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ARCANE: INIZIO | CHAPTER 8 [PREVIEW]
ARCANE FULL SERIES
Cold fingers ghosted over your skin, teasing you to slowly wake from your slumber. His touch was gentle as they traced your spine but the roughness of his calouses made you shiver and melt even more against his touch. Jeno felt it and moved his head a little to brush his lips against your forehead. You sighed, the action warming his bare collarbones with your breath.
"Are you awake?"
"No..."
You felt him slightly smile against your hair. You didn't want to open your eyes, afraid that the moment you do, he will pull away from you again. It's been so long since you had him close like this, so open and raw, and you are willing to put in the line anything just so you could live off of this moment for as long as you can.
"Look at me..."
"Jen, it's past midnight. You can leave before daybreak. I don't think anyone will care at all—"
"Run away with me."
You froze in his arms. Slowly, you pulled away to look at him, wondering for a moment if you heard his words well and clear. He looked too beautiful in the shadows of your room to be saying lies he didn't mean. Desperately, you tried to look for a hint in his eyes of guilt, but instead he only met your gaze with an openness that made your throat catch.
"What...?"
Jeno slightly turned towards you and raised a hand to cradle your cheek. His thumb made gentle strokes on your lips for comfort.
"Run away with me. Let's leave everything behind and start somewhere. Anywhere."
You were speechless. Unconsciously, you held back his hand to stop him from distracting you with his touch. He let you do it, but the look he gave you did nothing to soften his determination.
"Jeno, we can't leave the family. You know that. We're both—"
"Masters of a system that we both didn't want nor wished for," he said, cutting you off before you could even finish the words he's heard from you countless of times. "Don't you see? We've always had a choice. Being born into this doesn't mean you have to carry this burden forever."
He sounded so raw yet so held back in that moment that you just knew he had been thinking about this for so long. Is this why he had been avoiding you since you went back to Rosewood?
"Our lives has been set for us the moment the Arcanas chose us as their masters. To have these powers mean we have a role to play. All of us do," you answered back in a tone that almost sounded as if you were begging. You can't help it. Never in your life have you ever considered this, the freedom he is talking about.
"And I choose a life with YOU," he shot back as he finally pulled away from you to stand up from the bed. You sat up as well, your heart dropping at the distance he put between the two of you. The desperation and frustration in his voice was like a slap on raw skin. You watched as he paced and ran his hand through his hair, a gesture that told you it was costing him his everything to say these things now.
"You say there is a war coming, but you don't have to fight it. None of us do. Your father has always given you a choice to run away from this, but you've held back thinking you need to pay a debt you didn't ecen make in the first place," he paused, before finally facing you again.
"I've made my choice. And I only have ever wanted you."
Silence rang in the wake of his words. You looked at him lost, and he did the same but with an intensity you have never seen in him before. There are only a couple of things in your cursed life that you have always been sure of. One, that tragedy is in your horizon, no matter how much you try to run away from it.
Two, you want Jeno.
Just as desperately, foolishly, and madly he wants you.
Your gaze finally lowered as you let your thoughts consume you whole. Jeno, seeing that as a clear refusal, sadly softened his shoulders in defeat. He looked away and stepped back.
"Forget it."
"We leave at dawn."
This time, it was his turn to freeze. He looked back at you, stunned and silent. You met him head on, your gaze clear and also determined for the first time in years.
"Let's leave together... I want you. And I'm not running away again."
*******
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✨ARTIST SUPPORT ✨ Non sempre l'algoritmo ci aiuta (anzi, a volte rompe proprio il belino), quindi ecco un post di supporto agli artisti/creativi o a chi semplicemente vuole farceli conoscere. ☺️ Come partecipare: 🎨Lascia un commento per presentare te e la tua arte 🎨Scrivi anche quali social usi 🎨Tagga tre artisti che vuoi suggerire agli altri 🎨Guarda i commenti per trovare nuovi artisti da seguire Inizio io 🤓 Ciao, sono Elena Mirulla, fumettista da quasi 20 anni. 😬 Disegno e coloro soprattutto in tradizionale (tranne questo disegno che è uno delle mie prove con Procreate), il mio genere preferito è sexy/umoristico. Il fumetto è il mio essere, il mio modo di esprimermi. ☺️ Oltre su IG mi trovi su: Facebook, TikTok, Twitter, Telegram, Pinterest. ✌️ Ecco tre dei millemila artisti che vorrei farti conoscere: @bara_artandshark_ @deeblenf @valentina.dechirico.fineart #artistsupport #artistssupportingartists #artistsupportpost #digitalart #digitaldraw #jinxfanart #jinx #arcanefanart #arcane #procreateillustration #procreatedrawing #procreatesketching #fumettoitaliano #fumettoita #fumettistaitaliana https://www.instagram.com/p/CfwDVE-M5iR/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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di Tonino Armata (presidente onorario associazione Città dei Bambini)
Egregio direttore,
Stamattina sono (ri)tornato sul tetto sopra l’undicesimo piano del mio palazzo a guardare San Benedetto con il suo bellissimo lungomare. Il sole sorgeva su un bel mare colore turchese arato dal vento. Erano anni che non vivevo una simile bellezza. Le palme respiravano, gioivano del giusto tempo sabbatico. E lì mi sono chiesto: saprò tornare alla normalità? Oppure è la normalità il problema? E se tutto tornasse come prima, anzi peggio, con libertà e democrazia già morte in un golpe silenzioso, nell’indifferenza di un popolo recluso e sotto anestesia?
Non potevo rassegarmi all’idea di poter ripensare, fra qualche mese, a questa reclusione come a uno dei momenti più felici della vita. Già mi vedevo, invecchiato, a dire a un amico: ti ricordi, che bei tempi quando facevamo il pane in casa e il trinciato di pomodori secchi, quando ci si parlava dai balconi, l’agenda era vuota di appuntamenti inutili e c’era tempo per raccontare fiabe ai nipotini lontani?
Oppure: oh cara, che giorni erano quelli, in cui ci si confrontava sui grandi temi in uno scambio di lettere vibranti tra i quattro angoli della Terra! Quel mondo senza smog, senza caselli, senza check-in, quando ci leggevamo storie ad alta voce, io prendevo appunti a notte fonda con la lampada frontale e poi mi alzavo al richiamo del merlo…
Guardavo il primo sole planare sulla città e il mio istinto si rifiutava di confinare nel mito la primavera del 2020. Contavo ancora, testardo, su un nuovo inizio. Ma l’angelo nero già mi sussurrava: svegliati ragazzo, la ricreazione è finita. Non vedi? Oltre i bollettini medici, oltre la protezione civile, le mascherine e i guanti c’è solo il vuoto; al comando non c’è nessun pilota; e presto tutti ci riabitueremo al rumore, ai gas, all’indifferenza, alla burocrazia soffocante, alla brutalità del saccheggio, al consumo, alle ronde, al sospetto, alle ammucchiate e allo stato di emergenza permanente.
Uno dei vantaggi della vecchiezza è sapere che la libertà è effimera, e quindi saper approfittare fino in fondo dei varchi in cui si manifesta. Ho scritto alcune cose su come vivere al tempo del coronavirus distillandone ogni sillaba come gioia e privilegio, ma anche con la certezza che tutto poteva finire e che un giorno sarei tornato al mio chiostro senza problemi. Già alcuni anni fa mi ero dato alla macchia, deciso a non scrivere più per un quotidiano online.
Troppi giri d’aria per il mio carattere. E poi non mi sono sentito a mio agio come quando lavoravo con la responsabilità di documentarista a Panorama (figura allora presente a Newsweek, Spiegel e Panorama) diretto da Lamberto Sechi, dal motto: “I fatti scissi dalle opinioni”, il quale, allora non era la voce dal padrone; ma, con l’Espresso rappresentava la voce del popolo di sinistra capace di reagire rapidamente ai fatti. A 60 anni, in pensione, i libri erano ormai il centro della mia vita.
Ora se ne va aprile, un mese dolce, che sa anche riderti in faccia. Con esso non se ne va l’emergenza, e anche il senso di questa mia quarantena piena di pensieri, speranze e illusioni. Ieri sera con ritardo ho acceso una candela per il 25 aprile e la nostra bistrattata Costituzione. Avevo visto metà del parlamento restar seduto al ricordo della Resistenza e avevo provato nausea.
Oggi Dante mi torna alle labbra «Ahi serva Italia di dolore ostello / nave senza nocchiero in gran tempesta / non donna di provincie, ma bordello» – e mi chiedo dove andrà a finire la bella energia espressa dalla parte migliore del Paese in questi giorni irripetibili. Dialoghi ricchi di speranza, che ho raccolto sotto forma di appunti, con la gioventù d’Europa.
I ragazzi della generazione Erasmus, cresciuti senza confini, che abbiamo fregato tre volte, prima con lo scoppio della bolla finanziaria del 2008, poi con l’emergenza terrorismo e ora col coprifuoco da Covid 19. Tre guerre che li hanno spinti ai margini di un mondo sempre più chiuso e rassegnato a perdere libertà civili; pagati meno di quanto si può incassare oggi col contributo Covid ai senza lavoro.
In questi 45 giorni ho partecipato a bei dibattiti online, scoprendo di avere davanti giovani capaci di rileggere la Resistenza in modo nuovo: come rifiuto dei vecchi equilibri e progetto di un mondo più frugale, verde, maturo, onesto. Qualcosa capace di rilanciare insieme la crescita, la solidarietà e l’ordine, i tre pilastri della comunità.
Mio nipote, recluso in casa, mi spiega che il petrolio non lo vuole più nessuno, e che oggi ti pagano per non comprarlo. Ormai il capitale punta trilioni di dollari sulle società smart. I vecchi pachidermi sono alla canna del gas, se hanno paura di una bambina come Greta, e magari si aggrappano ai Putin, ai Trump, ai cinesi, persino ai libici, gente che ricatta l’Europa coi profughi, o la indeboliscono con quinte colonne sovraniste nella politica e nell’informazione.
Questo mentre in Polonia e Ungheria si va allo smantellamento della democrazia con la scusa del virus. E ovunque – parole di Judith Denkmayr e Sofia Nerbrand – la società aperta subisce attacchi, mentre i più poveri diventano ancora più poveri. Scenari orwelliani. Ci sarà pure una scialuppa per raccogliere questa gioventù che sogna il ritorno all’agorà, segno distintivo dell’Europa.
Berengère Chauffeté, paesaggista francese a Berlino: «Torniamo alla terra, ma uscendo dall’approccio utilitaristico. La natura non è solo risorsa, è un partner». Lucia Pantone, da Tricarico in Basilicata: «la vigna esige di essere piantata anche se attorno c’è ancora morte e distruzione. È questa la durissima prova che il trauma esige e che non si potrà rinviare».
Niccolò Galli, banca di investimento a Zurigo: «C’è un vuoto politico da riempire, mancano statisti in grado di far capire ai paesi ricchi che ci rimettono anche loro, se i meno ricchi non risorgono». Marco Magini, specialista in environmental markets a Londra usa parole forti: «Questa lezione ci è servita a capire che l’uomo prospera solo nell’ambiente e che nel fronte di coloro che fomentano l’odio per Greta si è coalizzato il peggio di ciò che ci minaccia». E ancora: «Brexit è un segnale di insoddisfazione per un’Europa che resta fusione fredda e non diventa patria».
Tu, per esempio, Aleksandra, figlia della Serbia profonda, che sei rimasta muta fino a quando, a cinque anni, non hai incontrato un violino che ti ha sbloccato le corde vocali. E tu, Vasko, clarinetto di Macedonia, che ci incantavi con arcane melodie risalenti forse ai tempi di Alessandro il Grande. E tu Anastasya, che per raggiungerci con la tua viola ti sei fatta due giorni e mezzo di autobus da Kiev.
O tu, montanaro Johannes, che appena mollavi le percussioni ci commuovevi con romanze austriache alla fisarmonica. Per non parlare di te, Filippo, piccolo trombettista e mascotte, che a dodici anni hai fatto piangere mille persone suonando il “silenzio” sotto la pioggia per i Caduti della Grande Guerra.
«Tenebra, vento, schiume senza fine / l’immensità della notte cresceva / triremi di Pelasgi e di Liburni / ci remavano accanto a vele piene». Di notte il verso ti sveglia, riaccende la nostalgia di Europa e la voglia di fuga. Dai, scappiamo un’altra volta, Piero, mio capitano, che recitavi Omero al timone. La notte è perfetta, c’è poca Luna e a luci spente nessuno ci vedrà. Andiamo via, lontano da scartoffie, droni e capitanerie, splendidamente irreperibili, e vendiamo cara la pelle.
Al largo di San Benedetto incontreremo le balene. / Fuori, le sberle del mare. All’interno / solfeggio di respiri, in sintonia / col dormiveglia lungo del rollio. Nei porti andavi a caccia di buon vino, ma non per berlo subito. Lo centellinavi dopo, nei lunghi inverni sambenedettesi, per rivivere accanto al caldo i viaggi dell’estate. Oggi ho issato la bandiera stellata d’Europa fuori dal balcone. Alziamo le vele e via, con brezza di Ponente.
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Torino nel comune di Vidracco
quella che diverrà probabilmente l’ottava meraviglia
il Tempio dell’Umanità
Torino il Tempio dell’Umanità l’Ottava Meraviglia del Mondo
Torino, a pochi chilometri dal capoluogo, si trova Vidracco, un piccolo comune di pochi abitanti, circa 500 ma divenuto importante per un monumento ipogeo, spettacolare.
Non è monumento antico, che richiama i fasti e epoche arcane ma un’opera ipogea recente, per la precisione del 1977, anno della datazione di inizio lavori, che attira ogni anno migliaia di visitatori.
E’ un’opera monumentale, di straordinaria bellezza, ricchezza di particolari e mirabile fantasia, si tratta dei Templi dell’Umanità di Damanhur, di oltre 8.500 metri cubi, su cinque livelli sotterranei, che scendono per un dislivello di 72 metri, l’altezza di un palazzo di oltre 20 piani, le pareti sono affrescate, i pavimenti decorati a mosaici e i soffitti sono a vetrate.
Come si è arrivati a costruire un manufatto ipogeo così grandioso.
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La storia del Tempio dell’Umanità di Vidracco vicino a Torino
Esisteva un uomo Oberto Airaudi, chiamato Falco, morto a 63 anni nel 2013, fin da bambino il suo scopo era quello di aiutare gli altri con le sue capacità, come quella di togliere il dolore ai suoi compagni quando si facevano male, con visioni e prodigi animava i giochi, sperimenta l’insieme contemporaneo delle leggi della natura e quelle soprannaturali e fonda in età adulta la “Federazione di Damanhur”, una comunità etico-spirituale, che secondo la Presidente dell’Osservatorio Nazionale Abusi Psicologici, Patrizia Santovecchi, tra le caratteristiche di Damanhur vi sono quelle tipiche delle sette.
Ma non sono qui a scrivere o condannare e giudicare la Fondazione di Damanhur, rimando il tutto a chi volesse approfondire al sito dove si parla dell’argomento su Wikipedia, ma a descrivere la bellezza e spingere a visitare il Tempio dell’Umanità vicino a Torino.
Una sera Falco parlando con amici membri della comunità, delle visioni mistiche avute da bambino, che secondo lui appartenevano a una vita passata, videro cadere una stella nel cielo, grande e luminosa, lasciando dietro di sé una striscia ben visibile di polvere dorata, si pensò fosse un buon segno e Oberto disse, che in effetti indicava il momento perfetto per iniziare a scavare un Tempio, come quelli che da migliaia di anni non esistevano più e il tutto, grazie solo alla determinazione e al lavoro manuale di scavo.
La Storia dell’Uomo rappresentata nella Sala della Terra
Per 13 anni la costruzione di questo tempio rimase nell’assoluto segreto, pochi eletti erano destinati all’opera, la maggior parte dei membri della federazione non ne conoscevano l’esistenza, fino al giorno in cui si presentarono alla porta i Carabinieri e un pubblico ministero, nel 1991, per l’ordine di demolizione dovuto alla mancanza delle prescritte autorizzazioni urbanistiche, intimando di mostrare loro il tempio, altrimenti avrebbero fatto saltare tutto con gli esplosivi.
Entrati nel sito, rimasero a bocca aperta, ammirando lo spettacolo che si parava davanti agli occhi, un’enorme camera circolare di 8 metri di diametro, con una colonna centrale, nella quale erano scolpiti un uomo e una donna, che reggeva un soffitto fatto di vetrate colorate, mano mano che si aggiravano nelle sale adiacenti l’ingresso, lo sbalordimento aumentava, vedendo la maestosità, i colori e quello che erano riusciti ad ottenere sotto una montagna posta a pochi chilometri da Torino.
La struttura venne sequestrata, intimando ai Damanhuriani di non proseguire oltre la costruzione, ma permettendo loro di terminare le opere di decorazione iniziate, in seguito venne condonata e ottennero il permesso di completarla,venne addirittura definita dal governo stesso, l’ottava meraviglia del mondo.
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Il Tempio dell’Umanità a Vidracco Torino
Sognato e realizzato in 16 anni da Falco e i suoi adepti, il Tempio dell’Umanità, si compone di sette sale principali, tutte rappresentanti metaforicamente le stanze interiori dell’essere umano, un percorso nel profondo “io”, i colori, le misure delle sale, le rappresentazioni, i più piccoli particolari , seguono un codice preciso attribuito ad un significato, La Sala dell’Acqua, dedicata al principio femminile, ha la forma di un calice ed invita alla ricettività, il Tempio Azzurro, sito atto alla meditazione sulle questioni sociali, ed è usato come luogo d’ispirazione e di riflessione, la Sala della Terra, dedicata al principio maschile, alla terra come elemento e pianeta, alle reincarnazioni passate e future, vengono rappresentate la vita e la natura divina dell’uomo, la Sala dei Metalli, rappresentazione delle diverse età e i diversi stadi di sviluppo dell’umanità e gli elementi in ombra della psiche umana.
Il Labirinto, dove si mostra l’adorazione concernente più confessioni religiose attraverso i secoli, che unisce popoli e culture diverse, dove sono riunite tutte le divinità, da Allah a Manitù, la Sala delle Sfere, dove si fondono tre linee parallele, con un esplicito invito ai contatti planetari e alla trasmissione di messaggi, idee e segni per creare armonia tra le nazioni, la Sala degli Specchi, questa è dedicata al cielo, all’aria e alla luce, all’energia solare, alla forza e alla vita, con quattro altari dedicati a terra, acqua, aria e fuoco.
La sua spettacolarità, a parte forme, colori e suoni,è il fatto che sia stato realizzato come secoli indietro,scavato con attrezzi elementari come picconi e martelli e lunghe catene umane portavano via la terra dentro secchi, nel 2001, il Guinness World Record lo ha riconosciuto come “l’opera ipogea più grande del mondo”.
Il suo interno è un’esultanza di colori, luci ed elementi decorativi che rendono preziose le centinaia di corridoi, sale, scale, passaggi segreti e nicchie, vi si trovano mosaici in vetro e pietra, sculture, decorazioni in legno e rame e dipinti.
il Mosaico del Tempio Azzurro rappresentante la Stella nei Tarocchi
la sala degli Specchi dedicata ai matrimoni, alle pratiche spirituali e alla meditazione
La Sala delle Sfere contenenti i liquidi alchemici
Nel Tempio Azzurro è rappresentata la “Stella” uno dei trionfi, delle 22 carte dei tarocchi, dove al centro della carta troviamo una donna, una Musa, che versa all’interno di un fiume due liquidi da delle anfore, ad alimentare il moto continuo dell’acqua del fiume, qui riprodotta al centro del pavimento con un mosaico, come dedica per la nascita dell’opera.
Nella Sala delle Sfere, oltre a sculture, dipinti e mosaici, troviamo 8 sfere, poste ognuna in una nicchia, dove i Damanhuriani, dicono contenere “liquidi alchemici”, utilizzate per la meditazione ed entrare in contatto con “intelligenze extraterrestri”.
La Sala della Terra nel tempio dell’Umanità, vicino a Torino, dove è rappresentata, secondo i Damanhuriani, la “storia dell’uomo”, una rappresentazione carica di colori, sculture e dipinti.
Oggi le bellissime sale dei Templi dell’Umanità a Vidracco, pochi chilometri da Torino, vengono utilizzate come luoghi di meditazione individuale o di gruppo, ma anche per celebrare matrimoni e altri eventi.
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Torino Vidracco e il Tempio dell Umanità Torino nel comune di Vidracco quella che diverrà probabilmente l’ottava meraviglia il Tempio dell’Umanità Torino, a pochi chilometri dal capoluogo, si trova Vidracco, un piccolo comune di pochi abitanti, circa 500 ma divenuto importante per un…
#Borghi più belli d&039;Italia#I Sassi di Matera#monumenti ipogei#sala degli specchi#sala della terra#Tempio dell&039;Umanità#Torino
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Lets rock a Casale Monferrato
Si alza il sipario sulla nuova edizione di Let's Rock con il primo week end in programma per venerdì 17 e sabato 18 marzo al Salone Tartara di Casale Monferrato. La storica kermesse musicale casalese, organizzata per il 2017 dall'Associazione culturale Vitamina T con il patrocinio del Comune di Casale, prende il via con una veste rinnovata di festival, che si svilupperà su sei serate e vedrà esibirsi 14 band del territorio, tra le quali giovani proposte, musicisti skilled e special guests, e sei ospiti scelti tra musicisti emergenti a livello nazionale. Oltre alla musica originale, protagonista del festival, verranno proposte le “interferenze creative”, esibizioni artistiche di varia natura che andranno ad inserirsi nei cambi palco delle band. Il ricco programma delle serate è stato pensato per offrire una proposta musicale ed artistica varia ed eterogenea, che valorizzi i progetti indipendenti presenti sul territorio aprendo allo stesso tempo verso realtà di più ampio respiro. Ad aprire la kermesse venerdì 17 marzo per la categoria “giovani”, saranno i Network and Black Coffee di Valenza, vincitori del contest nella scorsa edizione del 2016. La band, composta da Gioele Ancora (Voce, Piano, Fender Rhodes), Marco Ricci (chitarra elettrica), Riccardo Marchese (batteria), David Zanet (chitarra elettrica) e Manuel Favaro (basso), punta a sviluppare un sound originale basandosi sulle forti influenze del blues, soul, RnB, jazz e fusion. I loro brani creano sonorità, armonie e groov e di forte impatto con un background di musica "nera" americana. I primi musicisti “skilled” ad esibirsi a LR 2017 saranno i casalesi Radioking: Franco Di Terlizi (voce,chitarra acustica, armonica), Elio Lussu (chitarra elettrica), Francesco Ranno (seconda voce, chitarra elettrica), Alessandro Rota (basso elettrico) e Giuliano Anoffo ( batteria). Il progetto è il proseguimento del percorso artistico di The finger (Franco Di Terlizi), one man band che dopo una carriera solista e la pubblicazione di un disco con l'etichetta Snowdonia di Catania ha deciso di proporre il proprio materiale con una vera e propria band. Radioking hanno all'attivo due tour in compagnia di affermati cantautori londinesi, Dan Raza e Trent Miller, e vantano una longeva collaborazione con il bluesman Paolo Bonfanti. Le loro canzoni si rifanno alla corrente americana dell’alternative country e all’indie rock di matrice britannica. Ospite della serata sarà la band Santarè di Alba: Filippo Cavallo (voce, chitarra acustica e pianoforte), Andrea Gorga (basso elettrico), Massimo Lorenzon (batteria) e Andrea Bergesio (post-producer e fonico della band) hanno maturato un ampio spettro di influenze, sia provenienti da un ambito più strettamente musicale, con una predilezione per il rock pop anni ’90, sia cogliendo suggestioni dal mondo delle arti visive, dalla psicologia e dalla filosofia New Age. “AD OCCHI APERTI NEL BUIO” è il loro album di debutto, coprodotto con l'etichetta bolognese Areasonica. Si sono esibiti su importanti palchi fra i quali quello del MEI di Faenza, e del Monfortinjazz, in apertura ai Blonde Redhead. Il calore degli strumenti acustici, le atmosfere sognanti dei sintetizzatori e le basi ritmiche elettroniche, accompagnano le calde ed avvolgenti linee vocali delle canzoni come un continuum ora meditativo, ora energico, sottolineando i temi ricorrenti dei testi: sogno, fragilità umane, emotività e una costante ricerca di un “oltre”. Nella serata di apertura dei venerdì 17 le interferenze artistiche saranno affidate alla contaminazione di Danilo Grasso. Il suo lavoro “Scratch” (dall'omonima esposizione fotografica inaugurata ad Alessandria nel dicembre scorso e rimasta in mostra fino a febbraio) è un percorso di parole e immagini “a bassa definizione, sgranate, rigate, disturbate dall'uso dello smartphone e dalla sua visione delle cose” attraverso i temi che l'autore da sempre ama raccontare: “la vita quotidiana, la genitorialità, le marginalità sociali, qualche sogno notturno e qualcuno a occhi aperti”. Sabato 18 marzo sarà la volta dei giovanissimi casalesi Auge: terzi classificati al contest Let's Rock 2016 special edition con il nome di Dark Roses, Simone Murru (voce), Giovanni Zanotto (chitarra), Giacomo Zanotto (batteria) e Alessandro Buzzi (basso) propongono un progetto rinnovato. Vengono definiti come alternative o Post-Grunge, ma il loro intento è quello di portare il rock ad un livello artistico differente, pur mantenendo quelli che sono riconosciuti come capisaldi del genere: semplicità, provocazione, divertimento ed energia. La loro musica si presenta come una Pop Art che raccoglie le sonorità più particolari della musica pop del secondo Novecento in un mix inimitabile di sensazioni ed emozioni che rispecchiano il “dualismo” conflittuale che scaturisce dalla loro musica: spregiudicatezza e potenza contrapposte a fragilità e dolcezza. Per la categoria “skilled” si esibiranno invece i Towards Higher Connection, anch'essi casalesi, Anita Costa (tastiere), Claudio Lavagno (voce, percussioni), Gianluca Chiesa (basso), Giorgio Roviglione (chitarra), e Roberto Moretti (batteria). La band nasce dalle ceneri del progetto Stomp Rulers con una lineup rimaneggiata e la volontà di spostarsi dai classici ska e rocksteady, portati per 5 anni su prestigiosi palchi piemontesi (tra cui Bangarang Fest di Torino insieme all’artista londinese Sister Aisha), verso i territori del dub. Il nome vuole richiamare l’aspetto intrinsecamente mistico del Dub, il basso che pompa nello stomaco, i ritmi circolari e ripetitivi, la cadenza in levare, consentono un approccio e una connessione particolare tra i musicisti e tra la band ed il pubblico .Partendo da questi fondamenti Towards Higher Connection cercano una connessione anche tra l’ortodossia Giamaicana e la tradizione italiana. Nella serata di sabato LR ospiterà la band rock-alternative di Milano Atlantic Tides, composta da Gabriele Donolato (voce), Daniele Visconti (batteria/voce), Nicolò Paracchini (chitarra) e Stefano Candelieri (basso). Le loro canzoni traggono ispirazione da generi e stili diversi: dal pop all’indie, dall’R&B al rock’n’roll. Nel corso della presentazione live del loro primo EP "The Isle" Atlantic Tides hanno avuto l’opportunità di aprire il concerto di una delle proprie band di riferimento: gli inglesi Deaf Havana. Fra i palchi calcati dalla band si segnalano l’Alcatraz di Milano (in qualità di finalisti del concorso Emergenza Festival), il Bloom di Mezzago, il Live Forum di Assago e molti altri. "Old Whale" è il secondo EP della band, l’uscita del quale è accompagnata dal lancio del video “Seven Stories” e da un tour promozionale iniziato nell'ottobre del 2013, durante il quale la band apre per gli inglesi Arcane Roots. Nei primi mesi del 2014 in compagnia di The Red Carpet di Viareggio prende il via il Breaking Bands Tour, che tocca le principali città italiane riscuotendo un notevole successo. Special guest della serata saranno i Public Welfare: a 30 anni di distanza dalla loro partecipazione alla prima edizione della rassegna Giovaninmusica del 1987, Pierangelo Bassignana (basso), Paolo Deregibus (voce solista), Mauro Deregibus (chitarra) Gianmario Bertinotti (percussioni) e Corrado Calvo (tastiere e voce) con Marco Ferrero (batteria) al posto di GP Morano, storico batterista della band, .torneranno insieme sul palco di Let's Rock in una reunion d'eccezione. Sul fronte delle interferenze, sarà invece la scuola di danza Arabesque ad esibirsi durante i cambi palco delle band. “Vivere rock significa vivere intensamente la propria passione con coraggio affrontando tutte le discese e le salite che ciò comporta...nulla di più rock che affrontare tutti i giorni la sbarra sfidando i limiti che pone la natura.” Questo é l'approccio di Arabesque, storica scuola casalese dove la prima disciplina d'insegnamento è la danza classica, a cui si affianca il modern jazz e la danza contemporanea. A LR saranno proposte coreografie di modern e contemporaneo, fra le quali una premiata lo scorso anno, su musiche di Einaudi, Freddie Mercury, Bosso, Sia. L'orario di inizio dei concerti è previsto per le ore 21.30 e i biglietti per le serate saranno in vendita direttamente in loco al costo e 3,00 euro. All'interno della struttura saranno presenti servizio bar, con birre artigianali del Birrificio Sant'Andrea di Vercelli, e punto ristoro gestito dalla piadineria Girodido di Casale Monferrato. Presso il bookshop del Castello l'installazione multimediale ”Linea continua”, inaugurata in occasione della presentazione del festival, rimarrà esposta e visitabile per tutta la durata della manifestazione. PROSSIMI APPUNTAMENTI: * -Venerdì 31 marzo: - Weekend Cigarettes (Alessandria) sezione giovani - Voodoo (Casale) sezione skilled - In.Visible (Pavia) sezione ospiti * Interferenze: SALTINSPAKKA E LELLO CLOWN * Sabato 1 aprile: - Toliman (Casale) sezione giovani - Van Gogh Post Scriptum (Casale) sezione skilled - Killin' Baudelaire (Milano) sezione ospiti * Interferenze: Percussionisti del centro diurno Albero in Fiore con Chicco Accornero (istituto Soliva) + DJ Lisah Lupix * -Venerdì 5 maggio: - The Aunt Mary (Casale) sezione giovani - Fonema MC (Casale) sezione skilled http://dlvr.it/Nf00tL
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Hi bubs soooo I was rereading arcane inizio and there's a lot of masters of arcana til now but some haven't make a appearance. (05) The hierophant, (06) the lovers, (10) the wheel of fortune, (14) temperance, (17) the star. I'm curious about if you have plans for them!?
Hi Mari! It took so long for me to get to this, I haven't really been that active in the past months (i know that might not come as a surprise anymore... but yeah). To answer your question though, yes, there will be a few more Masters who will be revealed in the future, but I am not planning to complete the roster of the main arcanas since I want the characters to really drive the plot more—rather than trying to put everyone in attendance instead.
Thank you SO much though for re-reading Arcane. I just realized it has been almost two years now since I've put it on hold. You have always been so constant from the start. I hope you and your baby are doing fine. 🫶
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Gurl did you see the construct a new dreamscape video?! I'm telling you, nows the time to get arcane going
This comeback is a perfect connection to the arcane series
Dream()scape fit the concept completely, but I have a feeling this time dreamscape will be different, but really I want to see the end of arcane so bad, you had me hooked with the first one
Hi love! Yes, I actually did. I am still a little lost on the full concept but I am loving it so far!
Also, thank you so much for your continued support and interest in Arcane. To be honest, the past few weeks ive been considering dropping it altogether because it has been so long but I just couldn't let go of it. I've been working on the next chapter, though very slowly. 🥺 thank you for giving me a little push again.
Here's a little snippet as a smol gift i guess
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#so i was bored#and the new studio choom of dream gave me levelled up vibes of the one for glitch mode#which was a peg for the first book of arcane so i thought#so i thought the istj one would work for book two 🤷♀️#i know i havent written for a long time but i imagine the boys sporting new looks for book 2#fic: arcane|inizio
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have you seen dreams new content??!? its very arcane coded the moment i see it😭😭😭
this onee: https://youtu.be/aUiJVLYPUh4
Love, you legit made me cry. I went to watch it as soon as I read your ask and it is so very Arcane-coded I was high-key emotional. From the set-up, the uniforms, the aesthetic—those are my Arcane kids. Also Haechan and Jeno's looks? It's like they were lifted from the fic 😭
#i got so emotional 😭#fine i might start the new chapter soon#fic: arcane#fic: arcane | inizio#neona!answers
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https://youtu.be/aUiJVLYPUh4 DID YOU SEE?¿?¿
YES. 😭 If you feel like it reminds you of Arcane, you're the second ask who has sent me this! I was crying over it here. 🥹
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I saw the ask about Ay-yo Mark and Haechan and omg Ay-ayo Haechan gives me Arcane/Inizio Haechan vibes. Those EYES? THAT HAIR? THOSE STARES??? I’m a weak woman fr
Snfndlahjlkl come here and let me hug you. I was waiting for someone to say this too because Ay-Yo era is so Arcane/Inizio Haechan?! I feel like he has matured a lot in this era and he is giving off that almost "anti-hero-i'll turn into a villain if you lay a finger on her vibes?!" That's our IL Bagatto right there. I can't find a good photo of him with his majestic eyeliner but these photos. 😘🤧
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i’ve been wondering for a while if u completely invented/created from your own imagination each ability of the arcane family, or if it was something else that (apart from the tarot deck, i guess) you took inspiration from to create their superpowers. because honestly, i could’ve never imagined or even write those awesome abilities you gave them (cuz you are just that great). i’m really curious about how you get those amazing ideas and twists to your stories that at the end they just make sense :) love your work!
Hi dear! When it comes to creating the abilities, it would be an 85/15 I guess, 85 being original and 15 having been inspired by a specific resource. The way I decided on their powers are really based on the aspects of their Arcana tarots, though there were some characters that I already knew from the get-go what kind of ability I wanted to give them. Jaemin was one, because I knew I just had to assign him the ability of compelling others. From there, I looked for a card that best fits him!
For Mark and Jeno, it's more about the dynamic of their characters that helped me decide. Mark's powers are really physical in a sense because he controls elements so I wanted Jeno's to be more abstract. They are supposedly and intently made to be opposites. 😉
There is also the inspiration from the actual muses. I wanted to tap into Haechan's duality (hence his chaos) and I wanted to highlight Jisung's demeanor so he is the purest Arcana of all. Is it obvious by now that him and Chenle are MC's favorites? 😂
The 15 percent comes from my research on how best to call their abilities. There is this very useful wiki superpower database that I use to borrow terms like karmic manipulation. However, the expression of how that power goes for my characters, I think of them myself.
I honestly don't know where I get ideas too sometimes but I hope this answers your questions! 😅 And thank you so much for supporting Arcane! ����
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So hi again! I came back with a feedback!
Yn and jeno running away together, why do I have a feeling there will be some impending. But I do admire jeno's certain and determination
Miyoung lee and junho lee are EVIL. "At the break of dawn" and jenyn are also leaving at dawn oh god heads will roll
Btw I have a actress on my mind as miyoung's face and its jeon yeonbeen, especially in vincenzo
Oh jaemin you're the devil but you're so sweet, I love my ynnomin
Mark you can hide the jealousy but I know you have it in you cmon. I didn't know the barrier is made of the arcana energy, so without two of the most powerful arcanas they're damned, but yn are also safer far away
Oh no not the headmaster. I love jeno for understanding her pain and agreeing to go back instead of just carry her away like he wanted. He's so in love they should spend the rest of their lives together and after all the war is over they marry and have two children and a dog-
It was good to be immersed in the story again. One question: the confront that led the boys to cypher starts now?
Also, this is not a critic, actually the opposite but I think you made a trap for yourself. The genius of this fic is so great that its difficult even for the author to write and you still do it flawlessly. I myself would never come with such a mind blowing plot
Ahhh as usual your commentary never disappoints! Jeno is indeed whipped to the core and I love how you already imagined him and MC having two kids and a dog in the future. That will be so cute.
My personal favorite was the scene with Jaemin. Their trio really is close but he is always so willing to step back for MC and Jeno. 🥺
Also the face claim you gave for Miyoung is so pretty! I do imagine her as well as another actress, Han Sohee, because of her sharp, foxy features.
Finally, thank you for the kind words on the plot as always, Mari. I do think I am a little ambitious with Arcane and I hope I can keep the momentum. ❤️
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Hi Sammy I'm glad you're back! Was thinking about arcane last night and thought about sending an ask but ended falling asleep lol my manifesting worked, a new chapter is out! Don't worry about taking long to post, its really fine. Everything in its own time. I'm gonna read it later when I have time but I'm already anxious (I could read it rn but I want to focus).
I'm really sorry for asking this, but do you have an idea of how many chapters will there be? And you know how is it going to end, its already planned? You don't have to answer I'm just curious
I will send you another ask when I finish reading. God I smiled ear to ear when the notification came
Lol you definitely manifested me, Mari! I don't really know how many chapters this will run because I've always struggled how and when to cut the plot to distribute across chapters, but yes, everything is already planned out as well as the ending. The only challenge now is for me to actually put those ideas down in writing. I do hope my push to write continues and thank you for always waiting so patiently for me. 😔🙏
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You came back with two of my favorite fics ever!
Oh I remember at the end of lucid when haechan was writing a book in that hotel and yn read it. "The girl by the window" that's such a meaningful title. Their heartwarming meeting bringing back memories, God I smiled so wide. And the small il bagatto reference I loved it.
I wish I could turn back time to the day I read lucid for the first time, the feeling was indescribable (in a good way ofc)
About arcane, I love seeing yn and jeno together. Them leaving together seems like a good idea (from the romance pov) but with consequences. I'm really looking forward to how its going to work out, I know it won't be that simple
Mariii! It's so nice to see you back?? How is life? The last time you said that you are incredibly busy but I hope everything is better now!
As usual, I love the thoughts that you always give for my fics. You are the only one who I know got the IL Bagatto reference, lol. It does make Lucid Haechan the writer of Arcane.
And thank you for still waiting for Arcane too! I know it has been so long so I really appreciate that. 🥺❤️
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I missed arcane so much! Don't even apologize for not updating too often, I totally understand and I can wait cause cmon this story is so good, definitely worth the wait
I have to agree with mark, them getting married is the safest option. I was cooing reading the first part, the ring and the piano and mark being so passionate and soft I love him. The kiss was so cute and delicate.
Junho is betraying her father but he knows mc is il matto and he didn't tell miyoung but he obviously can't be trusted
It's funny to read mc and her father talking about how chypher is dangerous when we all know it is. But I really like this insight of their bond and how he's willing to do everything to keep her and the boys safe
I love mc and haechan's friendship, they're usually joking and playing around with each other (he's always the one to starts). But this "it's his arcana that wants her not him" always send me, I think that makes things more thrilling.
Ooooh it's good that her father knows about junho's betrayal and has a plan about it
Omg the jeno scene in the end had me SQUEALING it was so HOT. I love how you write suggestive scenes without being explicit
You already read it! You are so fast as usual, I love you for that. 😂 Thank you for understanding the very slow updates, Mari. The past months really have been very difficult for me so it also affected my interest in writing. I was literally on the verge of closing this blog to be honest.
But then I'm really thankful for people like you who stick around. It gives me confidence to continue. These observations and reactions you have always make me smile FR~
Oh, and I'm glad you enjoyed MC's interactions with the Lee's. 😏 i would say... it wasn't just a simple kiss that happened with Mark though lmao
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