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Co w jazzie piszczy [sezon 2 odcinek 16]
premierowa emisja 8 maja 2024 – 18:00 Graliśmy: Jean-Paul Delore, Louis Sclavis, Sebastien Boisseau “Lettre Infernale” z albumu “Langues Et Lueurs” – Yolk Records Gnar Gnar Rad “Deng A Weng” z albumu “Gnar Gnar Rad. Jazz Thing Next Generation Vol. 102” – Double Moon Records Mathuas Landaeus “Body: A Tree Merging With Itself” z albumu “Path” Black Lives “When We Love” z albumu “People of…
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ALBAN DARCHE & L’ORPHICUBE @ Le Concert du Siècle, Nantes 12/02/2018
Théatre Graslin - Rehearsals #3
Olivier Laisney (tp)
Tim Hagans (tp)
Jon Irabagon (ts)
Stéphane Payen (as)
Alban Darche (ss, bs, direction artistique)
Marie-Violaine Cadoret (vl)
Didier Ithursarry (acc)
Nathalie Darche (p)
François Thuillier (tu)
Sébastien Boisseau (b)
Christophe Lavergne (dms)
Copyright Michael Parque 2018 All rights reserved
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Nuovo post su http://www.fondazioneterradotranto.it/2017/09/13/veduta-neretina-dellantica-noyon/
Una veduta neretina dell'antica Noyon
di Marcello Gaballo e Armando Polito
Il S.Eligio del pittore neretino Donato Antonio D’Orlando custodito a Nardò nella chiesa della Beata Vergine del Carmine ha ispirato il titolo di questo lavoro1 con un suo dettaglio, anzi con due. Il primo è rappresentato da un paesaggio, il secondo dal testo che vi si legge sovrapposto a mo’ di didascalia. Partiremo proprio da questo facendo notare la sua divisione in due spezzoni: a sinistra la CITTÀ DI NOVI, a destra OME IN BELGI2. La divisione ha lo scopo di evitare che la sovrapposizione invada fino a renderla illeggibile la figura del pastore e del secondo gregge che lo segue, dettagli il cui valore simbolico in riferimento a S. Eligio protettore dei maniscalchi e dalle miracolose capacità veterinarie (si ricordi il miracolo della zampa riattaccata al cavallo, cui allude, forse, proprio il cavallo scalpitante che si nota in basso a sinistra) è, sia pure indirettamente, indiscutibile. Il testo, dunque, va letto continuativamente: CITTÀ DI NOVIOMI IN BELGI. Noviomi è l’italianizzazione di Noyon, la città appartenente in epoca romana alla Gallia belgica (da qui il successivo IN BELGI) e della quale, com’è noto, S. Eligio fu vescovo. Il nome latino largamente attestato nel XVII secolo per Noyon era Noviomum, come mostra, per fare un solo esempio, il Noviomi (genitivo locativo, dunque solo per puro caso formalmente uguale al Noviomi del dipinto) che si legge in Josephus Geldolphus a Ryckel, Vita S. Beddae, Typis Cornelii Coenestenii, Lovanii, 1631, p. 4213. Una forma femminile, Novioma, è attestata in epoca medioevale; per esempio: nel Chronicon Ecclesiae Sancti Bertini di Giovanni Iperio (seconda metà del XIV secolo) in Recueils des historiens des Gaules et de la France, a cura di Martin Bouquet, Aux dépens des libraires associés, Paris, 1741, v. III, p. 5814.
Largamente attestato è pure l’aggettivo Noviomensis, come per Nardò Neritonensis da un nominativo Neriton o Neritonum, da cui le forme volgari Neritone e Neritono. Anche per Novionensis uno dei tanti esempi è in un manoscritto del 1190 pubblicato in Martin Marville, Trosly-Loire ou le Trosly des Conciles, Typographie D. Andrieux, Noyon, 1869, p. 2365.
Quanto fin qui detto basta ed avanza per affermare che lo scorcio paesaggistico raffigurato è proprio una veduta di Noyon. La posizione della didascalia appare anomala, ma, d’altra parte, non poteva essere collocata in posizione diversa, come le altre che si leggono ai piedi del santo, le cui caratteristiche grafologiche non appaiono perfettamente compatibili con quelle della didascalia della veduta.6
È d’obbligo, giunti a questo punto, chiedersi se la rappresentazione è di fantasia o se il D’Orlando s’ispirò a qualche modello e, presumibilmente, a quale. Abbiamo condotto la ricerca su due filoni. quello delle opere pittoriche e quello delle opere a stampa cronologicamente compatibili con il pittore, tali, cioè, che potesse averle conosciute personalmente. Il primo non ha dato alcun esito (nel senso che non siamo riusciti a reperire neppure un dipinto raffigurante Noyon), le cose sono andate un po’ meglio con il secondo, che ci ha offerto i documenti che di seguito riproduciamo, lasciando, comunque, ad altri più esperti il giudizio di probabile plausibilità di rapporto con la veduta neretina.
Cominciamo con un’incisione di Joachim Duwiert (1580 circa-1648), del 1611, pubblicata in Alfred Pontieux, L’Ancien Noyon, A. Sevin & C., Chauny, 1912.
La seconda incisione è di Claude Chastillon (1559/1560-1616), topografo reale dal 1592. Le sue incisioni sono custodite in parecchi musei prevalentemente francesi; questa fu pure pubblicata postuma, insieme con altre tavole, in Topographie françoise ou représentation de plusieurs villes, bourgs, chasteaux, maisons de plaisance, ruines et vestiges d’antiquitez du royaume de France, designez par dessunst Claude Chastillon et mise en lumière par Jean Boisseau, Paris, 1641. Di seguito il frontespizio e la tavola che ci interessa.
Dello stesso incisore è conservata a Noyon nel Musée Jean Calvin un’altra veduta.
Riportiamo, infine, per completezza documentaria un’ultima tavola, anonima, la cui data di pubblicazione non sembrerebbe compatibile con il D’Orlando. Tuttavia va detto che nulla esclude che detta tavola sia stata pubblicata sciolta precedentemente. È inserita in Les plans et profils de toutes principales villes et lieux considerables de France, Sebastien Cramoysi, Paris, 1638.
______________
1 Pubblicato in Decor Carmeli.Il convento, la chiesa e la confraternita del Carmine di Nardò, Mario Congedo editore, Galatina, 2017, pp. 147-150.
2 M. Cesari in La Puglia il manierismo e la controriforma, a cura di Antonio Cassiano – Fabrizio Vona, Congedo, Galatina 2013, p. 255 la riporta, ma legge IMBELGI, ipotizzando che si tratti di una veduta di Nardò.
3 Hunc vitae canonem sequebantur olim Hospitalariae Parisiis et Noviomi in Francia … (Seguivano un tempo questo canone di vita le Ospitaliere a Parigi ed a Noyon in Francia).
4 Intereà decedente Achario Episcopo urbis Noviomae, ad Episcopatum eiusdem urbis venerabilis vir Mummolinus provehitur … (Frattanto alla morte di Acario vescovo della città di Noyon diventa vescovo della medesiuma città il venerabile uomo Mummolino …). Noviomae è genitivo di Novioma e, come giustamente fa notare in nota il curatore, Mummolino non subentrò ad Acario ma proprio ad Eligio, il futuro santo.
5 … ecclesie beate Marie Noviomensis … ( … alla chiesa della beata Maria di Noyon …).
6 Le tre didascalie del bordo inferiore sono prive di riquadri iconologici di riferimento e sono ancora visibili perfettamente le linee-guida.
Nella prima si legge: TRONCATI LI PIEDI DI QUATRO CAVALLI,/[LA] BENEDITIONE LI FÈ SANI; segue un segno interpretabile come un adattamento rettilineo del lau buru (la croce basca), un altro che raffigura un animale (si direbbe un cane) e un altro ancora, articolato in due elementi, di problematica lettura, anche se ci potrebbe essere una valenza araldica. Tuttavia non è da escludere che la sua funzione sia puramente decorativa e che i segni finali delle due altre didascaklie ne rappresentino la progressiva semplificazione. Nella seconda: S. ELIGIO, FÀ TRONCARE IL PIEDE D’UN CAVALLO DEL RÈ DAL/MINISCALCO, CH’ERA FEROCISSIMO LO FÈ SANO ET HUMILE; segue un segno per il quale vedi la precedente didascalia. Nella terza: S. ELIGIO, PREGATO DA MOLTI MASSARI, ET MOLI/SANITÀ AL LOR BESTIAME; segue un segno che appare come l’estrema semplificazione di quello finale della prima didascalia; MOLI e lo spazio libero all’inizio di quest’ultima’ultima didascalia potrebbe essere un indizio, più che della mutilazione, dell’incompiutezza dell’opera.
Pubblicato nel volume “Decor Carmeli”:
http://www.fondazioneterradotranto.it/2017/07/13/decor-carmeli-convento-la-chiesa-la-confraternita-del-carmine-nardo/
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Écoutez un extrait de "Qhapaq Ñan" (Des Chemins), issu de l'album VIRACOCHAS avec Jean-Marc Foltz, Philippe Mouratoglou, Sébastien Boisseau, Christophe Marguet. Label Vision Fugitive/Harmonia Mundi Distribution. Plus d'informations ici.
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DAVID CHEVALLIER TRIO “SECOND LIFE“ @ Pannonica, Nantes 30/03/2018
Soundcheck
Semaine Jazz in Estonia organisée par Jazz est LA
David Chevallier (g, 12string g, banjo, elec)
Sébastien Boisseau (b)
Christophe Lavergne (dms)
Copyright Michael Parque 2018 All rights reserved
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ALBAN DARCHE & L’ORPHICUBE @ Le Concert du Siècle, Nantes 12/02/2018
Théatre Graslin - Rehearsals #1
Olivier Laisney (tp)
Tim Hagans (tp)
Jon Irabagon (ts)
Stéphane Payen (as)
Alban Darche (ss, bs, direction artistique)
Marie-Violaine Cadoret (vl)
Didier Ithursarry (acc)
Nathalie Darche (p)
François Thuillier (tu)
Sébastien Boisseau (b)
Christophe Lavergne (dms)
Copyright Michael Parque 2018 All rights reserved
#alban darche#nantes#jazz#orphicube#concert du siecle#theatre graslin#centenaire du jazz#olivier laisney#tim hagans#jon irabagon#stephane payen#marie violaine cadoret#didier ithursarry#françois thuillier#Nathalie darche#sebastien boisseau#christophe lavergne#james reese europe
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MEDERIC COLLIGNON + SEBASTIEN BOISSEAU @ Le Lieu Unique, Nantes 30/08/2017
Les Rendez-Vous de l’Erdre - Episode #3 - Live
Mederic Collignon (cornet, smartphone, tube pvc)
Sébastien Boisseau (b)
Copyright Michael Parque 2017 All rights reserved
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MEDERIC COLLIGNON + SEBASTIEN BOISSEAU @ Le Lieu Unique, Nantes 30/08/2017
Les Rendez-Vous de l’Erdre - Episode #2 - Live
Mederic Collignon (cornet, smartphone, tube pvc)
Sébastien Boisseau (b)
Copyright Michael Parque 2017 All rights reserved
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MEDERIC COLLIGNON + SEBASTIEN BOISSEAU @ Le Lieu Unique, Nantes 30/08/2017
Les Rendez-Vous de l’Erdre - Episode #1 - Soundcheck
Mederic Collignon (cornet, smartphone, tube pvc)
Sébastien Boisseau (b)
Copyright Michael Parque 2017 All rights reserved
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DAVID CHEVALLIER TRIO “SECOND LIFE“ @ Pannonica, Nantes 30/03/2018
Concert
Semaine Jazz in Estonia organisée par Jazz est LA
David Chevallier (g, 12string g, banjo, elec)
Sébastien Boisseau (b)
Christophe Lavergne (dms)
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De gauche à droite : JEAN-MARC FOLTZ (clarinettes), CHRISTOPHE MARGUET (batteries), SÉBASTIEN BOISSEAU (contrebasse), PHILIPPE MOURATOGLOU (guitare). Album enregistré pour le label Vision Fugitive : 2013 | VIRACOCHAS.
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Portrait | SÉBASTIEN BOISSEAU, contrebasse Sébastien Boisseau est un contrebassiste de référence en Europe. Développant un jeu puissant et élégant, ses références sont ancrées dans le jazz quelque part entre Jean-François Jenny-Clark, Marc Johnson et Scott Lafaro. Il a collaboré et se produit avec de nombreuses figures du jazz : Daniel Humair, Joachim Kühn, Charlie Mariano, Marc Ducret, Martial Solal, Misha Mengelberg, Pat Metheny, Michel Portal, Eric Watson, Stéphan Oliva, Hans Lüdemann, Piotr Wojstasik, John Tchicai, Mikko Innanen, Kenny Werner, Simon Goubert, Ray Anderson, Pierre Dørge…
Album enregistré pour le label Vision Fugitive 2013 | VIRACOCHAS - Jean-Marc Foltz, Philippe Mouratoglou, Sébastien Boisseau & Christophe Marguet.
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VIRACOCHAS [VF313005, 2013]. Jean-Marc Foltz (clarinettes), Philippe Mouratoglou (guitare), Sébastien Boisseau (contrebasse) & Christophe Marguet (batteries). Inspiré par un voyage en pays Inca et par le livre Les Sept Plumes de l’Aigle de Henri Gougaud. Un road-trip chamanique en quartet volcanique ! Label Vision Fugitive (distribution Harmonia Mundi).
"Un disque d’une poésie exceptionnelle." Libération, 18.12.2013
Profitez de l'offre spéciale sur le CD via l’eboutique Harmonia Mundi ou en téléchargement exclusif sur Qobuz. Participez également au concours en ligne !
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Album | VIRACOCHAS avec Jean-Marc Foltz, clarinettes . Philippe Mouratoglou, guitare . Sébastien Boisseau, contrebasse . Christophe Marguet, batteries. INSPIRÉ PAR UN VOYAGE EN PAYS INCA ET PAR LE LIVRE « LES SEPT PLUMES DE L'AIGLE » DE HENRI GOUGAUD. UN ROAD-TRIP CHAMANIQUE EN QUARTET VOLCANIQUE ! Profitez de l'offre spéciale sur le CD sur l’eboutique Harmonia Mundi et en téléchargement sur Qobuz. Album également disponible en vinyle sur les sites de la Fnac et Amazon. Plus d'informations sur l’album (vidéo, extrait audio, présentation)… Lire notre article.
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