#Un giorno in Barbagia
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Un giorno in Barbagia (Vittorio De Seta, 1958)
#Un giorno in Barbagia#Vittorio de seta#De seta#1958#short film#documentary#A day in Barbagia#Italy#work#nature
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Vittorio De Seta - A Day in Barbagia (1958)
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Un giorno in Barbagia, Vittorio De Seta, 1958
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I Tenores di Bitti a Sanremo, entusiasmo alle stelle
Hanno lasciato ieri la Barbagia, cuore della Sardegna, e sono arrivati a Sanremo con un carico di emozioni per il debutto al teatro Ariston. Stasera è il gran giorno, un momento atteso da tutta l’Isola. I Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu” saliranno sul palcoscenico del festival più importante della musica italiana per esibirsi con Mahmood, nella serata dedicata alle cover, con una rivisitazione…
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Un vecchio sardo, che viveva nelle campagne della Barbagia, in primavera si faceva sempre aiutare dal figlio a coltivare l'orto.
Ma poiché quell’anno suo figlio si trovava in prigione non poteva aiutarlo.
Il vecchio scrisse una lettera al figlio spiegandogli il problema:
“Caro Gavino,
Mi sento molto triste poiché quest’anno non posso fare l'orto come ogni anno.
Sono troppo vecchio per farlo da solo.
Se tu fossi qui, figlio mio, non sarei così triste,
poiché ci penseresti tu a zappare, e poi io pianterei gli ortaggi.
Un caro abbraccio e tieni duro.
TUO PADRE.
Un paio di giorni più tardi il vecchio riceve una lettera dal figlio..
Caro Babbu,
Per carità, non zappare l'orto per alcun motivo!
Lì ho nascosto tutti i miei soldi e le armi!
Fitzu tou.
Gavino.
La mattina dopo, alle sei in punto, arrivano i carabinieri. Cominciano a zappare l'orto alla ricerca delle armi e dei soldi. Dissodano il terreno per tutto il giorno, metro per metro, dandosi il cambio. Ma alla fine non trovano niente, si scusano, e vanno via.
Dopo tre giorni il padre riceve un'altra lettera dal figlio:
Babbu, buongiorno, spero tu sia contento. Ora il terreno è pronto e puoi piantare gli ortaggi. Mi dispiace di aver fatto entrare i carabinieri a casa tua, ma date le circostanze era il meglio che potevo fare.
Ti voglio bene.
Gavino.
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A Day in Barbagia (Un giorno in Barbagia), Vittorio De Seta, 1958
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Un giorno in Barbagia, 1958. dir. Vittorio De Seta.
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Carnevale a spasso per l’Italia
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Carnevale a spasso per l’Italia
Carnevale a spasso per l’Italia
La settimana di Carnevale 2020 costituisce un’occasione per trascorrere un weekend fuori porta, all’insegna del divertimento e dello scherzo, in coppia o i famiglia, in giro per l’Italia. Dalle grandi città ai piccoli borghi, non si può sfuggire alla tentazione di festeggiare tutti insieme in maschera e di partecipare alle famosissime sfilate dei carri.
Il Carnevale 2020 di Venezia sarà sicuramente il più sfarzoso e scenografico di tutta Italia. A Venezia, infatti, questo momento dell’anno coincide proprio con la stagione teatrale dove le grandi piazze ed i sontuosi palazzi si trasformano in palcoscenici su cui sfilano le persone in maschera. E non esiste Carnevale 2020 senza la famosa sfilata dei carri allegorici: lungo le vie della “Città giardino”, infatti, sfileranno i grandi carri mascherati; solitamente il corteo fa due passaggi in Piazza Mercato dove, al termine della parata, vengono premiati i gruppi di partecipanti.
Il cuore della festa è naturalmente Piazza San Marco, dove si tiene l’evento clou: il famoso Volo dell’Angelo, anch’esso introdotto da tradizionali sfilate e che, per il Carnevale 2020, cadrà il 16 febbraio. Se siete dunque alla ricerca di un clima di festa, ma con un tocco di eleganza, Venezia ed il suo Carnevale vi aspettano a braccia aperte!
Anche a Viareggio, ogni anno, vanno in scena grandiose sfilate di carri allegorici, i quali prendono di mira e prendono in giro personaggi famosi della politica e dello spettacolo. Questo gioco prende, in particolar modo, spunto da alcuni ricchi borghesi che in passato avevano deciso di mascherarsi per protestare contro le tasse. È possibile ammirare la sfilata di carri lungo i tre km di passeggiata che portano al mare, il tutto accompagnato da musiche e balli tradizionali.
Il famoso Carnevale 2020 di Ivrea torna anche quest’ anno con le sue scoppiettanti e vivaci manifestazioni: un calendario ricco di eventi e tradizioni che si tramandano anno dopo anno.
Tra i vari appuntamenti, ricordiamo la famosa “Battaglia delle Arance”, il gran ballo, il corteo storico, degustazioni di piatti tipici, la presentazione della Mugnaia. Si tratta di un evento davvero unico in cui storia e leggenda si intrecciano per dare vita ad un’atmosfera sensazionale ed unica, nonché una grande festa civica dal forte valore simbolico.
Il Carnevale di Cento è una manifestazione antica che appare anche dipinta in un quadro del Guercino. Dagli anni 40 si svolge ininterrottamente. Le sfilate si svolgono nel centro storico di Cento, in provincia di Ferrara, nelle 4 domeniche del Carnevale e nella prima domenica di Quaresima. Oltre allo sfilare dei carri allegorici è importante il gettito (che è premiato con un premio ad hoc) in cui vengono lanciati sulla folla gadget, peluche e dolciumi.
Il Carnevale in Sardegna è una grande festa. Si festeggia a Bosa, nel nord dell’isola, a Cagliari e in Ogliastra con un fantoccio di pezza che viene processato e muore sul rogo, pianto con un lamento ridicolo. In Barbagia il Carnevale tradizionale si festeggia con maschere mute di origine antichissima, mentre nell’oristanese il fulcro della festa è fatta da esibizioni equestri. In tutti i casi si festeggia mangiando fave con lardo, zeppole e vino e si ripropongono miti e figure arcaiche della tradizione sarda.
Putignano, in provincia di Bari, nella splendida valle d’Itria, ospita il carnevale più lungo del mondo. La festa inzia ogni anno il giorno di Santo Stefano e finisce il martedì grasso con la sfilata dei carri allegorici. Durante tutto il periodo del Carnevale gli abitanti di Putignano partecipano alla festa intonando canti e versi satirici e dialettali.
Famosissimo è il Carnevale 2020 lucano, dove otto comuni delle province di Matera e Potenza si uniscono per dare vita ad una serie di spettacoli e manifestazioni di grande successo e popolarità. Per tutto il periodo, le strade sono invase da animali fantastici e creature mitologiche danno vita ad eventi suggestivi ed irripetibili.
“Il viaggio migliora la mente in modo meraviglioso ed elimina i nostri pregiudizi”
(Oscar Wilde)
La settimana di Carnevale 2020 costituisce un’occasione per trascorrere un weekend fuori porta, all’insegna del divertimento e dello scherzo, in coppia o i famiglia, in giro per l’Italia. Dalle grandi città ai piccoli borghi, non si può sfuggire alla tentazione di festeggiare tutti insieme in masche…
Rosa Marchetti
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3 antipasti per Natale, semplici e veloci, a base di pane carasau
Il Natale è magico e come da tradizione l’aperitivo della Vigilia rimane un appuntamento fisso. Un momento felice e rilassante che va rigorosamente accompagnato da buon vino e buon cibo. Ecco tre antipasti buoni e belli da presentare, con un ingrediente che tutti conoscono e hanno assaggiato almeno una volta nella vita. Sano, versatile e croccante talvolta in modo sorprendente, il pane carasau è un mblema della tradizione sarda! Conosciuto anche con il nome di “carta da musica” per il suono che emette mentre lo si mangia, è un pane antico, originario della Barbagia e successivamente diffuso nell’isola e in tutta Italia. Oltre a essere un’indiscussa specialità nella cucina sarda, il pane carasau è considerato uno di quegli alimenti che arriva in soccorso quando non hai alcuna idea su cosa cucinare: con la sua estrema delicatezza, è un ingrediente capace di riempire di originalità i piatti e di stupore chi li assaggia. Accostato alle verdure, ai formaggi, alla carne o al pesce permette di preparare piatti facili e veloci. Ecco tre idee per degli antipasti natalizi facili e veloci.
CESTINI CROCCANTI DI MELANZANE AL PARMIGLIANO
Foto Giorgia Dessì
Un antipasto scenografico e gustoso. Il primo passo per realizzare i cestini è ammorbidire in acqua le sfoglie di pane carasau, in modo da poterle modellare e successivamente farle aderire all’interno di stampini circolari monoporzione in alluminio. L’importante è che le sfoglie abbondino sui lati, assumendo la forma di veri e propri cestini. Preparazione: condisci con un filo d’olio e inforna a 200° per dieci minuti circa, giusto il tempo di farli dorare. Lasciali poi raffreddare e toglili dagli stampini. Se desideri utilizzare i cestini il giorno successivo, mantieni le sfoglie all’interno degli stampini e conserva in un luogo asciutto, a temperatura ambiente. Il secondo passo è la preparazione degli sformatini di melanzane: sistema su una teglia antiaderente le melanzane tagliate a rondelle sottili, precedentemente grigliate e condite con olio e sale, lasciando qualche centimetro di distanza tra l’una e l’altra. Inizia a comporre gli strati: melanzana, passata di pomodoro, parmigiano e una noce di formaggio a pasta molle. Prosegui per almeno tre volte, ponendo come ultimo ingrediente la melanzana spolverata di parmigiano. Inforna a 200°per dieci minuti circa. Posiziona gli sformatini caldi all’interno dei croccanti cestini e porta in tavola!
FAGOTTINI AL ROSMARINO FRESCO CON CAPRINO FILANTE
Foto Giorgia Dessì
Una ricetta golosa con ingredienti dal sapore mediterraneo, adatta ad un aperitivo raffinato. Ecco come realizzarli: seguendo il medesimo procedimento ammorbidisci le sfoglie, tagliale a rettangoli e disponile su una teglia. Aggiungi un pezzo di caprino semistagionato su ogni sfoglia e chiudile come se fossero dei piccoli pacchetti, facendo attenzione ad incastrare i lembi tra la teglia e il fagottino. Questo per evitare la fuoriuscita del caprino durante la cottura. Condisci con un filo d’olio, sale, foglie fresche di rosmarino e inforna a 200° per venti minuti circa. I fagottini saranno pronti non appena raggiungeranno la giusta croccantezza e doratura. Vanno serviti caldi!
BRUSCHETTE LEGGERE CON CARCIOFI E BOTTARGA DI MUGGINE
Foto Giorgia Dessì
Semplici e velocissime, con pochi ingredienti ma tanto sapore. Preparazione: pulisci i carciofi e immergili in acqua e limone. Tagliali sottili e condisci con olio e pepe. Successivamente adagiali sopra le sfoglie di pane carasau e dai una leggera spolverata di bottarga di muggine. Le bruschette sono pronte per essere gustate in compagnia!
Foto e ricette di Giorgia Dessì
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Un giorno in Barbagia (Vittorio De Seta, 1958)
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"Ad Abacrasta, di vecchiaia non muore mai nessuno, l'agonia non ha fottuto mai un cristiano. Tutti gli uomini, arrivati a una certa età, fiutando la fine imminente, si slegano i calzoni come per andare a fare i bisogni, si slacciano la cinghia e se la legano al collo. Le donne usano la fune. Qualcuno si spara, si svena, si annega, ma pochi, molto pochi, rispetto agli impiccati. Nelle tanche di Abacrasta non c'è albero che non sia diventato una croce". Il nome di Abacrasta è tristemente noto nei villaggi della Barbagia, Abacrasta è chiamato da tutti "il paese delle cinghie". La gente muore solo seguendo il proprio arbitrio. Si sa che c'è una voce che arriva e dice "Ajò! Preparati, che il tuo tempo è scaduto!" e poco dopo chi l'ha sentita si ritrova a penzolare senza vita da una trave o da un ramo. A raccontarci le storie dei suicidi di Abacrasta è Battista Graminzone, "pensionato, una volta ufficiale dello Stato civile del comune di Abacrasta". A lui il compito di compilare per anni gli atti di morte della gente di Abacastra e a lui il compito di narrarci le vicende di chi ha scelto di seguire quella voce, almeno fino al giorno in cui al villaggio è arrivata Redenta Tiria, una donna cieca e scalza, una sorta di Madonna vestita da strega venuta a redimere chi si sta preparando a morire... #libridisecondamano #ravenna #bookstagram #booklovers #bookstore #instabook #igersravenna #instaravenna #ig_books #salvatoreniffoi (presso Libreria Scattisparsi) https://www.instagram.com/p/B49Kk6SoHUD/?igshid=5ypfedfeggqg
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Un giorno in Barbagia, Vittorio De Seta, 1958
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In Barbagia spuntano manifesti funebri per Messina Denaro
“Gli amici di Orgosolo sono profondamente scossi per la tragica scomparsa di Matteo Messina Denaro”. Il giorno dopo la tumulazione della salma del boss nel cimitero di Castelvetrano, in piena Barbagia, a Orgosolo in Sardegna, spuntano manifesti funebri commissionati da un anonimo cittadino all’agenzia Goddi del paese. Le foto dei manifesti, che sono stati affissi in 9 punti della cittadina per…
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⌚08:00 ~ BUON GIORNO 웃 con la PANISCEDDA, è un dolce tradizionale Sardo, tipico dell'Ogliastra, originario di Gairo, Ulassai, Triei e Jerzu, diffusasi poi anche in Barbagia. Si ottiene lavorando vino cotto (Sapa o Binu Cottu), mandorle e noci. Si presenta in varie forme decorate con mompariglia (un misto di palline colorate) e fiori di pasta.
🔍 Sono appassionato ricercatore e divulgatore “NoProfit” della sorprendente varietà e bellezza del patrimonio gastronomico italiano, unico al mondo🍴🇮🇹 Seguimi anche su: ↻ https://www.facebook.com/IlBuongustaioCurioso/ ↺ https://www.instagram.com/carnevaliluigi/ ↺ https://www.facebook.com/carnevaliluigi/ ↻ https://twitter.com/luigicarnevali ↻ https://it.linkedin.com/in/luigicarnevali ↺ https://www.facebook.com/groups/terredilambrusco/ ↺ https://it.pinterest.com/luigicarnevali/ ↻ https://plus.google.com/u/0/+LuigiCarnevali ↺ https://carnevali.tumblr.com/
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A Day in Barbagia, Vittorio De Seta, 1958
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Il pane quando si gonfia e diventa una morbida palla d'aria.
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