#Savuto
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Altilia: presentazione del periodico "Orizzonte Savuto Altilia-Maione"
(Dal profilo sociale del Comune di Altilia) – Nel corso dell’incontro presso la Biblioteca Comunale – Caffè letterario di Altilia e alla presenza di tanti cittadini, è stato presentato il giornale periodico dal titolo “ORIZZONTE SAVUTO ALTILIA-MAIONE”, istituito con delibera di Giunta Comunale. Il giornalista Pietro Carbone, che sarà il direttore responsabile del giornale, corrispondente per…
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Scorcio del bellissimo borgo medievale di Cleto (Petramala in dialetto locale, Kletè, Κλητή in greco antico ) un piccolo comune della provincia di Cosenza, posto sulle colline di fronte alle Isole Eolie posto sul versante esterno della Catena Paolana ai piedi del Monte Sant'Angelo, nell'alta valle del torrente Torbido, affluente del fiume Savuto. arroccato tra le colline, con le sue stradine medievali e il maestoso l Castello Normanno con vista panoramica, la Chiesa di San Michele Arcangelo, passando per Palazzo Arnone e i sentieri naturalistici nei dintorni che invitano a escursioni nella natura incontaminata È conosciuto come il "Comune dei due castelli", perché sul territorio comunale esistono due castelli medioevali: il Castello di Petramala (di epoca normanna, tardo-bizantino) e il Castello di Sabuci (di epoca angioina, XIII secolo).
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San Francesco di Paola la devozione a Toronto
Il nostro viaggio alla ricerca di luoghi o culti dedicati a San Francesco di Paola, da Cuba ci porta in Canada e più precisamente a Toronto, terra di emigrati calabresi e italiani. Nel racconto di oggi, andremo a parlare di due comunità che celebrano il Santo Patrono della Gente di Mare, Valle del Savuto nella provincia di Cosenza e i Salemitani di Trapani. Partiamo, il nostro racconto dalla…
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Costolette di camoscio alla Grappa
Costolette di camoscio alla Grappa
Le costolette di camoscio alla Grappa sono un piatto tipico della cucina alpina, in particolare della zona della Val d’Aosta in Italia. La ricetta prevede l’utilizzo di costolette di camoscio, una carne magra e gustosa, insaporita con la Grappa, un distillato di vinacce tipico della zona.
Le costolette vengono prima cotte in padella con burro e aglio, per poi essere sfumate con la Grappa e successivamente caramellate con zucchero e aceto balsamico. Questa preparazione conferisce alle costolette un sapore dolce e agrodolce allo stesso tempo, molto particolare e intenso.
Ingredienti per quattro persone
otto costolette di camoscio (tagliate dal carrè) acquistate in un sol pezzo,
quaranta grammi di burro,
due etti di testine di funghi,
una cipollina,
tre bicchierini di Grappa,
olio,
sale,
pepe.
Tempo necessario
circa un’ora,
Difficoltà: OD
Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità).
Preparazione
Dividere il pezzo di camoscio in quattro parti (ogni parte dovrà comprendere due costolette). Appiattire leggermente le costolette, togliere i nervetti e le pellicine e condirle con sale e pepe.
Mettere al fuoco un capace tegame con qualche cucchiaio di olio; quando è ben caldo unirvi le costolette, cospargerle con la cipolla tritata finissima e farle rosolare a calore vivace; sgocciolarle ben dorate ma ancora rosate all’interno e disporle in un piatto riscaldato.
Far rosolare in un tegame le testine di fungo con il burro e un pizzico di sale.
Rimettere al fuoco il fondo di cottura della carne, unirvi la Grappa e lasciarla evaporare a calore vivo. Versare la salsa su Ile costolette e servire con i funghi.
Abbinamento Vini
Per l’abbinamento vino, si consiglia di scegliere un vino rosso piemontese, preferibilmente un vino prodotto con uve autoctone della zona, come il Nebbiolo, il Barolo o il Barbaresco. Questi vini sono caratterizzati da un sapore deciso e strutturato, con note di frutti di bosco e spezie, che si sposano bene con il gusto intenso e aromatico del camoscio.
In generale, l’abbinamento vino-piatti dipende dai gusti personali, ma in questo caso è importante scegliere un vino rosso robusto e strutturato, capace di bilanciare la sapidità del camoscio e di creare un equilibrio armonioso tra il vino e il piatto.
Accompagnare con Barolo o Barbaresco o Sassella o Recioto Amarone o Savuto o Dorgali Rosso.
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Costolette di camoscio alla Grappa
Costolette di camoscio alla Grappa
Le costolette di camoscio alla Grappa sono un piatto tipico della cucina alpina, in particolare della zona della Val d’Aosta in Italia. La ricetta prevede l’utilizzo di costolette di camoscio, una carne magra e gustosa, insaporita con la Grappa, un distillato di vinacce tipico della zona.
Le costolette vengono prima cotte in padella con burro e aglio, per poi essere sfumate con la Grappa e successivamente caramellate con zucchero e aceto balsamico. Questa preparazione conferisce alle costolette un sapore dolce e agrodolce allo stesso tempo, molto particolare e intenso.
Ingredienti per quattro persone
otto costolette di camoscio (tagliate dal carrè) acquistate in un sol pezzo,
quaranta grammi di burro,
due etti di testine di funghi,
una cipollina,
tre bicchierini di Grappa,
olio,
sale,
pepe.
Tempo necessario
circa un’ora,
Difficoltà: OD
Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità).
Preparazione
Dividere il pezzo di camoscio in quattro parti (ogni parte dovrà comprendere due costolette). Appiattire leggermente le costolette, togliere i nervetti e le pellicine e condirle con sale e pepe.
Mettere al fuoco un capace tegame con qualche cucchiaio di olio; quando è ben caldo unirvi le costolette, cospargerle con la cipolla tritata finissima e farle rosolare a calore vivace; sgocciolarle ben dorate ma ancora rosate all’interno e disporle in un piatto riscaldato.
Far rosolare in un tegame le testine di fungo con il burro e un pizzico di sale.
Rimettere al fuoco il fondo di cottura della carne, unirvi la Grappa e lasciarla evaporare a calore vivo. Versare la salsa su Ile costolette e servire con i funghi.
Abbinamento Vini
Per l’abbinamento vino, si consiglia di scegliere un vino rosso piemontese, preferibilmente un vino prodotto con uve autoctone della zona, come il Nebbiolo, il Barolo o il Barbaresco. Questi vini sono caratterizzati da un sapore deciso e strutturato, con note di frutti di bosco e spezie, che si sposano bene con il gusto intenso e aromatico del camoscio.
In generale, l’abbinamento vino-piatti dipende dai gusti personali, ma in questo caso è importante scegliere un vino rosso robusto e strutturato, capace di bilanciare la sapidità del camoscio e di creare un equilibrio armonioso tra il vino e il piatto.
Accompagnare con Barolo o Barbaresco o Sassella o Recioto Amarone o Savuto o Dorgali Rosso.
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Costolette di camoscio alla Grappa
Costolette di camoscio alla Grappa
Le costolette di camoscio alla Grappa sono un piatto tipico della cucina alpina, in particolare della zona della Val d’Aosta in Italia. La ricetta prevede l’utilizzo di costolette di camoscio, una carne magra e gustosa, insaporita con la Grappa, un distillato di vinacce tipico della zona.
Le costolette vengono prima cotte in padella con burro e aglio, per poi essere sfumate con la Grappa e successivamente caramellate con zucchero e aceto balsamico. Questa preparazione conferisce alle costolette un sapore dolce e agrodolce allo stesso tempo, molto particolare e intenso.
Ingredienti per quattro persone
otto costolette di camoscio (tagliate dal carrè) acquistate in un sol pezzo,
quaranta grammi di burro,
due etti di testine di funghi,
una cipollina,
tre bicchierini di Grappa,
olio,
sale,
pepe.
Tempo necessario
circa un’ora,
Difficoltà: OD
Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità).
Preparazione
Dividere il pezzo di camoscio in quattro parti (ogni parte dovrà comprendere due costolette). Appiattire leggermente le costolette, togliere i nervetti e le pellicine e condirle con sale e pepe.
Mettere al fuoco un capace tegame con qualche cucchiaio di olio; quando è ben caldo unirvi le costolette, cospargerle con la cipolla tritata finissima e farle rosolare a calore vivace; sgocciolarle ben dorate ma ancora rosate all’interno e disporle in un piatto riscaldato.
Far rosolare in un tegame le testine di fungo con il burro e un pizzico di sale.
Rimettere al fuoco il fondo di cottura della carne, unirvi la Grappa e lasciarla evaporare a calore vivo. Versare la salsa su Ile costolette e servire con i funghi.
Abbinamento Vini
Per l’abbinamento vino, si consiglia di scegliere un vino rosso piemontese, preferibilmente un vino prodotto con uve autoctone della zona, come il Nebbiolo, il Barolo o il Barbaresco. Questi vini sono caratterizzati da un sapore deciso e strutturato, con note di frutti di bosco e spezie, che si sposano bene con il gusto intenso e aromatico del camoscio.
In generale, l’abbinamento vino-piatti dipende dai gusti personali, ma in questo caso è importante scegliere un vino rosso robusto e strutturato, capace di bilanciare la sapidità del camoscio e di creare un equilibrio armonioso tra il vino e il piatto.
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Costolette di camoscio alla Grappa
Le costolette di camoscio alla Grappa sono un piatto tipico della cucina alpina, in particolare della zona della Val d’Aosta in Italia. La ricetta prevede l’utilizzo di costolette di camoscio, una carne magra e gustosa, insaporita con la Grappa, un distillato di vinacce tipico della zona. Le costolette vengono prima cotte in padella con burro e aglio, per poi essere sfumate con la Grappa e successivamente caramellate con zucchero e aceto balsamico. Questa preparazione conferisce alle costolette un sapore dolce e agrodolce allo stesso tempo, molto particolare e intenso. Ingredienti per quattro persone otto costolette di camoscio (tagliate dal carrè) acquistate in un sol pezzo, quaranta grammi di burro, due etti di testine di funghi, una cipollina, tre bicchierini di Grappa, olio, sale, pepe. Tempo necessario circa un’ora, Difficoltà: OD Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità). Preparazione Dividere il pezzo di camoscio in quattro parti (ogni parte dovrà comprendere due costolette). Appiattire leggermente le costolette, togliere i nervetti e le pellicine e condirle con sale e pepe. Mettere al fuoco un capace tegame con qualche cucchiaio di olio; quando è ben caldo unirvi le costolette, cospargerle con la cipolla tritata finissima e farle rosolare a calore vivace; sgocciolarle ben dorate ma ancora rosate all’interno e disporle in un piatto riscaldato. Far rosolare in un tegame le testine di fungo con il burro e un pizzico di sale. Rimettere al fuoco il fondo di cottura della carne, unirvi la Grappa e lasciarla evaporare a calore vivo. Versare la salsa su Ile costolette e servire con i funghi. Abbinamento Vini Per l’abbinamento vino, si consiglia di scegliere un vino rosso piemontese, preferibilmente un vino prodotto con uve autoctone della zona, come il Nebbiolo, il Barolo o il Barbaresco. Questi vini sono caratterizzati da un sapore deciso e strutturato, con note di frutti di bosco e spezie, che si sposano bene con il gusto intenso e aromatico del camoscio. In generale, l’abbinamento vino-piatti dipende dai gusti personali, ma in questo caso è importante scegliere un vino rosso robusto e strutturato, capace di bilanciare la sapidità del camoscio e di creare un equilibrio armonioso tra il vino e il piatto. Accompagnare con Barolo o Barbaresco o Sassella o Recioto Amarone o Savuto o Dorgali Rosso.
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Costolette di camoscio alla Grappa
Costolette di camoscio alla Grappa
Le costolette di camoscio alla Grappa sono un piatto tipico della cucina alpina, in particolare della zona della Val d’Aosta in Italia. La ricetta prevede l’utilizzo di costolette di camoscio, una carne magra e gustosa, insaporita con la Grappa, un distillato di vinacce tipico della zona.
Le costolette vengono prima cotte in padella con burro e aglio, per poi essere sfumate con la Grappa e successivamente caramellate con zucchero e aceto balsamico. Questa preparazione conferisce alle costolette un sapore dolce e agrodolce allo stesso tempo, molto particolare e intenso.
Ingredienti per quattro persone
otto costolette di camoscio (tagliate dal carrè) acquistate in un sol pezzo,
quaranta grammi di burro,
due etti di testine di funghi,
una cipollina,
tre bicchierini di Grappa,
olio,
sale,
pepe.
Tempo necessario
circa un’ora,
Difficoltà: OD
Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità).
Preparazione
Dividere il pezzo di camoscio in quattro parti (ogni parte dovrà comprendere due costolette). Appiattire leggermente le costolette, togliere i nervetti e le pellicine e condirle con sale e pepe.
Mettere al fuoco un capace tegame con qualche cucchiaio di olio; quando è ben caldo unirvi le costolette, cospargerle con la cipolla tritata finissima e farle rosolare a calore vivace; sgocciolarle ben dorate ma ancora rosate all’interno e disporle in un piatto riscaldato.
Far rosolare in un tegame le testine di fungo con il burro e un pizzico di sale.
Rimettere al fuoco il fondo di cottura della carne, unirvi la Grappa e lasciarla evaporare a calore vivo. Versare la salsa su Ile costolette e servire con i funghi.
Abbinamento Vini
Per l’abbinamento vino, si consiglia di scegliere un vino rosso piemontese, preferibilmente un vino prodotto con uve autoctone della zona, come il Nebbiolo, il Barolo o il Barbaresco. Questi vini sono caratterizzati da un sapore deciso e strutturato, con note di frutti di bosco e spezie, che si sposano bene con il gusto intenso e aromatico del camoscio.
In generale, l’abbinamento vino-piatti dipende dai gusti personali, ma in questo caso è importante scegliere un vino rosso robusto e strutturato, capace di bilanciare la sapidità del camoscio e di creare un equilibrio armonioso tra il vino e il piatto.
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Costolette di camoscio alla Grappa
Costolette di camoscio alla Grappa
Le costolette di camoscio alla Grappa sono un piatto tipico della cucina alpina, in particolare della zona della Val d’Aosta in Italia. La ricetta prevede l’utilizzo di costolette di camoscio, una carne magra e gustosa, insaporita con la Grappa, un distillato di vinacce tipico della zona. Le costolette vengono prima cotte in padella con burro e aglio, per poi essere sfumate con la Grappa e successivamente caramellate con zucchero e aceto balsamico. Questa preparazione conferisce alle costolette un sapore dolce e agrodolce allo stesso tempo, molto particolare e intenso. Ingredienti per quattro persone otto costolette di camoscio (tagliate dal carrè) acquistate in un sol pezzo, quaranta grammi di burro, due etti di testine di funghi, una cipollina, tre bicchierini di Grappa, olio, sale, pepe. Tempo necessario circa un’ora, Difficoltà: OD Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità). Preparazione Dividere il pezzo di camoscio in quattro parti (ogni parte dovrà comprendere due costolette). Appiattire leggermente le costolette, togliere i nervetti e le pellicine e condirle con sale e pepe. Mettere al fuoco un capace tegame con qualche cucchiaio di olio; quando è ben caldo unirvi le costolette, cospargerle con la cipolla tritata finissima e farle rosolare a calore vivace; sgocciolarle ben dorate ma ancora rosate all’interno e disporle in un piatto riscaldato. Far rosolare in un tegame le testine di fungo con il burro e un pizzico di sale. Rimettere al fuoco il fondo di cottura della carne, unirvi la Grappa e lasciarla evaporare a calore vivo. Versare la salsa su Ile costolette e servire con i funghi. Abbinamento Vini Per l’abbinamento vino, si consiglia di scegliere un vino rosso piemontese, preferibilmente un vino prodotto con uve autoctone della zona, come il Nebbiolo, il Barolo o il Barbaresco. Questi vini sono caratterizzati da un sapore deciso e strutturato, con note di frutti di bosco e spezie, che si sposano bene con il gusto intenso e aromatico del camoscio. In generale, l’abbinamento vino-piatti dipende dai gusti personali, ma in questo caso è importante scegliere un vino rosso robusto e strutturato, capace di bilanciare la sapidità del camoscio e di creare un equilibrio armonioso tra il vino e il piatto. Accompagnare con Barolo o Barbaresco o Sassella o Recioto Amarone o Savuto o Dorgali Rosso.
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Maniero di Ajello, un breve resoconto delle giornate dei castelli su Orizzonte Savuto
Come consueto, ringraziamo per l’ospitalità Orizzonte Savuto, periodico del Comune di Altilia, diretto dal collega Piero Carbone. Orizzonte Savuto, anno II, n° 5 – 1 giugno 2024, pag. 15
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Costolette di camoscio alla Grappa
Le costolette di camoscio alla Grappa sono un piatto tipico della cucina alpina, in particolare della zona della Val d’Aosta in Italia. La ricetta prevede l’utilizzo di costolette di camoscio, una carne magra e gustosa, insaporita con la Grappa, un distillato di vinacce tipico della zona.
Le costolette vengono prima cotte in padella con burro e aglio, per poi essere sfumate con la Grappa e successivamente caramellate con zucchero e aceto balsamico. Questa preparazione conferisce alle costolette un sapore dolce e agrodolce allo stesso tempo, molto particolare e intenso.
Ingredienti per quattro persone
otto costolette di camoscio (tagliate dal carrè) acquistate in un sol pezzo,
quaranta grammi di burro,
due etti di testine di funghi,
una cipollina,
tre bicchierini di Grappa,
olio,
sale,
pepe.
Tempo necessario
circa un’ora,
Difficoltà: OD
Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità).
Preparazione
Dividere il pezzo di camoscio in quattro parti (ogni parte dovrà comprendere due costolette). Appiattire leggermente le costolette, togliere i nervetti e le pellicine e condirle con sale e pepe.
Mettere al fuoco un capace tegame con qualche cucchiaio di olio; quando è ben caldo unirvi le costolette, cospargerle con la cipolla tritata finissima e farle rosolare a calore vivace; sgocciolarle ben dorate ma ancora rosate all’interno e disporle in un piatto riscaldato.
Far rosolare in un tegame le testine di fungo con il burro e un pizzico di sale.
Rimettere al fuoco il fondo di cottura della carne, unirvi la Grappa e lasciarla evaporare a calore vivo. Versare la salsa su Ile costolette e servire con i funghi.
Abbinamento Vini
Per l’abbinamento vino, si consiglia di scegliere un vino rosso piemontese, preferibilmente un vino prodotto con uve autoctone della zona, come il Nebbiolo, il Barolo o il Barbaresco. Questi vini sono caratterizzati da un sapore deciso e strutturato, con note di frutti di bosco e spezie, che si sposano bene con il gusto intenso e aromatico del camoscio.
In generale, l’abbinamento vino-piatti dipende dai gusti personali, ma in questo caso è importante scegliere un vino rosso robusto e strutturato, capace di bilanciare la sapidità del camoscio e di creare un equilibrio armonioso tra il vino e il piatto.
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Costolette di camoscio alla Grappa
Costolette di camoscio alla Grappa
Le costolette di camoscio alla Grappa sono un piatto tipico della cucina alpina, in particolare della zona della Val d’Aosta in Italia. La ricetta prevede l’utilizzo di costolette di camoscio, una carne magra e gustosa, insaporita con la Grappa, un distillato di vinacce tipico della zona.
Le costolette vengono prima cotte in padella con burro e aglio, per poi essere sfumate con la Grappa e successivamente caramellate con zucchero e aceto balsamico. Questa preparazione conferisce alle costolette un sapore dolce e agrodolce allo stesso tempo, molto particolare e intenso.
Ingredienti per quattro persone
otto costolette di camoscio (tagliate dal carrè) acquistate in un sol pezzo,
quaranta grammi di burro,
due etti di testine di funghi,
una cipollina,
tre bicchierini di Grappa,
olio,
sale,
pepe.
Tempo necessario
circa un’ora,
Difficoltà: OD
Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità).
Preparazione
Dividere il pezzo di camoscio in quattro parti (ogni parte dovrà comprendere due costolette). Appiattire leggermente le costolette, togliere i nervetti e le pellicine e condirle con sale e pepe.
Mettere al fuoco un capace tegame con qualche cucchiaio di olio; quando è ben caldo unirvi le costolette, cospargerle con la cipolla tritata finissima e farle rosolare a calore vivace; sgocciolarle ben dorate ma ancora rosate all’interno e disporle in un piatto riscaldato.
Far rosolare in un tegame le testine di fungo con il burro e un pizzico di sale.
Rimettere al fuoco il fondo di cottura della carne, unirvi la Grappa e lasciarla evaporare a calore vivo. Versare la salsa su Ile costolette e servire con i funghi.
Abbinamento Vini
Per l’abbinamento vino, si consiglia di scegliere un vino rosso piemontese, preferibilmente un vino prodotto con uve autoctone della zona, come il Nebbiolo, il Barolo o il Barbaresco. Questi vini sono caratterizzati da un sapore deciso e strutturato, con note di frutti di bosco e spezie, che si sposano bene con il gusto intenso e aromatico del camoscio.
In generale, l’abbinamento vino-piatti dipende dai gusti personali, ma in questo caso è importante scegliere un vino rosso robusto e strutturato, capace di bilanciare la sapidità del camoscio e di creare un equilibrio armonioso tra il vino e il piatto.
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Bue alle noci al Bourgogne
Bue alle noci al Bourgogne
Il bue alle noci al Bourgogne è un piatto della cucina francese che prevede l’utilizzo di carne di manzo e di vino rosso Bourgogne per la preparazione.
Ingredienti per quattro persone
quattro fette spesse di bue di due etti o due etti e mezzo ciascuna,
otto noci sott’aceto,
una cipolla,
due spicchi d’aglio,
un mazzetto di prezzemolo,
poca farina,
un pizzico di maggiorana
mezzo litro di Bourgogne Rosso (o Cabernet del Trentino),
olio,
sale,
pepe.
Tempo necessario
circa due ore e mezzo.
Difficoltà: OD
Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità).
Preparazione
Far rosolare nell’olio le fette di carne, condirle con sale e pepe e sgocciolarle su un piatto.
Unire al fondo di cottura la cipolla affettata, farla appassire, incorporare un cucchiaio di farina, rimettere la carne nel recipiente e bagnarla con il vino; aggiungere la maggiorana, l’aglio e il prezzemolo tritati, coperchiare e cuocere per circa un’ora e mezzo a calore molto moderato. Mezz’ora prima di togliere dal fuoco unire le noci spezzettate e rimescolare bene.
Si consiglia di preparare questa vivanda molte ore prima di gustarla e di riscaldarla al momento di portarla. in tavola: la carne si insaporirà meglio nella salsa e diventerà più gustosa.
Abbinamento Vini
Per l’abbinamento vini per il bue alle noci al Bourgogne, è necessario scegliere un vino che sia in grado di valorizzare il sapore intenso della carne, ma anche di bilanciare la sua sapidità. Il Bourgogne è un vino rosso prodotto nella regione della Borgogna in Francia, che si caratterizza per la sua struttura e il suo aroma fruttato.
Ecco alcune opzioni di vini rossi da abbinare al bue alle noci al Bourgogne:
Bourgogne Pinot Noir: questo vino è il compagno ideale per il bue alle noci al Bourgogne, grazie alla sua struttura e al suo aroma fruttato che ben si sposa con il sapore deciso della carne di manzo.
Gevrey-Chambertin: un altro vino prodotto nella regione della Borgogna, che si adatta bene al bue alle noci grazie alla sua struttura tannica e al profumo di frutti rossi.
Nuits-Saint-Georges: un vino prodotto nella regione della Borgogna, dal sapore complesso e armonioso, con note di frutta matura e spezie.
In generale, è possibile optare per un vino rosso strutturato e complesso, in grado di valorizzare il sapore deciso del bue alle noci e creare un abbinamento equilibrato e armonioso.
Si può accompagnare con Cabernet del Trentino o Barbera d’Asti o Inferno o Nipozzano o Savuto o Corvo Rosso di Casteldaccia.
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Bue alle noci al Bourgogne
Bue alle noci al Bourgogne
Il bue alle noci al Bourgogne è un piatto della cucina francese che prevede l’utilizzo di carne di manzo e di vino rosso Bourgogne per la preparazione.
Ingredienti per quattro persone
quattro fette spesse di bue di due etti o due etti e mezzo ciascuna,
otto noci sott’aceto,
una cipolla,
due spicchi d’aglio,
un mazzetto di prezzemolo,
poca farina,
un pizzico di maggiorana
mezzo litro di Bourgogne Rosso (o Cabernet del Trentino),
olio,
sale,
pepe.
Tempo necessario
circa due ore e mezzo.
Difficoltà: OD
Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità).
Preparazione
Far rosolare nell’olio le fette di carne, condirle con sale e pepe e sgocciolarle su un piatto.
Unire al fondo di cottura la cipolla affettata, farla appassire, incorporare un cucchiaio di farina, rimettere la carne nel recipiente e bagnarla con il vino; aggiungere la maggiorana, l’aglio e il prezzemolo tritati, coperchiare e cuocere per circa un’ora e mezzo a calore molto moderato. Mezz’ora prima di togliere dal fuoco unire le noci spezzettate e rimescolare bene.
Si consiglia di preparare questa vivanda molte ore prima di gustarla e di riscaldarla al momento di portarla. in tavola: la carne si insaporirà meglio nella salsa e diventerà più gustosa.
Abbinamento Vini
Per l’abbinamento vini per il bue alle noci al Bourgogne, è necessario scegliere un vino che sia in grado di valorizzare il sapore intenso della carne, ma anche di bilanciare la sua sapidità. Il Bourgogne è un vino rosso prodotto nella regione della Borgogna in Francia, che si caratterizza per la sua struttura e il suo aroma fruttato.
Ecco alcune opzioni di vini rossi da abbinare al bue alle noci al Bourgogne:
Bourgogne Pinot Noir: questo vino è il compagno ideale per il bue alle noci al Bourgogne, grazie alla sua struttura e al suo aroma fruttato che ben si sposa con il sapore deciso della carne di manzo.
Gevrey-Chambertin: un altro vino prodotto nella regione della Borgogna, che si adatta bene al bue alle noci grazie alla sua struttura tannica e al profumo di frutti rossi.
Nuits-Saint-Georges: un vino prodotto nella regione della Borgogna, dal sapore complesso e armonioso, con note di frutta matura e spezie.
In generale, è possibile optare per un vino rosso strutturato e complesso, in grado di valorizzare il sapore deciso del bue alle noci e creare un abbinamento equilibrato e armonioso.
Si può accompagnare con Cabernet del Trentino o Barbera d’Asti o Inferno o Nipozzano o Savuto o Corvo Rosso di Casteldaccia.
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Bue alle noci al Bourgogne
Bue alle noci al Bourgogne
Il bue alle noci al Bourgogne è un piatto della cucina francese che prevede l’utilizzo di carne di manzo e di vino rosso Bourgogne per la preparazione.
Ingredienti per quattro persone
quattro fette spesse di bue di due etti o due etti e mezzo ciascuna,
otto noci sott’aceto,
una cipolla,
due spicchi d’aglio,
un mazzetto di prezzemolo,
poca farina,
un pizzico di maggiorana
mezzo litro di Bourgogne Rosso (o Cabernet del Trentino),
olio,
sale,
pepe.
Tempo necessario
circa due ore e mezzo.
Difficoltà: OD
Nota: il grado di difficoltà delle ricette è espresso con i simboli D (facile esecuzione), OD (media difficoltà), ODO (ricetta che richiede una certa abilità).
Preparazione
Far rosolare nell’olio le fette di carne, condirle con sale e pepe e sgocciolarle su un piatto.
Unire al fondo di cottura la cipolla affettata, farla appassire, incorporare un cucchiaio di farina, rimettere la carne nel recipiente e bagnarla con il vino; aggiungere la maggiorana, l’aglio e il prezzemolo tritati, coperchiare e cuocere per circa un’ora e mezzo a calore molto moderato. Mezz’ora prima di togliere dal fuoco unire le noci spezzettate e rimescolare bene.
Si consiglia di preparare questa vivanda molte ore prima di gustarla e di riscaldarla al momento di portarla. in tavola: la carne si insaporirà meglio nella salsa e diventerà più gustosa.
Abbinamento Vini
Per l’abbinamento vini per il bue alle noci al Bourgogne, è necessario scegliere un vino che sia in grado di valorizzare il sapore intenso della carne, ma anche di bilanciare la sua sapidità. Il Bourgogne è un vino rosso prodotto nella regione della Borgogna in Francia, che si caratterizza per la sua struttura e il suo aroma fruttato.
Ecco alcune opzioni di vini rossi da abbinare al bue alle noci al Bourgogne:
Bourgogne Pinot Noir: questo vino è il compagno ideale per il bue alle noci al Bourgogne, grazie alla sua struttura e al suo aroma fruttato che ben si sposa con il sapore deciso della carne di manzo.
Gevrey-Chambertin: un altro vino prodotto nella regione della Borgogna, che si adatta bene al bue alle noci grazie alla sua struttura tannica e al profumo di frutti rossi.
Nuits-Saint-Georges: un vino prodotto nella regione della Borgogna, dal sapore complesso e armonioso, con note di frutta matura e spezie.
In generale, è possibile optare per un vino rosso strutturato e complesso, in grado di valorizzare il sapore deciso del bue alle noci e creare un abbinamento equilibrato e armonioso.
Si può accompagnare con Cabernet del Trentino o Barbera d’Asti o Inferno o Nipozzano o Savuto o Corvo Rosso di Casteldaccia.
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