#adoro questa versione
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cover of all time, honestly
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No Curch in the Wild
#musica#musica che mi piace#musica che piace a me#no church in the wild#ed sheeran#adoro questa versione#Youtube
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DOMENICA 18 FEBBRAIO 2024
Il mare d'inverno
e le sue atmosfere rarefatte
Ieri mattina sono stato al mare. Il mare in versione invernale.
Quello racchiuso dal solito cordone di sabbia : la "duna" innalzata ad ottobre, a proteggere l'ininterrotta linea degli stabilimenti balneari, quella che corre per decine e decine di chilometri, sulla "riviera romagnola.
È uno dei paesaggi che sento in assoluto più miei, quasi quanto il paesaggio alpino delle Dolomiti.
Entrambi li frequento fin da bambino.
Il mare mi chiama. Mi affascina. Mi parla in silenzio, ogni volta che lo vengo a trovare.
Ho sempre avuto questa sensazione e la debolezza di pensarlo come un vero Essere Vivente.
E così, è normale, passare più volte, nei mesi invernali, a fargli un saluto, come si fa con un amico d'nfanzia.
Oppure è come contemplare un enorme animale in gabbia, che ribolle e soffia e sbuffa e ci guarda a sua volta, col suo abbraccio di vento e distanza.
Adoro questa atmosfera metafisica delle spiagge invernali.
Linee geometriche, bandiere, gabbiani dentro un vento di luce dal largo, un vento di vetro e cemento e un profumo di niente che mi incanta ogni volta.
Perchè il mare è così che ti conquista.
Con atmosfere alla Ghirri o alla De Chirico.
Una lontananza che ti morde nel cuore e disegna, piccolissimi punti scuri, persone sfocate dalla distanza, dentro il frastuono di onde instancabili e spuma bianca e selvatica.
Talvolta scattando le foto, mi sorprendo a contemplare uno scorcio, un dettaglio, un palo storto o un gioco estivo o uno scivolo dai colori allegri, ora semisommersi dalla sabbia.
Sono paesaggi che trovo intrisi di poesia.
Dove saranno ora i bimbi che appena la scorsa estate, correvano a riempire i secchielli con il loro allegro chiamarsi?
E dove sono finiti i gabbiani, coi loro voli implacabili, a perdifiato, verso invisibili punti preclusi a noi umani?
Ritrovare il mare è un pò come passare a trovare un amico. Come salutarlo e chiedergli come sta. Come si sente, come se la passa?
In questa strana stagione che non è mai stato Inverno e non è ancora Primavera...
Mi abbandono al suo suono, al vento dal largo, alla salsedine che imbianca ogni cosa.
.
#il mare in inverno#sensazioni#emozioni#un quadro non dipinto#vivere con la pelle spalancata sul mondo
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Adoro questa interprete IMMENSA
Versione di Fabio Concato , strepitosa...
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Chi di voi si sta vendendo la serie su Amazon di Hazbin Hotel ?
Io si e in particolare adoro Angel Dust 💕
Che ne pensate di questa versione più umana?
Ellerre 🐸
#drawing#ellerregraphicdesign#pencildrawing#graphic#digital art#hazbin hotel#hazbin angel dust#angel dust#amazon#hazbin hotel amazon prime
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Per chi, come me, ha la musica come àncora, bussola, rifugio e psicoterapeuta da quando si ha memoria, il tag di @northlilje è 😙🫴🏽❤️🔥. Questi i fab four del momento, e perché:
La Tosse Grassa - TG3: Marchigiano, folle, bestemmiatore (non cute veneto, siamo dalle parti di cose tipo _mad0nna ingravidata da un asino sieropositivo_. Un PRO). Frulla italodisco, black metal, paperissimasprint su testi che ti rapiscono, li canti e ti vergogni di te stesso. Solo su Souncloud e yt, ed è comunque incredibile che questo florilegio di perversioni morali e culturali sia ospitato da qualunque parte ❤️
De La Soul - 3 ft High And Rising: mio babbo è James Brown, mio zio Marvin Gaye e mio cugino Prince. I Public Enemy sono la colonna sonora della mia formazione politica: proclami, sirene, ritmi serrati e circolari. Gli NWA gli sbandati a cui vorrei unirmi ma ho paura che poi qualcuno mi si avvicini fuori da un locale per dirmi "COMPLIMENTI, HAI APPENA VINTO IL PREMIO MR MAGLIETTA BAGNATA" e blam blam, la mia fine terrena la passo a a fare mente locale su qual è il metodo più sicuro di rimuovere macchie di sangue. Tutto 'sto cappello per far capire che questi tre, arrivati *dal niente* a dire che la vita è (anche) essere gentili, strambi, completamente un-cool e lo fanno con un armamentario sonoro che attinge al loro sfaccettato immaginario culturale, senza limiti imposti da una supposta "correttezza delle fonti" per chi è nero, con un flow che a ogni curva ti sorprende per inventiva e per come i significati e le parole vengono cesellati, beh, questi tre hanno folgorato non me e tantissimi altri, ma La Musica. La storia dei campioni non _cleared_ per decenni, tanto che solo qualche settimana fa sono sbarcati su Spotify, merita dieci minuti del vostro tempo, anche per fare una ragionata su come il modello PAGHI MA NON POSSIEDI NULLA, che sia applicato allo streaming o la vostra auto, sia la ciliegina di merda sulla torta di merda che è sta merda di c4pitalismo.
66Cl - Caballero: poche pusghette, qui basta una definizione: “Breve guida al lottarmatismo per i nati negli anni zero”. Nichilismo, coscienza di classe, tiro punk, birre del discount, rap. Contro lo Stato ed il capitale Voglio un mitra per Natale Mamma un mitra per Natale! Io lo adoro perchè sp4ra ai f4scisti Io lo adoro perchè sp4ra ai padroni Io lo adoro perchè può sp4rare a me- Può sp4rare a te, Può sp4rare a me, Può sp4rare a te
Leonard Cohen - Various Positions: tutti conoscete di certo la sua canzone più celebre, ma quasi altrettanto certamente conoscete la versione portata al mondo da quell'angelo di Jeff Buckley. Ho appena visto il documentario che analizza la storia di questa canzone e nel farlo ci racconta la vita di questo poeta prestato alla canzone. Hallelujah: Leonard Cohen, A Journey, A Song (https://boxd.it/wgjm) mi ha fatto tornare voglia di sentire questo capolavoro. E poi gli altri, e poi leggere le sue canzoni. Recuperatelo, scaricatelo, ma ritagliatevi il tempo per godervi questo gioiello. (la versione di Jeff l'ho suonata al funerale di mio fratello come hanno fatto un sacco di altre persone per le loro cerimonie più importanti, ho saputo dal documentario, e non mi ha sorpreso per nulla. Era un ragazzo, io uno di due anni più grande. Se siete arrivati fino a qui, per il valore che può avere per voi, avete ricevuto una porzione preziosa della mia storia)
#music#la tosse grassa#de la soul#3ft high and rising#66cl#leonard cohen#jeff buckley#various positions#hallelujah#letterboxd
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Castle Flow (Jaywork Music Group): chi produce musica usa le note per trasmettere emozioni
Abbiamo intervistato Castle Flow, artista che ha già pubblicao diversi brani con Jaywork Music Group. Qui li trovate su Spotify - https://bit.ly/40PxHKT. Jaywork Music Group, gestita da Luca Peruzzi e Luca Facchini è una realtà importante per tanti talenti italiani ed internazionali.
Com'è andata la tua estate?
È stata un'estate fantastica, mi ha aiutato moltissimo nel trovare le idee giuste per i miei due nuovi singoli in uscita! Io adoro la montagna e quello per me è un luogo perfetto per rilassarsi, resettare e ricaricare le batterie.
Come vedi la professione del dj e del produttore musicale, oggi? E come sarà domani?
Io parlo da produttore musicale, e non c'è soddisfazione più grande quando senti un tuo pezzo suonare in un locale, e vedi che le persone lo apprezzano e lo ballano. Fare il produttore è una professione particolare, usiamo il potere delle note della nostra musica per trasmettere emozioni agli ascoltatori e soprattutto per farli divertire.
Come hai conosciuto Jaywork Music Group?
Ad aprile 2021 ho inviato a Jaywork la mia prima demo. Qui ho trovato una persona fantastica, Luca Facchini che ha creduto in me e dopo aver seguito i suoi preziosi consigli ad agosto 2021 è uscito il mio primo singolo su etichetta D:SIDE dal titolo Dark Night. In questa occasione ho avuto l'opportunità di conoscere Sammy Love, e di iniziare un percorso artistico che mi ha portato a produrre il brano Feel The Sky che nella versione dream, inserito nella compilation D:Side Dream Parade, ha regalato a tutti noi delle belle soddisfazioni.
Com'è il tuo sound?
Sono una persona cresciuta negli anni '90 con la musica commerciale, techno, trance e dream. In tutte le produzioni cerco sempre di ritrovare i ritmi e le emozioni di quegli anni, ed in particolare sto crescendo sia professionalmente sia artisticamente nella musica techno e nella musica trance. Mi piace miscelare synth "acidi" con voci e melodie per ottenere canzoni che cambiano situazioni durante la stesura.
Come hai iniziato?
Per gioco. Già da molto giovane mi divertivo con i primi programmi free che giravano su windows 95 a creare musica dance che cercava di imitare i miti di quegli anni come Robert Miles, Dj Dado, Roland Brant. Mmo la musica a 360°, passo dal Metal alla musica classica, ma quando mi serve la carica giusta, ritorno nel passato e la ritrovo nella mia playlist di musica trance/dream anni 90.
Che novità vedi nello scenario musicale?
Sicuramente l'AI (Intelligenza Artificiale) aiuterà moltissimo a scoprire nuove sonorità, nuovi ritmi, e nuove melodie. A volte mi spaventa il salto da gigante che ha fatto la tecnologia negli ultimi 5 anni, ma è giusto così. La differenza in ogni caso la farà l'anima che ci mettiamo noi produttori per ottenere una produzione che faccia la differenza ed essere unici.
Bisogna oggi saperne fare tre mestieri diversi, ovvero il dj che mette musica, l'intrattenitore e il produttore musicale?
Quello che consiglio a chi si approccia a questo mondo è di non mollare mai, essere umili e accettare i consigli di chi magari in questo mondo ci vive da 30 anni. Non è semplice fare un pezzo che resti nella storia, soprattutto oggi dove tutte le persone sono travolte da un'infinità di generi musicali. Fare il DJ aiuta molto a far conoscere i propri pezzi nei locali e nelle serate, io le vedo come due professioni che si completano. Sono vecchia scuola e sinceramente che il DJ/ Produttore debba fare anche l'intrattenitore, la vedo un'assurdità, una volta il dj/producer metteva la musica e il vocalist con le sue performance rendevano magiche le serate nei locali.
Come nasce la tua musica?
Le mie tracce nascono dal momento che sto vivendo, parto da una voce, da una melodia, e da li, inizio a costruire tutto il progetto. Una volta finito non lo ascolto per qualche giorno e poi lo riprendo in mano così da avere la mente libera e vedere se il risultato che ho ottenuto è quello che volevo.
La produzione musicale sta cambiando in questo periodo o in fondo resta tutto più o meno simile a venti o trent'anni fa, in ambito dance e dintorni?
La produzione musicale è cambiata in maniera drastica con l'avvento di tecnologie più performanti e soprattutto dal costo meno proibitivo degli strumenti. Quello che non cambierà mai è l'impegno che dobbiamo mettere noi producer per creare un pezzo che emozioni gli ascoltatori. Per il futuro sono certo che ci saranno tantissime belle produzioni firmate Jaywork Music Group.
///
COS'E' JAYWORK MUSIC GROUP
Jaywork Music Group è presente ed attiva sul mercato discografico dal 1998. Dal 2011 Luca Facchini, dj e produttore, ha acquisito il marchio e tutto il catalogo trasferendolo a Ferrara per proseguirne l'attività discogra/Users/lorenzotiezzi/Desktop/Jaywork.jpgfica. Dal 2018 Luca Peruzzi diventa A&R delle Label di Jaywork e gestisce il gruppo con Luca Facchini. Jaywork Music vanta all'attivo la produzione di numerose Hit tra le quali il progetto "2Black" con la notissima "Waves of Luv", che ricalca il grande successo del brano musicale "In alto mare" di Loredana Bertè.
Jaywork Music attraverso le sue etichette discografiche si propone di dare spazio e scoprire nuovi talenti emergenti in Italia e non solo, essendo proiettata nel futuro ed alla costante ricerca di contenuti innovativi. Jaywork Music dispone di numerose Sub-Labels che abbracciano vari generi e stili musicali, dalla musica Italiana alla musica Dance. "Se siete dei produttori e state cercando un etichetta discografica sempre in evoluzione, Jaywork è la vostra scelta migliore", spiegano Luca Facchini e Luca Peruzzi.
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Castle Flow (Jaywork Music Group): chi produce musica usa le note per trasmettere emozioni
Abbiamo intervistato Castle Flow, artista che ha già pubblicao diversi brani con Jaywork Music Group. Qui li trovate su Spotify - https://bit.ly/40PxHKT. Jaywork Music Group, gestita da Luca Peruzzi e Luca Facchini è una realtà importante per tanti talenti italiani ed internazionali.
Com'è andata la tua estate?
È stata un'estate fantastica, mi ha aiutato moltissimo nel trovare le idee giuste per i miei due nuovi singoli in uscita! Io adoro la montagna e quello per me è un luogo perfetto per rilassarsi, resettare e ricaricare le batterie.
Come vedi la professione del dj e del produttore musicale, oggi? E come sarà domani?
Io parlo da produttore musicale, e non c'è soddisfazione più grande quando senti un tuo pezzo suonare in un locale, e vedi che le persone lo apprezzano e lo ballano. Fare il produttore è una professione particolare, usiamo il potere delle note della nostra musica per trasmettere emozioni agli ascoltatori e soprattutto per farli divertire.
Come hai conosciuto Jaywork Music Group?
Ad aprile 2021 ho inviato a Jaywork la mia prima demo. Qui ho trovato una persona fantastica, Luca Facchini che ha creduto in me e dopo aver seguito i suoi preziosi consigli ad agosto 2021 è uscito il mio primo singolo su etichetta D:SIDE dal titolo Dark Night. In questa occasione ho avuto l'opportunità di conoscere Sammy Love, e di iniziare un percorso artistico che mi ha portato a produrre il brano Feel The Sky che nella versione dream, inserito nella compilation D:Side Dream Parade, ha regalato a tutti noi delle belle soddisfazioni.
Com'è il tuo sound?
Sono una persona cresciuta negli anni '90 con la musica commerciale, techno, trance e dream. In tutte le produzioni cerco sempre di ritrovare i ritmi e le emozioni di quegli anni, ed in particolare sto crescendo sia professionalmente sia artisticamente nella musica techno e nella musica trance. Mi piace miscelare synth "acidi" con voci e melodie per ottenere canzoni che cambiano situazioni durante la stesura.
Come hai iniziato?
Per gioco. Già da molto giovane mi divertivo con i primi programmi free che giravano su windows 95 a creare musica dance che cercava di imitare i miti di quegli anni come Robert Miles, Dj Dado, Roland Brant. Mmo la musica a 360°, passo dal Metal alla musica classica, ma quando mi serve la carica giusta, ritorno nel passato e la ritrovo nella mia playlist di musica trance/dream anni 90.
Che novità vedi nello scenario musicale?
Sicuramente l'AI (Intelligenza Artificiale) aiuterà moltissimo a scoprire nuove sonorità, nuovi ritmi, e nuove melodie. A volte mi spaventa il salto da gigante che ha fatto la tecnologia negli ultimi 5 anni, ma è giusto così. La differenza in ogni caso la farà l'anima che ci mettiamo noi produttori per ottenere una produzione che faccia la differenza ed essere unici.
Bisogna oggi saperne fare tre mestieri diversi, ovvero il dj che mette musica, l'intrattenitore e il produttore musicale?
Quello che consiglio a chi si approccia a questo mondo è di non mollare mai, essere umili e accettare i consigli di chi magari in questo mondo ci vive da 30 anni. Non è semplice fare un pezzo che resti nella storia, soprattutto oggi dove tutte le persone sono travolte da un'infinità di generi musicali. Fare il DJ aiuta molto a far conoscere i propri pezzi nei locali e nelle serate, io le vedo come due professioni che si completano. Sono vecchia scuola e sinceramente che il DJ/ Produttore debba fare anche l'intrattenitore, la vedo un'assurdità, una volta il dj/producer metteva la musica e il vocalist con le sue performance rendevano magiche le serate nei locali.
Come nasce la tua musica?
Le mie tracce nascono dal momento che sto vivendo, parto da una voce, da una melodia, e da li, inizio a costruire tutto il progetto. Una volta finito non lo ascolto per qualche giorno e poi lo riprendo in mano così da avere la mente libera e vedere se il risultato che ho ottenuto è quello che volevo.
La produzione musicale sta cambiando in questo periodo o in fondo resta tutto più o meno simile a venti o trent'anni fa, in ambito dance e dintorni?
La produzione musicale è cambiata in maniera drastica con l'avvento di tecnologie più performanti e soprattutto dal costo meno proibitivo degli strumenti. Quello che non cambierà mai è l'impegno che dobbiamo mettere noi producer per creare un pezzo che emozioni gli ascoltatori. Per il futuro sono certo che ci saranno tantissime belle produzioni firmate Jaywork Music Group.
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COS'E' JAYWORK MUSIC GROUP
Jaywork Music Group è presente ed attiva sul mercato discografico dal 1998. Dal 2011 Luca Facchini, dj e produttore, ha acquisito il marchio e tutto il catalogo trasferendolo a Ferrara per proseguirne l'attività discogra/Users/lorenzotiezzi/Desktop/Jaywork.jpgfica. Dal 2018 Luca Peruzzi diventa A&R delle Label di Jaywork e gestisce il gruppo con Luca Facchini. Jaywork Music vanta all'attivo la produzione di numerose Hit tra le quali il progetto "2Black" con la notissima "Waves of Luv", che ricalca il grande successo del brano musicale "In alto mare" di Loredana Bertè.
Jaywork Music attraverso le sue etichette discografiche si propone di dare spazio e scoprire nuovi talenti emergenti in Italia e non solo, essendo proiettata nel futuro ed alla costante ricerca di contenuti innovativi. Jaywork Music dispone di numerose Sub-Labels che abbracciano vari generi e stili musicali, dalla musica Italiana alla musica Dance. "Se siete dei produttori e state cercando un etichetta discografica sempre in evoluzione, Jaywork è la vostra scelta migliore", spiegano Luca Facchini e Luca Peruzzi.
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Castle Flow (Jaywork Music Group): chi produce musica usa le note per trasmettere emozioni
Abbiamo intervistato Castle Flow, artista che ha già pubblicao diversi brani con Jaywork Music Group. Qui li trovate su Spotify - https://bit.ly/40PxHKT. Jaywork Music Group, gestita da Luca Peruzzi e Luca Facchini è una realtà importante per tanti talenti italiani ed internazionali.
Com'è andata la tua estate?
È stata un'estate fantastica, mi ha aiutato moltissimo nel trovare le idee giuste per i miei due nuovi singoli in uscita! Io adoro la montagna e quello per me è un luogo perfetto per rilassarsi, resettare e ricaricare le batterie.
Come vedi la professione del dj e del produttore musicale, oggi? E come sarà domani?
Io parlo da produttore musicale, e non c'è soddisfazione più grande quando senti un tuo pezzo suonare in un locale, e vedi che le persone lo apprezzano e lo ballano. Fare il produttore è una professione particolare, usiamo il potere delle note della nostra musica per trasmettere emozioni agli ascoltatori e soprattutto per farli divertire.
Come hai conosciuto Jaywork Music Group?
Ad aprile 2021 ho inviato a Jaywork la mia prima demo. Qui ho trovato una persona fantastica, Luca Facchini che ha creduto in me e dopo aver seguito i suoi preziosi consigli ad agosto 2021 è uscito il mio primo singolo su etichetta D:SIDE dal titolo Dark Night. In questa occasione ho avuto l'opportunità di conoscere Sammy Love, e di iniziare un percorso artistico che mi ha portato a produrre il brano Feel The Sky che nella versione dream, inserito nella compilation D:Side Dream Parade, ha regalato a tutti noi delle belle soddisfazioni.
Com'è il tuo sound?
Sono una persona cresciuta negli anni '90 con la musica commerciale, techno, trance e dream. In tutte le produzioni cerco sempre di ritrovare i ritmi e le emozioni di quegli anni, ed in particolare sto crescendo sia professionalmente sia artisticamente nella musica techno e nella musica trance. Mi piace miscelare synth "acidi" con voci e melodie per ottenere canzoni che cambiano situazioni durante la stesura.
Come hai iniziato?
Per gioco. Già da molto giovane mi divertivo con i primi programmi free che giravano su windows 95 a creare musica dance che cercava di imitare i miti di quegli anni come Robert Miles, Dj Dado, Roland Brant. Mmo la musica a 360°, passo dal Metal alla musica classica, ma quando mi serve la carica giusta, ritorno nel passato e la ritrovo nella mia playlist di musica trance/dream anni 90.
Che novità vedi nello scenario musicale?
Sicuramente l'AI (Intelligenza Artificiale) aiuterà moltissimo a scoprire nuove sonorità, nuovi ritmi, e nuove melodie. A volte mi spaventa il salto da gigante che ha fatto la tecnologia negli ultimi 5 anni, ma è giusto così. La differenza in ogni caso la farà l'anima che ci mettiamo noi produttori per ottenere una produzione che faccia la differenza ed essere unici.
Bisogna oggi saperne fare tre mestieri diversi, ovvero il dj che mette musica, l'intrattenitore e il produttore musicale?
Quello che consiglio a chi si approccia a questo mondo è di non mollare mai, essere umili e accettare i consigli di chi magari in questo mondo ci vive da 30 anni. Non è semplice fare un pezzo che resti nella storia, soprattutto oggi dove tutte le persone sono travolte da un'infinità di generi musicali. Fare il DJ aiuta molto a far conoscere i propri pezzi nei locali e nelle serate, io le vedo come due professioni che si completano. Sono vecchia scuola e sinceramente che il DJ/ Produttore debba fare anche l'intrattenitore, la vedo un'assurdità, una volta il dj/producer metteva la musica e il vocalist con le sue performance rendevano magiche le serate nei locali.
Come nasce la tua musica?
Le mie tracce nascono dal momento che sto vivendo, parto da una voce, da una melodia, e da li, inizio a costruire tutto il progetto. Una volta finito non lo ascolto per qualche giorno e poi lo riprendo in mano così da avere la mente libera e vedere se il risultato che ho ottenuto è quello che volevo.
La produzione musicale sta cambiando in questo periodo o in fondo resta tutto più o meno simile a venti o trent'anni fa, in ambito dance e dintorni?
La produzione musicale è cambiata in maniera drastica con l'avvento di tecnologie più performanti e soprattutto dal costo meno proibitivo degli strumenti. Quello che non cambierà mai è l'impegno che dobbiamo mettere noi producer per creare un pezzo che emozioni gli ascoltatori. Per il futuro sono certo che ci saranno tantissime belle produzioni firmate Jaywork Music Group.
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Jaywork Music Group è presente ed attiva sul mercato discografico dal 1998. Dal 2011 Luca Facchini, dj e produttore, ha acquisito il marchio e tutto il catalogo trasferendolo a Ferrara per proseguirne l'attività discogra/Users/lorenzotiezzi/Desktop/Jaywork.jpgfica. Dal 2018 Luca Peruzzi diventa A&R delle Label di Jaywork e gestisce il gruppo con Luca Facchini. Jaywork Music vanta all'attivo la produzione di numerose Hit tra le quali il progetto "2Black" con la notissima "Waves of Luv", che ricalca il grande successo del brano musicale "In alto mare" di Loredana Bertè.
Jaywork Music attraverso le sue etichette discografiche si propone di dare spazio e scoprire nuovi talenti emergenti in Italia e non solo, essendo proiettata nel futuro ed alla costante ricerca di contenuti innovativi. Jaywork Music dispone di numerose Sub-Labels che abbracciano vari generi e stili musicali, dalla musica Italiana alla musica Dance. "Se siete dei produttori e state cercando un etichetta discografica sempre in evoluzione, Jaywork è la vostra scelta migliore", spiegano Luca Facchini e Luca Peruzzi.
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mi chiedono sempre di te ed io non so cosa risponde se non “abbiamo preso strade diverse ed è giusto cosi” .
E lo penso davvero, forse avrei dovuto farlo tempo prima, mi sarei risparmiata certi dolori più grandi pero va bene cosi.
Certe situazioni ci insegnano a non fare gli stessi errori.
Sto bene senza di te, non nego che in certi giorni la tua mancanza e’ più forte ma ciò è la dimostrazione che tutto è stato reale.
Mi hanno chiesto “ pensi che un giorno possa rientrare nella tua vita ?” ho pensato ad una risposta a questa domanda per giorni e la verità è che no, non ti voglio più nella mia vita. Ci siamo fatte così tanto bene ma cosi tanto male. Tutto quello che potevamo darci ce lo siamo date e a me non è rimasto più nulla da offrirti. Quindi no, preferisco che tu faccia la tua vita lontano da me, sempre felice e tranquilla.
Io prendo la mia strada,una strada dove io sono il mio primo pensiero, con un po’ di solitudine ma tu lo sai meglio di me che adoro la mia solitudine,amo passare tempo con me stessa.
Sto maturando , questo era quello che volevi. E maturare è anche capire che bisogna togliere dalla propria vita certi rapporti tossici o persone che non ti danno tanto quanto dai tu.
Sto lavorando per diventare la versione migliore di me stessa e qualcuno di veramente importante per me ha notato questo mio cambiamento e ne e’ fiera, e vedere lei fiera di me mi trasmette tanta gioia e mi fa capire che la strada che sto intraprendendo è quella giusta.
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Lol hope you enjoyed my GHD era. What do you think about the show?
* adoro i cicli temporali 💕 e il musical è la versione più... sentimentale? metaforica? colorata? della storia di ghd. purtroppo è pieno zeppo di propaganda americana. comunque alcuni dei versi della canzone finale ancora mi girano in testa... che significa che "stamattina" c'era una tempesta? questa mattina? tutte le mattine?? ahh. adoro i cicli temporali 💕
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IMO: sempre più bravi
Facciamo alcune considerazioni sul livello del materiale che arriva quotidianamente alla nostra email. Tralasciamo per un attimo tutti i parametri di selezione. Dalla derivatività alla scarsa qualità delle registrazioni. Parliamo esclusivamente del livello tecnico compositivo. L’idea che emerge dopo moltissimi ascolti e conseguenti recensioni, è che la preparazione dei musicisti, solisti o band, ha raggiunto vertici importanti. Sia per quanto riguarda opere prime sia album successivi. Gli stessi debutti tante volte hanno una consistenza, una ‘maturità’ che fino allo scorso decennio era rara in casi analoghi.
Sarà anche segno dei tempi, tuttavia sembra che tutti gli strumentisti, nessun reparto escluso, abbiano implementato lo studio dello strumento. Il che è ottimo. A beneficiarne sono i dischi prodotti, da una parte, e gli ascoltatori, dall’altra. Ed è una considerazione che tocca tutti i generi. Anche il punk, da sempre considerato genere quasi scevro di tecnica, non è rimasto immune. Oggi le band che propongono punkrock hanno una preparazione notevole. Questo aspetto è ascrivibile a diversi fattori. Innanzitutto le band di riferimento.
Se prima c’erano i Sex Pistols a dettare legge, con i Clash e pochi altri, oggi la condizione è cambiata. Fermo restando che lo stesso punk ha perso quella forza di rottura iniziale, ai giorni nostri suonare punk è diventato impegnativo. Oggi i gruppi scuola, dai Green Day agli Offspring, per finire con Sum41 sono tutti musicisti preparati. Le canzoni potranno sempre essere rimaste il regno dei quattro accordi. Il cambio sta nel come vengono eseguiti quei quattro accordi. Senza dimenticare l’evoluzione dello stile della batteria. Controtempi e tempi dispari sono entrati a far parte del bagaglio minimo.
Restando nel solco delle creste, possiamo spostarci sul ramo hardcore dove si presenta la medesima situazione. E così in tutti i generi e sottogeneri del rock, ma non solo. Persino la musica leggere e il cantautorato hanno ‘risentito’ di questo mutamento. Senza dubbio ha aiutato questa evoluzione l’avvento di internet e delle decine di migliaia di tutorial musicali. Oggi se si volesse suonare come i Cannibale Corpse o De Andrè, sarebbe sufficiente cercare una lezione on line. Senza dubbio ci sarà chi ci mostrerà, passo dopo passo, come raggiungere quel risultato.
Viene da sé che l’inclinazione personale gioca sempre un ruolo fondamentale. Se non sono portato farò certo più fatica. In ogni caso l’allenamento e la costanza darebbero comunque ottimi risultati. Comunque le capacità necessarie a raggiungere quel traguardo resterebbero acquisite e, in quanto tali ripetibili e sfruttabili in altri contesti. Alla luce di tutto ciò perde ancor più di significato la frase di alcuni gruppi che recita: perché dovrei migliorare se voglio suonare questo? Perché il ‘questo’ non è più questo perché si è evoluto. Facciamo un esempio pratico. Adoro i Testament. Amo quel sound, lo stile. Voglio creare una ban che suoni così. Ecco, già in questo dovrebbero essere fatti dei distinguo.
I testament, così come la maggior parte dei gruppi di quel periodo, nel corso del tempo si sono evoluti. Quindi dovrò decidere come quale disco dei Testament voglio suonare. The legacy non è come New order. Demonic non è come The gathering. Lo stesso vale per la band. Non è rimasta uguale a se stessa. Quindi? A quale versione dei Testament voglio assomigliare? Secondo, ma non per importanza. Dalla nascita della band di Chuck Billy ad oggi sono accaduti moltissimi cambiamenti nel mondo della musica.
Sia positivi sia negativi. Voglio far finta che non sia successo nulla? Voglio fingere che gli stessi Testament non stiano attenti a ciò che gli capita attorno? Non credo sia una buona idea. Sarebbe forse meglio storicizzare e contestualizzare la scelta? Ossia: amo i Testament, ma dopo di loro sono venuti altre migliaia di band, cosa hanno detto? In che maniera si sono espressi? Forse sarebbe meglio cercare esclusivamente una strada propria che non riconduca ad altri?
E qui si inserisce il nostro discorso iniziale. Potrei sfruttare le capacità acquisite per suonare come i Testament per portare la loro proposta musicale a livelli più alti? Non sarebbe un delitto. Tutti prima o poi esauriscono la vena creativa. Perché non cercare di far progredire il genere? Senza dimenticare che un artista indipendente ha quasi il dovere di farlo. In quanto indipendente non ha vincoli se non quelli che esso stesso deciderà di imporsi.
Soprattutto non rischierei che il mio lavoro rimanga al palo perché suono come qualcun altro. Quindi, studiare, cercare di superare i propri limiti è un cammino da compiere anche solo per esprimermi nella maniera migliore e che possa attrarre anche altre persone. Tolti i miei amici più stretti, fidanzate incluse.
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20 febbraio 2023
Oggi mi sono vista con Daniele per andare a recuperare le tavole dall’auletta. Dovevo in realtà accompagnare mia sorella che avrebbe parlato con il dottorando con cui sta discutendo per trasformare la sua tesi in un paper. Figata. Anyway questo tipo dice ieri sera via mail che sta malato e dato che mia sorella si laurea dopodomani allora è meglio che lo ricontatta lei con calma dopo, intanto lui si riprende. Serviva quindi che io andassi oggi? no. Ho comunque un abbonamento mensile? si. Allora sono andata. Ieri sera mi scrive ricordandomi di restituirgli i sue volumi di one piece. Dato che lo so che è uno possessive verso le sue cose vado a preparare tutto in serata così la mattina avrei dovuto solo lavarmi e vestirmi ed uscire. Invece vedo che la copertina del volume 12 si è quasi staccata dal resto dei fogli dentro il volume (c’era già una pagina che si era staccata per metà senza che io la toccassi ma avendo procrastinato il problema me ne ero scordata) e quindi non potevo portarglieli così. Mi sono fatta venire un’ansia assurda per questa cosa. Io adoro quando le persone mi prestano cose perchè di solito non sembro una persona di cui la gente si fida, a differenza di ciò che dimostro poi. C’è sempre una certa aria di mistrust non so da cosa è causata. Fatto sta che ho i sensi di colpa grandi quanto il mare e già mi precipito a vedere se su amazon riesco a comprare la stessa versione del volume. Non è disponibile. Decido allora di fare un salto dalla feltrinelli prima di incontrarmi con lui, così in caso posso risolvere il problema senza che nessuno lo sappia. Mia sorella intanto controllerà da un’altra parte in mattinata così, se la feltrinelli delude ma lui ancora non è arrivato, faccio finta di averli dimenticati e glieli riporto un altro giorno. Ovviamente quando mai questo genere di piani funziona se viene attuato da me? Alla fine i caved e gli ho spiegato il fatto e lui è stato prima preoccupatissimo, forse ho esagerato io a parlarne ma davvero ho sensi di colpa grandissimi e pensava avessi combinato chissa cosa, poi si è messo lui a tranquillizzare me dicendo che un po di colla specifica risolve tutto. Io lo so che sotto sotto mi odia e che non mi presterà niente per i prossimi mesi ma so anche che ormai mi vuole bene (sempre sotto sotto) e che faremo passare quest’altra mia idiozia.
In tutto ciò il prof relatore ci scrive in mattinata e ci chiede senza mezzi termini di stampare una copia del tomo anche per l’assessore della città della tesi. Se. Su questa cosa io non sono d’accordo ne lo è Daniele (Rambo ormai è sparito dalla circolazione e secondo me si è preso anche la chiave dell’auletta che è sparita, ma non ho prove, solo speculazione soggettiva). Ile per rimanere in buoni rapporti col prof e per non fare ‘brutta figura’ dice che dovremo farlo. O se non ci va di scrivere noi al prof di questa cosa. Dice anche però che se mai faremo una mostra con le tavole e il tomo lì lei non verrebbe (it makes no sense, but i’ll let it slide cuz i know she’ll change her mind) (maybe). Come abbiamo risolto: portiamo dalla copisteria di fiducia la copia del tomo con copertina rigida per il prof di restauro, dopodichè ho inviato una mail per chiedere un preventivo per questo tomo in più ad una copisteria lontana e ora attendiamo news. Domani mi vedo col ile e gossippiamo un po’.
Mi sono intanto iscritta nel canale teams del C1, ora recupero mia sorella che mi aiuta a fare il test che serve per poter entrare nel corso.
Sto tanto a pensare come trascorrere il tempo con le persone che oggi ho raccontato a Daniele dei regali di Cate e Bobba (quando gli ho ricordato chi era Bobba subito ha detto ‘la ragazza che mi detto di non toccarti i capelli?’ Ottimo. Sempre grandi impressioni) e di come vorrei partecipare alla missione archeologica di aprile se Cate partecipa (lei è il mio aggancio, lei è regolare mentre io sarei un’infiltrata, non che questo mi abbia mai fermato prima d’ora) e che se non farà questa ci sarà quella di quest’estate sull’isola di Samos (super fantastico se si fa) e Daniele unprompted ha detto ‘quasi quasi verrei anche io’ il che è 1) nice per me perché avrò le mie persone preferite in viaggio e con Cate che ora si trascina Benedetto ovunque io non farò il loro terzo incomodo 2) Daniele non ci è mai andato in missione e secondo me la adorerà. Poi sono 3 settimane d’estate, io dovrò solo fare rifornimento di creme solari, ma se sono sopravvissuta a due settimane nella città del tirocinio della tesi posso sopravvivere ovunque. Già mi sto sognando le corse mattutine sul lungomare e i pomeriggi allo scavo e le serate. Vabbè sarei super contenta se si riesce ad organizzare questa cosa e se riesco a convincerlo sul serio a venire.
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Il suono...quello buono!
Stamattina bisogno incontrollabile di chitarre!
Adoro questa versione
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Acetato.
#russian village boys#music#se mi guardi di lassù questo è per te#adoro il fatto che questa è la versione più economica delle canzoni in cui i rapper elencano i brand#che bisogna avere per dimostrare che conti#lambo#gucci#fendi#prada#louis vuitton#rolex#''looking icy king!''
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