#Teatro del Navile
Explore tagged Tumblr posts
sinapsimagazine · 1 year ago
Text
Al Teatro del Navile torna per la seconda edizione a cura del MEI “ Stelle sotto Casa di Lucio” a Bologna
Al Teatro del Navile torna per la seconda edizione a cura del MEI “ Stelle sotto Casa di Lucio” a Bologna
Dopo il successo dello scorso anno coi premiati Roberto Costa e Zoe Lunedi 4 marzo al Teatro del Navile a Bologna torna per la seconda edizione a cura del MEI “ Stelle sotto Casa di Lucio” Tra gli ospiti Marino Bartoletti, Pierdavide Carone, Roberta Giallo, premiati per la loro diffusione dell’arte musicale di Lucio Dalla, e tante e tanti altri ospiti. Si esibiranno per Anna per Lucio le…
Tumblr media
View On WordPress
1 note · View note
alessandrobelliere · 2 years ago
Photo
Tumblr media
Bellissimo spettacolo ieri al Teatro del Navile di Bologna con Le Scians con Francesca Bellière e Valentina Mattarozzi
0 notes
francescomgallo · 3 years ago
Text
AL VIA LA STAGIONE 2021-2022 DEL TEATRO DEL NAVILE
AL VIA LA STAGIONE 2021-2022 DEL TEATRO DEL NAVILE
Locandina di Discesa all’Inferno Al via la nuova stagione del Teatro del Navile, che riapre con una programmazione di 27 spettacoli di teatro, poesia e musica, grazie alla collaborazione con Radio Parola, Michela Merighi Management, Parole e Dintorni di Riccardo Vitanza, CineuraniA, Eurovideo, PMStudio, Il Fortunale – Compagnia Teatrale Romantica e Gotica, Atto Due e l’Associazione Ad…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
biopoliticanavile · 4 years ago
Text
introduzione
“La città continua ad attrarre se è ospitale, e l'attrazione di ceti professionali emergenti, giovani, è una condizione necessaria della nuova economia. […] Si tratta in ogni caso di favorire la ricostruzione di quell'immagine omnicomprensiva che ha resistito a lungo: Bologna città dove si sta bene, riconosciuta per la sua abitabilità”.
Questa è una frase estratta dal PSC di Bologna del 2008. PSC sta per Piano Strutturale Comunale ed è lo strumento della pianificazione urbanistica che individua le strategie di sviluppo del territorio e tutela la sua integrità fisica e ambientale, delineando l’identità sociale, economica, e culturale del Comune.  Nel PSC del 2008 si indicavano gli obiettivi che le future trasformazioni avrebbero dovuto raggiungere e da esso derivano i progetti più importanti che stanno investendo oggi tutta la città oltre che il quartiere Navile.
La riqualificazione del quartiere Navile tuttavia, iniziata proprio nel 2008, sta facendo emergere differenti visioni di città e di vivere assieme, tutt’altro che coese ed omogenee. Se da una parte le intenzioni delle amministrazioni comunali sono quelle di “riqualificare” l’area urbana, promuovendo azioni finalizzate all’eliminazione della criminalità, dello spaccio di droga e all’accrescimento del valore estetico, con la conseguente restituzione dello spazio pubblico alla collettività, dall’altra c’è chi denuncia la perdita di eterogeneità sociale, la riduzione di alloggi a basso prezzo, di luoghi di socialità alternativi e di una profonda manipolazione della cultura del divertimento.
Le intenzioni politiche iniziali sono condivisibili ma girano le spalle e negano il lavoro di espulsione e manipolazione che mettono in atto. La maggior parte delle forme di irregolarità, di disuguaglianza, di dominio, avvengono perché lo spazio e le condizioni che la politica stessa ha definito risultano non adeguate alla realtà sociale materiale. E non rendendosi conto di questo la politica genera l’anti-status di immigrato clandestino che non può accedere al mercato del lavoro, lo spaccio di droga in mano alla criminalità organizzata, edifici abbandonati.
Le preoccupazioni sono quindi reali, ma spesso chi protesta non sa bene contro chi si sta rivolgendo, se contro l’amministrazione politica locale, contro il capitalismo, contro l’Europa, contro la borghesia, contro i grandi gruppi finanziari. Se l’attivismo vuole essere efficace questo non può alienarsi dalla realtà, ma deve anzi conoscerla a fondo per individuare tutte le questioni in gioco e su queste impostare la più profonda ed efficace critica verso un modello sociale da cui non ci si sente rappresentati. Lotte Partigiane, Guccini, il 25 Aprile, Bella Ciao, ACAB, la Palestina, la rivoluzione, sono ologrammi, vessilli immateriali di un mondo a cui non si sa come dare forma. Se è vero ciò che dissero i coniugi Eames “eventually everything connects”, nessun modello sociale alternativo all’ordine costituito può definirsi in modo autonomo da questo.
Soltanto individuando con lucidità i luoghi in cui le contrapposizioni si manifestano, muri, verdure, scavi di terra, corpi, che ci dividono proprio perché ci tengono tutti quanti assieme, è possibile proporre modelli di convivenza alternativi.
Oggi fare attivismo è molto di più che occupare un luogo, ma è anzi immergersi completamente nella rete di relazioni esistenti per poterle ricostruire concretamente, proponendo qualcosa di nuovo o diverso dal modello comune. La vendita di zucchine, pesche ed altri prodotti agricoli di piccoli coltivatori locali di Campi Aperti o la cancellazione del murales di Blu sul muro dell’XM sono pratiche di dissenso efficaci proprio perché agiscono sulla materia, mostrando possibili alternative tanto alla museificazione quanto al mercato enogastronomico di supermercati e di Disneyland del cibo.
Per una politica più inclusiva ed un attivismo più efficace è necessario aver ben chiaro che la vera composizione sociale di un luogo è qualcosa di più del semplice raggruppamento di persone e spazi urbani.
Per comprendere la composizione sociale di un territorio lo strumento esiste già: il censimento.
Ma un semplice elenco non è sufficiente. Ogni luogo è teatro di una performance dislocata e asincrona di architetture, oggetti, corpi, opere d’arte, atti di protesta, accordi economici, punti di estrazione, fogli di carta, leggi, ed in quanto tale le sue trasformazioni riguardano molto di più della semplice demolizione e costruzione di edifici, i suoi confini hanno una configurazione molto diversa da quella riportata nelle mappe.
La ricerca vuole quindi analizzare il quartiere non come una realtà territoriale ben definita, ma bensì come un ente performativo composto da elementi estremamente eterogenei tra loro, dislocati nello spazio e nel tempo. Per questo per comprendere la realtà del Navile dovremo parlare del parrucchiere cinese in via Tibaldi 17, della cava di Corticella, del 1989, del mercato unico europeo, dei voli Ryanair, di Porta Galliera, dei colli bolognesi. Le trasformazioni del Navile passano dalla Svolta della Bolognina quanto dalla prima edizione del Grande Fratello, dal progetto Erasmus all’unificazione ferroviaria europea, dalla distribuzione della mortadella IGP alla cultura gastronomica degli immigrati del Bangladesh.
Soltanto rendendo visibile la configurazione e la composizione della rete di relazioni che investe e modifica un territorio è possibile proporre un progetto di “vivere assieme” consapevole, privo delle contraddizioni che mostrano i due modelli di città oggi nitidamente in opposizione in questo momento sul Navile.
2 notes · View notes
djs-party-edm-italia · 3 years ago
Photo
Tumblr media
“DISCESA ALL’INFERNO”, lo show a Bologna
Lo spettacolo quadridimensionale “DISCESA ALL’INFERNO” torna in scena il 19 dicembre al TEATRO DEL NAVILE di BOLOGNA (Via Marescalchi, 2/b – ore 21.00). Durante la rappresentazione verranno eseguiti dal vivo i brani tratti da “INFERNO”, l’opera rock electro sinfonica di Francesco Maria Galloispirata alla celebre cantica della Divina Commedia disponibile in formato cd, vinile e in digitale. I biglietti sono disponibili al seguente link: https://www.teatrodelnavile.org/events/discesa-allinferno-3. “DISCESA ALL’INFERNO”, che ha inaugurato il cartellone del Teatro Del Navile, unisce musica, teatro, danza contemporanea e arti visive: quattro differenti linguaggi attraverso i quali Francesco Maria Gallo, accompagnato da Simona Rae (nel ruolo di Francesca), Manuel Auteri (feat. in “Inferno”), PietroPosani (chitarra) e Renato Droghetti (piano), riproporrà dal vivo la sua personale visione del girone dell’Inferno dantesco contenuta nell’album “Inferno”.I visual e le luci sono a cura di Federica Lecce, il sound design dello show di Rodolfo Rod Mannara, mentre le coreografie sono state ideate e verranno messe in scena da Martina Danieli e Francesco Leone. Nel corso dello spettacolo, prodotto da Michela Merighi Management, interverrà anche Nino Campisi, già protagonista del cortometraggio “CARONTE”(visibile al seguente link https://youtu.be/p48KG6svePc e candidato all’International Short Film Festival di Berlino nella sezione film musicali, al Sedicicorto Forlì International Film Festival e al Belo Horizionte International Short Film Festival nella sezione shorhfilm international competition). «Sono molto felice che il mio ultimo lavoro discografico diventi uno spettacolo per i teatri – dichiara Francesco Maria Gallo – Il pubblico in sala sarà accompagnato in un incredibile viaggio all'Inferno attraverso un'interazione senza soluzione di continuità con le suggestioni di visual video, voce narrante, coreografie di danza contemporanea e un live dei brani contenuti nell’album. Sarà una vera e propria quaterna di espressioni artistiche differenti tra di loro, quattro coordinate che renderanno quadridimensionale questo incredibile viaggio, come fosse un’ipersfera che ci trasporterà tra un girone e l’altro nella nostra discesa all’Inferno». Con “INFERNO”, prodotto da Renato Droghetti, il cantautore Francesco Maria Gallo sovrascrive la propria libera interpretazione dei canti e dei personaggi scelti, che qui raccontano la loro propria verità.  Il tutto rielaborato in chiave rock, con l’apporto di grandi artisti quali Ricky Portera, Pier Mingotti,Stefano “Perez” Peretto, Pietro Posani, Simona Rae e Enrico Evangelisti.                                                                Questa la tracklist di “INFERNO”: “Selva Oscura”, “Caronte”, “Francesca” (interpretata da Simona Rae), “Bacio Sospeso”, “Medusa”, “Il Silenzio di Pier”, “Il Gigante”, “Ugolino”, “L’imperatore del dolore” feat. Simona Rea, “Inferno” feat Enrico Evangelisti e la ghost track “Desolazione”. Dopo essersi smarrito come il sommo poeta nella Selva Oscura, pur mantenendo lo sguardo rivolto al 1200, con il brano “Caronte”, attuale singolo in radio, Francesco Maria Gallo traghetta il pubblico anche nell’inferno della nostra contemporaneità. Un richiamo esplicito al presente è celato nella ghost track “Desolazione”, quel Padre Nostro che rappresenta un’antitesi della preghiera, un urlo aspro e disilluso, ma anche la speranza di poter risvegliare l’animo umano corrotto dal torpore dell’egoismo. È anche disponibile nelle librerie e negli store digitali “ROCK&ROLL ALL’INFERNO” (GEC Edizioni), libretto di 90 pagine con illustrazioni e copertina a colori, in cui Francesco Maria Gallo offre una guida ragionata all’ascolto del suo “INFERNO”. “INFERNO” ha avuto il patrocinio e il riconoscimento come opera culturale di qualità da parte della fondazione Symbola, che promuove e aggrega le Qualità Italiane (www.symbola.net). Cantautore, autore televisivo, storyteller, comunicatore, FRANCESCO MARIA GALLO è laureato in Musicologia e Comunicazione di massa al DAMS di Bologna. Ha scritto diversi format televisivi per Rai1 e Rai2 tra i quali Suicidi Letterari: Morire di penna nel ‘900 (RAI2), Il Premio per il Lavoro (due edizioni per RAI2 e una edizione per RAI1), The voice of ethics (TED televisivo sull’etica dell’innovazione trasmesso in diretta su piattaforma Sky). Ha collaborato con Silvia Ronchey e Beppe Scaraffia come consulente autorale al Festival della poesia di Sanremo (RAI2). È stato fondatore, frontman e autore dei Calabrolesi Rock Band e successivamente di Legality Band Project, entrambe rock band che promuovono etica e legalità.Autore e interprete di diverse canzoni a sfondo sociale, tra le quali “Ventu” - testo che racconta vicende di ‘Ndrangheta in Calabria -, nel 2010 ha ricevuto il Leone d’oro di Class CNBC per la comunicazione sociale.
0 notes
allinfoit · 5 years ago
Photo
Tumblr media
IRENE LOMBARDI E NICCOLO PAGLIAI IN ”CONCERTO SOLE E LUNA” SABATO 5 OTTOBRE 
AL TEATRO NAVILE (BOLOGNA) ALLE ORE 21 #concertosoleluna  #IreneLombardi #NiccoloPagliai #teatroNavile La cantautrice Irene Lombardi debutta al Teatro del Navile con lo spettacolo “
0 notes
Video
instagram
Il #medioevo sta tornando con il bellissimo testo LA FARSA DEL MAESTRO PATHELIN con #modestacompagniadellarte al #teatrodelnavile a #bologna il 23 Novembre ore 21:00 #venerdisera #unaserataateatro #teatropopolare #teatrodiprosa #farsateatrale #teatromedievale (presso Teatro del Navile) https://www.instagram.com/p/BqcPxQBCArw/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1uye5ojphlnld
0 notes
tmnotizie · 7 years ago
Link
GROTTAMMARE – E’ stata presentata questa mattina nella sala della rappresentanza del comune di Grottammare la piece teatrale Il Giardino dei Ciliegi di Anton Cechov, organizzato dall’ associazione culturale Profili Artistici diretta da Eugenio Olivieri con il patrocinio dell’amministrazione comunale rivierasca. L’ appuntamento è in programma sabato 25 novembre al Teatro delle Energie.
L’ Accademia nasce con lo scopo di ravvivare la cultura teatrale nella provincia di Ascoli Piceno. Si prefigge di formare, con metodologia professionale, attori per le Scuole d’ Arte e migliorare chi, sotto qualunque forma, ha già calcato le scene. I corsi sono rivolti ad amatori e professionisti, con la possibilità di seguire anche lezioni private. Un corso di dizione e arte oratoria è invece rivolto a tutti coloro che sono interessati a migliorare la propria comunicazione in pubblico e in privato.
Eugenio Olivieri, dopo essersi diplomato alla Scuola di Teatro del Navile a Bologna (fondata da Lucio Dalla), frequenta il corso accademico triennale della Scuola del Piccolo Teatro di Milano, diretta da Luca Ronconi e fondata da Giorgio Strehler, diplomandosi con borsa di studio per meriti scolastici. Durante l’ Accademia lavora con attori e registi quali lo stesso Luca Ronconi, Franca Nuti, Enrico D’Amato,Massimo De Francovich e Claudia Giannotti. Una volta diplomato, viene scritturato dal Piccolo Teatro di Milano per vari spettacoli in tournèe in tutta Italia, tra i quali “l’ Arlecchino Servitore di due Padroni” di Strehler, recitando a fianco dell’ attore Ferruccio Soleri e “Donna Rosita Nubile”, diretto da Lluís Pasqual, insieme all’ attrice Giulia Lazzarini.
In Inghilterra frequenta la London Film Academy e, selezionato, si diploma. Nello stesso tempo, a Londra, segue un corso di specializzazione per attori professionisti conclusosi con uno spettacolo al Sadler’s Wells Theatre recitato completamente in lingua. Viene poi selezionato per i famosi Masterclass del Theatre Royal Haymarket di Londra tenuti da Matthew MacFadyen, Timothy Hutton e Jennifer Gelfer.
Tornato in Italia, a Cinecittà, partecipa su selezione al Masterclass del Maestro Anatolij Vassiliev, considerato uno dei leader della scena teatrale contemporanea e Direttore artistico della Scuola d’ Arti Drammatiche di Mosca. Questa formazione, frutto di una forte passione per il mestiere e l’ arte teatrale, spinge Eugenio Olivieri a fondare un’ Accademia proprio nel territorio da cui proviene, con lo scopo di trasmettere agli allievi il messaggio emotivo e culturale del Teatro.
“Questa rappresentazione –dice Eugenio Olivieri– è un’ idea che mi poro dietro da tanto tempo. Sono molto legato a questo spettacolo che ho studiato molto bene sia in Italia che all’ estero, seguendo anche il metodo Stanislawski. Il merito della riuscita di questo lavoro va anche a Beatrice Alesiani che ha creato i costumi originali per l’occasione. Volgiamo trasmettere un’emozione con il tema dell’ attaccamento alla famiglia e dell’ amore in primo piano. Checov prende spunto da un’ esperienza personale. La madre, infatti, ha venduto la casa dove era nata e da lì è partita l’idea di realizzare un’opera che ha come motivo principale la difficoltà ad accettare l’idea dell’ abbandono di un qualcosa di estremamente personale”.
Una ventina di biglietti per lo spettacolo saranno consegnati ai Servizi Sociali del Comune di Grottammare che provvederà, poi, a consegnarli. “Tempo fa –è il sindaco Enrico Piergallini che parla-ho espresso il mio parere su come si devono gestire i teatri comunali. Noi l’abbiamo concesso gratuitamente per un progetto importante. Sono convinto che solo un’amministrazione pubblica può curare un impianto cittadino anche perché un privato non può darlo a livello gratuito. E quindi bisogna rendere il teatro sempre più pubblico o farlo gestire a soggetti che ruotino nel pubblico come l’Amat perché è uno spazio fondamentale di politica culturale. Il Teatro delle Energie nasce per questo tipo di progetto e va riempito di contenuti con persone del territorio che debbono farne la residenza e che così potranno restituire alla città tutte le esperienze fatte all’ estero. Solo così potrà esprimere al meglio il suo ruolo”.
The post Il Giardino dei Ciliegi di Anton Cechov al Teatro delle Energie di Grottammare appeared first on TM notizie - ultime notizie di OGGI, cronaca, sport.
0 notes
francescomgallo · 3 years ago
Text
Metti una notte da sogno a San Pietroburgo...
Metti una notte da sogno a San Pietroburgo…
Venerdì 19 novembre, alle ore 21, CineuraniA e Teatro del Navile presentano“Una notte a San Pietroburgo ti ho visto sognare” con Antonio Ricossa, Alessandra Mostacci, Lucrezia Bighouse. Voce narrante: Nino Campisi. Regia e testi: Antonio Ricossa. Antonio Riscossa TEATRO DEL NAVILE – SPAZIO ARTE Via Marescalchi 2/b (ang. via D’Azeglio 9) – Bologna COMUNICATO STAMPA Bologna, 17 novembre…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
Photo
Tumblr media
Copenaghen - di Michael Era un 02/02/2018 al #teatrodelnavile a #bologna con #modestastacompagniadellarte per una riflessione storica e filosofica senza dimenticare un'umorismo di fondo sulla indeterminazione degli eventi. (presso Teatro del Navile)
0 notes