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#bibliotecascialletti
rosetanamenteblog · 1 year
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La Villa... "riapre"
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Il sindaco annuncia: entro l'anno la Villa Comunale riapre!!!!
F-I-N-A-L-M-E-N-T-E!!! (dico io)
Comunicata però qualche piccola e insignificante postilla prima della riapertura del piano rialzato:
manca la caldaia che bisogna acquistare e installare;
la sala convegni non sarà utilizzabile;
alcune finestre (2/3) ammalorate sono da rifare e sostituire;
gli arredi ancora non sono stati censiti, trovati, controllati, valutati, per poi essere ovviamente trasportati e rimontati;
Nulla comunicato invece riguardo le opere d'arte una volta presenti e la pregiata Biblioteca Scialletti acquistata dall'ente nel 1997.
Delle due l'una:
il piano rialzato della Villa Comunale non riaprirà entro l'anno.
se riapre, permarrà il dubbio "per cosa".
Non rimane che attendere piacevolmente il taglio del nastro con adeguate passerelle... staremo a vedere.
p.s. Se poi il post riapertura giardini (30 giugno 2022), con parco spesso aperto e non controllato durante la notte, ha portato a bagni inutilizzabili causa vandali, l'irrigazione rotta, la fontana mai ripristinata, il cordolame aiuole da rimettere in ordine e le caditoie antiallagamento bloccate da palate di ghiaia... forse conviene porsi qualche ragionevole domanda sull'opportunità...
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rosetanamenteblog · 3 years
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Cultura .... al macero.
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Ricevo una telefonata nella giornata di ieri. Un consigliere comunale amico, che mi aggiorna su una lettera protocollata e diretta a tutto il consiglio comunale: si evocano informazioni false sulla vicenda, attenzionata per primo dal buon William Di Marco, sui lasciti culturali trasferiti dalla Villa Comunale prima della sua ristrutturazione.
Mi chiede, il consigliere amico, cosa ne penso. E gli dico subito che ricordo le preoccupazioni, forti preoccupazioni evocate al tempo da Mario Giunco, allora responsabile dell’ufficio cultura, durante le nostre informali chiacchierate. Preoccupazioni assolutamente confermate dai fatti successivi di questi ultimi 6 anni. E' un casino, indubbiamente un bel casino.
Ma andiamo alla comunicazione, netta e risentita della D.ssa Gaia Di Ilio: informa dettagliatamente e con dovizia di particolari su catalogazioni e inventariazioni del patrimonio librario oggetto dei numerosi lasciti, e dalle parole si evincerebbe un lavoro svolto con attenzione e professionalità seppur, forse, parziale. Per il lettore, il cittadino e il politico sarebbe confortante, almeno ad una iniziale lettura ma credo invece che sia necessaria  una riflessione più articolata che porti a nuove nebulosità tra negative certezze e rafforzate preoccupazioni.
Per quello che è il mio pensiero, sposto il focus dicendo che ci può stare che un nuovo assessore, del tutto digiuno di politica, scivoli su questa buccia di banana; ci può stare perché è stato giocoforza costretto a chiedere ai dirigenti e impiegati di settore per recepire le informazioni. Ed è questo il punto che preoccupa, che mi preoccupa , in quanto i dirigenti e gli impiegati dei quadri comunali dovrebbero garantire  tutte le informazioni e i dettagli amministrativi nei passaggi delle amministrazioni che si succedono. E qui domande, dubbi e incertezze sulla gestione del patrimonio culturale rosetano si accavallano.
C'è oggi un “vulnus” di comunicazione tra politica e quadri comunali?
C'è un problema di ruoli, di personalità, di metodologia all'interno del palazzo comunale?
C'è una reale considerazione sulla cultura come importanza e risorsa, ricordando nel tempo quanto già accaduto al celebre mosaico buttato nel retro della biblioteca e alla biblioteca Scialletti che mai nessuno ha potuto consultare e studiare in oltre vent'anni??
Le risposte per me vanno da sé. 
Primo quesito: Assolutamente si. 
Secondo quesito: possibile, anzi altamente probabile. 
Terzo quesito: No, in un mondo che si dibatte tra la sola cultura del voto e il garantismo professionale, non importa a nessuno o quasi. 
Con la cultura che continuerà indefessamente a finire al macero.   
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