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Climate Impulse: Il primo volo non-stop intorno al mondo con un aereo a idrogeno verde
Un progetto rivoluzionario per un futuro a zero emissioni.
Un progetto rivoluzionario per un futuro a zero emissioni. Il 18 ottobre 2024, al Centro Congressi di Alessandria, la società Syensqo ha presentato il progetto Climate Impulse, il primo volo non-stop intorno al mondo alimentato completamente a idrogeno verde, previsto per il 2028. Questo progetto ambizioso e innovativo, di cui Syensqo è il principale partner tecnologico, mira a rivoluzionare…
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IL PRIMO VOLO ECOLOGICO ATTRAVERSA L’OCEANO
È atterrato negli Stati Uniti il primo volo transatlantico di un aereo passeggeri alimentato solo con carburanti sostenibili.
La traversata dall’aeroporto Heathrow di Londra all’aeroporto JFK di New York è stata realizzata da un Boeing 787 della Virgin Atlantic ed è finora l’unico nel suo genere ad avere percorso una rotta così lunga senza utilizzare carburanti fossili. “La storia è stata fatta” ha dichiarato appena atterrato Mark Harper il ministro dei trasporti britannico, presente a bordo. Per il volo sono state utilizzate 50 tonnellate di carburante per aviazione sostenibile (il cosiddetto SAF) ottenuto per l’88% da grassi di scarto e per la restante parte dagli scarti della produzione di mais. I Sustainable Aviation Fuel possono essere prodotti da diverse fonti alternative sostenibili tra cui residui di coltivazione, rifiuti domestici e oli da cucina ma anche grasso animale, sfalci di erba ed alghe, dai rifiuti solidi urbani e dai residui forestali.
L’utilizzo di questo carburante produce circa il 70% in meno di emissioni di carbonio rispetto ai combustibili tradizionali. Oggi già circa lo 0,1% del carburante utilizzato per i voli è SAF. Numerose aziende sono state coinvolte nel progetto, tra cui il produttore di motori Rolls-Royce e il gruppo energetico BP. Il fondatore della Virgin, Richard Branson, ha dichiarato che “ci vorrà un po’ di tempo” prima che ci siano abbastanza SAF da poter utilizzare per tutti. “Ma da qualche parte bisogna iniziare” ha aggiunto. “E se non dimostrassimo che è possibile farlo, non otterremo mai di produrre carburante sostenibile per l’aviazione.”
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Fonte: Virgin; foto di Pexels
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Vueling è stata premiata come Best Airline
Molti membri della comunità globale di sviluppo delle rotte erano presenti alla ventottesima edizione della Routes World Awards, dando vita ancora una volta a una piattaforma di discussione che plasmerà il futuro del settore. Il premio è un riconoscimento per i vettori che hanno fornito un supporto significativo agli aeroporti e alle destinazioni nel generare una crescita economica sostenibile per le regioni coinvolte. Dà quindi valore al duro lavoro e all’impegno di Vueling nello sviluppo di un futuro più sostenibile per la compagnia aerea e i suoi partner, con un focus chiave su collaborazioni a lungo termine e rotte redditizie. Allo stato attuale, oltre l’85% delle nuove rotte di Vueling supera il limite critico dei tre anni, quando una rotta è generalmente considerata matura. “Siamo lieti di essere stati riconosciuti dalla Routes World Conference come la migliore compagnia aerea del 2023” – ha commentato Jordi Pla, Director Network Strategy and Long-Term Planning – “Questo premio è il risultato di un enorme sforzo collettivo all’interno del team di Vueling e testimonia il nostro impegno nel migliorare il modo in cui il settore affronta partnership e collaborazioni a lungo termine”. A proposito di Vueling Vueling, compagnia aerea parte del gruppo IAG, è una delle principali compagnie low-cost in Europa ed è un vettore chiave per le connessioni in Spagna. Inoltre, è leader presso l’aeroporto Josep Tarradellas di Barcellona-El Prat, sua base principale, e in altri mercati importanti come la città di Bilbao e tra la penisola iberica e le Isole Baleari e le Canarie. Vueling si impegna costantemente nella crescita a livello internazionale, grazie ai suoi investimenti nelle basi di Londra Gatwick, Parigi Orly, Amsterdam, Firenze e Roma. Per la stagione invernale, la compagnia ha una rete di 213 rotte a corto e medio raggio in Europa, Nord Africa e Medio Oriente, operate con una flotta totale di 124 Airbus A319, A320, A320neo e A321. In termini di sostenibilità e come parte di IAG, l’impegno di Vueling per l’ambiente è assoluto: la società si è impegnata a raggiungere zero emissioni nette di carbonio entro il 2050 attraverso l’attuazione della strategia FlightPath Net Zero e a operare il 10% dei suoi voli con carburante per aviazione sostenibile entro il 2030. Read the full article
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L’ascesa Dell’aviazione Sostenibile: Esplorare I Progressi Delle Tecnologie Eco-Compatibili
Nel mondo di oggi, dove le preoccupazioni ambientali sono di primaria importanza, l’industria dell’aviazione sta subendo una notevole trasformazione verso la sostenibilità. In questo avvincente articolo, approfondiamo gli entusiasmanti progressi e le tecnologie innovative che stanno rivoluzionando i viaggi aerei, con una forte attenzione alla riduzione dell’impatto del settore sul nostro pianeta. Unitevi a noi in questo viaggio alla scoperta degli affascinanti sviluppi dell’aviazione sostenibile e di come questi stiano aprendo la strada a un cielo più verde ed ecologico. Preparatevi a volare con noi in un futuro in cui sostenibilità e aviazione vanno di pari passo!
Propulsione elettrica:
L’era degli aerei a propulsione elettrica è ormai alle porte. Grazie ai progressi della tecnologia delle batterie e dei sistemi di propulsione elettrica, i produttori di aerei stanno sviluppando velivoli elettrici che producono zero emissioni durante il volo. Questi velivoli utilizzano motori elettrici, alimentati da batterie avanzate, per azionare le eliche o i rotori. Eliminando la dipendenza dai combustibili fossili tradizionali, gli aerei elettrici riducono significativamente le emissioni di gas serra e l’inquinamento acustico. Ci addentreremo nell’intrigante regno della propulsione elettrica e vedremo come sta influenzando il futuro dell’aviazione.
Carburanti sostenibili:
Un altro aspetto cruciale dell’aviazione sostenibile è lo sviluppo e l’utilizzo di carburanti alternativi. I biocarburanti derivati da fonti rinnovabili come alghe, oli di scarto e materie prime vegetali offrono una soluzione promettente. Questi carburanti sostenibili possono essere miscelati con i carburanti tradizionali per jet o utilizzati come opzione indipendente, riducendo notevolmente le emissioni di anidride carbonica e di altri inquinanti nocivi. Scopriremo la scienza alla base dei carburanti sostenibili, i loro metodi di produzione e il potenziale che hanno nel rendere i viaggi aerei più ecologici.
Materiali leggeri:
L’uso di materiali leggeri può migliorare drasticamente l’efficienza ecologica e dei consumi di un aeroplano.
Nella produzione di aeroplani, l’uso di materiali compositi avanzati, come i polimeri rinforzati con fibra di carbonio, è in crescita. Questi materiali non solo sono più resistenti dei metalli tradizionali, ma sono anche molto più leggeri, con conseguente riduzione del consumo di carburante e delle emissioni. Ci addentreremo nell’affascinante mondo dei materiali leggeri e del loro ruolo nel rendere l’aviazione più sostenibile.
Per ridurre al minimo la resistenza aerodinamica e aumentare l’efficienza complessiva, nei progetti degli aerei vengono introdotti miglioramenti aerodinamici come le winglet e le fusoliere aerodinamiche. Queste modifiche aiutano a ridurre al minimo il consumo di carburante e le emissioni, massimizzando al contempo le prestazioni dell’aereo. Esploreremo i progressi aerodinamici all’avanguardia che stanno trasformando il modo in cui vengono progettati gli aerei e come contribuiscono a rendere più ecologica l’industria dell’aviazione.
Gestione del traffico aereo:
Sistemi efficienti di gestione del traffico aereo sono fondamentali per un’aviazione sostenibile. Le moderne tecnologie vengono utilizzate per snellire le rotte di volo e facilitare il traffico aereo, come gli algoritmi basati sui dati e il monitoraggio meteorologico in tempo reale. Riducendo al minimo il tempo trascorso negli schemi di attesa e ottimizzando le traiettorie di volo, gli aerei possono ridurre il consumo di carburante e le emissioni. Esamineremo come questi sistemi intelligenti di gestione del traffico aereo stiano rendendo il trasporto aereo più sostenibile e rispettoso dell’ambiente.
Operazioni aeroportuali sostenibili:
L’aviazione sostenibile va oltre l’aeromobile stesso e comprende le operazioni aeroportuali. Gli aeroporti stanno attuando varie iniziative per ridurre al minimo la loro impronta ambientale, come l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, l’implementazione di infrastrutture efficienti dal punto di vista energetico e la riduzione della produzione di rifiuti. Scopriremo le pratiche innovative adottate dagli aeroporti di tutto il mondo per promuovere la sostenibilità e ridurre al minimo l’impatto ambientale complessivo dei viaggi aerei.
La navigazione aerea viene rivoluzionata dallo sviluppo della “prossima generazione” di tecnologie per il controllo del traffico aereo.
La precisione e l’efficacia della gestione del traffico aereo sono migliorate grazie a tecnologie di nuova generazione come l’Automatic Dependent Surveillance-Broadcast (ADS-B) e i sistemi di navigazione satellitare. Questi progressi consentono di ottenere rotte di volo più dirette e ottimizzate, riducendo il consumo di carburante e le emissioni. Analizzeremo come queste tecnologie all’avanguardia per il controllo del traffico aereo stiano contribuendo a rendere più ecologica l’industria dell’aviazione.
Gestione dei rifiuti e riciclaggio:
L’aviazione sostenibile va oltre il volo stesso e comprende le pratiche di gestione dei rifiuti e di riciclaggio. Aeroporti e compagnie aeree stanno implementando strategie complete di gestione dei rifiuti per ridurne al minimo la produzione e massimizzarne il riciclo. Dalla segregazione dei flussi di rifiuti alla promozione di alternative di imballaggio sostenibili, queste iniziative contribuiscono a ridurre i rifiuti in discarica e a promuovere un’economia circolare nel settore dell’aviazione. Scopriremo le pratiche innovative di gestione dei rifiuti adottate da aeroporti e compagnie aeree di tutto il mondo per ridurre al minimo l’impatto ambientale.
Tecnologie di riduzione del rumore:
Il rumore degli aerei è da tempo una preoccupazione per le comunità vicine agli aeroporti. Per affrontare questo problema, il settore sta investendo in tecnologie avanzate di riduzione del rumore. Dal design migliorato dei motori ai carrelli di atterraggio più silenziosi, queste innovazioni mirano a ridurre al minimo l’inquinamento acustico durante il decollo, l’atterraggio e il rullaggio. Esploreremo l’affascinante mondo delle tecnologie di riduzione del rumore e il loro ruolo nel creare una coesistenza più armoniosa tra gli aeroporti e le comunità vicine.
Design sostenibile della cabina:
Anche gli interni di un aeromobile svolgono un ruolo nell’aviazione sostenibile. Le compagnie aeree stanno adottando un design di cabina ecologico che privilegia l’efficienza energetica e il comfort dei passeggeri. Dall’utilizzo di materiali leggeri e riciclabili all’incorporazione di sistemi di illuminazione e ventilazione ad alta efficienza energetica, il design sostenibile della cabina mira a ridurre il consumo energetico e l’impatto ambientale senza compromettere l’esperienza dei passeggeri. Approfondiremo gli interessanti progressi nella progettazione di cabine sostenibili che stanno plasmando il futuro dei viaggi aerei.
Integrazione delle energie rinnovabili:
Gli aeroporti stanno adottando fonti di energia rinnovabile per alimentare le loro attività. Per produrre energia pulita e sostenibile per gli edifici aeroportuali, si stanno costruendo sistemi di energia solare, turbine eoliche e sistemi di energia geotermica.
Gli aeroporti stanno riducendo drasticamente la loro impronta di carbonio passando dai combustibili fossili alle fonti di energia rinnovabili. Esploreremo il ruolo dell’integrazione delle energie rinnovabili nel rendere gli aeroporti più verdi e sostenibili.
Partenariati e collaborazioni:
Il raggiungimento di un’aviazione sostenibile richiede la collaborazione tra le parti interessate del settore. Compagnie aeree, produttori di aeromobili, aeroporti ed enti normativi stanno unendo le forze per promuovere l’innovazione e implementare pratiche sostenibili. Si stanno formando partnership per sviluppare e condividere tecnologie eco-compatibili, scambiare le migliori pratiche e lavorare per raggiungere obiettivi comuni di sostenibilità. Esamineremo il potere delle collaborazioni e dei partenariati nel promuovere l’ascesa dell’aviazione sostenibile.
Compensazione di carbonio e scambio di emissioni:
Per affrontare l’impronta di carbonio dei viaggi aerei, l’industria aeronautica sta implementando programmi di compensazione del carbonio e di scambio di emissioni. Questi programmi consentono alle compagnie aeree di compensare le proprie emissioni finanziando iniziative come la riforestazione o progetti di energia rinnovabile che riducono le emissioni di gas serra.
Analizzeremo come la compensazione delle emissioni e lo scambio di quote di emissione svolgano un ruolo fondamentale nel raggiungimento della neutralità delle emissioni di carbonio nel settore dell’aviazione.
Pratiche di economia circolare:
Il concetto di economia circolare sta prendendo piede nel settore dell’aviazione. Le compagnie aeree e i produttori stanno adottando pratiche di economia circolare concentrandosi sulla riduzione dei rifiuti, sul riutilizzo dei materiali e sul riciclaggio dei componenti. Questo approccio promuove un ciclo di vita più sostenibile per gli aeromobili e aiuta a minimizzare l’impatto ambientale associato alla produzione e allo smaltimento degli aeromobili. Approfondiremo le pratiche innovative di economia circolare adottate dagli operatori del settore aeronautico.
Gestione sostenibile della catena di fornitura:
L’aviazione sostenibile va oltre le operazioni di volo e comprende l’intera catena di fornitura. Per garantire che i fornitori soddisfino i criteri di sostenibilità, le compagnie aeree e i produttori collaborano attivamente con loro. Ciò include l’approvvigionamento di materiali sostenibili, la riduzione delle emissioni di trasporto e la promozione di pratiche etiche e responsabili lungo tutta la catena di fornitura. Esamineremo come la gestione sostenibile della catena di fornitura sia parte integrante della creazione di un’industria aeronautica più verde.
Infrastrutture aeroportuali ecologiche:
Gli aeroporti si stanno trasformando in hub sostenibili grazie all’adozione di pratiche infrastrutturali verdi. Dagli edifici dei terminal ad alta efficienza energetica all’uso di fonti di energia rinnovabili e alle misure di conservazione dell’acqua, gli aeroporti stanno riducendo il loro impatto ambientale e migliorando la loro sostenibilità complessiva. Esploreremo le iniziative innovative di infrastruttura verde messe in atto dagli aeroporti di tutto il mondo.
Sensibilizzazione ed educazione del pubblico:
Sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere l’educazione all’aviazione sostenibile è fondamentale per promuovere un cambiamento positivo. Iniziative come campagne ambientali, programmi educativi e partnership incentrate sulla sostenibilità mirano a coinvolgere i passeggeri e la comunità in generale nel sostegno ai viaggi aerei ecologici. Evidenzieremo l’importanza della consapevolezza e dell’educazione del pubblico nel promuovere una cultura dell’aviazione sostenibile.
Regolamenti e politiche governative:
I regolamenti e le politiche governative svolgono un ruolo significativo nel definire la direzione dell’aviazione sostenibile. Dalla definizione degli standard di emissione alla promozione della ricerca e dello sviluppo di tecnologie eco-compatibili, i governi sono cruciali nel guidare le iniziative di sostenibilità. Esamineremo l’impatto delle normative e delle politiche governative sul progresso dell’aviazione sostenibile.
Sommario:
Oltre all’aumento dell’uso di carburanti alternativi per ridurre le emissioni, parliamo della crescita della propulsione elettrica e di come potrebbe trasformare il trasporto aereo. I materiali leggeri e i miglioramenti aerodinamici vengono esaminati come elementi cruciali per migliorare l’efficienza del carburante e ridurre l’impatto ambientale. Inoltre, esaminiamo l’importanza dei sistemi avanzati di controllo del traffico aereo, della gestione dei rifiuti e delle pratiche di riciclaggio per realizzare un’aviazione sostenibile.
Si evidenzia anche l’importanza delle tecnologie di riduzione del rumore, del design sostenibile delle cabine, dell’integrazione delle energie rinnovabili, dei partenariati e delle collaborazioni per guidare il settore verso un futuro più verde. La compensazione delle emissioni di carbonio, le pratiche di economia circolare, la gestione sostenibile della catena di fornitura, le infrastrutture aeroportuali ecologiche, la sensibilizzazione del pubblico e le normative governative vengono esaminate come fattori essenziali per la creazione di una cultura dell’aviazione sostenibile.
Attraverso questa esplorazione completa, ci proponiamo di mostrare i notevoli progressi e le iniziative che stanno trasformando l’industria dell’aviazione in una più ecologica e sostenibile. Unitevi a noi in questo viaggio illuminante per scoprire gli affascinanti sviluppi che stanno aprendo la strada a un cielo più verde e sostenibile. Insieme, ci lanceremo verso un futuro in cui la sostenibilità e l’aviazione andranno di pari passo.
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Drone per il trasporto di sangue, storia di un progetto innovativo
Cerba dà inizio alla rivoluzione del trasporto dei campioni biologici dai punti prelievo ai laboratori di analisi. Si è concluso con successo il primo volo sperimentale con drone per il trasporto di sangue. Possibilità di assistere i pazienti anche nelle località più remote e riduzione dei tempi tra l’esecuzione del prelievo ed il referto delle analisi. Drone per il trasporto di sangue, il primo volo sperimentale Utilizzare i droni per superare le difficoltà logistiche del trasporto di campioni biologici nei laboratori analisi da oggi è una soluzione possibile. Pronti per un futuro in cui provette di sangue e altri campioni non testati dai punti prelievo raggiungono i centri di analisi consentendo a tutti i pazienti di qualunque località, anche remota, di usufruire dalla capacità analitica di grandi laboratori all’avanguardia. Cerba HealthCare Italia, realtà italiana impegnata nella diagnostica ambulatoriale e nelle analisi cliniche con 400 sedi sul territorio nazionale ha svolto i primi test sperimentali di mobilità aerea avanzata che hanno interessato varie sedi della struttura sanitaria nell’area della Città metropolitana di Milano, in particolare i centri prelievo Cerba HealthCare Italia di Opera e Rozzano. I voli sono stati operati dalla società Nimbus che ha progettato e costruito il drone e il sistema di contenimento dei campioni, con la supervisione di D-Flight, la società del Gruppo ENAV che eroga i servizi per la gestione del traffico dei droni, e di ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile). Le parole di Michele De Chirico, Chief Operation Officer di Cerba HealthCare Italia Parliamo, ora, nel dettaglio di questo tanto innovativo quanto importante progetto con le parole di Michele De Chirico, Chief Operation Officer di Cerba HealthCare Italia. Con lui scopriremo meglio tutto il progetto e le sue potenzialità: Cos'è Cerba HealthCare Italia? Parte di un gruppo internazionale dedicato alla diagnostica ambulatoriale e alle analisi cliniche presente in 16 nazioni, Cerba HealthCare Italia è specializzata nei settori dei laboratori analisi, medicina dello sport, medicina del lavoro, radiologia, poliambulatori e service lab. Nel nostro Paese è presente in 16 regioni, più di 400 tra centri medici e di prelievo, 23 laboratori. Ogni anno esegue più di 25 milioni di esami e offre i suoi servizi a oltre 6 milioni di pazienti. Parliamo di questo importante progetto, di cosa si tratta e quali sono le sue potenzialità? L’aspetto davvero innovativo del progetto è la possibilità di unire un Servizio Sanitario di Prossimità facilmente raggiungibile dal paziente, alla qualità clinica garantita dall’esecuzione delle analisi presso una grande piattaforma di laboratorio. Si tratta di accorciare i tempi tra l’esecuzione del prelievo e l’esito delle analisi, ma non solo, anche di migliorare l’assistenza ai pazienti in ambiti più remoti e meno facilmente raggiungibili con i mezzi di logistica tradizionali. È stato scelto di compiere il volo in modalità “BVLOS”, senza contatto visivo del pilota con il drone, rendendo l’esperimento quanto il più vicino possibile alle condizioni reali che caratterizzeranno questi voli in futuro. Il risultato dei test ci spinge a proseguire sulla strada dell’innovazione Com'è andato il primo volo di prova con il drone per il trasporto di sangue? L’aeromobile si è alzato in volo e ha terminato l’operazione senza intoppi per i campioni da analizzare che hanno viaggiato in un box appositamente progettato e certificato a seguito di numerosi drop test. Le analisi eseguite all’arrivo hanno certificato l’integrità biologica dei campioni. Sono state adottate tutte le misure di sicurezza con il drone che si conferma quindi un alleato prezioso, nonché una soluzione sostenibile full electric, per evitare ritardi e impedimenti connessi al traffico cittadino su percorsi lunghi o particolarmente congestionati. Quali sono le vostre sensazioni dopo questo primo test? Si tratta del primo trasporto aereo di campioni di sangue ancora da analizzare testato in Italia tramite drone. Siamo entusiasti dell’esito positivo dei test di oggi: il trasporto di materiali annoverati tra quelli “pericolosi – dangerous goods” dimostra la possibilità di avvicinare il paziente ad un servizio tempestivo e capillare. Foto di Thomas Ehrhardt da Pixabay Read the full article
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Emissioni zero
Oggi sappiamo - come certifica lo United Nations Environment Program nel suo Emissions Gas Report del 2018 - che la temperatura della Terra è destinata ad aumentare di circa 3°C entro il 2100, cioè il doppio del limite di 1,5°C di riscaldamento sancito dall’Accordo di Parigi. Sappiamo che i danni indotti dal cambiamento climatico si moltiplicano a vista d’occhio. Sappiamo che per restare al di sotto della soglia di 1,5°C di riscaldamento, occorre azzerare le emissioni nette di gas serra entro il 2050, e poi mantenere un saldo negativo.
Il bilancio globale 2018 dei disastri legati al clima è di oltre 200 miliardi di dollari: solo gli Usa hanno perso in media 100 miliardi di dollari all’anno nel periodo 2014-2018. A causa del cambiamento climatico i costi assicurativi sono destinati ad aumentare. Per questo occorrono due cambiamenti principali, come scrive Jeffrey D. Sachs sul Sole24ore: un sistema energetico globale basato su fonti zero-carbon e un sistema agricolo globale improntato a uno sfruttamento sostenibile di risorse idriche e suolo. Ma che vuol dire?
Che disponiamo di tecnologie necessarie a vincere la sfida: eolico, solare, idroelettrico e altre fonti di energia zero-carbon possono interamente sostituire il carbone, il petrolio e il gas naturale (metano). Le automobili del futuro saranno alimentate a elettricità green anziché a petrolio. Nel caso di sistemi di trasporto che non si prestano all’alimentazione a batterie, come shipping oceanico e aviazione a lungo raggio, l’elettricità green può essere usata per produrre combustibili puliti, come l’idrogeno. Anche gli edifici possono essere riscaldati a elettricità (con le pompe di calore) anziché a gasolio. E l’adozione di un nuovo modello di sfruttamento del suolo completa il quadro. Non resta che passare all’azione.
#2050#sostenibility#sostenibilità#ambiente#zerocarbon#shipping#jeffrey sachs#unep#emergenza climatica#fridaysforfuture
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Parliamo di U-boot.
Innanzitutto riflettiamo sui numeri di una guerra così distorta, tanto aspra quanto oscura, i tedeschi erano, oltremodo sconfitti e richiusi nel quadro internazionale, usciti da un periodo di fame e disoccupazione, mai così penoso. incredibilmente incrementarono le loro riserve monetarie stampando valuta e superando quell‘abisso chiamato inflazione.
Poi successivamente le classi di intellettuali internazionali delusi dalla grande guerra e nell’appoggio di diverse figure carismatiche e personalità della società civile rinegoziarono i famosi trattati di non belligeranza e fortificarono il loro territorio costruendo infrastrutture basilari per il trasporto di risorse chiave a quell’industria assetata di quelle innovazioni, figlie del caro progresso scientifico; il settore energetico si prefigeva di fornire soluzioni potenti alla distribuzione di quei servizi essenziali per motoriazzare un monopolio diesel-automobilistico, cantieristico e metallurgico per il quale si attingevano grosse quantità di quei preziosi stoccaggi e oleodotti cari dall'occidente all'oriente, carburante indispensabile, sacro e tanto fondamentale per alimentare le fabbriche nel pieno di una staffetta per riarmare la macchina militare del 3 reich, ma anche le prestigiose compagnie angloamericane.
Diventava fondamentale espandere i confini geopolitici a quello spazio vitale così sbandierato per rendere sostenibile un sistema di vita che si poggiasse su motivazioni aggressive e finalizzate allo sfruttamento smoderato dei giacimenti all’estero, e della gente qualificata per es: nel caso del petrolio in Libia o della manodopera polacca.
Dagli “avamposti” portuali segreti e non, partivano transatlantici ma anche sommergibili, i nodi ferroviari di un continente si incontravano a Berlino, aeroporti sparpagliati in ogni dove indicavano l’impegno che la Germania stava facendo per collegare una nazione al resto d’Europa, per dominare sul resto del mondo.
Si creava un incastro di opportunità, una rete di stazioni radio, di comunicazioni articolata nello scacchiere di un controllo del territorio pressoché totale, nelle frontiere e nei movimenti di merce e persone; dal “traffico ” che era gestito in maniera a dir poco paranoica, fino alle prime vere e proprie forme di trasmissione codificate per grezzi lanciatori missilistici, sebbene questi restarono fino al 1940 pura esperienza in fase di collaudo; per finire al transito delle merci minerarie che intersecavano le maglie di quelle dogane colabrodo in un continente in contraddizione “letteralmente indifferente”, quasi rinchiuso nella filosofia di ridefinire degli schemi perdenti, ottusi e scadenti..e ancora accordi commerciali, di sfruttamento e di immagazzinamento .. da quel gasolio che avrebbe rifornito un decennio di scorte alle divisioni più sanguinarie del secolo, fino alle centinaia di milioni di barili di kerosene che consentirono alla Germania Hitleriana di dotarsi della più grande aviazione di tutti i tempi, in uno sproposito che impiegava quei famigerati motori a turbina in tutti gli aspetti tecnologici possibili: dal Flettner Fl 282 "Kolibri" primo vero elicottero da combattimento al suolo antifanteria dotato di missili a corto raggio anticarro, fino a quella dozzina di migliaia di Tiger 1, Tiger 2 e Tiger 3/E100 potentissimi nello sferrare attacchi sulle lunghe distanze cannoneggiando pure bersagli in movimento. Il mito dell'esercito ariano non era solo una propaganda ma un arsenale di 50000 aerei fra Stuka e Mes. e +100000 unità Flak-Panzer4, Panzer4-Pak40, e svariate migliaia di sottoversioni ben attrezzate altrettanto corazzate e ricompartimentate in un ordine e in una tradizione che somigliava a quella degli squadroni della morte. Gli U-boot nati per primeggiare nei mari di tutto il mondo ebbero la loro massima evoluzione nel lanciatore balistico riconfigurato nella classe Enigma equipaggiato a bordo con un primo grossolano sistema d’arma computerizzato che codificava le istruzioni e le coordinate di un bersaglio in una sequenza a destinazione (senza ricalcolo); infatti per ogni missile esemplare (privo di una telemetria per il puntamento) che installava una scheda di controllo vettoriale esisteva un sofisticato aggregato di circuiti stampati meccanismi di processamento simili e precursori dei segnapassi Clocking nelle CPU odierne, per controllarne angolo, discesa e accensione del propulsore durante la traiettoria, tarati da un ricevitore per la trasmissione di routine cifrate onde prevenire la cattura del sommergibile o il suo sabotaggio. Ogni cosa, ogni fatto è spiegabile perché la storia si ripete e con essa le atrocità che gli uomini sono costretti a compiere.
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Leonardo e Falcon Aviation Services lanciano un innovativo concetto di mobilità urbana che unisce eliporto, aree commerciali e lounge
Leonardo e l’operatore elicotteristico Falcon Aviation Services degli EAU lanciano al Dubai Air Show un nuovissimo concetto di terminal dedicato a elicotteri e convertiplani. L’iniziativa mira a soddisfare la crescente domanda per una moderna e sostenibile mobilità verticale e un sempre maggior livello di accessibilità alle aree urbane. Il nuovo terminal combinerà eliporto, aree commerciali e lounge in un’unica soluzione integrata. Il terminal permetterà lo sviluppo di una rete di collegamenti ‘point to point’ per trasferimenti all’interno di aree urbane e tra le città. Agli utenti e ai passeggeri che ricorrono a trasporti VIP e charter saranno forniti livelli di servizio generalmente disponibili solo in strutture aeroportuali private più grandi e lontane dal centro città e dalle aree urbane. Il terminal presenta un design altamente eco-compatibile e modulare con l’impiego di materiali riciclabili e la possibilità, se necessario, di essere trasportato presso altre località. Un terminal con queste caratteristiche sarà costruito a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, il prossimo anno in prossimità dell'area di Expo 2020, per supportare le operazioni di trasporto in elicottero da e verso il sito dell’Esposizione Universale. L’operatore elicotteristico degli Emirati Arabi Uniti Falcon Aviation Services utilizzerà il nuovo terminal per fornire i suoi servizi di trasporto. Per questa iniziativa Leonardo e Falcon Aviation Services faranno leva sulla loro solida partnership nella regione, offrendo ai clienti esperienze di volo esclusive. Con una quota di mercato negli Emirati Arabi Uniti pari al 90% della flotta di elicotteri VIP, Leonardo confermerà la propria leadership anche sul fronte dell'innovazione del volo verticale per trasporto passeggeri, esponendo presso il nuovo terminal il convertiplano AW609. Il velivolo commerciale con capacità di decollo e atterraggio verticale più veloce al mondo è destinato ad inaugurare una nuova era nei collegamenti tra città, con benefici senza precedenti anche per le aree urbane degli Emirati Arabi Uniti e della regione del Golfo. Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo, ha dichiarato: “Questa iniziativa unica nel suo genere dimostra come Leonardo, insieme ai suoi partner storici leader nei settori e nelle aree di riferimento, stia dando forma al modo in cui voleremo nei prossimi decenni. Siamo orgogliosi di aver avviato con Falcon Aviation Services questo progetto a Dubai e che fornirà servizi di trasporto di qualità senza precedenti durante un evento di rilevanza mondiale come Expo 2020". Alyazia Bint Sultan Bin Khalifa Al Nahyan, Chairperson of the Executive Managing Committee Falcon Aviation, ha dichiarato: “Siamo felici di lavorare con Leonardo per questo innovativo progetto di mobilità aerea sostenibile che sarà realizzato a Dubai per fornire servizi di trasporto senza precedenti per milioni di visitatori durante il più grande evento aperto al pubblico al mondo”. Grazie alle proprie competenze e alla solida leadership nel mercato mondiale degli elicotteri VIPVVIP ed executive, Leonardo potrà realizzare terminal come quello di Dubai anche in altre aree geografiche tra cui Europa, Nord e Sud America e Sud-Est asiatico per rispondere in modo innovativo alle diverse e crescenti esigenze di mobilità e per i relativi livelli di servizio. Leonardo Leonardo, azienda globale ad alta tecnologia, è tra le prime dieci società al mondo nell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza e la principale azienda industriale italiana. Organizzata in cinque divisioni di business, Leonardo vanta una rilevante presenza industriale in Italia, Regno Unito, Polonia e USA dove opera anche attraverso società controllate come Leonardo DRS (elettronica per la difesa) e alcune joint venture e partecipazioni: ATR, MBDA, Telespazio, Thales Alenia Space e Avio. Leonardo compete sui più importanti mercati internazionali facendo leva sulle proprie aree di leadership tecnologica e di prodotto (Elicotteri; Velivoli; Aerostrutture; Electronics; Cyber Security e Spazio). Quotata alla Borsa di Milano (LDO), nel 2018 Leonardo ha registrato ricavi consolidati pari a 12,2 miliardi di euro e ha investito 1,4 miliardi di euro in Ricerca e Sviluppo. Il Gruppo dal 2010 è all’interno del Dow Jones Sustainability Indices (DJSI) e nel 2019 diventa Industry leader del settore Aerospace & Defence. Falcon Aviation Services Falcon Aviation Services è una delle principali società di servizi di aviazione commerciale negli Emirati Arabi Uniti, con sede nell'aeroporto di Al Bateen e Dubai (aeroporto internazionale di Al Maktoum). È stata creata su iniziativa di Sua Altezza Sheikh Sultan Bin Khalifa Bin Zayed AlNahyan. Falcon Aviation è operativa da oltre 12 anni durante i quali l'azienda si è costruita una reputazione senza rivali nel trasporto Charter, VIP e a supporto del settore Oil & Gas governativo. Con una flotta moderna e diversificata di executive jet ed elicotteri corporate, Falcon Aviation offre una moltitudine di servizi di aviazione generale e di affari tra cui Business Jet / VIP Helicopter Charter, Fixed Based Operations (FBO) Services, Aircraft Management e supporto completo di assistenza tecnica e di manutenzione. Read the full article
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Onori a Leonardo dal “suo” scalo Showcooking di Pascucci e Usai
L'aeroporto internazionale di Fiumicino, che porta il nome di Leonardo Da Vinci, ha voluto celebrare il genio del Rinascimento in un evento speciale, nell'area di Imbarco E dello scalo romano. Protagonisti di un cooking show, due chef stellati del territorio: Gianfranco Pascucci di "Pascucci al Porticciolo" e Daniele Usai de "Il Tino". Sembra infatti che Leonardo si fosse cimentato anche nell'arte culinaria inventando strumenti utilissimi come il girarrosto, il cavatappi o il macinapepe. Già con la mostra "Le ali di Leonardo. Il genio e il volo», inaugurata il 2 maggio, nello scalo internazionale romano erano cominciate le celebrazioni per i 500 anni dalla morte di quello che è considerato il più geniale inventore di tutti i tempi e che creò già all'inizio del Quattrocento macchine del volo, con pedali e manubri per azionare le ali e consentire alla navicella di sollevarsi.
La mostra le ha riproposte a grandezza naturale, accanto a un’area multimediale con i disegni di Leonardo sulla capacità degli uccelli di volare. Vero o verosimile, sembra che Leonardo fosse interessato anche al cibo alla cucina e che fosse vegetariano. Più probabile la sua esperienza di sguattero, in gioventù, in una locanda fiorentina. Ispirandosi alle sue intuizioni e alle sue ricerche, gli chef stellati Gianfranco Pascucci e Daniele Usai hanno preparato ognuno un piatto utilizzando prodotti della lunga fascia costiera e dell'entroterra di Fiumicino, attorniati dai passeggeri in partenza incuriositi dall'inedita performance nella postazione allestita al centro dell'area "Italian Food Street".
Pascucci ha preparato il piatto "Mare", con la scritta a base di polvere di alghe che figurava anche sul piatto, con una "spugna" verde a base di erbe, alga kombu fermentata e salsa di crostacei liofilizzata, mentre Usai ha optato per Spaghetti aglio olio e peperoncino saltato con un estratto di "acquarosa", ottenuta mettendo in infusione in acqua petali di rosa con limone e poco alcool. Sembra che questa fosse la bevanda preferita da Leonardo. Il cooking show è stato per gli chef l'occasione di sottolineare l'alto livello dell'offerta enogastronomica del territorio laziale, il valore della biodiversità dell'agroalimentare e la necessità di preservare le risorse del mare con una pesca sostenibile e stagionale. Altri due artigiani del gusto locali hanno voluto partecipare all'omaggio a Leonardo.
Il fornaio Emiliano Di Lelio ha offerto una pizza romana con cipolle rosse, prosciutto e burrata, cosparsa di petali di rose, mentre il pasticciere Arcangelo Patrizi ha proposto una frolla con composta di more di gelso, croccante di pinoli e crema alla leonardesca acqua di rose.A presentare l'iniziativa sono stati l'ad di Aeroporti di Roma, Ugo de Carolis e il sindaco di Fiumicino Esterino Montino. «L'evento di oggi così come le altre iniziative per i 500 anni dalla morte di Leonardo - ha detto Ugo de Carolis - rientra nel nostro programma culturale di innovazione e di eccellenza a cui ci ispiriamo continuamente per cercare di migliorare i nostri servizi ai passeggeri. Questo ci ha fatti diventare per il secondo anno consecutivo il miglior aeroporto d'Europa». ADR, Società del Gruppo Atlantia, gestisce e sviluppa gli scali internazionali di Roma Fiumicino e Ciampino e svolge altre attività connesse e complementari alla gestione aeroportuale. Fiumicino dispone di due terminal passeggeri.
È dedicato alla clientela business e leisure su rotte nazionali, internazionali e intercontinentali; Ciampino è principalmente utilizzato dalle compagnie aeree low cost, dagli express-courier e dalle attività di Aviazione Generale. Nel 2018 ADR ha registrato, come sistema aeroportuale, 48,8 milioni di passeggeri con oltre 230 destinazioni nel mondo raggiungibili da Roma, grazie alle circa 100 compagnie aeree operanti nei due scali. Nel 2017, secondo Skytrax, Fiumicino è stato l’aeroporto che, in tutto il mondo, ha maggiormente migliorato e potenziato i propri servizi. Un riconoscimento che si aggiunge al premio attribuitogli da Airport Council International World come aeroporto più apprezzato in Europa tra gli hub con più di 40 milioni di passeggeri, e al riconoscimento “Best Airport Award” 2018 assegnato allo scalo romano nel corso dell’assemblea annuale dell’Airport Council International Europe. Per informazioni: www.adr.it
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L’ECONOMIA DELLA NATURA
Focus
Un nuovo modo di produrre che considera i materiali e i processi in un ciclo che ne valorizza la vita e l’uso il più a lungo possibile
Un giaccone realizzato con plastica riciclata, un parco giochi che nasce da vecchie pale eoliche, una maglietta fatta con gli scarti del latte. Eccoli qua, i prodotti dell’economia circolare.
Se ne sente parlare ogni tanto, anche se ancora troppo poco, o in modo improprio, per raccontare, ad esempio, come ci stiamo muovendo per riciclare meglio i rifiuti. Ma l’economia circolare è molto di più. È una vera e propria rivoluzione della sostenibilità globale in cui l’Italia ha grandi carte da giocare.
In ottobre l’economia circolare è stata la grande protagonista della Maker Faire di Roma, l’evento più importante dell’artigianato digitale. Proprio l’economia che “vuole imitare la natura”, come scrisse l’imprenditore ed economista belga Gunter Pauli, è stata messa al centro del più importante evento sull'innovazione in Europa (il secondo al mondo).
Pauli, nel 2009, pubblicò un libro molto importante per la definizione di un approccio integrale alla sostenibilità in economia: The Blue Economy, l’economia blu. Ma il nome che più spesso viene associato all'economia circolare è quello di una giovane donna, anzi una sportiva: Ellen Macarthur.
Britannica, 42 anni, a 28, nel 2005, ha battuto il record di traversata transoceanica solitaria a vela mettendoci meno di 72 giorni per fare il giro del mondo sul suo trimarano. Proprio quella esperienza la spinse a fondare la Ellen MacArthur Foundation, che dal 2010 è impegnata a sostenere la transizione del nostro modo di produrre e consumare verso una economia ri-generativa e circolare. E proprio alla Ellen MacArthur Foundation si deve la definizione più ampia e interessante: un'economia in cui i flussi di materiali sono di due tipi; quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera.
“Recuperare il ciclo naturale che per secoli ha caratterizzato il nostro modo di produrre”
“In parole semplici – spiega Nadia Lambiase, dottoranda in Innovation for the Circular Economy all'Università di Torino e ideatrice della app Mercato Circolare (vedi box in pagina) - l’economia circolare è un nuovo modo di fare produzione e distribuzione di beni e servizi, che ha radici antiche: intende superare la caratteristica proprio dell’economia lineare nata dalla rivoluzione industriale, cioè la produzione di rifiuti, recuperando l’idea del “ciclo naturale” che per secoli ha caratterizzato il nostro modo di produrre. Senza però tornare indietro a prima della macchina a vapore, ma puntando proprio sull'innovazione”.
La tecnologia, dunque, può aiutare non poco. Ma l’aspetto più importante è culturale, prosegue Lambiase: “Per dare vita davvero all'economia circolare è fondamentale cambiare approccio. E pensare all'intero ciclo di vita di ogni prodotto: un’auto, un vestito o uno smartphone devono essere progettati a partire da quello che si intende fare dei loro componenti dopo l’uso principale, di modo che ogni componente abbia sempre una seconda vita, e riducendo l’impatto negativo del suo utilizzo, della sua produzione, e così via”. Questo modo di progettare si chiama design sistemico e consente di valutare il peso di ogni produzione sulla biosfera.
L’economia circolare può generare anche un bel po’ di ricchezza e lavoro. Secondo lo studio Growth within: a circular economy vision for a competitive Europe, realizzato dal McKinsey Center for Business and Environment in collaborazione con la Ellen MacArthur Foundation e il Sun (Stiftungsfonds für Umweltökonomie und Nachhaltigkeit), un sistema circolare creato grazie a nuove tecnologie e nuovi materiali sarebbe in grado di aumentare fino al 3% la produttività delle risorse e genererebbe per le economie del Vecchio Continente sia un risparmio di base pari a 1.800 miliardi di euro l’anno entro il 2030, sia una crescita del Pil fino a 7 punti percentuali, oltre a più alti livelli di occupazione.
Secondo il 5° Rapporto Agi-Censis sull'economia circolare in Italia presentato proprio all'apertura della Maker Faire, il nostro Paese può essere protagonista. Siamo la nazione con il più basso consumo di materiali grezzi in Europa, tra i più bravi ad estrarre valore dalle risorse utilizzate, al primo posto per circolazione di materiali recuperati all'interno dei processi produttivi e si stima che l'industria del riciclo produca l'1% circa del Pil.
Segnali molto incoraggianti, anche se l’avventura è agli inizi e l’economia circolare resta poco conosciuta. “Possiamo individuare sei modelli di business per l’economia circolare – spiega ancora Nadia Lambiase – : l’uso di materiali ed energie naturali e rigenerabili; il riciclo dei materiali (carta, alluminio, plastica, vetro ecc.); l’upcycling, cioè la trasformazione di rifiuti in prodotti nuovi e diversi da quelli originali (teloni pubblicitari che diventano borse, pallet trasformati in mobili ecc.); l’estensione della vita del prodotto, attraverso la riparazione, il riuso (i mercatini dell’usato o il riutilizzo dei contenitori) e la rigenerazione (elettrodomestici che tornano a vivere sostituendo alcuni pezzi); le piattaforme di condivisione dei beni (un viaggio in auto, un posto letto sul divano, una stanza); e infine il prodotto come servizio, in cui conta l’uso e non il possesso (come nelle locazioni di veicoli)”.
“Progettare a partire da quello che si intende fare dei beni dopo il loro uso principale”
In Italia non mancano ottimi esempi, segno che, l’economia circolare del Belpaese è in marcia. Categoria per categoria, ecco alcuni “campioni” selezionati tra le aziende censite sulla app Mercato Circolare. La vicentina Alisea, ad esempio, e ha come vocazione l’upcylcing, strada intrapresa fin dal 1994: realizza gadget aziendali sostenibili, utilizzando i materiali di scarto delle aziende stesse. Non c’è rifiuto che nelle mani degli abili artigiani di Alisea non possa diventare un utile e originale oggetto di design: agende, shopper, calendari, sacche da viaggio, fino a Perpetua, la matita di grafite riciclata che è anche un brevetto registrato.
Una importante azienda italiana che da tempo sta organizzando interi cicli produttivi all'insegna di una sostenibilità sempre maggiore è la Aquafil di Arco (Trento): 2700 dipendenti in 15 impianti diffusi in 8 stati (e 3 continenti), è uno dei principali attori, in Italia e nel mondo, nella produzione di fibre sintetiche, in special modo di quelle in poliammide 6. Ma si propone anche come modello per “qualità, innovazione e nuovi modelli di sviluppo sostenibile”. E infatti all’interno della sua business unit Energy and Recycling, lanciata nel 2008, è nato, ad esempio, ECONYL Rigeneration System, un processo di rigenerazione del nylon a partire da rifiuti composti in tutto o in parte da poliammide 6, come le reti da pesca che troppo spesso venivano (e ancora vengono) abbandonate sui fondali con grave danno ai sistemi marini.
La Executive Service Srl di Castel San Pietro (Bologna) si occupa invece di ICT, cioè tecnologie informatiche e di comunicazione. E nel 2013, per festeggiare i suoi 25 anni, si è regalata una nuova sede completamente ecosostenibile a emissioni zero alimentata da energia solare in autoconsumo, il che elimina il pesante impatto dell’uso di energia, visto che – come raccontano loro stessi – “3 e-mail generano la stessa CO2 prodotta percorrendo 1 km in auto, un server produce ogni anno da 1 a 5 tonnellate di CO2 e Internet inquina quanto l’intera aviazione civile mondiale”.
Il prodotto come servizio è invece la strada scelta dalla OIKOS di Grugliasco: affitta cassette pieghevoli di plastica per frutta e verdura agli ambulanti del Centro Agroalimentare di Torino, riducendo così i rifiuti e consentendo a chi usufruisce del servizio di avere uno sconto sulla Tassa Rifiuti.
Infine un campione del Mezzogiorno, la Kanesis. Start-up con sede a Ragusa e base a Catania, produce biocomposti a partire da scarti di biomasse. L’obiettivo sono “termoplastici speciali” come la Hempbioplastic, sviluppato a partire da scarti della produzione di canapa che vengono trasformati in prodotti grazie alla stampa in 3D.
di ANTONIO LEONE
In collaborazione con Mercato Circolare - 1 novembre 2018
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Il futuro sostenibile dell’aviazione diventa realtà
Il #futurosostenibile dell’#aviazione diventa realtà
Protom (http://www.protom.com): materiali compositi, smart actuators e nuovi sistemi di isolamento. Le competenze della sua Business Unit Advanced Engineering le hanno permesso di vincere 7 progetti nell’ambito di Clean Sky 2, il programma Horizon 2020 della Commissione Europea che punta a produrre velivoli significativamente più sostenibili e performanti.
Tra questi, Costar (Compact…
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Nardò-Corfù in circa un’ora a bordo dell’idrovolante. La ghiotta opportunità di collegare il Salento e la Grecia in modo facile e veloce arriva grazie alle risorse del Programma di Cooperazione EU 2014/2020 Interreg V/A Grecia-Italia che ha premiato con circa 3 milioni di euro il progetto Swan (Enhancing regional transportation through Sustainable Water Aerodrome Network) che è frutto di un partenariato con l’Autorità Portuale di Corfù (soggetto capofila), il Comune di Corfù, l’Autorità Portuale di Taranto, il Comune di Gallipoli e il Comune di Nardò e che è stato sviluppato con il supporto di Aviazione Marittima Italiana e la società Magister Ludi. Un progetto evidentemente di qualità e in linea con gli obiettivi del Programma e che è rientrato tra i primi dieci della lista dei beneficiari del finanziamento.
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L’obiettivo di largo respiro del Programma Interreg è quello di supportare la cooperazione transfrontaliera per lo sviluppo di una macroregione nel Mar Ionio (comprendente la sponda pugliese dell’Italia e quella ionica della Grecia) più prospera e sostenibile, in cui migliori la qualità della vita. Non a caso, il progetto Swan mira alla realizzazione di una rete di trasporto sostenibile di idrovolanti che collegherà i siti prescelti da ciascuno dei soggetti facenti parte del gruppo di partenariato. Il percorso previsto dal progetto è quello tra Taranto, Nardò, Gallipoli, Corfù, con relativi scali, e ritorno. Sul territorio neretino il sito più idoneo è quello del tratto di costa compreso tra Santa Maria al Bagno e Santa Caterina. Questo specchio d’acqua sarà destinato alle operazioni di decollo e ammaraggio degli idrovolanti.
L’idrovolante è un mezzo a motore dotato di ali fisse che può effettuare il decollo e l’ammaraggio in acqua. I mezzi che saranno impiegati consentiranno il trasporto di massimo 15 passeggeri per tratta più bagagli, secondo la normativa di riferimento, e viaggeranno a una velocità di crociera di circa 280 km/h. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di una idrosuperficie permanente, che consiste nella disponibilità di uno specchio d’acqua adeguato alle operazioni (e quindi con specifici requisiti di lunghezza, di assenza di ostacoli, ecc.), di una struttura di approdo a terra e di uno spazio in cui i mezzi possono avvicinarsi alla costa e attraccare come normali imbarcazioni anche per il carico e scarico passeggeri, di una barca di appoggio per garantire l’assistenza e la sicurezza delle operazioni, di una superficie a terra con struttura di ricevimento passeggeri, uffici, primo soccorso, servizi igienici e servizi di ristorazione. L’idrosuperficie permanente si integra perfettamente con le aree attrezzate per la balneazione e con le attività del turismo nautico. Infine, si tratta di mezzi a bassissimo impatto ambientale perché dotati di motori che bruciano il 100% del carburante utilizzato, con un ridotto livello di inquinamento acustico e con possibilità di operare senza la necessità di alcuna costruzione stabile.
Recentemente gli idrovolanti, nati per utilizzi prettamente bellici, sono stati impiegati su svariati fronti (contrasto agli incendi boschivi, individuazione o recupero delle persone, trasporto aereo tra differenti città evitando la congestione del traffico stradale), ma in questo caso l’obiettivo è implementare la rete di mobilità turistica tra Italia e Grecia, come succede in modo abbastanza diffuso negli Stati Uniti, alle Bahamas, ai Carabi, in Canada, alle Maldive, alle Fiji, in Australia, in Brasile, in Indonesia, in Thailandia e in Europa in Svezia, Finlandia, Islanda e Germania. Attualmente infatti ci sono molte possibili vie di connessione marittima tra le due sponde del Canale d’Otranto, ma molte di esse sono prettamente stagionali, mentre la connessione aerea è limitata a due o tre scali per ciascuna nazione. Con il progetto Swan diventa possibile il collegamento tra diverse città individuate nella macroregione Italia-Grecia e richiede solo poche opere civili, riducendo drasticamente i tempi di percorrenza per raggiungere le destinazioni scelte.
“È un progetto – spiega il sindaco Pippi Mellone – lungimirante, che guarda lontano, che ci consente di puntare con decisione alle rotte del turismo internazionale. Con gli idrovolanti la Grecia, una delle mete estive predilette dagli italiani, sarà a un’ora di volo da noi. E, naturalmente, anche la nostra città e tutto il Salento saranno a portata di volo da chi dalla Grecia sceglierà di aggiungere il nostro territorio alla sua vacanza. In modo facile, comodo e rapido. Consideriamo il finanziamento non un approdo, ma un punto di partenza, perché abbiamo il dovere adesso di lavorare perché Nardò, grazie all’esistenza dello scalo degli idrovolanti, diventi crocevia di altri collegamenti su terra. Ci giochiamo una carta clamorosa sulla partita dei trasporti, che vede il Salento e la Puglia vistosamente in difficoltà. Ma lo sviluppo della città passa inevitabilmente da queste cose. Ci tengo a ringraziare l’ingegnere Gianluca Manieri per il prezioso supporto tecnico e l’ex assessore Graziano De Tuglie, che per primo ha creduto in questa opportunità”.
“Impossibile pensare – aggiunge l’assessore allo Sviluppo Economico e al Turismo Giulia Puglia – allo sviluppo economico e sociale della città e alla valorizzazione delle nostre risorse senza avere la possibilità di un rientrare nei percorsi di un adeguato sistema di trasporti. Siamo un territorio con moltissimi problemi da questo punto di vista, ma con il progetto Swan stiamo cogliendo una opportunità eccezionale. Da oggi abbiamo un motivo in più, molto efficace, per le nostre politiche sul marketing e sul turismo”.
In idrovolante da Nardò in Grecia Nardò-Corfù in circa un’ora a bordo dell’idrovolante. La ghiotta opportunità di collegare il Salento e la Grecia in modo facile e veloce arriva grazie alle risorse del Programma di Cooperazione EU 2014/2020 Interreg V/A Grecia-Italia che ha premiato con…
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