#Paolo Ci
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As every year tonight on Italian TV you can watch big concerts/tv shows among movies and animations. The main two ones are the one on RAIUNO (you need an Italian vpn to watch) hosted by Amadeus live from Crotone and the one on Canale 5 (you may need Italian vpn + free log in also via facebook) hosted by Federica Panicucci live from Genova. Both will start after the Annual Message of our Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (broadcasted from 8:30PM GMT+1 on all the TVs).
On Raiuno at 9:00 PM GMT+1* you'll see Annalisa, Paola e Chiara, i Ricchi e Poveri, Il Volo, Sangiovanni, Nino Frassica (comedian), The Kolors, Cristiano Malgioglio, Dargen D’Amico, gli Autogol (hosts/comedians), Maninni but also many others that are not spoiled yet by Amadeus.
On Canale 5 at 9:00 PM GMT+1* you'll see Albano, Orietta Berti, Articolo 31, Rocco Hunt, Iva Zanicchi, Fausto Leali, Michele Bravi, Mietta, Luigi Strangis, Matteo Romano, Gemelli Diversi, Ivana Spagna, Gaia, Sophie and The Giants, Enrico Nigiotti, Big Boy, Paolo Meneguzzi, Leo Gassman, Berna, Federica, Wax, the whole Amici's school. There will be also exhibitions live from Bari where Ermal Meta, Coez and Frah Quintale will sing tonight.
*Beware our Presidente may not take all the 30 mins so concerts may start earlier.
Have a lovely night!
(Reminder that on RAIDUE you'll be able to watch the old Disney animation "One Hundred and One Dalmatians" from 9:20 PM GMT +1 js if u feel like ;) )
#it#italian#italiano#langblr#languages#italian things#italian stuff#italian culture#italian langblr#italian tv#ho avuto un brivido leggendo paolo meneguzzi#che anno è#seriamente#è il 2003-2004 con verofalso????#chi sono io#oppure sono alle elementari coi peluches dei dalmata#ero PAZZA forse avevo Macchia il mio prefe#o una dalmatina... devo controllare#dovrei prendermi i funko dei dalmata ma non credo ci siano i piccoli#ok basta oversharing
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la verità è che nessuno, né fan ingrati né una società irrispettosa della nostra storia, potrà mai cancellare quello che paolo maldini è e sempre sarà per il milan
#se chi chiedete cos'è il milan per me è quasi imprescindibile parlare di paolo#ma forse anche senza quasi#nessun singolo giocatore è più importante o al di sopra del club e questo è chiaro#ma questo è diverso per me paolo rappresenta quello che è il milan#ci sarebbe il milan anche se non ci avesse mai giocato lui; certo. ma non è andata così la storia e cazzo per fortuna#non riesco neanche ad immaginare crescere con un capitano diverso#boh non so se ha senso quello che sto dicendo. per me paolo è eterno ed è eterno quello che ci lega- paolo e il milan e paolo e i milanisti#(quelli veri)#nico rambles
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Paolo Toschi - Lei ci crede? (appunti sulle superstizioni) - ERI Rai - 1968
#witches#superstitious#occult#vintage#lei ci crede?#do you believe it#eri rai editions#paolo toschi#1968
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Interviewer: *try to compare Piatek with Sheva*
Paolo: how dare you to speak about my precious husband? you filthy bitch wash your mouth
Sheva: 😊🥰😘💕🤗☺️
#paolo ci dicono dalla redazione che la devi smettere di flirtare con tuo marito.#sheva smettila di arrossire tanto sappiamo cosa farai dopo questa intervista#censored#otp ship#sheldini#malsheva
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#paolo nori#infanzia#felicità#me#famiglia#siamo quello che abbiamo respirato#siamo quello che ci hanno fatto vivere
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Stavamo bene insieme
"Hai mai pensato che forse abbiamo perso tutto?"
Fa freddo fuori da San Siro, senza i fari e i riflettori: il fiato di Paolo esce a sbuffi e Sandro lo sente rabbrividire contro la sua spalla. Avrebbero dovuto mettersi una giacca, fan culo ad Ambro e al suo dress code.
"Cazzo stai a dí?"
Paolo fa un cenno della testa, indicando Rino e Pirlo che stanno aspettando i taxi. Pippo é ancora dentro.
"Guardali: ora se ne vanno. Ognuno per la sua strada con un sorriso e un abbraccio. Arrivederci. E la prossima volta che si rivedono? Forse un anno. Forse due. Forse questa é l'ultima." Paolo sospira "Abbiamo perso tutto."
Sandro sa di cosa sta parlando. Lo sa perché li conosce entrambi, perché li ha visti crescere, perché li ha visti giocare, perché li ha visti amarsi. A volte l'universo mette assieme la gente, filo rosso del destino e tutto il resto. Ci hanno scritto delle canzoni, sul tipo di amore di Rino e Andrea. Non per davvero, ovvio, ma poco ci cala che se canti L'emozione Non Ha Voce hai cantato essenzialmente quel che sono. Quel che avrebbero potuto essere. Quel che non saranno mai.
Sandro sospira. "Potrebbe essere peggio."
Giá. Potrebbe. Potresti, per esempio, essere perdutamente innamorato dell'unica persona che non ti ha mai giudicato, che ha visto le lacrime, le cicatrici, il sangue, la follia e ti ha voluto lo stesso. L'unica persona a cui non solo non dava fastidio condividere con te una stanza in ritiro, anzi ti veniva a cercare, anche se soffrivi d'insonnia, se mettevi i giornali sulle finestre, se giravi la tv dall'altro lato per non vedere la spia, se rifacevi il letto tre volte perchè il lenzuolo di sotto era storto. La tua anima gemella, insomma. La tua anima gemella che si tiene un coglione omofobo come co-presentatore. Sandro é convinto che un giorno a Pippo gli si spezzerà semplicemente il cuore. Dopo anni e anni, bam! Cosí di brutto, come un quadro che cade o un bicchiere che si incrina, di colpo, un cedimento interno, senza un peso in piú o una spiegazione.
"Non riesco a immaginare amare cosí tanto e per cosí tanto e non avere." - mormora Paolo, uomo per una volta e non capitano. Sandro lo stringe a sé, un braccio attorno alla vita. Neanche lui ci riesce. Per tutto il suo pessimismo, la jella, la fatica. Per tutti i dubbi, le frustrazioni, le difficoltá. Per tutto che si é sempre detto non avrebbe funzionato, non ha mai pensato davvero di non provare neppure.
#ho guardato 'stavamo bene insieme'#and I got the Milan feels#football rpf#Paolo/Sandro having their shit together#su Rino/Andrea ci scriverei un poema#Bobo/Pippo sono cotti come delle pere che Dio li fa e poi li accoppia
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Comunque loro hanno detto delle cose che avrei tranquillamente potuto dire io
#quando luca ha detto che negli ultimi anni il livello delle fiction si è alzato io volevo urlare e abbracciarlo#e paolo che ci sono delle cose alla Caprera la bambina e il capitano gli occhi del cuore etcetc#so true
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Chiediti sempre se ne vale la pena.
Di aspettare, comprendere,
giustificare i comportamenti,
di capire i loro silenzi.
Chiediti fino a che punto
sei disposta ad accettare tutto ciò...
E non c'entra il bene,
l'amore che gli vuoi...
E' che tutto ha un limite!
Hai bisogno di qualcuno che meriti ciò che hai dentro, perché ci sono ricchezze che non vanno svendute.
Di chi aggiunge, non di chi toglie!
Quando dai, ma non è mai abbastanza, cambia direzione.
Probabilmente stai dando troppo a chi non meritava tanto.
Allora ti devi perdonare,
hai cercato affetto da chi non lo sapeva dare.
( Paolo Crepet)
Lieta serata 🥂
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"Chiediti sempre se ne vale la pena.
Di aspettare, comprendere,
giustificare i comportamenti,
di capire i loro silenzi.
Chiediti fino a che punto
sei disposta ad accettare tutto ciò...
E non c'entra il bene,
l'amore che gli vuoi...
E' che tutto ha un limite!
Hai bisogno di qualcuno che meriti ciò che hai dentro, perché ci sono ricchezze che non vanno svendute.
Di chi aggiunge, non di chi toglie!
Quando dai, ma non è mai abbastanza, cambia direzione.
Probabilmente stai dando troppo a chi non meritava tanto.
Allora ti devi perdonare,
hai cercato affetto da chi non lo sapeva dare."
- Paolo Crepet
#paolo crepet#frasi#frasi belle#pensieri e parole#pensieri#pensando#quotes#frasi vere#citazioni#frasi tumblr#tumblr quotes
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25 Aprile
"Si tratta di un antifascismo facile che ha per oggetto ed obiettivo un fascismo arcaico che non esiste più e che non esisterà mai più. (…) Ecco perché buona parte dell’antifascismo di oggi, o almeno di quello che viene chiamato antifascismo, o è ingenuo o è stupido o è pretestuoso e in malafede: perché dà battaglia o finge di dar battaglia ad un fenomeno morto e sepolto, archeologico appunto, che non può più far paura a nessuno. È, insomma, un antifascismo di tutto comodo e di tutto riposo"
Pier Paolo Pasolini
La festa degli antifascisti comodi, come li definiva Pasolini.
Gente che convive senza problemi se non da protagonista con il fascismo contemporaneo e che poi cerca ripulirsi la coscienza manifestando contro un fascismo ormai morto e sepolto da decenni. Gente che se ci fossero ancora i partigiani finirebbe messa al muro, senza processo, come piace a loro.
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"Sulla base della mia esperienza, posso dire che ci sono state delle perdite, sia nella mia vita professionale sia in quella privata, che con il tempo ho capito che erano 'benedette'. Lì per lì fanno male, bruciano e si vede solo l’aspetto negativo, ma con il distacco temporale si arriva a pensare che è stata una fortuna aver perso quell’occasione o quella persona. Alla luce dei fatti, spesso le situazioni che sembrano negative in realtà sono il trampolino di lancio per tante altre cose più appaganti e soddisfacenti.
Bisogna avere il coraggio di ricominciare per non vivere in cantina."
Paolo Crepet
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Ma se un uomo uccide una donna e poi dichiara di sentirsi donna ci troviamo comunque di fronte a un femminicidio?
Paolo SavonaRola
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" Paolo, ma quando ci hanno fatti saltare in aria, hanno proclamato il lutto nazionale?
No Giovanni, no!"
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“A Roma, dopo la guerra, facevo il contabile in una casa cinematografica: la Rank Film. Non ero riuscito a inserirmi nell’industria edilizia e una cugina m’aveva trovato quel posto alla Rank. Qui lavoravo, o fingevo di lavorare, con cinque donne: in una stanza tappezzata con i ritratti di attori come James Mason, Patricia Neal, Margaret Lockwood, Phyllis Calvert. Forse influenzato da ciò, lasciavo che le cinque donne sgobbassero per me e passavo le giornate leggendo ad alta voce libri di poesie. Leggevo bene. Un giorno, la signora della stanza accanto mi disse:
«Ho un cognato che recita all’università, vuole che gli parli di lei?». «Magari, risposi». Guadagnavo 28mila lire al mese che se ne andavano in medicine per mio padre ammalato. Mai un cinematografo, mai uno svago, tutt’al più un po’ di biliardo. Mi iscrissi all’università, facoltà di Economia e commercio, per frequentare l’Accademia d’arte drammatica. Mi piacque. Recitai due anni mentre gli amici del quartiere mi prendevano in giro: «Ecché, se’ diventato frocio?».
Poi Luchino Visconti mi vide, per caso, e mi mandò a chiamare: gli serviva un giovane e pensava di scritturarmi. Dissi: «Quanto?». Rispose: «2.500 al giorno». «75mila al mese, Gesù!». Lasciai subito la Rank e per mesi non confessai nulla a mia madre: ogni mattina continuavo a uscire alle otto e a dire che andavo in ufficio. Mi ci volle coraggio per confessare la verità. Lei la prese bene ma sussurrò: «Figlio mio, durerà?». Lo ripete ancora: «Figlio mio, stacci attento. Con tutti i camerieri che hai, con quel che costa la vita. Un buon impiego sarebbe stato meglio». È convinta che, se fossi entrato alle Ferrovie dello Stato, ora sarei capostazione e avrei i biglietti gratis per la famiglia.
Io ho avuto tanta fortuna, solo fortuna. La fortuna che a Visconti servisse un giovanotto rozzo come me. La fortuna che la sua compagnia fosse la più importante e allineasse attori come Ruggero Ruggeri, Paolo Stoppa, Rina Morelli, Vittorio Gassman. La fortuna che Gassman se ne andasse e io prendessi il suo posto. La fortuna che mi offrissero il cinema, infine, grazie a questo nasino che detesto. Ma il successo di un attore non è quasi mai legato a ragioni nobili e serie. A me si addice la battuta che c’è in un film di Federico Fellini: «Ho troppe qualità per essere un dilettante e non ne ho abbastanza per essere un professionista»."
Marcello Mastroianni
Marcello in 8½ di Fellini
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“Ci sono fotografi che pensano in termini di "doppia pagina", "copertina", "orizzontale", "verticale". Non mi interessano (…), non li voglio frequentare anche se riconosco che sanno come commuoverti, come fare le foto. Ma io preferisco i fotografi che vanno, incontrano, escono.
In una scuola o un'accademia di fotografia e pubblicità, o qualcosa del genere, ho chiesto ai ragazzi di dirmi il nome di un fotografo o di una fotografa che gli piaceva. Silenzio assoluto. Va be', cito Koudelka, Cartier-Bresson, oppure Berengo Gardin, Ugo Mulas, per parlare degli italiani... Niente. Dico: "Ragazzi, ma avete mai sentito parlare di Pier Paolo Pasolini?". Giuro, hanno risposto "No". Gli insegnanti non gliene avevano mai parlato! Questi ragazzi sono letteralmente "vuoti". Ho chiesto loro: "Ma allora cosa studiate, di fotografia?". "La tecnica". Che è il peggio che si possa insegnare, perché ormai la tecnica non esiste più: fai degli scatti, e basta. Mentre il linguaggio, la trasmissione, il racconto, il documento, l'invenzione... niente!
lo sono sempre stata fortemente ancorata nel presente. La fotografia bella ed elegante mi interessa, mi piace, ma mi interessa di più quando racconta e denuncia lo stato delle cose. La resistenza la si fa anche con le piccole cose, come una mostra, un dibattito... (...) Non è che mi metto lì a fotografare i trulli di Alberobello, no, io fotografo quello che mi è vicino, che mi interessa, che mi coinvolge. Qualcosa da difendere, da amare, da apprezzare, da odiare..."
Letizia Battaglia - Volare alto volare basso: Conversazioni, ricordi e invettive.
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Tutto ciò che leggerete mi è stato ispirato dalla classica foto che vede Paolo e Giovanni in fraterna cospirazione...
Oggi come ieri e per sempre ritratti come simbolo di unione alla lotta contro la mafia e alla criminalità.
Enza Romeo
Ciao Paolo,
oggi 23 maggio 2023 non è l'anniversario della mia morte, oggi è il giorno che morirò di nuovo, come ormai da 31 anni.
Ogni 23 maggio alla stessa ora io, Francesca, Rocco, Antonio e Vito andremo incontro sempre allo stesso destino.
Oggi come allora e come sempre.
Fin quando, per catturare un latitante impiegheremo anni, nonostante il suo nome, nonostante la cattiva fama, nonostante il suo volto esca in tutti gli archivi di giustizia come ' ricercato pericoloso', nonostante viva per anni nello stesso 'suo' paese e curato in una clinica come, se non meglio, di un bravo cittadino italiano.
Fin quando un giudice avrà le mani legate, la bocca tappata, la famiglia minacciata.
Fin quando sentiremo che un agente di polizia, un carabiniere o un uomo della guardia di finanza si toglierà la vita senza un apparente vero motivo.
Fin quando si abbasserà la testa per ogni sopruso illegale.
Caro Paolo, amico fraterno, compagno di ideali e di lotte per la giustizia, fin quando non si metterà la parola fine all'omertà, noi non avremo un giorno di commemorazione vera, ma avremo l'ennesimo boato, l'ennesima sensazione di perdita d'aria saltando nel vuoto e ritrovandoci inerti, smembrati e privati di ogni nostro Essere.
Però caro Paolo fin quando ci saranno uomini come noi e uomini che credono in noi a tal punto di sapere cosa gli aspetta nel seguirci passo dopo passo privandosi della loro stessa vita, spero sempre in un cambiamento e che il 19 luglio per te, per Agostino, Vincenzo, Emanuela, Walter e Claudio, non ci sia l'ennesima morte, ma la commemorazione di un'anniversario di nuova vita, di nuova giustizia e di legalità infinita.
Sempre insieme
Tuo fraterno amico Giovanni.
#23maggio1992
#23maggio2023
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