#Umori
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niuttuc · 1 year ago
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The Graveyard Gang
Did you know Golgari likes the graveyard? Read the cards carefully next time you face a golgari deck, and you might notice it. As a result, a lot of Golgari commanders like the graveyard a whole lot, and specifically creatures being in there. So I made a deck for them, a deck that can use any of its ten commanders, randomly selected before each game. And their companion, Umori, just to make deckbuilding a bit spicier. Here's the gang as a whole!
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They all have equal chance of leading the deck every game, and even if they don't show up in the command zone, they'll be somewhere in the 99. They're all in special versions when possible and all in foil, the only foils in the deck, as to be able to find them easily when sifting through the deck to pick one at random before every game. They're of differing power levels, but that's fine! If you end up rolling one that's too strong or weak for the table, you could always reroll, or worse, pick one of them, but that's less fun.
As far as strategies, we're playing only creatures, so I wanted to lean onto creatures that get really strong from having many of them in the graveyard, so there's lot of that! Their large bodies are our wincons, either through regular attacks or throwing them at people's faces with Jarad.
Of course, we're playing commander, so we're also eating our veggies, with plenty of ramp, card advantage, interaction, and in this case, self-mill.
This deck WILL fold like wet paper in games featuring plenty of graveyard hate, but that's the life of a graveyard deck. And we can survive a reasonable amount of it. Just don't get your graveyard exiled when it's your entire library, before you can recycle it with Endurance.
Speaking of, Endurance is here as a safety valve. If we do our plan TOO well and end up milling out, like this deck is known to do on occasion, the combination of Genesis triggering on our upkeep and Endurance having flash can ensure we shuffle our graveyard into our library to avoid dying. We may have a lot of work to do once again milling all that, and a couple */*s may die, but that's a worthwhile price to stay alive.
Is Umori optimal for this deck? No, I haven't used it once. But this is a deck with ten commanders all wanting slightly different things and trying to be alright with all of them. We're not here for optimal.
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jasmineascough · 2 years ago
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gli amici la piazza il gelato la notte che brucia la roba che brucia le mani la sete che graffia la gola l’aurora che arriva minacciosa gli occhiali da sole le occhiaie da soli i giorni e gli umori difettosi il letto le scarpe la luce le stelle la noia l'odore delle cose ❤️‍🔥❤️‍🔥❤️‍🔥❤️‍🔥 • • • • #amici #piazza #gelato #notte #roba #mani #sete #gola #aurora #occhialidasole #occhiaie #giorni #umori #letto #scarpe #luce #stelle #noia #odore #cose (presso Colosseo) https://www.instagram.com/p/CnAeku2Mri1/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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unfilodaria · 1 year ago
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E' cambiato il tempo. Il cielo è opaco. Lo sono anch'io. Si conferma il mio essere meteoropatico. Come le nuvole così sono arrivati i cattivi pensieri, quelli pesanti ed oscuri, quelli che ti fanno pensare tutto ed il contrario di tutto. Quelli che mettono in discussione quel che il giorno prima ti sembrava perfetto o almeno avesse un senso tutto suo. Oscillo. E non mi piace. Perché c'è sempre un fondo di verità in questo essere oscuro.
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marco-fma · 1 year ago
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L'altro me - Fabio Concato
Una canzone molto bella, sia nella musica che nelle parole! Ve la ripropongo perchè mi ci riconosco. L’altro me – Fabio Concato E vorrei sapere tanto dove staiTi nascondi così bene e non Ti trovo maie così fatico per sentirti e per parlarema non voglio fare finta e rinunciaredi capire cosa accade quando sei con mese davvero è tutto questo che vorrei per mefrequantarci riempie il cuore è tutto…
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mynameis-gloria · 2 years ago
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Un pò di maggio, che è stato così intenso da strapazzarmi per bene.
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farsight-the-char · 9 months ago
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This is a card I have been looking for my 60-card stompy deck for a while. Another draw creature-based draw engine.
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mollyjames · 1 year ago
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Ooze Cruise: Umori, the Collector
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manuelasenzalae · 4 months ago
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Uno scambio di pelle
Di emozioni
Di respiro
Di umori
Di odori
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Come si può, banalmente, chiamarlo sesso?!
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alicekawaiii · 3 months ago
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....." Lui " quando alimenta i suoi desideri, quando risveglia le sue voglie, quando accende i suoi umori, quando accentua la sua indole... ...facendo sgorgare il suo Essere nascosto da troppo tempo...È sempre buona educazione Rendergli Omaggio con tutta se stessa !
Alice 🦋
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s-a-f-e-w-o-r-d--2 · 1 month ago
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Appena rincasata dal lavoro... Adesso ci vorrebbe un bel bagno rilassante... E poi, con la pelle fresca e profumata... Avvicinarmi a te... Stupirti con le mie meraviglie... Irrompere nel tuo relax della sera porgendoti da assaporare i miei umori, mentre il profumo del mio bagnoschiuma al sandalo ti avvolge completamente... Riempirti di me e delle mie voglie... Finche non verranno soddisfatte... Poi ad un tratto, lasciarti lì... Ancora frastornato da questo mio impeto di passione... Andarmene verso la camera da letto e girarmi mentre con il ditino ti faccio segno di raggiungermi... Perché lo sai che non mi basta... Non mi basta mai... E guardarti mentre ti alzi tutto spettinato sfoggiando tutto il tuo turgore... È più che evidente che i tuoi pantaloni stanno per scoppiare... Sei pronto a soddisfare tutti i miei desideri... Ed anche i tuoi... Quanto sei bello così... Mia bestia sexy... 🖤
~ Virginia ~
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unacaoticaillusione · 2 months ago
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giornate interminabili,
accompagnate da umori instabili.
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lastrega71 · 4 months ago
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Legati da ciò che è privo di descrizione alcuna...
Desiderio... Passione... Perversione...
Amore...
Umori... respiri... liquidi... sospiri...
Languide parole... segreti sussurrati... dolori condivisi...
Lacrime di gioia...
Lacrime di dolore...
Noi... un solo Io
⛓️🐺🖤⛓️
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raccontidialiantis · 1 month ago
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Leccami dappertutto
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Adoro essere leccata a lungo ovunque; desiderata ma assolutamente sottomessa. Semplicemente: amo obbedire all’amore e all’amante che mi coglie. Ti faccio tutto quello che mi ordini. Se solo intuisco che un uomo che mi piace mi vuole, gli faccio capire subito e senza equivoci che ci sto e di sicuro finiamo a letto entro un’ora. Lo so: sono una vera e propria troia. Ma sono una troia fondamentalmente stupida: non mi faccio neppure pagare! 
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Mi porti via con una conversazione intelligente, un gelato, un giro in macchina, un capo di lingerie neanche troppo costoso o un pezzo di bigiotteria economica. Sono una scema. Ma sono molto generosa. Amo e ho un bisogno fisico di giocare con la lingua. E di sentirne spesso una che mi percorra, che mi dia i brividi della passione. Ho una necessità quasi biologica di leccare un uomo o una donna, di inghiottire i suoi umori e sentire il suo corpo che gode, che viene grazie a me. E inghiottire ciò che produrrà per la mia gola. Il gusto è normalmente un po' sottovalutato, invece anch’esso è gran parte del sesso. 
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Inghiotto senza sprecare una goccia. Mio marito non sospetta nulla: lui è davvero un angelo. Mi mantiene come una principessa e mi porta sul palmo della sua mano. Non meriterebbe certo una puttana come me, al suo fianco. Non gli ho neppure dato dei figli, né ho alcuna intenzione di farlo in futuro. Spesso lui mi guarda a lungo, mi scruta, mi osserva e infine mi dice che potrei avere qualsiasi uomo o qualsiasi donna, tanto sono bella ai suoi occhi. Che gli brillano d’amore e gratitudine, mentre lo dice. Io abbasso il viso e arrossisco. Lui pensa che io sia una donna timida e pura. Quanto mi adora. 
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Fondamentalmente è un uomo molto buono: è solo contento che l’abbia sposato e che abbia quindi scelto volontariamente di essergli fedele, di rispettare il sacro vincolo matrimoniale. Poveretto: sapesse! Però lo tratto bene e non gli faccio mancare dei bei pranzetti e una casa accogliente e pulita. Lui ha oltre venti anni più di me e l’ho sposato in fretta e furia, per uscire da casa il prima possibile. 
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Mamma m’ha sempre odiata: lei non è riuscita a tenersi papà e io gliene ho sempre fatto una colpa. Ogni giorno. Eppure in qualche modo ha saputo accalappiare il suo secondo marito: un dottore. Anche lui come mio marito è una persona generosa e dalle mille risorse. E con un bel fisico. Da appena sposati, io - neppure quattordicenne - ho iniziato a stuzzicarlo. Ma lui, da uomo saggio e timorato di Dio, ha sempre accuratamente evitato e m’ha ogni volta rimproverato bonariamente. Scuotendo la testa, davanti alla mia esuberanza adolescenziale. 
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Però era ed è pur sempre un uomo sano. Con tutti gli ormoni e i desideri al loro posto. Man mano che andavamo avanti, mamma lo trascurava sempre di più. Io invece sbocciavo rigogliosa e gli ero sempre meno indifferente. Me ne accorgevo da tanti piccoli particolari. Dal fatto che se prima mi sfuggiva, da un certo punto in poi ha iniziato invece a volermi stare intorno, a scherzare con me. Di continuo. Una mattina, dopo l’ennesimo litigio con mamma, ho deciso che l’avrei resa cornuta. 
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Se lo meritava e io mi sentivo potente, sessualmente irresistibile. Ho finto di prepararmi e poi di uscire per andare a scuola. Ma quando lei è uscita a sua volta per andare a lavorare nell’azienda dove in quel periodo prestava opera come consulente informatica, sono tornata a casa. Il mio patrigno era al piano di sotto, nel suo studio medico a visitare pazienti. E io di sopra a preparare la trappola.
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A ora di pranzo mi ha trovata a casa; era sorpreso, ma piacevolmente. Ed era anche molto imbarazzato, ma comunque si trovava oggettivamente in una situazione da sogno per qualsiasi uomo: infatti gli ho fatto trovare due fili di spaghetti, un po’ di insalata e dei pezzetti di speck e formaggio. Un pranzo leggero, che gli ho servito truccata perfettamente e profumata. Indossando ciabattine con la zeppa, una sottoveste a mezza coscia velata, leggerissima. Completamente trasparente e... tutta aperta sul davanti! 
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Ovviamente, sotto ero completamente nuda! A diciassette anni le mie mammelle erano di marmo e il culo una “O” di Giotto. La fica poi era completamente depilata. Muovendo strategicamente le gambe e i fianchi, le mie grandi labbra si aprivano spesso, davanti a lui. Non parlava. Era ipnotizzato. Io ero talmente eccitata che oltre al profumo, egli ogni tanto sicuramente sentiva un refolo del mio odore inguinale intimo e del sudore delle mie ascelle. Una dolcissima tortura, irresistibile per chiunque.. 
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Stava diventando pazzo, lo potevo vedere chiaramente. Mangiava, masticava ma non poteva togliermi gli occhi di dosso. Non riusciva proprio a dirmi di andare a rivestirmi. Finito che lui ebbe di bere un robusto bicchiere di vino rosso, sono andata a sedermi in grembo a lui. Gli ho gettato le braccia al collo e facendo l’espressione più bambinesca e innocente possibile gli ho stampato dei baci sulle guance. Gli sorridevo, l’accarezzavo, gli prendevo le mani: me le mettevo una tra le cosce leggermene allargate e l’altra sotto le natiche semiaperte! 
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Non poté fare a meno di iniziare a frugarmi la passera e l’ano. Non avrebbe resistito un santo. Era arrapato da impazzire: ogni tanto gli toccavo la patta e la cosa mi era chiarissima. D’un tratto si risolse: mi prese in braccio e mi mise sul divano in sala. Però in sostanza si limitò a leccarmi da morire ovunque. Partì col collo: mi divorava e mi ricopriva di saliva. Poi passò al seno e ci lavorò a lungo. Mi succhiò i capezzoli godendo come un maiale, il dottore.
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Infine, si decise al passo più importante: leccarmi la passera e l’ano. Mi fece venire più volte. Gli ricoprii tutta la testa del mio prezioso miele. Scherzando scherzando, pian piano gli sbottonai i calzoni e glielo presi in bocca. Però dopo tre o quattro pompate lui si ritrasse e disse: “No, tesoro mio.... non possiamo. Basta, per favore. Mi farai morire.” 
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S’erano fatte le tre e mezza del pomeriggio, per cui si lavò e tornò nello studio. La serata e i due giorni successivi passarono come se nulla fosse successo. Solo occhiate più o meno esplicite e sorrisi imbarazzati. Ma la terza notte però alle due, mentre mamma ronfava stanca morta, mi si infilò dentro al letto, col profilattico già calzato. Mi mise una mano sulla bocca, mi pregò di fare silenzio e mi disse che non ce la faceva più. M’allargò le cosce e mi scopò. Dieci minuti, non di più. Io lo assecondai e godetti. 
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Ma mi sforzai di restare impassibile e di non gemere. Non dissi nulla. Venne e subito dopo se ne scappò, come un ladro. Al mattino, imbarazzatissimo, mi chiese scusa: che non avrebbe dovuto, mi pregava di dimenticare, non si può proprio fare etc. Col kaiser: ce l’avevo in pugno, ormai. Però non dovetti neppure faticare: da subito iniziò a volermi scopare ogni volta che avevamo un’ora di tempo libero insieme e che mamma non c’era. 
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Purtroppo, noi donne abbiamo antenne sensibilissime e mia madre quindi scoprì quasi subito la cosa. Avrebbe voluto uccidermi, o come alternativa allontanarmi per sempre “per farmi fare in strada la puttana che ero” disse. Per non far scoppiare uno scandalo però, sopportò tutto per un breve periodo. Anche perché il mio patrigno era molto preoccupato, mortificato e si mise di impegno a lavorare per me. 
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Egli riuscì in due mesi soltanto a trovarmi un marito: riuscì a convincere questo suo buon amico d’infanzia ancora scapolo, che accettò subito di sposarmi: non mi potevo opporre. Né lo avrei voluto. Qualsiasi cosa, pur di andarmene. Al futuro sposo non sembrava neppure vero! Avevo meno di diciotto anni e lui oltre quaranta. Non era e non è certo un’aquila; né ha un fisico da fotomodello. Però è un brav’uomo. In sostanza, una buona sistemazione, per me. 
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Meglio della strada su cui mia madre m’avrebbe buttato immediatamente, dopo avermi scoperta rientrando prima del previsto nel suo letto matrimoniale, col suo uomo ben piantato nel mio culo mentre io gli gridavo: “dai, fottimi. Vieni, sborra, rendiamo super cornuta mamma. Muovitiiii...” E allora eccomi qui. Mi piace troppo fare sesso. Ultimamente sono anche costretta a usare una crema lenitiva e rinfrescante per le parti intime, visto che faccio sesso due o anche più volte al giorno.
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Posso farlo senza problemi: è il vantaggio di vivere in una grande città e di saper giostrare con internet. Due o più volte al giorno non contando le esigenze di mio marito. Abbastanza diradate durante il mese, invero. E soprattutto io succhio, lecco, ingoio avidissima e raggiungo l’estasi massima quando un uomo mi sborra in gola. Mi faccio succhiare, leccare e lascio anche che la saliva e gli odori dei miei amanti sul mio corpo eccitino il mio coniuge a letto: lui mi dice che ama il fatto che io abbia un odore così mutevole. Non capisce come questo sia possibile. Mi dice che vengo da un altro pianeta, ma si eccita. E mi scopa. Poi finalmente posso farmi una bella doccia.
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RDA
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leggerezza-dell-essere · 8 months ago
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E allora mi chiedo chi sono. E nudo senza specchi, cerco nell'anima, fragile anima, una radice. E trovo dei rami innesti del tempo, di semi caduti portati dal vento, e altri lasciati da mille viandanti, che riparo, sventura o gioia nel tronco han trovato. E mi chiedo che sono. E trovo frutti acerbi e maturi alcuni succosi, altri secchi e insapori. E sento profumi di aghi di bosco, di sale e di sole, e terra e aroma di vino, di pioggia il sentore. E nudo mi chiedo chi sono. E cerco le forme ancestrali di cellule senza colori, forgiate da vita ed umori, caleidoscopi di brandelli di cuore. E ancora non capisco chi sono. Si muove il respiro, che tacito ascolta. Rimette i vestiti l'anima mia, riprende la via.
Almina Madau
_____Luka Khabelashvili
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be-appy-71 · 1 month ago
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Voglio farti l'amore.
Quello lieve come un soffio
fatto di palpiti sommessi
di brividi, di emozioni,
di paradisiaca felicità.
Voglio farti l'amore.
Quello caldo, vorace,
schiavo di pelle
e dei suoi rumori,
di umori bollenti
e orgasmi violenti.
Voglio farti l'amore.
Quello sensuale
dove ogni sguardo
accende il gioco
e ogni tocco
incendia i sensi
fino a perdersi
in meandri lussuriosi.
Voglio fare tutti gli amori che sei... ♠️🔥
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blacklotus-bloog · 3 months ago
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Non è scontato...
... essere desiderati così come siamo nella nostra reciproca completezza agli occhi dell'altro ed è un piccolo miracolo il desiderio reciproco. Non è scontato stare bene con qualcuno ed è meraviglioso stare bene INSIEME. Non è scontato avere voglia di possedersi E sapere che anche lui/lei ha voglia di esserlo. Non è scontato voler bene, soprattutto quando è reciproco. Non sono scontati i pensieri che si incontrano, la gioia di viversi, il tempo che vola sospeso in attimi carichi di vita, la complicità, il leggersi reciprocamente nella mente, la fisicità quella fatta di odore, tatto, umori, saliva. Non è scontato avere la sensazione che certe cose/persone ci siano state donate per far tremare angoli di anima, per stravolgere qualche sicurezza e farci sentire vivi, per regalarci opportunità di spensieratezza o pura felicità. Concediamoci di vivere a fondo ciò che non è scontato, ciò che non ci aspettavamo, ciò che non sapevamo nemmeno potesse calzarci così bene addosso. Non dura in eterno...
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BLACKLOTUS letto e modificato
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