#Viola come il mare
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dreamsmagicrainbow · 8 months ago
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thatsness · 8 months ago
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ladyinrosso · 9 months ago
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VIOLA VITALE in VIOLA COME IL MARE 2X01
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bravagente · 9 months ago
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un'amica mi ha convinta a vedere "viola come il mare" e quindi l'ho cominciato ironicamente ma adesso non è più ironica la faccenda
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hel-dolunay · 2 years ago
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Headers Viola Come Il Mare.
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ririnanoriri1993 · 1 year ago
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enricaleone91 · 9 months ago
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Che disastro l’Acchiappatalenti
Ascolti non proprio generosi già dalla prima puntata, venerdì 17 cala ancora il nuovo programma di Milly Carlucci facendosi battere dalla concorrenza a costo praticamente zero.
Ascolti non proprio generosi già dalla prima puntata, venerdì 17 cala ancora il nuovo programma di Milly Carlucci facendosi battere dalla concorrenza a costo praticamente zero. Andiamo con ordine, in questi sette giorni presi in considerazione spiccano la partita di finale di coppa e l’Eurovision con numeri altissimi. Il resto, in generale, viaggia su numeri abbastanza bassi per la media delle…
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overthedayirecover · 9 months ago
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mi è venuto un po' male al cuore
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lonelysmile · 2 years ago
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mi dispiace non guardare mf in tv e commentarlo insieme a voi però io e mia mamma l'abbiamo guardato apposta in streaming prima perché stasera fanno anche buongiorno mamma (maledetta m3diaset che fa iniziare la serie alle 21:46, una delle poche serie decenti che hanno fatto)
spero comunque che mf venga seguita da tante persone nonostante in moltə l'abbiano già vista
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sara-saragej · 7 months ago
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Potevano farlo giallo, o viola, o rosso.
Invece l' han fatto blu, il mare.
Come un cielo sulla terra.
- Anonimo
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They could make it yellow, or purple, or red.
Instead they made the sea blue.
Like a sky on earth.
- Anonimus
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Buona Domenica ☕
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angelap3 · 6 days ago
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Da " Favole al telefono" propongo la storia
" Una Viola al Polo Nord"
Rodari in questo racconto affronta un tema di grande attualità: il Cambiamento climatico.
Una mattina al Polo Nord, l’orso bianco fiutò nell’aria un odore insolito e lo fece notare all’orsa maggiore (la minore era sua figlia).
«Che sia arrivata qualche spedizione?».
Furono invece gli orsacchiotti a trovare la viola. Era una piccola violetta mammola e tremava di freddo, ma continuava coraggiosamente a profumare l’aria, perché quello era il suo dovere.
«Mamma, papà» gridarono gli orsacchiotti.
«Io l’avevo detto subito che c’era qualcosa di strano», fece osservare per prima cosa l’orso bianco alla famiglia. «E secondo me non è un pesce».
«No di sicuro – disse l’orsa maggiore, – ma non è nemmeno un uccello».
«Hai ragione anche tu», disse l’orso dopo averci pensato su un bel pezzo.
Prima di sera si sparse per tutto il Polo la notizia: un piccolo, strano essere profumato, di colore violetto, era apparso nel deserto di ghiaccio, si reggeva su una sola zampa e non si muoveva. A vedere la viola vennero foche e trichechi, vennero dalla Siberia le renne, dall’America i buoi muschiati, e più di lontano ancora volpi bianche, lupi e gazze marine. Tutti ammiravano il fiore sconosciuto, il suo stelo tremante, tutti aspiravano il suo profumo, ma ne restava sempre abbastanza per quelli che arrivavano ultimi ad annusare, ne restava sempre come prima.
«Per mandare tanto profumo, – disse una foca – deve avere una riserva sotto il ghiaccio».
«Io l’avevo detto subito – esclamò l’orso bianco – che c’era sotto qualcosa».
Non aveva proprio detto così, ma nessun se ne ricordava.
Un gabbiano, spedito al Sud per raccogliere informazioni, tornò con la notizia che il piccolo essere profumato si chiamava viola e che in certi paesi, laggiù, ce n’erano milioni.
«Ne sappiamo quanto prima», osservò la foca. «Com’è che questa viola è arrivata proprio qui? Vi dirò tutto il mio pensiero: mi sento alquanto perplessa»
«Come ha detto che si sente?», domandò l’orso bianco a sua moglie.
«Perplessa. Cioè, non sa che pesci pigliare».
«Ecco – esclamò l’orso bianco – proprio quello che penso io».
Quella notte corse per tutto il Polo un pauroso scricchiolio. I ghiacci eterni tremavano come vetri e in più punti si spaccarono.
La violetta mandò un profumo più intenso, come se avesse deciso di sciogliere in una sola volta l’immenso deserto gelato, per trasformarlo in un mare azzurro e caldo, o in un prato di velluto verde. Lo sforzo la esaurì. All’alba fu vista appassire, piegarsi sullo stelo, perdere il colore e la vita. Tradotto nelle nostre parole e nella nostra lingua il suo ultimo pensiero dev’essere stato pressappoco questo «Ecco, io muoio… Ma bisognava che qualcuno cominciasse… Un giorno le viole giungeranno qui a milioni. I ghiacci si scioglieranno, e qui ci saranno isole, case e bambini».
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dreamsmagicrainbow · 8 months ago
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thatsness · 8 months ago
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angela-miccioli · 4 months ago
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La sposa di Pigmalione
Frigida ero, come la neve, l'avorio.
Pensai non mi toccherà,
lo fece.
Mi baciò le labbra di pietra.
Stavo immobile
come morta.
Persistè.
Passò col pollice sui miei occhi di marmo.
Pronunciò
rozze parole dolci, disse cosa avrebbe fatto e come.
Parole terribili
Le mie orecchie erano sculture.
Sorde come pietre, come conchiglie.
Sentivo il mare.
Lo feci annegare.
Lo sentii gridare.
Mi portò regali, sassolini levigati,
campanelline.
Non battei ciglio,
Non aprii bocca.
Mi portò perle, collane e anelli
li chiamava gingilli da bimba.
Mi brancicò con mani appiccicose.
Non mi ritrassi.
Bella statuina, muta!
Mi ficcò le dita nella carne,
strizzò, pigiò.
Non mi ammaccò.
Cercava i segni,
cuoricini viola,
stelle d’inchiostro, livide spie.
Le unghie erano artigli.
Non un frego, un graffio, uno sfregio.
Mi puntellò coi cuscini,
e mi redarguì tutta la notte.
Era ghiaccio il mio cuore, era vetro.
Era ghiaia la sua voce, strideva.
Diceva nero poi bianco.
Così cambiai tattica,
mi riscaldai come cera di candela,
ricambiai i baci,
fui morbida, malleabile,
cominciai a mugolare,
mi feci calda, sfrenata,
mi dimenai, spasimai, smaniai,
implorai un figlio suo,
e nell’orgasmo
urlai come invasata -
tutta scena.
Da allora non l'ho più visto.
Semplice, no?
🌟
Carol Ann Duffy
Lara Lyah
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Prelim Poll 20
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malikmaluk · 3 months ago
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Notti indimenticabili con gente di cui non ricordo il nome
ubriachi fino a scordare le offese, ridendo fino a piegare l'addome
con lei che mi ritorna in mente
la mia nuova ragazza è una modella ma non è niente
ed arriviamo facendo rumore, tirando l'attenzione
con vestiti introvabili e pezzi d'autore
il fuoristrada non è mai lo stesso e manda fuori strada
chi ha pensato avessi perso
quando mangi sul mare quello che hanno appena pescato
con la città davanti, la guardi e resti incantato
e parli di cose inutili di cui non si vive senza
e sedere di fronte ad un ex è solo coincidenza
e chi mi odia e continua ad odiare
e le puttane continuano a posteggiare
e chiamare senza parlare
quindi spendo tutto ciò che ho in un paio di viola
per guardare a domani, guardarmi dentro e guardarmi attorno
Sai, ricordo tanto tempo fa quando, andavamo a vendere le cose col furgone per strada
eravamo costretto a lavarci con una bottiglia d'acqua in tre, dovevamo dividerci l'acqua
e mi ricordo che, sai, nel dietro il furgone loro si facevano, si bucavano
si facevano l'eroina e io guidavo la notte per tornare a casa.
Vivo la mia vita, l'ho vista mentre volo avanti e dietro
ho speso più tempo in aria che sul terreno
sentivo di essere il più coraggioso
e che si fotta chi sostiene che sorprendo ogni volta che stendo un testo
come se non avessi scritto la storia
dando a Napoli e le sue strade la giusta gloria
se osservi la mia immagine, non dovrò spiegare
perché anche quando ho torto riesco a farmi rispettare
voglio urlare, sentire l'eco da una montagna di soldi
chi ama ferire deve sapere incassare i colpi
messo a nudo da luce di riflettori
tu hai vissuto poco se non hai mai fatto errori
la paura che mi sentissi un fallito
per poi finire ad odiare chi ci è riuscito
ma ho due mani quindi due bicchieri
ed ho la faccia di chi ha fame
quindi vieni e brindiamo a chi eri ieri
Sai, la città da cui vengo, Napoli, è una città difficile, io la amo, è la città che mi ha cresciuto
però ti fa credere che il successo non sia possibile, e solo uno su un milione ce la fa
invece non è così, non devi mai arrenderti, mai piegarti
soprattutto bisogna difendere un amico quando sbaglia
Tutto questo vale poco se non hai qualcuno con cui condividerlo
io ho dovuto viverlo prima di scriverlo
sognavo un team basato sulla lealtà
e invece mi sono circondato di crudeltà
tu non provi ciò che provo, non ti piaccio fino a quando
non piaccio a tutto il globo, fin quando non prendo il volo, frà
rimarrò per sempre o rimarrò per sempre solo?
ed hanno il coraggio di dirmi che non rido mai
resto calmo perché solo chi ha torto alza la voce
ma quanti chiodi servono per mettermi in croce?
ho così tanta tristezza, sono aggrappato al mio passato
ma ogni volta che giro l'angolo sento uno sparo
è così facile farsi una pistola se è necessario
non è come nei film, non c'è mai un intermediario
dammi del tempo per ricominciare da capo
ma il tempo qui non aspetta, sa solo metterti fretta.
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