#Zellini
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Ogni battito
Di un’intera vita
È vita intera.
Ogni Quindici
Di tutta la partita
É un Match Point.
Qualunque goccia
D’ogni acqua del mondo
È tutta l’acqua.
Una è la Via
PrismaticaLiquida
CellulAssoluta.
BaoUtnaFèretWaka, 9 ottobre 2024 - 9.02, Kontowood.
NotaDiBao: grazie a Plotino ( primo commento ) e a Zellini ( secondo commento ).
#baotzebao#valerio fiandra#haikyou#kontowood#ilrestomanca#ildopovita#baoutnafèretwaka#vita#tutto#respiro#goccia#acqua#Plotino#Zellini#continuo#discreto#intero#parte#assoluto#cellulare#prismatico#liquido#Via#tennis#match point#punto#15
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my zellinial equivalent to boomers complaining about woke culture is me being annoyed that the irony to sincerity pipeline has ruined all my favorite running gags. like u can't joke about being a pill popping bed rotting housewife anymore without some bitch on tiktok becoming a fascist tradwife femcel and then *I* feel like the bad guy that is corrupting the irony poisoned youth.
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*zellinials dialing for compensation*
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«La Comunità Magica è proprio piccola come dicono» ... «Al Ghirigoro avevano terminato gli striscioni di bentornata animati con le Creture Magiche»
« Non tanto piccola, Burton, considerando che dal mio rientro son passati dei mesi » ... « Li avrà presi tutti la Gringott dopo anni di latitanza » gli striscioni. « Saltiamo la parte dei convenevoli, andiamo dritte al punto dove si beve? » domanda velocemente arricciando le labbra in una smorfietta un po’ impacciata. « O a quella più interessante. »
«Beh, il St. Patrick's è più accessibile rispetto ai dirimpettai che mi ritrovo, ma effettivamente sono stata abbastanza impegnata anch'io» ... « Saltiamo i convenevoli, si » concorda afferrando il proprio bicchierino con la destra mentre lo specchietto viene posato sul tavolo «Il primo giro è mio, te l'ho detto. Quindi Rainbow... per iniziare» dopo non sa più quanti mesi di forzata astinenza, ecco perché sta indugiando, in fondo. «Per continuare, però, potresti dirmi se ti è mai capitato di imbatterti in qualche Rituale che sacrifica dei cervi»
« Non sono brava in queste cose » ammette senza troppa vergogna indurendo lo sguardo e serrando la mascella mentre le mani si cercano l’un l’altra per stringersi vicendevolmente. « Un piccolo pensiero per il » una pausa attenta seguita da uno schiarirsi della voce « piccolo » deglutisce a fatica allentando la presa sul pacchetto porgendolo ben in mostra sul palmo della mano. « A parte quel che ho sentito dire in giro? » domanda rabbuiandosi nuovamente, accasciandosi ulteriormente e perdendo qualche centimetro di seduta « No. E non so se mi piacerebbe » ammette. « Tu? »
«Non ne ho ancora parlato con Ian» giusto per metter l'altra al corrente «Ma il mio animo da commerciante annoiata» come no «Non mi fa credere che dei Mannari debbano metter su dei Rituali Oscuri» visto il probabile sacrificio «Con quale scopo, se da ciò che si dice levano vite peggio di quel che faceva il Marchio?»
« I miei due zellini, Burton? » domanda lasciandosi andare a un lungo respiro rassegnato. « I registri dei Mannari persi durante l’attentato, le vittime, il rituale » rievoca quel lungo elenco di coincidenze susseguitesi l’un l’altra. « E se qualcuno si fosse imbattuto in un Rituale che promette di eliminare il Mannarismo dal proprio sangue? Poteva ammazzarlo e basta, no? » domanda a un interlocutore sconosciuto all’interno del proprio bicchiere. « Sempre che il registro sia una mera coincidenza. » ragiona ad alta voce « O ne è la causa o ne è la conseguenza. » ... « Semplice noia? » domanda sollevando il bicchierino e poggiandolo sulle labbra, curiosa.
«Come credi reagirebbe Ian se dovessi manifestare questo singolare interesse per dei fatti di cronaca?» la domanda viene ribaltata, usando il povero Spezzaincantesimi e le sue ansie come giustificazione di qualcosa di taciuto, a vantaggio di una Collins usata come interlocutrice. «Ma le vittime non sono Mannare...o sbaglio?» «Se il Rituale dovesse esser stato fatto su dei Mannari» si corregge «Dovrebbero esserci rimasti secchi, proprio perché Magia Oscura»
« Ian ti conosce sicuramente più di me e la tua curiosità, diciamo, mi incuriosisce » ... « E hai subito messo in chiaro che non ne hai parlato con Ian, curioso anche questo » ... « Oserei dire che ne sarebbe incuriosito anche lui. » sentenzia sollevando lo sguardo e portandolo dritto verso Anne, con un sorriso compiaciuto. « Non sono ben ferrata sul Mannarismo » ammette senza preoccuparsene rilassando la mano e interrompendo quel movimento cadenzato « E no, non erano mannare, o almeno non è specificato da nessuna parte. Ma ho una mente semplice. » sorride a quella rivelazione « Due mesi fa il Registro fa puff, la luna scorsa ha consegnato la vittima di un mannaro, l’ultima un cadavere e un rituale con cervi dilaniati da una forza che sembra mannara. Crediamo nelle coincidenze o aspettiamo la prossima luna per vedere se ne sbuca un terzo? » domanda con fare retorico osservandola attentamente. « Il registro è stato la causa di questa rabbia, o un modo per nascondere le proprie tracce e poter fare quel che si vuole? » chiede ancora, senza fermarsi. « O è un modo per orientare le preoccupazioni contro la minaccia sbagliata? » complottismo e dove trovarlo. « Se senti rumore di zoccoli pensi agli Ippogrifi o ai Centauri, Anne? » chiede sporgendosi in avanti incrociando le braccia appoggiandole sul tavolo, prendendosi il lusso del chiamarla per nome, per una volta.
«E io conosco Ian» ... «Ne sarebbe preoccupato, più che incuriosito» ammette dunque, attenendosi alla parte di realtà che le conviene «Non fraintendermi, Collins. Io so di poter affrontare qualsiasi argomento con Ian, ma so anche che abbiamo un figlio e se la tua compagna va in giro a fare domande su Rituali che prevedono sacrifici e Mannari… beh» non è il più normale dei quadretti familiari. «Ho sempre avuto l’animo da scribacchina ficcanaso, lo sai» ... «Ma possiedo un negozio a Diagon Alley in cui l’apice è qualcuno che viene a commissionarti il Quadro Animato del prozio. Il ventilato intrico di morti che coincidono con la Luna Piena è allettante per chiunque legga i libri di Agatha Wickham» aggiunge del resto poco dopo, flettendo il busto in avanti per la conclusione del caso: «Anche se io credo sia più una grande messa in scena per fare dei Mannari un facile bersaglio per l’opinione pubblica e nascondere sotto Disilludo quello che sta succedendo per davvero. La minaccia sbagliata, esattamente questo» e poco le importa di esser presa per complottista, a quanto pare. «Se sento rumore di zoccoli casto un Illuscindum, Collins» perché chi nasce disincantato non muore di certo in altro modo se non quello di voler vedere sotto tutti gli strati di artefici che i maghi sanno mettere sulle cose.
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The Mathematics of the Gods and the Algorithms of Men
BOOK REVIEWThe Mathematics of the Gods and the Algorithms of Men: A Cultural Historyby Paolo Zellini 2020 About the AuthorPaolo Zellini is a professor of mathematics at the University of Rome, where his research focuses on numerical analysis and the evolution of mathematical thought. He is the author of the international bestseller A Brief History of Infinity. About the Book“One of the finest…
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5 Luglio - "UNA SCELTA IN CORSIA" di Sara Zellini Link Amazon https://amzn.to/2YyTJOO Titolo: Una scelta in corsia Autore: Sara Zellini Genere: Romance Casa Editrice: La Sirena Edizioni Lunghezza: 190 pagine…
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I’m such a zellinial lol. Everything the mellinials do I was just on the tale end of and everything the gen z is into I was there and interested at it’s inception but has lost its luster to me. I had limewire but not back when people were burning cds. It was towards the end and I would put the songs on my iPod. I was really into vine in high school so I know about short form video but tiktok to me is just an app that was once musically and I’ve never even downloaded it.
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Falle in Harry Potter
Di seguito un’esibizione della mia capacità di trovare difetti nelle cose, aggiornata all’ultima lettura.
I ANNO
- Se 17 zellini fanno un galeone, perché una passante, lamentandosi dei prezzi, parla proprio di "17 zellini" ma non di galeoni? Sarebbe come per noi dire 100 centesimi anziché 1 euro.
- Ad Hogwarts sono ammessi gufi, gatti e rospi, e i Weasley ci portano un topo da diverse generazioni. Ok.
- Se infrangi le regole, ma con classe, non solo eviti l'espulsione, ma diventi il più giovane Cercatore dell'ultimo secolo e vinci anche la Ferrari del mondo dei maghi. A 11 anni.
- Nessuno deve sapere chi ha regalato lo scopa a chi, ma... gliela fanno arrivare per posta davanti a tutta la scuola. Soluzioni alternative, no?
- Le enormi "porte" del campo di Quidditch sono d'oro? Davvero? E dire che le scope della scuola sono vecchie e brutte...
- La partita di Quidditch più lunga di sempre è durata tre mesi? Anche in un mondo magico, com'è possibile?
- Cosa cazzo ci fa un cane a tre teste in una stanza accessibile a chiunque abbia una bacchetta? Quindi a chiunque chiunque.
- Malfoy chiede un libro in prestito. A Ron. Dài. Forzatura.
- Che punizione assurda è mandare quattro 11enni senza alcun addestramento a rischiare la vita in una foresta-incubo? Lasciandoli a tratti completamente soli, tra l'altro.
- La Gringott è la banca più sicura al mondo. Hogwarts lo è ancora di più, anche se è una scuola. In ogni caso, tre 11enni ignorantissimi riescono a superare ogni singola prova fino alla pietra filosofale. La sicurezza...
- Silente riceve "un gufo urgente" per Londra. E ci va "in volo". Quindi su una scopa. Insomma, il gufo è tanto urgente che invece di Smaterializzarsi, Silente inforca una scopa per andare fino a Londra. Immagine ridicola tra l'altro.
- Quirrell ha Voldemort dietro la nuca, ma pranza gomito a gomito con Piton e Silente. E continua a insegnare comunque, come se niente fosse. E anche non si sapesse niente di Voldemort attaccato al culo, cazzo lo lasci ancora a contatto con gli studenti se addirittura arriva a cercare di ucciderne uno?
- E Piton? Dov'era Piton quando Harry affronta Quirrell-Voldemort?
- In un anno di scuola non si impara un cazzo.
II ANNO
- Com'è possibile che Gilderoy Lockhart sia stato scelto per insegnare? Dovrà almeno aver sostenuto un colloquio con Silente prima. E anche ammesso fosse l'unico candidato, non sarebbe stato meglio dare la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure a Piton, che tanto la voleva, e cercare un nuovo insegnante di Pozioni? O Silente è stupido, o Silente è stronzo.
- Ok che sei un pezzente, ma un intero anno scolastico in una scuola di magia senza la cosa effettivamente più importante per fare magie sembra difficile. Non esiste un fondo per maghi pezzenti che venga in aiuto in questi casi? Avrebbe almeno dovuto ripetere l'anno.
- L'ultima sconfitta del Grifondoro dell'anno precedente, a causa dell'assenza del suo Cercatore, è stata la peggiore degli ultimi trecento anni. Perché mancava il Cercatore. L'unico scopo del Cercatore è prendere il Boccino d'Oro, cosa che darebbe 150 punti alla propria squadra; al massimo. Solo quello. Quindi, negli ultimi tre secoli, il Grifondoro ha sempre preso il Boccino per primo... cosa nemmeno determinante poi. Non ha nessun senso: numero sparato a caso.
- Un Bolide cerca di uccidere un allievo dodicenne: nessuno fa niente. Continuare è a discrezione dell'interessato. Ok.
- Si dice che l'unica cosa ricevuta in eredità da Harry sia il suo Mantello che rende invisibili. Trascurando un conto corrente senza il quale sarebbe il più povero dei poveri e che invece ne fa un nababbo.
- Tutti si salvano sempre dal Basilisco, mai nessun morto. Forzature per evitare traumi.
- I ragni tra loro parlano inglese. Ok.
- Cazzo ne sapeva Aragog di un Basilisco se era nato e vissuto sempre nel castello?
- E sapendolo, cazzo non lo diceva ad Hagrid? Il disincentivo della paura non convince.
- Prefetti, fantasmi e professori fanno la ronda costantemente: due dodicenni riescono ad entrare e uscire dalla scuola quando vogliono passando dal portone principale. Cigolante. Ok.
- Lockhart ha "rubato" le imprese di altri maghi. Ma cancellando la memoria a questi ultimi non avrebbe comunque potuto prendersene il merito, se non per un breve periodo: perché la memoria delle persone testimoni di tali imprese non l'ha mai alterata. E ci ha pure scritto libri di successo su queste ultime. Com'è possibile che non siano mai state screditate dai diretti interessati?
- Fawkes trova, raggiunge e salva il culo a Harry. Un uccello. E Silente? No? Quindi Fanny > Silente.
- Da come si intuisce, Silente già sapeva dei crimini di Lockhart. Lo sapeva da sempre probabilmente. E gli ha comunque dato la cattedra. Allora è proprio stronzo.
- Silente dà ad Harry il permesso di restituire a Malfoy un Horcrux. Un ex Horcrux, per la precisione. Ma perché darlo via con quella semplicità?
- Lucius Malfoy non dà niente a Dobby. Getta un calzino. Lo getta via. E Dobby interpreta la cosa come gli pare. È una formalità piuttosto fumosa quella per liberare un elfo domestico. Stando a quanto si legge, gli sarebbe potuto bastare frugare nella spazzatura dei Malfoy finché non avesse trovato un qualche indumento.
- Harry e Ron hanno saputo di aver guadagnato 400 punti per la propria Casa nello studio della McGonagall, da Silente. Quindi al banchetto finale non potevano venirne nuovamente a conoscenza, come è scritto.
III ANNO
- Il Nottetempo è un vero e proprio deus ex machina finalizzato a tirare Harry fuori dai guai. Come chiamarlo resta qualcosa di fumoso e ambiguo. Il fatto serva praticamente l'intero Regno Unito rende ancora più fortunoso il suo arrivo in Magnolia Crescent.
- Sirius Black viene presentato dalla Gazzetta del Profeta come, probabilmente, il più efferato criminale mai rinchiuso nella fortezza di Azkaban. Ciò per cui è condannato è in effetti orribile, ma... mi sembra un'esagerazione. Basti pensare a Grindelwald, o alla Lestrange...
- L'autista del Nottetempo, Ern, si tirerebbe un colpo. Di cosa? Non di pistola di sicuro.
- Alla sua prima lezione, Lupin dice che nessuno sa che aspetto abbia un Molliccio quando è solo. Davvero? Eppure in un mondo di maghi qualcuno che sa vedere attraverso le cose c'è: Malocchio Moody, per esempio.
- Il Molliccio è, a quanto pare, virtualmente onnipotente: assume non solo la forma ma anche i poteri delle paure altrui. Quando si trasforma in Disennatore, poi, riesce addirittura a far rivivere a Harry i propri peggiori ricordi. Non si spiega apparentemente perché, quando Disennatore, su Harry abbia potere, ma quando Luna piena non ne abbia su Lupin.
- Incoerentemente ai futuri libri della saga, in questo le votazioni sono sempre in decimi.
- Harry viene a conoscenza di troppe cose in circostanze piuttosto fortunose.
- Fudge definisce Sirius come il servitore più fedele di Voldemort. Esagerazione.
- Durante lo scartamento dei regali di Natale, Harry e Ron non prestano attenzione al pacco-Firebolt se non per ultimo, e non arrivano ad avere abbastanza perspicacia da farsi un'idea di cosa si tratti, nonostante il pacco venga presentato come lungo e sottile.
- Filch adesso restaura ritratti: Silente gli affida pubblicamente il compito del restauro. Che successivamente viene pure definito opera di mani esperte. Mah.
- Delle lezioni che coincidono sull'orario, nella settimana scolastica, sono comprensibili; ma perché dovrebbero esserci anche esami alla stessa ora? Dureranno un paio d'ore in media, perché fissarli per lo stesso giorno e alla stessa ora?
- Grandissima parte di quel poco che si impara ad Hogwarts è davvero inutile: Incantesimi Rallegranti? Teiere trasfigurate in testuggini?
- All'interno del Salice Schiaffeggiante, Lupin dice che la Pozione Antilupo dev'essere assunta una settimana prima della Luna piena. Ma allora perché Piton gliela portava la sera stessa? E poi, la trasformazione non avviene finché Lupin non è investito dalla luce lunare. Che senso ha la pozione allora? In quelle notti potrebbe rinchiudersi in una stanza dei sotterranei.
- Sirius è sorpreso di sentire nominare Piton, alla fine del monologo di Lupin. Sorpresa ingiustificata: Lupin l'aveva nominato poco prima, raccontando di come fosse proprio Piton a preparargli la Pozione Antilupo. Che Sirius non lo stesse ascoltando?
- Piton dice di aver visto non solo Lupin, ma anche gli altri, sparire nel passaggio segreto per la Stamberga Strillante. Questo però difficilmente è possibile: Piton vedrebbe ciò dalla Mappa del Malandrino sulla scrivania di Lupin, dopo che quest'ultimo già aveva lasciato il suo ufficio; e lo aveva lasciato proprio dopo aver visto Sirius, Ron e Minus prima, ed Harry ed Hermione poi, entrare nel passaggio.
- Sirius parla con i gatti, a quanto pare...
IV ANNO
- Non si può Evocare cibo, ma la signora Weasley lo fa.
- Evitabile e deliberata violenza su di un Babbano: la guardia ai cancelli dell'accampamento. Da parte dei maghi "onesti" intendo.
- Solite esagerazioni: Barty Crouch parla più di 200 lingue...
- Ancora esagerazioni: 422 finali della Coppa del Mondo di Quidditch. O si tengono ogni anno (ma misteriosamente non se ne fa mai riferimento negli altri libri) oppure è davvero una cifra tirata a caso.
- Nella foresta vicino all'accampamento, Hermione, e poi gli altri, usano la magia. Al di fuori della scuola quindi, ma... nessuno se ne frega minimamente.
- Tassisti babbani alla Tana. Devono essere parecchio stupidi per non avere sospetti su una casa così. Casa descritta come evidentemente magica da Harry alla sua prima visita, nel secondo libro.
- Hermione giudica Aritmanzia più sensata di Divinazione. Ma Aritmanzia è una forma di divinazione...
- Nel mondo magico uccidere, torturare e coercere un uomo è punito allo stesso modo: ergastolo. Penalmente ingiusto. E stupido.
- Tre libri da leggere soltanto sugli Incantesimi di Appello: tre libri. Tre.
- Com'è possibile che un gufo riesca a trovare Sirius ovunque si nasconda, ma l'intero Ministero no?
- Come è possibile che il padre di Hagrid, che era un mago, abbia messo incinta una gigantessa? Lo voglio veramente sapere? No.
- Perché rendere proprio la Coppa Tremaghi una passaporta? Avrebbero potuto farlo con lo spazzolino di Harry il primo giorno di scuola. O con qualsiasi altra cosa, durante l'anno... invece no, meglio moltiplicare all'infinito i rischi e portare avanti la recita...
- Piton, come tutti i Mangiamorte, avrà pur sentito il richiamo del Marchio Nero. Perché non torna da Voldemort? Magari portandosi dietro Silente.
- Forzatissimo deus ex machina: prior incantatio.
- Come ha potuto la moglie di Crouch avere con sé scorte sufficienti di Pozione Polisucco, all'interno di Azkaban? E come ha potuto esser seppellita proprio ad Azkaban con le sembianze del figlio, se gli effetti della Pozione Polisucco scadono ogni ora?
V ANNO
- ll Pensatoio si rivela un oggetto troppo comodo, e nel farlo sfugge ad ogni logica: il ricordo è decisamente troppo dettagliato, in considerazione del fatto appartenga a una sola persona. Nella fattispecie, il peggior ricordo di Piton rivela accadimenti che a quest'ultimo dovrebbero essere in realtà del tutto sfuggiti.
[Nelle mie annotazioni su Google Note mancano gli ultimi due anni. Sono abbastanza sicuro di poter trovare difetti anche là, ma è innegabile la qualità della narrazione e della scrittura s’alzi parecchio dal quinto capitolo in poi, col maturare della scrittrice. O forse è semplicemente il romanzo di per sé a maturare. O forse più probabilmente sono vere entrambe le cose.]
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Servizio fotografico - Lozione floreale
Scrivenshaft Scrivenshaft 17:15 16/5 Phoebe_Mayson ( Mattina del sabato - Pre Apertura ) Lungo l`High Street di Hogsmeade, l`insegna rosso scuro del Red Carpet sporge su vetrine lucide in cui sono cosparse oggi le corolle di diversi fiori secchi che sbocciano per incanto contro il vetro trasparente ogni volta che s`avvicina qualcuno, adornando in qualche modo la scritta "Utopia - Sabato 16 alle 3 PM" apparentemente dipinta a mano da una svolazzante calligrafia. Entrati, lo spazio e` suddiviso in due dal tappeto rosso che scorre dall`ingersso fino al soppalco: sulla destra prosegue a dominare il bianco tra gli scaffali ed espositori che vendono (purtroppo) la concorrenza; sulla sinistra il candore marmoreo della pavimentazione e` puntellato, quanto le vetrine, da corolle di fiori come sparsi via dal vento e derivanti da quell`intero angolo di locale (bigger on the inside) in cui e` sorto un prato erboso a sfondo di una altenalena svolazzante da un cielo azzurro. Bisogna avvicinarsi e studiare i contorni sfumati di quel cielo per intuire straniti che si tratti in realta` di una opera Scenografica, tipica dei teatri Magici. Sulle pareti di tutto il locale, invece di proeizioni di sfilate, compaiono le scritte "Utopia", "Lozione Floreale", e inquadrature delle boccette di lancio oggi (boccettine trasparenti con etichette in pergamena, calligrafia datata, con uno stelo e fiore a spuntare delicatamente dalla sommita`). Dal soppalco si intravedono due figure distinte: Zoe Davis, la proprietaria, ha occhialoni da sole enorme sul visetto a cuore e sta li` a sorseggiare da un calice fumante; al suo fianco, la primavera estemporanrea della Mayson, coi lunghi capelli che hanno il colore e la leggiadria dei ciliegi in fiore, a sorseggiare a sua volta da una cannuccia colorata che sporge da un barattolo di vetro contenente - a spiarlo - qualche fiorellino essicato sulle trasparenze della bevanda. Le Pryxie, si dice, si nutrano solo di rugiada. Se ne stanno li` a parlottare tra loro mentre al pianterreno si sviluppa il gran caos dei preparativi.
17:27 16/5 Desmond_OGallagher (Sabato mattina - Red Carpet) Il signorotto oggi veste un completo color mostarda, lucido, curato e stirato di tutto punto, sopra ad una camicia bianca ed una cravatta azzurra legata con un nodo windsor. Dal taschino spunta un fazzoletto scuro, scarpe nere lucide e calzini neri completano l’outfit di oggi. I capelli sono, come sempre, tirati verso l’alto e all’indietro, in uno stile curato, elegante ma originale. Sul viso chiaro, e trapuntato di efelidi, spiccano i baffi, che sono arricciati verso l’alto alle estremità e dello stesso forte arancione dei capelli, e gli occhi azzurro cielo. E’ evidente a quelli che lo incontrano o incrociano che di certo per lui l’apparenza conta eccome. Giovane, bello e ricco. Chiunque sia nell’alta società magica lo ha già incontrato almeno una volta in quanto non perde nessuna occasione per quelli come lui, ballo, gala o evento che sia, alla quale può presenziare. Cammina ben ritto, a passo sostenuto ma non veloce, e sicuramente con grazia, mentre dirige la sua postazione, si trova proprio di fronte a quella zona dove sono sorti il campo fiorito, il cielo azzurro e l’altalena. Quest’oggi è per lavoro che si trova ad Hogsmeade, precisamente all’interno del Red Carpet. L`offerta è arrivata dal wwffb ed è stata accettata, dopo attente riflessioni ovviamente. E’ lo scenografo per un loro servizio fotografico, atto a promuovere un nuovo prodotto Utopia. La bacchetta è alla mano mentre si muove osservando il suo operato e aggiungendo o togliendo dettagli. Ormai è quasi perfetto, ma piccole modifiche e correzioni sono d’obbligo. 17:56 16/5 Peritas_Wolfhound (Sabato 16/05, mattina, Hogsmeade - Red Carpet) Peritas Wolfhound è una creaturina bizzarra: tutto ciò che si vede da lontano della sua minuscola figura è una selvatica massa di capelli arcobaleno, tagliati asimmetrici a metà della lunghezza del collo. Da vicino un visino elfico, pallido e spruzzato di lentiggini si volta verso chiunque passi nelle vicinanze della porzione di prato dove sta seduta a gambe incrociate, con l`erba verde che le solletica i piedini nudi mentre tra le sue braccia fa le fusa Newt, un mezzo kneazle fulvo, una sorta di placido gattone dalle orecchie enormi, intendo a strofinare il nasino rosa sugli abiti della padroncina (una leggerissima blusa bianca, di foggia medievaleggiante e un paio di bluejeans strappati). Peritas se ne sta lì per un po`, come una bimba che spia gli adulti mentre continua a giocare oer fatti suoi, e in particolare gli occhioni azzurri osservano DESMOND con malcelata curiosità. L`ex tassorosso sembra del tutto ignara del fatto che il mago, che apporta gli ultimi ritocchi alla scenografia, potrebbe voler modificare la porzione in cui si trova lei e che dunque farebbe forse meglio a spostarsi, ma intanto accarezza sorridente i verdi fili d`erba con una mano e il morbido pelo del proprio gatto con l`altra, prima di chiamare, finalmente «Signor Desmond, signore!» i cognomi non li usa, a quanto pare «Lei la vuole provare la lozione?» Si informa allegramente, rivolgendogli un sorriso solare che potrebbe far sorgere dei dubbi sul fatto che abbia diciannove anni e non nove, ma le pare lecito chiedere. Attende un po`la risposta e intanto continua a guardarsi intorno. Le labbra si assottigliano e si storcono un po`quando, mentre finalmente si alza in piedi con Newt tra le braccia, esprime ad alta voce un`uncognita che pare convinta non essere l`unica ad avere «Dov`è Ilary?» A chi si rivolge? A nessuno in particolare, ma l`ombra dell`apprensione le macchia il visino da folletto 16 maggio 2076 18:04 Ed è mentre che si sta organizzando l’apertura per il nuovo prodotto Utopia, proprio mentre PERITAS chiede dove si trovi Ilary che una lontra argentata si insinua nel negozio e si ferma davanti a PHOEBE. Appena apre bocca potrà sentire la voce inconfondibile di Ilary, tremolante ma allo stesso tempo chiara nella breve comunicazione che i tre presenti potranno sentire: «Ho avuto un`emergenza. E`-è morto un Auror durante la cattura di ieri sera e sto correndo in ospedale per capirci qualcosa. Scusami, spero» c’è una pausa più lunga «di raggiungervi presto.» Il messaggio termina e così anche il Patronus svanisce in un delicato fumo argenteo che si dissolve nell’aria. 18:32 16/5 Desmond_OGallagher (Sabato mattina - Red Carpet) Preso com`è dai preparativi ci mette un poco a rendersi conto di essere stato richiamato da PERITAS, la ragazza seduta sul campo fiorito. Gli occhi azzurri si spostano quindi ora su di lei, la bacchetta si abbassa e la ascolta, mentre lei fa la sua domanda. Desmond non risponde immediatamente, d’altronde non lo fa mai. Increspa lievemente le labbra in un quasi-sorriso e ci vuole qualche momento prima che con un cenno del capo in direzione di PERI, annuisca in modo lento. «Non vedo perché no, signorina Wolfhound.» Acconsente alla proposta. Quando la nuova domanda della giovane viene posta all’aria, si volta nella direzione di PERI, “Ilary” ripete il nome nella sua mente collegandolo alla figura della costumista. Effettivamente non è ancora arrivata, tsk. Un comportamento ben poco professionale. Desmond alza un sopracciglio arancione ma sul volto non appare molto del fatto che stia mal giudicando la assente o ritardataria. Proprio in quel momento arriva loro notizia della signorina Wilson, sotto forma di patronus corporeo, che Desmond segue ed osserva mentre va appresso la signora MAYSON. Ascolta attentamente le parole del patronus ma sul volto serio non appare nulla, nessuna reazione, a parte il sopracciglio prima alzato che ora torna nella sua posizione naturale. 18:34 16/5 Phoebe_Mayson (Sabato 16/05, mattina, Hogsmeade - Red Carpet) Qualcuno rimpiange gli Auror, ma i commercianti avranno tirato un sospiro di sollievo alla ricattura d`un Azkabaniano: non si arriva a fine mese coi soli zellini avari degli studenti di Hogwarts e questa fuga, come fanno le pergamene di avviso sparse qua e la`, con discrezione, ha gia` turbato troppo la spensieratezza del popolo. "See it, charm it, sort it", recitano queste, invitando i visitatori (futuri) di oggi ad avvisare i membri della SSM - che veglieranno sull`evento - in caso di qualsiasi anomalia. Phoebe sta accennando un sorriso mite a Zoe, che si andava allontanando, quando entrambe vengono illuminate dalla fredda, bluastra saturazione d`un Patronus che gli zompa dinanzi. L`intero Red Carpet, per un attimo, pare sottomettersi nelle tonalita` a quella vivido sprazzo argenteo che accentua il chiarore serico del viso femminile, facendole risaltare le curve dolci dei suoi lineamenti. Solo quando l`animaletto di luce scompare, torna il vibrare caldo dell`ambra, sotto le ciglia scure d`uno sguardo felino, attrattato e disperso nel vuoto lasciato dalla lontra. Le labbra piene, tinte d`una sfumatura d`amarena sull`interno morbido, si richiudono piano e il suo sguardo scivola di lato, a incontrare il volto indurito dalla notizia di Zoe. Le annuisce e si congedono. Mentre discende le scale, si intravede uno oscillare soave dei lunghi capelli rosati tra le braccia esili, quando la Corvonero innalza la mancina a scostarne le onde seriche dietro l`orecchio, cosi` liberando tutta la porzione destra del collo esile e il rossore che risalta sanguineo sul candore della gota, sfumandosi sul naso. Sembra infondere na luce diversa anche alle iridi, una volta che le offre alla vista di Desmond - l`adulto, purosangue - e di qualche altro collaboratore WWFFB presente sul posto. Lei pero` si incammina a Peritas. « Se la vittima fosse un suo familiare, ne sarebbe gia` stata informata. » ha la cura di riassicurarla, provando a cercare lo sguardo del folletto Wolfhound, le note gentili della voce ad addolcirsi ienvitabilmente di amarezza. Certo, familiari salvi, ma gli amici son gli amici. Allontana da Peritas lo sguardo solo rassicuratasi possa aver compreso il messaggio, dal mormorio che`` la sua voce, l`alza appena per chiamare all`ordine. « Vi sto chiedendo molto, ad aiutare a portare avanti questo progetto nel mezzo di uno stato di allerta nel nostro paese. » comunica, con lo sguardo che si vela di preoccupazione - senza perdersi del tutto, quasi guidata da una calma (da un diadema invisibile a cui s`innalza). « In mezzo a queste instabili cambiamenti recenti. » di nuovo, lo sguardo penitente a PERITAS e poi, piu` tranquilli, su Desmond - che di quei cambiamenti giovera`. « Siete qui perche` credete al valore di difendere anche le madri che hanno cuccioli pelosi e i fratelli che si azzanno le squame a vicenda e i vecchi che imparano a non tremare all`ombra di una bacchetta. » accenna un sorriso nuovamente amaro. « ma non vi chiederei mai di essere coraggiosi per loro. » Torna, un pelino nervosa, su PERITAS. « Si`? » Alternando poi lo sguardo su gli altri, DESMOND compreso - anche se con lui conclude, accennando un sorriso educato. 18:55 16/5 Sophia_Maffett (Sabato 16.05 Mattina | High street | Esterno Red Carpet) è il giorno della gita e la biondina, con il permesso della madre che per altro lavora poco distante, ha raggiunto il villaggio di Hogsmeade per la visita quotidiana. Certo, deve rimanere sulla strada principale ed è quel che fa insieme a un gruppetto di compagni di corso «ma secondo voi se sono con mia mamma o con Peri mi sgridano lo stesso?» domanda quindi un po’ smarrita la ragazzina. Indosso ha un vestitino color verde pastello decorato con delle margheritine bianche, una borsettina gialla portata sulla spalla destra e Nottina, nel suo sacchettino decorato di fiorellini, assicurata a un passante che la mamma le ha cucito apposta al fianco sinistro. In quel mentre, attirata da una lontra argentata che corre verso il negozio, lo sguardo della fanciulla nota qualcosa di più floreale della sua stessa mise, ossia la vetrina del Red Carpet. Trattiene il fiato quasi sobbalzando «ooh!» gli occhi che osservano attentamente la decorazione mentre rimane là per un attimo imbambolata. Per poi scattare verso la vetrina stessa con le scarpettine nere chiuse che risunonano appena sulla pietre della strada del villaggio. Tanto d’occhi sgranati mentre si appoggia alla vetrina stessa, con le mani messe a conca attorno al viso in modo da evitare riflessi e vedere ancora meglio. I suoi occhi da cercatrice scrutano ogni dettaglio dell’interno con fare rapido come se stesse effettivamente cercando qualcosa di piccolo, lucente e sfuggevole come un boccino. Ma in questo caso, la sua ricerca non è quella di una piccola sfera dorata ma della creatura più arcobalenosa del mondo, ossia proprio Peritas. Si volta verso gli altri quindi sorridendo, «un attimo arrivo subito!» dice loro con un gesto della mano a tranquillizzarli «dai… devi essere qui devi…» dice quindi un poco nervosetta, mordicchiandosi il labbro inferiore mentre continua a scrutare curiosa in ogni dettaglio l’interno del negozio. Sembra ancora chiuso in effetti e lei, da brava streghetta diligente, non si azzarda certo ad entrare all’interno. Ma se ci fosse qualche segno di Peritas ecco che picchietterebbe appena sul vetro saltellando e facendo gesti con la mano per cercare di attirare l’attenzione dell’altra. Ovviamente, il sorriso sulle labbra della corvonero è immancabile, soprattutto se vedesse la Wolfhound. 19:17 16/5 Peritas_Wolfhound (Sabato 16/05, mattina, Hogsmeade - Red Carpet) Con un sorriso gioioso si affretta verso il flaconcino di lozione floreale più vicino, lo scruta ma arriccia il nasino «Che fiori le piacciono, signor Desmond?» Si informa scorrendo varie boccette atte ognuna a far sbocciare una specie differente «Abbiamo rose, lavande, margherite...» elenca ditrattamente e la lista continuerebbe se la figura argentea di una lontra non si riflette per un attimo nei suoi occhioni celesti. Peri la guarda, la segue con lo sguardo anche quando si ferma e recapita il proprio messaggio. Si stringe Newt al petto, affonda il visino nel pelo soffice dell`animale e sbircia crucciata i presenti. Tace un po`prima di sfarfallare le ciglia ricurve alle rassicurazioni di PHOEBE. Le apprezza, poco ma, le sorride con una certa gratutudine «giusto» sentenzia liberando finalmente il mezzo kneazle e chinandosi per deporlo a terra sul prato. Il discorso che segue scaccia via dal viso della Wolfhound ogni traccia di quell`aria da bambina. Lo sguardo celeste si affila un po`, si stringe nelle spalle, sostiene le occhiate di Phoebe, ma non le cela un po`di turbamento. Alla fine annuisce e basta, non ha nulla da aggiungere ma comprende, comprende quelle parole e di trovarsi in tempi per nulla vantaggiosi, per lei, eppure allo stesso tempo pare estremamente distratta, incuriosita da DESMOND e da qualunque reazione egli deciderà di esibire. Miss Wolfhound, dietro quegli occhioni innocenti, sta provando a inquadrarlo e non solo per trovare il fiore più adatto ad adornargli i capelli. Schiude le labbra, rivolgendosi nuovamente a PHOEBE, «Non serve chiedere» replica con un lieve sorriso «Basta provare. Io ci provo, ad essere coraggiosa.» Spiega «Provo anche a capire quello che è giusto, anche se alle volte è tutto un saaaaacco assurdo e complicato e devo dire che quelle volte non ci capisco un granché in generale! Cioè combino un bel po`di casini!» si gratta la nuca con aria colpevole, scoprendo i dentini bianchi e incurvando le labbra all`in su «Però vorrei essere un buon esempio, ecco!»Un buon esempio per chi? Sta per riverarlo, forse, quando nota una figurina fuori dal negozio, attaccata alla vetrina. Si avvicina incuriosita e, in un attimo riconosce «Sophie!» Con la gioia dipinta sul viso corre verso la vetrina, seguita da Newt, sorride alla ragazzina, agita la manina per salutarla, poi si volta verso PHOEBE con un`espressione da cucciolo «Possiamo farla entrare? Per favoreee! Lei mi ha aiutata un sacchissimo con il progetto!» Esclama «Mi ha dato le idee, mi ha aiutato a fare una proovaa» elenca. Evidentemente non vede l`ora di ricpngiungersi a quella ragazzina. 19:26 16/5 Desmond_OGallagher (Sabato mattina - Red Carpet) La lista di opzioni di PERI, ascoltata educatamente da Desmond, viene interrotta e quindi ai fiori nei capelli ci penseremo più tardi. Quando PHOEBE inizia a scendere le scale, raggiungendo lui e gli altri al pianterreno la segue con lo sguardo, perché è evidente e quasi ovvio vorrà dire due parole, riguardo l’arrivo del patronus e ciò che ne consegue. La ascolta attentamente quindi, con espressione seria, e la studia. Le sue parole, il suo atteggiamento e quell’ottimo autocontrollo che dimostra. Molto professionale. La domanda che segue, beh, lo farebbe ridere se fosse uno sciocco bamboccio ma essendo lui stato educato rigorosamente tutto ciò che fa è un lieve cenno del capo. Anche se a lui, di quanto detto, non è che interessi molto, ma ovviamente non sarebbe intelligente dirlo o farlo intuire. Ed è ora su PERITAS che gli occhi azzurri vanno a posarsi, mentre ascolta le parole della ragazzina. Basta poco per classificarla come esuberante e decisamente immatura, almeno rispetto gli stardard di Sir Desmond O’Gallagher. Non lo dice e non lo mostra, ma lo pensa. D’altronde lui osserva sempre coloro che lo circondano e cerca sempre di farsi un idea di che genere di persona siano, come si comportano, a cosa tengano, che parole usino etc. Se PERI dovesse voltarsi verso di lui, durante quella sua specie di discorso lui ricambierebbe lo sguardo, accennando mezzo sorriso come a dire “ ti sto ascoltando”. Poco dopo, la ragazzina, dimostra ancora di più la sua giovine età. I salti, gli urletti. “Patetico”. 19:39 16/5 Phoebe_Mayson (Sabato 16/05, mattina, Hogsmeade - Red Carpet) L`abitino bianco fascia l`esile sinuosita` d`una figura longilinea, un profilo affusolato di lunghe gambe terminanti su ballerine azzure che nastri legano alle caviglie sottili. Sono ballerine che la guidano in una piroetta sul posto, a inquadrare la Davis in cima al soppalco, il movimento a far sussultare le punte boccolose dei capelli rosate, cascanti in quella rientranza dietro la vita sottile. La mano destra si sposta verso la fessura ad altezza dell`anca, che nasconde per magia Tessimante la sua bacchetta, che innalza con movimenti fluidi davanti a se`. Sorride con dolcezza a Peritas che proclama la propria partecipazione alla causa, in questo trambusto di intrusioni Ministeriali al WWFFB, e annuisce, volgendo il capo alla vetrata - al rintocco di SOPHIA - quasi in contemporeanea a Peritas, cui richiesta le schiude nuovamente le labbra in un sorriso. « E` importante accogliere chi ci bussa alla porta. » le dice, ritraendosi d`un passetto soltanto, perche` sia lei a far entrare la studentessa di Hogwarts. Non tutti hanno il coraggio di PERITAS o la professionalista di DESMOND, tra gli altri collaboratori del WWFFB presenti, ma sul momento il gruppo si mantiene, eccetto per Ilary. Lo sguardo su Desmond rimane educato, nel ricambiargli l`assenso. Di suo invece si concentra su altri cuccioli e tontalita` ben distanti dal pallore che accomu tutti loro ma anzi riconduce a chi le ha donato l`ingombrante cognome che porta: Aileen Mayson. E` nel riempirsi della sensazione dei suoi riccioli morbidi al seno che sventola delicatamente la bacchetta dinanzi a se` per un non-verbale Expècto Patrònum che andrebbe a generare quel che - a chi non sia un MagiZoologo - apparirebbe solo come una fatina. « Per qualunque cosa, ti prego non esitare a chiedere aiuto. Non pensare a noi. Ci affideremo alle nostre forze. Un abbraccio. » le mormora questo, tenendo lo sguardo ambrato sulla creaturina alata con l`immagine pero` di "Ilary Wilson" (che formla nalla mente) nella mente, sua destinataria. Terminato l`incantesimo, andrebbe a raggiungere DESMOND, col passo silenzioso ma la delicatezza di preannunciare la propria vicinanza col semplice scegliere di arrivargli frontale. « La ringrazio ancora una volta della sua partecipazione, sir. » Phoebe ha lineamenti d`una purezza freschissima, dipinti ad una eta` d`appena Fuori-Traccia proprio per questo, seppur - e Desmond lo sapra` sicuramente - abbia alle spalle un matrimonio ed una piccola Metamorfomagus erede Mayson. « Mi da` speranze voglia organizzare con noi la prossima in collaborazione col D.A.A.C. » un accenno di sorriso, mentre lo spia da sotto le ciglia, un riverbero di impenitenza nell`ambra. « In onore dell`Arte Magica » quel che tanto proclama Pembroke. 19:49 16/5 Sophia_Maffett (Sabato 16.05 Mattina | High street | Esterno Red Carpet) Sgrana gli occhi incredula e felice nel vedere proprio PERITAS all’interno del locale. In effetti, beh, lo sospettava insomma ma sembra comunque sorpresa piacevolmente dalla cosa. La saluta quindi sventolando la mano e le manda un bacetto soffiato attraverso la vetrina, dato che non sa proprio cosa stiano dicendo all’interno del locale. Stava quasi per andarsene dato che il suo saluto a PERITAS l’ha fatto quando ecco che è PHOEBE ad aprire la porta, lei si irrigidisce e abbassa poi appena la testa «mi scusi, non volevo disturbare i vostri preparativi» spiega quindi in tono dimesso «era solo un saluto a…» ma poi sollevando lo sguardo nota che l’altra la vuole proprio far entrare nel locale. Gli occhi che si spalancano per un istante, incredula, deglutisce «oh… posso davvero?» domanda quindi sbattendo gli occhi e avanzando timidamente verso l’interno, si guarda attorno quindi un attimo prima di rivolgere un distinto saluto a DESMOND con tanto di inchino «buongiorno, e scusi per il disturbo» dice verso questo. Quindi si mette un poco in disparte sorridendo a PERITAS «ma è magnifico…» le dice quindi a mezza voce quasi un sussurro a dire il vero, quindi rimane a guardare con una espressione cortese e gentile sul volto. «mi perdoni davvero signorina…» dice quindi a PHOEBE di cui in realtà non conosce proprio il nome esatto «ma poi potrebbe far entrare anche i miei compagni?» domanda quindi con tono molto umile «dovremmo essere in gruppi di tre per via…» leggera pausa «per via dei pericoli che ci sono…» spiega quindi mantenendo poi la schiena diritta e le mani sovrapposte a coprirle il ventre, i piedi sono appaiati facendola apparire ancora più snella di quella che è, praticamente un fuscellino la biondina, che continuerebbe a guardarsi attorno, timidamente senza azzardare di dire altro per il momento, specie se non interpellata. 20:04 16/5 Peritas_Wolfhound (Sabato 16/05, mattina, Hogsmeade - Red Carpet) Sorride ancora a DESMOND, incuriosita e forse candidamente divertita dal suo silenzio... o magari ipnotizzata dai movimenti delle sue sopracciglia e della sua testa, che segue con gli occhioni celesti. Tuttavia l`interesse della signorina arcobaleno si dissolve non appena Sophia entra nel suo radar. Miss Wolfhound non ha sei anni, no, però inizi a saltellare sul posto l��, davanti alla porta, in attesa che questa si apra. In effetti più che una bimba somiglia a un cagnolino, ma evidentemente le importa poco: dell`opinone che la MAYSON, il suo capo, ha di lei si fida, di quella di Desmond non le importa, al momento. Il permesso di far entrare la giovane corvonero arriva e uno sguardo carico di gratitudine risponde. La porta viene aperta e Peri sorride tutta contenta. Newt le strofina il testone sulle gambe, ma la padroncina al momento è presa da tutt`altro: si avvicina allegramente a SOPHIE e, se questa vorrà, le passa un braccio intorno alle spalle. Cinguetta «Guarda che bello! Lo ha fatto lui!» Indicando discretamente DESMOND «si chiama Desmond, è uno scenografo e non parla molto però guarda che lavoro splendido!» È al settimo cielo «Lei invece è Phoebe Mayson, il mio capo» continua, dato che una presentazione pare rendersi necessaria. Si china un po`più verso l`amica per bisbigliarle «È fantastica» la stringerebbe ancora a sé prima di aggiungere «Sono felice che tu sia venuta a trovarmi» come se non si fosse notato. Ma bando alle ciance, sembra che gli adulti vogliano parlare, quindi meglio togliersi di mezzo «Phoebe, ad Aileen va di andare un po`sull`altalena?» Domanda. Non sta tanto cercando un modo di mettersi in disparte quanto semplicemente di intrattenare la bambina e l`amica insieme perchè nessuno debba preoccuparsi di disturbare. 20:06 16/5 Desmond_OGallagher (Sabato mattina - Red Carpet) Gli occhi azzurri dell’uomo sono svegli ed attenti, come sempre, non mostrano molto a parte quella apparente tranquillità e quell’atteggiamento un po’ freddo. L’incantesimo della MAYSON è ora al centro dell’attenzione dei presenti, Desmond non riconosce la creatura dalle sembianze di fata, un patronus particolare, senz’altro, osserva accennando quasi un sorriso in direzione di PHOEBE che in quel momento gli si avvicina pure. «E’ un piacere, madama.» risponde lui rivolgendole un educato cenno del capo, abbassando lo sguardo per un momento e poi tornando a posare il volto su di lei. «E sono io a doverla ringraziare per questa proposta.» aggiunge educatamente «Sarei onorato di prendervene parte, Madama.» risponde mostrando un breve sorriso, che sia vero oppure no non ci è dato saperlo. «In onore dell’Arte Magica.» ripete dopo di lei in risposta. L’arrivo di Sophia lo porta ad osservarla, una nuova figura da giudicare parrebbe. Oggi ce ne sono molte. Il saluto di SOPHIA lo colpisce positivamente, punti educazione, e a lei dedica un breve sorriso «Buongiorno, signorina.» replica eseguendo anche un gesto con il braccio e abbassando il capo per accompagnare quel saluto. Gli occhi seguono quindi le due ragazzine, qualcuno deve pur controllare non combinino qualche guaio, o magari dicano qualcosa di interessante. Le sopracciglia si alzano leggermente mentre le osserva andare alla sua scenografia, ma sembra che ne stiano parlando bene, quindi tutto a posto. 20:23 16/5 Phoebe_Mayson (Sabato mattina - Red Carpet) Un piccolo sorriso fioriesce sulle labbra soffici, di quel che appare come contentezza serena, una volta che Desmond par mostrarsi positivo sul progetto col D.A.A.C.. Un cenno del capino in sua direzione porta le lunghe ciocche rosate a scivolarle ai lati del seno, ad oscillare quindi ai lati del viso dove il rossore della notizia s`e` andato affievolendo, risultando ora in una sfumatura vermiglia che le illumina il candore del viso. I suoi colori evanescenti sembrano addensarsi tutti nell`ambra che le riverbera sotto le ciglia, cristallina quanto l`azzurro d`occhi dietro famosissime mezzelune d`altri maghi passati. « A difesa di cio` che la minaccia. » mormora piano, la voce soavissima tra le labbra. « Spero non malinterpreti quel che il mio ruolo qui mi impone. » accenna un sorriso di sfumature dispiaciute e sta per aggiungere altro quanto fa il suo glorioso ingresso SOPHIA, cui chioma bionda viene osservata un lieve sorriso. La fronte levigata della Mayson si vela di educata perplessita`, a quella domanda sul gruppetto fuori dalla vetrina e a cui lei va a volgere quindi lo sguardo. Anche i vigilanti mandati dal Ministero (per una volta non Ladro) dovrebbero essere nei paraggi, ormai, quindi nel rivolgersi a Sophia e` tranquilla nell`annuirle. « Ti ringrazio molto dell`aiuto e di essere venuta oggi. Ti chiedero` un altro favore, se non ti spiace » sbatte piano le ciglia, lasciandosi pressto trascinare lo sguardo proprio su quei bagliori dorati catturati dalla chioma della ragazzina « Ci lasci una tua foto, piu` tardi? Comporranno un Muro delle meraviglie. » Con la destra, accenna piano ad una delle parete con la scritta Utopia in mezzo, dove andranno ad essere proiettate le foto dei visitatori.
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You screwed up, that just proves you’re a Lancaster.
Essere un Lancaster vuol dire essere incasinato. Vuol dire vivere con l’ansia che i Ministeriali arrivino a farti pagare forzatamente l’ultima tassa sulla metropolvere che hai deciso di non pagare per compare un divano nuovo ma ancora più vecchio del precedente. Se sei un Lancaster devi fare i conti con i Goblin che ti mandano strillettere sul tuo conto sotto zero alla Gringott ed in quel caso inizi a disperarti perché non sai dove trovare qualche galeone in più per compare le bacchette nuove ai tuoi figli gemelli che inizieranno la scuola. Di solito i Lancaster nascono, crescono e, dopo un vissuto piuttosto discutibile e moralmente non del tutto accettabile, muoiono. Come da tradizione dove c’è povertà ci sono tanti figli: i Lancaster hanno la straordinaria capacità di mancare in galeoni, ma abbondare in prole. Tuttavia si imapra molto in fretta il valore della sopravvivenza riuscendo a rimanere integro in una società dove vige la legge del più forte.
"Thomas! Heaven!" quando una mamma chiama con il nome intero vuol dire che qualcosa non va. Quella donna ha sempre ingenuamente pensato che la magia fosse la soluzione ai suoi problemi, ma esser diventata una Lancaster l’ha solo portata a credere che neanche con la magia puoi comprarti o avere tutto quello che vuoi. E i due gemelli, quel giorno, erano solo andati a rubare un po’ di frutta dagli alberi che circondano la loro casa. C’erano delle mele così grosse. C’erano state anche tante piogge, in quella stagione, perciò la casa puzzava sempre di legno bagnato. Un tempo era resistente certo, ma con l'andare degli anni la resistenza lascia un po’ a desiderare soprattutto con un padre di famiglia le cui doti magiche sono piuttosto schifose.
"Ma ragiona: si risparmierebbero galeoni se non andassero ad Hogwarts." con somma gioia del figlio pigro. E’ chiaro che non successe perché "l’istruzione è importante, Callum", e finirono a chiedere l’ennesimo prestito a scadenza ventennale, andando a patti con i goblin; brutte bestie, quelle. "A te che importa, Leitis, tanto sono io quello che porta la zuppa di piselli a casa", ha sempre avuto il coraggio di chiamarla casa. Un’accozzaglia di legno, lastre di metallo e pagliericcio tenuti insieme da magia scarsa.
"Pa’, yo, ma sono un maschio non posso continuare a dormire nella stessa stanza con Hev" che fare quando la scelta si riduce a 1) dormire fuori; 2) nel divano letto con altre tre persone, i fratellini; 3) nel tuo letto a castello con tua sorella? In un primo momento la finta cuccia del crup, messa vicino all’ingresso per far credere ai ladri che si possono permettere il lusso di avere un animale da guardia, non era un’idea così pessima. Un lumos d’idea si accese, però: "Ma chi viene a rubare in casa nostra? Siamo poveri, il massimo che può succedere è che lascino un paio di zellini vicino alla porta per pietà". Ed usarono la legna per una giornata d’inverno più fredda del solito e per rattoppare uno dei buchi vicino alle finestre.
"Che cosa stai facendo, TJ?" e lui con un'alzata di spalle e lo sguardo a mezz'asta risponde "Lo scozzese ingramato" perché è quello che è.
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La matematica degli dei e gli algoritmi degli uomini (Paolo Zellini) . . . . . #libri #books #bookstagram #book #reading #bookworm #read #booklover #bookish #bibliophile #booknerd #instabook #reader #bookaddict #library #bookaholic #instagood #education #bookstagrammer #teacher #school #libros #booklove #booksofinstagram #bookshelf #matematica #math https://www.instagram.com/p/ByxTuBxonuv/?igshid=4zf7beghvdh6
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Continuo e discreto
Padroneggiano;
Limitando l’uno l’altro
Giusta via generano.
Indimostrata
L’assenza di mancanza
Proviamo nel respiro;
L’inconsapevolezza
È l’unica certezza.
WakaBaoTzeBao, 4 luglio 2022 - 19.34, Kontowood.
Grazie a Giorgio Agamben ( “L’irrealizzabile” - Einaudi ), Paolo Zellini ( “Discreto e Continuo” , Adelphi ), Antonio Damasio ( “Sentire e Conoscere”, Adelphi ) - arbitrariamente BaoInterpretati, e a Ṛta [ ऋत) ] ( ‘assenza di mancanza’ cfr Zellini - - naturalmente…
#baotzebao#valerio fiandra#haikyou#kontowood#ilrestomanca#roberto calasso#antonio damasio#giorgio agamben#Paolo Zellini#waka#Ṛta [ ऋत ]
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I think the main thing with zellinials is that they believe they Identify with a few gen z concepts and a few millennial concepts but really neither generation wants to accept them
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Era la bambina silenziosa che lasciava trapelare dal solo volto contenuto sconcerto, disappunto e un senso di superiorità che si traduceva in una specie di broncio infantile sia di fronte all’immaturità dei maschi che alle carinerie-e velleità- a cui si lasciavano andare le femmine fra di loro. Quando apriva bocca lo faceva per istigarti con una battutina acida o per chiedere, sorridendo , a uno studente più piccolo se –per favooooore !- poteva aiutarla a raccogliere gli zellini sparsi per tutta la scalinata. Bollenti per un precedente flamora ; ma questo ,lui lo avrebbe scoperto da sé. E, a seguire, tantissimi altri piccoli favori innocenti e non, sempre lontano dagli occhi dell’autorità, mai con i suoi pari.
Agli occhi del mondo è la ragazzina che mamma e papà hanno educato bene- anche se di loro, lei non parla mai. Gradualmente le smorfie si sono addolcite e le labbra sciolte in sorrisi cortesi, destinati a prescindere a -quasi- chiunque non le manchi di rispetto. Ha imparato talmente bene a contenere quei piccoli sbalzi emotivi da non lasciar trapelare altro che lo stretto indispensabile. Una volta è l’inarcarsi di un sopracciglio per chiedere indirettamente spiegazioni o mostrare di essere piacevolmente colpita, la seguente un sospiro calibratissimo e lo sguardo che si innalza verso destra, persa nei propri ragionamenti. Eppure risulta quasi inquietante la quantità di tempo che riesce e guardarti negli occhi, mentre parli , senza sbattere le ciglia o muovere un muscolo: ti illudi che distogliendo il tuo desista ma quando lo rialzi incontri quelle iridi verdi proprio lì ,dove le avevi lasciate. Utilizza sempre un tono pacato e carezzevole, delicatissimo anche quando si trova in disaccordo con te. Al massimo mette in evidenza le falle nel tuo ragionamento con espressioni mordaci e risate cristalline, da non capire mai se stia ridendo con te o di te. Non di rado si lascia sfuggire espressioni furbastre e maliziose nei confronti dei maschietti, ai quali miagola a distanza frecciatine e battute sarcastiche. Non sembra mostrare preferenze al momento ma c’è chi giurerebbe averla vista fissare Lancelot allenarsi dagli spalti o scomparire in aule in disuso con Brandelis , al quale non ha ancora restituito le mutande coi puffskein. C’è qualcosa di lievemente destabilizzante nel modo in cui mantiene la solita espressione laddove si sarebbe dovuta scatenare una reazione, seppur minima. Si interessa degli altri, li ascolta, ma non racconta mai molto di sé, a meno che non si vogliano leggere i consigli che da –non richiesti- come dichiarazioni indirette.
Si muove nei corridoi con un passo flemmatico che tanto stona con gli anfibi pesanti che si appoggiano sulla pietra, senza produrre il minimo rumore. Mantiene le distanze e rispetta lo spazio personale, si contano su una mano quelli che hanno assistito a una sua dimostrazione d’affetto. Sembra estranea alle emozioni e ai drammi scalpitanti che hanno investito i coetanei con l’entrata nell’adolescenza, preferendo rimanere neutrale, trincerata dietro una perenne analisi razionale e obiettiva che la fa distaccare ancora di più: di fatti, raramente si altera. Eppure potrebbe essere stata vista al Ballo dell’Agrifoglio discutere animatamente con Oèngus, la mascella serrata e uno sguardo truce nei confronti del Tassorosso, salvo poi ridergli in faccia. Rispetta l’autorità, ma una volta a lezione di Astronomia la Professoressa Greenfield è scoppiata in lacrime perché le ha fatto caldamente notare come stesse commettendo un’ingiustizia nei confronti di Brandelis. Un giorno di metà Ottobre ha discusso con il Prefetto Aurora Halliwell in giardino, durante il primo allenamento delle Cheerleader. Ne ha ricavato una punizione giudicata ingiusta da un Anonimo in bacheca ma ha rassettato i letti e il tavolo dei Corvonero con sorriso più smagliante e le premure più smielate. Una seconda punizione è arrivata a fine Gennaio, quando sul treno di ritorno dagli Hog.war.ts ha dovuto pulire con Adelaide lo scompartimento dormitorio dei ragazzi Tassorosso del quinto anno dal disastro provocato dall’esplosione una bomba di vernice incastrata nella maniglia interna.Passa gran parte del suo tempo libero a studiare nuove coreografie per le Cheerleader , seguendo minuziosamente gli appunti lasciatole da Emma. Durante gli allenamenti fa un po’ di testa sua , inserendo variabili per aumentare la difficoltà: se vi capita di scorgere un fitto banco di nebbia in zona campo, state sicuri che ha castato un Nubilabus e le fatine stanno volteggiando- o per meglio dire: ammaccando- in cerchi o travi per automatizzare i movimenti. Non è raro vederla col naso arricciato immerso in un libro extracurriculare di Storia della Magia o Pozioni, magari marchiando di appunti spigolosi i margini delle pagine, dimentica di doverli restituire in Biblioteca.
Sarà sempre la ragazzina a cui daresti un paio d’anni in meno. Quella che ha continuato a indossare calzini lunghissimi e a intrecciare i capelli anche dopo la scomparsa delle rotondità dell’infanzia e che a volte non ha voglia di rifare per bene il nodo alla cravatta. Quella che conosci da una vita ma di cui, d’Impulsus, ti accorgi di non sapere un Crup di niente.
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The Zellinial mood
Numb // Linkin Park 80s Remix
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Non esiste strettamente parlando nessuna cosa come una dimostrazione matematica; non possiamo fare altro, in ultima analisi, che indicare; [...] le dimostrazioni sono ciò che Littlewood e io chiamiamo ciance, arabeschi retorici disegnati per colpire la psiche, illustrazioni sul tabellone di una conferenza, meccanismi per stimolare l'immaginazione degli eventi.
G.H.Hardy, in Paolo Zellini, Breve storia dell'infinito, Adelphi 1980, pag. 238
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