#Simone Zacchini
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lamilanomagazine · 10 months ago
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Arezzo: Aperto il Festival della Salute Mentale, gli appuntamenti proseguono fino al 24 febbraio
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Arezzo: Aperto il Festival della Salute Mentale, gli appuntamenti proseguono fino al 24 febbraio. Con la tavola rotonda "Prove di futuro. Adolescenti, famiglie e servizi di comunità" si è aperto ad Arezzo il primo Festival della Salute Mentale. L'avvio questa mattina presso la Sala dei Grandi della Biblioteca del campus universitario del Pionta. I dirigenti scolastici, gli psicologi della ASL, i docenti dell'Università di Siena e i rappresentanti dei servizi sul territorio si sono confrontati sulle strategie di prevenzione del disagio degli adolescenti e le prospettive di intervento in ambito scolastico e extrascolastico. L'evento è stato organizzato da Azienda Usl Toscana sud est, Comune di Arezzo e Università di Siena. Presenti il vicesindaco del Comune di Arezzo Lucia Tanti, che ha portato il saluto dell'Amministrazione comunale. In apertura è stato letto li saluto del Rettore Roberto Di Pietra. La professoressa Simona Micali e la dottoressa Susanna Giaccherini, Azienda Usl Toscana sud est, hanno introdotto i lavori e i numerosi interventi. Le attività sono proseguite nel pomeriggio con la tavola rotonda sulle tematiche della disabilità, delle discriminazioni abiliste e degli sguardi normativi sui corpi delle persone con disabilità. E con i laboratori, presso la Scuola media IV Novembre, a cura dell'Azienda USLToscana sud est – Progetto Fondi Famiglia, Zona Aretina – Programma PIPPI, Cooperativa sociale. In serata si è svolta presso la Multisala Eden, la proiezione "Miss Marx"; grande afflusso di pubblico per la conversazione sul film con la regista Susanna Nicchiarelli e la filosofa Mariangela Priarolo. Gli appuntamenti proseguiranno adesso per tutta la settimana con oltre trenta iniziative tra: incontri con scrittori e artisti, iniziative culturali, spettacoli, mostre, proiezioni, laboratori, visite guidate, un triangolare di basket e un concorso con le scuole. Parteciperanno agli incontri anche gli psichiatri Vittorino Andreoli e Paolo Milone, il cantautore e performer Lorenzo Baglioni e molti altri ospiti di primo piano. Tutto esaurito per l'iniziativa con il drammaturgo e narratore Stefano Massini che parteciperà il 21 febbraio alla "IV Lezione Pirella" sul tema "Raccontare la follia", dedicato alla figura di Agostino Pirella, "psichiatra umanista" e direttore dell'ospedale psichiatrico di Arezzo. I posti sono già esauriti anche per la passeggiata guidata nei luoghi dell'ex ospedale psichiatrico a cura di Associazione "Franco Basaglia. Le prenotazioni saranno riaperte in caso di rinunce. Il nutrito programma prosegue nei giorni successivi. "Ogni mente conta. Inclusione, lavoro, sport, vita indipendente" è il titolo della tavola rotonda che si terrà il 21 febbraio alle ore 15 presso il Palazzo storico di via Pellicceria 23. Parteciperanno: Fondazione Agazzi; Consorzio Coob, Associazione Pio Borri 73 odv, TMA – metodo Caputo-Ippolito. Sempre il 21 febbraio, alle ore 19 si terrà MeTe - Spettacolo di danza, teatro, improvvisazione, ricerca, terapia, comunione umana a cura di APID Toscana – Compagnia MaLaChiTe, per la regia di Chiara Unisoni. L'evento si terrà al Teatro Pietro Aretino, via della Bicchieraia 26. Gli appuntamenti proseguono il 22 febbraio. Alle ore 9 alla Sala dei Grandi della biblioteca del Campus del Pionta si terrà l'incontro "La memoria manicomiale: ricerche e esperienze a confronto", a cura di Silvia Calamai e Rosalba Nodari. Parteciperanno studiosi da diverse regioni d'Italia. Alle ore 10.30 al Liceo Petrarca, si terrà la lectio magistralis di Francesco Cattaneo, professore Estetica presso l'Università di Bologna, "Le sofferenze della partoriente. Nietzsche, estetica, malattia". Evento a cura del professore Simone Zacchini dell'Università di Siena. E alle ore 17 alla libreria Feltrinelli Point Arezzo (via Garibaldi 107) si terrà l'incontro con lo scrittore Pietro Grossi "Entropia e creatività. Flow: il meno conosciuto e più efficace dispositivo della mente umana". Grossi ha vinto alcuni dei più importanti premi letterari italiani, tra cui il Premio Campiello Europa, il premio Piero Chiara e il premio Isola di Procida Elsa Morante. Alle ore 18.30 si terrà "Malati di bellezza. Schumann, Nietzsche, Hölderlin, poesia e musica sulla soglia della follia", appuntamento presso la Sala Vasariana, piazza del Praticino 6. Uno spettacolo di musica e filosofia di Francesco Cattaneo, Alessandro Tricomi, Simone Zacchini; con la partecipazione degli allievi del Liceo Petrarca e dei lettori del circolo TeenLaAV. Le attività proseguiranno nei giorni successivi con molti altri incontri, fra i quali quelli del 23 febbraio con lo psichiatra Paolo Milone, e l'incontro del cantautore e performer Lorenzo Baglioni con gli studenti delle scuole. E ancora: performance di teatro, spettacoli teatrali, visite guidate, video game, perfino un triangolare di basket e mostre, fino al 24 febbraio. Ingresso libero venerdì 23 febbraio per l'incontro con lo psichiatra Vittorino Andreoli. L'iniziativa, curata dall'Università di Siena e dalla Libreria Feltrinelli, si aprirà alle ore 17.30 alla Sala Borsa Merci in piazza Risorgimento. Psichiatra di fama mondiale Andreoli si oppone fermamente alla concezione lombrosiana del delitto secondo cui il crimine veniva commesso necessariamente da un malato di mente, e sostiene la compatibilità della normalità con gli omicidi più efferati. È autore di libri che spaziano dalla medicina, alla letteratura alla poesia, ha realizzato programmi televisivi dedicati agli adolescenti, alle persone anziane e alla famiglia. Durante le giornate del festival, alla palazzina Donne del Campus del Ponta (viale Cittadini 33), sarà visitabile la video installazione "La stanza del fumo". Mentre presso il Palazzo storico di via Pellicceria 23, si terrà l'esposizione "Immaginazioni", con le opere realizzate da Federica Mauro, artista con disabilità che ha creato il logo del Festival della Salute mentale. Il programma completo delle iniziative e pubblicato sul sito del Festival: https://campusarezzo.unisi.it/festivalsalutementale... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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gimiplay · 3 years ago
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Posted @withregram • @foianobookfestival 🔵 Venerdì 19 Novembre Ore 21.00 Sala Carbonaia Gianni 📖 Presentazione de libro “Lezioni d’amore e di chitarra” Edizioni Helicon con performance acustica. Modera Simone Zacchini, letture di Melania Mattii. “𝘓𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥’𝘢𝘮𝘰𝘳𝘦 𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘩𝘪𝘵𝘢𝘳𝘳𝘢” 𝘦’ 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘧𝘪𝘥𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘶𝘦𝘵𝘶𝘥𝘪𝘯𝘦 𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘳𝘶𝘰𝘵𝘪𝘯𝘦 𝘦 𝘶𝘯 𝘳𝘪𝘣𝘢𝘭𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘱𝘶𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘷𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘤𝘰𝘭𝘢𝘴𝘵𝘪𝘤𝘰: 𝘴𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘵𝘶𝘥𝘪 𝘭𝘢 𝘮𝘶𝘴𝘪𝘤𝘢 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘴𝘦𝘪 𝘱𝘪𝘤𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘪𝘮𝘱𝘢𝘳𝘦𝘳𝘢𝘪 𝘮𝘢𝘪. 𝘕𝘦𝘭 𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰 𝘶𝘯 𝘶𝘰𝘮𝘰 (𝘮𝘢 𝘱𝘰𝘵𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘣𝘦𝘯 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘥𝘰𝘯𝘯𝘢), 𝘯𝘦𝘭 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘪 40 𝘢𝘯𝘯𝘪, 𝘧𝘢 𝘴𝘶𝘰 𝘭’𝘪𝘳𝘳𝘦𝘴𝘪𝘴𝘵𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘴𝘪𝘥𝘦𝘳𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘪𝘦𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘥𝘪 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘰, 𝘥𝘪 𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘴𝘪 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘢, 𝘥𝘪 𝘵𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘭’𝘪𝘯𝘶𝘴𝘪𝘵𝘢𝘵𝘰: 𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘢 𝘴𝘶𝘰𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘳𝘶𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘮𝘶𝘴𝘪𝘤𝘢𝘭𝘦. 𝘗𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦? 𝘚𝘪 𝘱𝘶𝘰 𝘧𝘢𝘳𝘦? 𝘊𝘦𝘳𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦, 𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘯𝘵𝘢 𝘭’𝘢𝘶𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘦 𝘯𝘢𝘳𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘪𝘳𝘰𝘯𝘪𝘢, 𝘪𝘯 𝘤𝘦𝘳𝘤𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘳𝘦𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘪𝘶 𝘪𝘯𝘵𝘪𝘮𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘴𝘦 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘦 𝘢𝘴𝘱𝘪𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘦, 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰, 𝘤𝘰𝘯 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘨𝘯𝘰 (𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘨𝘯𝘢) 𝘥𝘪 𝘷𝘪𝘵𝘢, 𝘮𝘢 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘢𝘱𝘦𝘷𝘰𝘭𝘦𝘻𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘭’𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘯𝘥𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘴𝘪𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘦𝘴𝘱𝘦𝘳𝘪𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘶𝘮𝘢𝘯𝘢 𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘪𝘢 𝘥𝘢𝘵𝘰 𝘴𝘢𝘱𝘦𝘳𝘦 𝘧𝘪𝘯 𝘥𝘰𝘷𝘦 𝘶𝘯 𝘶𝘰𝘮𝘰 (𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘥𝘰𝘯𝘯𝘢) 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘢 𝘴𝘱𝘪𝘯𝘨𝘦𝘳𝘴𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘥𝘦𝘧𝘪𝘯𝘪𝘳𝘦 𝘴𝘦 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘰. 📌 Ingresso libero, posti disponibili. Obbligo Green Pass. #foianobookfestival #fbf #bookstagram #bookstagramitalia #booklover #libro #librodelgiorno #librodaleggere #chitarra #giannimicheli #foianodellachiana @gimiplay https://www.instagram.com/p/CWYxlrqAP8C/?utm_medium=tumblr
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LP SULL’ANDROGINIA, IDENTITA’ E COME JONI MITCHELL HA INFRANTO LE REGOLE
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Foto di Michael Comte
Articolo di Claire Valentine
LP (vero nome Laura Pergolizzi) fa musica a livello professionale da oltre una decade, scrivendo brani per cantanti quali Cher (“Red”, “Pride”), Rita Ora (“Shine Ya Light”) e Christina Aguilera (“Beautiful People") e raggiungendo il suo apice con “Cheers (Drink To That)” di Rihanna.
Oltre ad avere una precisione magistrale come cantautrice, LP possiede anche una voce potente e un’estetica allo stesso tempo classica (blazer dal taglio definito e ricci naturali) e sovversiva (vedi il gigantesco veliero tatuato sul petto), che ha attirato fans da tutto il mondo.
La cantante, apertamente gay, gender-neutral, è anche un modello di riferimento per la comunità LGBT, capace com’è di connettersi con i fans ovunque, attraverso il suo stile androgino e le parole sentite delle sue canzoni, che parlano di relazioni passate, presenti e future. LP ha al suo attivo tre album e un EP, e al momento è in tour negli Stati Uniti per promuovere il suo album più recente, Lost on You, uscito a dicembre 2016.
PAPERMAG: Una cosa fantastica di te, è che sei autentica. Ti sei sempre sentita così a tuo agio nei tuoi panni?
LP: Non direi, non sono sempre stata così. Ho sempre desiderato essere in questo modo e penso di essere più a mio agio ora, di quanto non sia mai stata. Credo fermamente che dobbiamo cercare dentro noi stessi per portare alla luce il nostro io più autentico, e io stessa continuo a farlo. Ma tutto è un lavoro in divenire.
P: Come descriveresti il tuo stile? Hai quei ricci iconici, porti sempre gli occhiali da sole - sei sempre stata legata a questa estetica?
L: Ho sempre cercato. La mia prima ragazza importante era una stilista, una piuttosto quotata, e mi ha insegnato molto. Lei sapeva cosa mi piaceva ovviamente, e mi ha insegnato un sacco di cose su come vestirmi.
P: Il tuo look è molto androgino.
L: Penso che l’androginia sia una forma d’arte. Quando vedo un buon brand, non importa quale sia, dico: “Wooow, questo spacca.” Ne sono sempre stata affascinata. Mi sono sempre sentita “gender-neutral”, per usare una frase recente. Qualcuno afferma sbagliando che cerco di essere un ragazzo, ma non penso sia così per me. Non sono una di quelle persone del tipo, “Non chiamatemi lui, lei o altro”. Perché è troppo per me, è troppo sopra le righe per me personalmente. Penso sia grandioso quando la gente lo fa, ma non mi sono mai sentita a mio agio. Non mi è mai piaciuto andare nel bagno delle donne ad essere onesti. Lo trovo limitante e non mi appartiene. Ma penso che il mio stile arrivi da lì.
P: Quali sono le tue influenze come cantautrice?
L: Moltissime, certamente. Kurt Cobain, Jeff Buckley per nominare i più ricorrenti, ma anche Roy Orbison, Bob Dylan Joni Mitchell sono grandi. Quella gente verso la quale pensi, “Come hai fatto a mettere quella cosa in una canzone?” Joni Mitchell mi ha sempre sorpresa perché metteva cose così colloquiali nelle canzoni e allora dicevi, “No, è una canzone. Non puoi farlo Joni!”. Ma lei lo faceva comunque. E’ dannatamente fantastica. Poi Simon and Garfunkel, cose del genere, Led Zeppelin. Gli Stones e i Beatles. Del tipo: i Beatles ci insegnano ad amare, gli Stones ci insegnano a scopare.
P: Joni Mithcell ci insegna a piangere.
L: Esatto.
P: Sei autodidatta?
L: Fondamentalmente sì. Quando davvero sono entrata in quella corsa per ratti che è lo scrivere canzoni, ho imparato il mestiere lavorando con persone che hanno scritto le più grandi canzoni degli ultimi dieci, vent’anni. Ero sbalordita dalle loro intuizioni. Era davvero forte. E’ un lavoro affascinante perché, per quanto impari il mestiere e cose del genere, non sai mai se sarà quella buona. L’ho imparato vedendo questi cantautori che avevano cose come, dieci o venti tra i maggiori successi mai sentiti, e ho visto anche le canzoni che non ce l’hanno fatta, sai cosa intendo? Centinaia di canzoni orribili, o anche buone, o canzoni mediocri.
P: Non sai mai cosa possa colpire.
L: Non lo sai.
P: Suoni ancora l’ukulele come strumento preferito?
L: Sì, è ancora il mio strumento preferito (ride). Scusa, la mia ragazza mi sta prendendo in giro. Per me, c’è una semplicità in esso che mi permette di mettere a tacere quella parte di me che è troppo tecnica. E’ uno strumento gioioso e, allo stesso tempo, lo trovo molto malinconico.
P: E’ bellissimo! So che sei ad Amsterdam adesso, in tournée: passi molto tempo interagendo con i tuoi fans duranti gli show?
L: Sì, amo interagire con loro. Ogni tanto mi sento male se, alla fine di uno show, non posso uscire e firmare milioni di cose. E’ molto fisico, ma lo faccio perché lo amo. Qualche volta, quando sono sul palco, vorrei correre attraverso la folla perché penso: “Come posso raggiungervi?”. Mi sembrano così lontani.
P: Come definiresti i tuoi fans?
L: Sono molto eterogenei. E’ pazzesco amico. Ero a Praga, in piazza, e sono incappata in un gruppo di una decina di ragazzi italiani, di massimo 30 anni, che erano tipo: “Heeeyyy!” e mi hanno chiesto di fare qualche foto con loro. E subito dopo una signora di 65 anni è arrivata piangendo, ed è stato bellissimo e abbiamo fatto una foto, e poi una ragazza di 25 si è avvicinata ed ecco come sono, quanto sono diversi i miei fans e mi fa fottutamente impazzire. Ci sono bambini tra il pubblico, ragazzi etero, gente di tutti gli orientamenti ed è bellissimo. E’ davvero scioccante e fantastico. Non avrei potuto chiedere o desiderare fans più belli e interessanti.
P: E’ incredibile!
L: La Russia è stata fantastica. Diversa. Non solo per la gente che c’era, è stato differente. Sono stata in Marocco e mi sono detta: “Davvero?!”. E’ stato scioccante. Ma anche meraviglioso. Anche Israele. E’ stato davvero, davvero grandioso. Mi ha fatto impazzire. Penso che la gente di tutti i tipi apprezzi l’autenticità. Lo fanno. Lascio alla gente il beneficio del dubbio. Io sono per l’inclusione. Nonostante io ami, ami, ami la comunità LGBT, e ci sia davvero dentro, voglio tutti. Voglio sedermi con ogni genere di persona, ed è questo che odio di questa amministrazione: chi cazzo vuole guardarsi in giro e vedere sempre gli stessi stronzi? Lo volete? Io no! Non voglio che tutti siano gay, amico! Non sto cercando questo! Voglio essere cool, voglio essere unica, non voglio che tutto il fottuto mondo sia gay (ride).
P: Hai un affetto particolare per il tuoi fans LGBT, specialmente quelli più giovani?
L: Assolutamente. Ogni generazione deve affrontare una nuova sfida nell’essere gay. Penso che viviamo in tempi migliori adesso, e anche pericolosi. Ma sono stata sorpresa da come mi hanno accolta in Europa e in ogni paese era un po’ come: “Davvero?!”. Pazzesco. Ed è questo il brutto di ciò che sta accadendo nel mondo, questo andare avanti e indietro allo stesso tempo. Penso che sia un dono più grande di quanto possiamo comprendere, quello che sta accadendo politicamente: perché penso che non puoi tirare fuori il marcio se non viene in superficie. Sono i pazzi che ancora nutrono dei pregiudizi quelli che si stanno rivelando, e questo è l’ideale secondo me. Meglio del marcio nascosto a volte.
P: La luce del sole è il miglior disinfettante, dicono.
L: Sì e penso che farà male, prima che guarisca. Ma penso che la comunità dei giovani sia molto coraggiosa e credo l’abbiamo imparato dai loro predecessori, perché c’erano dei dannati coraggiosi là fuori che hanno tirato fuori le palle quando le cose non andavano decisamente bene.
P: Hai qualche consiglio per i giovani fans che stanno lottando per la loro identità o la loro sessualità?
L: Penso che ognuno sappia quando si sente bene con una persona. E si deve combattere. Ricordo quando ho lavorato con Linda Curry tempo fa, e mi diceva che seguiva sempre il suo istinto. E io mi chiedevo: “Che diavolo è?!” Credo valga la pena di cercarlo. Non dovrebbe importare com’è una persona, come appare, chi è. Si sa quando si sta bene con una persona. Si deve cercare di non pensare alle cose che ci possono separare. Penso che debbano credere in loro stessi e vivere in maniera autentica a amare chi vogliono amare. Mio padre mi diceva: “Penso sia una vita difficile.” E io gli rispondevo: “Papà,  cercare di essere quello che non sono per il resto della mia vita non è quello che voglio. Non c’è niente di male, ma anche no.” E lui: “Gesù!” E io: “Vuoi tu  essere chi non sei per il resto della tua vita?” E lui: “Hey hey, calmati.” E io: “Beh, allora non dirmi cosa cazzo devo fare.” Tu fai del tuo corpo quello che vuoi, io faccio del mio corpo quello che voglio e basta. E’ una vita molto più difficile non vivere questa verità.
Traduzione a cura di Stefania Zacchini
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weeklyhumorist · 6 years ago
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#SadCoffeeDrinks was originally published on Weekly Humorist
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maec-cortona-blog · 6 years ago
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Aperitivo al MAEC dedicato a Fabrizo De André - sabato 23 alle 19,30 🎶📕🥂 Incontro pre-concerto con Oida, Zacchini e la presenza del biografo ufficiale Luigi Viva assieme alla presidente del Centro Studi Giulia Giovani Grande attesa a Cortona per il concerto di sabato 23 marzo “A Forza di essere vento” organizzato da Oida Orchestra Instabile di Arezzo che si esibirà con il quintetto “De André e la filosofia” al Teatro Signorelli alle 21. Subito prima dello spettacolo, alle 19,30, i protagonisti del concerto incontreranno il pubblico assieme a due ospiti d’eccezione: Luigi Viva, biografo ufficiale di Fabrizio De André e Giulia Giovani, Presidente del Centro Studi dell’Università di Siena intitolato al cantautore genovese moderati da Simone Zacchini, voce narrante del quintetto che dopo la presentazione si esibirà con Oida al Teatro Signorelli. L’incontro è possibile grazie alla collaborazione di Terre Etrusche Events, al MAEC che ospita l’evento, al consorzio Vini Cortona che cura la degustazione finale di vini, al Comune di Cortona che patrocina lo spettacolo “A forza di essere vento” assieme alla Fondazione De André e al Centro Studi De André. Saranno presenti anche i musicisti di Oida che anticiperanno alcuni temi e letture musicali dello spettacolo delle 21. A conclusione della presentazione il Consorzio vini Cortona ha messo a disposizione con Terretrusche una degustazione di vini locali. I biglietti per lo spettacolo sono acquistabili online sul sito di Terre Etrusche o telefonicamente allo 0575 606887. Il giorno stesso il botteghino sarà aperto dalle 18.30. #MAECcortona @terretrusche_events @oidarezzo #apropositodelMAEC #fabriziodeandré #cortona @comunediCortona #arezzo #maec #orchestrainstabilediarezzo #luigiviva #simonezacchini (presso Maec Cortona) https://www.instagram.com/maec_cortona/p/BvKElw1nEeg/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1d82lybmbdblv
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casalcova · 8 years ago
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Grazie a tutte le persone che ieri sera hanno affollato il Teatro San Matteo per lo spettacolo “I giorni dell’inquietudine, le parole della Rosa Bianca” facendoci fare il TUTTO ESAURITO malgrado il caldo infernale! Grazie per l’entusiasmo e il trasporto con cui questo nostro lavoro è stato accolto. Soprattutto grazie a questi nove meravigliosi ragazzi con i quali abbiamo vissuto un’esperienza straordinaria, grazie per il loro impegno, la loro tenacia, la loro intensità, il loro entusiasmo nell’affrontare un lavoro così complesso e impegnativo: siete stati bravissimi. La dimostrazione che il teatro per le scuole può e deve impegnarsi a realizzare progetti culturalmente ambiziosi. Un grazie speciale va a Nicola Montenz un impareggiabile compagno di viaggio in questa straordinaria avventura. Naturalmente grazie anche a tutte le persone e le realtà che hanno contribuito alla realizzazione di questo spettacolo : Silvana Trucchi, Milena Tibaldi, Silvia Zacchini Kab, Guido Lavelli, Cantiere Simone Weil, Centro Culturale Italo-Tedesco, Fondazione di Piacenza e Vigevano, Prufungszentrum Goethe Institute, Regione Emilia-Romagna, ISII G. Marconi Piacenza. Con : Luciana Baggi, Mattia Chiappa, Sonia Cremona, Emanuele Italiano, Enrico Mandelli, Lorenzo Paraboschi, Ernesto Paskali, Gian Luca Riggi, Viviana Villacci.
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paeseseratoscana · 6 years ago
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Una lezione su De André al campus di Arezzo
Una lezione su De André al campus di Arezzo
Si arricchisce di una nuova iniziativa l’omaggio che Oida Orchestra Instabile di Arezzo fa a Fabrizio De André, a venti anni dalla more. Giovedì 14 marzo alle 18 incontro al campus universitario di Arezzo con il professor Simone Zacchini. In una lezione-concerto aperta al pubblico, verrà esplorato il tema pensare la differenza con Fabrizio De André. Il docente sarà supportato dal quintetto “De…
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lamilanomagazine · 2 years ago
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Arezzo, appuntamento in Università con i “Dialoghi" intorno a Fabrizio De André
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Arezzo, appuntamento in Università con i “Dialoghi" intorno a Fabrizio De André. Proseguono ad Arezzo gli incontri aperti alla cittadinanza del ciclo “Università in città". “Dialoghi intorno a Fabrizio De André” è il titolo dell’appuntamento che si terrà il 13 aprile alle ore 17.30 presso la Sala della ex Borsa Merci (piazza Risorgimento 23) ad Arezzo. Alessandra Carbone e Gianluigi Negro, docenti dell’Università di Siena della sede di Arezzo, dialogheranno con Simone Zacchini, autore de “La filosofia di Fabrizio De André”. La filosofia di Fabrizio De André La filosofia, a volte, prende strane strade per portare il suo sguardo critico tra la gente. Può bastare una canzone di pochi minuti e qualche verso per trovarsi dentro un vortice di pensiero che toglie il fiato, facendo vacillare pericolosamente le nostre certezze e le nostre verità. Fabrizio De André, di queste canzoni, ne ha scritte molte, sguardi inediti sul mondo che ci insegnano nuove forme di esistenza, nuovi paesaggi emotivi, nuove relazioni con gli altri. Questo libro ne ripercorre i tratti essenziali, toccando i temi della vita e della morte, dell’amore e dell’alterità, del potere e della religione. Un percorso che arriva ai confini della nostra cultura per prenderne coraggiosamente congedo, tracciando un nuovo ritorno al mito, un nuovo universo di senso, una riscrittura completa di significati ancestrali come quelli del femminile e del maschile. La ricerca per ragazze e ragazzi Il ciclo prosegue il 19 aprile con “Unisi Young. La ricerca per ragazze e ragazzi” un evento promosso dal gruppo di Scienze dell'educazione del Dipartimento di Scienze sociali politiche e cognitive (sede di Arezzo). L’evento è rivolto a ragazze e ragazzi, di tutte le età, interessati a capire come la ricerca può aiutare ad interpretare il mondo del lavoro e la società in modo consapevole. Le attività di Unisi Young inizieranno, presso Informagiovani (piazza S. Agostino, Arezzo) la mattina, con laboratori di tinkering, making e coding rivolti alle scuole e nel pomeriggio aperti a tutta la cittadinanza. Come coniugare ciò che studio con ciò che farò a lavoro? Quali lavori ci saranno nel 2050? Quali competenze devo sviluppare? Perché è così difficile diventare ingegnera, biologa, informatica? I laboratori uniscono conoscenza e divertimento per affrontare una tematica importante come quella del "che lavoro farò da grande?" La sera Unisi Young si sposta in piazza San Francesco presso il locale "Terra di Piero" per la presentazione del libro: "Comprendere la radicalizzazione nella vita quotidiana". Gli autori, Loretta Fabbri e Claudio Melacarne, presenteranno la tesi proposta nel libro; quella di considerare come le nostre azioni quotidiane siano limitate da convinzioni che ci portano a scegliere un quartiere in cui vivere, una scuola da frequentare, le amicizie da frequentare. La micro radicalizzazione supera il concetto di radicalizzazione violenta e spiega come tutti noi possediamo filtri con cui analizziamo in maniera polarizzata la società. L’università in città Il ciclo “L’università in città” presenta incontri ed eventi rivolti alla cittadinanza curati dei vari dipartimenti dell’Università di Siena presenti nel Campus universitario aretino del Pionta, in collaborazione con enti e realtà del territorio. Gli appuntamenti proseguiranno fino a giugno con un ricco calendario di appuntamenti. Read the full article
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gimiplay · 3 years ago
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Questa mattina, su Radio Effe, quattro chiacchiere su LEZIONI D’AMORE E DI CHITARRA insieme al giornalista @massimopucci - Prossimo appuntamento live a Foiano della Chiana, @foianobookfestival venerdì 19 alle ore 21, Sala Carbonaia. Io, la mia chitarra, Simone Zacchini e Melania Mattii. . #chitarra #musica #amore #guitar #music #love #italy #instagood #rock #italia #guitarist #live #picoftheday #cover #dj #instagram #photooftheday #voce #livemusic #photography #chitarrista #instamusic #instalike #acoustic #musician #travel #song #concerto #giannimicheli #happy https://www.instagram.com/p/CWSzRULAG26/?utm_medium=tumblr
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