#Piani di Zona
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susieporta · 5 months ago
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Nove di Denari
"La Passione interiore per l'Amore"
Ci stiamo inoltrando nella potente "ondata autunnale".
E le prime "scosse energetiche" sono oltremodo rappresentative di ciò che andremo ad affrontare nei prossimi mesi.
Non sarà certo una passeggiata.
Conosciamo l'intensità di questo Viaggio. Abbiamo percorso lunghi tragitti sottoposti alla forza di queste frequenze.
Sono scombussolanti, travolgenti, a tratti debilitanti.
Esse, quando penetrano nel nostro Sistema, lo modificano.
Per sempre.
I prossimi mesi saranno altamente trasformanti. Si moltiplicherà la potenza di questo movimento cosmico.
E faremo i conti con la Verità più e più volte. Con occhi spalancati. Senza filtri. Senza distorsioni.
Ma tra ieri e oggi questo è stato chiaro.
Siamo oltre la metà del percorso di rinnovamento cellulare e i temi che emergono dalle profondità, sono proprio quelli più reconditi, più sopiti, più nascosti. Quelli che avevano innescato "bombe" distruttive nel corso della nostra Vita, ma che non riuscivamo mai ad afferrare, ad individuare, a riportare alla memoria e all'associazione di Coscienza.
Tutti i nostri gesti, le nostre avventure su questa Terra sono per anni rimaste legate alla "simbologia". Sono frutto di associazioni, di schemi inconsci, di eredità genetiche, di automatismi appresi. Di ricordi.
Siano questi Simboli di origine antica o di "fattura contemporanea", essi si muovono in ogni nostro passaggio di apparente "scelta".
Lo schema sa. Noi spesso non sappiamo.
Siamo totalmente all'oscuro di ciò che muove i nostri passi, i nostri sguardi, le nostre parole, i nostri dolori.
Siamo "analfabeti simbolici".
Imparare ad interpretare i nostri meccanismi inconsci è un lavoro a tempo pieno.
Non si spezza un meccanismo malato, con una pillola.
Occorre perseveranza e lucidità, volontà e coraggio.
Lo schema vorrà sempre "tornare indietro", riportarci nella zona di sicurezza e ripetitività. E' il suo compito preservare i confini del movimento e dell'esperienza.
Occorre la sincera voglia di "risolvere", non di metterci una pezza ogni tanto.
Questo è un Tempo che, se speso nella giusta Direzione interiore, "trasforma il Piombo in Oro".
Ma non da solo.
Non senza l'impegno dell'Incarnazione a partecipare attivamente alla "processo di riabilitazione".
La stanchezza e la fatica, oltre che la Resistenza, fanno parte di questo Viaggio solo se non ci siamo fino in fondo appassionati all'obiettivo, se non lo abbiamo "sentito" dentro come Missione, come Compito, come Opportunità di Rinascita.
Non c'è esperienza più bella che annaffiare giorno dopo giorno le piantine del nostro orto. Anche quando trasportare l'acqua diventa un'impresa. Anche quando fa caldo e vorremmo starcene rintanati in casa. Anche quando non vediamo ancora alcuna pianta germogliare.
La "determinazione muove il Mondo".
La Spada del Maschile ci guida e ci sprona a proseguire con sguardo fiero e posato.
E no.
Non è vero che "capitano tutte a noi".
Non è vero che... "speriamo siano solo cose belle".
Le "cose" accadono. Non sono "né belle né brutte".
Sono schemi. Schemi che risuonano bene, o schemi che vanno modificati nella loro struttura d'origine.
Le "cose" che accadono sono esattamente ciò che il nostro "potere creativo" è in grado di portare nella Materia.
E se siamo ancora ingabbiati dentro a schemi disfunzionali, già possiamo intuire cosa ci proporranno come ennesima esperienza.
La differenza è che l'Autunno amplificherà di cento volte tanto il nostro potere creativo sulla Materia.
La Materia si renderà particolarmente duttile e i nostri piani energetici vedranno moltiplicata la loro forza e capacità di imprimere la Generatività nel quotidiano.
A voi le degne conclusioni.
Completiamo con volontà e passione le pulizie interiori.
Sarà fondamentale "creare" con Coscienza, Purezza d'Intento e Amore nella Materia.
Ci accorgeremo subito se il lavoro tanto sudato nei mesi precedenti, ha davvero scalfito le nostre zone d'Ombra più resistenti e "intoccabili". Sarà chiaro, limpido, lampante.
Non lesinate sul "lavoro interiore". Mai.
Aiutate il vostro nucleo Originale a manifestarsi nel modo più autentico, più connesso, più libero da interferenze possibile.
E non dite: "Sono stanco".
No, non sei stanco. Sei demotivato. E' diverso.
Ritrova la Passione per te stesso e per i tuoi immensi obiettivi e vai.
Sfodera la tua Spada Lucente e, con sguardo fiero, affronta.
Perderai? Apparentemente sì, tante relazioni, tanti luoghi, tante parti di te stesso.
Ma non saranno una "perdita". Esse saranno un tassello in più alla tua crescita e alla tua prossima realizzazione interiore.
Saranno "Vita".
Mirtilla Esmeralda
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vintagebiker43 · 4 months ago
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La retromarcia di Musumeci e Fratelli d’Italia
Chissà se il ministro Musumeci aveva svolto opportune consultazioni all’interno del governo, prima di uscirsene con l’idea di costringere gli alluvionati a stipulare contratti di assicurazione per coprire danni che lo Stato non sarebbe più in grado di pagare. A giudicare dal Consiglio dei ministri straordinario che ha proclamato lo stato d’emergenza di un anno in Emilia Romagna e ha deciso un primo stanziamento per venire incontro alle esigenze degli sfollati, si direbbe di no. E le dichiarazioni dello stesso Musumeci che, all’uscita da Palazzo Chigi ha derubricato la sua estemporanea proposta a ipotesi da approfondire, hanno confermato che il ministro ha dovuto far marcia indietro. Lo stesso è accaduto per il gruppo dirigente di Fratelli d’Italia e la linea d’attacco contro l’amministrazione regionale guidata fino a poco fa dal presidente del Pd Bonaccini, che ha dovuto affrontare la precedente alluvione. E che ieri ha ricordato a Meloni che in quel caso fu proprio la premier a volere una gestione centralizzata degli aiuti, con la nomina del commissario Figliuolo e la sostanziale sottomissione della Regione ai piani dell’esecutivo.
A determinare la svolta, ancora una volta, è stato Salvini. Il leader della Lega non ha esitato a definire «da Stato etico» l’iniziativa di Musumeci, aggiungendo che il governo può limitarsi a «suggerire», non ad imporre. Senza dire che nessuno, prima di parlare, ha cercato di capire quale sarebbe il costo di queste assicurazioni, in una zona sottoposta a un così frequente rischio di nubifragi.
Che Musumeci e gli altri esponenti di Fratelli d’Italia si siano mossi, per puro interesse elettorale (in Emilia Romagna si vota a novembre per la Regione), senza un qualche via libera della premier, non è credibile. Mentre lo è che la premier abbia concesso il suo “sì” senza che nessuno tra i suoi più stretti collaboratori abbia detto una parola, una sola parola, per spingerla a una riflessione più approfondita, cosa del resto obbligata, ancora una volta, dal dissenso di Salvini e dalla gravità della situazione degli alluvionati. Ma almeno stavolta Meloni non potrà prendersela, o potrà farlo solo fino a un certo punto, con la superficialità dei suoi collaboratori. E neppure con se stessa, dato che non è abituata a farlo.
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#lastampa #musumeci #alluvioniromagna
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pj-68 · 3 months ago
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Ribattezzato dai corrispondenti di guerra il 'Leone dell'Altipiano', fu costruito tra il 1911 ed il 1914 ed è costituito da un grande edificio (63 m di lunghezza per 15,5 m di larghezza, alto quasi 10 m, anche se gran parte interrato) a due piani, con un batteria di 4 cannoni da 149 mm. Faceva parte delle Fortezze Brenta – Cismon, con Forte Cima Lan e Forte Cima Campo, con lo scopo di controllare la Valsugana, tuttavia Forte Lisser, data la sua posizione, poteva intervenire anche sulla zona delle Melette e sulla Piana di Marcesina.
Era un piccolo paese autonomo, al suo interno infatti, si trovavano: cucina, magazzino viveri, latrine, polveriera, generatore di corrente, impianto di ventilazione, riscaldamento ad aria calda, grandi vasche per raccogliere l’acqua, camerate per la truppa e gli ufficiali, circa un centinaio di persone che costituivano il nucleo di pronto impiego.
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colonna-durruti · 1 year ago
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" L''Orco volante"
20/12/'73 Operación Ogro
Non fu una decisione facile da prendere, ma alla fine le lunghe notti negli scantinati di Bilbao portarono a una scelta, basta comprimari, stavolta si mirava al bersaglio grosso, anzi al più grosso di tutti, perché rappresentava meglio di chiunque altro l'essenza del franchismo, perché destinato alla successione dell'oramai vecchio Franco e perché grosso lo era davvero l'ammiraglio Carrero Blanco, talmente grosso e spietato da meritarsi l'appellativo di Ogro (orco).
Da diversi anni ormai, la dittatura fascista del generale Francisco Franco è scossa da un crescente malcontento sociale, che trova nelle mobilitazioni operaie la valvola di sfogo nei confronti di quello che è diventato il più longevo stato europeo guidato da un esecutivo dichiaratamente reazionario e conservatore.
La lettura di quegli anni, propagandata dal regime, parlava infatti di una crescente tolleranza nei confronti dei conflitti sociali.
Al contrario però, mai come in quegli anni, Franco decide di attuare una feroce repressione contro tutti i suoi oppositori politici, concentrandosi con particolare accanimento sulla popolazione basca.
Dal 1961 fino alla morte del Caudillo, il Paese Basco viene sottoposto ben 9 volte allo stato di emergenza nel giro di neanche 13 anni, vivendo un totale di 4 anni e due mesi in condizioni di completa sospensione di ogni diritto civile fondamentale, con un potere di vita e di morte affidato alle Forze di Sicurezza dello Stato.
È in questo clima che Euskadi Ta Askatasuna decide di entrare in azione.
L'operazione dura quasi nove mesi e porta la firma del «Commando Txikia» di ETA.
I quattro giovani baschi ai quali è affidata l'azione cominciano a seguire le mosse dell'ammiraglio nell'aprile del '73, dopo aver affittato un seminterrato al n. 104 di calle Coello a Madrid, dove fingono di svolgere il mestiere di scultori.
Il lavoro si rivela però più lento e dispendioso del previsto, dal momento che impegna tutti i componenti della squadra nello scavo dalla casa fino al centro della strada, dove sarà sistemata la carica più grossa.
L'operazione, prevista per il 19 dicembre, viene posticipata al giorno successivo. Poco prima dell'ora stabilita, uno degli "scultori" parcheggia, in seconda fila una "Morris" carica di dinamite. Quando l'auto dell'ammiraglio raggiunge la zona "ideale", al segnale stabilito il contatto elettrico fa saltare in aria la macchina.
L'automobile di Carrero Blanco vola per sei piani, oltrepassa il tetto di un palazzo e finisce su un balcone interno al terzo piano. Le guardie del corpo, scese malconce dall'automobile di scorta finita contro un muro, non si rendono conto dell'accaduto per molto tempo, mentre i quattro "etarras" hanno tutto il tempo per fuggire in tranquillità dalla capitale.
Nei giorni successivi, il Partito Comunista e vari esponenti dell'opposizione antifranchista e democratica, parlarono di provocazione, di possibile azione di "ultrà" fascisti, poi, di fronte alla circostanziata rivendicazione dell'attentato da parte di ETA, di atto irresponsabile che avrebbe fatto il gioco del regime. La realtà fu che tutto il popolo spagnolo, e non solo gli abitanti di Euskal Herria, furono ben felicissimi della morte di colui che, a tutti gli effetti, si era dimostrato degno continuatore delle politiche del regime franchista.
Rispetto per i compagni di Txikia :
José Ignacio Abaitua Gomeza “Marquín”,
José Miguel Beñarán Ordeñara “Argala”,
Pedro Ignacio Pérez Beotegui “Wilson”,
Javier María Larreategui Cuadra “Atxulo”,
José Antonio Urruticoechea Bengoechea “Josu” e Juan Bautista Eizaguirre Santi esteban. “Zigor”)
Gora Euskadi Ta Askatasuna
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chez-mimich · 4 months ago
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IL MAESTRO CHE PROMISE IL MARE
“Il maestro che promise il mare” di Patricia Font, in questi giorni nelle sale, sembra ricalcare il cliché di tanti altri film, spesso anch’essi tratti da storie vere, dove un insegnante sembra condurre da solo, contro tutti e tutto, una battaglia per affermare un metodo di insegnare anticonformista e più partecipativo, o inclusivo, come si ama dire oggi. Forse su questa linea cinematografica che va da “L’attimo fuggente” di Peter Weir fino a film più casalinghi come “Un mondo a parte” di Riccardo Milani, passando per prodotti cinematografici di qualità media come “Don Milani, il priore di Barbiana” di Andrea e Antonio Frazzi. La divagazione forse può sembrare non pertinente, ma di fatto il filone è sempre ben nutrito. La storia narrata è quella di Antoni Benaiges, maestro catalano spedito in una zona della Spagna profonda e franchista, allo scopo di riaprire la scuola di uno sperduto paesino, Banūelos de Bureba, nei pressi di Burgos. Il maestro si mette subito in (cattiva) luce, oltre che per il suo modo originale di insegnare (attraverso la redazione di quaderni tematici fatti stampare dai bambini), anche per un ostentato ateismo. La vicenda è narrata su due piani, quello del protagonista e quello della pronipote che viene a conoscenza di uno scavo, volto a ritrovare le fosse comuni dei martiri del regime franchista, centinaia di migliaia di corpi dimenticati tra i quali quello del maestro Antoni Benaiges. Il maestro che rivive anche nel ricordo di qualche vecchio alunno ancora in vita, perché tra le tante e dirompenti novità pedagogiche, aveva promesso ai bambini, del paesino isolato e tagliato fuori dal mondo, di portarli a vedere il mare. Il film è ben girato, forse anche troppo, il taglio delle immagini è molto curato, il colore è saturo di sfumature livide (come il clima di quegli anni), in alcune riprese in altre caldo e pastoso. Il ritmo della narrazione è scandito da tempi regolari. I due piani narrativi si giustappongono con misura ed equilibrio, gli attori, semi sconosciuti, interpretano i personaggi con sobria credibilità. Gli ingredienti dunque ci sono tutti per essere un gran film, ma com’è noto l’insieme dovrebbe essere più della somma delle parti ed è proprio in questo che il film mostra qualche inevitabile limite. Sarebbe bastato un passo nella giusta direzione per diventare qualcosa di più di un bel film…
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brickbrokerinternational · 4 months ago
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TENUTA CON VILLA E CASALI,
10,5 HA DI TERRENO, VIGNETO, OLIVETO
3.950.000 Euro
Non lontano da Siena e dalle Crete Senesi, tenuta con prestigiosa villa padronale in vendita. Il borgo risalente XVII secolo si compone di vari edifici abitativi adibiti ad agriturismo (20 camere per totali 46 posti letto) e dispone di una cantina di vinificazione moderna. I terreni dell'azienda (10,5 ha) ospitano un vigneto (3,5 ha) e un oliveto (5,0 ha) che producono rispettivamente 26.000 bottiglie di vino e 2.500 kg di olio l'anno.
La proprietà si trova a circa 5' da un paese con tutti i servizi e a circa 11 km da Asciano in Val d'Orcia. La posizione vicina allo svincolo della superstrada permette anche di raggiungere facilmente tutte le città d'arte della Toscana (Siena, Firenze, Montalcino, Arezzo, Cortona, Pienza...).
La villa padronale (1.365 mq, 9 camere e 10 bagni), risalente al XVII secolo, è accessibile tramite un lungo viale alberato e presenta un importante ingresso monumentale. L’edificio è organizzato su quattro piani:
- Piano interrato: cantine storiche per l'invecchiamento (155 mq, collegate tramite un tunnel seminterrato alla nuova cantina di vinificazione.
- Piano terra: loggiato, grande sala ristorante con cucina professionale, reception con punto vendita, orciaia per la conservazione dell’olio, cappella privata e appartamento indipendente (soggiorno con cucina e tre camere con bagno en-suite);
- Piano primo: loggiato, salone centrale con angolo colazioni, cucina dedicata e sei camere con bagno en suite;
- Piano secondo: ampie soffitte abitabili (da ristrutturare).
Accanto alla casa si trovano poi la nuova cantina (210 mq, costruita sotto all'agriturismo menzionato sotto) con locali di vinificazione e magazzino per lo stoccaggio e una rimessa (165 mq) per i mezzi agricoli e le attrezzature usate nella coltivazione.
Dietro alla villa, una colonica ristrutturata (230 mq, 4 camere e 5 bagni) è strutturata su due piani ed è in buone condizioni ma ulteriormente migliorabile con alcuni interventi di ammodernamento. Al piano terra si trovano, oltre ad alcuni locali tecnici, l'ingresso, uno spazioso soggiorno, la cucina, una camera e due bagni di servizio. Salendo al primo piano si arriva a un disimpegno che conduce poi a un salotto e a tre camere con bagno en-suite.
Accanto alla villa si trova invece l'agriturismo (350 mq, 7 camere e 5 bagni) diviso attualmente in quattro accoglienti appartamenti per gli ospiti, tutti con accesso indipendente:
- App. A (95 mq): soggiorno con cucina, due camere, bagno e soppalco;
- App. B (85 mq): soggiorno con cucina, due camere e bagno;
- App. C (40 mq): soggiorno con cucina, camera e bagno;
- App. D (130 mq): soggiorno con cucina, due camere, due bagni e cabina armadio.
La vecchia limonaia (45 mq) è stata interamente ristrutturata e riconvertita in una graziosa dependance composta di zona giorno con cucina, camera e bagno.
Completano la proprietà un magazzino (30 mq).
In posizione riservata ma facilmente accessibile, si trovano due piscine con solarium (11 × 5 m e 14 × 7 m), ideali per trovare ristoro nelle calde giornate estive.
La proprietà è circondata da 10,5 ha di terreno in totale. Una piccola porzione di bosco (0,6 ha) è corredata da seminativi (1,5 ha) che potrebbero essere usati per impiantare nuovi vigneti o altre colture. L'azienda è condotta con metodo biologico.
L'oliveto (5,0 ha), con piante di varietà tipicamente toscane e locali, produce circa 2.500 kg di olio all'anno che vengono poi stoccati nell'orciaia della villa.
Il vigneto (3,4 ha) è composto di varietà Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Sangiovese. Attualmente l'azienda non produce vino in proprio ma vende l'uva (coltivata con metodo biologico) a un produttore locale che si occupa della lavorazione e della vinificazione.
Quando era in attività l'azienda produceva circa 195 hl di vino l'anno, imbottigliandone una parte e vendendo il resto come sfuso. La produzione si concentrava su quattro vini in purezza (con un potenziale per circa 26.000 bottiglie/anno):
- Toscana Rosso IGT: Sangiovese 100%
- Toscana Rosso IGT: Cabernet Sauvignon 100%
- Toscana Rosso IGT: Merlot 100%
- Toscana Rosso IGT: Syrah 100%
Esiste la possibilità di comprare ulteriore terreno (bosco, seminativo e vigneto) e un casolare da ristrutturare (621 mq) che potrebbe essere usato per espandere ulteriormente l'attività ricettiva.
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3nding · 2 years ago
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È BENE RICORDARLO. USATE LA TESTA.
Cosa fare - Durante l'Alluvione
Se sei in un luogo chiuso
Non scendere in cantine, seminterrati o garage per mettere al sicuro i beni: rischi la vita.
Non uscire assolutamente per mettere al sicuro l’automobile.
Se ti trovi in un locale seminterrato o al piano terra, sali ai piani superiori. Evita l’ascensore: si può bloccare. Aiuta gli anziani e le persone con disabilità che si trovano nell’edificio.
Chiudi il gas e disattiva l’impianto elettrico. Non toccare impianti e apparecchi elettrici con mani o piedi bagnati. Non bere acqua dal rubinetto: potrebbe essere contaminata
Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.
Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità
Se sei all’aperto
Allontanati dalla zona allagata: per la velocità con cui scorre l’acqua, anche pochi centimetri potrebbero farti cadere.
Raggiungi rapidamente l’area vicina più elevata evitando di dirigerti verso pendii o scarpate artificiali che potrebbero franare.
Fai attenzione a dove cammini: potrebbero esserci voragini, buche, tombini aperti ecc.
Evita di utilizzare l’automobile. Anche pochi centimetri d’acqua potrebbero farti perdere il controllo del veicolo o causarne lo spegnimento: rischi di rimanere intrappolato.
Evita sottopassi, argini, ponti: sostare o transitare in questi luoghi può essere molto pericoloso.
Limita l’uso del cellulare: tenere libere le linee facilita i soccorsi.
Tieniti informato su come evolve la situazione e segui le indicazioni fornite dalle autorità.
Emilia Romagna Meteo, fb
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theperfectpints · 10 months ago
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Nel quartiere di Smithfield, a nord del centro di Dublino, "The Cobblestone” mette d’accordo un po’ tutti. Un pub vero, reale, autentico, grezzo per certi versi. Al civico 77 di King Street North c’è un pezzo di Irlanda, c’è un posto che trasuda tradizione da tutti i pori. Il rispetto e la promozione della cultura irlandese si assapora appena varcata la porta d’ingresso: concerti, corsi di musica, corsi di ballo e altre attività che costituiscono un patrimonio per la conservazione dell’irlandesità.
La musica la fa sicuramente da padrone. È una costante, tutti i giorni, spesso addirittura dalle prime ore del pomeriggio fino a chiusura. Violini, bodhran, banjo, chitarre e tutto ciò che faccia risuonare reels o jigs.
All’esterno semplice, sobrio, non ha bisogno di farsi il trucco. All’interno puro, genuino, caotico al punto giusto. Senza fronzoli, tanto non serve. L’atmosfera e la condivisione vincono su tutto. Il pub è emozione.
Nel 2021 un controverso piano di riqualificazione dell’area che prevedeva la costruzione di un hotel di 9 piani capace addirittura di incorporare il pub, ha portato ad una massiccia mobilitazione dei cittadini della zona di Dublino e non solo. Tutti uniti per difendere una ricchezza indispensabile, quasi unica. Un moto spontaneo che ha determinato, almeno al momento, l’interruzione di qualsivoglia stravagante progetto urbanistico.
Al "The Cobblestone" colpisce senz’altro la varietà della clientela. Local, turisti, curiosi, giovani, veterani dalla pinta facile. Tutti uniti in nome dell’Irlanda vera, della buona musica.
Senza dimenticare la birra. L'essenza di un pub. 🇮🇪🍻🎻🎶
© Irish tales from Rome
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artistinvetrina · 2 years ago
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Clara García “Mi casa es tu casa” dal 20 al 28 Marzo 2023 Apertura vetrina ore 19.00 Condivisione in piena libertà è l’opera pittorica di Clara García che, avvalendosi di una tavolozza ampia e brillante di colori audaci, predispone l’osservatore ad entrare negli spaccati quotidiani di un mondo dall’ospitalità innata, capace di comunicare con vivacità l’espressività delle figure ritratte, in prevalenza umane. Specializzata nella pittura ad olio, García lavora per piani, spazio privilegiato di un dialogo continuo tra mestiere e ispirazione, genesi di forme autentiche e luogo d’incontro di esperienze plurime vissute durante i percorsi artistici intrapresi. In Aracena (Huelva), sua città natale, ha frequentato il liceo artistico, iscrivendosi poi all’Accademia di Belle Arti a Granada e proseguendo gli studi a Napoli. Da circa un anno la giovane artista andalusa è, infatti, approdata nella città partenopea perché congeniale alla sua terra di provenienza: la definisce accattivante, calda e frenetica al punto da spingerla al costante adattamento e confronto, arricchendone la persona e l’arte. Il deciso gioco di luci e contrasti si sviluppa nell’incessante sperimentazione tecnica a cui ricorre: graffiti, vernice raschiata, matita o carboncino adoperati sulla stessa vernice, cere o collage concorrono a creare uno stile scoppiettante. Nella serie pittorica “Mi casa es tu casa” Clara García dipinge con colori ad olio su uno strato di acrilico rosa preparato in precedenza sull’intera tela, al fine di conferire plasticità e vibrazione, in maniera decisa, ai lavori realizzati. La nuance emozionale, lasciata volutamente scoperta in alcuni punti dei quadri, unifica; riesce a influenzare positivamente lo stato d’animo di chi guarda, trasmettendo energia, protezione e accoglienza, così come accade quando ci si trova a casa, nella propria zona di comfort. Claudia Del Giudice
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dettaglihomedecor · 2 years ago
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Rinnovare casa in primavera: i consigli di Westwing
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La primavera è arrivata e con lei anche la voglia di rinnovare casa. Questa stagione è tutta all’insegna del colore e delle forme, lascia alle spalle i toni più neutri e pallidi e abbraccia tonalità accese e forme audaci, in un mix&match che veste la casa di buon umore e serenità. Gli esperti di Westwing raccontano come trasformare gli spazi di casa con poche e semplici mosse, senza stravolgerli ma, allo stesso tempo, facendoli sembrare completamente nuovi.
Rinnovare il salotto
Il salotto, spesso, è l’epicentro della casa: la zona dove ci si rilassa soli davanti a un libro o a un film, ma anche lo spazio della casa che spesso viviamo con la famiglia o con ospiti. Rinnovarlo con un look primaverile è semplice: bastano piccoli accenti, come pouf e cuscini colorati sul divano (facilmente intercambiabili e modulari) e il salotto abbraccerà già l’atmosfera calda e gioiosa della nuova stagione. Si può poi facilmente sostituire qualche piccola decorazione su madie e piani d’appoggio con accessori nuovi e colorati, come ciotole, candele e libri.
Rinnovare cucina e tavola
Anche in cucina e sulla tavola non si deve avere paura di giocare con accenti pop e colorati, che porteranno subito una ventata di buon umore e stupiranno gli ospiti. Qui giocano un ruolo importante i fiori di stagione (freschi o secchi), ma anche piccole decorazioni qua e là, come vasi e candele dalle forme insolite, renderanno la mise-en-place unica. Un elemento molto in trend che si può facilmente aggiungere sulla tavola sono i bicchieri iridescenti, che con la luce del sole creeranno un bellissimo effetto arcobaleno.
Rinnovare casa, la camera da letto
Anche la camera da letto vuole la sua parte. Essendo questa la stanza dedicata al riposo, per questo spazio è meglio optare per toni pastello. Un abbinamento vincente è quello del giallo e del lilla, e in camera da letto il modo più semplice di rinnovare lo spazio è quello di puntare su un set di lenzuola e qualche cuscino decorativo sul letto, in questo modo è più semplice e veloce portare una ventata di novità agli spazi.
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Grazie a Westwing per i preziosi consigli. Ora non resta che dare un'occhiata alle offerte giornaliere di Westwing.it, o scoprire le novità nel catalogo fisso WestwingNow.it, con prodotti sempre disponibili in consegna veloce e una sezione organizzata in shoppable looks.   Read the full article
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susieporta · 3 months ago
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L'Imperatore
"Accorgersi di ciò che accade dentro".
E' un tempo impattante quello che ci attraversa.
Ci chiede fermezza e disciplina emozionale.
La vulnerabilità, l'atto consolatorio, l'aspettativa di salvezza e di miracolo, possono minare il campo della concentrazione e del radicamento.
Non si tratta di irrigidirsi o di negare l'aspetto sinuoso del femminile, ma di accogliere la Spada del Maschile.
Siamo chiamata ad Esserci. A manifestare presenza e rigore.
Perché questi sono Tempi in cui è necessario "dare struttura" al movimento interiore, supportare la psiche, offrire luoghi di salute e benessere al Corpo, evitare di perdersi nelle complesse vie della arrendevolezza.
L'indulgenza verso se stessi è necessaria, ma non deve sfociare nell'antica "corruzione".
Disciplinarsi non significa perdere spontaneità o libertà, tutt'altro.
Si è più liberi dentro alla "scelta di forza", che nella disperazione e assuefazione della debolezza.
Arriveranno tempi in cui le nostre stanche membra potranno trovare un rallentamento pressorio, ma non oggi. E nemmeno domani.
L'Autunno Caldo è nel vivo della sua manifestazione.
Ci ricorda che siamo qui per lasciare cadere le antiche armature e imparare a stare in una Dimensione nuova dell'Essere.
Non ha importanza in quale luogo ci troviamo, in che condizione affettiva e relazionale ci stiamo muovendo, con quale bagaglio traumatico animico o generazionale ci stiamo confrontando.
Tutto è affrontabile.
Ogni strumentazione è idonea a supportare una unica e irripetibile persona: te stesso.
C'è chi aveva dentro tanto da smaltire. E chi meno.
Ma comunque il Collettivo in questo momento è carico come una molla e sta sputando dolore e stanchezza da tutti i pori.
Pertanto siamo tutti chiamati a supportare anche il "movimento comunitario e globale dell'umanità"
Non crediate che "chi non comprende" o "non porta a Coscienza" non stia attraversando l'Inferno al pari degli altri, sia calmo e pacifico. Tutt'altro. Sta vivendo una guerra interiore molto potente, di cui fatica a delineare i tratti principali.
Siamo tutti coinvolti.
E, seppur su livelli e piani di consapevolezza differenti, non possiamo pensare che l'Evoluzione sia selettiva. Semplicemente è graduata in base a tanti fattori e si differenzia per "struttura d'origine" e "destino iniziatico".
I cambiamenti che si affacciano su questo piano di Coscienza all'oggi sono "apparentemente secretati" alla maggioranza delle creature terrestri.
Ma "chi sa", può concedersi un "bonus consapevolezza" aggiuntivo e magari offrire a se stesso una zona di osservazione diversa, più pacata, rispetto alla follia che sta attraversando materialmente la massa ignara e spaventata, delusa e arrabbiata nel profondo.
Nulla accadrà che non sia già accaduto.
E ciò che è accaduto non è certo corrispondente a ciò che l'angoscia e la paura collettiva stanno trasmutando in puro terrore e perdita di controllo delle funzioni mentali.
Più la paura dilaga e maggiore è la possibilità che "l'asservimento" si soffermi e soggiorni molto più lungamente nel Dna del nostro stato evolutivo.
Respiriamo e osserviamo con il Cuore ciò che accade. Senza giudizio, senza allarmismo, senza voler controllare ciò che comunque deve accadere.
Sediamoci e ascoltiamo la nostra voce interiore.
Lasciamoci cullare dalla vibrazione del Cristallino.
E lasciamo che la Mente e le Emozioni si plachino.
E' tutto dentro.
Il fuori è solo una cartina tornasole.
Prendiamone piena Coscienza.
La vera Guerra risiede nel nostro Campo Vibratorio. Non fuori.
Accorgetevi delle cose belle che stanno accadendo. Siete troppo distratti dalla "tragedia" per vederle. Ma ci sono dei virgulti che sono bellissimi, di una tenerezza spaventosa.
Accorgetevi. Non lasciate andare un giorno senza riempirvi il Cuore di gesti ed esperienze di Amore e Bellezza.
Se "siete radicati" e non "fuggite altrove", vi sarà palese ch stanno accadendo degli enormi miracoli nella vostra Vita, di portata inimmaginabile.
Forza, allora! Oggi si resta con il Cuore e con le Emozioni vicino alle "cose belle" che ci circondano. E ce ne sono. Davvero tante. Ma proprio tante tante!
Buon viaggio nella rifrazione del Prisma! E' straordinario il gioco di colori e luci che crea intorno, è commovente.
Mirtilla Esmeralda
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siciliatv · 11 days ago
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 Una tragedia sfiorata a Catania, nel quartiere San Giovanni Galermo, dove un’esplosione causata da una fuga di gas dalla rete cittadina ha provocato il crollo di una palazzina di tre piani e danneggiato gravemente un’altra. L’incidente, avvenuto nella serata di ieri, lunedì, intorno alle 19:30, ha lasciato ferite 14 persone, tra cui quattro vigili del fuoco. Nonostante la gravità, fortunatamente non ci sono vittime né dispersi. L’edificio crollato apparteneva all’Istituto Autonomo Case Popolari (IACP). Dopo una notte di ricerche tra le macerie, l’emergenza è stata dichiarata conclusa quando l’unico individuo dato inizialmente per disperso si è presentato spontaneamente, raccontando di essere fuggito spaventato al momento dell’esplosione. Nel frattempo, il lavoro dei soccorritori continua per mettere in sicurezza l’area e verificare l’assenza di ulteriori sacche di gas. Nelle ore precedenti l’esplosione, tecnici erano già all’opera nella zona per riparazioni a una conduttura. Già nel primo pomeriggio, nei pressi di via Santa Sofia, alcuni studenti del Cus avevano segnalato un forte odore di gas, facendo scattare l’allarme. La deflagrazione ha colpito in modo devastante l’area, obbligando le autorità a evacuare almeno 150 persone, che ora necessitano di una sistemazione provvisoria. Un tavolo tecnico è stato immediatamente istituito in prefettura a Catania per coordinare le operazioni di emergenza. Protezione civile, Comune e associazioni di volontariato stanno collaborando per gestire la logistica e garantire l’assistenza alle famiglie colpite. Le operazioni dei vigili del fuoco, condotte con estrema cautela, sono concentrate sulla dispersione delle sacche di gas ancora presenti per evitare ulteriori rischi. Read the full article
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questsphere-nexus · 2 months ago
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🔍 Prepararsi all'Incertezza: Rischi e Raccomandazioni in un Mondo in Tensione 🌍
La situazione in Ucraina è sempre più critica, con un rischio di escalation che non può essere ignorato. Recenti sviluppi, come l'uso di missili a lungo raggio e la revisione della dottrina nucleare russa, hanno aumentato le preoccupazioni per un possibile conflitto globale nei prossimi mesi. Sebbene non ci sia certezza al 100%, è fondamentale essere preparati.
Scorte di Emergenza: È consigliabile accumulare cibo non deperibile come pasta, riso e cibi in scatola, oltre a una riserva d'acqua sufficiente per almeno una settimana. 🍚💧
Forniture Mediche: Assicurarsi di avere a disposizione farmaci essenziali e un kit di pronto soccorso ben fornito. 💊🚑
Piani di Evacuazione: Identificare i bunker più vicini o altre strutture sicure nella propria zona può fare la differenza in caso di emergenza. 🏰
Preparazione Logistica: Informarsi attraverso risorse ufficiali su come affrontare situazioni di crisi è cruciale per affrontare con lucidità eventuali sviluppi futuri. 📚
In un mondo in cui le tensioni internazionali possono cambiare rapidamente, rimanere informati e pronti è più importante che mai. 🌍
✍️ Giulia A.
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chez-mimich · 11 months ago
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LA ZONA DI INTERESSE
“La zona di interesse” di Jonathan Glazer è un film raccapricciante e, anche se può sembrare paradossale, un raccapricciante capolavoro. La famiglia di Rudolf Höss vive in una algida villetta appiccicata al muro perimetrale del campo di concentramento di Auschwitz e Höss è lo spietato direttore del campo. Forse spietato non è l’aggettivo esatto, Rudolf Höss è un esecutore del male pianificato, messo in campo dal nazismo per far scomparire il popolo ebraico della faccia della terra. E’ una storia raccontata mille volte (per fortuna), ma mai o quasi mai in modo così persuasivamente e sottilmente inquietante. Non si tratta di una ricostruzione storica, ma di uno psicodramma che vive di allusioni, di segni, di dialoghi e di suoni, a cominciare da quello schermo buio iniziale, popolato da sussurri e grida e dalle tonalità della composizione di Mica Levi, possente come lo “Shemà Israel“ che prorompe da "Un sopravvissuto di Varsavia" di Arnold Schönberg. L’incubo si trasforma, nella scena di apertura, in un idillio campestre della famigliola di Höss che trascorre qualche ora di serenità in riva ad un lago. Questa dualità sarà presente in feroce contrasto in tutto il film, anzi “è” tutto il film. L’intimità domestica e famigliare del gerarca nazista è contigua alla più perversa idea di sterminio mai perpetrata dall’essere umano. A ricordarlo, sono le altane del campo di concentramento che quasi gettano la loro ombra funerea sulla serra e sulla piscina della casa di Höss, casa, ambientazioni e abbigliamenti molto “Neue Sachlichkeit”. La narrazione è statica, nel film non succede quasi nulla, ma quel che non succede lascia intravedere ciò che è stato. Il sordo rumore dei forni crematori in funzione, di cui Rudolf Höss era lo spietato pianificatore, gli spari, appena percepiti nel sottofondo delle garrule grida dei bambini in giardino, dell’abbaiare del cane, del rumore del vento. Una vita domestica che prosegue senza scossoni fino al trasferimento di Rudolf Höss ad altro incarico che lascia però inalterata l’atmosfera idilliaco-paranoica della famiglia del militare. Se Hannah Arendt aveva parlato di “banalità del male”, nulla meglio di questa villetta razionalista nella campagna bavarese e appiccicata al Konzentrationslager Auschwitz, può rendere al meglio il concetto della filosofa tedesca. Jonathan Glazer ha girato il film servendosi di telecamere ad altissima definizione che rendono iperreali luoghi, persone, fatti. Piani di ripresa fissi, nessun movimento, quasi a voler scegliere una neutralità che rende tutto ancora più agghiacciante, anche se nel film c’è molto del “Nuovo cinema tedesco”, quello di Rainer Werner Fassbinder in particolare; come non pensare infatti alla lattiginosa atmosfera in cui si muoveva Veronika Ross (interpretata divinamente da Hanna Schigulla), della cosiddetta “BRD-Trilogie” di Fassbinder. Anche in questo, come in quel film, straordinaria l’interpertazione di una donna, Sandra Hüller nei panni della moglie di Höss (interpretato da Christian Friedel). Per chi vi scrive Oscar già vinto e stravinto.
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giancarlonicoli · 3 months ago
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telodogratis · 3 months ago
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#AvvisoPA - Conferenze di servizi
Conferenza dei servizi per la presentazione delle rimodulazioni dei piani di zona  2010-12 E 2013-15  DEL D.S.S. 42         ​Read More Conferenza dei servizi per la presentazione delle rimodulazioni dei piani di zona  2010-12 E 2013-15  DEL D.S.S. 42          Feed RSS – Comune di Palermo  Avviso 
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