#alba di questa mattina
Explore tagged Tumblr posts
i-am-a-polpetta · 2 months ago
Text
ma voi, a guardare l'alba non vi sentite potentissimi?
Tumblr media Tumblr media
64 notes · View notes
ama-la-mente · 2 years ago
Text
Non puoi togliere Trapani da un trapanese.
Misteri compresi. Per alcuni processione ormai retrograda per altri intoccabile. Perfetto esempio di commistione tra sacro e profano, tra devozione personale e tradizione di comunità.
Il portone che si apre e tutto inizia, chi già in centro e chi ancora a casa preparandosi per scendere (in centro non si va, si scende) con la tv rigorosamente su Telesud volume 80.
Per quelle 24 ore tutti ci fermiamo, tutto è organizzato in funzione della processione.
“Ma a che ora scendiamo? Io scendo a piedi”, “attenta alla cera”, “ma che giro fanno?”.
I drappi bordeaux che scendono dai balconi, mia nonna che utilizza i merletti migliori per la chiesetta di famiglia che oggi va aperta e con i fiori freschi.
Le marce funebri che ti rimbombano nel petto, le stesse che ti accompagnano dalla nascita e ti cullano quasi fossero ninne nanne. E qualcuno che mangia “caccavetta e simenza”.
- “Ma a che gruppo siamo?
- 10, fornai
- grazie”
I sorrisi accennati da chi è in processione che valgono come saluto, la cera per terra e sotto le scarpe, le donne a piedi scalzi con il capo coperto dal lutto.
Il tramonto che si avvicina, ritrovarsi a cena in quaranta e “ricordatevi che oggi non si mangia carne”.
“A cira squagghia e a processione un camina”
Arriva la notte e i misteri si fermano a piazza Vittorio, la gente si ferma nei bar dove siamo tutti amici, qualcuno dorme un’oretta per ripartire alle 3 dove si sente un leggero rumore di gente e poi solo i tamburi. Camminiamo tutti insieme verso un’unica direzione, con la testa un po’ bassa, “hai una sciarpa?/ mi porti una felpa/ bevi questo che ti riscaldi”, tappa da Oddo per la pizzetta.
Arrivando a Via Corallai il fuoco dei ceri proietta le ombre delle statue sui palazzi, la gente è affacciata dai balconi in silenzio alle 5 del mattino, segno della croce.
I portatori di notte sono i volontari, sotto le aste troviamo uomini e donne che portano pesi ben superiori a quello fisico della vara.
Alba sulle mura, veloce colazione alle Barracche e ricompaiono le bande, si tolgono le sciarpe e ci si riappropria del contegno dovuto. La mattina passa, i gruppi cominciano lentamente ad entrare, qualche amico ti apre casa sul corso per offrirti la "seconda" colazione e i misteri si riguardano dal balcone. Di nuovo, con minuzia e stupore per la loro bellezza.
“Mamma guarda questa decorazione floreale che bella, riconosco la mano... è sicuramente Peppe”.
Alla fine, sempre dopo le 14, la Madonna entra, con il suo manto nero che sembra coprire e reggere le sofferenze di un intero popolo, anche se solo per 24 ore.
Ora è il momento, inizia già la malinconia e il conto alla rovescia, l’annacata continua come una madre che non vuol lasciare andar via il proprio figlio.
Le lacrime, le mani che stringono, il cuore pieno.
Rumore di ciaccola, applausi...
- testo e foto web
Venerdì Santo, a Trapani il giorno dei Sacri gruppi dei Mister, la processione lunga un giorno
Tumblr media
15 notes · View notes
alemicheli76 · 2 months ago
Text
Il blog consiglia "Unsond" di Alba Prattichizzo, O.D.E. Edizioni . Da non perdere!
Sinossi: “Questa è la storia di come la mia scrittura ha incontrato una voce, quella voce che credevo esistesse solo tra le pagine del mio libro, che avevo immaginato appartenere a Ethan, protagonista di Rock&Soul, e che mai e poi mai mi sarei aspettata d’incontrare in questo mondo.” Mirko, compositore e produttore musicale, fatica a trovare un motivo per alzarsi ogni mattina. Dopo la rottura…
0 notes
lamilanomagazine · 3 months ago
Text
Teramo: "Estate Sicura" i servizi di controllo del territorio si incrementano grazie all'elicottero del 5° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pescara
Tumblr media
Teramo: "Estate Sicura" i servizi di controllo del territorio si incrementano grazie all'elicottero del 5° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pescara. Anche questa mattina i Carabinieri delle compagnie di Alba Adriatica e Giulianova hanno rafforzato i servizi di controllo del territorio coprendo la fascia costiera e quella immediatamente prossima al litorale.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
0 notes
delectablywaywardbeard-blog · 8 months ago
Text
Crolla il soffitto nelle case popolari, ferito un uomo - IL VIDEO
Alba di terrore nelle case popolari di via Cravero 45, interno 8, nel quartiere Regio Parco, dove questa mattina si è verificato il crollo parziale del soffitto di un alloggio. Ferito un uomo, soccorso dai sanitari del 118. E’ stata la moglie a lanciare l’allarme. Molti residenti, allarmati, sono scesi in strada. La pioggia di calcinacci ha completamente devastato la cucina e gli arredi. Sul…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
ultravita · 2 years ago
Text
Tumblr media
Down
Oggi, per la prima volta in questo mese, sono un po’, come si dice, in down. Anche la corsa di questa mattina è stata faticosa, poca motivazione, stanchezza, ma più che altro non avevo proprio voglia. Poco appetito anche a pranzo, e pomeriggio fiacco. Capita. Certo che sì, ovviamente non tutte le giornate possono essere come quella di ieri, vissute intensamente dalle 7:00 del mattino a mezzanotte quando sono andato a letto dopo una bella riunione di DoppiaW dagli amici svizzeri.
Forse è stato anche quello il motivo, o forse anche il mal di testa dovuto a qualche calice di prosecco.
Ma il mese va avanti, credo che proprio da queste giornate si riesca a trarre la forza emotiva per portare a termine i piccoli impegni che mi sono prefissato. Quindi ho già letto qualche pagina di un nuovo libro ed ora sto scrivendo qualche riga proprio per non perdere questa consuetudine che sto portando avanti dall’inizio di Aprile.
Effettivamente, a volte, dobbiamo sforzarci di fare cose, anche piacevoli, per non cadere nella trappola dell’apatia e del lassismo. Sono questi piccoli appuntamenti che riescono a tenere attiva la nostra mente e la nostra giornata. Avere comunque un piano, delle caselle da flaggare ogni giorno, ci permettono di avere una routine vantaggiosa, diversa dalla routine che può scaturire da un lavoro alienante o da giornate scandite da ritmi sempre simili.
Volevo anche dormire un attimo, visto che la voglia era sotto le scarpe, avevo una lavatrice da stendere e la cucina da sistemare. Ho puntato la sveglia del telefono alle 16:00 e mi sono buttato sul divano. Ho pensato che un’oretta di sonno avrebbe forse mitigato questa stanchezza ed insieme questo martello che mi batte in testa.
Ma, alla fine, dopo 10 minuti a sentiere tutto ciò che accadeva fuori dalla porta-finestra aperta, ho deciso di alzarmi e di darmi una mossa.
Quindi prima cosa da fare, una bella tazza di golden milk, non so se abbia davvero dei benefici, ho letto molti articoli a riguardo e tutti ne parlano positivamente e allora ho voluto provare ad inserirlo in questa routine giornaliera.
Male non farà e poi il gusto non fa letteralmente schifo.
Ora mi rimane solo la lavatrice da svuotare, una partitella a calcio con mio figlio e una doccia prima di andare a cena dai miei genitori.
So che non c’è nulla di interessante in questa mia giornata o in questo racconto, però, come sappiamo, la vita è fatta anche di queste cose.
Come ho letto ieri sera sulle ultime pagine di un tuo libro dove si parla dello Yin e Yang, il famoso simbolo che ha origine nell’antica filosofia cinese. Il bianco e il nero, il giorno e la notte, ma anche la felicità ed il dolore, non c’è una cosa senza l’altra, e non potrebbero esistere senza l’altra. Conosciamo la felicità anche grazie ad aver vissuto momenti infelici, dopo ogni notte c’è sempre un alba che prelude al giorno nuovo per poi tornare verso la sera e quindi la notte. Un armonico convivere tra sentimenti opposti ma complementari, che si fondono e che contaminano anche l’altra sfera, come testimoniano i due punti di colore opposto che stanno nel mezzo del colore dominante.
Quindi, trasversalmente, dobbiamo riconoscere le giornate più negative, meno felici, scure e dobbiamo cercare solo di vivere al meglio anche quelle perché poi ci porteranno sicuramente ad una giornata positiva, felice e chiara.
È un notevole sforzo, ma serve per non sprecare inutilmente del tempo prezioso che non ci viene più ridato.
Se avessi ascoltato il mio corpo, i miei sentimenti negativi, oggi non sarei uscito a correre, non avrei probabilmente nemmeno letto e non avrei scritto queste poche righe.
Ma il bianco a prevalso sul nero o, almeno, non ho permesso che il nero si prendesse tutta la giornata e la trasformasse in ore perse a non fare nulla.
Il concetto è sempre lo stesso, riuscire a plasmarci nei confronti della vita e a non farci schiacciare da essa. Impareremo a conoscerla meglio e a viverla al meglio.
Ora mi sforzerò anche di ripiegare i panni sullo stendino ed appenderne di nuovi.
Potrebbe essere una buona pratica meditativa.
Ma è anche da queste piccole battaglie contro il nostro io più menefreghista e riluttante che possiamo imparare a sconfiggere il lato negativo di noi stessi, lavorando sulla nostra mente, sui nostri comportamenti, cercando sempre di fare del nostro meglio anche nelle situazioni che non ci piacciono, in un lavoro che facciamo quasi obbligati, in una parola detta in maniera positiva, in un sorriso regalato.
Non cediamo all’immobilismo e alla frustrazione di un’esistenza che ci sembra sempre troppo uguale, troviamo il bello anche nelle cose che non ci piacciono, nelle piccole attività di tutti i giorni, schiacciamo la pigrizia che è uno dei veleni della nostra mente.
Portiamo il sacco nero nel testone fuori casa e guardiamo cosa c’è intorno, magari sopra di noi è apparecchiato un cielo stupendo ma noi siamo troppo presi a pensare di non avere voglia di fare quella cosa.
Svuotiamo la lavastoviglie e magari, ne mentre, possiamo ascoltare qualcosa dalle cuffiette, una buona musica o magari un buon insegnamento Buddhista. Idem con le cose da stendere. C’è sempre un modo per fare meglio quello che siamo già abituati a fare e che, in tante occasioni, odiamo, rimandiamo o facciamo avvelenando ulteriormente la nostra mente con stress e negatività.
Ora vado a stendere, lo prometto.
0 notes
addomesticarsi · 1 year ago
Text
rettifica di questa mattina, invece: la temperatura sopra i 20 già dalle 5 e quindi grande no, ma la felicità è stata la quasi alba (e la quasi lacrima)
l'unica cosa bella di alzarsi alle 5 (che poi erano 4) è la temperatura a 19 gradi
1 note · View note
vefa321 · 3 years ago
Text
Tempo al tempo
Ho dormito sugli allori di un tempo sconfitto dal proprio scorrere.
Ho attraversato la notte come un mare senza sponde in un oceano di sogni.
Ho solcato i deserti che germogliavano di desideri... inespressi.
Il tutto in un battito di ciglia,
in uno sbadiglio di luna,
in un sospiro di stella caduta...
E sono approdata dove la realtà incontra la fantasia, in questa terra di mezzo chiamata Alba, che accende e spegne qual dire sì voglia, i sogni belli e quelli brutti.
Naufragata senza bagagli in un oggi da navigare,
mi vesto di fortuna,
un velo di luce,
due foglie di vento,
calzari di rugiada ed una strada da inventare mentre il mondo si affanna a rincorrere i propri sogni invece di viverli al buon bisogno.
Un sabato mattina che profuma di caffè e buoni sentimenti.
Il buongiorno si legge, si scrive...si vive.
✒️Vivi di particolari, raccogli i dettagli
J.D
Tumblr media
16 notes · View notes
corallorosso · 3 years ago
Photo
Tumblr media
Pugni in faccia e minacce di morte al giornalista di “Repubblica” dal manifestante No Pass Ci risiamo. A distanza di meno di 48 ore dalla brutale aggressione della giornalista di Rai News 24 Antonella Alba durante la manifestazione di Roma contro il Green Pass, un altro video-giornalista, questa volta de “la Repubblica”, finisce nel mirino dei No-vax, questa volta con ancora maggior violenza fisica e verbale. E’ accaduto questa mattina, sempre a Roma, durante la manifestazione No Green Pass organizzato dal comparto scuola davanti al Ministero dell’Istruzione, durante la quale un manifestante ha aggredito con pugni in faccia e minacciato di morte (“Ti taglio la gola se non te ne vai”, accompagnato da un gesto eloquente) Francesco Giovannetti, che si trovava in piazza per testimoniare quello che stava accadendo. “”Ero lì da cinque minuti – ha raccontato Giovannetti – Ho chiesto a un gruppetto di persone se avevano voglia di parlare, di rispondere a delle domande. Mi hanno chiesto per chi scrivessi e hanno iniziato a criticare ‘Repubblica’, ma in maniera civile. Solo poi quest’uomo, non so chi fosse o che ruolo avesse, si è girato, ha mimato il gesto di sgozzarmi, ha detto ‘ti taglio la gola se non te ne vai’ e quando gli ho chiesto se stesse minacciando mi ha aggredito e colpito. Ho contato almeno 4/5 pugni al volto. Tutto è successo rapidamente: non mi lasciava andare. Poi, per fortuna erano presenti agenti della polizia che sono intervenuti, fermando la persona e portando me in un posto sicuro”. Giovannetti è stato trasportato in ambulanza presso l’ospedale Fatebenefratelli per accertamenti, mentre l’aggressore è finito dritto in questura. L’ennesima aggressione pesantissima, resa ancora più grave dal fatto che l’aggressore sia un insegnante, un docente, una persona a cui affidiamo l’educazione dei nostri figli (...) next quotidiano
24 notes · View notes
gregor-samsung · 3 years ago
Text
“ Lei aveva attraversato il vialetto ed era entrata nel prato oltre i ciliegi. Si era sdraiata, sebbene vestisse di bianco e l’erba non fosse piú tiepida. Si era raccolta nelle mani a conca la nuca e le trecce e fissava il sole. Ma come lui accennò ad entrare nel prato gridò di no. «Resta dove sei. Appoggiati al tronco del ciliegio. Cosí». Poi, guardando il sole, disse: «Sei brutto». Milton assentí con gli occhi e lei riprese: «Hai occhi stupendi, la bocca bella, una bellissima mano, ma complessivamente sei brutto». Girò impercettibilmente la testa verso lui e disse: «Ma non sei poi cosí brutto. Come fanno a dire che sei brutto? Lo dicono senza… senza riflettere». Ma piú tardi disse, piano ma che lui sentisse sicuramente: «Hieme et aestate, prope et procul, usque dum vivam*… O grande e caro Iddio, fammi vedere per un attimo solo, nel bianco di quella nuvola, il profilo dell’uomo a cui lo dirò». Scattò tutta la testa verso di lui e disse: «Come comincerai la tua prossima lettera? Fulvia dannazione?» Lui aveva scosso la testa, frusciando i capelli contro la corteccia del ciliegio. Fulvia si affannò. «Vuoi dire che non ci sarà una prossima lettera?» «Semplicemente che non la comincerò Fulvia dannazione. Non temere, per le lettere. Mi rendo conto. Non possiamo piú farne a meno. Io di scrivertele e tu di riceverle». Era stata Fulvia a imporgli di scriverle, al termine del primo invito alla villa. L’aveva chiamato su perché le traducesse i versi di Deep Purple. Penso si tratti del sole al tramonto, gli disse. Lui tradusse, dal disco al minimo dei giri. Lei gli diede sigarette e una tavoletta di quella cioccolata svizzera. Lo riaccompagnò al cancello. «Potrò vederti, – domandò lui, – domattina, quando scenderai in Alba?» «No, assolutamente no». «Ma ci vieni ogni mattina, – protestò, – e fai il giro di tutte le caffetterie». «Assolutamente no. Tu ed io in città non siamo nel nostro centro». «E qui potrò tornare?» «Lo dovrai». «Quando?» «Fra una settimana esatta». Il futuro Milton brancolò di fronte all’enormità, alla invalicabilità di tutto quel tempo. Ma lei, lei come aveva potuto stabilirlo con tanta leggerezza? «Restiamo intesi fra una settimana esatta. Tu però nel frattempo mi scriverai». «Una lettera?» «Certo una lettera. Scrivimela di notte». «Sí, ma che lettera?» «Una lettera». E cosí Milton aveva fatto e al secondo appuntamento Fulvia gli disse che scriveva benissimo. «Sono… discreto». «Meravigliosamente, ti dico. Sai che farò la prima volta che andrò a Torino? Comprerò un cofanetto per conservarci le tue lettere. Le conserverò tutte e mai nessuno le vedrà. Forse le mie nipoti, quando avranno questa mia età». E lui non poté dir niente, oppresso dall’ombra della terribile possibilità che le nipoti di Fulvia non fossero anche le sue. «La prossima lettera come la comincerai? – aveva proseguito lei. – Questa cominciava con Fulvia splendore. Davvero sono splendida?» «No, non sei splendida». «Ah, non lo sono?» «Sei tutto lo splendore». «Tu, tu tu, – fece lei, –tu hai una maniera di metter fuori le parole… Ad esempio, è stato come se sentissi pronunziare splendore per la prima volta». «Non è strano. Non c’era splendore prima di te». «Bugiardo! – mormorò lei dopo un attimo, –guarda che bel sole meraviglioso!» E alzatasi di scatto corse al margine del vialetto, di fronte al sole. “
* “D’inverno e d’estate, da vicino e da lontano, finché vivrò ed oltre”; citazione tratta da Daniele Cortis, romanzo di A. Fogazzaro. (Nota del trascrittore)
---------
Beppe Fenoglio, Una questione privata, introduzione di Gabriele Pedullà, Einaudi (Collana Super ET), 2020²²; pp. 5-6.
[ 1ª edizione originale, postuma: Garzanti, 1963. ]
5 notes · View notes
amespeciale · 4 years ago
Text
Tumblr media
LITANIA PER LA SOPRAVVIVENZA
Per quelle di noi che vivono sul margine
ritte sull' orlo costante delle decisioni
cruciali e sole
Per quelle di noi che non possono
lasciarsi andare
Al sogno passeggero della scelta
Che amano sulle soglie mentre
vanno e vengono
Nelle ore fra un' alba e l' altra
Guardando dentro e fuori
e prima e poi allo stesso tempo
cercando un adesso che dia vita
ai futuri
Come pane nelle bocche dei nostri figli
perché i loro sogni non riflettano la fine dei nostri...
Per quelle di noi
che sono state marchiate dalla paura
Come una ruga leggera al centro delle nostre fronti
imparando ad aver paura con il latte di nostra madre
Perché con questa arma
questa illusione di poter essere al sicuro
Quelli dai piedi pesanti speravano di zittirci
Per tutte noi
questo istante e questo trionfo
Non era previsto che noi sopravvivessimo
E quando il sole sorge abbiamo paura
che forse non resterà
Quando il sole tramonta abbiamo paura
che forse non si alzerà dopo mattina
Quando abbiamo la pancia vuota
abbiamo paura di non poter mai più mangiare
Quando abbiamo la pancia piena
abbiamo paura che non mangeremo domani
Quando siamo amate abbiamo paura che l' amore svanirà
Quando siamo sole abbiamo paura
che l' amore non tornerà
E quando parliamo abbiamo paura
che le nostre parole non vengano udite
o ben accolte
Ma quando stiamo zitte anche allora abbiamo paura
Perciò è meglio parlare
ricordando
che non era previsto
che noi sopravvivessimo
Audre Lorde (1934-1992), poeta e scrittrice statunitense
da The Black Unicorn (1978)
8 notes · View notes
mascheradaguerra · 4 years ago
Text
09.05.2021 - potere di me stessa
E insomma ieri è successa una cosa abbastanza scioccante che mi ha davvero destabilizzata. Ieri notte come di consueto faccio tornare dentro casa il mio adorato micione però ieri non è tornato e lui dorme sempre con me e si sveglia sempre con me. Ieri però questo non è successo, non è tornato seppure se basta un richiamo e lui corre subito da me questa volta non è successo e non è successo tutto il giorno che chiamavo, sbattevo le mani, l ho cercato dappertutto dalla notte fino all alba dalla mattina al pomeriggio, ho pianto, singhiozzato, l ho cercato dietro casa mia, l ho cercato nei gruppi di facebook e mi stavo rassegnando che per un’altra volta nella mia vita sarei stata privata di una delle mie serenità per andare avanti nella vita. Dopo cena stavo per uscire e sapevo già che avrei trascorso la serata nell’ansia e nella disperazione mentale di chissà dove sarà andato il gatto. Preparata e tutto mi decido di cercarlo per un’ultima disillusa volta, esco e lo trovo li davanti con nonchalance a leccarsi. Io l ho preso subito e portato dentro, l ho abbracciato e gli ho chiesto senza ovviamente alcuna risposta dove fosse finito, gli ho dato da mangiare e ha mangiato divorando tutto quanto, e subito dopo era già pronto per uscire ma ha capito che per quella sera non sarebbe ovviamente successo ed è corso a letto a dormire. Stamattina sono tornata e l ho ritrovato con me e ne sono stata tanto felice. Però questa disperazione, quest’ansia, questa distruzione e destabilizzazione per la perdita di un gatto che alla fine era semplicemente uscito per un giorno a farsi i cavoli suoi da buon gatto che è mi ha portato a capire che ho una specie di sindrome di abbandono che devo risolvere con me stessa perchè è assurdo che basta che mi si levi qualcosa che fa parte stabilmente nella mia vita per far si che mi immobilizzi e mi distrugga tutti i pensieri positivi che avevo. Voglio crescere da questo punto di vita, voglio diventare matura così tanto da non farmi influenzare così tanto da questi avvenimenti, ok se avessi avuto un lavoro sarei andata e avrei fatto buon viso a cattivo gioco però stando a casa direi che tutto si amplifica perchè rimanendo dove c’è il problema non fai altro che cercare di risolverlo disperatamente. Fatto sta che dovrei imparare a lasciar andare ciò che non è destinato a me senza dovermi disperare così tanto. Dovrei ricomporre la mia autostima, dovrei tornare stabile mentalmente perchè questo mese è stata una prova assurda per i miei pensieri, le mie certezze, i miei valori, la mia morale. Ho desiderato di diventare ribelle e fregarmene di tutto, ho desiderato di avere il cuore di ghiaccio così tanto da far sì che mi importasse solo di me e della mia vita. Ora basta, devo fare di nuovo la mia tabella di routine e devo seguirla passo a passo, devo riuscire finalmente ad essere ciò che voglio essere, devo trovare ciò che sono e riconquistarlo, ho bisogno di levarmi questa negatività di dosso, ho bisogno di pensare positivo e far accadere ciò che è positivo, ho bisogno di svoltare questa vita, non voglio che ritorni una routine che si basa sulle uscite ma che si basa sulla soddisfazione che trovo in me stessa, non voglio che si basi sulle conoscenze e le amicizie ma su quanti livelli ho progredito rispetto a dov’ero. Non voglio più pensare a cazzate, non voglio più pensare ma agire al presente, lo devo a me stessa, devo a me stessa di vedermi in alto e con tante soddisfazioni. O sbaglio? No non mi sbaglio, mi impegnerò ad amarmi e a raggiungere giorno dopo giorno i miei obbiettivi, che sia quello di fare esercizi a quello di ottenere un posto di lavoro. Devo dare una svolta a questa vita e lo voglio con tutta me stessa, voglio realizzare i sogni di una vita, voglio viverla davvero questa vita. E prometto che scriverò giorno dopo giorno i miei progressi. Devo rimettere le armi addosso e combattere per conquistare potere su me stessa.
3 notes · View notes
lamilanomagazine · 4 months ago
Text
Alba: agenzia di moda usata per violentare giovani donne, 2 arresti per stupro e violenza sessuale di gruppo
Tumblr media
Alba: agenzia di moda usata per violentare giovani donne, 2 arresti per stupro e violenza sessuale di gruppo. Questa mattina i Carabinieri di Alba hanno dato esecuzione, all’esito di complesse e articolate indagini, ad un’ordinanza relativa alla misura carceraria per uno degli indagati e degli arresti domiciliari per l’altro, per i delitti di violenza sessuale anche di gruppo.... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
0 notes
callmeiceice · 4 years ago
Text
Tumblr media
“Festa” del mio compleanno. Solita uscita per poi andare in un bar sul lago, appena arriviamo dico: prendete quello che volete, offro io. La serata procede bene, amici, qualche alcolico da cui sono stato lontano perché avrei dovuto guidare, e tante risate. A fine serata arriviamo a Rogoredo, eravamo in 4 macchine, quindi una quindicina di persone. Siamo andati in un parchetto e abbiamo parlato un po’ come sempre. Si sono fatte le 2, allora ci siamo salutati perché il giorno dopo avevamo degli impegni, tra lavoro e Università. Verso le 2,15 sono passato a piedi lungo una strada per andare a prendere la macchina, e in quella strada ci sono delle case. In lontananza vedo una ragazza, minigonna e top. La riconosco, era alla festa di questa sera, e nel passare davanti a lei (la macchina era a 5 minuti di camminata) mi accorgo che stava piangendo. Allora mi avvicino e le chiedo quale fosse il problema, e lei: ho dimenticato le chiavi a casa, mio papà è andato al lavoro e torna giovedì, la mamma invece è dal nonno, è partita nel pomeriggio. Io la guardo e le dico: Michela, quindi in poche parole non puoi entrare in casa... bhe, io domani mattina dovrei andare al lavoro ma ovviamente non posso lasciarti fuori tutta notte. E lei mi dice subito: nono tranquillo, posso stare qui, verso le 8 la mamma dovrebbe tornare, poi non fa nemmeno tanto freddo. Io: non puoi stare qui da sola 6 ore senza dormire, vestita così e soprattutto... stai tremando dal freddo. E lei: si lo so, non so cosa fare... allora io: facciamo una cosa... vieni in macchina con me, dormi in macchina (non ti porto a casa mia perché sennò tuo papà è tua mamma potrebbero giustamente pensare male) e così stai più al caldo e ci sono io. A lei sono diventati gli occhi lucidi, non ha detto nulla, mi ha abbracciato e detto a bassa voce: grazie
Sono le 2,20 e siamo in macchina, accendo l aria condizionata e inizio ad avvicinarmi a casa sua e cercare un altro parcheggio, così sua mamma la mattina dopo l avrebbe vista subito. In quel brevissimo tragitto mi guarda e mi dice ancora grazie. Avevo appena acceso l aria condizionata e le chiedo: va un pochino meglio? E lei: sisi, ma ho le gambe fredde. Senza dirmi nulla mi prende la mano e me la appoggia sulla sua gamba, e mi dice: ci scommettevo che non fosse fredda, puoi lasciarla qui un po’? E io: certo. E lei mi mette una mano sopra la mia, aveva le unghie lunghe, color bianco. Appena trovo un parcheggio vicino a casa sua, mi guarda e mi dice: ho sonno.... e io: dai, andiamo dietro che così ti appoggi a me e cerchi di dormire un po’, io intanto magari resto un pochino sveglio, sai, è notte e siamo fuori. Lei mi guarda ancora e mi sorride. Andiamo dietro, le do la mia felpa (l ho portata in caso facesse freddo) e lei l ha indossata, si è appoggiata a me e ha dormito una mezz’oretta. Verso le 3 si sveglia e la sua pancia brontola, allora le dico: qualcuno ha fame vero? E lei: si... ma non abbiamo da mangiare... allora io le dico: Michela, conosco un posto che è aperto a quest ora, ci vogliono 10 minuti però, e sorridendo mi esce un “riesci a farcela?” E lei: (sorridendo) vedremo, al massimo mangio te. Lei rimane dietro a dormire e io vado in quel posto a 10 minuti di distanza. Appena arriviamo noto che si è addormentata, allora per 5 minuti aspetto che si sveglia e penso: cavolo, è ancora più bella mentre dorme, capelli biondi, occhi verdi, un bel fisico e un carattere stupendo. Poi la sveglio io e le dico: pronta per mangiare? Lei scende dalla macchina, mi guarda e urla: mi hai portata al mc! GRAZIE!! Lo adoro! Io mi avvicino a lei e lei mi abbraccia, saltandomi addosso, si era emozionata per il gesto. Entriamo al mc e le dico: prendi tutto quello che vuoi, pago io. Dopo 10 minuti stavamo mangiando e abbiamo parlato un po’. Si sono fatte le 4 ormai, siamo saliti in macchina e lei ha messo a tutto volume l’album di Gemitaiz, QVC 2, ha iniziato a cantare, era davvero felice. Alle 4,10 siamo arrivati davanti a casa sua, e “scalando” un po’ i vari gradini, siamo arrivati su un tetto di una casa, ci siamo seduti e abbiamo visto la luna con qualche stella qua e là. Mi chiede: ti piace la luna vero? Ho visto che hai un tatuaggio delle fasi lunari. E io: si, sin da piccolo, poi ho anche un carattere abbastanza lunatico a volte. E lei: sorride e mi dice: si, una volta ho chiesto a un tuo amico come sei e mi ha detto esattamente così. Comunque è bellissimo quel tatuaggio, vorrei farne uno anche io, (e mi abbraccia il braccio destro) vorrei fare una scritta sul fianco, ma non so quale scritta... io la guardo e le dico: che ne pensi di “ le azioni hanno sempre delle conseguenze, belle o brutte che siano” E lei: ma che idea! Così mi ricorderò per sempre questa serata, sai, mi stai facendo sentire bene, come non lo ero da tanto tempo. A quelle parole non ho resistito e le ho dato un bacio sulla guancia. Poco dopo lei mi prende le cuffie e il telefono e si mette a fissare il cielo, abbracciata a me, fino ad addormentarsi. Io ho dormito forse 30 minuti, dovevo tenerla d occhio ma ero felice, tanto felice. Verso le 5 e mezza inizia a sorgere l alba, allora io delicatamente sveglio Michela e le dico: guarda davanti a te. Lei: è meravigliosa, ma lo è ancora di più perché la sto vedendo con te. Dopo qualche minuto le chiedo: hai fame? E lei: sii, un po’. Allora siamo tornati in macchina e siamo andati ancora al mc, abbiamo fatto colazione, e abbiamo parlato ancora. Alle 8 siamo arrivati a casa sua e abbiamo visto sua mamma entrare in casa. Michela durante la notte le aveva mandato il messaggio dicendo che non aveva le chiavi e che c’ero io con lei.
Prima di farla andare le dico: Michela, grazie per aver dimenticato le chiavi, e lei: quando usciamo e so che ci sei anche tu, le dimenticherò più spesso. Grazie per la serata e per la nottata, sei un ragazzo meraviglioso. Lei scende dalla macchina e mi dice: aspetta qui, torno subito. Io aspetto e dopo 10 minuti vedo lei e sua mamma uscire e venire verso di me. Sua mamma mi dice: grazie! Michela mi ha raccontato tutto quello che hai fatto per lei, non so come ringraziarti... e io: si figuri, l ho fatto con piacere. La mamma: ah, grazie per la felpa che le hai regalato, la adora già, penso che la metterà ogni volta prima di giocare a pallavolo. Io: di niente, aveva freddo e gliel ho data. Prima di accendere la macchina sorrido e penso: mi sa che quella felpa non sarà più mia. Alla fine lei è rientrata, io sono tornato a casa, ho fatto la doccia e ho detto tutto alla mamma che ha aggiunto: ci sono voluti 21 anni, ma alla fine sei davvero cresciuto, sono fiera di te. Dopo un ora sono andato al lavoro. È stata una serata strana, ma meravigliosa e indimenticabile.
11 notes · View notes
animafelinasblog · 5 years ago
Text
Tumblr media
Foto mia.. la fantastica Alba a San Marino... scatto di questa mattina
22 notes · View notes
seomollogruppo · 4 years ago
Text
Skyline
Tumblr media Tumblr media
Suggestivo skyline questa mattina presso il nostro Centro Assistenza e Logistica di Alba... 😃🇮🇹
1 note · View note