#bancos luminosos
Explore tagged Tumblr posts
Text
TERRORISMO EN EL PERÚ
Sendero Luminoso
Origen: Ayacucho, Apurímac y Huancavelica.
Desarrollo: En el país teníamos un 24.6% de PBI industrial y manufacturero; en Ayacucho , el porcentaje alcanza apenas el 11.2% del PBI departamental,mientras que la agricultura representaba el 44% del PBI.
Contexto regional: Apurimac y Ayacucho ocupaban los dos primeros puestos en el "Mapa de la pobreza del Perú" según el Banco Central de Reserva con Datos de 1972.
Dogmatismo Ideológico: Su énfasis en la "cuota de sangre" crea cuadros ultra ideologizados, capaces de dar vida por el partido y la revolución, la sangre no ahoga la revolución , si no la riega.
Universidad San Cristóbal de Huamanga: Se produce la acentuación de los resentimientos sociales acumulados en sectores margínales y desplazados, dentro del campo , incluyendo a maestros,estudiantes y entre otros.
La universidad donde Abimael Guzmán empezó a dar clases en el año 1962,habría jugado un papel central en este punto.
Antecedentes del terrorismo (MRTA): Se origina en los remanentes del Movimiento de Izquierda Revolucionaria (MIR),que inició la guerra de guerrillas en los sesenta.
Fue vencido en 6 meses por las fuerzas en Junín (frente a Tupac Amaru) y en Cuzco (Frente Pachacutec).
Sus principales dirigentes,Luis de la Puente Uceda, Guillermo Lobatón y Máximo Velando , fueron eliminados.
Diferencias entre SL y MRTA: El MRTA provenía de las urbes capitalinas, del contacto con sociedades rurales campesinas pujantes de a sierra central y el Sendero nace en Ayacucho que fue marcada por la crisis secular de la sociedad tradicional rural.
Política Contrasubversiva - El inicio del Fin:
El estado peruano toma dos decisiones: Organiza a las Fuerzas Armadas en frente contrasubversivos y por otro lado, combaten a los narcotraficantes para que no puedan apoyo al senderismo.
1992 : Se juzgó a los senderistas bajo un régimen de jueces sin rostro.La captura de Abimael Guzman es una casa de Surquillo fue uno de ellos.
Violación a los Derechos Humanos:
Incrementar la presencia del Estado en relación con el mantenimiento del orden interno y el acceso a la justicia.
Oportunidades de desarrollo en comunidades afectadas.
Fortalecimiento de la representación política de estas poblaciones en el Estado.
0 notes
Text
''Que eu seja como aquela que tece o pano na floresta, profundamente escondida.
Que eu possa fazer o meu trabalho sem interrupção.
Que eu seja uma exilada, se é este o sacrifício.
Que eu conheça a procissão sazonada do meu espírito e do meu corpo, e possa celebrar os quartos em cruz, solstícios e equinócios.
Que cada Lua Cheia me encontre a olhar para cima, nas árvores desenhadas no céu luminoso.
Que eu possa acariciar flores selvagens, cobri-las com as mãos.
Que eu possa libertá-las, sem apanhar nenhuma, para viver em abundância.
Que meus amigos sejam da espécie que ama o silêncio.
Que sejamos inocentes e despretensiosos.
Que eu seja capaz de gratidão.
Que eu saiba ter recebido a alegria, como o leite materno.
Que eu saiba isso como o meu cão, nos ossos e no sangue.
Que eu fale a verdade sobre a alegria e a dor, em canções que soem como aroma do alecrim, como todo dia e na antiguidade, erva forte de cozinha.
Que eu não me incline à auto-integridade e à autopiedade.
Que eu possa me aproximar dos altos trabalhos da terra e dos círculos de pedra, como raposa ou mariposa, e não perturbar o lugar mais que isso.
Que meu olhar seja direto e minha mão firme.
Que minha porta se abra àqueles que habitam fora da riqueza, da fama e do privilégio.
Que os que jamais andaram descalços não encontrem o caminho que chega à minha porta.
Que se percam na jornada labiríntica.
Que eles voltem.
Que eu me sente ao lado do fogo no inverno e veja as achas brilhando para o que vier, e nunca tenha necessidade de advertir ou aconselhar, sem que me peçam.
Que eu possa ter um simples banco de madeira, com verdadeiro regozijo.
Que o lugar onde habito seja como uma floresta.
Que haja caminhos e veredas para as cavernas e poços e árvores e flores, animais e pássaros, todos conhecidos e por mim reverenciados com amor.
Que minha existência mude o mundo não mais nem menos do que o soprar do vento, ou o orgulhoso crescer das árvores. Por isso, eu jogo fora minha roupa.
Que eu possa conservar a fé, sempre.
Que jamais encontre desculpas para o oportunismo.
Que eu saiba que não tenho opção, e assim mesmo escolha como a cantiga é feita, em alegria e com amor.
Que eu faça a mesma escolha todos os dias, e de novo.
Quando falhar, que eu me conceda o perdão.
Que eu dance nua, sem medo de enfrentar meu próprio reflexo.'
Rae Beth em A Bruxa Solitária,
0 notes
Text
Hollywood Smile si riferisce a una procedura di odontoiatria estetica che mira a dare ai pazienti un sorriso luminoso, ben allineato ed esteticamente gradevole, spesso visto sulle celebrità. Il processo del Hollywood smile prevede in genere una combinazione di trattamenti come faccette, sbiancamento dei denti e talvolta ortodonzia per correggere eventuali disallineamenti. L'obiettivo è creare una dentatura simmetrica, bianca e apparentemente impeccabile, migliorando l'aspetto generale e aumentando la fiducia in se stessi. È adattato alla struttura del viso e alle preferenze di ogni individuo, garantendo un aspetto naturale ma perfetto. Assistenza Post Vendita Hollywood Smile Dopo una procedura dentale come un Hollywood smile, segui i consigli del tuo dentista. Evitare di mangiare o bere per un'ora per consentire all'agente legante di fissarsi. Ciò previene la sensibilità e garantisce la longevità del tuo sorriso migliorato. Attendere che l'agente adesivo sia completamente indurito per evitare di spostare il lavoro dentale. Pratica una buona igiene orale e segui le istruzioni per la cura per risultati duraturi Evitare di mangiare o bere per almeno un'ora dopo la procedura per consentire all'agente adesivo di fissarsi correttamente. Mantieni una buona igiene orale lavando i denti e usando il filo interdentale regolarmente. Utilizzare uno spazzolino a setole morbide e un dentifricio al fluoro. Considera l'uso di un collutorio antisettico per aiutare a uccidere i batteri e rinfrescare l'alito. Evita cibi duri, appiccicosi o gommosi per i primi giorni dopo la procedura per evitare di danneggiare il tuo nuovo lavoro dentale. Se avverti sensibilità o disagio, puoi assumere antidolorifici da banco o utilizzare un dentifricio specifico per denti sensibili. Prendi in considerazione l'acquisto di un paradenti su misura se pratichi sport o digrigni i denti di notte per proteggere il tuo nuovo lavoro dentale. Pianificare controlli dentistici e pulizie regolari ogni sei mesi. Il tuo dentista controllerà le condizioni dei denti e dei restauri e apporterà le modifiche necessarie. Evita il fumo e il consumo eccessivo di alcol, poiché possono macchiare i denti e aumentare il rischio di cancro orale. Hollywood Smilen Costo Il Hollywood smile costo è un aspetto cruciale per chi considera questo trattamento dentale cosmetico. Il costo di Hollywood Smile racchiude vari fattori, tra cui la qualità delle faccette, l’entità del lavoro dentale richiesto e l’ubicazione della clinica odontoiatrica. In genere, il costo delle faccette per un sorriso hollywoodiano può variare in modo significativo in base a queste variabili. È importante ricordare che, sebbene il Hollywood smile costo possa essere superiore rispetto ad altre procedure dentistiche, offre un risultato trasformativo con faccette di alta qualità. Il costo delle faccette è spesso visto come un investimento a lungo termine nel proprio aspetto e nella fiducia in se stessi. I pazienti interessati al Hollywood smile costo dovrebbero consultare il proprio dentista per ottenere una comprensione dettagliata del costo delle faccette e di cosa comporta la procedura, assicurandosi di prendere una decisione informata. Passaggi Essenziali Per Avere Successo Da Soli a Casa Mantenere un Hollywood smile a casa richiede cure e attenzioni aggiuntive. Ecco alcuni passaggi essenziali per avere successo quando ti prendi cura del tuo sorriso hollywoodiano a casa. Per mantenerlo, è fondamentale praticare una buona igiene orale lavandosi i denti due volte al giorno con uno spazzolino a setole morbide e un dentifricio al fluoro e usando il filo interdentale ogni giorno per rimuovere placca e detriti. L'uso di un kit per lo sbiancamento dei denti approvato dai dentisti può aiutarti a mantenere i denti luminosi e belli, evitando allo stesso tempo di macchiare cibi e bevande come caffè, tè, vino rosso e bibite scure può fare la differenza. Se digrigni i denti di notte, indossare una protezione notturna può proteggerli dai danni.
Inoltre, valuta la possibilità di utilizzare un raschietto per rimuovere i batteri dalla lingua e rinfrescare l'alito. Rimanere idratati bevendo molta acqua non solo mantiene la bocca umida, ma lava anche via le particelle di cibo e i batteri, aiutando a prevenire la carie e le malattie gengivali. Aderendo a questi passaggi essenziali, puoi mantenere con successo il tuo Hollywood smile a casa e mantenerlo al meglio per gli anni a venire. Cosa Non Fare Per Mantenere il tuo Fantastico Hollywood Smile Salvaguardare il tuo Hollywood smile accattivante richiede non solo un’attenzione proattiva, ma anche la consapevolezza delle azioni che potrebbero comprometterne la brillantezza. Evita le abitudini che potrebbero mettere a repentaglio il tuo splendido sorriso, come fumare o usare prodotti a base di tabacco, noti per causare scolorimento e problemi di salute orale. Inoltre, fai attenzione quando consumi cibi e bevande che macchiano i denti come caffè, tè e vino rosso, poiché col tempo possono offuscare il tuo sorriso. Resisti alla tentazione di usare i denti come strumenti, perché ciò potrebbe causare scheggiature, screpolature o danni al tuo lavoro dentale. Infine, non trascurare mai la routine di igiene dentale e non saltare i controlli regolari, poiché queste abitudini sono fondamentali per preservare l’aspetto luminoso del tuo Hollywood smile. Avvertenza Ricordati sempre di Hollywood Smile Quando si tratta di ottenere un trattamento per il Hollywood smile, ci sono alcune cose che dovresti sempre tenere a mente. Innanzitutto, è importante ricordare che gli standard di bellezza e perfezione spesso rappresentati a Hollywood e nei media non sono sempre raggiungibili o addirittura desiderabili per tutti. Un sorriso hollywoodiano “perfetto” potrebbe non essere necessariamente la soluzione migliore per la tua struttura facciale, la tua personalità e il tuo stile di vita unici. Inoltre, ottenere un Hollywood smile può spesso essere un processo costoso e dispendioso in termini di tempo che richiede una notevole quantità di manutenzione e manutenzione. Molte persone che optano per trattamenti dentistici cosmetici per ottenere un sorriso hollywoodiano potrebbero ritrovarsi a spendere migliaia di dollari in procedure come sbiancamento dei denti, faccette e impianti dentali. È anche importante essere consapevoli degli effetti del sorriso hollywoodiano e degli effetti collaterali che possono derivare da alcuni trattamenti dentistici cosmetici. Ad esempio, i trattamenti di sbiancamento dei denti a volte possono causare sensibilità ai denti o addirittura danni allo smalto se non eseguiti correttamente. Anche le faccette e gli impianti dentali possono comportare rischi, come infezioni o danni ai denti e alle gengive circostanti. Oltre ai rischi finanziari e sanitari, c'è anche l'impatto sociale e psicologico del perseguire un sorriso naturale. Anche se avere un bel sorriso bianco può sicuramente aumentare la tua sicurezza e autostima, è importante ricordare che la vera bellezza viene da dentro. Concentrarsi troppo sulle apparenze esteriori può portare a sentimenti di inadeguatezza e insicurezza e può distrarre dalle cose veramente importanti della vita, come le relazioni, la crescita personale e la realizzazione interiore. Il look hollywoodiano del sorriso con la Lema Clinica Dentistica Turchia Presso Lema Clinica Dentistica Turchia, Hollywood Smile Makeover è un servizio di odontoiatria estetica personalizzato mirato a ottenere quel sorriso perfetto da celebrità. Il team esperto della clinica valuta le esigenze di ciascun paziente per creare un piano personalizzato, che può includere sbiancamento dei denti, faccette in porcellana o ortodonzia. Sottolineando sia l'estetica che la salute orale, Lema Clinica Dentistica Turchia utilizza tecniche avanzate e materiali di alta qualità per garantire risultati durevoli e dall'aspetto naturale. Questo restyling non mira solo a migliorare l'aspetto ma anche ad aumentare la fiducia in se stessi, rendendo
Lema Clinica Dentistica Turchia un punto di riferimento per chi cerca un sorriso trasformativo. Inoltre, Lema Clinica Dentistica Turchia Hollywood Smile è progettato per essere un'esperienza fluida e confortevole. Con meticolosa attenzione ai dettagli e alla cura del paziente, la clinica garantisce che ogni aspetto del trattamento sia condotto con precisione e cura. Questo approccio garantisce non solo un sorriso splendido ma anche salute dentale e soddisfazione a lungo termine, rendendo l'Hollywood Smile presso Lema Clinica Dentistica Turchia un investimento utile nel tuo aspetto e nella tua autostima.
0 notes
Text
Contra el cielo
En el recorte que los edificios dibujan contra el cielo se recogen las mejores y peores intenciones de sus promotores y creadores. Proyectar el remate de un edificio, la entrega de este con el aire, no es cosa fácil y al doble compromiso con el propio edificio que corona y con la calle que conforma, se suman todas las soluciones y tentaciones que vemos construidas. Cuanta mayor es la capacidad económica, mayor es la ambición y la posibilidad de “lucirse” y muchas veces, mayor la sumisión municipal para tramitar la excepción.
En cada nuevo inmueble, todo importa, el encuentro con la calle es vital, el cuerpo central es importante pero es el remate de la edificación lo más sensible, y éste, puede convertirse en un regalo o en una carga para la ciudad. Paradójicamente, es más evidente o importante cuanto más nos alejamos. La ciudad se piensa para ser vista desde la calle, de abajo hacia arriba pero cuando la distancia lo permite, también de lejos.
Hay dos actitudes extremas en esta última planta. La minoritaria, conformarse y resolver el asunto dentro de lo permitido, sin aspavientos; o la general, agotar todas las posibilidades de la ingeniería creativo-burocrática en función del bolsillo o agenda. La primera, provoca situaciones de gran atractivo, ya sean de uso común -lo deseable- o privado. Produce gran alegría ver cada vez más terrazas profundas ajardinadas, cubiertas traslúcidas ligeras u otras mil situaciones inesperadas o inacabadas. En muchos casos, los mejores remates, son los que no se ven. En la segunda, lo que vemos es el común “máximo aprovechamiento”, es decir, el mayor número de centímetros cuadrados vendibles. Se trata del volumen mayor edificable donde además, y se nos cuenta como mejora, se prevé macizar hasta la fachada lo que pudo ser al comienzo una terraza o balcón. Es decir, un máximo permitido al que se superpondrán sin duda otras miserias.
El bajocubierta que servía de almacén y que aislaba térmicamente la casa se ha convertido ahora en el espacio que resume la codicia del metro cuadrado extra: ventanas tipo velux con espacios inhabitables debajo, dúplex miserables, balcones infames o cubiertas coladero con geometrías irresolubles. Es decir, hacer complicado lo que mayor compromiso tiene en la edificación, la cubierta impermeable. ¿Cómo sería un paraguas con semejante lógica?
Las ciudades europeas más admiradas, como París, Munich o Barcelona, tienen ensanches homogéneos y en la diferencia entre lo igual reside su atractivo. Si importa el conjunto como debe, es el entorno el que lo moldea. Siempre. En estas ciudades es el saber comportarse lo que estimula, mientras la excepción acaba aburriendo.
La cornisa, es consecuencia además de lo que sucede en el techo de la última planta y que vemos desde el aire, poniendo en evidencia lo que somos. En lugar de situar en ella el trastero de lo que sobra con instalaciones, letreros luminosos y ruidos indeseables, podemos verlo como la oportunidad de hacer una fachada más, la respetable quinta.
El cielo protector necesita ir acompañado de una entrega digna de nuestros edificios. También aquí, en ese preciso instante, es importante saber despedirse.
Imagen // fuente:
1. Cornisas públicas y privadas de diferentes tiempos // Google Maps
2. La pelea publicitaria de los bancos en la fachada de la ciudad // Google Maps
3. El encabalgamiento urbano buscando la vista al mar // Google Maps
56 Sermos, nº 618, páx. 27 (10/08/2024)
0 notes
Text
3 marzo, giornata mondiale dello scrittore. ✍️
In occasione della Giornata Mondiale dello Scrittore, vi invito al mio mercatino magico. Il Mercatino Magico della Parola Scritta È un luogo incantato dove ogni banco è un universo letterario a sé. Nel mio mercatino, ogni scrittore porta con sé un pezzo del suo mondo, trasformando lo spazio in una vivace fiera di parole e immaginazione. All’ingresso, vi accoglie un cartello luminoso che…
View On WordPress
0 notes
Photo
Banco Carretto Espositivo Bianco 36029
Aggiungi un tocco di originalità e stile al tuo negozio con il Banco Carretto Espositivo Bianco 36029. Questo carretto espositivo è caratterizzato da un decoro bianco shabby e un tetto luminoso, che lo rende un elemento accattivante per la tua esposizione.
Decorazione:
Decorazione bianca shabby
Forma a carretto con chiusura laterale e top mensola davanti
Misure:
Dimensioni: 78x195x200H cm
Utilizzo:
Ideale per l’esposizione di prodotti in negozi di vario genere, aggiungendo un tocco di originalità e stile rustico al tuo spazio commerciale.
Organizzazione interna:
Internamente organizzato con cassetti e mensole per una migliore organizzazione dello spazio.
Condizioni:
Articolo usato, ma in ottime condizioni.
#BancoEspositivo #ArredamentoCommerciale #ShabbyChic #Usato
Aggiungi un elemento unico alla tua esposizione con il Banco Carretto Espositivo Bianco 36029. Ordina ora per valorizzare il tuo spazio commerciale!
Articolo USATO in OTTIME condizioni
Consegna in tutta la Sicilia! Possibilità di Spedizione – Chiedi Informazioni sui Costi
Visionabile presso il Centro Arredi per Negozi di Via Conte Federico, 272 a Palermo.
Contattaci per Maggiori Informazioni: chiamaci al numero whatsapp 0917460288
0 notes
Text
Por cierto..la clínica UNIVERSITARIA NAVARRA y su Sede de POSTGRADO donde ayer fotografie un adorno NAVIDEÑO de unos paneles luminosos con un CRISTO, la CRUZ y la VIRGEN con el niño viniendo del hotel EMPERATRIZ está en la calle MARQUESADO DE SANTA MARTA título que ostenta JUAN JOSE MESIA MEDINA presidente de la compañía Aérea GALISTAIR [INFINITY AVIATION] the AVIATION OF FUTURE..su abuela era TATIANA PEREZ DE GUZMAN EL BUENO [=famoso x sacrificar a su HIJO que lo tenían apresado los MOROS en TARIFA=precio reglado de un servicio..Lanzandoles su propia DAGA para que lo ASESINARAN y a cambio el REY ESPAÑOL le concedió TITULO Y TIERRAS]..la cual dono al ayunta_miento de MADRID las mayores TIERRAS q había a título privado en la Capital que conforman el PARQUE DE QUINTA DE LOS MOLINOS en el barrio de EL SALVADOR
El padre de JUAN JOSE MESIA MEDINA fue JOSE LUIS MEDINA FIGUEROA alias PEPE EL RANA que tenía un hermano llamado JAIME al que en los años 80 le imputaron ATRACO A BANCO BANESTO de la plaza de la LEALTAD y JOYERIAS junto a Santiago Corella el NANI del que dijo en INTERVIU que murió de un infarto en una COMISARIA y lo enterraron con CAL VIVA pues él era amigo DE LOS POLICIAS..huyó a BRASIL finalmente lo extradito a EEUU pero salio INDEMNE de todos los CARGOS..se le conoce como el PIJO con más fama de DELINCUENTE que salio ABSUELTO de todos los CARGOS ..el padre fue un Aviador MILITAR en la GUERRA CIVIL que fue MUTILADO
En enero de 1988 el aristócrata Jaime Mesía Figueroa, que mantenía una estrecha amistad con los policías implicados, declaró a la revistá Interviú que el Nani estaba muerto y que "él mismo lo había enterrado". Asimismo, declaró que junto a Corella podrían encontrarse otros cadáveres. La justicia creyó que era posible que el cadáver de "El Nani" se encontrara en la finca que Mesía tenía entonces en la provincia de Córdoba.La Guardia Civil también buscó el cadáver en los embalses de Guadalén (Jaén), y en los de Puente Nuevo y Guadanuño (Córdoba).
Padres: x José Mesía y Lesseps, Duque de Tamames 1917-1970
Coronel de Aviación. Piloto aviador
Caballero Mutilado de Guerra
E Isabel de Figueroa y Pérez de Guzmán el Bueno 1916-1981
0 notes
Text
Ílhavo. Maior farol de Portugal recebe visitas para assinalar 130 anos
O Farol da Barra, o maior farol português, com 66 metros acima do nível do mar e 290 degraus, vai poder ser visitado, no âmbito das comemorações dos seus 130 anos, informou esta sexta-feira fonte municipal.
Devido à frequência de naufrágios perto da foz do Vouga, cuja barra foi fixada artificialmente em 1808, foi apresentado em abril de 1884 um projeto para o Farol da Barra de Aveiro, sendo a construção iniciada em 1885, e a conclusão em agosto de 1893.
À data da sua construção foi o sexto maior do mundo, em alvenaria de pedra, continuando a ser atualmente o segundo maior da Europa e o 26.º mais alto do mundo.
Atualmente, a sua lâmpada projeta um feixe luminoso visível a 23 milhas náuticas de distância (cerca de 40 quilómetros) mas, inicialmente, a principal fonte luminosa era obtida por incandescência do vapor do petróleo e só em 1950 passou a ser alimentado por energia elétrica.
Os 130 anos do Farol são assinalados pela Câmara de Ílhavo e pela Autoridade Marítima com várias atividades.
A partir de sábado, o Museu Marítimo de Ílhavo acolhe uma exposição de equipamentos da Direção de Faróis, que “conta a história da evolução dos equipamentos de Assinalamento Marítimo nos últimos 130 anos e a história do farol, destacando a sua importância no alumiamento em Portugal”.
Segundo uma nota de imprensa da Câmara de Ílhavo, na próxima semana o Farol da Barra estará aberto a visitas no período da tarde, entre as 14:00 e as 17:00, sendo as inscrições realizadas no local, no dia da visita, para um número de visitantes condicionado à capacidade do farol.
No dia 15 é o dia de aniversário oficial, sendo dada a partida às 10:30 da “Corrida do Farol by Stella Maris”, que terá uma corrida propriamente dita e uma caminhada, que se dividem entre asfalto e areia.
A corrida terá um percurso de 8,5 quilómetros, três dos quais em areia, e a caminhada terá um percurso de 4,5 quilómetros, com 1,5 quilómetros no areal.
À tarde, pelas 15:30, será realizado o concerto comemorativo dos “130 Anos do Farol da Barra” com a participação do Coro “Polyphonia Schola Cantorum”, na Igreja Matriz da Sagrada Família da Praia da Barra, com entrada gratuita.
O Farol da Barra, concluída a sua construção, “cumpriu a sua principal função de vigia, impedindo que muitas embarcações naufragassem nos bancos de areia, frequentemente atraídas para terra, devido à ilusão de afastamento provocada por uma costa muito plana e com as primeiras elevações a grande distância do mar”, salienta a nota municipal.
0 notes
Text
NOVO RENAULT SCÉNIC E-TECH 100% ELÉTRICO: BEM-ESTAR PARA TODOS A BORDO
O novíssimo Renault Scénic E-Tech 100% elétrico convida o condutor a fazer-se à estrada e os passageiros a desfrutar da viagem. O interior foi concebido para oferecer máximo conforto. É luminoso, espaçoso, acolhedor e cheio de funcionalidades, para que possa desfrutar de cada quilómetro sem se preocupar com a hora a que chegará ao destino. Este novo universo resume o renascimento do Scénic: está mais ligado ao mundo, interior e exterior, do que nunca.
Solarbay, o novo teto de vidro opacificante
O novíssimo Scénic E-Tech elétrico vem equipado com o teto panorâmico de vidro Solarbay, desenvolvido em parceria com a Saint-Gobain. A tecnologia AmpliSky torna este sistema único: pode opacificar e clarificar o vidro um segmento de cada vez, a pedido, utilizando uma combinação de PDLC (cristais líquidos dispersos em polímeros) e campos elétricos para deslocar as moléculas. A Renault é o primeiro construtor automóvel de larga escala a incluir uma opção de opacificação total ou segmentada.
Exatamente como quer
O condutor e os passageiros podem escolher entre quatro configurações de tejadilho: totalmente luminoso, totalmente opaco, luminoso à frente e opaco atrás, e o inverso. E é mais prático do que uma persiana normal. Por exemplo, os passageiros do banco de trás podem decidir clarear ou opacificar o tejadilho na sua zona, independentemente do que os passageiros da frente pretendam. E todos podem controlar o Solarbay por voz, sem esforço, utilizando o Google Assistant, ou configurá-lo utilizando um botão junto à luz do teto. A animação segmento a segmento impressiona positivamente os passageiros.
Conforto e elegância superiores
O teto de abrir Solarbay opacificante do novo Scénic E-Tech minimiza o efeito de estufa no interior do automóvel e mantém a temperatura confortável, tanto no verão como no inverno – melhor do que uma persiana mecânica. Opacifica-se automaticamente quando se desliga e sai do automóvel. Depois, quando se volta a ligar o motor, o Solarbay volta à posição em que estava antes. A janela maior e o espaço extra para a cabeça aumentam a sensação de estar num espaço aberto cheio de luz. A remoção da persiana mecânica ou elétrica acrescenta 30 mm de altura livre, o que melhora consideravelmente o conforto dos passageiros, sem aumentar a altura do automóvel e, por conseguinte, sem afetar a sua eficiência.
Concebido para reciclagem
Além de manter a temperatura interior adequada e permitir a entrada da luz solar que os passageiros de cada fila desejarem, o teto de vidro opacificante Solarbay tem uma pegada de carbono menor do que uma persiana elétrica normal: é 6 a 8 kg mais leve (porque não utiliza calhas, forro ou um motor), pelo que ajuda a reduzir o consumo de energia. Uma vez que cerca de 50% de todo o vidro é fabricado a partir de matérias-primas primárias e o restante a partir de resíduos dos processos de produção de chapa de vidro e vidro automóvel, este teto foi concebido para uma maior circularidade e é, portanto, mais sustentável. O design único facilita a sua reparação e todas as peças podem ser substituídas separadamente. No final da sua vida útil, mais de 90% do vidro pode ser reciclado (em pó, filtrado e reutilizado de várias formas).
Espaços de arrumação inteligentes
As várias áreas de arrumação inteligentes deste automóvel familiar somam 38,7 litros de capacidade, fazendo do novo Scénic E-Tech o melhor da sua classe. Estes espaços incluem o porta-luvas (4 litros), os compartimentos das portas (13,6 litros), uma área de arrumação grande e aberta na consola central (6,6 litros) com dois suportes para copos grandes (2 litros) e um compartimento sob o apoio de braço (3,4 litros), para chaves e outras peças. Este apoio de braço desliza 70 mm para a frente e para trás, tornando-o mais confortável para o condutor e para o passageiro ao seu lado. Existe também um amplo espaço de arrumação sob o ecrã central, incluindo uma porta de carregamento sem fios para smartphones. Os bolsos atrás dos bancos dianteiros (2,4 litros cada) foram concebidos para revistas ou dispositivos eletrónicos.
O "engenhoso" apoio de braço traseiro
Os passageiros dos lugares traseiros dispõem do apoio de braço Ingenious para otimizar a sua experiência a bordo. Tem dois braços giratórios para cada um dos passageiros, espaço de arrumação para smartphones e tablets, suportes rebatíveis para ver ecrãs confortavelmente, dois suportes para bebidas e duas tomadas USB-C. Este apoio de braço de alta tecnologia tem 3,6 litros de capacidade de armazenamento no total. E existe um alçapão escondido na extremidade da bagageira, para que possa colocar objetos compridos no compartimento dos passageiros sem rebater o banco traseiro ou remover a prateleira sobre a bagageira.
Tão espaçoso como se espera de um Scénic
Apesar de ser mais compacto do que os habituais automóveis do segmento C, o novíssimo Scénic E-Tech é notavelmente espaçoso, em parte porque é construído sobre a plataforma CMF-EV e tem um piso plano. A longa distância entre eixos da plataforma (2,78 metros) proporciona aos passageiros traseiros um confortável raio de 278 mm para os joelhos e espaço extra para a cabeça, 884 mm, nas versões com o teto de abrir Solarbay. E, para tirar o máximo partido das férias em família, o novo Scénic E-Tech dispõe de uma ampla bagageira de 545 litros – a maior do seu segmento (ou 1.670 litros com o banco rebatido).
Bancos claros e luminosos
Além da luz solar do teto panorâmico opacificante Solarbay, os tons claros dos estofos aumentam a sensação de espaço no interior. O design moderno e elegante eleva o conforto a um novo patamar. O banco traseiro apresenta um padrão aleatório e assimétrico (não existem dois modelos iguais). Os bancos da versão Esprit Alpine são ligeiramente mais escuros para aumentar a sensação de desportivismo.
Tília no interior
Na versão topo de gama Iconic, folhas de tília cobrem o painel de instrumentos e os painéis das portas, conferindo ao Scénic E-Tech uma aura acolhedora e elegante. A madeira é certificada pelo FSC, atestando que é proveniente de florestas geridas de forma sustentável.
Um som de assinatura, por Jean-Michel Jarre
A Renault e Jean-Michel Jarre uniram-se num notável trabalho conjunto para desenvolver uma nova experiência sonora nos futuros automóveis elétricos da marca, incluindo o novíssimo Renault Scénic E-Tech.
Artista, compositor, autor, pioneiro da música eletrónica e aficionado da tecnologia, Jean-Michel Jarre associou-se à Renault, juntamente com a Ircam e as equipas de design de som do Grupo, para desenvolver dois tipos de sons: os VSP (sons do automóvel para peões, para avisar as pessoas da presença do automóvel quando este se desloca a menos de 30 km/h) e a sequência sonora de boas-vindas (que é reproduzida quando se senta no autom+ovel). Analisaram todos os pormenores, até ao último decibel, para criar sons que captam o espírito da marca Renault, imediatamente reconhecíveis nas paisagens sonoras das nossas cidades e que transmitem uma sensação de movimento. “Crystal Garden”, uma faixa do último álbum do artista, “Oxymore”, inspirou o VSP, e a sequência de boas-vindas oferece ao condutor e aos passageiros uma curta-metragem com banda sonora de Jean-Michel Jarre (existe uma especial na versão Esprit Alpine). Além disso, Jean-Michel Jarre e as suas equipas participaram no desenvolvimento do sistema de áudio do novíssimo Scénic E-Tech elétrico, para uma experiência sonora amplificada e envolvente, em parceria com o fornecedor de som premium da Renault, a Harman-Kardon.
MULTI-SENSE: perfeição à medida
As definições MULTI-SENSE proporcionam uma série de experiências sensoriais poderosas e personalizadas. As opções disponíveis através desta tecnologia estimulam os seus sentidos da visão e do tato, proporcionando ao condutor uma experiência diferente em cada um dos sentidos e níveis de conforto sem paralelo a todos os passageiros. Existem quatro modos de condução - Comfort, Sport, Eco e Perso - e cada um deles proporciona uma atmosfera diferente, combinando de diferentes formas as luzes interiores, o conforto do banco do condutor, a temperatura interior e a cor do ecrã com as sensações de condução (resistência do volante, calibração do grupo motriz e resposta dos pedais).
Uma posição confortável para as pausas
Quando param para descansar e recarregar o automóvel, os condutores podem desfrutar de uma série de comodidades numa posição muito confortável, para recarregarem também as suas próprias ‘baterias’. Quando coloca o banco elétrico em "Relax", este muda, automaticamente, para a sua posição predefinida favorita. E pode massajá-lo tão suave ou vigorosamente quanto desejar, para o relaxar completamente. Outras comodidades, incluindo o sistema de infoentretenimento, carregadores USB, iluminação ambiente, regulação da temperatura e teto de vidro opacificante Solarbay, permanecem ligados durante 45 minutos.
0 notes
Text
Restitución del nieto 133
El nieto recuperado 133 forma parte de una familia con larga trayectoria en la lucha por los derechos humanos en Argentina que fue diezmada por la última dictadura militar, los Santucho. Se trata del hijo de Cristina Navajas y Julio Santucho, el menor de la familia santiagueña: el nieto recuperado es sobrino Mario Roberto Santucho, líder del Ejército Revolucionario del Pueblo (ERP). El hombre también es nieto de la cofundadora de Abuelas de Plaza de Mayo Nélida Gómez de Navajas, fallecida en 2012. En una emotiva conferencia de prensa que tuvo lugar este mediodía en la “Casa por la Identidad” del predio de la ex ESMA, las Abuelas de Plaza de Mayo brindaron detalles del hallazgo y compartieron su alegría por una nueva restitución. El anuncio fue realizado por la presidenta del organismo, Estela de Carlotto, acompañada por Julio y Miguel Santucho, padre y hermano del joven que tras una larga búsqueda pudo recuperar su verdadera identidad. Estuvieron presentes el secretario de Derechos Humanos, Horacio Pietragalla Corti, junto a otros nietos y nietas restituidos, la titular de la CoNaDI, Claudia Carlotto, y referentes de organismos de derechos humanos. “Es el momento más luminoso de mi vida, esperé tanto este momento que realmente me cuesta creerlo” contó Miguel “Tano” Santucho sobre el encuentro con su hermano, al que buscó desde su militancia en Abuelas continuando con el legado que había iniciado su abuela Nélida Navajas. “Vamos a estar juntos el resto de nuestras vidas, porque nos buscamos, nos quisimos encontrar y el abrazo que nos dimos es para siempre”, compartió con el público visiblemente emocionado y remarcó que “esta búsqueda no se puede sostener sin el acompañamiento de todos y todas, de la gran familia de Abuelas y del abrazo de la sociedad, de tantos jóvenes y chicos que se acercan y nos demuestran su afecto”. Por su parte Julio Santucho, recordó a Cristina Navajas y su valentía para dar a luz y proteger a su hijo durante su cautiverio. También expresó su reconocimiento a Abuelas y a su hijo recuperado que hizo todo lo posible por conocer su identidad: “es un triunfo de la democracia sobre la dictadura, porque ellos nos quería quitar los hijos y hoy los estamos recuperando”. El anuncio marca la primera restitución en lo que va de 2023. A fines del año pasado se les restituyó la identidad a dos hijos nacidos en cautiverio y de familias víctimas del terrorismo de Estado durante la última dictadura cívico-militar. Nieto El nieto restituido es hijo de Cristina Navajas y Julio César Santucho. Ambos militaban en el Partido Revolucionario de los Trabajadores - Ejército Revolucionario del Pueblo (PRT-ERP). La pareja tenía dos hijos, Camilo de tres años y Miguel de siete meses, cuando el 13 de julio de 1976 Cristina fue secuestrada en el departamento de su cuñada, Manuela Santucho, en el barrio de Villa Crespo. En ese momento, Julio se encontraba militando desde el exterior. La noche del secuestro, Nélida Cristina Gómez de Navajas, mamá de Cristina y una de las fundadoras de Abuelas de Plaza de Mayo, recibió un llamado de los vecinos de su hija para que fuera a buscar a sus dos nietos y a un primo de ellos, hijo de Manuela. En el departamento, Nélida encontró una carta de Cristina dirigida a su pareja en la que le confesaba que creía estar embarazada. Más tarde, por testimonios de sobrevivientes se pudo saber que Cristina pasó por los centros clandestinos de detención “Automotores Orletti”, “Proto Banco” y “Pozo de Banfield”, y que efectivamente estaba embarazada. Luego del encuentro con su abuela, los hijos de Cristina y Julio pudieron salir del país para reencontrarse con su papá, y se radicaron en Italia. De adolescente, Miguel sintió la necesidad de volver a la Argentina a reconectarse con su historia y decidió sumarse al camino de búsqueda que había iniciado su abuela Nélida, que durante muchos años fue secretaria de la Asociación Abuelas de Plaza de Mayo y falleció en 2012 sin poder encontrar a su nieto. Abuelas Abuelas de Plaza de Mayo es una organización no gubernamental creada en 1977 cuyo objetivo es localizar y restituir a sus legítimas familias todos los niños desaparecidos por la última dictadura argentina. «El 24 de marzo de 1976 las Fuerzas Armadas se adueñaron del poder en la Argentina por medio de un golpe de Estado – explican en el sitio del organismo – El régimen militar, que se autodenominó ‘Proceso de Reorganización Nacional’, desapareció a 30.000 personas de todas las edades y condiciones sociales. Centenares de bebés fueron secuestrados con sus padres o nacieron durante el cautiverio de sus madres embarazadas. En la ESMA, Campo de Mayo, Pozo de Banfield y otros centros de detención de la dictadura, funcionaron verdaderas maternidades clandestinas, incluso con listas de matrimonios en ‘espera’ de un nacimiento, y unos 500 hijos de desaparecidos fueron apropiados como ‘botín de guerra’ por las fuerzas de represión. Algunos niños fueron entregados directamente a familias de militares, otros abandonados en institutos como NN, otros vendidos. En todos los casos les anularon su identidad y los privaron de vivir con sus legítimas familias, de sus derechos y de su libertad», destacan.
Y agregan: «Nada ni nadie detuvo a las Abuelas de Plaza de Mayo para buscar a los hijos de sus hijos. Tareas detectivescas se alternaban con diarias visitas a los juzgados de menores, orfanatos, oficinas públicas, a la vez que investigaban las adopciones de la época. También recibían las informaciones que la sociedad les hacía llegar sobre sus posibles nietos. Las Abuelas siguen buscando a sus nietos, hoy adultos, pero también a sus bisnietos – que, como sus padres, ven violado su derecho a la identidad -, y con esta finalidad trabajan los equipos técnicos de la institución, además de crear las condiciones para que nunca más se repita tan terrible violación de los derechos de los niños y exigir castigo a todos los responsables de estos gravísimos delitos». En el marco de esta campaña de búsqueda, la última iniciativa de Abuelas, a 45 años del golpe de Estado de 1976, fue lanzar el spot «La pregunta», una publicidad con guion y dirección del actor Daniel Fanego, con «el objetivo de llegar a aquellas personas que podrían ser uno de los nietos o nietas que estamos buscando y que, en muchos casos, ya son padres y madres que transmiten a sus hijos e hijas la duda sobre el origen». Read the full article
1 note
·
View note
Link
0 notes
Text
IMAGENES Y DATOS INTERESANTES DEL DIA 16 DE JULIO DE 2023
Día Mundial de la Serpiente, Año Internacional del Mijo y Año Internacional del Diálogo como Garantía de Paz.
Santa Reinelda, Nuestra Señora del Carmen, Santa Carmela y Virgen del Carmen.
Tal día como hoy en el año 622: El profeta Mahoma inicia su viaje desde La Meca hacia Medina, este hecho se conoce como 'la Hégira' y da inicio al calendario musulmán.
En 1212: Ocurre la batalla de Las Navas de Tolosa cerca de Santa Elena, Andalucía (España) en la que las tropas aliadas formadas por los reinos de Castilla, León, Navarra, voluntarios venidos de Portugal y la ayuda del Papa Inocencio III consiguen derrotar al ejército almohade del Al-Ándalus, los cuales eran superiores en número y comandados por el califa Muhammad an-Nasir.
En 1661: Un banco de Suecia emite el primer papel moneda en Europa.
En 1935: Se instala el primer parquímetro de la historia en Oklahoma City (Estados Unidos), creado por Carl C. Magee, con la ayuda de un ingeniero local llamado Gerald Hale.
En 1965: Se inaugura en los Alpes el túnel del Mont Blanc, que une por carretera a Francia e Italia bajo el macizo del Mont Blanc, la montaña más alta de Europa occidental.
En 1969: Despega desde Cabo Cañaveral (Estados Unidos) el cohete Saturno V de la misión Apolo 11, la primera en llevar seres humanos a posarse sobre la Luna.
En 1992: La banda terrorista Sendero Luminoso causa un atentado en la calle Tarata en Lima (Perú), provocando la muerte a 30 personas e hiriendo a más de 200.
En 1994: Los fragmentos del cometa Shoemaker-Levy 9 impactan contra el planeta Júpiter. Siendo el primer choque entre dos cuerpos celestes observado.
En 2014: Aparece un misterioso cráter de unos 80 metros de diámetro en una región de Siberia conocida como ' el fin del mundo', a 30 kilómetros de la ciudad de Bovanenkovo (Rusia). La causa más probable de su origen se atribuye a la desaparición del permafrost por la subida de las temperaturas.
0 notes
Text
Capítulo 2
Oliver y yo compartimos clase hasta tercero de secundaria, y aunque nuestra amistad nunca sufrió ningún resquebrajo, sí es cierto que nos distanciamos progresivamente. Cuando empezamos el segundo curso sucedió que ya todos habían formado sus grupos de amistades, y yo, que había estado vagabundeando en múltiples grupos de amigos durante el primer curso, no me encontraba fija en ninguno. Ahí fue cuando viví la verdadera soledad. Llegaba todos los días a casa llorando porque me sentía sola, y desplazada. Rompí mis vínculos con la gente que me había relacionado hasta entonces porque ya ninguno me integraba.
Vivía en un oscuro pozo de oscuridad y tristeza, pero un día, un rayito de luz me iluminó. Escuché que John y Marie, unos compañeros de clase, estaban hablando de una serie que a mi también me gustaba. Es más, me encantaba, así que decidí unirme a la conversación, y pasamos todo el descanso hablando de ella. Me sentía feliz de nuevo de por fin, haber conectado con alguien.
- ¿Puedo ir con vosotros al patio? -les pedí tímidamente, antes de que el profesor nos mandara a cada uno a su sitio.
- Por supuesto que sí -contestó John con una sonrisa. Esa respuesta fue realmente consoladora-. Además, te presentaré al resto del grupo. Somos una pandilla de frikis -se rió entre dientes.
Cuando sonó el timbre, me levanté y me puse detrás de John para seguirlo, aunque no hacía falta perseguirlo, porque él ya contaba conmigo y me estaba esperando. Me llevó a una zona apartada del patio donde había unos bancos cerca de unas ventanas, y allí se encontraba el resto del grupo. No los conocía porque pertenecían a otras clases dentro del mismo curso.
- Os presentó a Avril -dijo John en voz alta-. Es friki también.
Yo me puse muy nerviosa. Saludé con la mano y me senté justo al lado de John.
Para entonces había desarrollado muchos complejos sobre mi misma, que ocultaba. Me preocupaba la opinión que la gente tuviera de mi. Era una niña muy frágil emocionalmente. Uno de ellos era que había nacido con un defecto en la piel, provocado por un mal cierre de las terminaciones vasculares, lo que reslutara en que una gran mancha roja se extendiera por todo mi cuerpo. Pero donde más se veía era en mi pierna izquierda, así que para ocultarlo, siempre llevaba pantalones largos.
Pasaron los días y cada vez me sentía más integrada en el grupo. Descubrí muchas nuevas series, música indie, y películas muy interesantes en nuestros ratos juntos. Con quién hice más migas fue con Marie, ya que compartíamos muchas más cosas de las que creíamos, además de las clases y la serie que lo inició todo. Pero también tracé muchos lazos con Aida, que era una chica muy humilde y cariñosa. Constantemente nos invitaba a su casa; un gran chalet con jardines, piscina y salón amplio, muy luminoso gracias a los ventanales que daban como vistas uno de esos jardines. Pero la parte que más me interesaba era cuando se sentaba a tocar el piano para deleitarnos con sus hermosos covers. Gracias a ella aprendí muchos trucos para mejorar mi práctica con el piano. También dibujaba, y lo hacía muy bien. Los grandes ratos que compartimos ella y yo solas era dibujando e intercambiando consejos.
Así que ya tenía mi grupo de amigos, y estuve con ellos hasta el cuarto curso. Marie y yo nos habíamos hecho prácticamente mejores amigas. Lo hacíamos todo juntas; nos escogíamos para hacer los trabajos grupales, en clase de gimnasia siempre nos uníamos al mismo equipo, y hasta quedábamos algunos fines de semana. También nos dejaban sentarnos juntas en clase. Ella cantaba, y a mí me parecía que lo hacía muy bien. Incluso les enseñaba grabaciones cantando canciones de ella a las amigas que tenía en el pueblo donde vivía. También escribía relatos cortos, y dibujaba, igual que yo. Habíamos forjado una amistad casi de hierro.
Pero cuando alcanzamos el cuarto curso algo empezó a cambiar en ella. Un aura tenebrosa y ambigua empezó a rodearla. Comenzó a contar opiniones que tenía de algunas personas que formaban parte del grupo a sus espaldas. Se quejaba del instituto y del pueblo donde se encontraba éste, y que quería cambiarse al instituto al que iban los amigos de su pueblo. Ahí cada uno es libre de opinar y decidir según sus gustos, pero estábamos ya en el último año, y a mi me dolía escuchar esas palabras después de tanto tiempo juntas. Porque a pesar de que yo también tenía amigas donde vivía, nunca hubiera cambiado para ir con ellas. No lo hubiera cambiado por nada. Empezó a regodearse de que iba a cursar el bachillerato científico para poder inscribirse a Green Peace y salvar ballenas, a la vez que afirmaba que los que cursaban bachillerato artístico eran unos fracasados.
Ella había empezado a tocar la guitarra en tercero, y ya sabía tocar algunas canciones con la guitarra acústica, pero lo cierto era que con la guitarra eléctrica todavía se veía muy verde. Sin embargo, John sí sabía tocar la guitarra eléctrica, y no se le daba nada mal. Pues no tardó mucho en empezar a comentar que ella lo hacía mejor que él a sus espaldas. Era como si necesitara rebajar a los demás para glorificarse a sí misma. Rasgos muy típicos en las personalidades narcisistas.
Nora, otra integrante del grupo, se había decidido por la actuación, y nos comentaba que su propósito era que quería ser actriz. Marie, como no, comentó que nunca lo lograría y que siempre sería una fracasada.
Corté lazos con Marie por un hecho que hizo colmar el vaso. Era domingo por la noche. Me encontraba en la cama dibujando, mientras que a la vez, hablaba con un amigo, Sergy, con quien había mantenido algo más que una amistad. Con Sergy nunca llegué a salir formalmente, porque sí, a mi me gustaba un poco, pero no lo suficiente. Sin embargo, a él sí le gustaba, y mucho, según lo que él decía. Vivía en Barcelona, y nos visitaba algún fin de semana de cada mes. Cuando venía salíamos con mis amigas por el pueblo. Una de ellas, Hanna, me comentó que Sergy le había estado tirando la caña muy directamente, incluso me enseñó las conversaciones para probar lo que decía. Recuerdo que no me molestó para nada, pensé “Hice bien en no salir con él”.
- ¿Pero a ti te gusta? -le pregunté curiosa a Hanna.
- Que va. ¡Es un pesado! -negó con rotundidad. Le dije que a mi no me importaba, que yo no quería nada con él, pero ella se reafirmó en que a ella tampoco le interesaba.
Pues esa noche estábamos hablando Sergy y yo por Whatsapp, cuando de repente en la conversación surgieron temas de amoríos. Me dijo que estaba enamorado de otra persona, a lo que respondí:
- Sé que te gusta Hanna. Ella me lo dijo.
- ¡Pero qué dices! Si yo estoy saliendo con Marie -respondió tajante.
Un cubo de hielo me acababa de caer en la cabeza. Era imposible que se conocieran si no era a través de mi. Yo era el nexo vinculante, y yo no los había presentado en ningún momento.
- ¿Cómo?, ¿Marie? -pregunté completamente perpleja-. ¿Mi amiga del instituto?
- Sí, ella. Llevamos 3 meses saliendo juntos. ¿No te lo había dicho?
- Pues no -respondí en seco. Finalizando la conversación por mi parte.
Fue entonces cuando busqué a Marie entre mis contactos para preguntarle si era cierto lo que acababa de ver.
- Sí…-respondió ella-. No sabía cómo decírtelo para que no te enfadaras.
Esta vez sí que me enfadé. Pero no por estar saliendo con Sergy, sino por no contármelo. ¡Tres meses! A ella ya no le respondí nada más. Al día siguiente se lo expliqué a Aida, y se ve que ya lo sabían todos. Todos menos yo. Aida me contó que una de las veces que nos invitó a su casa a dormir, en un descuido, Marie cogió mi móvil a hurtadillas y allí encontró el contacto de Sergy. Así que ya eran dos hechos los que me hicieron rabiar; la primera, ocultarle a tu supuesta mejor amiga tu nueva relación, y la segunda, romper mi privacidad hurgando en conversaciones de mi móvil a mis espaldas. Tenía el corazón roto y nublado de incertidumbre. ¿Por qué le haría eso a una persona que quiere? No pude evitar encogerme en mi silla y dejar que las lágrimas brotaran por mi rostro.
A partir de ese día el grupo quedó dividido. En un principio sólo me acompañaba John, pero con el paso de los días , más miembros comenzaron a acercarse a nosotros.
Con Marie todavía había un trabajo pendiente de la clase de informática que teníamos que hacer juntas. Ya no me sentaba a su lado, y los ordenadores estaban distribuidos en filas verticales paralelas a la pared, ubicados a ambos extremos de las mesas, y yo me sentaba en un extremo, pero justo al otro lado se sentaba Marie. Me llamó, para mi sorpresa, asomando su cabeza entre los monitores.
- Eh, el trabajo. ¿Quieres que lo terminemos juntas o cada una por su lado?- preguntó con desgana, acompañado de un resoplo.
Asomé mi cabeza.
- Prefiero ir por separado -respondí, aparentando un tono conciliador.
- Muy bien -contestó con tono reprochante mientras levantaba su barbilla. Echó la cabeza hacia atrás y se escondió en su pantalla. Esa sería la última vez que hablaríamos.
Estábamos a principios de Marzo, y John, Mireia, Astrid y Jorge, decidimos quedarnos después de clases para pasar el rato juntos. Al salir del instituto, fuimos a un bar a comprar unos bocadillos para comer, y nos dirigimos a una pista de basquet vacía para sentarnos en las gradas y tomar un poco el Sol. Los hechos que rompieron mi amistad con Marie habían sido recientes, y John sí sabía el porqué, pero los demás no, así que decidí contárselo al resto. Todos se quedaron boquiabiertos ante lo que estaba relatando. Hasta ese momento creía que alomejor había exagerado en mi comportamiento. Analizaba mi caso, y en realidad, como había mencionado antes, Sergy y yo, no teníamos nada más que una amistad. No era como si mi mejor amiga hubiera inicado una relación con mi novio. En realidad me tendría que haber dado igual, aceptarlo, y alegrarme por ellos. Pero la reacción de el resto de la gente me dio la pista de que alomejor sí era lo suficientemente grave.
- Pero no es sólo por esto por lo que ya no puedo más -añadí-. Es por las continuas faltas de respeto que llevaba acumulando días, y los comentarios hacia vosotros a vuestras espaldas. Sumado a los humos de superioridad que ha cogido -confesé con la cabeza inclinada y la mirada perdida en el suelo.
- Sí, es cierto. También a mí me habló mal de ti -murmuró la voz de Astrid.
Levanté la mirada para encontrar la suya, atenta a su confesión.
- Dijo que si eras una creída por dibujar bien. Que no tenías ni puta idea de tocar el piano y que seguramente eras una falsa con tus amistades del pueblo -confesó.
A estas alturas no esperaba menos por parte de Marie, aunque eso no evitó que me sentara como una estaca ardiendo en el corazón. Nunca hubiera creido que Marie hubiera dicho eso de mí.
A raíz de ese encuentro post-classes, muchos empezaron a acercarse a nosotros, haciéndole de esta manera inevitable, el vacío a Marie. Ella siempre me culpó de eso.
No fue nada fácil vivir esa situación de tensión lo que quedaba de curso. Cuando me encontraba en clase dibujando, a veces dibujaba algo que me parecía que a Marie le haría gracia, y mi mente traicionera ordenaba a mis ojos que buscaran por la sala el fantasma de lo que un día fue mi mejor amiga para enseñárselo.
Como es evidente, también corté lazos con Sergy, que ahora era la pareja oficial de Marie, y a pesar de que en algún momento esa relación se acabó, no volví a tener contacto con ninguno de los dos.
0 notes
Photo
O mais forte dos estranhos por Charles Bukowski você não os verá com frequência porque onde quer que a multidão esteja eles não estão. estes estranhos, não muitos mas do meio deles vêm as poucas boas sinfonias os poucos bons livros e as outras obras. e do meio dos melhores entre os estranhos talvez nada. eles são suas próprias telas seus próprios livros sua própria música suas próprias obras. às vezes acho que posso vê-los - vamos dizer um certo velho sentado num certo banco de uma certa maneira ou o vislumbre de uma face que se volta em outra direção em um automóvel que passe ou em um certo mover de mãos de um empacotador ou em- pacotadora enquanto guarda as compras do supermercado. às vezes é alguém mesmo com quem você tem vivido por algum tempo - você notará um rápido e luminoso lampejo nunca visto neles anteriormente. às vezes você só notará suas existências subitamente em vívida recordação alguns meses alguns anos depois que eles tiverem ido. lembro de um deles - ele tinha cerca de vinte anos bêbado às dez da manhã olhando para um espelho quebrado em Nova Orleans o rosto sonhador contra as paredes do mundo para onde eu fui? #bukowski https://www.instagram.com/p/Cp3PaQzvaZW/?igshid=NGJjMDIxMWI=
0 notes
Photo
Precio 850€ Alquiler de piso en Arrancapins Extramurs Valencia Características básicas 50 m² construidos 2 habitaciones 1 baño Balcón Segunda mano/buen estado Armarios empotrados Orientación este, oeste Amueblado y cocina equipada Calefacción individual: Bomba de frío/calor Edificio Planta 3ª exterior Con ascensor Equipamiento Aire acondicionado Certificado energético En trámite Piso a estrenar de 50m, decorado, muy luminoso, exterior. Totalmente nuevo, amueblado con electrodomésticos de calidad, horno, microondas, frigorífico, lavadora y lavavajillas a estrenar. Aire acondicionado frio/calor. Zona céntrica y muy cómoda con supermercados, ambulatorio y bancos. todo muy fácil para vivir muy bien. (en Arrancapins) https://www.instagram.com/p/CcvIGGCNwDO/?igshid=NGJjMDIxMWI=
0 notes
Photo
Banco Centrale con Vetrina 43374:
Struttura in legno bianco lucido laminato con finitura in cromo per un design moderno e luminoso.
Piano in vetro trasparente per un’esposizione elegante dei prodotti o delle promozioni.
Ripiano doppio con cassetto per offrire spazio aggiuntivo e praticità al cassiere.
Misure: 135×75 h91 CM per una versatilità ottimale.
Disponibilità: Attualmente, sono disponibili 2 elementi uguali del Banco Centrale.
Troverai anche altri complementi d’arredo della stessa serie per mantenere un design coordinato nel tuo spazio commerciale.
Hashtag: #BancoCentrale #ArredamentoCommerciale #DesignModerno
Articolo USATO in DISCRETE condizioni
Visionabile fino ad esaurimento scorte presso il Centro Arredi per Negozi di Via Conte Federico, 272 a Palermo.
per maggiori info chiamaci al numero whatsapp 0917460288
0 notes