#Patrimonio Subacqueo
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storiearcheostorie · 1 year ago
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ARCHEOLOGIA / Straordinarie scoperte nel Mediterraneo: il relitto romano "Capo Corso 2" rivela il suo prezioso e imponente carico di vetro [FOTO / VIDEO]
ARCHEOLOGIA / Straordinarie scoperte nel Mediterraneo: il relitto romano "Capo Corso 2" rivela il suo prezioso e imponente carico di vetro (FOTO / VIDEO)
Testo da: Patrimonio Subacqueo Si è svolta dal 1 all’8 luglio 2023 la prima campagna della “Missione italo-francese per lo studio del relitto profondo Capo Corso 2”. Il relitto, datato in via preliminare tra la fine del I e l’inizio del II secolo d.C., si trova a circa 350 metri di profondità nel tratto di mare fra Capo Corso (Corsica-Francia) e l’Isola di Capraia (Italia). Si tratta del secondo…
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lamilanomagazine · 10 months ago
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Ustica: al via una campagna di ricerche subacquee
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Ustica: al via una campagna di ricerche subacquee.  Una campagna di ricerche subacquee interesserà l'isola di Ustica, al largo di Palermo, dal 15 marzo al 30 aprile 2024. Un progetto, realizzato dalla Cranfield University del Regno Unito e dalla Soprintendenza del mare della Regione Siciliana, in collaborazione con la Guardia costiera, il Comune e l'Area marina protetta dell'isola. L'obiettivo è quello di individuare nuove evidenze archeologiche e nuovi relitti in modo da programmare eventuali recuperi e interventi di tutela. «Proseguono senza sosta le iniziative alla scoperta di testimonianze preziose della nostra storia più antica - dichiara l'assessore ai Beni culturali e all'identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato -. Attraverso metodologie avanzate e tecnologie innovative sarà possibile riportare alla luce reperti ancora sconosciuti che andranno ad arricchire il patrimonio culturale sommerso di Ustica e dell'intera Sicilia». La campagna prevede un'indagine lungo tutto il perimetro dell'isola, a una profondità compresa tra i 50 e i 300 metri, coprendo un'estensione di circa 36 chilometri quadrati. Verranno utilizzati due robot sottomarini a guida autonoma (AUV) dotati di "side scan sonar", che permetteranno di mappare i fondali usticesi e che, grazie all'utilizzo di onde acustiche, riporteranno in superficie dati utili alla creazione di mappe dettagliate dei fondali oggetto di indagine. I "target" individuati verranno ulteriormente esaminati con un ROV (Remotely operated vehicle), un robot subacqueo comandato via cavo dalla superficie che consentirà di effettuare riprese video e fotografie dei siti ritenuti più interessanti. Il team sarà composto da ricercatori provenienti da diverse parti del mondo: Stati Uniti, Danimarca, Scozia e Italia. Vista la conformazione dell'isola di Ustica, nel tratto sotto costa e per il settore che va da 0 a 50 metri di profondità verrà impiegato un team di sommozzatori che effettuerà una serie di prospezioni subacquee per individuare eventuali evidenze culturali presenti sul fondale.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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delectablywaywardbeard-blog · 11 months ago
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Grotta Azzurra a Capri, recuperti manufatti archeologici
La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli, in stretta collaborazione con la Direzione Regionale Musei Campania, il Comando Carabinieri Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Napoli e il Comando Carabinieri Nucleo Subacqueo di Napoli, ha recuperato preziose evidenze archeologiche nel mare dalla Grotta Azzurra sull’isola di Capri…
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mezzopieno-news · 3 years ago
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LE GALAPAGOS CREANO UN NUOVO PARCO MARINO DI 38.000 KM
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Il presidente ecuadoriano Guillermo Lasso ha annunciato la creazione di un parco marino protetto intorno alle isole Galápagos di 38.000 chilometri quadrati, un’area vasta quanto la Svizzera.
Lasso ha anche presentato insieme a Ecuador, Colombia, Panama e Costa Rica, l'Eastern Tropical Pacific Marine Corridor, un percorso marino protetto di 500.000 km², un rifugio subacqueo equivalente ad una superstrada per una grande varietà di animali migratori in via di estinzione come squali martello smerlato, squali balena, razze, tartarughe marine e tonni. Il percorso si collegherà con il già esistente Parco Nazionale delle Isole Cocos, patrimonio mondiale dell'UNESCO al largo della costa del Costa Rica per diventare il più grande dell’emisfero eoccidentale.
Il nuovo santuario marino espande l'attuale riserva delle Isole Galápagos del 45% e la protegge dalla pesca industriale, dalla caccia alle tartarughe e dallo sfruttamento di queste acque ricche di biodiversità e di specie uniche e delicate che vivono solo in questa zona del mondo. L'arcipelago è infatti considerato una delle aree con più biodiversità del pianeta, conseguenza del suo isolamento dovuto alla distanza dal continente e dell'ampia varietà di climi e di habitat dovuta alle correnti marine della zona che hanno portato all'evoluzione di numerose specie endemiche di animali e vegetali. L'annuncio fa parte dei risultati della COP-26 di Glasgow e si colloca tra le iniziative per l’ambiente che molti Stati stanno realizzando nell’impegno mondiale per proteggere il pianeta dal cambiamento climatico.
__________________
Fonte: Ivan Duque Presidente della Colombia - 3 novembre 2021
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freedomtripitaly · 5 years ago
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Isole Vergini, Antille Francesi, Piccole Antille: in breve i Caraibi. Non servono troppe descrizioni, le isole caraibiche sono il sogno di tutti: spiagge lunghe e bianche, mare cristallino, come scegliere la meta più adatta a voi? Semplice, scopritelo leggendo questo articolo e sicuramente troverete il posto dei vostri sogni! Le isole caraibiche sono una destinazione giovane e molto amata per la bellezza dei panorami: bellissime spiagge dove fare lunghe passeggiate e, per chi al mare vuole unire storia e cultura, c’è la straordinaria possibilità di perdersi fra le vie colorate dei centri città. Ma non dimentichiamoci delle musiche tradizionali: ogni destinazione ha la sua, ma il ritmo spumeggiante e travolgente che accomuna mambo, salsa, merengue e raggae vi travolgerà per l’intera vacanza. Se pensate alle isole caraibiche, pensate sicuramente ad una vacanza spettacolare, quasi da sogno, per qualsiasi occasione; che sia Ferragosto o Capodanno, la bellezza di questi luoghi vi lascerà a bocca aperta. Il clima, prevalentemente tropicale e favorevole per la maggior parte dell’anno, rende queste isole una meta perfetta in moltissime occasioni. Nelle isole caraibiche le temperature sono alte e, in alcuni casi, sfiorano i ventinove gradi. Vi potrete godere giornate molto lunghe e soleggiate ed un mare turchese, dalla temperatura gradevole. Barbuda, Antigua e Bahamas il triangolo da sogno Se avete intenzione di intraprendere un viaggio verso questo straordinario paradiso terrestre, è bene sapere che a Barbuda e Antigua il tempo è sicuramente più favorevole da dicembre ad aprile, in quanto il caldo è più contenuto e l’afa si fa sentire meno. Se invece, per questioni lavorative, avete la possibilità di viaggiare solamente in estate, vi consigliamo di prendere in considerazione i mesi di giugno e luglio. Una fantastica ed indimenticabile crociera ai Caraibi è sicuramente la crociera con destinazione Bahamas. Le Bahamas, insieme alle straordinarie Isole Vergini ed Antille francesi, sono un altro meraviglioso paradiso caraibico. Il periodo ideale per intraprendere un viaggio via mare verso queste isole è durante la stagione secca, ovvero da novembre ad aprile, in modo da poter godere al meglio delle bellezze ineguagliabili del territorio. In generale, dunque, possiamo affermare che il periodo migliore per un viaggio ai Caraibi va da novembre ad aprile anche se dobbiamo considerare prezzi elevati essendo periodo di alta stagione. Un buon compromesso fra costi e temperature, potrebbe essere quello di organizzare il proprio viaggio nel periodo di maggio, quando la stagione delle piogge è ancora lontana ed il clima permette di godersi pienamente le giornate in riva al mare. Non dimenticatevi di scegliere una buona assicurazione, la quale vi permetterà di rilassarvi e di godervi in totale tranquillità le bellezze paesaggistiche dei Caraibi. Isole Vergini Fra le isole caraibiche più belle in assoluto, vogliamo ricordare le famose Isole Vergini, costellate da eleganti resort, spiagge lunghe e silenziose caratterizzate da alte palme ed un cielo blu, oltre ad indimenticabili tramonti. Le incantevoli Isole Vergini sono un susseguirsi di spettacolari paesaggi naturali con un ecosistema protetto da venti parchi e, ad oggi, meta di un turismo esclusivo, oseremmo dire d’élite. L’arcipelago delle Isole Vergini Americane è costituito da sessanta isole, facenti parte delle Piccole Antille, e trasformate dagli Stati Uniti in una delle mete turistiche più gettonate del Mare dei Caraibi. Collegate tra di loro da battelli o piccoli aerei da turismo sono luoghi che lasceranno un ricordo indelebile Le Isole Vergini britanniche sono state isolate per lungo tempo: fra le più importanti vogliamo ricordare St. John, St. Croix e St. Thomas, caratterizzate da una natura selvaggia ed incontaminata, spiagge bianche e acque cristalline. Oggi meta gettonatissima sono frequentate da turisti americani, italiani e russi. Inizialmente, le Isole Vergini, erano abitate da popolazioni caraibiche, le quali furono spazzate durante il periodo della colonizzazione e rimpiazzate da popolazioni di origine africana che, in condizioni di schiavitù, coltivavano piantagioni di zucchero. Ad oggi queste piantagioni non esistono più ma i discendenti di queste popolazioni vivono ancora sull’arcipelago e condividono una cultura detta delle Indie occidentali. La principale fonte di ricchezza delle Isole Vergini, oggigiorno, è senza dubbio il turismo; grazie all’assenza di tasse molti panfili vengono registrati proprio qui e sono un paradiso fiscale ambito da possidenti ed armatori. Se desiderate intraprendere un viaggio alle Isole Vergini, potete immaginare di pernottare in lussuosi resort, così come in dimore storiche di epoca coloniale legate alla storia di grandi pirati del tempo. Se siete sportivi accaniti, potrete svolgere snorkeling, scuba diving, kayak e trekking subacqueo. I meno temerari, invece, potranno dedicarsi a piacevoli passeggiate e all’acquisto di oggetti locali tipici. Cosa vedere alle Isole Vergini La città principale, capitale delle Isole Vergini Americane, è Charlotte Amalie: punto strategico di attracco per le navi da crociera che esplorano le bellezze dei Caraibi. Charlotte Amalie è un agglomerato di viuzze che si sviluppano fra antichi edifici coloniali danesi ed un mix di musica, colore, sapori e una gran gioia di vivere. Il modo migliore per iniziare a scoprire questo antico gioiello è quello di prendere parte all’Historic Main Tour, il modo più diretto per entrare in stretto contatto con la cultura del luogo. Si tratta di un percorso di circa due ore e mezza che vi porterà alla scoperta dei luoghi più antichi ed importanti della città: qui, avrete la possibilità di assaporare pietanze tipiche locali. Fra le scoperte che farete durante la visita, vi sorprenderanno il Fort Christian e l’Emancipation Garden, il quale commemora la liberazione degli schiavi neri; a seguire ancora antiche case coloniali danesi fino alla dimora del famoso pirata Barbanera, nota anche come Blackbeard’s Castle, in cui oggi è possibile pernottare. Preziosissima è anche la sinagoga B’racha V’shalom Uv’gimilut Hasadim, la più antica dei Caraibi e famosa per il suo pavimento di sabbia. Poco distante da questa deliziosa capitale, si trova Frenchtown, dimora ufficiale della comunità di Frenchie, discendenti degli Ugonotti. Dedicatevi, poi, una rilassante pausa pranzo i uno dei tipici ristoranti di pesce affacciati sul porticciolo: uno spettacolo irripetibile ed indimenticabile! Da qui potrete osservare i pescatori impegnati nelle loro attività ed ammirare le casette colorate tipiche del luogo, proprio come in un bel film. Il Mountain Top è il punto più alto dell’isola, da cui è possibile ammirare un panorama mozzafiato sulle Isole Vergini Americane e Britanniche, su Megens Bay e St. John. Da qui non potrete certamente perdervi il Drake Seat ovvero il punto esatto in cui Sir Francis Drake si soffermò ad ammirare il canale di passaggio tra le isole. Dopo una lunga camminata, l’ideale è rilassarsi in riva al mare e le Isole Vergini sono uno tra i luoghi migliori per farlo: da Megens Bay Beach a Coki Beach, fino a Bolongo Bay avrete l’imbarazzo della scelta. In queste località potrete praticare kayak e snorkeling, ammirare fantastiche creature marine o, più semplicemente, sorseggiare un buon drink in riva al mare. Antille francesi Le Antille Francesi fanno parte delle isole caraibiche e sono una meta sognata da moltissimi. Non appena sbarcherete, vi renderete subito conto che nelle Antille Francesi è racchiuso un patrimonio dal valore inestimabile. Questo arcipelago è composto da quattro isole principali che comprendono Guadalupe, Martinica, Saint Martin e Saint Barthélemy. Le Antille Francesi sono caratterizzate da un mare cristallino, spiagge sabbiose e paesaggi naturali che non necessitano di parole ma semplicemente sono mozzafiato. Antille Francesi: i posti imperdibili da visitare Bella come un sogno, Guadalupe, si estende fra due isole e costituisce il luogo ideale per poter scoprire pesci e coralli e, dunque, svolgere attività sportive, quali scuba diving e snorkeling. Imperdibile è la spiaggia di Sainte-Anne, circondata da una vasta distesa di palme di cocco e molto amata dai turisti. Le due isole principali che compongono Guadalupe sono molto diverse tra loro: Basse Terre è la più verde e selvaggia, mentre Grand Terre offre vaste spiagge dove rilassarsi. Martinica, insieme a Guadalupe, è una delle più gradi isole delle Antille Francesi ed è molto ambita dai turisti. È un’isola da non perdere assolutamente, saprete farvi conquistare dalla ricca vegetazione e dalle splendide spiagge che caratterizzano il territorio. Per scoprire un po’ di storia, vi consigliamo di visitare il centro di Fort-de-France che sorge sulla costa e offre un gran numero di musei, parchi ed un imperdibile acquario. Vi suggeriamo di rilassarvi presso le spiagge di Anse Trabaud, Anse Michel e Cap Chevalier, i veri gioielli dell’isola. Saint Martin, invece, è un’isola tutt’ora contesa tra Francia e Olanda ed è suddivisa in due parti. Nella parte francese, potrete visitare le meravigliose spiagge di Baie rouge, la quale alterna sabbia bianca e scogliere rosse; Happy Bay ed Orient Beach, ideale per chi ama fare sport subacqueo. L’isola di Saint Barthélemy è piccola ed esclusiva, tanto che nel corso degli anni ha ospitato personaggi di spicco come Rockfeller. Saint Barthélemy vanta una dozzina di splendide spiagge circondate dalla barriera corallina, tra le quali Shell Beach, Anse de Salines e Saint Jean. Molto vivace è anche la vita notturna e, se state cercando una buona combinazione fra divertimento e relax, questa è l’isola che fa per voi! Se desiderate fare un vacanza ai Caraibi e, in particolar modo, alle Antille francesi, dovrete considerare di essere praticamente in Francia, quindi i costi saranno al pari di quelli europei. Sicuramente il prezzo varierà a seconda del tipo di vacanza che desiderate fare: è molto facile risparmiare scegliendo di alloggiare in appartamento invece che in un lussuoso resort, e mangiare ottimo street food. Ciò di cui siamo certi, però, è che una vacanza alle Antille Francesi rimarrà un ricordo indelebile ed un viaggio da fare almeno una volta nella vita. Isole caraibiche low cost Un viaggio alle isole caraibiche può benissimo rientrare in un budget ridotto, basta sapere dove andare e come muoversi. Innanzitutto, è fondamentale pianificare un viaggio in un periodo di bassa stagione, in cui le temperature sono buone e non c’è troppo affollamento; fondamentale è anche saper scegliere l’alloggio giusto. Dimenticatevi lussuose palafitte sul mare,ma sarete vicinissimi alla spiaggia e godrete di un alloggio comodo e ben servito come, per esempio, un appartamento. Isole caraibiche economiche: quali visitare Grenada, meta relativamente economica, conosciuta anche come l’isola delle spezie offre lunghe lingue di spiaggia sabbiosa ed un mare da invidiare! Il secondo luogo paradisiaco dove trascorrere una vacanza low cost è Tobago: un bellissimo atollo dove trascorrere una vacanza indimenticabile. Qui potrete alloggiare presso una casa sugli alberi, davvero insolito, ma allo stesso tempo singolare e molto divertente al modico prezzo di 99 euro a notte. Inutile dire che anche a Tobago potrete godere di un mare turchese e, al calare della sera, lo spettacolo delle acque bioluminescenti della laguna, renderà unico il vostro soggiorno sull’isola. Poco nota Anguilla, colonia britannica caratterizzata dalla spiaggia rosa di Shoal Bay East davvero incantevole. Gli alloggi del luogo offrono camere moderne e confortevoli, spesso con vista sull’oceano, a prezzi davvero contenuti. Presso i ristoranti tipici, potrete gustare deliziose cene a base di pesce appena pescato. Antigua, perla delle Piccole Antille, è un luogo spettacolare e si narra che questa isola abbia una spiaggia per ogni giorno dell’anno. Anche qui potrete prenotare un alloggio moderno, dotato di ogni comfort; questa località è fortemente consigliata per le coppie. Località consigliata per una vacanza economica alle isole caraibiche è Union Island anche detta Tahiti delle Indie Occidentali. Troverete alloggi comodi ed economici nei numerosi resort che costellano l’isola, tutti in stile rigorosamente tropicale. Interessante è il fatto che sull’isola, in alcuni resort, non sia presente la connessione wifi per volontà dei proprietari: ecco una straordinaria occasione per “disintossicarsi” dai social network e lasciarsi trasportare dalla magia dell’isola. Come per tutte le destinazioni è acquistare un’assicurazione viaggi adeguata: potrete trovare coperture assicurative con massimali molto alti a prezzi davvero convenienti sui siti preposti. E’ quindi possibile fare un viaggio low cost verso destinazioni così lontane? Sì, è possibile con i giusti accorgimenti ed i giusti tempi. Un viaggio del genere richiede una programmazione molto lunga e dettagliata e, nella maggior parte dei casi, supportata da un esperto in materia. Isole caraibiche economiche? Yes we can! https://ift.tt/2VKiyXY Classifica delle più belle isole dei Caraibi Isole Vergini, Antille Francesi, Piccole Antille: in breve i Caraibi. Non servono troppe descrizioni, le isole caraibiche sono il sogno di tutti: spiagge lunghe e bianche, mare cristallino, come scegliere la meta più adatta a voi? Semplice, scopritelo leggendo questo articolo e sicuramente troverete il posto dei vostri sogni! Le isole caraibiche sono una destinazione giovane e molto amata per la bellezza dei panorami: bellissime spiagge dove fare lunghe passeggiate e, per chi al mare vuole unire storia e cultura, c’è la straordinaria possibilità di perdersi fra le vie colorate dei centri città. Ma non dimentichiamoci delle musiche tradizionali: ogni destinazione ha la sua, ma il ritmo spumeggiante e travolgente che accomuna mambo, salsa, merengue e raggae vi travolgerà per l’intera vacanza. Se pensate alle isole caraibiche, pensate sicuramente ad una vacanza spettacolare, quasi da sogno, per qualsiasi occasione; che sia Ferragosto o Capodanno, la bellezza di questi luoghi vi lascerà a bocca aperta. Il clima, prevalentemente tropicale e favorevole per la maggior parte dell’anno, rende queste isole una meta perfetta in moltissime occasioni. Nelle isole caraibiche le temperature sono alte e, in alcuni casi, sfiorano i ventinove gradi. Vi potrete godere giornate molto lunghe e soleggiate ed un mare turchese, dalla temperatura gradevole. Barbuda, Antigua e Bahamas il triangolo da sogno Se avete intenzione di intraprendere un viaggio verso questo straordinario paradiso terrestre, è bene sapere che a Barbuda e Antigua il tempo è sicuramente più favorevole da dicembre ad aprile, in quanto il caldo è più contenuto e l’afa si fa sentire meno. Se invece, per questioni lavorative, avete la possibilità di viaggiare solamente in estate, vi consigliamo di prendere in considerazione i mesi di giugno e luglio. Una fantastica ed indimenticabile crociera ai Caraibi è sicuramente la crociera con destinazione Bahamas. Le Bahamas, insieme alle straordinarie Isole Vergini ed Antille francesi, sono un altro meraviglioso paradiso caraibico. Il periodo ideale per intraprendere un viaggio via mare verso queste isole è durante la stagione secca, ovvero da novembre ad aprile, in modo da poter godere al meglio delle bellezze ineguagliabili del territorio. In generale, dunque, possiamo affermare che il periodo migliore per un viaggio ai Caraibi va da novembre ad aprile anche se dobbiamo considerare prezzi elevati essendo periodo di alta stagione. Un buon compromesso fra costi e temperature, potrebbe essere quello di organizzare il proprio viaggio nel periodo di maggio, quando la stagione delle piogge è ancora lontana ed il clima permette di godersi pienamente le giornate in riva al mare. Non dimenticatevi di scegliere una buona assicurazione, la quale vi permetterà di rilassarvi e di godervi in totale tranquillità le bellezze paesaggistiche dei Caraibi. Isole Vergini Fra le isole caraibiche più belle in assoluto, vogliamo ricordare le famose Isole Vergini, costellate da eleganti resort, spiagge lunghe e silenziose caratterizzate da alte palme ed un cielo blu, oltre ad indimenticabili tramonti. Le incantevoli Isole Vergini sono un susseguirsi di spettacolari paesaggi naturali con un ecosistema protetto da venti parchi e, ad oggi, meta di un turismo esclusivo, oseremmo dire d’élite. L’arcipelago delle Isole Vergini Americane è costituito da sessanta isole, facenti parte delle Piccole Antille, e trasformate dagli Stati Uniti in una delle mete turistiche più gettonate del Mare dei Caraibi. Collegate tra di loro da battelli o piccoli aerei da turismo sono luoghi che lasceranno un ricordo indelebile Le Isole Vergini britanniche sono state isolate per lungo tempo: fra le più importanti vogliamo ricordare St. John, St. Croix e St. Thomas, caratterizzate da una natura selvaggia ed incontaminata, spiagge bianche e acque cristalline. Oggi meta gettonatissima sono frequentate da turisti americani, italiani e russi. Inizialmente, le Isole Vergini, erano abitate da popolazioni caraibiche, le quali furono spazzate durante il periodo della colonizzazione e rimpiazzate da popolazioni di origine africana che, in condizioni di schiavitù, coltivavano piantagioni di zucchero. Ad oggi queste piantagioni non esistono più ma i discendenti di queste popolazioni vivono ancora sull’arcipelago e condividono una cultura detta delle Indie occidentali. La principale fonte di ricchezza delle Isole Vergini, oggigiorno, è senza dubbio il turismo; grazie all’assenza di tasse molti panfili vengono registrati proprio qui e sono un paradiso fiscale ambito da possidenti ed armatori. Se desiderate intraprendere un viaggio alle Isole Vergini, potete immaginare di pernottare in lussuosi resort, così come in dimore storiche di epoca coloniale legate alla storia di grandi pirati del tempo. Se siete sportivi accaniti, potrete svolgere snorkeling, scuba diving, kayak e trekking subacqueo. I meno temerari, invece, potranno dedicarsi a piacevoli passeggiate e all’acquisto di oggetti locali tipici. Cosa vedere alle Isole Vergini La città principale, capitale delle Isole Vergini Americane, è Charlotte Amalie: punto strategico di attracco per le navi da crociera che esplorano le bellezze dei Caraibi. Charlotte Amalie è un agglomerato di viuzze che si sviluppano fra antichi edifici coloniali danesi ed un mix di musica, colore, sapori e una gran gioia di vivere. Il modo migliore per iniziare a scoprire questo antico gioiello è quello di prendere parte all’Historic Main Tour, il modo più diretto per entrare in stretto contatto con la cultura del luogo. Si tratta di un percorso di circa due ore e mezza che vi porterà alla scoperta dei luoghi più antichi ed importanti della città: qui, avrete la possibilità di assaporare pietanze tipiche locali. Fra le scoperte che farete durante la visita, vi sorprenderanno il Fort Christian e l’Emancipation Garden, il quale commemora la liberazione degli schiavi neri; a seguire ancora antiche case coloniali danesi fino alla dimora del famoso pirata Barbanera, nota anche come Blackbeard’s Castle, in cui oggi è possibile pernottare. Preziosissima è anche la sinagoga B’racha V’shalom Uv’gimilut Hasadim, la più antica dei Caraibi e famosa per il suo pavimento di sabbia. Poco distante da questa deliziosa capitale, si trova Frenchtown, dimora ufficiale della comunità di Frenchie, discendenti degli Ugonotti. Dedicatevi, poi, una rilassante pausa pranzo i uno dei tipici ristoranti di pesce affacciati sul porticciolo: uno spettacolo irripetibile ed indimenticabile! Da qui potrete osservare i pescatori impegnati nelle loro attività ed ammirare le casette colorate tipiche del luogo, proprio come in un bel film. Il Mountain Top è il punto più alto dell’isola, da cui è possibile ammirare un panorama mozzafiato sulle Isole Vergini Americane e Britanniche, su Megens Bay e St. John. Da qui non potrete certamente perdervi il Drake Seat ovvero il punto esatto in cui Sir Francis Drake si soffermò ad ammirare il canale di passaggio tra le isole. Dopo una lunga camminata, l’ideale è rilassarsi in riva al mare e le Isole Vergini sono uno tra i luoghi migliori per farlo: da Megens Bay Beach a Coki Beach, fino a Bolongo Bay avrete l’imbarazzo della scelta. In queste località potrete praticare kayak e snorkeling, ammirare fantastiche creature marine o, più semplicemente, sorseggiare un buon drink in riva al mare. Antille francesi Le Antille Francesi fanno parte delle isole caraibiche e sono una meta sognata da moltissimi. Non appena sbarcherete, vi renderete subito conto che nelle Antille Francesi è racchiuso un patrimonio dal valore inestimabile. Questo arcipelago è composto da quattro isole principali che comprendono Guadalupe, Martinica, Saint Martin e Saint Barthélemy. Le Antille Francesi sono caratterizzate da un mare cristallino, spiagge sabbiose e paesaggi naturali che non necessitano di parole ma semplicemente sono mozzafiato. Antille Francesi: i posti imperdibili da visitare Bella come un sogno, Guadalupe, si estende fra due isole e costituisce il luogo ideale per poter scoprire pesci e coralli e, dunque, svolgere attività sportive, quali scuba diving e snorkeling. Imperdibile è la spiaggia di Sainte-Anne, circondata da una vasta distesa di palme di cocco e molto amata dai turisti. Le due isole principali che compongono Guadalupe sono molto diverse tra loro: Basse Terre è la più verde e selvaggia, mentre Grand Terre offre vaste spiagge dove rilassarsi. Martinica, insieme a Guadalupe, è una delle più gradi isole delle Antille Francesi ed è molto ambita dai turisti. È un’isola da non perdere assolutamente, saprete farvi conquistare dalla ricca vegetazione e dalle splendide spiagge che caratterizzano il territorio. Per scoprire un po’ di storia, vi consigliamo di visitare il centro di Fort-de-France che sorge sulla costa e offre un gran numero di musei, parchi ed un imperdibile acquario. Vi suggeriamo di rilassarvi presso le spiagge di Anse Trabaud, Anse Michel e Cap Chevalier, i veri gioielli dell’isola. Saint Martin, invece, è un’isola tutt’ora contesa tra Francia e Olanda ed è suddivisa in due parti. Nella parte francese, potrete visitare le meravigliose spiagge di Baie rouge, la quale alterna sabbia bianca e scogliere rosse; Happy Bay ed Orient Beach, ideale per chi ama fare sport subacqueo. L’isola di Saint Barthélemy è piccola ed esclusiva, tanto che nel corso degli anni ha ospitato personaggi di spicco come Rockfeller. Saint Barthélemy vanta una dozzina di splendide spiagge circondate dalla barriera corallina, tra le quali Shell Beach, Anse de Salines e Saint Jean. Molto vivace è anche la vita notturna e, se state cercando una buona combinazione fra divertimento e relax, questa è l’isola che fa per voi! Se desiderate fare un vacanza ai Caraibi e, in particolar modo, alle Antille francesi, dovrete considerare di essere praticamente in Francia, quindi i costi saranno al pari di quelli europei. Sicuramente il prezzo varierà a seconda del tipo di vacanza che desiderate fare: è molto facile risparmiare scegliendo di alloggiare in appartamento invece che in un lussuoso resort, e mangiare ottimo street food. Ciò di cui siamo certi, però, è che una vacanza alle Antille Francesi rimarrà un ricordo indelebile ed un viaggio da fare almeno una volta nella vita. Isole caraibiche low cost Un viaggio alle isole caraibiche può benissimo rientrare in un budget ridotto, basta sapere dove andare e come muoversi. Innanzitutto, è fondamentale pianificare un viaggio in un periodo di bassa stagione, in cui le temperature sono buone e non c’è troppo affollamento; fondamentale è anche saper scegliere l’alloggio giusto. Dimenticatevi lussuose palafitte sul mare,ma sarete vicinissimi alla spiaggia e godrete di un alloggio comodo e ben servito come, per esempio, un appartamento. Isole caraibiche economiche: quali visitare Grenada, meta relativamente economica, conosciuta anche come l’isola delle spezie offre lunghe lingue di spiaggia sabbiosa ed un mare da invidiare! Il secondo luogo paradisiaco dove trascorrere una vacanza low cost è Tobago: un bellissimo atollo dove trascorrere una vacanza indimenticabile. Qui potrete alloggiare presso una casa sugli alberi, davvero insolito, ma allo stesso tempo singolare e molto divertente al modico prezzo di 99 euro a notte. Inutile dire che anche a Tobago potrete godere di un mare turchese e, al calare della sera, lo spettacolo delle acque bioluminescenti della laguna, renderà unico il vostro soggiorno sull’isola. Poco nota Anguilla, colonia britannica caratterizzata dalla spiaggia rosa di Shoal Bay East davvero incantevole. Gli alloggi del luogo offrono camere moderne e confortevoli, spesso con vista sull’oceano, a prezzi davvero contenuti. Presso i ristoranti tipici, potrete gustare deliziose cene a base di pesce appena pescato. Antigua, perla delle Piccole Antille, è un luogo spettacolare e si narra che questa isola abbia una spiaggia per ogni giorno dell’anno. Anche qui potrete prenotare un alloggio moderno, dotato di ogni comfort; questa località è fortemente consigliata per le coppie. Località consigliata per una vacanza economica alle isole caraibiche è Union Island anche detta Tahiti delle Indie Occidentali. Troverete alloggi comodi ed economici nei numerosi resort che costellano l’isola, tutti in stile rigorosamente tropicale. Interessante è il fatto che sull’isola, in alcuni resort, non sia presente la connessione wifi per volontà dei proprietari: ecco una straordinaria occasione per “disintossicarsi” dai social network e lasciarsi trasportare dalla magia dell’isola. Come per tutte le destinazioni è acquistare un’assicurazione viaggi adeguata: potrete trovare coperture assicurative con massimali molto alti a prezzi davvero convenienti sui siti preposti. E’ quindi possibile fare un viaggio low cost verso destinazioni così lontane? Sì, è possibile con i giusti accorgimenti ed i giusti tempi. Un viaggio del genere richiede una programmazione molto lunga e dettagliata e, nella maggior parte dei casi, supportata da un esperto in materia. Isole caraibiche economiche? Yes we can! Un viaggio nelle isole caraibiche è il sogno di tutti: tra mare cristallino, sabbia bianca e paesaggi mozzafiato, sono molti i possibili itinerari.
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tmnotizie · 5 years ago
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SAN BENEDETTO – Lunedì 8 giugno scatta l’operazione Spazzamare, la più importante giornata di pulizia dei fondali mai realizzata in Italia, organizzata congiuntamente dal progetto europeo Clean Sea LIFE e dal Corpo delle Capitanerie di Porto.
In occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, i sommozzatori di una quarantina di centri immersione e i cinque Nuclei Subacquei della Capitaneria di Porto, armati di sacchi e palloni di sollevamento, si immergeranno in darsene e porticcioli di tutte le regioni costiere d’Italia, in aree naturalistiche e persino in un sito archeologico sommerso per liberare i fondali dai rifiuti. Gli oggetti recuperati saranno catalogati, pesati e poi smaltiti grazie alla collaborazione degli enti locali. Le attività saranno rilanciate sui social con hashtag #Spazzamare.
Le immagini dei delfini, squali e persino balene nei porticcioli, in questi mesi di immobilità, hanno stupito gli italiani, rivelando una biodiversità spesso inaspettata per il Mediterraneo. L’acqua limpida, però, ha rivelato anche la quantità di bottiglie, sacchetti di plastica e copertoni che giacciono sui fondali, oltre a guanti e mascherine, ormai segnalati ovunque in mare.
“Ringraziamo di cuore i diving center e le centinaia di subacquei che oggi dedicheranno le prime, agognate immersioni dopo il lockdown non al divertimento ma alla tutela del mare, e gli Enti locali che assicureranno lo smaltimento dei rifiuti. Ma la battaglia contro il mare di plastica si deve combattere a terra, riducendo il più possibile la produzione di rifiuti. Prima che arrivino a mare.” ricorda Eleonora de Sabata, portavoce del progetto di sensibilizzazione sui rifiuti marini capitanato dal Parco Nazionale dell’Asinara che, con il supporto del programma LIFE della Commissione Europea, in quattro anni ha coinvolto oltre 20.000 persone e rimosso 75 tonnellate di rifiuti dalle coste e fondali italiani.
La Guardia Costiera italiana, condividendo gli obiettivi del progetto europeo Clean Sea Life, parteciperà all’evento operando con il personale specialistico dei propri 5 Nuclei subacquei che, accanto ai volontari, concorreranno a una giornata straordinaria di tutela dei nostri mari. Ma non solo. I Comandi territoriali e i sommozzatori della Guardia Costiera garantiranno la necessaria cornice di sicurezza in mare, coordinando l’attività di tutti i diving presenti al fine di agevolare il regolare e sicuro svolgimento delle operazioni di bonifica, nel rispetto delle norme vigenti in tema di emergenza Covid-19.
Quella dei Subacquei della Guardia Costiera è un’attività che da ben 25 anni – il 1° Nucleo venne istituito il 1° gennaio 1995 a San Benedetto del Tronto – viene svolta senza sosta per tutelare i nostri mari, non solo attraverso concrete opere di bonifica: si pensi all’incessante opera di rimozione delle “reti fantasma”, abbandonate sui fondali, dannose per l’ambiente marino e veri e propri strumenti di morte per le specie marine che vi rimangono intrappolate: ma anche attraverso un monitoraggio costante volto a contrastare le attività illegali di pesca, come pure a individuare gli eventuali scarichi abusivi o a tutelare il patrimonio archeologico sommerso.
Con il loro impegno, a 25 anni dalla loro istituzione, gli operatori subacquei della Guardia Costiera rimangono ancora oggi i protagonisti indiscussi di quella “cultura del mare” della quale la Guardia Costiera da sempre si è fatta portavoce.
Le attività di pulizia dei fondali si svolgeranno in:
Liguria (Camogli: V Nucleo Sub Guardia Costiera; Loano: Marina Diving), Toscana (Isola del Giglio: International Diving; Porto Ercole: Argentario Divers)
Lazio (Civitavecchia: Gruppo Nasim; Ostia: Blue Marlin Diving Center, Ventotene: Diving World Ventotene, Ponza: Ponza Diving Center)
Campania (Torre Annunziata: II Nucleo Sub Guardia Costiera; Torre del Greco: Centro Subacqueo Torre del Greco; Baia: Centro Sub Campi Flegrei, Subaia; Castellammare di Stabia: Bikini Diving; Marina di Camerota: Diving Continente Blu)
Calabria (Palmi: Lega Navale sez. Palmi; Scilla – Scilla Diving Center)
Puglia (Egnazia: ASD L’Anfora; Tricase: FIAS Lecce, DWD Diving e Associazione Magna Grecia Mare)
Marche (San Benedetto del Tronto: I Nucleo Sub Guardia Costiera; Mamasa Club e Profondo Blu; Pesaro: Sub Tridente)
Emilia Romagna (Rimini: Sub Rimini Gian Neri)
Veneto (Chioggia: Isamar Diving Center)
Friuli Venezia Giulia (Trieste: Mare Nord Est)
Sicilia (Riposto: III Nucleo Sub Guardia Costiera; Porticello: Blue Shark Diving Center; Sferracavallo: Marenostrum Diving Center; Messina: Oloturia Sub; Catania: Mister Jump)
Sardegna (Sant’Antioco: IV Nucleo Sub Guardia Costiera; Isola dell’Asinara: Diving Cala d’Oliva, Sea Project Castel Sardo, Stintino Diving Club, Rocca Ruja Diving Center, i 7 mari; Golfo Aranci: Alphadiving; Porto San Paolo: Mare Azzurro e Tavolara Diving Center; Santa Teresa di Gallura: Blu Diving; Porto Rotondo: Centro Sub Portorotondo).
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italianaradio · 6 years ago
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Paradiso di creature sottomarine nei mari di Calabria
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/paradiso-di-creature-sottomarine-nei-mari-di-calabria/
Paradiso di creature sottomarine nei mari di Calabria
Paradiso di creature sottomarine nei mari di Calabria
Antipathella subpinnata, Leptogorgia sarmentosa, Aplidium nodiferum, Alcyonium palmatum, Alcyonium coralloides, Savaglia savaglia, Pennatula phosphorea. E poi ancora: Scyliorhinu Scanicula, Paramuricea clavata, Phyllangia mouchezii, Pinna nobilis, Astroides calicularis, Alicia mirabilis, Flabelina pedata. Non dimenticando: Hyppocampus guttulatus, Hyppocampus hyppocampo, Leptosammia pruvoti, Cratena peregrina, Janolus cristatus, Posidonia oceanica, Aplysia dactilomela. Questo che gli addetti ai lavori hanno già riconosciuto, è solo uno stralcio dell’elenco di creature marine che la Calabria ospita nei fondali dei circa 800 km delle sue coste. Creature splendide, dalle forme e dai colori che anche il più geniale dei pittori non riuscirebbe a realizzare, che popolano i nostri fondali, a profondità non così proibitive al punto che tecnici della materia hanno raccolto un “book” fotografico dal valore scientifico e ambientale, a detta degli stessi esperti, di rilievo internazionale. Tutto ciò dimostra come le coste calabresi siano un patrimonio ambientale e naturalistico talmente sorprendente, agli addetti ai lavori e non, che l’intera comunità scientifica internazionale è sempre più attenta alla nostra regione. E’ questo il giudizio unanime che è emerso a conclusione del workshop scientifico di presentazione dei risultati intermedi del progetto “I siti di importanza comunitaria della Calabria “Sic marini”, che si è tenuto mercoledì scorso nel Centro Congressi dell’Unical ed al quale hanno partecipato i diversi soggetti partner del progetto finanziato dalla Regione Calabria – Dipartimento Ambiente e Territorio con fondi POR Calabria FESR-FSE 2014-2020. Piano di Azione – Az e 6 Tutela e Valorizzazione del Patrimonio Ambientale Culturale: Azioni 6.5.A1 – Monitoraggio degli habitat e delle specie marine all’interno dei SIC. Il workshop è stato organizzato dall’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria), attraverso il suo Centro Regionale Strategia Marina, diretto dal dr. Emilio Cellini, con la collaborazione della Regione Calabria, dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), dell’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche, del Dipartimento di Biologia Ecologia e Scienze della Terra dell’UNICAL e del Dipartimento di Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale dell’UNICAL. Il Comitato Organizzatore del workshop – che ha raccolto l’apprezzamento del pubblico presente, composto da tecnici, studiosi e appassionati della materia ma anche i delegati delle Capitanerie di Porto della Calabria, che collaborano a 360° con il Centro Strategia Marina dell’Arpacal – ha rilasciato oggi gli atti ufficiali delle relazioni illustrate nel convegno. Tra le diverse relazioni presenti, che spaziano nelle altrettanto diverse sfaccettature di questo progetto, anche quella di Francesco Pacienza (nella foto), un fotografo e giornalista subacqueo professionista tra i più talentuosi in Calabria, nonché docente all’Istituto Europeo del Design, che ha “donato” alla comunità scientifica e all’opinione pubblica trenta scatti fantastici di altrettante creature marine individuate in vari siti calabresi.
Antipathella subpinnata, Leptogorgia sarmentosa, Aplidium nodiferum, Alcyonium palmatum, Alcyonium coralloides, Savaglia savaglia, Pennatula phosphorea. E poi ancora: Scyliorhinu Scanicula, Paramuricea clavata, Phyllangia mouchezii, Pinna nobilis, Astroides calicularis, Alicia mirabilis, Flabelina pedata. Non dimenticando: Hyppocampus guttulatus, Hyppocampus hyppocampo, Leptosammia pruvoti, Cratena peregrina, Janolus cristatus, Posidonia oceanica, Aplysia dactilomela. Questo che gli addetti ai lavori hanno già riconosciuto, è solo uno stralcio dell’elenco di creature marine che la Calabria ospita nei fondali dei circa 800 km delle sue coste. Creature splendide, dalle forme e dai colori che anche il più geniale dei pittori non riuscirebbe a realizzare, che popolano i nostri fondali, a profondità non così proibitive al punto che tecnici della materia hanno raccolto un “book” fotografico dal valore scientifico e ambientale, a detta degli stessi esperti, di rilievo internazionale. Tutto ciò dimostra come le coste calabresi siano un patrimonio ambientale e naturalistico talmente sorprendente, agli addetti ai lavori e non, che l’intera comunità scientifica internazionale è sempre più attenta alla nostra regione. E’ questo il giudizio unanime che è emerso a conclusione del workshop scientifico di presentazione dei risultati intermedi del progetto “I siti di importanza comunitaria della Calabria “Sic marini”, che si è tenuto mercoledì scorso nel Centro Congressi dell’Unical ed al quale hanno partecipato i diversi soggetti partner del progetto finanziato dalla Regione Calabria – Dipartimento Ambiente e Territorio con fondi POR Calabria FESR-FSE 2014-2020. Piano di Azione – Az e 6 Tutela e Valorizzazione del Patrimonio Ambientale Culturale: Azioni 6.5.A1 – Monitoraggio degli habitat e delle specie marine all’interno dei SIC. Il workshop è stato organizzato dall’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria), attraverso il suo Centro Regionale Strategia Marina, diretto dal dr. Emilio Cellini, con la collaborazione della Regione Calabria, dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), dell’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche, del Dipartimento di Biologia Ecologia e Scienze della Terra dell’UNICAL e del Dipartimento di Ingegneria Meccanica Energetica e Gestionale dell’UNICAL. Il Comitato Organizzatore del workshop – che ha raccolto l’apprezzamento del pubblico presente, composto da tecnici, studiosi e appassionati della materia ma anche i delegati delle Capitanerie di Porto della Calabria, che collaborano a 360° con il Centro Strategia Marina dell’Arpacal – ha rilasciato oggi gli atti ufficiali delle relazioni illustrate nel convegno. Tra le diverse relazioni presenti, che spaziano nelle altrettanto diverse sfaccettature di questo progetto, anche quella di Francesco Pacienza (nella foto), un fotografo e giornalista subacqueo professionista tra i più talentuosi in Calabria, nonché docente all’Istituto Europeo del Design, che ha “donato” alla comunità scientifica e all’opinione pubblica trenta scatti fantastici di altrettante creature marine individuate in vari siti calabresi.
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storiearcheostorie · 5 months ago
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Mar Tirreno, i robot abissali recuperano dai relitti di età romana carichi di anfore: erano a -600 metri
ARCHEOLOGIA | Mar Tirreno, i robot abissali recuperano dai relitti di età romana carichi di anfore: erano a -600 metri La ricerche sono condotte dall'Università Ca' Foscari - Venezia
Redazione A fine luglio, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari Venezia, a seguito di decreto di concessione di ricerche del Ministero della Cultura, ha portato a termine una nuova breve campagna di indagini su relitti di età romana affondati negli alti fondali del Mar Tirreno. Il progetto è condotto dal prof. Carlo Beltrame e dalla dott.ssa Elisa Costa, in…
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lamilanomagazine · 1 year ago
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Gorizia, archeologia sommersa a Grado: trovati reperti storici scambi segno di scambi commerciali tra città romana e bacino del mediterraneo
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Gorizia, archeologia sommersa a Grado: trovati reperti storici scambi segno di scambi commerciali tra città romana e bacino del mediterraneo. I siti archeologici sommersi costituiscono un patrimonio culturale importante da preservare e monitorare soprattutto per proteggerli dalle sottrazioni ad opera di malfattori, ma anche dai danneggiamenti dovuti anche alle naturali azioni di erosione da corrente, quali flusso costante delle maree. Con la collaborazione dei comparti di specialità di cui dispone l’Arma dei Carabinieri, i militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Udine, a metà luglio, hanno intrapreso un monitoraggio delle aree marine antistanti la cittadina turistica di Grado attraverso l’impiego della Motovedetta CC 401 in forza alla locale Stazione e ad una aliquota di 5 militari del Nucleo Subacquei Carabinieri di Genova. Il servizio è stato arricchito dalla collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia di Trieste e del Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell’Università di Udine. L’attività svolta è stata particolarmente utile perché ha consentito di monitorare un'imbarcazione risalente al III secolo a.C. e rinvenuta alcuni anni or sono a circa 7 miglia al largo di Grado, a 19 metri di profondità, sulla quale a partire dal 2012 è stato applicato un sistema metallico modulare per consentire la valorizzazione in situ di questo bene sommerso e al contempo impedirne possibili azioni delittuose di sottrazione di manufatti da parte di malintenzionati. In corrispondenza dell’isola gradese di Pampagnola in laguna, proprio in corrispondenza del luogo ove, un anno fa, vennero scoperti per la prima volta, i resti di un’imbarcazione di epoca romana, e in mare a pochi metri dalla spiaggia “Costa Azzurra”, sono stati recuperati complessivamente 53 reperti archeologici di diversa provenienza tra cui due colli di anfora della tipologia Late Roman. Si tratta di anfore che erano diffuse a partire dal V - VI sec. d.C. ed avevano la caratteristica di possedere un collo più corto con bordo indistinto e spalla più ampia. Interessante è stato anche il ritrovamento di due colli di anfore vinarie molto più antiche: una denominata Dressel 6, caratterizzata da un lungo collo cilindrico con spalla carenata mono ansata e l’altra, una Dressel 2-4 di Kos, in quanto le prime produzioni sono attestate sull’isola di Kos tra il I sec. a.C. ed il I sec. d.C., in origine munita di due anse a mo’ di orecchie di pipistrello e a sezione ovale col classico corpo terminante a puntale. Tra le due tipologie di anfore passano quindi diversi secoli. Di pari interesse è stato altresì il rinvenimento di un fondo di ceramica a impasto grezzo con applicati tre distinti piedini che sembra invece collocarsi tra l’epoca tardo-antica e l’alto medioevo. Con il passare del tempo, il mare restituisce sempre qualche cosa che prima non era visibile come, del resto, continua a nascondere ciò che un giorno potrà essere scoperto. Il movimento delle maree che caratterizza la laguna di Marano consente alle correnti di restituire questi oggetti che vengono ritrovati sotto costa e ci fanno ritenere che il mare, con la forza cinetica delle onde, accumula materiale che viene “strappato” da qualche sito che si trova probabilmente più in profondità. I manufatti sopra descritti hanno portato il prof. Massimo Capulli del Dipartimento di Studi Umanistici e del Patrimonio Culturale dell’Università di Udine ad avanzare un’ipotesi preliminare secondo la quale, al largo delle coste ove sono avvenuti i ritrovamenti, vi possano essere due relitti. Secondo l’archeologo subacqueo dell’Ateneo friulano, infatti, vi è la possibilità di ricondurre i manufatti recuperati a due distinti orizzonti cronologici tra loro omogenei e con uno iato di circa tre secoli. Questi recenti ritrovamenti a Grado, la porta sul mare dell’antica Aquileia, sono il segno dell’intensità degli scambi commerciali della città romana con il bacino del mediterraneo e che oggi, si può dire, rappresenta una delle aree archeologiche più importanti del mondo antico. Proseguendo quindi nell’ispezione dei fondali, l’attività meticolosa dei carabinieri subacquei ha consentito di portare in superficie interessanti manufatti “sepolti” anche in laguna. In particolare sono state recuperate alcune anfore, o parti di esse, e frammenti di vasellame, molto vicini tra loro, che si trovavano lungo il canale delle Mee; l’antico viatico fluviale che portava le navi fino ad Aquileia. In questo sito, relativamente vicino e a 7 metri di profondità, sono state scoperte due anfore Dressel 6/A quasi intatte, un’anfora lunga 80 cm priva di anse, due colli di anfore vinarie, un frammento di vaso ed uno di un piatto in “terra sigillata”, quest’ultimo di interessante fattura, con rilievi e decorazioni che ne denotano il suo pregio. I manufatti archeologici recuperati sono stati affidati alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia per la conseguente attività di desalinizzazione, pulizia, catalogazione e restauro, a cui seguiranno ulteriori indagini archeologiche da parte della citata Soprintendenza in collaborazione con l’Università di Udine, finalizzate alla messa in sicurezza e tutela, nonché all’approfondimento storico della funzione di Grado quale principale accesso marittimo per Aquileia. L’attività descritta, attuata in sinergia con la SABAP Friuli Venezia Giulia di Trieste ed il DIUM di Udine, impegna l’Arma dei Carabinieri a proteggere i siti archeologici sommersi che sono sottoposti ai fattori naturali conseguenti ai movimenti delle maree ma anche alla costante minaccia della pesca sregolata e all’attività subacquea mirata all’illecito impossessamento del patrimonio culturale sommerso.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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studiostanziale · 6 years ago
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LIGURIA - Ambiente, progetto Neptune per la valorizzazione del turismo subacqueo nelle aree marine
LIGURIA – Ambiente, progetto Neptune per la valorizzazione del turismo subacqueo nelle aree marine
Investimento di 387 mila euro per potenziare lo sviluppo sostenibile sulle coste, si chiama “Neptune”, acronimo che sta per Patrimonio naturale e culturale sommerso e gestione sostenibile della subacquea creativa, il progetto transfrontaliero pronto a partire per sviluppare e gestire percorsi sommersi ad alto valore naturale e culturale relativi alle attività subacquee ricreative. Si tratta di un…
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frontiera-rieti · 7 years ago
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In un sabato pomeriggio assolato a ridosso del Natale, nelle acque limpide della sorgente di Santa Susanna di Rivodutri in cui nuotano eleganti cigni bianchi, è stato inaugurato per il ventiduesimo anno consecutivo il presepe subacqueo. Nata da un’idea del Club Sommozzatori di Rieti, che da sempre ne cura l’allestimento, quest’anno la manifestazione ha assunto un significato particolare, cadendo proprio nel centro della prima edizione del progetto della Valle del Primo Presepe, che ha come primo obiettivo quello di risvegliare la consapevolezza della peculiarità storica e spirituale del primo presepe francescano, interpretato poi nel tempo nelle più varie trasposizioni.
E la scena della Natività di Rivodutri, in quanto ad originalità, non è seconda a nessuno. Immerse all’interno del bacino acquifero, in una meravigliosa scenografia naturale rappresentata da una delle sorgive più grandi d’Europa per portata, patrimonio naturale regionale e sito attrattivo della Riserva dei Laghi Lungo e Ripasottile, le statue in vetroresina alte circa un metro e mezzo saranno visibili anche in notturna grazie a una sapiente illuminazione subacquea.
All’inaugurazione della manifestazione, realizzata dalla Pro Loco di Rivodutri, dal Centro Rurale Europeo e dal SummerSportVillage, con il patrocinio del Comune di Rivodutri, è intervenuto il vescovo Domenico, i sacerdoti delle parrocchie limitrofe ed il sindaco Barbara Pelagotti.
«Siamo stellieri», creatori di stelle, si sono auto definiti nel canto i bambini della scuola primaria di Piedicolle, ballando e recitando davanti agli intervenuti, con una forte sottolineatura verso l’uguaglianza delle razze particolarmente apprezzata dal vescovo. Il pomeriggio è proseguito con lo scambio di piccoli doni e l’inaugurazione degli stand a ridosso della sorgente, allestiti con i lavoretti artigianali dei bambini e con tante prelibatezze culinarie del territorio.
A conclusione, la benedizione del presepe subacqueo con la suggestiva fiaccolata di accensione dei sommozzatori, tutto a suon di musica grazie al concerto di musiche natalizie offerto dalla Banda Musicale Giuseppe Verdi di Rivodutri. Il presepe rimarrà visitabile gratuitamente fino al 6 gennaio 2018.
  Inaugurato a Rivodutri il presepe subacqueo / LE FOTO ------------------------- In un sabato pomeriggio assolato a ridosso del Natale, nelle acque limpide della sorgente di Santa Susanna di Rivodutri in cui nuotano eleganti cigni bianchi, è stato inaugurato per il ventiduesimo anno consecutivo il presepe subacqueo. In un sabato pomeriggio assolato a ridosso del Natale, nelle acque limpide della sorgente di Santa Susanna di Rivodutri in cui nuotano eleganti cigni bianchi, è stato inaugurato per il ventiduesimo anno consecutivo il…
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navigamus-blog-a-vela · 4 years ago
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SAIL 2018 - Nasce il Gruppo Subacqueo di BCsicilia per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali - 2018
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3 marzo 2018 - Nasce il Gruppo Subacqueo di BCsicilia, la sezione specializzata dell’Associazione che si occuperà di promuovere la valorizzazione e la salvaguardia del “patrimonio culturale subacqueo” ovvero di tutte le tracce di esistenza umana aventi carattere culturale, storico o archeologico e che siano parzialmente o totalmente sommerse da almeno cento anni, così come definito dalla Convenzione Unesco del 2001. Tramite l’uso dei nuovi strumenti di diffusione che offre internet, si potrà contribuire alla sensibilizzazione dei fruitori del mare, con riguardo alla protezione dei beni culturali sommersi e alla diffusione delle attività subacquee volte, oltre che alla segnalazione di reperti di interesse culturale, anche allo studio e monitoraggio dello stato dei fondali dal punto di vista naturalistico. Del gruppo fanno parte archeologi, biologi, geologi, esperti nel campo della fotografia, operatori tecnici, istruttori di provata esperienza. Responsabile del gruppo sarà Gaetano Lino. La sezione è composta dai volontari: Ornella Argento, Francesco Balistreri, Gioacchino Barone, Luigi Bisulca, Nicola Bruno, Salvatore Corbo, Maurizio Di Rosa, Salvatore Ferrara, Giuseppe Fricano, Roberto Giuffrida, Alessandro Urbano, Francesco Urso, Stefano Vinciguerra. Per il 2018 il gruppo ha programmato le seguenti attività: indagine subacquea per la conoscenza dei fondali del golfo di Mondello; in accordo con l’Area Marina Protetta delle Pelagie, saranno effettuati ricognizioni, rilievi topografici, documentazione foto-video dei fondali antistanti l’isolotto di Lampione (Lampedusa), con particolare attenzione all'aspetto naturalistico e alla ricerca di tracce di attività marinare del passato; verifica e ricerca dei siti subacquei inerenti lo sbarco in Sicilia del 1943; formazione dei soci del Gruppo Subacqueo di BCsicilia; pubblicazione del data base “Forma Maris Solunto” incrementabile  nel tempo con i dati trasmessi dai vari soci di BCsicilia e da rinvenimenti casualmente effettuati; sopralluogo ed implementazione dei dati relativi ai siti subacquei di interesse storico. E’ prevista la convenzione con la Soprintendenza del Mare e con altri istituzioni pubbliche che si occupano di protezione e tutela del mare. Per Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale di BCsicilia “il Gruppo Subacqueo è una sorta di fiore all’occhiello per BCsicilia. La preparazione, l’esperienza e la competenza dei volontari della Sezione sarà una grande risorsa per la conoscenza e la sorveglianza del nostro mare. Un gruppo che opererà per la valorizzazione e la difesa del paesaggio naturalistico e dei beni sommersi in collaborazione con le istituzioni pubbliche, nel rispetto dei ruoli di entrambi. Nella convinzione che il mare, soprattutto per un’isola, è una incommensurabile ricchezza, oltre che una formidabile opportunità,  e ciò che custodisce nei suoi fondali è meritevole di tutela in virtù della sua importanza quale elemento storico-culturale che appartiene a tutta l'umanità. E per una associazione che si occupa di beni culturali e ambientali la salvaguardia del patrimonio marino è una scelta irrinunciabile”.
FROM http://www.navigamus.info/2018/03/nasce-il-gruppo-subacqueo-di-bcsicilia.html
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freedomtripitaly · 5 years ago
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La piccola Porto Re in Croazia, conosciuta anche come Kraljevica, è una deliziosa cittadina situata nella parte settentrionale del paese e distante solo 20 chilometri dalla più rinomata città di Fiume. Si specchia nell’insenatura di Buccari e negli ultimi anni si è trasformata in un’allettante destinazione turistica adatta ai vacanzieri, ma anche alle famiglie con bambini. La sua posizione geografica, infatti, regala ai suoi visitatori una villeggiatura all’insegna della natura incontaminata, della storia millenaria e della cultura autentica grazie ai numerosi eventi e spettacoli sui quali vengono puntati i riflettori durante la stagione estiva. Porto Re, la città dei due Castelli medievali Il Dovrac Frankopan è un castello seicentesco che si erge fiero su un promontorio e che domina incontrastato il cristallino mare croato. La sua struttura segue il modello dei manieri italiani del tardo rinascimento con pianta quadrata e torri angolari cilindriche. Poco distante spicca il castello Zrinski con un eccentrico stile barocco e un’elegante torre risalente al 1790. Entrambe le costruzioni sono circondate da una lussureggiante vegetazione e dall’inconfondibile azzurro del Mar Adriatico. Panorama Porto Re – Fonte: iStock, di Photoservice Durante il periodo estivo i due castelli ospitano numerosi spettacoli, manifestazioni artistiche, culturali e anche diverse mostre. La chiesa di San Nicola Seppur piccola, Porto Re in Croazia, vanta anche importanti siti religiosi che meritano assolutamente una visita. È il caso della Chiesa di San Nicola, costruita nel 1471 sotto Martin Frankopan e che conserva al suo interno un altare dichiarato Patrimonio Culturale Nazionale. Nel 1970, dopo miglioramenti e ristrutturazioni, l’edificio religioso è stato riconosciuto come Chiesa Parrocchiale. La Biblioteca civica di Porto Re Un luogo di incontro e cultura che si trova all’interno del Castello Frankopan. Una biblioteca istituita nel febbraio del 1861 e dove è possibile trovare anche un’ampia e interessante sezione dedicata ai bambini. Visitare questa sala di lettura vuol dire poter avere accesso a 12 quotidiani, senza dimenticare i settimanali e le riviste. Inoltre, vengono organizzati workshop tematici per tutti i ragazzi in età prescolare e scolare. Non mancano anche mostre adatte ai più grandi. Le migliori spiagge di Porto Re Porto Re gode di una posizione privilegiata sulla costa della Croazia che, grazie al clima mite e alla straordinaria bellezza paesaggistica, consente al viaggiatore di poter approfittare di spiagge in ciottoli e ghiaia da togliere il fiato e con rigeneranti spazi d’ombra. Tra le spiagge migliori meritano una menzione Uvala Scott, terrazzata ideale per una vacanza con i più piccoli poiché vi è possibile incontrare tutti i servizi necessari; Spiaggia Sansovo, piuttosto selvaggia ma perfetta per tutti coloro che sono in cerca di adrenalina e di luoghi incredibili da cui tuffarsi; Spiaggia Carevo, apprezzata per la pesca e per il suo fondale variegato; Spiaggia Ostro in cui è stata ricavata un’ampia piattaforma tra gli scogli. Panorama costa Porto Re – Fonte: iStock Cosa vedere nei dintorni di Porto Re Passando da Porto Re in Croazia si può anche scegliere di visitare altri gioielli che si trovano a minima distanza dalla città portuale. È il caso della selvaggia isola di Krk, di facile accesso grazie a un ponte, o della città di Opatija famosa per i suoi hotel storici e la sua spettacolare passeggiata. Insomma, la piccola città navale di Porto Re è il connubio perfetto tra una vacanza all’insegna del relax, della cultura e del viaggio itinerante. Il tutto grazie anche alla grande offerta di sistemazioni adatte a tutte le tasche e della possibilità di svolgere interessanti attività di turismo nautico e subacqueo. https://ift.tt/2w9Kf3P Porto Re: le cose da scoprire in questa splendida città croata La piccola Porto Re in Croazia, conosciuta anche come Kraljevica, è una deliziosa cittadina situata nella parte settentrionale del paese e distante solo 20 chilometri dalla più rinomata città di Fiume. Si specchia nell’insenatura di Buccari e negli ultimi anni si è trasformata in un’allettante destinazione turistica adatta ai vacanzieri, ma anche alle famiglie con bambini. La sua posizione geografica, infatti, regala ai suoi visitatori una villeggiatura all’insegna della natura incontaminata, della storia millenaria e della cultura autentica grazie ai numerosi eventi e spettacoli sui quali vengono puntati i riflettori durante la stagione estiva. Porto Re, la città dei due Castelli medievali Il Dovrac Frankopan è un castello seicentesco che si erge fiero su un promontorio e che domina incontrastato il cristallino mare croato. La sua struttura segue il modello dei manieri italiani del tardo rinascimento con pianta quadrata e torri angolari cilindriche. Poco distante spicca il castello Zrinski con un eccentrico stile barocco e un’elegante torre risalente al 1790. Entrambe le costruzioni sono circondate da una lussureggiante vegetazione e dall’inconfondibile azzurro del Mar Adriatico. Panorama Porto Re – Fonte: iStock, di Photoservice Durante il periodo estivo i due castelli ospitano numerosi spettacoli, manifestazioni artistiche, culturali e anche diverse mostre. La chiesa di San Nicola Seppur piccola, Porto Re in Croazia, vanta anche importanti siti religiosi che meritano assolutamente una visita. È il caso della Chiesa di San Nicola, costruita nel 1471 sotto Martin Frankopan e che conserva al suo interno un altare dichiarato Patrimonio Culturale Nazionale. Nel 1970, dopo miglioramenti e ristrutturazioni, l’edificio religioso è stato riconosciuto come Chiesa Parrocchiale. La Biblioteca civica di Porto Re Un luogo di incontro e cultura che si trova all’interno del Castello Frankopan. Una biblioteca istituita nel febbraio del 1861 e dove è possibile trovare anche un’ampia e interessante sezione dedicata ai bambini. Visitare questa sala di lettura vuol dire poter avere accesso a 12 quotidiani, senza dimenticare i settimanali e le riviste. Inoltre, vengono organizzati workshop tematici per tutti i ragazzi in età prescolare e scolare. Non mancano anche mostre adatte ai più grandi. Le migliori spiagge di Porto Re Porto Re gode di una posizione privilegiata sulla costa della Croazia che, grazie al clima mite e alla straordinaria bellezza paesaggistica, consente al viaggiatore di poter approfittare di spiagge in ciottoli e ghiaia da togliere il fiato e con rigeneranti spazi d’ombra. Tra le spiagge migliori meritano una menzione Uvala Scott, terrazzata ideale per una vacanza con i più piccoli poiché vi è possibile incontrare tutti i servizi necessari; Spiaggia Sansovo, piuttosto selvaggia ma perfetta per tutti coloro che sono in cerca di adrenalina e di luoghi incredibili da cui tuffarsi; Spiaggia Carevo, apprezzata per la pesca e per il suo fondale variegato; Spiaggia Ostro in cui è stata ricavata un’ampia piattaforma tra gli scogli. Panorama costa Porto Re – Fonte: iStock Cosa vedere nei dintorni di Porto Re Passando da Porto Re in Croazia si può anche scegliere di visitare altri gioielli che si trovano a minima distanza dalla città portuale. È il caso della selvaggia isola di Krk, di facile accesso grazie a un ponte, o della città di Opatija famosa per i suoi hotel storici e la sua spettacolare passeggiata. Insomma, la piccola città navale di Porto Re è il connubio perfetto tra una vacanza all’insegna del relax, della cultura e del viaggio itinerante. Il tutto grazie anche alla grande offerta di sistemazioni adatte a tutte le tasche e della possibilità di svolgere interessanti attività di turismo nautico e subacqueo. Porto Re è una cittadina navale della Croazia in cui poter organizzare una vacanza rigenerante tra natura e siti storici di notevole importanza. Un luogo adatto ai più giovani e alle famiglie con i…
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foxpapa · 6 years ago
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Alberto Angela racconta le "Meraviglie" di Baia
Alberto Angela si immerge tra le meraviglie di Baia e mostra in anteprima sulla sua pagina Facebook alcune immagini che andranno in onda nella prima puntata di "Meraviglie", in onda su Rai uno martedì 12 marzo
"Su questi mosaici si svolgeva la vita quotidiana delle ricche famiglie romane" scrive sotto lo scatto subacqueo che lo mostra sui fondali di Baia. "Si tratta di una lunga immersione - spiega Angela - che abbiamo effettuato a Baia, non distante da Pozzuoli, dove è possibile esplorare un intero abitato romano sprofondato nelle acque a causa del bradisismo. Non vi nascondo l'emozione di trovarsi tra i resti delle ville dei potenti di allora, avvolti da alghe e concrezioni. Certo non ci sono edifici intatti ma solo i resti delle loro mura. Tuttavia potete immaginare la sensazione che si prova nel pinneggiare nel silenzio del mare, tra strade, botteghe o terme romane ammirando persino i resti di un ninfeo dove gli imperatori banchettavano. Un luogo impreziosito da statue (ora conservate in museo) le cui copie sembrano figure addormentate nella nebbia del tempo. Straordinari sono i mosaici che emergono dalla sabbia che li ha ricoperti e protetti per secoli, offrendoli poi allo studio degli archeologi e alle cure dei restauratori. È un sito unico al mondo. Un vero gioiello del nostro patrimonio. Vorrei condividere con voi quest'emozione che rimarrà a lungo scolpita nella mia memoria. Una delle tante che vi offriremo a Meraviglie. Un caro abbraccio a tutti"
Foto BARBARA LEDDA
di ANNA LAURA DE ROSA
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tmnotizie · 5 years ago
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SAN BENEDETTO – Nell’ambito dei servizi di controllo dei siti archeologi subacquei disposta dalla Divisione Unità Specializzate dei Carabinieri di Roma , è stato effettuato un sopralluogo presso la foce del fiume Tronto a San Benedettocon immersioni subacquee in mare condotte dal nucleo Carabinieri Subacquei di Pescara.
Alle operazioni, che sono state coordinate dal dott. Stefano Finocchi – funzionario archeologo e responsabile dell’archeologia subacquea della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche – hanno preso parte i Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Ancona e della Compagnia Carabinieri di San Benedetto del Tronto.
Tra le attività istituzionali della Soprintendenza e dei Carabinieri del TPC rientra anche quella di tutela e ricerca del patrimonio archeologico subacqueo. La tutela dei beni sommersi viene esercitata in conformità degli stessi principi generali previsti per il patrimonio archeologico nel sottosuolo. Il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio all’art. 91 equipara i ritrovamenti di beni e siti archeologici subacquei a quelli della terraferma e ne sancisce dunque l’appartenenza allo Stato.
Oltre al Codice, vi è un importante strumento internazionale per la tutela, che è la Convenzione UNESCO sulla Protezione del Patrimonio Culturale Subacqueo, ratificata dall’Italia nel 2009 ed entrata in vigore nel 2010. La Convenzione chiarisce all’art. 1 che il “patrimonio culturale subacqueo” è costituito da tutte le tracce di esistenza umana che abbiano carattere culturale, storico o archeologico, e che siano o siano state parzialmente o totalmente sommerse da almeno cento anni.
Le immersioni hanno avuto come finalità quella di documentare e verificare lo stato di conservazione del relitto “Torquato Tasso”, detto anche “della Sentina”, per definire le più opportune misure di tutela (anche di conservazione in situ) e di considerare iniziative di valorizzazione e strategie di ricerca. Il natante affondato era già noto a pescatori e appassionati di immersioni subacquei.
Il relitto della Pirofregata “Torquato Tasso”, collocato in un tratto di mare a nord/est della foce del fiume Tronto su un fondale di circa 8 metri a circa 800 metri dalla foce, è pertinente a una nave da guerra varata il 28.5.1856 a Castellamare di Stabia per la Real Marina delle Due Sicilie. La nave aveva il compito di perlustrare la costa “pontificia” adriatica per contrastare uno sbarcGaribaldi: pesava 1.450 tonnellate, aveva 178 uomini a bordo e dieci o dodici cannoni .
Ma nel febbraio del 1860 fu colta da un violento fortunale nei pressi della foce del fiume Tronto e si arenò. Fu tentato di rimetterla in mare, ma un’ennesima tempesta, il 5 marzo 1860 ne causò la perdita definitiva. La nave fu liberata da tutto l’equipaggiamento e tutti gli uomini a bordo furono tratti in salvo. La nave era realizzata con uno scafo in legno con carena ramata e misurava circa 63x10x5m ed era sospinta da un motore a vapore costruito nel Real Opificio Meccanico di Pietrarsa (NA) nel 1856: una rarità per l’epoca, in quanto i motori delle navi erano di fabbricazione inglese.
Il nome “Torquato Tasso” dell’imbarcazione deriva dalla polena che raffigura il poeta: polena che è stata esposta alla 37esima mostra navale di Genova.
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redazionecultura · 8 years ago
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sede: Unusual Art Gallery (Caserta); a cura di: Sueli Viana De Micco.
“Un poeta e due pittori provengono dallo stesso territorio, inevitabilmente per noi occidentali questa risulta l’occasione per aprire uno spiraglio non affatto esaustivo sullo sviluppo dell’arte contemporanea negli stati coinvolti dall’enorme patrimonio della foresta amazzonica. Abbiamo così la possibilità di vedere i lavori di Paulo Azevedo il quale avrà a lungo osservato i muri delle città, è un architetto, il suo sguardo sui muri ha un valore ambivalente, ciò che viene progettato e costruito dall’uomo per creare spazi architettonici subisce l’influenza dell’acqua determinata da un clima particolarmente umido, quanto si possano facilmente deteriorare e cambiare forma, colore e sostanza lo possiamo solo immaginare guardando i suoi dipinti. La stessa acqua sotto forma di pioggia è il soggetto principale dei dipinti di Sergio Neiva, il suo mondo sembra subacqueo, la visione appare sfumata come attraverso i vetri di un acquario o forse è lo sguardo di un uomo che nasconde le lacrime sotto una pioggia improvvisa ma perenne. Ho pensato a Blade Runner, ho pensato ad una pioggia incessante che non smette mai, una pioggia con la quale è meglio abituarsi a convivere, anzi che conviene amare, come fanno Sergio, Paulo e Andrè”.
Paulo Azevedo Architetto, scultore, artista plastico in attività da 30 anni, nato a Belém dello stato del Para, nel 1988 partecipa al progetto sessione spazio, dove ha inizio la sua attività artistica, nello stesso anno viene selezionato per la Prima Selezione Comunale dell’ arte,. nel 1990 viene selezionato per la manifestazione “Arte Para”, fino al 1995 partecipa a diverse mostre collettive, ha inoltre ricevuto il primo premio con un dipinto intitolato “e a berlinda passou”. E’ stato vincitore di premi in mostre d’arte per tutto il paese, tra cui il Salone dell’Arte Giovane in Santos- SP. Negli anni successivi ha realizzato 12 personali. tra cui alcune in altri paesi del mondo. Ricordiamo le più importanti: Visual Gallery di Miami, successivamente ha esposto in Portogallo, in Germania, e a Parigi. L’acque di Marzo è il titolo dato alla nuova serie di dipinti realizzati in questi ultimi cinque anni, raffigura lo sguardo dell’ artista su gli effetti causati dalle acque della regione amazzonica su diverse superfici della città, come ad esempio i muri di vecchie case, marciapiedi, monumenti, vecchie navi oggi dismesse, effetti causati dal tempo che rivelano tracce di antichi documenti e che mostrano la patina del tempo, il segno che esso lascia su tutte le cose.
Sergio Neiva Sergio Neiva è nato a Belém do Para, il 10 luglio di 1969 ha sempre disegnato e giocato con i colori, quando è diventato adulto ha imparato le tecniche di pittura e disegno. Decide di aderire alla Università di formazione Artistica presso l’ UNAMA. Durante il suo corso universitario, sempre molto movimentato nelle fasi laboratoriali, gli insegnanti gli davano lavori da eseguire a casa, ma puntualmente, al momento della consegna risultavano essere molto diversi da come erano stati commissionati. Ha inaugurato lo spazio culturale dell’ Università UNAMA, con una mostra di acquerelli, ha vinto premi nel Salone dei Primi Passi CCBEU (Centro Cultural BRASIL-Stati Uniti). In seguito ha partecipato alla Art Para, Salone di Arte contemporanea nella sede dell’Aeronautica Brasiliana, da allora in poi, la sua partecipazione artistica si è estesa a diverse città del paese, come : Sao Paulo, Santos, Piracicaba, Sao Bernardo, Blumenal, Joinvile, Manaus, Macapa, ed è stato nuovamente premiato al progetto Prima- Opera della Funarte a Brasilia, ha fatto diverse mostre personali a Belém, nelle gallerie di UNAMA e Theodoro Braga, a Brasilia nella galleria Fayga Ostrower, nella galleria TRT8. Sono stati scritti numerosi testi critici sulla sua opera tra cui si segnala la curatela e critica di Claudio de la Roque. Andre Luiz Valmont, poeta che partecipa a questa esposizione abbinando il suo lavoro a quello di Sergio Neiva ha detto dei suoi lavori: “L’artista Sergio Neiva, mostra la struttura del suo lavoro, che risulta formata dall’ incontro di diversi stili e dall’utilizzo di materiali diversi. In ogni dipinto, a prima vista, ciò che ci colpisce è la scelta di colori vivaci, allegri, e situazioni descritte in modo dettagliato. I suoi dipinti sono stati sviluppati e progettati, sono il frutto di un percorso duro. Sembra apparire una volontà di seduzione attraverso la quale siamo invitati ad unirci ai suoi sogni”.
Andre’ Luiz Valmont Nato in Brasile il, 24-03-61, nella città di Belém dello stato del Para, ha studiato al Collegio Mariano Madonna di Nazaré, ha conseguito la laurea in Economia presso l’ Università di Vale di Acarau, e quella di Geografia. La formazione poetica è legata alla bisnonna Estelita Valmont, poetessa e docente universitaria in lingua francese presso L’ università Sorbonne di Parigi e amica personale della principessa imperiale e regente Izabel Bragança e Bourbon del Brasile. Nel 1979 André ha sorpreso tutti i familiari svelando il suo lato poetico che ha rivelato in una raccolta di versi dedicata ai suoi cari, una costellazione di sensibilità, una poesia in amore indirizzata ai singoli componenti della sua famiglia. La sua percezione poetica è portata ad amare il vento, il galoppo e le notti di luna. La sua natura personale lo porta a considerare tutti i sé come le parti del suo insieme interiore. Il suo interesse per l’umanità è totale, è attratto dal sentimento, componente tipicamente umana che è in continuo fermento e da cui nascono parole da stampare. Nel corso della vostra esistenza, ci saranno alcuni giorni in cui il vostro compito, è solo quello di osservare la bellezza del mondo, in questi giorni il tempo è piallato, levigato dal vento sopra le cime degli alberi. Il dolore e la gioia della vita palpita attraverso la poesia, perché la vita, effimera e fragile, è trasportata da ciascuno di noi in un tempo indimenticabilmente bello e intraducibile. (a cura della redazione UAG).
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Paulo Azevedo e Sergio Neiva. Propaganda ammazzonica sede: Unusual Art Gallery (Caserta); a cura di: Sueli Viana De Micco. "Un poeta e due pittori provengono dallo stesso territorio, inevitabilmente per noi occidentali questa risulta l'occasione per aprire uno spiraglio non affatto esaustivo sullo sviluppo dell'arte contemporanea negli stati coinvolti dall'enorme patrimonio della foresta amazzonica.
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