#Rocchetta e Croce
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lospeakerscorner · 8 months ago
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Il Cammino di San Francesco Caracciolo
Domenica 5 maggio Rocchetta e Croce in festa accoglie i turisti-pellegrini nel nome di San Francesco Caracciolo  Una nuova tappa di Alla scoperta dei luoghi del Cammino di San Francesco Caracciolo, una manifestazione di religiosità e turismo esperenziale di sei comuni dell’Alto Casertano in programma domenica 5 maggio.  Rocchetta e Croce ospiterà varie attività che si intrecciano con il Festival…
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lamilanomagazine · 7 months ago
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Rocchetta e Croce: va a fuoco la casa, Carabiniere libero dal servizio porta in salvo la proprietaria 89enne
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Rocchetta e Croce (Caserta): va a fuoco la casa, Carabiniere libero dal servizio porta in salvo la proprietaria 89enne Le fiamme innescate dalla combustione accidentale della canna fumaria installata nell'abitazione di una 89enne stavano allargandosi al tetto della casa, con serio pericolo per i suoi abitanti. Erano da poco passate le 19.30 di del 14 maggio quando un Carabiniere Forestale, libero dal servizio e in visita ai genitori nel piccolo centro di Rocchetta e Croce, nel casertano, si è accorto dell'intensa coltre di fumo e delle fiamme che stavano divampando sul tetto di un'abitazione vicina. Con l'aiuto di una conoscente ha subito raggiunto la casa dove l'89enne del luogo, incurante del pericolo, stava discutendo animatamente con la figlia 60enne che cercava inutilmente di convincerla ad allontanarsi dal camino e uscire. Dopo essere entrato in casa il carabiniere si è accorto che il camino era ancora acceso e, senza temporeggiare, ha spiegato all'anziana che doveva uscire immediatamente. Con l'aiuto della vicina e della figlia è riuscito così ad accompagnarla al sicuro nel vicino cortile. Pochi minuti dopo sono intervenuti sul posto i sanitari del Servizio "118" che hanno accertato le buone condizioni di salute delle due donne. L'incendio, che nel frattempo era riuscito a distruggere parzialmente la copertura in legno del tetto, è stato domato da una squadra dei Vigili del fuoco di Teano.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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tifatait · 2 years ago
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Case e appartamenti in vendita a Rocchetta e Croce con 3 camere - Trovit | case.trovit.it
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my-claudio-gobbi · 6 years ago
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Il servizio di Claudio Gobbi su Liberoquotidiano, un omaggio al “Leonardo da Vinci” dell’Ippica. Misconosciuto in Patria come tanti grandi italiani in un momento storico in cui si parla tanto di italianità, ma si dimentica la storia gloriosa di chi ha fatto grande il Paese.
Il testo completo
Il 2019 è l’anno in cui ricorre il 150mo anniversario della nascita di #Federico Tesio, (Torino nel 1869 – Milano 1954), un piemontese che fece base a Milano e che la grande borghesia cittadina che allora era in prima fila nel mondo ippico internazionale, aveva adottato. Ma chi era questo personaggio che ha fatto immensamente grande l’ippica italiana nel mondo? Di lui si è persa qualsiasi memoria. E della sua più celebre creazione ippica, il ricordo è sbiadito. Il cavallo aveva il nome di un oscuro pittore dell’Ottocento, come ebbe a dire Luigi Gianoli, una delle firma più prestigiose del giornalismo italiano. Si chiamava Ribot, il più grande campione del galoppo mondiale del secolo scorso, di cui Tesio era il creatore, allevatore e proprietario di cui concepì l’incrocio tra Tenerani, vincitore delle Queen Elizabeth Stakes e della Goodwood Cup e Romanella (da El Greco), una bizzarra cavalla che aveva problemi alle gambe. Ma di quest’uomo che fece di Milano – San Siro, la sua città d’adozione, solo rare tracce hanno celebrato il genio del galoppo internazionale di cui ebbe a dire Lord Rosebery: “Nessuno in questo secolo ha influenzato più di lui e di Lord Derby l’allevamento del purosangue”. Non una riga è stata scritta sui più importanti quotidiani sportivi. Nessuna immagine televisiva lo ha ricordato e soprattutto ha ricordato la sua opera che ha trasceso i confini per approdare a livello internazionale. Tesio nel cuore degli appassionati e in qualsiasi paese che non sia l’Italia, è celebrato, ricordato con premi a lui intitolati, programmi di genetica, convegni. Perché Tesio è stato il padre della seconda nascita del cavallo da corsa, del purosangue inglese che prima del suo avvento, era relegato a una disputa tra inglesi e francesi e che lui fece diventare planetario. Un operazione compiuta a cavallo tra gli anni trenta e cinquanta quando fece nascere tre campioni assoluti: Donatello II (1934) e secondo di Gran Prix de Paris, Nearco (1935) che questa corsa la vinse nel ‘39, e Ribot (1952) vincitore di due Arc de Triomphe e di una King George, mica uno scherzo! I primi due dopo la disputa del Gran Prix de Paris furono ceduti a farm inglesi per le astronomiche cifre di allora rispettivamente a 40.000 e 60.000 sterline. Ribot, per 1 milione di dollari agli americani dopo che era già stato il padre di un altro vincitore di Arc de Triomphe, l’immenso Molvedo. Allevati a Dormello sul Lago Maggiore, erano allenati a Milano-San Siro, dove aveva sede il quartier generale della scuderia.
La lunga carriera ippica di questo allevatore/proprietario che soleva dare ai suoi cavalli i nomi di pittori e scultori clebri, la cui giubba era bianca, croce di St Andrea rossa, berretto rosso, era iniziata nel 1911 con la vittoria nel Derby italiano di Guido Reni. Poi non smise più di vincere una quantità infinita di Derby, ben 22 e di corse internazionali. Parigi-Longhamp, Maison Lafitte, Ascot, Goodwood erano le mete preferite dove inviare i suoi campioni a vincere montati da fantini italiani che si chiamavano Gubellini ed Enrico Camici, due mostri sacri del galoppo internazionale. Sposò donna Lidya di Fiori di Serramezzana, sua compagna di vita e consigliera, che lo lasciò durante gli anni della Prima Guerra Mondiale per arruolarsi nel corpo delle crocerossine, per poi tornare al suo fianco nella gestione dell’allevamento a Dormello sul lago Maggiore. Si dice sia stata lei a decider gli incroci che poi produssero grandi cavalla che diedero lustro al mondo ippico internazionale, ma queste sono, forse, malignità.
Furono immensi i capitali che profuse per produrre i grandi campioni del galoppo. Tanto che negli anni trenta dovette far ricorso a quelli dei marchesi Incisa della Rocchetta che diedero grande impulso all’allevamento. Da qui il cambio del marchio della scuderia che diventò Dormello Olgiata dai nomi delle tenute dove venivano allevati i cavalli mentre precedentemente Testo correva con il nome proprio. La grandiosità di questo allevatore/proprietario sta nel fatto nell’aver creato non solo tre campioni delle piste che avrebbero rivoluzionato il sistema corse internazionale che all’epoca era basato in Europa sulle lunghe distanze, mentre al contrario negli Stati Uniti venivano privilegiate quelle brevi. Ma soprattuto nell’aver allevato quei Donatello II, Nearco, Ribot che sarebbero poi diventati i capostipiti della razza purosangue nel mondo. Tesio con questi stalloni, ha dato uniformità all’allevamento del cavallo da corsa a livello internazionale. É stato soprattutto Nearco che ha influenzato enormemente il mondo del purosangue. Oggi i nove decimi dei cavalli che corrono sulle piste di tutto il mondo nascono in linea diretta maschile da questo capostipite. Mentre nelle genealogie dei restanti non esiste cavallo che non porti in se il sangue di questo campione. Fu definito il “Leonardo da Vinci dell’ippica, o più semplicemente “il mago di Dormello”, dal nome dell’allevamento dove produceva i campioni coadiuvato dalla consorte, donna Lydia.
Nelle foto: da sx Tesio in età avanzata, Ribot condotto alla premiazione dopo il trionfo nel Gp del Jockey Club a Milano, Ugo Penco (a sx) con Enrico Camici, Enrico Camici con Tesio che da gli ordini prima di una corsa
Tesio a 150 anni dalla nascita nel servizio di Liberoquotidiano Il servizio di Claudio Gobbi su Liberoquotidiano, un omaggio al "Leonardo da Vinci" dell'Ippica. Misconosciuto in Patria come tanti grandi italiani in un momento storico in cui si parla tanto di italianità, ma si dimentica la storia gloriosa di chi ha fatto grande il Paese.
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tmnotizie · 6 years ago
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VILLA ROSA Lo stabilimento balneare Club 28 di Villa Rosa ha ospitato la prima selezione di Miss Italia 2019 nella provincia di Teramo. La serata ha richiamato un folto pubblico, composto in gran parte da turisti che già affollano la nota località turistica della riviera teramana. La vittoria �� andata alla diciottenne di Spoltore Ludovica Cerasi, che ha bissato in pochi giorni la prima affermazione che aveva conquistato nella selezione di Vasto, impreziosita dalla presenza come presidentessa di giuria di Valeria Marini.
La bella Ludovica ha conquistato la fascia di Miss Club 28. Al secondo posto, con il titolo di Miss Rocchetta Bellezza, si è piazzata Giovanna Morcone, 20 anni di Roseto, seguita dall’altra ventenne Greta Torzolini di Alba Adriatica, da Michela Mucciante, 23 anni di S. Giovanni Teatino, dalla ventiduenne di Tolentino Sara Passarini e dall’anconetana venticinquenne Sara Labidi.
Ad allietare la serata ha provveduto il cantante piceno Andrea Petrucci che ha cantato due brani, molto graditi dal pubblico che non ha mancato di applaudirli a scena aperta. Andrea, figlio di arquatani, è messaggero di forza e speranza delle popolazioni colpite dal sisma, nel quale anch’egli ha person una sua parente e da settembre del 2017 è testimonial per Ascoli Piceno della campagna nazionale ”Io non rischio” organizzata da Croce Rossa Italiana, Protezione Civile e Guardia Nazionale Ambientale. Nel febbraio 2018 esce il video di ‘’Polvere e sassi nel cuore ‘’, le cui immagini e la musica lasciano senza parole il pubblico.
«La finale regionale delle Marche – ha detto il patron Mimmo Del Moro – si svolgerà questa volta a Loreto nella serata del 23 agosto, mentre quella abruzzese è stata confermata a Roccaraso per il giorno dopo. Abbiamo già una quarantina di serate confermate, con il debutto di Scorcelletti e il graditissimo ritorno di Acquasanta Terme. A San Benedetto, oltre che da noi al Club 23, sfileremo ai Bagni Andrea, ma mi dispiace di non riuscire a organizzare una serata nel centro di San Benedetto o a Porto d’Ascoli.
Abbiamo già definito alcune finali regionali di fascia, come Miss Miluna Marche a Servigliano, Miss Rocchetta Bellezza a Caldarola, Miss Sport a Porto Potenza Picena, Miss Cinema a Numana, ma anche a Colonnella dove eleggeremo Miss Eleganza Abruzzo».
Per iscriversi alle prossime selezioni del concorso basta recarsi sul sito www.missitalia.it oppure contattare l’agenzia Pai di San Benedetto del Tronto, esclusivista per Marche e Abruzzo ai numeri di telefono 0735/85785 o 0735/781537, oppure inviando una e-mail all’indirizzo [email protected] .
Agli stessi recapiti possono rivolgersi amministrazioni comunali, Pro Loco, locali pubblici e associazioni di ogni tipo per richiedere di ospitare la carovana della bellezza griffata Miss Italia.
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arounditaly-blog · 6 years ago
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La Cultura di Molise
In Molise sono assai diffuse le tradizioni di carattere religioso quali le processioni, come quelle del venerdì santo di Campobasso e di Isernia con la sfilata degli incappucciati, il Festival dei Misteri di Campobasso, la regata di San Basso a Termoli (CB), la solenne processione di San Nicandro a Venafro (IS) caratterizzata dal canto dell'inno, la processione di Capracotta (IS) in onore della Madonna di Loreto ogni tre anni, la festa del grano in onore di Sant'Anna a Jelsi (CB), la festa in onore di Santa Cristina a Sepino(CB), la sfilata dei carri di San Pardo a Larino (CB), i carri di Sant'Antonio e l'ultimo sabato di aprile a Santa Croce di Magliano (CB), la festa e il fuoco di Sant'Antonio Abate il 17 gennaio a Palata (CB), Colli a Volturno (IS) e Colletorto (CB), la storica carrese del 30 aprile di San Leo i tradizionali altari di San Giuseppe e la festa di San Biagio a San Martino in Pensilis (CB) nel basso Molise, oltre al caratteristico "Volo dell'angelo" del 1 e 2 luglio a Vastogirardi (IS). Dal punto di vista prettamente folkloristico si segnala il Festival della Zampogna di Scapoli (IS), l'Eddie Lang Jazz Festival che si svolge nella cornice del castello Pignatelli di Monteroduni (IS), il Macchia Blues a Macchia d'Isernia, la Pezzata a Capracotta (IS), la 'Ndocciata di Agnone (IS), il Bonefro Rock Festival, la tartufata a Miranda (IS), la festa dell'uva a Riccia (CB), la Via Dolorosa a Colli a Volturno (IS), a Rocchetta a Volturno (IS) e Il ballo dell'orso a Jelsi (CB).
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tifatait · 2 years ago
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Reportweb - Cronaca - Denunciata una persona per aver provocato due incendi boschivi a Rocchetta e Croce | www.reportweb.tv
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