#Pozzo dei desideri
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Sei tu
la mia luna
nel pozzo
Lo specchio
Dei miei desideri.
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I colori dei cipressi in primavera stanno cambiando sfumature,
Le farfalle stanno perdendo le ali,
Tutto si muove al contrario.
Un labirinto di sassi e fango,
Scende in un cerchio nel sottosuolo.
Linfa vitale assuefatta da un pozzo
Di desideri maledetti.
Tolgo la vita come fosse un vestito
Che mi sta troppo stretto.
I caldi colori d'autunno mi abbracciano
Soffocandomi di amore inesistente.
Salendo la scale per il grattacielo
Finisco in una soffitta polverosa
La nebbia mi contorna
Come una corona.
Un altro passo e sono nel paradiso degli ignavi.
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LEGEND ARMOR FALLING STARS GOD OF WAR RAGNAROK #shortsyoutube #ps5 #youtubegamingchannel
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Uma del Mondo di Sotto
Una ragazza vichinga che cade in un pozzo dei desideri e disimpara a desiderare. Un ragazzo di oggi che scopre l’amore e che non sempre puoi avere ciò che desideri. Cosa avranno in comune? Un’incredibile avventura nel “Mondo di Sotto”. “Attenta a cosa desideri perché potrebbe avverarsi. Ma attenta anche a non dimenticare cosa desideri davvero, perché potresti perderti!” Uma vorrebbe solo…
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Hot Milk - I Just Wanna Know What Happens When I'm Dead, traduzione testi
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Mi sono svegliata da un brutto sogno Ho questa sensazione da quando avevo 13 anni Ho cercato di dimenticare il mondo che avevo visto, ma quest’incubo era la realtà
(da: The Good Life)
1. Hot Milk – I Just Wanna Know What Happens When I’m Dead, traduzione
Voglio solo sapere cosa succede quando muoio Coltelli a farfalla che sono vivi e mi squarciano le viscere
Fammi dormire soffocandomi oppure cantami una ninnananna lucida
Perché quando chiudo gli occhi la notte, poi mi sveglierò?, morirò?
Raccontami un’altra bugia, almeno penso che va tutto bene Dentro l’ignoto, sulla mia lapide Voglio solo sapere cosa succede quando muoio
Vivo in mezzo a un’epidemia nella mente
La mia pelle e le mie ossa sono solo una casa in affitto?
Perché voglio solo sapere cosa succede quando muoio Mi controllo i parametri vitali per sapere se ci sono ancora
Impulsi cerebrali dalle tombe che ti perseguitano e non scompaiono mai
Se non ho altro che questa pelle pallida, via libera al sangue e al sudore
Voglio proprio fare di tutto e fare l’insubordinato Dentro l’ignoto, sulla mia lapide Voglio solo sapere cosa succede quando muoio
Vivo in mezzo a un’epidemia nella mente
La mia pelle e le mie ossa sono solo una casa in affitto?
Perché voglio solo sapere cosa succede quando muoio Voglio solo sapere cosa succede quando muoio
Vivo in mezzo a un’epidemia nella mente
La mia pelle e le mie ossa sono solo una casa in affitto?
Perché voglio solo sapere cosa succede quando muoio 2. Hot Milk – Woozy, traduzione
Frastornata Sono spacciato? Ed è finita?
Vi prego, liberatemi da questa perfetta paranoia
Ho fatto la cazzata: l’ho fatto succedere di nuovo… oh, cazzo
Spingo giù apposta spilli che s’infilano straziantemente
La sertralina mi fa sentire frastornata
Ho fatto la cazzata: l’ho fatto succedere di nuovo E sono da solo, completamente a terra
Annebbiato… vieni a salvarmi Non riesco a muovermi, affogo
Spettacoli amareggianti mi hanno strappato via il tuono
Ho fatto la cazzata: l’ho fatto succedere di nuovo
Sono un colpo di frusta, un incidente, disordini dopo il disastro
Brutti sogni, impuro, veleno nel vaccino
Ho fatto la cazzata: l’ho fatto succedere di nuovo E sono da sola, completamente a terra
Annebbiata… vieni a salvarmi Non pensavo di diventare una masochista
Giuro che questa cosa proprio non me la sono cercata
Le emozioni di plastica e le pillole degenerano nella mia anarchia
Le altezze da vertigini e le viste appannate
Danno dipendenza ma fanno male al punto giusto
L’unica cosa che mi fa sentire a casa è la mia anarchia E sono da solo, completamente a terra
Annebbiato… vieni a salvarmi Ho fatto di nuovo la cazzata
Emozioni di plastica e pillole che si dissolvono
Non riesco a fermarmi, è come se morissi di fame
Mi fa sentire a casa la mia anarchia 3. Hot Milk – The Good Life, traduzione
La bella vita Mi sono svegliata da un brutto sogno
Ho questa sensazione da quando avevo 13 anni
Ho cercato di dimenticare il mondo che avevo visto, ma quest’incubo era la realtà
Venditi in cambio di valuta per possedere le azioni di questa finta estasi
Incompleto e in un sonno profondo, prigioniero con una mentalità da uniforme La vuoi una fetta della bella vita?
Piccole bugie e fantasia in un paradiso
La vuoi una fetta della bella vita?
Io lascio stare, io lascio stare, stare Il tuo futuro mettilo in un pozzo dei desideri e spera di riempire il tuo corpo vuoto
Basta che non ti dimentichi di fare come ti dicono, sennò ti ritrovi sepolto e freddo
Tutti i tuoi sogni di pane e giochi circensi sono la romanticizzazione di un regime rivolto al passato
Perdi pian piano l’appetito quando ti obbligano a nutrirti della morale di una citazione La vuoi una fetta della bella vita?
Piccole bugie e fantasia in un paradiso
La vuoi una fetta della bella vita?
Io lascio stare, io lascio stare Perché nuoti nel mare di bugie della tua perfetta ipocrisia
Le menti distorte vedono solo quello che vogliono vedere
La vuoi una fetta della bella vita?
Io lascio stare, io lascio stare Okay, statemi a sentire, che adesso ho qualcosa da dire, cazzo
E sì, siamo incazzati, ma potete dire che non ne abbiamo motivo?
Perché io non ci voglio vivere in un mondo moderno in cui l’amore è morto e ci vendono le menti
Ma quindi la vuoi una fetta della bella vita?
Piccole bugie e fantasia in un paradiso La vuoi una fetta della bella vita?
Piccole bugie e fantasia in un paradiso
La vuoi una fetta della bella vita?
Io lascio stare, io lascio stare, stare 4. Hot Milk – I Think I Hate Myself, traduzione
Penso di odiarmi Io penso di odiare me stesso, e nessun altro
E tutti i miei sogni a occhi aperti mi fanno finire all’inferno
E tutti i miei amici se ne sono andati di nuovo
È vera questa cosa o è tutto frutto della mia mente? Mi sento ancora viva o è solo la botta che è salita?
Sono ancora qui che mi sveglio e comincio a fumare
Cercando di convincermi che sto bene
Non so proprio cosa sto facendo al momento
Fingo finché non arrivo ai miei scopi perché non so come si fa
Sono ancora qui che mi sveglio e comincio a fumare
Ma a mia mamma dico che sto bene Ma che diavolo mi succede?
Mi sento a casa al cimitero Io, io odio me stesso, e nessun altro
E tutti i miei sogni a occhi aperti mi fanno finire all’inferno
E tutti i miei amici se ne sono andati di nuovo
È vera questa cosa o è tutto frutto della mia mente? Sarà poi un grave reato se a volte mi odio?
Fumo e mi soffoco, ma tiro solo a campare
Datemi pure del cleptomane alla vaniglia
Rubo ai ricchi e non restituisco mai nulla
Fumo ancora e mi soffoco, ma a mio padre dico che sto bene Te l’ho detto una volta, te l’ho detto due
Segui il mio consiglio, sono una tipa strana
La realtà è cruda, io cerco di essere gentile
Perché tu non vuoi andare dove voglio andare io
Vedo ultra-violento dal pavimento del bagno
Cerco di accontentarmi ma voglio sempre di più
Fumo ancora e mi soffoco, mi sento viva? Io, io odio me stesso, e nessun altro
E tutti i miei sogni a occhi aperti mi fanno finire all’inferno
E tutti i miei amici se ne sono andati di nuovo
È vera questa cosa o è tutto frutto della mia mente? Giuro sulla mia vita, che il cielo mi fulmini
Sono viva o provo meno sensazioni?
Datemi sesso e sigarette
Colpevole, sono preoccupato di cosa succederà quando morirò
Sono vivo o provo meno sensazioni?
È vera questa cosa o frutto della mia mente? E io, io odio me stesso, e nessun altro
E tutti i miei sogni a occhi aperti mi fanno finire all’inferno
E tutti i miei amici se ne sono andati di nuovo
È vera questa cosa o è tutto frutto della mia mente?
E io, io odio me stesso, odio me stesso, odio me stesso 5. Hot Milk – Split Personality, traduzione
Sdoppiamento della personalità Sono una sociopatica con un piccolo debole per la chetamina
(Problematico con un debole per le situazioni drammatiche)
Manny mi ha fatta bagnare, ma non mi farà mai ripulire
(Ostentazione cinematografica di fanatici)
Posso dissiparmi in uno stato di 808 dove l’amore e l’odio sono strisce su un vassoio?
Come fai a scegliere se hai il cervello tagliato a metà?
Perché sono stato sedotto facendo amicizia col cappio Sedatemi, sono stufa di stare sveglia
Tenetemi ferma e mettetemi in stato di sedazione
Che questo sdoppiamento della personalità è il nemico che ho dentro Ho bisogno di uno o due secondi per una rivoluzione interiore
(Ho la mente che vaga, cerco di nasconderlo)
Un sangue dal naso nucleare non è mai la soluzione
(Sintomatico di abitudini poco salutari)
Ragni si diffondono dalle profondità della mia testa
Zampettano e bisbigliano, vogliono essere nutriti
Spingimi in bocca spille da balia per i miei peccati
Ho le mani sporche adesso?
Devo sbiancarmi la pelle? Sedatemi, sono stufa di stare sveglia
Tenetemi ferma e mettetemi in stato di sedazione
Che questo sdoppiamento della personalità è il nemico dentro
Sedatemi, sono stufa di stare sveglia
Tenetemi ferma e mettetemi in stato di sedazione
Che questo sdoppiamento della personalità è il nemico che ho dentro
Il nemico che ho dentro Nascondo il mio lato oscuro, non lo nota nessuno
Narcotizzami per superare questo inferno vivente
Non è che sento il dolore: ce l’ho proprio dentro
Cantami qualcosa per farmi riaddormentare Sedatemi, sono stufa di stare sveglia
Tenetemi ferma e mettetemi in stato di sedazione
Che questo sdoppiamento della personalità è il nemico dentro
Sedatemi, sono stufa di stare sveglia
Tenetemi ferma e mettetemi in stato di sedazione
Che questo sdoppiamento della personalità è il nemico dentro
Sedatemi, sono stufa di stare sveglia
Tenetemi ferma e mettetemi in stato di sedazione
Che questo sdoppiamento della personalità è il nemico che ho dentro
È il nemico che ho dentro
#hot milk#i just wanna know what happens when i'm dead#woozy#the good life#i think i hate myself#split personality
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Scoprire i Segreti di una Disinfezione Efficace dei Pozzi Neri
Sei alla ricerca di servizi di pronto intervento spurgo a Roma per garantire un sistema settico pulito e funzionante? Se sì, sei nel posto giusto! Offriamo soluzioni su misura per mantenere il tuo sistema settico in condizioni ottimali. La nostra azienda è specializzata in servizi di pronto intervento spurgo a Roma e offre competenza, esperienza e professionalità per risolvere qualsiasi problema legato ai pozzi neri. Scopriamo insieme i vantaggi di una disinfezione adeguata per il tuo impianto settico.
La Necessità della Disinfezione
Molte persone tendono a trascurare la disinfezione dei pozzi neri, considerandola un passo superfluo. In realtà, la disinfezione è un'attività essenziale per garantire l'igiene e la sicurezza del sistema. I pozzi neri accumulano rifiuti organici e batteri nocivi nel tempo, e senza una corretta pulizia e disinfezione, possono diventare un terreno fertile per germi e agenti patogeni. Ciò non solo mette a rischio la salute della tua famiglia e della comunità, ma può anche causare problemi più gravi al sistema settico, portando a costosi interventi di riparazione.
I Vantaggi di una Disinfezione Professionale
La nostra azienda di pronto intervento a Roma comprende l'importanza della disinfezione per la salute pubblica e l'ambiente. Ecco alcuni vantaggi di affidarti ai nostri esperti:
Pulizia Profonda: Utilizziamo attrezzature all'avanguardia per rimuovere completamente i rifiuti e i depositi accumulati all'interno del tuo pozzo nero. Una pulizia profonda riduce il rischio di intasamenti e malfunzionamenti.
Disinfezione Efficace: I nostri professionisti impiegano metodi di disinfezione sicuri ed efficaci per eliminare batteri, virus e altri organismi nocivi presenti nel sistema. Questo contribuisce a garantire la qualità dell'acqua sotterranea e a ridurre i rischi per la salute.
Risparmio di Tempo e Denaro: Affidarsi a specialisti del settore ti consente di risparmiare tempo e denaro a lungo termine. Una disinfezione periodica evita costosi interventi di emergenza e prolunga la vita utile del sistema settico.
Il Nostro Impegno per la Sicurezza e l'Ambiente
La sicurezza dei nostri clienti e la tutela dell'ambiente sono le nostre priorità assolute. Tutti i nostri servizi di spurgo a Roma sono eseguiti nel rispetto delle normative ambientali e sanitarie. Utilizziamo prodotti biodegradabili e metodi sostenibili per minimizzare l'impatto sul pianeta. Siamo certi che, dopo aver compreso l'importanza della disinfezionedei pozzi neri, desideri garantire il benessere della tua famiglia e della comunità. La nostra azienda è pronta ad assisterti con servizi di pronto intervento spurgo a Roma, offrendo una soluzione completa per il tuo sistema settico. Contattaci oggi stesso 0686356937 per saperne di più sui nostri servizi e visita il nostro sito web https://serviziurgentiroma.it/pronto-intervento-spurgo/disinfezione-dei-pozzi-neri/ se desideri ulteriori informazioni sui nostri servizi.
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E non la voglio una persona simile a me, e non la voglio neanche diversa. Forse vorrei solo qualcuno che mi abbracci la notte, senza dire una parola; sentire il suo fiato sul collo mentre mi stringe, mi suda addosso, mi cancella i sogni. Per sentirmi di nuovo piccola, ma non indifesa. Per avere meno paura quando le luci sono spente, quando i pensieri si arrampicano dallo stomaco alla testa, m'incoronano "regina dei ricordi distorti". Perché di ricordi ne ho milioni, ma li confondo al buio; sono ricordi stanchi, bugiardi, si travestono da ricordi troppo felici, o troppo tristi, e mi pungono la schiena, la gola, singhiozzano via. E bisogna spingerli giù, quelli che rimangono, giù di nuovo nello stomaco, in quel pozzo nero di desideri e passione dimenticata, dove "se non si vede, non fa male". E così si riesce a dormire. Perché l'indomani ci si sveglia alle 6.30, si lavora, non c'è tempo, non c'è tempo... non c'è. E conviene, non avere tempo per lasciarsi troppo andare. Vedi? Vedi quanto sarebbe diverso se in un abbraccio lungo una notte potessi essere di nuovo piccola, ma non indifesa?
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Acquisto confermato
Ho confermato l'acquisto di un libro, uscito nel '99, da lunghi mesi presente nel mio pozzo dei desideri. Perché amo il Sud, i fantasmi e le leggende di Napoli, l'intrico torbido e colorito della Storia dai Greci ai Borboni.
Amo il teatro e le rappresentazioni che scavano nelle motivazioni inconsce fino alla più crudele sincerità. Ricerco il grottesco e lo sgradevole che catturino l'attenzione con la loro potente simbologia.
S'intitola L'ospite della vita e spero che non deluda le mie aspettative. Lo attenderò per una ventina di giorni perché la sua disponibilità è incerta (esaurito, in molti siti).
Attendo un'opera d'arte che si faccia ricordare, insomma.
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Se ogni giorno cade all’interno di ogni notte, esiste un pozzo in cui la luce è imprigionata.Abbiamo bisogno di sederci sul bordo del pozzo dell’oscurità e pescare la luce caduta, con pazienza.
Pablo Neruda
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Mi ci vuole il pozzo dei desideri che si avverino.
cywo
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sono pervasa da un tepore che nemmeno il sole riesce a lasciarmi addosso, è strano ma bello, sfiora la mia pelle con leggerezza lasciando dei segni sul mio corpo; carezze taglienti che non fanno soffrire nessuno dei due, il nostro sangue si mescola creando un pozzo di desideri che svanirà prima o poi.
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Benvenuti nella Locanda del Goblin impennato
Benvenuti nella locanda della Prima Ostessa, Nerill dalle bianche gote -anche conosciuta come la Principessa dei Barbari- inaugurata nell’anno 1060 del Regno.
Nim Drog Drig, goblin di campagna, che tanto desiderava una sposa umana, rapì all’amore della sua tribù la bella Nerill, figlia del re barbaro Tamcor il Selvaggio.
Oltremodo ricco e già padrone della Taverna del Rospo, Nim Drog Drig indisse sontuosi festeggiamenti invitando tutto il villaggio di Rosprum allo sposalizio.
Quando il primo giorno di festeggiamenti stava per volgere al termine, temendo per l'imminente minaccia alla sua purezza, Nerill chiese al suo sposo, come dono di nozze, di poter visitare il leggendario Pozzo dei Desideri, o Pozzo dei Desideri, per poter piangere un ultimo desiderio prima di soggiacere al suo triste destino.
Già ebbro di vino, Nim Drog Drig condusse la giovane al Pozzo dei Re, sperando di poter chiudere in fretta la fastidiosa faccenda e consumare quanto prima le nozze. Concedendole qualche minuto di solitudine, si addentrò nel bosco con l'impellente urgenza di mingere: tra bestemmie e canti osceni, scaricò la vescica su una delle Sacre Quercie di Hurill. La profanazione non passò inosservata! L'unicorno Shuna-hirimdill, custode del Sacro Bosco, andò su tutte le furie.
Lanciato al galoppo l'unicorno sacro rincorse Nim Drog Drig fino a Rosrpum. Qui il Goblin cercò di salvarsi facendosi scudo con gli ospiti che ancora affollavano la taverna del Rospo.
Ma niente e nessuno poteva metterlo in salvo dalla rabbia di Shuna-hirimdill che con un sol colpo lo incornò nel centro della sala grande.
Morto Nim Drog Drig, Nerill tornò a Rosprum. Ereditò le ingenti ricchezze del defunto marito, tra le quali la proprietà della taverna e venne accolta in paese come eroina. Insediatasi nella Taverna la trasformò in un'accogliente locanda, dove ospiti dalle terre più lontane potevano rifocillarsi e riposare ascoltando dalla Prima Ostessa in persona l'incredibile storia de' la Locanda del Goblin impennato.
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🌴Una cena per due. Tra i ristoranti romantici di Mesagne ci sono senza dubbio l'@osterianticoforno con il Pozzo dei desideri ❤️ e pizzeria @pizzeriacoreacore con il suo giardino segreto. • • • #visitmesagne #visitmesagnecuordisalento #visiting #mesagne #ilovemesagne #cuordisalento #designme #minuzzerie #cenaperdue #cenaromantica #cenafuori #a2passidamesagne #cosafareamesagne #mesagneinfiore #mesangeles #mesagnecartoline #mesagnetop #lacittadellamore #lacittadelcuore #welcometomesagne #mesagneinlove #portiamomesagnenelmondo #mesagnedavedere #viveremesagne #mesagnemylove #mesagneview #mesagnemoremio #a2passinelmondo #mesagnea2passidalmare (presso Mesagne) https://www.instagram.com/p/CQRf0uFMyZf/?utm_medium=tumblr
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«Due, erano due, distanti anni luci dai loro sogni nel cassetto, distinti danni senza effetti collaterali di un colpo di fortuna...
Due come le facce della medaglia, la testa e la croce, nessuna corona e tanta passione da portare in spalla. Solo due anime vagabonde alle prese con le prime nebbie dell'età adulta, quando i dubbi si fanno forti e le follie ragionate.
Quando tra il dire ed il fare si intromette il condizionale, divenuto d'obbligo, appena passati gli anni da studenti fosse pure quei, da ripetenti.
Due erano due, sconosciuti e simili, nell'essere diversi, dai sogni ai desideri, dal blu al giallo dei loro colori preferiti, dai libri non letti a quelli divorati, tutto erano il tutto mischiato dal niente divenuto il loro... come si crea un nuovo colore.
Erano il verde della speranza, ci si ama anche così, perché diversi. Gli specchi ricambiano solo la cortesia. L'amore non è cortese, l'amore è amare senza vedere, senza guardare, è aprire gli occhi che abbiamo nel cuore.
Non è del poco amore a volte che bisogna diffidare, solo degli amori sbagliati che cercano il loro riflesso specchiandosi nel pozzo delle vanità.
Due erano e sono. Loro due, la prova del nove che l'amore è una cosa semplice, un addizione, due addendi tutto sommato... Uniti dal segno più.»
Da "Elementare e complicato..."
@vefa321
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...... Servabo te
Ricostruirsi, è difficile. Rialzarsi, ad ogni caduta, nonostante il cuore infranto, è un immenso atto di coraggio. Ricominciare a vivere, ricominciare a sognare, ricominciare ad avere fiducia in qualcosa di astratto, è elaborato. Ci vuole pazienza e tanta volontà. A volte ci sono giorni in cui ti domandi se davvero vale la pena lottare, malgrado i dubbi, i tormenti. Ci sono giorni in cui sorridi e magari la sera sei affranta. Giorni in cui l’unica cosa che desideri è dimenticare tutto. Giorni in cui desideri soltanto in cui qualcuno ti dica che ti vuole bene e che è presente. Ho cominciato a dubitare fortemente dei “ti voglio bene”. Ho cominciato a dubitare fortemente dei “io ci sono” perché nulla dura per sempre, se non l’amore o forse, nemmeno quello. Devi avere una fortuna sfacciata per trovare la tua anima gemella in questo mondo di dispersi e di insicuri. Non mi bastano più le parole, vengono utilizzate sempre con troppa facilità, con troppa superficialità e quindi, fraintendiamo. Capiamo una cosa, per un’altra. Ci confondiamo. Ci perdiamo in fantasticherie. Le parole, i gesti. Prendiamo le cose con molta più leggerezza, diciamo le cose con molta più frivolezza senza sapere che le parole sono sassi, macigni che ti si caricano addosso come un bimbo sta sulle spalle del padre. C’è bisogno di chiarezza in generale. Invece diciamo una cosa, il giorno dopo cambiamo idea, il giorno dopo ancora siamo completamente di un’altra opinione e dopo ci si domanda perché vengono i dubbi alle persone e perché queste rimangano ferite così profondamente. Voglio chiarezza. Ora voglio le dimostrazioni. Ci tieni a me? Bene, dimostramelo. Fammelo capire. Non colpevolizzarmi. Abbracciami, che il modo migliore per farlo oppure trova altri modi, quello che vuoi, ma non lasciarmi in disparte per poi venire da me quando ti comoda. Chissà, se l’amore dura per sempre o dopo un po’ si sostituisce all'abitudine e il “ti amo” diventa solo un “ti voglio bene” camuffato. Intanto però, bisogna pensare a ricostruirsi. Devi farlo per te. Dimostra di essere forte anche se dubiti di esserlo, anche se esiti. Sii coraggiosa. Non pretendere troppo da te stessa. Un passo alla volta. Allora ti arrovelli intorno ad una qualcosa, un ideale fittizio che potrebbe salvarti perché solo tu, puoi salvare te stessa. Un’altra persona può darti conforto, può aiutarti, può darti una mano, collaborare nel rimetterti in piedi, nel ricomporti ma non può fare il lavoro al posto tuo, altrimenti la relazione, di qualsiasi tipo essa sia, collassa. Si ripiega su sé stessa. La spinta deve venire da te. Devi lavorare sodo. Cadrai. Inciamperai. Urlerai, stravolta dalla rabbia e dal dolore che ti percuotono e ti aprono una voragine nel petto, mettici tutto il tempo che vuoi ma alla fine risalirai e potrai guardare quel qualcuno con occhi nuovi e un’immensa gratitudine nel petto e potrai fare la stessa cosa per quella persona, quando ne avrà bisogno. Ricostruirsi, è difficile. Alzarsi sulle proprie gambe, è tosto. A volte, cadiamo in un pozzo profondo e aspettiamo soltanto che qualcuno ci butti una corda per aggrapparci con tutte le nostre forze e risalire quella parete liscia che ci fa scivolare, che ci fa sanguinare. Lasciamo segni dietro di noi, lasciamo impronte, sbattiamo contro i muri del pozzo, ci facciamo male ma è necessario per uscirne.
La risalita richiederà un notevole impegno ma quello che conta sarà soltanto il panorama.
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Vescovana
Vescovana è un comune italiano di 1 776 abitanti[1] della provincia di Padova in Veneto.
Questa è la descrizione che ne da Wikipedia, per me invece è il simbolo di un anno particolare. Mi dovevo trasferire in Veneto per studio non so per quale strana idea alla Alex Super Tramp decisi che quell’anno sarei vissuto in campagna. Ma non finii subito a Vescovana. Ricerche in internet mi portarono a scoprire la possibilità di abitare in un Casale, in provincia di Padova, ad un chilometro e mezzo di strada sterrata dalla civiltà. Chiamai entusiasta. Affitto di 15o euro di libertà per una stanza enorme col parquet e bagno in camera, cucina comune. Un sogno. Mandai il primo mese di affitto guardando le foto. Arrivai una settimana dopo, pioveva, la strada inzaccherata, bussai, nessuno rispose. Pensai di essere finito in un brutto scherzo sino a che un ragazzo venne alla porta ad aprirmi, rimettendosi la cintura a posto dei pantaloni, mi fece salire le scale e mi aprii la stanza, era come in foto. Assaporavo già l’idea di un anno di solitudine. L’amara scoperta avvenne qualche ora dopo, capendo che era staccata l’acqua corrente, che veniva presa terrosa da un pozzo in giardino con un collegamento di fili improvvisati da una pompa per poche ore al giorno.
Lasciai la casa dei miei sogni una settimana dopo, col proprietario irreperibile che poi si venne a sapere essere a capo di un giro di affitti ad extracomunitari a Padova e Provincia e diverse denunce per reati annessi e connessi. In quella settimana tra vari giri di telefonate trovai l’unica casa possibile, stesso affitto, una tri-familiare centrale a Vescovana, a sei chilometri dalla stazione dei treni più vicina, in mezzo al nulla, in un posto che non aveva nemmeno le poste. lo scoprii quando feci fare a mia mamma un fermo posta, che arrivò all’ufficio postale a sei chilometri di distanza, andai in bici a prendere il pacco che a mala pena si reggeva su, non aveva un supermercato.
La mia stanza era al primo piano ci entrava un letto ed un guardaroba a due ante, era essenziale per la mia sopravvivenza, condividevo la casa con un ragazzo marocchino che lavorava tutto il giorno, ed ero quindi essenzialmente solo. Comprai una bicicletta per spostarmi, una graziella rossa monomarcia, per raggiungere il conservatorio a dodici chilometri di distanza, per andare al paese vicino a fare la spesa. Non avevamo internet, ed avevo un cellulare che navigava in umts, niente computer. Cosa avevo in testa? Era ottobre e cominciava l’inverno. La casa era irriscaldabile o forse eravamo talmente squattrinati che non la riscaldavamo. Le giornate passavano lente, le mie poche parole erano nella stretta finestra temporale del the marocchino con menta che mi preparava A. al rientro dal lavoro, spostarsi era sempre più difficile, ero vincolato dagli orari dei treni avevo quindi un coprifuoco autoimposto, due autobus giornalieri uno prestissimo per andare in città ed uno per rientrare. Ho passato otto mesi in quella casa, nel quale sono passati personaggi particolari che occupavano temporaneamente la stanza. Ho visto le stagioni cambiare, passavo il giorno a meditare perché studiare con quel freddo era impossibile. Ero essenzialmente felice. Scrivo essenzialmente proprio perché in quel periodo mi sono reso conto che se sei nel posto che desideri con chi desideri hai già risposto a due domande importanti della tua vita, stavo diventando amico di me stesso. In quell’anno li ho fatto tanti incontri interessanti: la bibliotecaria della città vicino, con la quale tra un prestito e l’altro intrattenevo uno scambio di sguardi notevole, leggevo molti libri di arrampicata, ne prendevo circa uno a settimana, dopo tutto non avevo nulla da fare; un’altra lettura fu l’universo elegante ed i fiori del vuoto di Jiso Forzani. Leggendo quel libro, ad un bar vicino al conservatorio, mi si avvicinò una ragazza del sudafrica,M. rimase incuriosità, cominciammo uno scambio di caffé e lei, molto più grande di me, mi disse al primo sorso del primo, in un italiano stentato, che a suo avviso avevo trovato me stesso e me ne ero dimenticato. In quel momento non avevo capito cosa intendesse e solo oggi, bevendo un caffé me ne sono ricordato. Mi sono dimenticato di me, ora lo posso confermare penso sia proprio per questo che sento il bisogno di fare qualcosa, una voglia che è ritornata prepotente nell’ultimo periodo, passare all’azione, lasciare il segno vivendo di niente come a Vescovana.
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