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Ci siamo, domani mercoledì 19 giugno 2024 alle 8.30 avrà inizio il "famigerato" Esame di Maturità. Sono 526mila gli studenti pronti a confrontarsi con la Prima Prova: il tema d’italiano.
È l’esame più temuto, il più atteso, il più raccontato, il più sentito, infatti in molti lo sognano ancora a distanza di anni.
Ma quanto sappiamo della storia di questo esame?
Nei primi anni del Novecento l’esame di maturità lo sosteneva chi intendeva proseguire gli studi dopo la quarta elementare, in base ai cosiddetti provvedimenti Orlando con cui il governo Giolitti introdusse in Italia la scuola ‘popolare’ obbligatoria fino a 12 anni. Ma il vero ‘colpevole’ dell’ansia di generazioni di diciottenni ha un nome e un cognome: Giovanni Gentile: Ministro della Pubblica Istruzione del primo governo Mussolini, che nel 1923 introdusse l’esame di maturità al termine degli studi liceali, obbligatori per l’iscrizione all’università.
Dal 1997 non si chiamerà più ‘maturità’: la locuzione cade in disgrazia, in seguito alla riforma Berlinguer, e si trasforma in ‘esame di Stato conclusivo del corso di studio di istruzione secondaria superiore’. Però per tutti resta la ‘maturità’.
Due o tre consigli a caso per i maturandi: non prendete niente per tranquillizzarvi prima dell’esame, altrimenti farete la mia fine, che per un po’ di valeriana rischiai di addormentarmi all’orale. L’emozione ci sta, non vi ucciderà, serve per far crescere il cuore. Non è finita qui. Comunque vada, non è finita qui. Avete un futuro di fronte a voi. Credeteci, da stasera credeteci sempre. Non rimanete ancorati al passato, se potete. Non lasciate che il presente vi terrorizzi. Andate avanti. Sarà una bella estate, ma sarà anche difficile. Sarà l’estate in cui scoprirete cosa significa essere liberi, portare a termine un percorso.
(Susanna Casciani)
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