#assaggiare
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Se non assaggi mai una mela cattiva, non potrai mai apprezzare una mela buona.
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“Se non avessimo l'inverno, la primavera non sarebbe cosi piacevole: se a volte non assaggiassimo le avversità, la prosperità non sarebbe così gradita.”
— Anne Bradstreet
#inverno#primavera#piacevole#assaggiare#avversità#prospettiva#gradire#frasi tumblr#frasi#frasi e citazioni#stagioni#stagione#cambiare#anne bradstreet
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Prendimi. Assaggiami.
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Concludiamo questo 2022 assaggiando un buon olio siciliano: il "Don Pietro", della Ruggeri Olii. Lo conoscevate già? Buono strippaggio a tutti... e che i festeggiamenti abbiano inizio!! 😉😉😉 #assaggiare #olio #Sicilia #culturagroalimentare #tastings #oliveoil https://www.instagram.com/p/Cm12d-cjTCq/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Want to taste some poison? Well‚ taste me!
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Uno dei dolci più buoni che io abbia mai fatto
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Le anime più belle sono quelle che hanno inghiottito il dolore ed evitato di farlo assaggiare agli altri.
#frasi#pensieri#dolore#anima#sentimenti#sofferenza#frasi dolore#vita#esperienza#frasi tumblr#post miei
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Ho pensato quale odore ha il tuo fiato e quale il tuo corpo nell'amplesso.
Ho pensato a come sarebbe starti dentro.
Ho pianto.
Pensando a sogni che non ci sono concessi.
Ho pianto chiuso dentro cessi di gabbie esistenziali pensando a come vorrei assaggiare il sapore di noi due fusi insieme.
Pietro Presti
-Liberami dal Male-
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C'è chi lascia veleni, chi rimedi.
Decifrarli è difficile.
Bisogna assaggiare.
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Una mente non la devi
assaggiare....
La devi mordere
Non la devi provare...
la devi Possedere
Non la devi Sfiorare
La devi... Scopare
Orgasmo Mentale
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Vorrei essere altrove. Non avere in mente nessuno di cui prendermi cura per qualche giorno. Ascoltare i suoni di una città lontana. Assaggiare i sapori. Perdermi. Guardare la gente. Poter rallentare. Non essere schiava del tempo. Non avere nulla da “dover” fare. Comprare cose inutili ma che scaldano. Girare per un mercato e ascoltare le voci, scegliere frutta secca e una pashmina. Chiudere Google maps e andare a caso. Avere pace per sentire il mio corpo che si muove in quel tutto nuovo, centrato, vivo, nel presente.
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quando sei allergica alla bufala e la tua migliore amica:
“Mari, vuoi assaggiare?”
tentato omicidio, signori della corte.
ovviamente la coca rigorosamente zero perché siamo a dieta🥲
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Addicted
Le tapparelle chiuse. La stanza buia che tutta in una volta si illumina di rosso mettendo a tutti gli oggetti un velo di proibito. Sul letto. Sul tavolo con la bottiglia di vino sopra. Su di te seduto sulla sedia accanto al tavolo. Su di me in piedi di fronte a te. Anche sulla musica che si infila e si intreccia tra di noi. Mi guardi. La tua camicia di lino è aperta. Si vede come si alza e si abbassa il tuo petto quando respiri. Sempre più forte. Hai fatto un sorso dalla bottiglia. Stai passando le dita sulla tua pelle scoperta. Dal petto verso la pancia e poi sopra i pantaloni. Torni sul petto. Lo accarezzi..lo graffi. Hai voglia. Il tuo sguardo mi sta toccando..mi sta facendo a pezzi. Ti sei alzato tenendo ancora la bottiglia in mano. Adesso il tuo viso a 2 centimetri dal mio e la tua mano sta sul mio collo. Mi baci. Ti bacio. Mi lecchi le labbra. E poi mi guardi di nuovo. Passi la tua mano sulla mia guancia e mi dai uno schiaffo. Mi sta bene. Ti sorrido. Il tuo sguardo diventa serio e la mano va dietro la mia testa. Mi raccogli i capelli e tiri la mia testa indietro. Sussuri "Apri la bocca". Lo faccio tirando la lingua fuori. Sputi sopra e poi mi versi il vino in bocca.
- Bevi!
Cerco di bere ma stai versando troppo velocemente e il vino comincia a scolare ovunque su di me. Sulle braccia..sul seno..sulla pancia..sulle gambe. Ti fermi e mi baci bevendo il vino dalla mia bocca. Lasci i miei capelli e mi stringi vicino a te. Il mio seno bagnato schiacciato al tuo petto. Mi graffi la schiena con le unghie. Mi baci il collo..lo lecchi scendendo verso le braccia e le dita. Sanno di vino. Gli prendi in bocca e succhi. Mi guardi negli occhi. E in questo momento non si capisce chi sottomette chi. Salendo passi la tua lingua sulla mia pancia. Ti fermi sul seno. Lo schiafeggi e lo succhi subito dopo. Passi le unghie sopra e sui capezzoli bagnati. Mi lasci i segni addosso.
Non so il perché ma ti fermi e ti allontani. Sparisci nel buio. Sento solo il rumore. Stai cercando qualcosa. Resto ferma e aspetto. So che non devo muovermi da qui. Torni con polaroid in mano. Scatti una foto ai segni che mi hai lasciato sulla pelle. La sventoli e la metti nella tasca dei pantaloni aspettando che sviluppi. Passi le dita sul mio viso e sulle labbra. Gli prendo in bocca e gli succhio. Ti guardo. Tiri fuori le dita e gli metti nella tua bocca succhiandoli. Senti il sapore della mia saliva. Stai attaccato alla mia faccia. Gemi. Sai quanto mi eccita sentirti gemere. Passi le dita bagnate sul mio petto strizzando un po i miei capezzoli facendomi aprire la bocca di nuovo. Le dita scendono ancora...verso linguine..mi toccano leggermente. Senti come mi fa bagnare tutto questo.
Ti togli la cintura dai pantaloni con i miei occhi puntati sulle tue mani. E mentre giochi con i miei capezzoli appena colpiti con la mano avvicini il tuo orecchio alla mia bocca.
- Dimmi dove vuoi essere colpita
Non riesco a non gemere perché le tue dita sopra miei capezzoli mi fanno impazzire e ti rispondo:
- Sul culo
Vai dietro di me e scatti un'altra foto da questa prospettiva. Mi dici di stare ferma e passi la cinta su tutta la mia schiena. Mi fa vivere i brividi. Ti allontani e mi dai un colpo sul culo, e subito un altro veloce. Mi lasci i segni. Ti pieghi e passi la tua lingua sopra. Lo accarezzi per calmare il dolore. Ti alzi e dai altri due colpi..anche sulle cosce. È difficile stare ferma. Ma lo so che ti piace. Ti piace vedermi lottare per mantenere il controllo. Vieni di nuovo davanti a me. Mi baci. Sto cercando i tuoi baci perché mi danno la tregua. Scendi a baciare tutto il mio corpo. Sul collo e di nuovo sul petto, lungo le braccia, giù sulla pancia e sulle cosce.
- Posso toccarti?
- No! Prima devo finire di assaggiare tutto il tuo corpo.
Dalle cosce ti sposti verso il ginocchio e il polpaccio, e poi sui piedi. Lecchi tutto. Ti metti in gioco davanti a me e prendi il mio piede portando le dita sulle tue labbra succhiandoli uno per volta. Mi eccita molto vederti così.
Questo racconto è stato scritto in collaborazione e con l'influenza di una persona che non ci sta più su Tumblr. Però volevo pubblicare lo stesso 🖤
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Ero lì, in quell'abbraccio senza fine, con il cuore in panne e gli occhi persi nel suo desiderio.
Le mie labbra si poggiarono lentamente sulle sue, socchiuse, in attesa di me. Fu lava bollente la sua saliva nella mia bocca, fu dominio la sua lingua che incessante mi perlustrava a fondo, come a non colmarsi mai. E lo stesso fu per me. Assaggiare il suo calore, il suo aroma di maschio accesero scintille nei miei sensi. E non ci fu più inizio, né fine, né confine, né limite per la nostra pelle, per le nostre mani, che freneticamente cercavano il piacere assoluto, senza remore, in una nudità dell'anima che spalancò l'abisso, per poi risalire senza tregua, avvinghiati di pensieri e di braccia, uniti, in un crescendo senza fine alla meta, fino all'agognato traguardo, insieme fino all'estasi profonda, intensa, unica, fino alla sublimazione totale. E poi lentamente ritornare, trasformando gli ansimi interrotti in respiri autonomi, in un tempo di stasi, di meraviglia reciproca. Tua, Mio... ♠️🔥
- Luana Valeri -
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Mi piacerebbe essere un uccello per volare alto da Aosta a Trieste, patria di leghisti e fascisti. Cosi, tanto per vedere quante delle loro case o capannoni hanno i pannelli solari e quanti, invece, sono rimasti fedeli alla linea, quella che la transizione ecologica e' una boiata pazzesca, invenzione di poteri forti pluto-massonici-giudaici, alla Soros, per intenderci, quelli che vorrebbero toglierci il carbone, la benzina e il metano.. Ieri, in mezza giornata sono finiti gli incentivi da 13mila euro per acquistare un'auto elettrica (costo medio, 40milaeuro). 200milioni evaporati prima dell'acqua che bolle sul fuoco. 'Sta gente mi ricorda un po' mio nonno Camillo quando mia nonna Paola tirava fuori la sua minestra eccezionale.Al primo cucchiaio diceva che faceva schifo ma finiva sempre che ingurgitava tre piatti colmi. Insomma, lui quella minestra se la godeva alla grande ma gli altri seduti a tavola non avrebbero dovuta nemmeno assaggiare, sentite le sue parole. Che quella minestra di transizione ecologica fa schifo vale anche per il popolo, quello boccalone che da' credito piu' alle parole che ai comportamenti. Quello che invece di ragionare e farsi una propria opinione (di assenso o dissenso che sia) fa il tifoso: "l'ha detto Matteo, l'ha detto Giorgia,.... l'ha detto Camillo. " @ilpianistasultetto
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Sempre ansieme
Quando l'ansia prende il sopravvento l'unica cosa che riesco a fare è sparire, diventare una goccia di umano in un fiume di umani. Perdere ogni riferimento della persona che sono quando c'è luce, non esisto, la folla è la carne, sono uno di quei pesciolini che si fa forza insieme a mille altri pesciolini in un banco di miei simili indifferenti. Non voglio essere notato, il che è strano dato che ho dedicato la mia intera esistenza all'essere notato ma quando l'ansia sale e si mette al timone a comandare vince la corrente e andiamo dove capita. Sono finito ad una mostra di arte transmediale contemporanea e stavo messo così male che ho pure capito le opere. Cioè ho parlato con l'artista e gli ho posto delle domande e lui ha detto "Hai proprio compreso il mio lavoro non serve che io ti risponda" e io ho pensato che cazzo di paraculo dai, siamo tutti bravi a fare così. Però davvero i suoi video strani di esseri tridimensionali generati al computer mi hanno fatto sentire meglio. Ne avevo bisogno. I bar attorno alla galleria d'arte erano pieni di altri pesciolini e nessuno mi ha degnato di una parola se non l'artista che probabilmente sperava di vendermi una sua opera. L'ansia mi ha fatto fare un altro paio di migliaia di passi inaspettati e i piedi iniziano a fare male. Qualche settimana fa ero dentro al tubo della risonanza magnetica e io odio fare la risonanza magnetica perché penso sempre che troveranno qualcosa di nuovo nel mio cervello e che non saranno i resti di altrettante lampadine frantumate al suolo in un cimitero di idee geniali mancate, ma qualcosa di grave. O di nuovo. Odio le novità, basta una novità e vado in ansia. Mentre ero nel tubo e con gli occhi fissavo le mie dita e le facevo giocare ho pensato che se esiste una vita dopo la morte ecco, io spero non sia così. Spero che morire non voglia dire rendersi conto di essere in uno spazio piccolissimo e incapace di muoversi. Immagino di venire seppellito e di sentire ancora quello che accade attorno a me, qualcuno piange, qualcun altro mi rinfaccia i soldi che gli devo, poi prendono i chiodi, fissano la bara, mi calano nella fossa e poco alla volta, infarinatura di terra dopo infarinatura, resto lì, mente e anima attive, nel buio del nulla, finché i vermi non decidono di ricondizionarmi e immettermi nel mercato del concime. Nel bus ascoltavo i discorsi degli altri e immaginavo chi sarebbe andato a casa con chi, ho formato coppie casuali solo per non costringerli alla solitudine nelle mura domestiche. Ho pensato al male che ti ho fatto. In stanza mi aspetta la larva umanoide informe come sempre, questa volta però ha parlato, ha emesso un suono simile a un lamento, "Allora?" ha detto e una colata di bava gli è scesa dalla bocca priva di labbra. Ha aperto un locale a luci rosse sotto casa, qua a Vienna la prostituzione è legale, ha un nome impronunciabile e mi sono chiesto se posso fare come quando vado a mangiare il gelato ma non posso chiedere più di una pallina (due palline qua sfiorano i cinque euro) "Che mi puoi fare assaggiare cannella e granella di zolfo?" stessa cosa con le lavoratrici del locale a luci rosse "Posso assaggiare quella che sembra avere meno autostima?". Io non ho esperienza di locali a luci rosse, solo una volta ho assistito a uno spogliarello e mi sono addormentato davanti alla povera addetta ai lavori di smantellamento lingerie. Ero molto ubriaco, non era colpa sua. Sarei curioso di entrare e chiedere come funziona, è tipo prendere o lasciare o uno può scegliere? Ecco io sceglierei di finire annullato anche lì, perché l'ansia vince sempre e voglio diventare carta da parati, una di quelle figure appena abbozzate negli sfondi dei quadri impressionisti che non capisci se è un albero o un palo della luce o un uomo pieno di ansia.
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