel festival di musica, soundcheck, caldo, sole, molta bella gente.
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queenforeverblog · 5 years ago
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Aggiornate il vostro calendario dei prossimi acquisti: nel 2020, tra febbraio e marzo, esce il libro di Greg Brooks I WANT IT ALL: un compendio degli oggetti (i famosi memorabilia) legato agli album dei #Queen. Praticamente la storia del gruppo attraverso immagini di cose rare e mai viste prima. Il 2020 sarà un bellissimo (e dispendioso) anno! https://www.instagram.com/p/B2XD4sohjYa/?igshid=zryu4yfeu1qh
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tempi-dispari · 2 years ago
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Bologna Jazz Festival 2022, programma e appuntamenti
Solo a Bologna! L’edizione 2022 del Bologna Jazz Festival brilla per le presenze in esclusiva nazionale del supergruppo jazz più atteso della stagione autunnale, il quartetto con Joshua Redman, Brad Mehldau, Christian McBride e Brian Blade, e di Edu Lobo, padre fondatore della música popular brasileira.
In un vasto calendario che abbraccia ben 36 giorni, dal 27 ottobre all’1 dicembre, e numerose location (raggiungendo anche i comuni dell’area metropolitana e le province di Ferrara e Forlì) troveranno spazio la Mingus Big Band e innumerevoli altri protagonisti di primo piano del jazz made in USA, una significativa rappresentanza del jazz nazionale e qualche proposta ‘esotica’.
Al BJF la musica non è solo suonata, ma anche insegnata e disegnata: il festival ospita importanti iniziative didattiche e anche quest’anno affida la propria immagine coordinata alla fantasia di una nota firma del fumetto italiano: Francesca Ghermandi. Le sue opere, ispirate al programma del BJF e rese possibili dalla collaborazione con l’Associazione Hamelin, saranno esposte sull’Autobus del Jazz e nelle bacheche storiche di CHEAP on board.
Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Bologna Città della Musica UNESCO, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol, Coop Alleanza 3.0, TPER, Città Metropolitana di Bologna, del main partner Gruppo Hera e con il sostegno del Ministero della Cultura.
Le ‘specialità’ del BJF
Il 31 ottobre al Teatro EuropAuditorium si assisterà a una rimpatriata di ‘vecchi amici’: Joshua Redman, Brad Mehldau, Christian McBride e Brian Blade, nomi capaci di catalizzare l’attenzione di tutta la comunità jazzistica. Questa line up fu creata da Redman nel 1994 per incidere il suo terzo album da leader: MoodSwing, uno dei dischi jazz fondamentali degli anni Novanta, consacrazione del talento, dell’estetica musicale e della creatività di quattro musicisti allora agli esordi e oggi considerati tra i più importanti maestri del jazz internazionale.
Nel riunirsi, per la pubblicazione del disco RoundAgain (2020), la leadership è diventata collettiva: evoluzione inevitabile vista la maturazione delle personalità coinvolte. Il concerto è realizzato in collaborazione con il Gruppo Hera.
La ricorrenza del centenario della nascita di Charles Mingus, figura tra le più debordanti dell’intera storia del jazz per la forza interpretativa e la ricchezza delle composizioni che ci ha lasciato, ha portato sui palcoscenici italiani innumerevoli omaggi. Ma la proposta del BJF è una delle pochissime occasioni per sentire all’opera la Mingus Big Band, formazione che ne ha ufficialmente raccolto l’eredità musicale, sotto la gestione di Sue Mingus, vedova di Charles (16 novembre, Teatro Duse, in collaborazione con Gruppo Unipol).
Torna in Italia, dopo molti anni, uno dei massimi cantautori brasiliani di sempre. Edu Lobo sarà protagonista della serata del 24 novembre al Teatro Celebrazioni assieme a un quartetto col quale ripercorrerà sessant’anni di successi.
A lui si devono innumerevoli composizioni che hanno contribuito all’affermazione planetaria della música popular brasileira anche grazie alle interpretazioni di Sérgio Mendes, Antônio Carlos Jobim, Milton Nascimento, Gilberto Gil, Caetano Veloso, Sarah Vaughan, Toots Thielemans, gli Earth, Wind & Fire…Il concerto è realizzato in collaborazione con Coop Alleanza 3.0.
I jazz club di Bologna
Il BJF non si lascia sfuggire le possibilità offerte dalla notevole concentrazione di jazz club nel centro storico di Bologna, coinvolgendoli in una fitta programmazione sapientemente intrecciata con i grandi live nei teatri.
Al centro di questa costellazione di locali si trova la Cantina Bentivoglio, il club cittadino dalla più lunga tradizione jazzistica. Si inizierà con l’omaggio monkiano del trio MiXMONK, con Joey Baron alla batteria (28 ottobre). Swingante e leggiadra è la musica del trio del pianista e cantante Johnny O’Neal (3 novembre), mentre un altro trio di caratura stellare con il pianista Kevin Hays, il contrabbassista Ben Street e il batterista Billy Hart completerà le proposte internazionali della Cantina (13 novembre). Le restanti serate saranno dedicate al jazz italiano, con il quartetto “Connection” che riunisce due solisti di punta come il trombettista Fabrizio Bosso e il sassofonista Rosario Giuliani (17 novembre) e il Laboratorio Orchestrale “Bologna in Jazz” diretto da Michele Corcella (il 23).
La Bentivoglio ospiterà anche una serata a cura dell’Anzola Jazz Club, con il quartetto del batterista Marcello Molinari ampliato dalla presenza del sax di Stefano Bedetti (19 novembre).
Il Camera Jazz & Music Club conferma la predilezione per il jazz strettamente imparentato con il mainstream statunitense. Lo mettono in evidenza il trio del pianista Renato Chicco, con l’aggiunta di Piero Odorici, special guest al sax (29 ottobre); il trio della pianista Francesca Tandoi con in aggiunta il chitarrista Daniele Cordisco (5 novembre); il ‘robusto’ quartetto guidato dal trombettista Wallace Roney Jr. e il batterista Joris Dudli (9 e 10 novembre); la vocalità black della cantante Sharón Clark (il 12); l’omaggio alle musiche di Wayne Shorter servito dal quartetto del pianistaLuca Mannutza (il 18); un quartetto ricco di personalità con la leadership condivisa tra il sassofonista Doug Lawrence e il pianista Massimo Faraò, oltre al ruolo di primo piano del batterista Byron Landham (il 19); il quartetto della cantante Lara Luppi (il 26).
Davvero ampie le prospettive musicali esplorate dal Bravo Caffè: dal quintetto del trombettista giapponese Takuja Kuroda (27 ottobre) alle note brasiliane del chitarrista Marco Pereira (10 novembre, in solo) alle coinvolgenti vocalità di Judith Hill (1 novembre) e di José James (27 novembre). Incastonato tra questi concerti si trova un trittico di proposte made in Italy: il trio del pianista Francesco Cavestri (30 ottobre), la cantante Karima (3 novembre, in duo), un Omaggio ad Annibale Modoni con un sestetto che riunisce alcuni dei più rappresentativi musicisti della scena cittadina (9 novembre).
Vecchie e nuove partnership cittadine
BJF e CUBO, il museo d’impresa del Gruppo Unipol, sono un binomio che da anni caratterizza le estati musicali bolognesi. L’8 novembre si assisterà a un ‘revival’ autunnale, con l’esibizione del duo formato dal clarinettista Gabriele Mirabassi e il fisarmonicista Simone Zanchini al CUBO in Torre Unipol.
Gli ormai storici e forti legami del BJF con il Conservatorio troveranno riscontro nel concerto che si terrà il 21 novembre alla Sala Bossi, con la Big Band del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna assieme al chitarrista Domenico Caliri.
È invece una novità la partnership con l’Orchestra Senzaspine, che si concretizzerà nel concerto diretto da Tommaso Ussardi l’11 novembre al Teatro Manzoni: in programma la celebre Rhapsody in Blue di Gershwin, la monumentale Sinfonia n. 5 di Shostakovic e una nuova opera per sassofono e orchestra del giovane Luigi Grasso, con l’autore anche in veste di solista.
Luoghi di ritrovo giovanili
Tre spazi bolognesi risaltano per la capacità di attrarre un pubblico particolarmente giovane e curioso.
Il Locomotiv Club torna nel circuito del BJF sintonizzandosi sulle sonorità ‘spaziali’ della Cosmic Renaissance del trombonista Gianluca Petrella (28 ottobre).
Anche il Binario69 rientra nuovamente nella geografia del BJF. Lo fa con quattro appuntamenti nel segno degli incontri, le contaminazioni e il modernismo sonoro: il trio Kitzune (2 novembre); il duo con Jabel Kanuteh e Marco Zanotti, che fondono tradizione africana e modernità europea (il 5); il trio “Empty Music” del batterista Marco Frattini (il 15); il dialogo paritetico tra Mirco Cisilino, Pasquale Mirra e Danilo Mineo (il 25).
Lo Sghetto Club è invece una nuova location per il BJF. Qui si esibiranno il trio Hishitsu (il 12 novembre), il trio del batteristaRichard Spaven (il 17) e gli Haiku (il 18): una selezione di artisti inconsueti e dalle sonorità stimolanti e attuali.
Jazz fuori porta
Il cartellone del BJF si diffonde dalla città all’area metropolitana di Bologna, per poi proseguire la sua ‘espansione’ sino a coinvolgere le province di Ferrara e Forlì, grazie a un nutrito numero di partnership con i principali operatori culturali del territorio.
Sul territorio bolognese risalta l’originale concerto che si terrà a Castel Maggiore: un’esplorazione delle ancestrali sonorità sarde con lo specialista delle launeddas Luigi Lai e i S’Ard (30 ottobre, Teatro Biagi D’Antona).
Jazz in regione
La più significativa tra le numerose trasferte extra cittadine del BJF è quella che porta l’attività del festival bolognese al Torrione Jazz Club di Ferrara. Anche qui si ascolterà il trio MiXMONK conJoey Baron (29 ottobre). Poi a seguire una vera antologia del modern jazz statunitense: l’astro nascente del vibrafono Joel Ross (4 novembre); il quartetto di Mark Turner, sassofonista che ha raggiunto la piena maturità creativa (il 5); il quartetto “Little Big” del pianista Aaron Parks (l’11); il trio all stars con Kevin Hays, Ben Street e Billy Hart (il 12). Si continuerà quindi con molto jazz italiano e alcune proposte ‘esotiche’: il quartetto co-diretto da Rosario Giuliani e Fabrizio Bosso (il 18); il duo con Edmar Castañeda e Gregoire Maret, dall’insolita strumentazione (arpa elettrica e armonica cromatica; il 19); la Tower Jazz Composers Orchestra, formazione ‘padrona di casa’ (il 20); il quartetto all starsche riunisce le tastiere di Gil Goldstein, il sax di Pietro Tonolo, il contrabbasso di Marc Abrams e la batteria di Jorge Rossy (il 26).
Il BJF arriva sino alla Romagna, copromuovendo nel proprio cartellone i concerti principali di Jazz a Forlì, prodotti dall’Associazione Culturale “dai de jazz”. Il Teatro Mazzini ospiterà appuntamenti di rilievo come il trio MiXMONK (30 ottobre);il duo formato da Enrico Rava e Fred Hersch (1 novembre);il quartetto di Mark Turner (4 novembre); l’incontro al vertice del jazz moderno con Kevin Hays, Ben Street e Billy Hart (l’11); il quartetto di Rosario Giuliani e Fabrizio Bosso (il 19). Simone Zanchini e Stefano Bedetti si esibiranno invece in duo al Ristorante Tennis Villa Carpena (6 novembre).
Attività didattiche e altri eventi
Giunge alla decima edizione il Progetto Didattico “Massimo Mutti”, articolato in varie sezioni e dedicato al ricordo del fondatore del festival bolognese, realizzato grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Sono previsti due seminari con altrettanti luminari del jazz statunitense, riservati agli studenti del Conservatorio e del Liceo Musicale “L. Dalla” di Bologna. Il primo ‘ciclo’ didattico avrà per protagonista il pianista Gil Goldstein, dal 28 novembre all’1 dicembre al Camera Jazz & Music Club. L’1 dicembre verrà assegnato il “Premio Massimo Mutti”, consistente in quattro borse di studio che consentiranno agli studenti selezionati di partecipare ai corsi internazionali di perfezionamento estivi 2023 della Fondazione Siena Jazz – Accademia Nazionale del Jazz e del Berklee College of Music a Umbria Jazz. Collegato al workshop, ma aperto al pubblico, sarà il concerto che Goldstein terrà sempre al Camera il 25 novembre assieme a Pietro Tonolo, Marc Abrams e Jorge Rossy. In coda al festival salirà poi in cattedra il pianista Dave Kikoski (dal 18 al 21 dicembre, Camera Jazz & Music Club).
Torneranno anche le lezioni musicali “Jazz Insights” con Emiliano Pintori (ideate e ospitate dal Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, tutti i sabati dal 5 novembre al 10 dicembre): sei approfondimenti tematici su alcuni dei maggiori protagonisti della musica jazz raccontati dalla prospettiva di un musicista.
Il jazz scende dal palcoscenico per salire sullo schermo, quello delle proiezioni cinematografiche che si terranno al Cinema Lumiére (Music for Black Pigeons, il 9 novembre) e al Cinema Galliera: Soul (il 12); Gli Stati Uniti contro Billie Holiday (il 13); Charles Mingus. Triumph of the Underdog (il 15); Chico e Rita (il 23).
Jazz a arti visive ancora a braccetto con JazzinBO: esposizione di fotografie di Ivano Adversi e Guido Samuel Frieri progettata da Associazione TerzoTropico e Associazione NuFlava APS (alla Sala Manica Lunga di Palazzo D’Accursio dal 26 ottobre al 13 novembre).
PROGRAMMA
Giovedì 27 ottobre
Bologna, Bravo Caffè, ore 22
Takuya Kuroda Quintet
Takuya Kuroda, tromba; Corey King, trombone; Lawrence Fields, pianoforte; Rashaan Carter, contrabbasso; Adam Jackson, batteria
Venerdì 28 ottobre
Bologna, Locomotiv Club, ore 22
Gianluca Petrella Cosmic Reinassence
Gianluca Petrella, trombone, tastiere, elettronica; Mirco Rubegni, tromba; Riccardo Di Vinci, basso elettrico; Federico Scettri, batteria; Simone Padovani, percussioni
Venerdì 28 ottobre
Bologna, Cantina Bentivoglio, ore 22
MixMonk
Robin Verheyen, sassofoni; Bram de Looze, pianoforte; Joey Baron, batteria
Sabato 29 ottobre
Ferrara, Torrione Jazz Club, ore 21
MixMonk
Robin Verheyen, sassofoni; Bram de Looze, pianoforte; Joey Baron, batteria
Sabato 29 ottobre
Bologna, Camera Jazz & Music Club, ore 22
Renato Chicco Trio special guest Piero Odorici
Piero Odorici, sax tenore; Renato Chicco, pianoforte; Danny Ziemann, contrabbasso; Chris Smith, batteria
Domenica 30 ottobre
Forlì, Teatro Mazzini, ore 17:30
MixMonk
Robin Verheyen, sassofoni; Bram de Looze, pianoforte; Joey Baron, batteria
Una produzione di Associazione Culturale “dai de jazz”
Domenica 30 ottobre
Castel Maggiore (BO), Teatro Biagi D’Antona, 17:30
LUIGI LAI e S’ARD
“Sarreppiccu, i suoni del vento e del mare”
Luigi Lai, launeddas; Mauro Mibelli, chitarra, mandoloncello; Paolo Brandano, fisarmonica; Gian Pietro Carta, sax soprano; Nicole Ruzzittu, voce
Una produzione di Condimenti Jazz, della Città di Castel Maggiore e dell’Unione Reno Galliera, in collaborazione con Cantina Bentivoglio
Domenica 30 ottobre
Bologna, Bravo Caffè, ore 22
Francesco Cavestri Trio
Francesco Cavestri, pianoforte; Riccardo Oliva, contrabbasso; Joe Allotta, batteria
Lunedì 31 ottobre
Bologna, Teatro EuropAuditorium, ore 21:15
Redman – Mehldau – McBride – Blade
“A MoodSwing Reunion”
Joshua Redman, sax tenore; Brad Mehldau, pianoforte; Christian McBride, contrabbasso; Brian Blade, batteria
Esclusiva nazionale
In collaborazione con Gruppo Hera
Martedì 1 novembre
Forlì, Teatro Mazzini, ore 21:15
Enrico Rava & Fred Hersch
Enrico Rava, flicorno; Fred Hersch, pianoforte
Una produzione di Associazione Culturale “dai de jazz”
Martedì 1 novembre
Bologna, Bravo Caffè, ore 22
Judith Hill
Judith Hill, voce, pianoforte, chitarra; Michiko Hill, tastiere; Peewee Hill, basso; John Staten, batteria
Mercoledì 2 novembre
Bologna, Binario69, ore 21:15
Kitzune
Edoardo Marraffa, sax tenore e sopranino; Nicola Guazzaloca, piano elettrico, synth; Massimiliano Furia, batteria
Giovedì 3 novembre
Bologna, Bravo Caffè, ore 22
Karima
Karima, voce; Piero Frassi, pianoforte
Giovedì 3 novembre
Bologna, Cantina Bentivoglio, ore 22
Johnny O’Neal Trio
Johnny O’Neal, pianoforte, voce; Josh Ginsburg, contrabbasso; Piero Alessi, batteria
Venerdì 4 novembre
Ferrara, Torrione Jazz Club, ore 21
Joel Ross
“Good Vibes”
Joel Ross, vibrafono; Jeremy Corren, pianoforte; Kanoa Mendenhall, contrabbasso; Joe Dyson Jr., batteria
Venerdì 4 novembre
Forlì, Teatro Mazzini, ore 21:15
Mark Turner Quartet
“Return from the Stars”
Jason Palmer, tromba; Mark Turner, sax; Joe Martin, contrabbasso; Jonathan Pinson, batteria
Una produzione di Associazione Culturale “dai de jazz”
Sabato 5 novembre
Ferrara, Torrione Jazz Club, ore 21
Mark Turner Quartet
“Return from the Stars”
Jason Palmer, tromba; Mark Turner, sax; Joe Martin, contrabbasso; Jonathan Pinson, batteria
Sabato 5 novembre
Bologna, Binario69, ore 21:15
Jabel Kanuteh & Marco Zanotti
“Are you strong?”
Jabel Kanuteh, kora, voce; Marco Zanotti, batteria, m’bira
Sabato 5 novembre
Bologna, Camera Jazz & Music Club, ore 22
Francesca Tandoi Trio special guest Daniele Cordisco Francesca Tandoi, pianoforte; Daniele Cordisco, chitarra; Matheus Nicolaiewsky, contrabbasso; Sander Smeets, batteria
Domenica 6 novembre
Forlì, Ristorante Tennis Villa Carpena, ore 12:30
SIMONE ZANCHINI & STEFANO BEDETTI
“Radici”
Simone Zanchini, fisarmonica; Stefano Bedetti, sax
Una produzione di Associazione Culturale “dai de jazz”
Martedì 8 novembre
Bologna, CUBO in Torre Unipol, ore 21
Gabriele Mirabassi & Simone Zanchini
“Il gatto e la volpe”
Gabriele Mirabassi, clarinetto; Simone Zanchini, fisarmonica
Lo spettacolo rientra nella rassegna Le Luci del Jazz a cura di CUBO, il museo d’impresa del Gruppo Unipol
Mercoledì 9 novembre
Bologna, Camera Jazz & Music Club, ore 22
Wallace Roney Jr. & Joris Dudli Quartet
Wallace Roney Jr., tromba; Gregor Storf, sax tenore, pianoforte; Rosario Bonaccorso, contrabbasso; Joris Dudli, batteria
Mercoledì 9 novembre
Bologna, Bravo Caffè, ore 22
OMAGGIO AD ANNIBALE MODONI
Checco Coniglio, trombone; Valentina Mattarozzi, voce; Teo Ciavarella, pianoforte; Max Tagliata, pianoforte, fisarmonica; Max Turone, contrabbasso; Lele Barbieri, batteria
Giovedì 10 novembre
Bologna, Camera Jazz & Music Club, ore 22
Wallace Roney Jr. & Joris Dudli Quartet
Wallace Roney Jr., tromba; Gregor Storf, sax, pianoforte; Rosario Bonaccorso, contrabbasso; Joris Dudli, batteria
Giovedì 10 novembre
Bologna, Bravo Caffè, ore 22
Marco Pereira
Marco Pereira (chitarra)
Venerdì 11 novembre
Bologna, Teatro Manzoni, ore 20:30
Orchestra Senzaspine
“Dal blue al rosso”
Luigi Grasso, sax
Pietro Beltrani, pianoforte
Tommaso Ussardi, direttore
Musiche di Grasso / Gershwin / Shostakovic
Venerdì 11 novembre
Ferrara, Torrione Jazz Club, ore 21
Aaron Parks
“Little Big”
Aaron Parks, pianoforte, tastiere; Greg Tuohey, chitarra; Chris Morrissey, basso elettrico, contrabbasso; Josh Dion, batteria
Venerdì 11 novembre
Forlì, Teatro Mazzini, ore 21:15
Kevin Hays – Ben Street – Billy Hart
“All Things Are”
Kevin Hays, pianoforte; Ben Street, contrabbasso; Billy Hart, batteria
Una produzione di Associazione Culturale “dai de jazz”
Sabato 12 novembre
Ferrara, Torrione Jazz Club, ore 21
Kevin Hays – Ben Street – Billy Hart
“All Things Are”
Kevin Hays, pianoforte; Ben Street, contrabbasso; Billy Hart, batteria
Sabato 12 novembre
Bologna, Camera Jazz & Music Club, ore 22
Sharón Clark Italian Quartet
Sharón Clark, voce; Daniele Gorgone, pianoforte; Marco Piccirillo, contrabbasso; Gaetano Fasano, batteria
Sabato 12 novembre
Bologna, Sghetto Club, ore 22:30
HISHITSU
Davide Angelica, chitarra basso, tastiere; Antonio Amabile, tastiere, elettronica; Gaetano Alfonsi, batteria, elettronica
Domenica 13 novembre
Bologna, Cantina Bentivoglio, ore 15
Kevin Hays – Ben Street – Billy Hart
“All Things Are”
Kevin Hays, pianoforte; Ben Street, contrabbasso; Billy Hart, batteria
Martedì 15 novembre
Bologna, Binario69, ore 21:15
Marco Frattini
“Empty Music”
Claudio Vignali, pianoforte; Gabriele Evangelista, contrabbasso; Marco Frattini, batteria
Mercoledì 16 novembre
Bologna, Teatro Duse, ore 21:15
Mingus Big Band
“Charles Mingus Centennial Tour”
Dr. Alex Pope Norris, Alex Sipiagin, Philip Harper, tromba; Conrad Herwig, Robin Eubanks, trombone; Earl McIntyre, trombone basso, tuba;
Sam Dillon, Abraham Burton, sax tenore; Sarah Hanahan, sax alto; Alex Terrier, sax alto e soprano; Lauren Sevian, sax baritono;
Theo Hill, pianoforte; Boris Kozlov, contrabbasso; Donald Edwards, batteria
In collaborazione con Gruppo Unipol
Giovedì 17 novembre
Bologna, Cantina Bentivoglio, ore 22
Rosario Giuliani & Fabrizio Bosso
“Connection”
Fabrizio Bosso, tromba; Rosario Giuliani, sassofoni; Alberto Gurrisi, organo; Marco Valeri, batteria
Giovedì 17 novembre
Bologna, Sghetto Club, ore 22:30
Richard Spaven Trio
Stuart McCallum, chitarra; Robin Mullarkey, basso; Richard Spaven, batteria
Venerdì 18 novembre
Ferrara, Torrione Jazz Club, ore 21
Rosario Giuliani & Fabrizio Bosso
“Connection”
Fabrizio Bosso, tromba; Rosario Giuliani, sassofoni; Alberto Gurrisi, organo; Marco Valeri, batteria
Venerdì 18 novembre
Bologna, Camera Jazz & Music Club, ore 22
Luca Mannutza Quartet
“Plays the Music of Wayne Shorter”
Paolo Recchia, sax; Luca Mannutza, pianoforte; Daniele Sorrentino, contrabbasso; Lorenzo Tucci, batteria
Venerdì 18 novembre
Bologna, Sghetto Club, ore 22:30
Haiku
Federico Privitera, tromba, piano elettrico; Andrea Salvato, flauto, synth; Costanza Bortolotti, chitarra; Vyasa Basili, basso elettrico; Alessandro Della Lunga, batteria
Sabato 19 novembre
Ferrara, Torrione Jazz Club, ore 21
Edmar Castañeda & Grégoire Maret
“Harp vs Harp”
Grégoire Maret, armonica cromatica; Edmar Castañeda, arpa elettrica
Sabato 19 novembre
Forlì, Teatro Mazzini, ore 21:30
Rosario Giuliani & Fabrizio Bosso
“Connection”
Fabrizio Bosso, tromba; Rosario Giuliani, sassofoni; Alberto Gurrisi, organo; Marco Valeri, batteria
Una produzione di Associazione Culturale “dai de jazz”
Sabato 19 novembre
Bologna, Camera Jazz & Music Club, ore 22
Doug Lawrence & Massimo Faraò Quartet feat. Byron Landham
Doug Lawrence, sax tenore; Massimo Faraò, pianoforte; Nicola Barbon, contrabbasso; Byron Landham, batteria
Sabato 19 novembre
Bologna, Cantina Bentivoglio, ore 22
Marcello Molinari Quartet special guest Stefano Bedetti Alfredo Ferrario, sax tenore; Stefano Bedetti, sax tenore; Claudio Vignali, pianoforte; Giannicola Spezzigu, contrabbasso; Marcello Molinari, batteria
In collaborazione con Anzola Jazz Club “Hengel Gualdi”
Domenica 20 novembre
Ferrara, Torrione Jazz Club, ore 21
Tower Jazz Composers Orchestra
Piero Bittolo Bon, Alfonso Santimone, direzione
Presentazione del libro “Mingus” di Flavio Massarutto ed esposizione delle illustrazioni di Squaz
Lunedì 21 novembre
Bologna, Sala Bossi, ore 21:15
Big Band del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna feat. Domenico Caliri
Michele Corcella, direzione
Domenica Caliri, chitarra solista
Mercoledì 23 novembre
Bologna, Cantina Bentivoglio, ore 22
Laboratorio Orchestrale “Bologna in Jazz”
Michele Corcella, composizione, direzione; Federico Pierantoni, trombone; Cristiano Arcelli, sax alto, flauto; Alfonso Deidda, sax alto, clarinetto;
Marcello Allulli, sax tenore; Glauco Venier, pianoforte; Stefano Senni, contrabbasso; Alessandro Paternesi, batteria con la partecipazione degli studenti selezionati del conservatorio “G. B. Martini” di Bologna
Giovedì 24 novembre
Bologna, Teatro Celebrazioni, ore 21:15
Edu Lobo & Quartet
Edu Lobo, chitarra, voce; Mauro Senise, sassofoni; Cristóvão Bastos, pianoforte; Jorge Helder, contrabbasso; Jurim Moreira, batteria
Esclusiva nazionale
In collaborazione con Coop Alleanza 3.0
Venerdì 25 novembre
Bologna, Binario69, ore 21:15
Mirra-Cisilino-Mineo
Mirco Cisilino, tromba; Pasquale Mirra, vibrafono; Danilo Mineo, precussioni
Venerdì 25 novembre
Bologna, Camera Jazz & Music Club, ore 22
Tonolo-goldstein-Abrams-Rossy
“Passepartout”
Pietro Tonolo, sassofoni, flauto; Gil Goldstein, pianoforte, fisarmonica; Marc Abrams, contrabbasso; Jorge Rossy, batteria
Sabato 26 novembre
Ferrara, Torrione Jazz Club, ore 21
Tonolo-goldstein-Abrams-Rossy
“Passepartout”
Pietro Tonolo, sassofoni, flauto; Gil Goldstein, pianoforte, fisarmonica; Marc Abrams, contrabbasso; Jorge Rossy, batteria
Sabato 26 novembre
Bologna, Camera Jazz & Music Club, ore 22
Lara Luppi Quartet
Lara Luppi, voce; Paolo Birro, pianoforte; Aldo Zunino, contrabbasso; Adam Pache, batteria
Domenica 27 novembre
Bologna, Bravo Caffè, ore 22
José James
José James, voce; Ashley Henry, pianoforte; Joe Downard, contrabbasso; Jharis Yokley, batteria
CONTENUTI EXTRA
PROGETTO DIDATTICO MASSIMO MUTTI
Da lunedì 28 novembre a giovedì 1 dicembre
Bologna, Camera Jazz & Music Club
Workshop musica d’insieme con Gil Goldstein
Premio Massimo Mutti (1 dicembre)
Da domenica 18 a mercoledì 21 dicembre
Bologna, Camera Jazz & Music Club
Workshop musica d’insieme con Dave Kikoski
Premio Massimo Mutti (21 dicembre)
In collaborazione con Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna e Liceo Musicale “L. Dalla” di Bologna
Con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
JAZZ INSIGHTS
Lezioni-concerto a cura di Emiliano Pintori
Bologna, Museo internazionale e biblioteca della musica, ore 17:30
Sabato 5 novembre: Self-Portrait in Three Colours. Dedicato a Charles Mingus. Con la partecipazione di Guglielmo Pagnozzi, Filippo Cassanelli e Andrea Grillini
Sabato 12 novembre: I Sing the Body Electric. Dedicato a Joe Zawinul. Con la partecipazione di Enrico Smiderle
Sabato 19 novembre: Gato. Dedicato a Leandro “Gato” Barbieri. Con la partecipazione di Carlo Atti
Sabato 26 novembre: Un lampo a due dita. Scritti scelti a cura di Thomas Brothers (Quodlibet Chorus, 2021). Con la partecipazione di Stefano Senni ed Enrico Farnedi
Sabato 3 dicembre: Brubeck Time. Dedicato a Dave Brubeck. Con la partecipazione di Barend Middelhoff
Sabato 10 dicembre: The Queen of Soul. Dedicato ad Aretha Franklin. Con la partecipazione di Elena Giardina
Un progetto del Museo internazionale e biblioteca della musica
Jazz sul grande schermo
Mercoledì 9 novembre: Bologna, Cinema Lumiére, ore 20: Music for Black Pigeons
Sabato 12 novembre: Bologna, Cinema Galliera, ore 16:30: Soul
Domenica 13 novembre: Bologna, Cinema Galliera, ore 21: Gli Stati Uniti contro Billie Holiday
Martedì 15 novembre: Bologna, Cinema Galliera, ore 21: Charles Mingus. Triumph of the Underdog
Mercoledì 23 novembre: Bologna, Cinema Galliera, ore 21: Chico e Rita
JazzinBO
Fotografie di Ivano Adversi e Guido Samuel Frieri
Curatrice: Cristina Berselli
mercoledì 26 ottobre, ore 18 (inaugurazione)
dal 27 ottobre al 13 novembre, ore 9-19
Bologna, Sala Manica Lunga di Palazzo D’Accursio
Un progetto di Associazione TerzoTropico e Associazione NuFlava APS
In collaborazione con Comune di Bologna, Bologna Unesco city of Music, Sala della Musica e Biblioteca Salaborsa
Informazioni:
Associazione Bologna in Musica
tel.: 334 7560434
www.bolognajazzfestival.com
Presidente: Federico Mutti
Direttore artistico: Francesco Bettini
Ufficio Stampa: Daniele Cecchini
cell. 348 2350217
Biglietti:
Redman – Mehldau – McBride – Blade: platea I e II 62 euro; platea laterale e balconata I 49 euro; balconata II 40 euro
Mingus Big Band: platea, galleria I, palchi, barcacce 38 euro; galleria II 29 euro
Edu Lobo: platea 36 euro; balconata 27 euro
I biglietti sono soggetti a diritto di prevendita
Riduzioni*:
Riduzione del 20% riservata a: Soci Bologna Jazz Card; giovani under 26
(i soci BJC possono prenotare, esclusivamente tramite il BJF, anche nei giorni precedenti)
Riduzione del 10% riservata a:
-soci Touring Club, abbonati annuali TPER, possessori della Card Cultura
-soci COOP (solo per il concerto Mingus Big Band, anche in prevendita e solo dalla biglietteria del Duse)
-abbonati Duse (solo per il concerto al Duse)
-abbonati TEA e Celebrazioni (solo per i concerti al TEA e al Celebrazioni)
Studenti del Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna e del Liceo Musicale “L. Dalla” di Bologna: prezzo speciale 10 euro (solo su prenotazione e con acquisto la sera stessa presso il teatro)
Tutti i biglietti soggetti a riduzione sono acquistabili esclusivamente la sera stessa del concerto presso le biglietterie dei teatri, presentando il titolo che ne dà diritto.
*Le scontistiche non sono cumulabili
Prevendite:
– sul sito www.vivaticket.it e su tutto il circuito VivaTicket
– presso le biglietterie di EuropAuditorium, Teatro Duse, Teatro Celebrazioni
Bologna Jazz Card:
Socio Young (under 26): 10 euro
Socio: 25 euro
Socio sostenitore: 50 euro
acquistabile o rinnovabile online nell’area soci del sito www.bolognajazzfestival.com
Vantaggi esclusivi per i Soci possessori della Bologna Jazz Card:
– possibilità di sottoscrivere, a tariffe convenienti e prive di diritti di prevendita, l’abbonamento ai tre concerti principali del Festival
– area riservata nei migliori posti dei teatri
– speciali convenzioni con i jazz club e i teatri affiliati al Festival
Abbonamenti riservati ai Soci possessori della Bologna Jazz Card:
Redman – Mehldau – McBride – Blade; Mingus Big Band; Edu Lobo:
Abbonamento socio: 90 euro
Abbonamento young (under 26): 60 euro
Solamente i possessori della Bologna Jazz Card possono sottoscrivere l’abbonamento per i tre concerti nei teatri. Tutti gli altri concerti del Bologna Jazz Festival 2022 sono da ritenersi fuori abbonamento.
Concerti nei club e negli altri teatri:
Si consiglia la prenotazione. Rivolgersi direttamente al locale o al teatro di riferimento.
Le modalità di accesso sono variabili.
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micro961 · 3 years ago
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Lo storico gruppo Le Orme torna live a Roma
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all’Auditorium Parco della Musica il 22 aprile
Sono stati e sono tutt’ora uno dei gruppi “progressive” più importanti della scena musicale italiana e mondiale. Stiamo parlando dello storico gruppo “Le Orme”, la cui formazione odierna è composta da Michi Dei Rossi - batteria (founder Le Orme), Michele Bon - tastiere e cori, Federico Gava - piano tastiere ed il talentuoso Luca Sparagna – voce, basso e chitarre. Ben 55 anni di carriera alle spalle e nel 2020 la programmazione del “The Last World Tour”, l’ultimo Official Tour Live, ripartito a Luglio 2021 dalla Slovenia dopo lo stop forzato dovuto alla pandemia. Numerose anche le tappe nelle principali regioni italiane, con esibizioni sia all’aperto che al chiuso, come alcuni concerti teatrali che hanno fatto registrare dei clamorosi sold-out. Il concerto di Bolzano del 28 gennaio ‘22 ha aperto splendidamente il nuovo anno che vede un fitto calendario di date tra le quali spicca quella del 22 Aprile all’Auditorium Parco della Musica di Roma, l'ultimo concerto italiano che il gruppo farà prima di affrontare il Tour in Sud America.
Ad aprire il concerto saranno gli Hype, una giovanissima band di progressive rock di Frosinone con all’attivo numerose vittorie in alcuni dei maggiori contest del settore (Music Under The Rock 2017 - Castle Rock – Murata Street Festival - Game of Bands). La band composta da Stefano Tozzi (17 anni, batteria) Edoardo Oren Alonzi (20 anni, chitarra) Francesco Campagiorni (21 anni, basso) e Federico Pizzutelli (18 anni, tastiere) ha anche vinto la finale al Riverside di Roma della sezione rock del contest “Lazio Sound”. Il 22 Aprile si esibirà per la prima volta il cantante da poco inserito nella giovane band.
“Le Orme” proseguiranno poi con la partecipazione all’evento “Cruise of The Edge” dal 2 al 7 Maggio, una crociera in partenza da Miami che li vedrà protagonisti insieme a noti artisti del panorama progressive internazionale, come gli Yes, Marillion, Steve Hackett, Alan Parsons, Transatlantic, Al Di Meola, Riverside, Saga, Al Stewart, The Flower Kings, Adrian Belew, Protocol, Martin Barre, Haken, King’s X, Pain Of Salvation, Pendragon, Headspace, Stick Men e altri ancora.
Con il loro stile sono stati i pionieri di questo genere in Italia producendo una discografia che annovera ben 22 Album, diversi singoli più una serie infinita di compilation.
Oltre alla presenza costante nelle vette delle più importanti classifiche musicali, della loro lunga e prolifica carriera segnaliamo: due dischi d’oro, un premio della critica discografica e la collaborazione con il polistrumentista Peter Hammill, ospite nel 1973 del tour che la band realizzò nel Regno Unito, e per i quali Peter scrisse la versione inglese del noto album “Felona e Sorona”. Ed ancora  da segnalare le numerose registrazioni nei  più importanti studi di incisione tra Los Angeles, Londra, Parigi e la realizzazione del primo disco live italiano.
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mentsoundsingke · 3 years ago
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Natale in Sudafrica Poster. Carlo and his second wife Susanna ... Connections. Followed by Vacanze di Natale a Cortina (2011) See more » ... Language: Italian .... Agendae res · Edizioni Paolin... Agendina settimanale 2011. ... Calendario 2011 liturgia della. ... Canti di natale 2011 Auguri so... Ancora ... Carte stradali italia 1 per ti... Touring ... Dizionario Turco-Italiano / It... Vallardi ... Sudafrica · MICHELIN.. News in arrivo da Natale in Sud Africa, 8° “Natale a… ... Intanto in un bioparco italiano la bellissima Angela (Belen Rodriguez), una giovane .... original title: Natale in Sudafrica ... 15/03/2011 | Releases | Italy ... Gone are the times in which the Christmas blockbuster dominated the year's box office.. Step Up 2 La strada per il successo Megavideo Gratis ITA Streaming Step Up 2 La strada per il successo Megavideo Gratis Veoh Download Step Up 2 La strada .... Michael Bublé, Christmas: tracklist album natalizio + streaming audio del ... E' dal 2011 che nel periodo di Natale, il cantante canadese con cittadinanza ... fortissimo in tantissimi paesi del mondo come Italia, Austria, Belgio, Ungheria, ... Nuova Zelanda, Messico, Portogallo, Norvegia, Polonia, Sud Africa, Svezia e Svizzera.. Natale in Sudafrica (2010), scheda completa del film di Neri Parenti con Christian De Sica, ... Natale in Sudafrica è un film di genere Commedia, Comico del 2010 diretto da Neri Parenti con ... Distribuito in Italia da Filmauro. ... 2011 - Filmauro. CRACK KMSpico 15.3.7 Final [Windows And Office Activator]. June 3 2020 … ... (2011) natale in sud africa download utorrent ita · black ops 2 pc cracked .... ... 2010), кадры из. Natale in sudafrica megavideo streaming megaupload torrent: film. ... It. 2011 natale in sud africa download utorrent ita | my first jugem.. Carlo, on vacation in South Africa with his second wife Susanna meets her younger brother Giorgio.. Pets 2: Vita da animali Streaming ITA Altadefinizione Film Completo HD ... torrent, Primula Rossa film per tutti, Primula Rossa download film ita,.. ERROR_GETTING_IMAGES-1 (2011) Gjegjeza Shqip Me Pergjigje Per Kafshe ... (2011) natale in sud africa download utorrent ita · hollywood .... keywordZucchero Chocabeck 2CD Deluxe Edition 2011 mp3, grimwepa ... l arte del sogno insidous Crack Norton Utilities 15 styles per gem wx2 avira ... Ben to 10 B2DE2A2C mkv photo stamp remover natale in sud africa nioc vendor list ... acronis trueimage 2012 ita torrent serial xxx sesso donne con cani. 9420f30f8a
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circuitisonori · 4 years ago
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#Repost @damico895 with @get_repost ・・・ In occasione delle festività in onore della Madonna del Carmelo di Leonforte, Sabato 22 Agosto 2020 alle ore 20:00, andrà in scena il mio spettacolo “Savio racconta Carta canta” , un infuso di musica e riflessioni sui temi trattati dall’omonimo album. Vi aspetto! Giuseppe D’Amico Savio 🕶 Circuiti Sonori - produzioni musicali Circuiti Sonori Indie Label Altre date 👇🏻 • 19 Agosto Enna (Evento privato) • 21 Agosto Naro (Ag) Casa “Val Paradiso” ore 19:00 • 22 Agosto Leonforte (En) Chiesa Madre ore 20:00 *Calendario in allestimento in relazione all’emergenza sanitaria Covid 19. *Si fa presente che chiunque volesse prenotare il disco durante gli eventi sopracitati, potrà farlo solo alla fine dello spettacolo, rispettando le regole sanitarie imposte dalla normativa anti Covid 19, si ricorda che il ricavato della vendita dei Cd , andrà ad Avis Leonforte • • • • #cartacanta #spettacolomusicale #pianoevoce #etichettadiscografica #circuitisonori #savio #giuseppedamico #musicanelsociale #singer #livemusic #spettacolo #arte #socialmentesocial #musicabile #mattilaeconlaccento #musicabilenelcuore #vitadamusicante #cantautore #voice #solocosebuone #sicily #beddasicilia #sicilianelcuore https://www.instagram.com/p/CD4HsTupZXn/?igshid=1dakamhiwci9e
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Bologna: proseguono gli appuntamenti di San Francesco Estate
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Bologna: proseguono gli appuntamenti di San Francesco Estate. Proseguono le serate di SAN FRANCESCO ESTATE musica e teatro in piazza, il calendario di spettacoli pensato per Piazza San Francesco dal venerdì alla domenica, a cura di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale in collaborazione con il Settore Cultura e Creatività del Comune di Bologna. Il penultimo fine settimana vede in programma venerdì 21 luglio alle ore 21.00 Greg & The Frigidaires, uno spettacolo di musica e voce dell’ensemble nato dal progetto di Claudio 'Greg' Gregori del duo Lillo e Greg, e di Luca Majnardi, che coinvolge anche i musicisti Alex Meozzi, Giovanni Campanella, Giulio Scarpato e Olimpio Riccardi. La formazione porta sul palco le vivaci e coinvolgenti sonorità della musica americana anni Cinquanta-Sessanta. Swing, rock and roll e rythm and blues prendono vita attraverso le composizioni delle band che hanno contribuito alla fama di questo genere: dai Coasters ai Dion & the Belmonts, dai Diamonds ai The Cleftones, passando per The Beach Boys, The Platters, fino a The Cadillacs e moltissimi altri. The Frigidaires però non sono solo una cover band: i loro album e concerti alternano brani noti a composizioni originali e classici del genere riadattati, spesso scelti soprattutto per i testi incisivi che vengono tradotti in italiano. Sabato 22 luglio il consueto appuntamento con il Teatro del Pratello: si comincia alle 20.30 con la presentazione del libro Visioni di lavoro (ed. Edimill, Bologna) a cura degli autori Gian Guido Balandi e Filippo Milani, nato dal progetto PON-METRO LAICI TEATRI che nel 2020-2021 ha coinvolto gruppi eterogenei di cittadini in percorsi di scrittura, fotografia, teatro e video sul tema del lavoro. A seguire lo spettacolo Lavorare e vagabondare. Una lezione di Pinocchio, vecchio maestro di riformatorio, nato dal progetto teatrale della compagnia di Teatro del Pratello realizzato con i ragazzi in carico alla Giustizia Minorile, studenti e cittadini, dedicato al tema del lavoro e all’equilibrio quotidiano tra il rispetto del dovere e il desiderio di svago; la drammaturgia è di Paolo Billi, mentre la regia è curata da Elvio Pereira De Assunçao e Viviana Venga Attraverso un gioco di rimandi e citazioni da Collodi, De Amicis e Russell, si narra la storia di Maestro Pinocchio, un vecchio insegnante di riformatorio, che tenta invano di spiegare alla classe che il piacere di vagabondare è necessario alla vita tanto quanto lavorare. A differenza della fiaba tradizionale, qui sono i giovani alunni a rivendicare l’importanza del lavoro sopra ogni cosa, mentre Pinocchio, ormai adulto e saggio, invita a trovare un equilibrio tra momenti di puro vagabondare e altri di impegno e lavoro. Non sarà tuttavia ascoltato: la classe arriverà̀ a processare il maestro, reo di non essere paladino di sani principii. Domenica 23 luglio alle 21.00 il gruppo #NarrandoBo progetto degli artisti Leonardo Bianconi, Leo Merati e Giulia Quadrelli, torna ad animare il palco di Piazza San Francesco con una nuova serata, Dark Bologna, un titolo preso in prestito dall’amato cantautore Lucio Dalla. Il pubblico è condotto all’interno delle peripezie della notte bolognese, tra jazz club e qualche faccia nello stile di Paz, per andare a esplorare le sfumature della città, anche quelle più intime che emergono quando il sole tramonta sulle colline e sotto i portici cominciano ad allungarsi le ombre. Sul palco, come da tradizione, si alternano diversi artisti e linguaggi: dal teatro di narrazione alla stand-up comedy, passando per la performance e la slam poetry, fino alla musica. Come scrive la compagnia, #narrandoBO non è solo un evento d’intrattenimento, ma una nuova Factory di artisti bolognesi, dove la sperimentazione dei linguaggi dello spettacolo si incontra con le tematiche della città. L’ultimo weekend, dal 28 al 30 luglio, vede in programma il venerdì Peppe Voltarelli, cantautore che torna a Bologna con La grande corsa verso Lupionópolis; il sabato TOMAX TEATRO presenta Femmina con i testi e la regia di Alice De Toma, per finire domenica 30 luglio con CREXIDA / Anima Fluo con Tza / Tzi / Ki - Ricette per esploratori dell’anima, un viaggio teatrale attraverso i sapori di ingredienti semplici o di pietanze esotiche che raccontano storie di paesi lontani.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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thousandisthemaximum · 4 years ago
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Gli album che escono a novembre
https://www.dlso.it/site/2020/11/02/album-novembre-2020/
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giancarlonicoli · 4 years ago
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19 mag 2020 08:50
“GARELLA È IL MIGLIOR PORTIERE DEL MONDO. SENZA MANI, PERÒ” – GLI SFOTTO’ AI TEMPI DELLA LAZIO (“PAPERELLA”), I DUE SCUDETTI CON VERONA E NAPOLI, LE PARATE CON I PIEDI O CON IL 'LATO B': LA FAVOLA DI 'GARELLIK' (CHE COMPIE 65 ANNI) – “CAMORRA A NAPOLI? DOPING? NON SO NEANCHE COSA SIANO – LA ROTTURA CON BIANCHI, MARADONA, LA VOLTA CHE FECI ARRABBIARE BERLUSCONI E LA BATTUTA DELL’AVVOCATO – VIDEO
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Nino Materi per “il Giornale”
«Il» Verona (inteso come società Hellas Football Club) ha forse dimenticato Claudio Garella, ma «la» Verona (intesa come tifoseria) non ha mai smesso di sfogliare le gesta del suo portiere con la «k» finale: Garellik. Unico. Irripetibile. Come lo scudetto conquistato dalla città di Romeo e Giulietta nel 1985, pegno d' amore per collezionisti di emozioni. Figurine belle e brutte. Garella ne ha raccolte tante. Chissà se ha completato l' album dei sentimenti.
Garellik osserva il calendario. Non ha voglia di brindare. O forse sì. Ci sarebbero le occasioni addirittura per un triplice cin cin. Per lui, questo di maggio, è un mese da incorniciare: domenica 10 maggio, anniversario dello scudetto vinto con Napoli nel 1987; martedì 12 maggio, celebrazione dello scudetto conquistato col Verona 35 anni fa; sabato 16 maggio, il suo 65esimo compleanno.
Ricordi. Custoditi gelosamente, «ma che nulla hanno a che fare col calcio-business e senz' anima di oggi». Adesso meglio godersi la serenità degli affetti più cari. Nella tranquillità della provincia piemontese, dove ha scelto di trasferirsi da quando il suo vecchio mondo ha preso a orbitare in un universo estraneo. Per Garella un ritorno al passato: nato a Torino, il 16 maggio 1955, cresciuto col «giaguaro» Castellini a fargli da chioccia tra i granata. La prima occasione presa al volo: trasferimento nella Capitale, sponda Lazio. Ma ci arriveremo. Iniziamo dall' uomo.
«Preparato, onesto, fedele alla parola data - così ce lo descrive Leonardo Tortorelli, appassionato presidente della polisportiva «Barracuda» di Torino, club che Garella ha allenato per varie stagioni -. Grazie a lui abbiamo ottenuto una promozione e le sue conoscenze sono state fondamentale per richiamare sui nostri giovani l' attenzione di osservatori di serie A. Claudio ora conduce un' esistenza riservata, ma sono sicuro che sarebbe pronto a rimettersi in gioco». Il profumo dell' erba è inebriante per tutti. Figuriamoci per un portiere. Anche se c' è chi ti volta le spalle. È capitato a tanti. Capiterà ancora. Sensazione dura da metabolizzare. Garella è restio a parlarne. Così non resta che l' amarcord. C' era una volta, il calcio.
«Claudio era eccezionale - narra Osvaldo Bagnoli, il mister del gloria veronese -. Parava ogni pallone, con qualsiasi parte del corpo. I giornalisti ne esaltavano le imprese. Io una volta sbottai: Ma basta con questo Garella!. Ma lo feci non per mancare di rispetto a Claudio, ma per mettere tutta la squadra sul suo stesso piano».
Fatto sta che Garella interveniva perfino in rovesciata, o con il «lato b»: una specie di Higuita, ma scevro da profili clowneschi. Perché Claudio è sempre stato un tipo serio, dentro e fuori il campo. Con la schiena dritta.
«Oggi nei suoi discorsi c' è un velo di malinconia», testimoniano i pochi che lo frequentano. Ma basta un niente per risvegliare le zone di luce.
Come il bagliore esaltante di quel 12 maggio di 35 anni, fa quando il Verona venne incoronato sul trono della serie A e Claudio mostrò ai suoi critici (Gianni Brera in primis) quanto fossero infondati i loro giudizi.
Quell' anno Garella fu quasi imbattibile. Garellik si rivede nello specchietto retrovisore e il riflesso gli piace: «Ero un portiere controcorrente, diverso dai portieri belli da vedere, ma non meno efficace di loro. Usando i piedi ho interpretato il ruolo in maniera moderna». Vladimiro Caminiti scriveva che «sembrava un panettiere, un pasticciere». Invece Garella brillava nel campionato delle stelle: «I campioni più famosi erano tutti in Italia. Zico, Platini, Falcao, Junior, Rumenigge, Socrates... Ma il numero uno rimaneva lui, Maradona. Sognavo di giocare col più grande, e ci sono riuscito. Allenarsi con lui era uno show. A Genova, durante la seduta di rifinitura pre-partita lo sfidai, Diego non voleva più smettere di battere punizioni. Il resto della squadra era ormai sul pullman, ma lui continuava a stare in campo».
Garella, capace di fare autocritica e ammettere gli errori: «Il modo in cui ruppi col mister Ottavio Bianchi fu sbagliato, e sbagliai anche il 10 settembre '89, quando commisi un fallaccio su Borgonovo del Milan. Berlusconi si arrabbiò, aveva ragione».
Camorra a Napoli? Doping? «Non so neanche cosa siano. Se avessi visto qualcosa non l' avrei mai accettata». Eccolo, il Garella tutto d' un pezzo, il Don Chisciotte che lotta contro i mulini a vento dell' ipocrisia. Per questo ogni mattina può guardarsi allo specchio. A testa alta.
Garella conosce bene l' ambiente del football. Ha imparato, a proprie spese, che la correttezza non sempre è apprezzata. Forse per questo non è rimasto nel, cosiddetto, «giro che conta».
Dopo il corso federale a Coverciano, avrebbe le carte in regola per fare il direttore sportivo o l' allenatore.
Ma troppi presidenti preferiscono circondarsi di yes man con la testa girevole, pronti a voltarsi dall' altra parte fingendo di non vedere e non sentire. Insomma, l' opposto di Garella.
«Dopo scudetto e Coppa Italia, col Napoli avremmo potuto fare il bis l' anno successivo - dice il portiere -.Invece perdemmo il campionato sul filo di lana. Ma il Milan di Sacchi lo meritò». Garella capisce che deve fare le valigie. Un addio doloroso con negli occhi due fermo immagine di segno opposto: «La parata più bella, contro il Milan: palla smanacciata sul palo su colpo di testa di Hateley.
Il gol più amaro: quello di Butragueño nella gara di ritorno contro il Real Madrid che ci eliminò dalla Coppa dei Campioni. Nel primo tempo facemmo una partita strepitosa, il Real sembrava una squadretta».
Ma Garella non ha rimpianti. È stato infatti tra i protagonisti dell' apoteosi partenopea: «Un' atmosfera favolosa, ben simboleggiata dallo striscione dedicato ai defunti appeso dai tifosi sul muro del cimitero nel giorno dello scudetto: 'Uagliò, cosa vi siete perso!. Geniale. Idem per la risposta dei... defunti: 'Uagliò, ma chi ve l' ha detto che ce lo siamo perso?».
L' altra impresa memorabile Garella l' aveva compiuta due anni prima a Verona: «Bagnoli credeva in noi, l' intera squadra lo seguiva. Senza bisogno di tante parole. Eravamo un gruppo di amici. La sera si usciva insieme. Senza prime donne. Anche se a Pietro Fanna piaceva interpretare e questo ruolo. E noi glielo lasciavamo fare...». Di quella alchimia perfetta Garella fu un elemento essenziale. Alla faccia dei detrattori tanto al chilo: «Chi era a corto di argomenti tirava fuori la storia delle garellate (copyright, Beppe Viola) o di "paperella". La verità è che alla Lazio ero arrivato troppo giovane. Caratterialmente non ero ancora corazzato per pressioni di quel tipo». Senza contare il peso dell' eredità di Felice Pulici, portiere-icona e beniamino dei tifosi biancocelesti.
«Quando mi cedettero in B alla Sampdoria giurai al direttore sportivo della Lazio: tornerò in A e ci resterò a lungo». Promessa mantenuta.
Quattro stagioni alla grande difendendo la porta dei blucerchiati, poi il periodo d' oro di Verona. La convocazione in Nazionale sarebbe stato un giusto premio, ma Garella non aveva santi in paradiso.
Due fuoriclasse come Diego Maradona e Gianni Agnelli si accorsero però delle sue parate «sgraziate» (stesso aggettivo usato per il portiere dell' Olanda, Jan Jongbloed). Lui, intanto, è diventato Garellik: «Il soprannome me lo mise un giornalista del quotidiano L' Arena di Verona, ispirandosi ai colpi di clamorosi di Diabolik». Gianni Mura lo battezzò invece «Compare Orso», aggiungendo: «capace però di volare come Batman». «Ma il complimento più bello - ammette - lo ricevetti dall' Avvocato che, col suo umorismo, coniò una definizione passata agli annali: Garella è il miglior portiere del mondo. Senza mani, però. Si riferiva alla mia capacità di saper parare anche con i piedi. Aver meritato una battuta da Gianni Agnelli è importante, significa aver lasciato un segno nel mondo del calcio».
Ma anche Maradona ed Italo Allodi lo stimavano, tanto da caldeggiare il suo acquisto al Napoli di Ferlaino.
Era al top della forma, avrebbe meritato una convocazione in Nazionale.
Dopo Napoli per Garella iniziò il crepuscolo degli dei: due anni nell' Udinese (con una promozione dalla B alla A) e uno ad Avellino, con l' infortunio e l' addio al calcio a 35 anni.
Da allora promesse, delusioni. Inevitabili per gente come lui, non avvezza ai compromessi. Eppure il richiamo del campo è rimasto sempre suadente, come il canto delle sirene per Ulisse. A lui interessava allenare una squadra, e chi se ne frega se era solo una squadra di dilettanti.
Lo ricordano con affetto i ragazzi del Barracuda, società di prima categoria piemontese dal nome feroce ma dal cuore tenero; tanto diverso dagli squali del calcio professionistico. Predatori da cui Garella si è sempre tenuto alla larga. Continuerà a farlo. Guardandosi ogni mattina allo specchio. A testa alta.
Auguri, mitico Garellik.
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freedomtripitaly · 5 years ago
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Gli italiani amano la Costa Azzurra. Sono i maggiori frequentatori del Sud della Francia e ci vanno tutto l’anno. Ecco perché saranno molti coloro che la sceglieranno per le festività natalizie. Per chi visita la regione in questa stagione, la Costa Azzurra ha in serbo tantissimi eventi che allieteranno le loro giornate e, perché no, anche le loro serate. Giornate spesso e volentieri soleggiate, con temperature miti, perché il clima qui è sempre ideale per stare all’aria aperta. Fra le novità più importanti ce n’è una davvero suggestiva: Nizza, baia delle luci, il festival delle lanterne cinesi tradizionali che, dal 29 novembre fino al 23 febbraio, illuminerà il Parc Phoenix di Nizza di rosso, in un percorso incantevole che va dal lungomare fino ai vicoli interni della città vecchia. Anche la Costa Azzurra ha i suoi Mercatini di Natale. Ce ne sono tantissimi e in tante città affacciate sul mare e sulle vicine alture. Ce ne sarà uno grande a Cannes, dal 30 novembre al 5 gennaio 2020; a Nizza ci sarà il Villaggio di Natale dal 6 dicembre al 5 gennaio 2020; il Mercatino di Natale di Saint-Raphaël sarà accompagnato dal Giardino di Luci con bellissime proiezioni sulla Basilica dal 7 dicembre al 5 gennaio 2020, e a Mentone, oltre al Village du Père Noël, ci sarà una pista di pattinaggio sul ghiaccio al Marché des Halles, il “percorso delle renne” che attraversa la città e la “Foresta incantata” nei Jardins Biovès. Anche il delizioso borgo degli artisti di Biot, nell’entroterra di Antibes, avrà il suo Mercatino di Natale: il Mercatino della Creatività durerà solo un weekend, quello del 14 e 15 dicembre. Il Primo dicembre un gigantesco Calendario dell’Avvento sarà creato su un edificio del paese, dove ogni giorno si aprirà una delle 24 finestre con una mostra a cielo aperto. Il weekend del 21 – 22 dicembre si terrà invece il Mercatino di Natale a Golfe-Juan, tra Juan-les-Pins e Cannes. Durerà un giorno soltanto il Mercatino delle ceramiche di Natale della vicina Vallauris, che si terrà il 15 dicembre, con un laboratorio di ceramica per i bambini nella Place de l’Homme-au-Mouton. Non solo eventi al mare. Anche i villaggi dell’entroterra della Costa Azzurra avranno i loro mercatini. A partire da metà dicembre le vie centrali di Breil-sur-Roya e di Castellar, due villaggi montani sulla strada che porta al Col di Tenda, e della Turbie, alle spalle del Principato di Monaco, si riempiranno di bancarelle dei Mercatini di Natale. E non solo mercatini sulla Costa Azzurra. Dicembre è anche il mese dei presepi. Ne verranno allestiti di bellissimi a Lucéram, un tipico “village perché” a un’ora di strada da Mentone, dove si potrà fare il tour dei presepi fino a gennaio. Così come a Roquebrune-Cap-Martin, tra Mentone e Montecarlo, si potrà percorrere la suggestiva Strada dei Presepi. A Grimaud, sulla strada per Saint-Tropez, come ogni anno si svolge l’originale Salone dei Santons, le tipiche statuine dei presepi che si trovano solo nella zona della Provenza e, proprio per questo, non rappresentano solo i personaggi della Natività ma anche della vita quotidiana: non mancano infatti zingari e gitani. La capitale di questo appuntamento secolare rimane però Marsiglia. L’evento inizia il 6 dicembre, giorno di San Nicola, e dura fino all’Epifania. Natale in Costa Azzurra non è solo eventi ma anche tradizioni. Chi decide di trascorrere la Vigilia qui deve sapere alcune cose importanti: il cenone del 24 dicembre, benché debba essere “di magro”, comprende parecchie portate e non mancano mai lumache, baccalà, cefalo, cardi e sedano. Ci sono anche alcune regole da seguire per la preparazione della tavola: tre tovaglie bianche rappresentano la Santissima Trinità, alcune ciotoline devono contenere il grano di Santa Barbara e devono esserci ben 13 dessert, in riferimento a Cristo e ai suoi 12 Apostoli. Non esiste una lista fissa di dolci, ma non possono di certo mancare fichi, uva passa, mandorle e noci (chiamati “i quattro mendicanti”, in quanto evocano gli ordini religiosi che hanno fatto voto di povertà), i datteri, il torrone – blanc a base di albume montato a neve, noir a base di miele o zucchero – e il “gibassié” o “pompe à l’huile”, una sorta di focaccia dolce fatta con olio d’oliva fruttato. E poi, frutta fresca come uva, mandarini e frutta candita. In tema di riti tradizionali, invece, nelle zone più rurali, la cerimonia del “pastrage” (da “lou pastre” ovvero “pastore” in provenzale) continua ad arricchire la Messa di mezzanotte. Nel periodo in cui le pecore figliano, una processione di pastori viene a presentare l’agnello appena nato all’officiante e all’assemblea al suono del flauto e del tamburello. La giovane pecora viene trasportata in un carretto illuminato di candele. Questa celebrazione a volte è rinviata al mese di gennaio. A volte la Messa di mezzanotte è accompagnata da una pastorale, il che è sinonimo del Natale tradizionale. Si tratta di una rappresentazione teatrale della Natività, cantata e parlata in provenzale. Un po’ come se i Santon del presepe prendessero vita. Nel caso in cui a qualcuno mancasse comunque la neve, niente paura. A un’ora di strada dalla Costa Azzurra si possono raggiungere gli impianti sciistici delle Alpi del Sud, nelle località di Isola 2000, che apre a fine novembre, di Auron e di Valberg, che inaugurano la stagione invernale a dicembre. @CRT Côte d’Azur France/ Anaïs Brochiero https://ift.tt/2O86htV A Natale (e Capodanno) la Costa Azzurra diventa magica Gli italiani amano la Costa Azzurra. Sono i maggiori frequentatori del Sud della Francia e ci vanno tutto l’anno. Ecco perché saranno molti coloro che la sceglieranno per le festività natalizie. Per chi visita la regione in questa stagione, la Costa Azzurra ha in serbo tantissimi eventi che allieteranno le loro giornate e, perché no, anche le loro serate. Giornate spesso e volentieri soleggiate, con temperature miti, perché il clima qui è sempre ideale per stare all’aria aperta. Fra le novità più importanti ce n’è una davvero suggestiva: Nizza, baia delle luci, il festival delle lanterne cinesi tradizionali che, dal 29 novembre fino al 23 febbraio, illuminerà il Parc Phoenix di Nizza di rosso, in un percorso incantevole che va dal lungomare fino ai vicoli interni della città vecchia. Anche la Costa Azzurra ha i suoi Mercatini di Natale. Ce ne sono tantissimi e in tante città affacciate sul mare e sulle vicine alture. Ce ne sarà uno grande a Cannes, dal 30 novembre al 5 gennaio 2020; a Nizza ci sarà il Villaggio di Natale dal 6 dicembre al 5 gennaio 2020; il Mercatino di Natale di Saint-Raphaël sarà accompagnato dal Giardino di Luci con bellissime proiezioni sulla Basilica dal 7 dicembre al 5 gennaio 2020, e a Mentone, oltre al Village du Père Noël, ci sarà una pista di pattinaggio sul ghiaccio al Marché des Halles, il “percorso delle renne” che attraversa la città e la “Foresta incantata” nei Jardins Biovès. Anche il delizioso borgo degli artisti di Biot, nell’entroterra di Antibes, avrà il suo Mercatino di Natale: il Mercatino della Creatività durerà solo un weekend, quello del 14 e 15 dicembre. Il Primo dicembre un gigantesco Calendario dell’Avvento sarà creato su un edificio del paese, dove ogni giorno si aprirà una delle 24 finestre con una mostra a cielo aperto. Il weekend del 21 – 22 dicembre si terrà invece il Mercatino di Natale a Golfe-Juan, tra Juan-les-Pins e Cannes. Durerà un giorno soltanto il Mercatino delle ceramiche di Natale della vicina Vallauris, che si terrà il 15 dicembre, con un laboratorio di ceramica per i bambini nella Place de l’Homme-au-Mouton. Non solo eventi al mare. Anche i villaggi dell’entroterra della Costa Azzurra avranno i loro mercatini. A partire da metà dicembre le vie centrali di Breil-sur-Roya e di Castellar, due villaggi montani sulla strada che porta al Col di Tenda, e della Turbie, alle spalle del Principato di Monaco, si riempiranno di bancarelle dei Mercatini di Natale. E non solo mercatini sulla Costa Azzurra. Dicembre è anche il mese dei presepi. Ne verranno allestiti di bellissimi a Lucéram, un tipico “village perché” a un’ora di strada da Mentone, dove si potrà fare il tour dei presepi fino a gennaio. Così come a Roquebrune-Cap-Martin, tra Mentone e Montecarlo, si potrà percorrere la suggestiva Strada dei Presepi. A Grimaud, sulla strada per Saint-Tropez, come ogni anno si svolge l’originale Salone dei Santons, le tipiche statuine dei presepi che si trovano solo nella zona della Provenza e, proprio per questo, non rappresentano solo i personaggi della Natività ma anche della vita quotidiana: non mancano infatti zingari e gitani. La capitale di questo appuntamento secolare rimane però Marsiglia. L’evento inizia il 6 dicembre, giorno di San Nicola, e dura fino all’Epifania. Natale in Costa Azzurra non è solo eventi ma anche tradizioni. Chi decide di trascorrere la Vigilia qui deve sapere alcune cose importanti: il cenone del 24 dicembre, benché debba essere “di magro”, comprende parecchie portate e non mancano mai lumache, baccalà, cefalo, cardi e sedano. Ci sono anche alcune regole da seguire per la preparazione della tavola: tre tovaglie bianche rappresentano la Santissima Trinità, alcune ciotoline devono contenere il grano di Santa Barbara e devono esserci ben 13 dessert, in riferimento a Cristo e ai suoi 12 Apostoli. Non esiste una lista fissa di dolci, ma non possono di certo mancare fichi, uva passa, mandorle e noci (chiamati “i quattro mendicanti”, in quanto evocano gli ordini religiosi che hanno fatto voto di povertà), i datteri, il torrone – blanc a base di albume montato a neve, noir a base di miele o zucchero – e il “gibassié” o “pompe à l’huile”, una sorta di focaccia dolce fatta con olio d’oliva fruttato. E poi, frutta fresca come uva, mandarini e frutta candita. In tema di riti tradizionali, invece, nelle zone più rurali, la cerimonia del “pastrage” (da “lou pastre” ovvero “pastore” in provenzale) continua ad arricchire la Messa di mezzanotte. Nel periodo in cui le pecore figliano, una processione di pastori viene a presentare l’agnello appena nato all’officiante e all’assemblea al suono del flauto e del tamburello. La giovane pecora viene trasportata in un carretto illuminato di candele. Questa celebrazione a volte è rinviata al mese di gennaio. A volte la Messa di mezzanotte è accompagnata da una pastorale, il che è sinonimo del Natale tradizionale. Si tratta di una rappresentazione teatrale della Natività, cantata e parlata in provenzale. Un po’ come se i Santon del presepe prendessero vita. Nel caso in cui a qualcuno mancasse comunque la neve, niente paura. A un’ora di strada dalla Costa Azzurra si possono raggiungere gli impianti sciistici delle Alpi del Sud, nelle località di Isola 2000, che apre a fine novembre, di Auron e di Valberg, che inaugurano la stagione invernale a dicembre. @CRT Côte d’Azur France/ Anaïs Brochiero Per chi visita il Sud della Francia durante le festività natalizie, la Costa Azzurra ha in serbo tantissimi eventi.
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carolinerecords · 4 years ago
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ELEPHANT BRAIN
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Gli Elephant Brain sono una band nata a Perugia nata nel 2015 dalle menti di Vincenzo Garofalo, Andrea Mancini, Emilio Balducci, Roberto Duca, Giacomo Ricci. Il loro è un indie alternative cantato rigorosamente in italiano. Negli anni hanno aperto, Giorgio Canali, Ministri e The Zen Circus e nel 2019 hanno vinto il  Premio SIAE al Rock Contest di Controradio. Il disco d’esordio “Niente di speciale” è uscito a gennaio 2020, al quale ha collaborato anche Jacopo Gigliotti, bassista dei Fast Animals and Slow Kids.
ASCOLTALO QUI > NIENTE DI SPECIALE 
1 - Ti svegli su un isola deserta. No panic: hai potuto portare con te tre cose e una di queste è un album.
-  Vincenzo: Masterpiece dei Big Thief (poi con il tempo realizzerò che avrei dovuto portare anche un lettore cd/giradischi, ma quelli sono altri problemi), una chitarra e un po' di sana soppressata calabrese sottovuoto (sia mai che qualche altro naufrago arrivi, che faccio mi faccio trovare a mani vuote?). Andrea: L’album lo approvo! Sulla soppressata avrei da ridire... insomma su un’isola deserta... capisco l’attaccamento ma ti vuoi proprio male! Sostituirei i 2 oggetti con un coltellino multiuso e una cassa di Best Bräu (vale come una cosa, vero?)
2 - On the road: c'è un’ autoradio con dentro una musicassetta. Dentro ci sono almeno tre canzoni da cantare a finestrino aperto.
-  Vincenzo: Gazebo Penguins – Senza di Te, Riviera – Cosa Rimane e Verme – Va tutto malone (sono andato di italiane nostrane, ogni volta che partono in macchina è uno sbrocco).
3 - Hai rimandato, hai rimandato, ma oggi tocca a te. La playlist dal dentista per non sentire il trapano nelle orecchie.
-  Roberto: credo la scelta sarebbe tra qualcosa di molto arrogante, colma di hardcore punk incazzatissimo à la Converge e gruppi affini, oppure qualcosa di calmissimo. Mi ci vedrei a farmi trapanare i denti mentre ascolto Punisher di Phoebe Bridgers, non so perché.
4 - Qual è il tuo memorabilia musicale a cui non potresti mai rinunciare?
-  Andrea: “Ok Google, cerca il significato di memorabilia musicale”. Google: I memorabilia musicali comprendono qualsiasi articolo possa ricordare un cantante o una band, siano essi articoli appartenuti a personaggi noti, come diari manoscritti, strumenti musicali, abbigliamento oppure articoli di altro genere, come merchandising e materiale promozionale. Andrea: Ok, top!
5 - Guilty Pleasure : quella canzone che ti fa vergognare, ma che non puoi proprio fare a meno di ascoltare.
- Andrea: “Un nuovo bacio” di Gigi d’Alessio. Ovviamente non la ascolterei mai di mia spontanea volontà. È capitato una volta che passasse in radio mentre ero con la mia ragazza, e in quel momento invece di cambiare subito (non so per quale motivo non lo feci e soprattutto perché stessimo ascoltando la radio) ho cominciato a farci lo stupido sopra cambiando il testo e gridando come un matto quando arriva la parte, no? “Le domeniche d’agosto quanta neve che cadrà... questa cosa l’ha fatta ridere un sacco, per cui da quel momento in poi quando facciamo viaggio in macchina (e non ho il controllo di Spotify) cerca sempre il modo di infilarla in rotazione, l’unica accortezza che le chiedo è di mettere la modalità privata su Spotify, almeno quello. Vincenzo: Ok posso fare il momento verità? Io nel lontano 2010 andai per gioco ad un concerto di Gigi assieme ad altri due amici. Concerto incredibile, non c’era una canzone che non sapevamo! Momento verità chiuso.
6 - Film o serie tv : questa volta sceglilo per la colonna sonora.
- Giacomo: dal mio punto di vista Westworld è una delle serie TV con la miglior colonna sonora che siano mai state prodotte negli ultimi anni. Inoltre è colma di raffinate rivisitazioni al piano dei Radiohead, Kanye West, Nirvana e White Stripes. Per quanto riguarda i film internazionali non posso che non citare I love radio rock Radio Caroline, trasmetteva negli anni ’60 da una nave danese boicottando le trasmissioni radio ufficiali con tutta la “musica proibita” dell’epoca. L’intera pellicola è un omaggio musicale al rock di quel periodo. Invece per quanto riguarda film Italiani la mia colonna sonora preferita rimarrà sempre quella del film Nuovo Cinema Paradiso, un brano bomba del maestro Morricone.
7 - La chiavetta nello spazio : la band o il musicista di cui la terra non ha proprio bisogno.
-  Vincenzo: Gli 883, li odio nonostante per forza di cose io sappia molte loro canzoni ahahahah. Andrea: Io mi libererei volentieri anche di Gigi d’Alessio comunque!
8 - Il 1999 per noi Caroline Records è stato l'anno in cui abbiamo cominciato a diventare quello che musicalmente siamo oggi: tu a che punto eri?
- Roberto: avevo 6 anni, compravo le cassette pezzotte alle bancarelle per strada nel paese natale di mia madre, in Campania: i Liquido e Lene Marlin, che svolta. Un mio cugino mi avrebbe passato proprio in quel periodo Enema Of The States dei Blink-182.
9 - E invece un album degli ultimi 12 mesi che tutti dovrebbero ascoltare?
- Roberto: il disco che ci siamo ascoltati più in assoluto proprio tutti noi della band credo sia Somewhere City degli Origami Angel, emo math molto pop punk (e molto di più, anche), di quello coi chitarrini, ma anche -oni, accordati strani. Direi questo. Vincenzo: Sottoscrivo ogni singola parola.
10 - Dal vivo: il miglior concerto che hai visto, quello che rimpiangi di aver perso e quello che non vuoi assolutamente perdere.
- Roberto: di concerti belli ne ho visti, negli anni, molti, ma se dovessi scegliere il migliore non potrei fare altro che indicare quella volta in cui ho visto i Touché Amoré suonare un'ora e mezzo di concerto tecnicamente e soprattutto emotivamente impeccabile al Covo, mi pare fosse il 2017.  Il più grosso rimpianto è non aver visto i Brand New, cioè quella che definirei la mia band del cuore, a Londra, sempre nello stesso anno: una settimana prima del concerto era venuta fuori una brutta storia su Jesse Lacey, voce e chitarra, e tutte le date furono annullate. Ancora mi rattrista. Infine, ho un biglietto per andare a vedere i My Chemical Romance (nostalgia? In realtà non tanta, ad essere sincero, sono proprio genuinamente carico). Doveva essere a luglio di quest'anno, ma è ovviamente stato spostato a quello dell'anno prossimo e farò in modo, vita che scorre permettendo, di andarci lo stesso.
11 - Si apre il sipario: con quale grande artista vorresti condividere il palco almeno una volta nella vita?
- Vincenzo: Vabbè troppo scontato dire Dave Grohl? Ok si forse si. Allora dico Paul McCartney.
12 - Pizza, Netflix e passeggiata col cane: oltre ai siiti cliché, com’è stato il tuo rapporto con la musica durante il lockdown? Cosa hai creato e cosa hai ascoltato?
- Vincenzo: personalmente creato davvero molto poco, ascoltato e suonato tanto. Per citare alcuni dischi che ho letteralmente consumato: Somewhere City degli Origami Angel, Brave Faces Everyone degli Spanish Love Songs, tutta la discografia dei Death Cab For Cutie (due album sopra tutti Transatlanticism e Narrow Stairs) e Random Desire di Greg Dulli.
13 - Adesso chiudi gli occhi e quando li riapri il calendario recita “Agosto 2021”, dove sei e cosa stai facendo con la tua musica?
- Vincenzo: Sboom! Un nuovo virus ha sterminato l’intera popolazione mondiale e siamo rimasti solamente: io, Arnold Schwarzenegger e Satana. Mi vedo a sorseggiare un cocktail insieme a loro. A parte tutto, mi vedo su di un palco a sudare insieme a quei 4 stronzi con cui condivido da più di 7 anni due giorni a settimana di sala prove. Mi vedo con un nuovo disco da registrare (o già registrato chi lo sa? mistero).
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sciscianonotizie · 5 years ago
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Mia Sposa, fiera di eccellenze tra novità e proposte alternative per i futuri sposi
#ILMONITO
Giugliano, 9 ott. – Tredicesima edizione della Fiera wedding ‘Mia Sposa’, ospitata per il secondo anno consecutivo presso l’area esterna del Parco Commerciale Auchan di Giugliano.
Il patron Marcello Damiano ha allestito 7mila metri quadrati per ospitare i futuri sposi, offrendo loro nell’arco di 9 giorni, dal 5 al 13 ottobre, sfilate, esposizioni, novità e proposte alternative, insieme a coupon da compilare all’ingresso con premi estratti ogni giorno.
Sul white carpet le eccellenze della moda sposi campana: Maison Signore, Olympia Sposa, Atelier Amirante, Atelier Danayse, per citarne alcuni, fino a concorso di Miss Vesuvio, ospitato il 7 ottobre.
La fiera aperta tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 16.30 alle 21.30 e la domenica dalle 10.00 alle 22.30, ha un calendario fitto di eventi: giovedì 10 ottobre special night con assegnazione dei Mia Sposa Awards; venerdì 11 ottobre défilé De Vitto; sabato 12 ottobre passerella Punto Zero e maison Notaro con Peppe Iodice in qualità di super ospite; domenica 13 ottobre sfilate Maison Mirage, My Bride Couture, Junior e Atelier Anna Ferrillo e Francesco Arena Atelier con testimonial Fatima Trotta.
Tante le novità presentate da alcuni espositori a partire dalla moda sposa. L’Atelier Signore propone un nuovo mood floreale su pizzi e decorazioni non solo di abiti sposa, ma anche degli accessori. Glamour e romantica è la tendenza 2019-2020 che presenta la donna come un fiore a primavera, pronto a sbocciare nel giorno del ‘si’.
Pinella Passaro disegna invece la tendenza “donna-diva”, con applicazioni retrò di piume, strass, e satin. La sposa arriva all’altare come una moderna Greta Garbo, seduttiva nella sua semplicità.
  L’Atelier Danayse mostra il potere di uno stile unico e personalizzato. Dalla creazione del bozzetto, fino all’accostamento di bouquet e accessori, gli stilisti Daniele Di Palo e Pasquale D’Angelo accompagnano la futura sposa in un percorso di conoscenza ed auto consapevolezza della propria bellezza. L’abito diventa lo specchio in cui guardarsi a riflesso, scoprendo la potenziale aura di beltà che ogni lady possiede. Ciascuna donna ha infatti il suo stile e Danayse lo rappresenta con una collezione variegata che spazia dalla candida linea retrò, scivolata e  fatta di pizzi pregiati, fino al fasciante abito a corolla in mikado che punta alla bellezza infinita. “Osare senza esagerare” è il motto dell’atelier aversano che punta su stoffe pregiate e giochi di merletti e tessuti, lasciando cadere gli abiti sulle curve sinuose del corpo femminile. Sofisticato e fresco, lo stile Danayse crea abiti ad effetto!
  La fotografia di Nello Palma valica il concetto del tradizionalissimo album da matrimonio, offrendo ai futuri sposi album che diventano lampade da arredamento casa, talvolta corredati da tablet video da sfogliare proprio come si fa con le foto. L’idea presentata in esclusiva per la fiera Mia Sposa è una chicca tutta da scoprire da vicino!
Nell’aspetto decorativo delle nozze, per mise en place, partecipazioni, segnaposto e tableau mariage, trionfa il plexiglas, su cui è possibile operare incisioni e decorazioni personalizzate, con un deciso tocco di classe e leggerezza. L’idea offerta da   arriva direttamente dagli States ed offre una chicca da riproporre decisamente durante il giorno del matrimonio.
Grande ritorno della bomboniera in ceramica con decorazioni maiolicate d’ispirazione costiera. La Campania vince anche in questo, dettando la sua intramontabile moda decorativa ispirata al mare, ai costoni e prodotti della natura, dipinti con toni di giallo, verde ed azzurro!
L'articolo Mia Sposa, fiera di eccellenze tra novità e proposte alternative per i futuri sposi di Pina Stendardo
source http://www.ilmonito.it/mia-sposa-fiera-di-eccellenze-tra-novita-e-proposte-alternative-per-i-futuri-sposi/
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