#Valentino Chirico
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fashionbooksmilano · 1 year ago
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L’arte della moda
L’età dei sogni e delle rivoluzioni 1789-1968
A cura di Cristina Acidini, Fabiana Giacomotti, Fernando Mazzocca
Dario Cimorelli Editore, Milano 2023, 384 pagine, 400 ill. col., 23 x 28 cm, ISBN  9791255610014
euro 34,00
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Mostra Forlì, Musei San Domenico, 18 marzo - 2 luglio 2023. A cura di G. Brunelli e F. Mazzocca
La moda dipinta, ritratta, scolpita, realizzata dai grandi artisti. L'abito che modella, nasconde, dissimula o promette il corpo. L'abito come segno di potere, di ricchezza, di riconoscimento, di protesta. Cifra distintiva di uno stato sociale o identificativa di una generazione. La moda come opera e comportamento. L'arte come racconto e come sentimento del tempo. Dal Settecento a oggi, la mostra ricostruisce e racconta un inedito e affascinante viaggio tra due arti sorelle. Nel Settecento la moda diventa moderna e diffusa tra classi sociali diverse. L'abito come oggetto di consumo modifica lentamente l'organizzazione della distribuzione, sempre più caratterizzata, soprattutto nelle città, da luoghi fissi. Nascono i negozi. La ricerca dei materiali rivoluziona il mondo produttivo e quello commerciale fino alle attuali soluzioni tecnologiche. Dalla fine dell'Ottocento il rapporto tra arte e moda va incrementandosi in un gioco delle parti che porterà la moda stessa a diventare un'arte, a essere uno sguardo sulle cose del mondo come la filosofia, la letteratura, il cinema. Nel Novecento le vicende della moda si sono confuse con i temi della politica, del cambiamento sociale.
Opere di Reynolds, Batoni, Hayez, Canova, Molteni, Sala, Boldini, Lega, Signorini, Borrani, Caillebotte, Tissot, Sargent, De Nittis, Zandomeneghi, Corcos, Bonzagni, Boccioni, Balla, Severini, Bucci, Casorati, Martini, de Chirico, Melotti, Fontana, Campigli, Mondrian, Picasso, Matisse, Delaunay. Abiti e accessori di Maison Collot, Lanza, Sartoria Ventura, #Poiret, #Fortuny, #Balla, #Depero, #Chanel,# Lanvin, #Worth, Monaci Gallenga, #Dior, #Ferré, #Valentino, #Ferragamo, #Capucci, #Schon, Marucelli,#SaintLaurent #Yamamoto, Balestra.
19/05/23
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lamilanomagazine · 11 months ago
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Milano, City Angels: preghiera interreligiosa con i senzatetto davanti alla stazione centrale
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Milano, City Angels: preghiera interreligiosa con i senzatetto davanti alla stazione centrale Una festa di Natale per i senzatetto della Stazione Centrale di Milano: si svolgerà alla Vigilia, domenica 24 dicembre, a mezzogiorno, davanti alla Stazione Centrale, per la precisione davanti all'Hotel Gallia. "É un evento significativo ricco solidarietà, di fratellanza e di spiritualità, che organizziamo da 29 anni - dice Mario Furlan, fondatore dei City Angels – Saranno presenti i clochard della Stazione, alcuni dei quali dormono lì. E invitiamo i milanesi a partecipare a questo momento, che incarna lo spirito natalizio d'amore e d'unione". A mezzogiorno si svolgerà la preghiera interreligiosa: pregheranno insieme Don Claudio Burgio, il sacerdote che nella sua comunità accoglie i giovani fragili e problematici; gli imam Maryan Ismail, Presidente dell'Unione Islamica Italiana, e Khaled Elhediny; i rabbini chazanim Valentino Yakov Cameroni e Vittorio Efraim Signorini; la pastora della chiesa evangelica metodista Sophie Langeneck; l'abate della chiesa greco ortodossa Padre Evloghios Legnazzi, insieme con i monaci ortodossi Padre Kirill e Padre Ionut; e il monaco buddista Cesare Milani. Per cercare non ciò che divide, ma ciò che unisce. E per portare un messaggio di speranza in questo momento così difficile per il mondo. "Pregheremo in particolare per il Medio Oriente, per l'Ucraina e per le donne iraniane" dice Furlan. Porteranno il loro saluto il Vicepresidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Milo Hasbani; il Presidente della Federazione Italiana Ebraismo Progressivo, Carlo Riva; il Presidente della Commissione bilancio della Regione, Giulio Gallera; e il Consigliere comunale Daniele Nahum. Saranno presenti il Presidente onorario dei City Angels, il Prof. Andrea Rangone; la Madrina, Daniela Javarone; e gli Ambasciatori dei City Angels Laura Bajardelli, Carmelo Ferraro, Donatella Lavizzari e Adolfo Vannucci. Dopo la preghiera, alle 12.30, verranno distribuiti pasti caldi (offerti dal ristoratore Mattia Bigi) e generi alimentari ai senzatetto. In particolare, Coop Lombardia donerà loro i suoi panettoni e il filantropo Adolfo Vannucci ne porterà uno da 5 chili. Nel frattempo il rocker testimonial dei City Angels, Omar Pedrini, canterà alcune delle sue canzoni. Sabato 6 gennaio a mezzogiorno, all'hotel Principe di Savoia, torna la Befana del Clochard: 200 senzatetto pranzeranno nell'albergo più lussuoso di Milano, serviti da personaggi istituzionali e da testimonial dei City Angels. Saranno presenti, in veste di camerieri, con la pettorina dei City Angels, i testimonial dei City Angels Enrico Beruschi, Alberto Camerini, Stefano Chiodaroli, Marco Ferradini, Tessa Gelisio, Candida Livatino, Leonardo Manera, Alviero Martini, Susanna Messaggio, Clara Moroni, Folco Orselli, Omar Pedrini, Alex Peroni, Cochi Ponzoni, Edoardo Raspelli, Memo Remigi, Rosmy, Ivana Spagna. Per quanto riguarda il mondo istituzionale, rappresentato in modo bipartisan, faranno da camerieri gli eurodeputati Angelo Ciocca, Maria Angela Danzì e Pierfrancesco Majorino; gli ex sindaci di Milano Gabriele Albertini e Letizia Moratti; gli onorevoli Paolo Grimoldi e Andrea Mascaretti; i consiglieri regionali Carlo Borghetti, Giulio Gallera e Lisa Noja; l'assessore comunale alla Sicurezza, Marco Granelli, e quello alla Casa, Pierfrancesco Maran; i consiglieri comunali Alessandro De Chirico, Diana De Marchi, Carlo Monguzzi, Daniele Nahum, Carmine Pacente, Gian Maria Radice, Monica Romano; ed Elisabetta Aldovrandi, garante della Regione Lombardia per le vittime di reato. Sono stati invitati il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e il Sindaco di Milano, Beppe Sala. Serviranno a tavola anche il Presidente onorario dei City Angels, il Prof. Andrea Rangone; la Madrina, Daniela Javarone; e gli Ambasciatori dei City Angels Laura Bajardelli, Sergio Cazzaniga, Bruno Dapei, Carmelo Ferraro, Donatella Lavizzari e Adolfo Vannucci. Suonerà la band degli Alta Moda. Per l'occasione arriverà da Montecarlo lo chef personale del Principe Alberto di Monaco, Christian Garcia, per preparare il pranzo per i clochard. I City Angels sono stati fondati a Milano nel 1994 da Mario Furlan, eletto nel 2018 "miglior life coach italiano" dall'Associazione Italiana Coach. Sono presenti in 21 città italiane e a Lugano, Mendrisio e Chiasso, in Svizzera, per un totale di oltre 600 volontari, di cui più della metà donne. Per informazioni: City Angels - sede centrale di Milano (Tel. 0226809435 - [email protected])... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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valentinochiricoarte · 4 years ago
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Contenido Web Para Oculus Anteojos Recetados 
VideoFlyer para su nueva colección de Anteojos Retro Vintage / Pin Up 2021
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nikkti · 3 years ago
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tarditardi · 5 years ago
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A San Valentino @ OTIVM Milano, con menù a tema e spettacolo ispirato al Moulin Rouge
San Valentino è la festa degli innamorati per eccellenza.
Un luogo ideale dove celebrare la ricorrenza è sicuramente OTIVM Milano, un luogo in cui è possibile lasciarsi conquistare dalla cucina mediterranea e dagli ingredienti di qualità della nostra tradizione, tra musica di sottofondo e dinner show dal sapore internazionale, studiati nei minimi dettagli e con stile dai soci e dallo staff del locale.
OTIVM equivale a prendersi cura di se stessi, staccare la spina dallo stress della vita moderna, in una parola rigenerarsi, entrando in una dimensione fatta di design, creatività, sogno, food, sound, arte e cultura.
Per il 14 Febbraio la cena “Oziosa” prevede, come Antipasto, sashimi di salmone, ceviche e mais croccante, come Primo, invece, risotto alla milanese, astice frollato, riduzione di melograno e tosazu, come Secondo, poi, filetto di branzino, patate alla brace, salsa al caciucco e terra di olive, per finire, il dolce, la sfera di cioccolato e il sorbetto di fragole-70 euro.
Come sempre, la tavola sarà preparata con grande attenzione, a partire dalle posate, compresa la quarta, la iper contemporanea pinza pesca-cibo, griffata Mepra, come tutte le altre, o il tovagliolo, rosso con logo blu, perché sono i dettagli a fare la differenza.
Per San Valentino il dinner show sarà ispirato al Moulin Rouge, con performance a tema, ballerine, cantanti, locale in versione rosso amore per far battere ancora di più i cuori di tutti gli innamorati.
Le ispirazioni dell’architetto Nick Maltese, da OTIVM, sono quelle a De Chirico e al tema surreale, tra archi, erotismo delle forme, strutture metafisiche dedicate alle figure dell’uomo e soprattutto della donna, quasi un sogno erotico ed elegante, che si ritrova nelle lamelle del soffitto, che richiamano alle sinuosità del corpo femminile in dolce attesa, come in un ideale ponte di collegamento agli antichi alchimisti, studiosi del corpo umano.
Il locale si ispira alle arcate della piazza di Ferrara che G.De Chirico dipinse in molte sue opere e in cui visse fine alla sua morte e il clima riprende la corrente della Metafisica di cui De Chirico e Carrà furono promotori. Per la prima volta, un ristorante è stato creato in un palazzo ideato dal famoso architetto Giò Ponti e i soci hanno cercato e voluto, come aziende partner, solo leader europei dei vari settori.
Marmi di pregio italiani, velluti, tecnologia di alta qualità: OTIVM è soprattutto concepito come locale a basso impatto ambientale e a basso spreco energetico.
Rispetto delle materie prime, stagionalità dei prodotti, studio approfondito degli alimenti, provenienza, dinner show dal sapore internazionale restano i cavalli di battaglia di OTIVM, anche in occasione di San Valentino, per una serata veramente indimenticabile.
OTIVM Milano 
Via Gaetano Negri 
angolo Via Santa Maria Segreta 
Tel: 02 82785398. 
www.otivmmilano.it
 DIFFUSO DA LTC - LORENZO TIEZZI COMUNICAZIONE X Francesca Lovatelli Caetani 
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federicodeleonardis · 3 years ago
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Fabio Mauri e l’ideologia – art as an ethical choice
Nel precedente post, in cui ho introdotto gli Scritti in mostra, ho accennato ai tre temi principali a cui sono dedicate le pagine più importanti del libro: l’ideologia, la memoria e la morte. E’ una mia opinione, me ne assumo la responsabilità e non pretendo di essere obbiettivo: è impossibile con un libro così denso, con un’arte così ricca, con una tale messe di fatti relativi alla cultura europea e americana.
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Muro d’Europa
Un quarto settore, molto importante e intrecciato con gli altri tre, è dedicato ai ricordi autobiografici. Anzi questo è senz’altro il più diffuso, anche se può sembrare fuorviante (non lo è affatto).
Una vita dedicata all’arte
Impossibile non seguirlo anche su questo terreno, non tanto per gli incontri eccezionali di una vita dedicata all’arte (per es. Pasolini, Pirandello, lo zio Valentino Bompiani, Leo Castelli, de Chirico ecc), quanto perché lui aveva vissuto gli anni in cui a Roma nell’entourage dell’arte sbarcò la Pop americana, rivoltando il mazzo, anzi addirittura rovesciando il tavolo da gioco.
Non commenterò niente di quanto lui riporta in proposito: non intendo né farne un riassunto, né tantomeno esprimere un giudizio. Mi interessa invece accennare qualcosa di più dei temi che, a mio avviso, sono i più importanti. Soprattutto il primo, l’ideologia, per me la chiave di volta per capire il lavoro di Mauri e la sua originalità.
E’ chiaro che ciò può essere fatto, anche se in un articolo in modo riduttivo e parziale, solo per chi conosce almeno qualcuna delle sue installazioni o delle sue performances  e soprattutto abbia visto la grande mostra a Palazzo Reale di Milano (organizzata da Francesca Alfano Miglietti a tre anni dalla sua morte). Deve essere comunque chiaro che non è possibile isolare da tutto il resto (e anche dalle esperienze autobiografiche) i temi che ho scelto di commentare.
L’ideologia
A proposito di ideologia, ho parlato di chiave di volta, perché non si capisce nulla della sua rivoluzione se non si tiene conto di questo concetto. Esso nasce da una constatazione prodotta in lui negli anni giovanili, dopo una pericolosa crisi morale (fantasie di suicidio, case di cura, elettroshock) risoltasi infine con il dare spazio alla propria vocazione artistica e con l’abbraccio di una fede profonda e duratura (“sono ateo del Mondo, non di Dio”).
Si tratta di un’intuizione geniale e chiarissima relativa all’immaginario collettivo, qualcosa che distingue nettamente la cultura europea da quella americana e dalla quale nessuno è immune, per fortuna nemmeno gli artisti. Dico per fortuna, o meglio lo afferma lui, perché questa “necessità”, che ha governato le sorti della storia mondiale del secolo scorso producendo le sue tragedie e i suoi misfatti, può avere una connotazione positiva (stavo per dire giustificazione, ma mi son fermato in tempo) solo nel lavoro d’arte, assumendo però una valenza che reintroduce in questo il concetto di moralità e di ideologia.
Tale concetto è stato, in un certo periodo storico, abusato, successivamente, da tutti i sostenitori dell’art pour l’art, vilipeso. Ma alla luce dei fatti odierni o meglio della piega che ha preso l’andazzo del nostro mondo, a partire dalla seconda metà degli anni settanta dal successo della Transavanguardia e del suo papà (A. B. O.), non è chi non veda il disastro che ha prodotto averne trascurato l’importanza.
L’arte non può esistere, pena fallire il suo scopo, la sua vocazione, senza una scelta etica: in qualche modo è anch’essa ideologica, anche se di un’ideologia individuale: per quanto nascosta, per quanto soffocata dall’importanza del linguaggio, essa risulta indispensabile alla costruzione di quella che all’inizio di questi post dedicati a Mauri ho chiamato la Cupola: “La natura di cercare arte ritengo sia immeritatamente, ma immutabilmente storica”.
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Mia cugina Marcella
Leggi anche:
http://Uno sguardo dal ponte: Scritti in mostra di Fabio Mauri
Fabio Mauri and the Ideology
In the previous post, where I introduced the Scritti in Mostra (Written in display), I outlined the three main themes of the book: Ideology, memory and death. It is my opinion, I take the responsibility and I do not claim to be objective. It is impossible with such a huge book, such a rich art and such a harvest of European and American culture facts.
A life devoted to art
A fourth section, (which is very very important and deeply tied with the other three) focuses on autobiographical memories. It is actually the widest, even if it may seem misleading (which is not at all). It is impossible not to follow it on this subject too, not because the exceptional encounters of a life devoted to art (for example Pasolini, Pirandello, uncle Valentino Bompiani, Leo Castelli, de Chirico, etc..) but because he lived the years of the arrival of Pop Art in the Roman art entourage, remixing it if not overturning it.
I will not comment anything he says about it: I do not intend to summarize or judge it. I am instead interested in outlining more some aspects of the themes that are in my opinion the most important and the keystone to understand his work: his originality.
It is clear that this can be done (even if in an article, in a reducing and incomplete way) only for people who knows at least some of his installations and performances and overall, had seen the great exhibition at Palazzo Reale in Milan (organized by Francesca Alfano Miglietti, three years after his death). It must be clear anyway that it is not possible to isolate from the rest (of the autobiographical experiences too) the themes I decided to comment.
The ideology
Speaking of ideology, I talked about keystone, because nothing of its revolution is understandable if we do not consider this concept. It starts from an interior protest produced in his youth after a dangerous moral crisis (suicidal fantasies, health clinics, electroshock) solved by giving space to his artistic call and in the embrace of a deep and enduring faith (“I’m atheistic of the world, not of God”).
It is a brilliant and very bright intuition related to the collective imaginary. This is something that fully distinguish the European culture from the American one and from which nobody is immune, luckily not even artists. I said luckily, or he says it, because this “necessity” that ruled the fate of world history in the last century, producing its tragedies and misdeeds, can have a positive aspects (I was going to say “justification” but I stopped myself in time). This can happen only in the work of art, but gaining a significance that reintroduces in it the concept of morality.
During a certain historic period, this concept has been enormously abused first, then, surprisingly neglected and therefore vilified by the art pour l’art movement. But in light of the contemporary facts, or better, the way of our world from the mid-seventies and the success of Transavanguardia and its dad (A.B.O) the responsible for the disaster cannot be blamed.
Art cannot exist without an ethical choice (the lack of it will decree its failure). Art is in some way ideological too, even if an individual one. Despite being hidden and suffocated by the importance of the language, an ideology is essential to build what at the beginning of these posts dedicated to Mauri I called la Cupola (the Dome): “I believe that the nature of looking for art is undeservedly but undeniably historical”.
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Spruzzatore ariano
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domenicosolimeno · 3 years ago
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Hyperbole – Galleria Nicola Pedana
Hyperbole – Galleria Nicola Pedana
Dopo l’interessante rassegna collettiva “APOCALYPSE” dell’ottobre 2019, curata da Valentino Catricalà, ancora un’altra importante indagine da Nicola Pedana sotto il segno dell’Hiperbole, a cura di Domenico de Chirico, in cui s’indaga la metafisica dell’’insolito con artisti del calibro di Arno Beck, Francesco Cima, Ivano Troisi, Krzysztof Grzybacz, Sabrina Casadei, Virginia Russolo, Tommy…
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rosercabre · 6 years ago
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Dijous 31
El disset d’agost menjàvem comtessa i el futur, amb màniga curta, era més lleuger i el present, amb la mentida creguda, era més ple. 
Dimecres 30
“i que entenguis que delires
i confies per un instant que no ho fas”
Dimarts 29
Xinxetes amb gingebre. 
Dilluns 28
Coses que em salven, va: els macarrons, la camisa bruta, Derry, els records de l’estiu de fa catorze anys, Berlin, les històries d'en fa seixanta, i el bigoti tort.
Diumenge 27
Calla, mala persona. Si sempre hi ha una dècada feliç, si sempre la segueix una dècada gris. Pregunto.
Dissabte 26
Ser al replà de l’últim pis de l’últim bloc de la Meridiana i picar el timbre i que obrís algú i preguntar-li com és la ciutat des d’aquí i explicar-li com no és des d’allà. 
Divendres 25
Tot m’assalta la matinada.
Dijous 24
Res em salva la tarda.
Dimecres 23
I si torno a fer d’amiga? Podria? En sabria?
Dimarts 22
"o potser és cosa de l'hivern, un sentiment estacional”  
Dilluns 21
S’hagués dit Valentino? 
Diumenge 20
Plou i la meva mà no és meva. I si el que vaig deixar a la platja fos l’última oportunitat. Pregunto. Tirem fulles a l’aigua i diem no als bassals. 
Dissabte 19
Feia sol i les cortines eren blanques. A l’altra banda, una platja. L’he vist arribar. Tenia els cabells clars, l’excés de sol de juny encara que sigui gener? He baixat i l’he abraçat. Només somreia. Abans de marxar m’ha regalat un boli. No sé on ha anat i l’he enyorat. 
Més tard, en una altra vida, he menjat spaghetti alle vongole i he estimat el dia. 
Divendres 18
La mare de Rhett Lamb, la mare de Rhett Lamb, la mare de Rhett Lamb. El mantra.
Dijous 17
Lladres, vacunes. Genètica de la gosadia.
Dimecres 16
Puc tocar el neguit amb l’ungla mossegada. El tinc entre la molèstia i la impaciència. 
Dimarts 15
Només m’ho he passat bé jo, passant-m’ho malament. 
Dilluns 14
L’alzina encara hi és, el fred és el mateix. La revelació es feia l’adormida quan l’he llevada i ara em crida. No sé si enyorar-me i prou o enrabiar-me i més. 
Diumenge 13
Cavalls i macarrons per a l’últim dels dies bons.
Dissabte 12
Tinc un neguit. Escriure no és mai i/o gens divertit.
Divendres 11
M’espenta la força de ser jo i prou. He dit m’espanta? 
Dijous 10
Cafè fred, Nou Barris, cigrons. Per no estimar aquests dies, raons. 
Dimecres 9
Em menjo un brioix broix.  Vaig fins a un altre lloc i és un altre lloc.  
Dimarts 8
Una era comença a La Morera. He escrit malament el nom de Focault tota l’estona. Tant se te’n dona, dona.
Dilluns 7
El dia antes de la ejecución. Ho sé. 
Diumenge 6
Cuineta i vespino, emancipació. Et puc dir Giorgio, Giorgio?
Dissabte 5
Reis i ocellets, veritats. Hauria d’haver ignorat tot el que va venir després de De Chirico. 
Divendres 4
Pecorino i broma baixa. He ignorat Augé. 
Dijous 3
El fill sap on és casa i això és saber-ne més que jo. Focault tota l’estona.
Dimecres 2
De la il·lusió i de la compensació, escric. El fill apren a córrer i a dir no. Torno a Montalbetti. 
Dimarts 1
A l’altra banda de la desembocadura, la fàbrica, el fill, les ganes, de què, el vent, la rave, el marge, de què. A la sorra: l’any que enceto i el que enterro.
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lauraperrone · 8 years ago
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SENSIBILE COMUNE
Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea - 14/22 gennaio 2017
a cura di Ilaria Bussoni, Nicolas Martino, Cesare Pietroiusti
con l’assistenza curatoriale di Laura Perrone
Ingresso gratuito alla mostra: Via Gramsci n.69-71
www.sensibilecomune.org
Mostra, convegno, festival, evento, laboratorio, "Sensibile comune. Le opere vive" volutamente sfugge al senso consolidato di ciascuno di questi termini e cerca di collocarsi in un terreno intermedio, fatto di sovrapposizioni e di interstizi poco frequentati, dove probabilmente ci stanno portando le forme del sapere e dell’esperienza contemporanea. Numerose opere appartenenti alla collezione della Galleria Nazionale saranno usate non per essere esposte in maniera abituale al pubblico, ma per diventare agenti attivi dello sguardo, pre-testo per un confronto con altri artisti, nonché con teorici, coreografi, filosofi, poeti, amatori.
Sensibile comune è articolata in sei sezioni: Opere all’ennesima è concepita come campo in cui all’opera della collezione si risponde con un’altra opera, o con pratiche della parola, della performance e del gesto, fino a comporre un paesaggio di oggetti e di segni dentro il quale possa darsi l’avventura singolare e comune dell’intelligenza. Le Opere incurabili, in virtù del loro status di opere danneggiate, diventano strumenti di un’interrogazione che va letteralmente dentro l’opera e che riguarda la sua materialità e precarietà, il nostro rapporto con la trasformazione e il concetto stesso di valore. Opere in lotta è lo spazio dedicato alla presentazione di diversi archivi cartacei e non che raccolgono materiali legati all’impegno e alla lotta politica nelle sue diverse accezioni; è anche il luogo in cui dare forma a un archivio digitale basato sulla messa in comune di materiali attraverso un software open source. Opere in contemplazione, alla ricerca di forme diverse del sensibile. Opere in fuga, in cui si alternano interventi di parola a film d'artista. Opere in costruzione dove l’opera si fa nel momento stesso dell’incontro con il pubblico, e anche grazie a esso, secondo le non-regole dell’improvvisazione e di una ricerca, flagrante quanto incerta, dell’accordo.
SCARICA PROGRAMMA
OPERE ALL’ENNESIMA Artisti invitati: Anemoi, Elisabetta Benassi, Simone Bertugno e Watson (Loal – League of Art Legends), Rossella Biscotti, Lu Cafausu, John Cascone, Corrado Chiatti, Luca Coclite, Danilo Correale, Davide D’Elia, Antonio Della Guardia, Claire Fontaine, Giulia Gabrielli, Dora Garcia, Francesca Grilli, Emily Jacir, Kinkaleri, Alessandro Laita e Chiaralice Rizzi, Olivier Kosta Théphaine, Sandra Lang, Andrea Lanini, Giuliano Lombardo, Eva Macali, Domenico Antonio Mancini, Fiamma Montezemolo, Luca Musacchio, Matteo Nasini, Mattia Pellegrini e Jesal Kapadia, Cesare Pietroiusti, Luigi Presicce, Cristina Kristal Rizzo, Carola Spadoni, Gian Maria Tosatti. Artisti della collezione: André Breton, Alberto Burri, Marcel Duchamp, Lucio Fontana, Juan Genoves, Emilio Isgrò, Ketty la Rocca, Piero Manzoni, Roberto Melli, Napoleone Nani, Filippo Palizzi, Pino Pascali, Giulio Paolini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Medardo Rosso, Toti Scialoja, Mario Tozzi, Giulio Turcato. 

Partecipano: Carlo Bordini, Pietro Gaglianò, Jacopo Galimberti, Dario Gentili, Lancelot Hamelin, Giacomo Marramao, Muriel Mayette-Holtz, Arianna Ninchi, Elisa Ottaviani, Laura Piccioni, Lidia Riviello, Alexei Penzin, Elettra Stimilli, Carla Subrizi, Giacomo Trinci, Paolo Virno.
OPERE INCURABILI Artisti della collezione: Carlo Alfano, Lucio Fontana, Eliseo Mattiacci, Pino Pascali, Paul Van Hoeydonck. 

Partecipano: Marco Baravalle, Annarosa Buttarelli, Paola Carnazza, Carolyn Christov-Bakargiev, Karmen Corak, Rodolfo Corrias, Tarek Elhaik, Maria Profiri, Luciana Tozzi.
OPERE IN COSTRUZIONE Artisti invitati: Ayreen Anastas e René Gabri, Casamatta e Il Genio Collettivo (Nadia Arancio, Maria Hélène Bertino, Buio Blu, Luca Cechet Sansoé, Alessandra Cianelli, Andrea Coppola, Chiara De Dominicis, Maddalena Fragnito, Donatello Fumarola, Luciano Gagliardo, Manlio Garavaglia, Angelo Mancuso, Francesca Maciocia, Claudia Marelli, Fiorenza Orto, Stefania Palermo, Giorgio Palumbo, Mala Queen, Stefano Roveda, Marco Salvatico, Martin Volejnik), Daniele di Buenaventura, Fabrizio Ferraro, Non tanto precisi, Ludovico Takeshi Minasi, Michele Rabbia.

 Partecipano: Elisa Davoglio, Marco Giovenale, Giulio Marzaioli, Simona Menicocci, Vincenzo Ostuni, Fabio Teti, Silvia Tripodi, Luca Venitucci, Michele Zaffarano.
OPERE IN LOTTA Artisti e archivi: Archivi Fondazione Baruchello, Archivio Giuseppe Garrera, Archivio Macao, Archivio Marincola, Archivio Sale Docks, Archivio Teatro Valle, Artpool Art Research Center in Budapest, Pablo Echaurren, Museo conviviale dell'arte ir-ritata, Centro di documentazione palestinese in Italia, Fondazione Echaurren Salaris, Radio Onda d’Urto, Fondazione Echaurren Salaris, Forniture Critiche, Carmelo Romeo, Luciano Trina. 

Partecipano: Salvatore Gagliardo, Marco Baravalle, Gianfranco Baruchello, Franco Berardi Bifo, Manuel Borja-Villel, Emanuele Braga, Ilenia Caleo, Emiliano Campagnola, Giovanni Campolo, Nhandan Chirico, Roberto Comini, Carlo Costa, Wasim Dahmash, Maddalena Fragnito, Jacopo Galimberti, Gianni e Giuseppe Garrera, Emily Jacir, Pedro Lagoa, Nicolas Martino, Antar Mohamed Marincola, Despina Panagiotopoulou, Camilla Pin, Claudia Salaris, Marco Scotini, Carla Subrizi, Anna Szirmai, Lorenzo Teodonio, Mario Tronti, Nicola Valentino, Wu Ming 2, Elia Zaru.
OPERE IN FUGA Film di: Gianfranco Baruchello, Chiara Bettazzi e Gaetano Cunsolo, Maria Bertino, Simon Brodbeck e Lucie de Barbuat, Guy Debord, Malastrada Film, Jurij Meden, Marilena Moretti, Antonella Sgambati, Tariq Teguia. 

Partecipano: Maria Hélène Bertino, Ilaria Bussoni, Donatello Fumarola, Alessandro Gagliardo, Enrico Ghezzi.
OPERE IN CONTEMPLAZIONE 

Partecipano: Alessandro Biagioli, Danilo Bitetti, Silvia Bordini, Ilaria Bussoni, Armando Castagno, Vanda de Valli, Salvatore Dell’Aquila, Marcello di Paola, Andrea di Salvo, Emanuele Dotti, Alberto Fanfani, Emilio Fantin, Giampaolo Gravina, Ana Horhat, Cristiana Mancinelli Scotti, Paola Massardi, Marco Mazzeo, Eugenia Natalino, Cesare Pietroiusti, Franco Piperno, Valerio Vigliar, Monica Sgandurra, Clelia Viecelli Giannotti, Lucilla Zanazzi, Rolando Zandri, Lucia Zanello.
LA NUIT DES IDEES / PAROLE COMUNI 

Partecipano: Kader Attia, Etienne Balibar, Franco Berardi Bifo, Benoist Bouvot, Andrea Carlino, Alex Cecchetti, Nhandan Chirco, Pierre Dardot, Malika Djardi, Claire Fontaine, Muta Imago, Simon Krhal, Christian Laval, Igor Lečić, Malastrada Film, Morgane Merteuil, Adrian Paci, Giorgio Passerone, Branko Popović, Jacques Rancière, Alexandre Roccoli, Marco Sanchirico, Jean-Marie Straub.
SENSIBILE COMUNE – LE OPERE VIVE Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea – 14/22 gennaio 2017 a cura di Ilaria Bussoni, Nicolas Martino, Cesare Pietroiusti con l'assistenza curatoriale di Laura Perrone, la consulenza per teatro e danza di Serena Soccio, il coordinamento di Sara Milano Ingresso gratuito alla mostra: via Gramsci n. 69-71 www.sensibilecomune.org
SENSIBILE COMUNE – LE OPERE VIVE Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea – 14/22 gennaio 2017 a cura di Ilaria Bussoni, Nicolas Martino, Cesare Pietroiusti con l'assistenza curatoriale di Laura Perrone, la consulenza per teatro e danza di Serena Soccio, il coordinamento di Sara Milano Ingresso gratuito alla mostra: via Gramsci n. 69-71 www.sensibilecomune.org
PRESS
Assistant Curator
November 2016 - January 2017
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lamilanomagazine · 11 months ago
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Milano, City Angels: preghiera interreligiosa con i senzatetto davanti alla Stazione Centrale
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Milano, City Angels: preghiera interreligiosa con i senzatetto davanti alla Stazione Centrale Una festa di Natale per i senzatetto della Stazione Centrale di Milano: si svolgerà alla Vigilia, domenica 24 dicembre, a mezzogiorno, davanti alla Stazione Centrale, per la precisione davanti all'Hotel Gallia. "É un evento significativo ricco solidarietà, di fratellanza e di spiritualità, che organizziamo da 29 anni - dice Mario Furlan, fondatore dei City Angels – Saranno presenti i clochard della Stazione, alcuni dei quali dormono lì. E invitiamo i milanesi a partecipare a questo momento, che incarna lo spirito natalizio d'amore e d'unione". A mezzogiorno si svolgerà la preghiera interreligiosa: pregheranno insieme Don Claudio Burgio, il sacerdote che nella sua comunità accoglie i giovani fragili e problematici; gli imam Maryan Ismail, Presidente dell'Unione Islamica Italiana, e Khaled Elhediny; i rabbini chazanim Valentino Yakov Cameroni e Vittorio Efraim Signorini; la pastora della chiesa evangelica metodista Sophie Langeneck; l'abate della chiesa greco ortodossa Padre Evloghios Legnazzi, insieme con i monaci ortodossi Padre Kirill e Padre Ionut; e il monaco buddista Cesare Milani. Per cercare non ciò che divide, ma ciò che unisce. E per portare un messaggio di speranza in questo momento così difficile per il mondo. "Pregheremo in particolare per il Medio Oriente, per l'Ucraina e per le donne iraniane" dice Furlan. Porteranno il loro saluto il Vicepresidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Milo Hasbani; il Presidente della Federazione Italiana Ebraismo Progressivo, Carlo Riva; il Presidente della Commissione bilancio della Regione, Giulio Gallera; e il Consigliere comunale Daniele Nahum. Saranno presenti il Presidente onorario dei City Angels, il Prof. Andrea Rangone; la Madrina, Daniela Javarone; e gli Ambasciatori dei City Angels Laura Bajardelli, Carmelo Ferraro, Donatella Lavizzari e Adolfo Vannucci. Dopo la preghiera, alle 12.30, verranno distribuiti pasti caldi (offerti dal ristoratore Mattia Bigi) e generi alimentari ai senzatetto. In particolare, Coop Lombardia donerà loro i suoi panettoni e il filantropo Adolfo Vannucci ne porterà uno da 5 chili. Nel frattempo il rocker testimonial dei City Angels, Omar Pedrini, canterà alcune delle sue canzoni. Sabato 6 gennaio a mezzogiorno, all'hotel Principe di Savoia, torna la Befana del Clochard: 200 senzatetto pranzeranno nell'albergo più lussuoso di Milano, serviti da personaggi istituzionali e da testimonial dei City Angels. Saranno presenti, in veste di camerieri, con la pettorina dei City Angels, i testimonial dei City Angels Enrico Beruschi, Alberto Camerini, Stefano Chiodaroli, Marco Ferradini, Tessa Gelisio, Candida Livatino, Leonardo Manera, Alviero Martini, Susanna Messaggio, Clara Moroni, Folco Orselli, Omar Pedrini, Alex Peroni, Cochi Ponzoni, Edoardo Raspelli, Memo Remigi, Rosmy, Ivana Spagna. Per quanto riguarda il mondo istituzionale, rappresentato in modo bipartisan, faranno da camerieri gli eurodeputati Angelo Ciocca, Maria Angela Danzì e Pierfrancesco Majorino; gli ex sindaci di Milano Gabriele Albertini e Letizia Moratti; gli onorevoli Paolo Grimoldi e Andrea Mascaretti; i consiglieri regionali Carlo Borghetti, Giulio Gallera e Lisa Noja; l'assessore comunale alla Sicurezza, Marco Granelli, e quello alla Casa, Pierfrancesco Maran; i consiglieri comunali Alessandro De Chirico, Diana De Marchi, Carlo Monguzzi, Daniele Nahum, Carmine Pacente, Gian Maria Radice, Monica Romano; ed Elisabetta Aldovrandi, garante della Regione Lombardia per le vittime di reato. Sono stati invitati il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e il Sindaco di Milano, Beppe Sala. Serviranno a tavola anche il Presidente onorario dei City Angels, il Prof. Andrea Rangone; la Madrina, Daniela Javarone; e gli Ambasciatori dei City Angels Laura Bajardelli, Sergio Cazzaniga, Bruno Dapei, Carmelo Ferraro, Donatella Lavizzari e Adolfo Vannucci. Suonerà la band degli Alta Moda. Per l'occasione arriverà da Montecarlo lo chef personale del Principe Alberto di Monaco, Christian Garcia, per preparare il pranzo per i clochard. I City Angels sono stati fondati a Milano nel 1994 da Mario Furlan, eletto nel 2018 "miglior life coach italiano" dall'Associazione Italiana Coach. Sono presenti in 21 città italiane e a Lugano, Mendrisio e Chiasso, in Svizzera, per un totale di oltre 600 volontari, di cui più della metà donne. Per informazioni: City Angels - sede centrale di Milano (Tel. 0226809435 - [email protected])  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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valentinochiricoarte · 4 years ago
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Los 7 Delfines - Musgo Sobre Oro 
Edición de video y sonido de material en vivo de  Los 7 Delfines, de la canción: Musgo Sobre Oro. 
 Lo loco de éste video es que fue filmado con dos celulares! y editado por mi. El resultado es lo que ven. 
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valentinochiricoarte · 4 years ago
Photo
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 Diseño de Flyer para fiesta Fuck The System por Valentino Chirico
(Dibujo: Todos los derechos son para: Twin Peaks)
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