#NYC - Casa scelta per ora
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cdgruppo4 · 2 years ago
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L’albero a Domicilio
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Le applicazioni di delivery in generale secondo noi non hanno una discrepanza tra l’uso effettivo e l’uso previsto proprio perché nascono con l’intento di facilitare l’acquisizione di cibo senza muoversi da casa. Così anche Deliveroo, applicazione da noi scelta, non porta con sé delle discrepanze.
Molte persone hanno iniziato a conoscere e ad usare queste applicazioni soprattutto durante il lockdown nel 2020 a causa del Covid-19. Ora, molte persone hanno mantenuto l’uso di queste applicazioni perché facilitano e velocizzano l’arrivo del cibo voluto in qualsiasi luogo in cui ci si trova.
I designer di questa applicazione hanno ideato questa tecnologia facendo riferimento ad un target per lo più giovane, che fosse abile nell’uso di applicazioni telefoniche. 
Tuttavia, essendo un'applicazione di delivery di cibo, questa presuppone che non vi sia un target specifico in termini anagrafici, quanto più dell’interesse legato alla consegna di cibo a domicilio.
Il design di questa tecnologia è semplice e intuitivo. Infatti tramite delle icone si può decidere il tipo che desideri, il ristorante da cui ordinare, vedere tramite la mappa la vicinanza del locale scelto. Negli ultimi anni la scelta si è amplificata in base anche alle richieste del mercato come i poké, sushi e catene di fast food come McDonald's , Burger king. 
Per usare questa applicazione l’utente deve avere una connessione internet, saper scaricare un’applicazione dal suo dispositivo mobile, inserire i dati della carta di credito, la localizzazione corrente e la conoscenza della lingua dell’app. Dal punto di vista del capitale sociale, le persone devono essere predisposte a ordinare del cibo tramite un'applicazione. Infatti, ad esempio in Italia la cultura del cibo è molto radicata per cui le persone legate alla propria tradizione saranno meno propense ad ordinare delivery, a differenza di quanto accade in grandi metropoli (es. NYC).
Per quanto riguarda le competenze culturali abbiamo fatto riferimento alla lingua: infatti si possono riscontrare delle discrepanze tra la lingua dell’app e quella dell’utente, che potrebbero impossibilitarlo ad usarla.
L’applicazione offre tutti i tipi di cucine sia occidentale che orientale in relazione al luogo in cui vivi. I bias li riscontriamo non nell’applicazione stessa ma nel trattamento dei lavoratori , i cosiddetti riders che consegnano il cibo a domicilio. Infatti, essi sono per lo più di gender maschile e afro-americano, come mezzo di trasporto usano solitamente la propria bicicletta perché l’azienda non offre loro mezzi aziendali. A volte lavorano in condizioni meteorologiche sfavorevoli e le consegne sono fatte in modo frenetico per non perdere posizione nelle classifiche interne dei riders. Il nostro gruppo ha sperimentato questa applicazione ma la maggioranza di noi preferisce cucinare a casa o  andare direttamente a mangiare al ristorante.  Alcuni utenti hanno riscontrato come difficoltà il rintracciamento di alcuni ristoranti non affiliati all’applicazione e di conseguenza non poter ordinare.
Questa applicazione in alcuni paesini è presente ma non arriva il servizio poiché è troppo lontano dai ristoranti.
In riferimento ai servizi di consegna a domicilio queste applicazioni sono state create da costruttori che hanno compreso la necessità delle persone di mangiare a casa cibo da ristorante, senza dedicare troppo tempo alla cucina o che non hanno voglia di farlo.
Queste applicazioni necessitano innanzitutto di cavi sottomarini, di una connessione wireless, di server, di servizi di localizzazione sia per la propria posizione in tempo reale che per localizzare i diversi ristoranti o il rider. Inoltre necessita di un servizio di design per strutturare l’app in maniera intuitiva e semplice affinché possa essere adoperata in comodità. 
Di un'affiliazione ad un servizio bancario che permetta di facilitare le transazioni. 
Di un servizio di traduzione, affinchè l’app e il suo contenuto venga tradotto in varie lingue a seconda del paese in cui essa venga adoperata. 
Di un servizio legale che permette di definire le condizioni di contratto, essendo l’atto di compravendita un contratto.
Di un servizio di tracciamento di cookies per permettere all’app di riconoscere le preferenze e le abitudini di consumo dell’utente, per poter sviluppare un’offerta personalizzata.Per funzionare l’app richiede un telefono cellulare, connesso ad internet e che abbia accesso ad uno store online (app o play store) per poterla scaricare. Di una carta di credito intestata al soggetto, o di contanti se il pagamento è al contrassegno. Inoltre, per quanto riguarda i rider le tecnologie necessarie per garantire le consegne sono: macchine, biciclette o altri mezzi di trasporto forniti di gps o di telefono dotato di gps.Tuttavia, la prima funzione necessaria per far funzionare l’applicazione è la registrazione, bisogna infatti fornire un indirizzo email valido e una password, per poter svolgere anche il login per usi futuri.Una policy e un contratto inoltre viene garantita ai lavoratori per la loro tutela fisica e sociale.L’applicazione funziona solo tramite rete e connessione wireless. Tuttavia, qualora l’utente sia in una zona isolata, i ristoranti non verranno presentati sulla mappa in quanto i rider non riusciranno a consegnare gli ordini.In generale sono necessari tutti i requisiti per usare l’app ed effettuare una comanda, come citato sopra.Il tempo massimo di consegna è di 30 minuti, per cui l’utente una volta effettuato l’ordine non avrà necessariamente bisogno di una presa di corrente per il dispositivo, a meno che non sia estremamente scarico.  Qualvolta il dispositivo usato per comandare non dovesse funzionare non sarebbe possibile fare una comanda. Se la comanda fosse già stata effettuata invece l’ordine arriverebbe a destinazione ma non sarebbe possibile confermarne la consegna. La stessa cosa accade in caso di assenza di connessione wifi.
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applesickness · 6 years ago
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Comunque poi, nonostante il freddo ghiaccio, siamo andati pure a Ellis Island, a vedere il museo dell’immigrazione. È stata un’esperienza che sono felice di aver fatto perché ho scoperto un sacco di cose. Tipo che le persone per venire in America si facevano viaggi di 2 mesi senza bagagli e con tutti i loro averi addosso, che potevano morire durante quei viaggi e che, all’arrivo, se dopo tutte quelle peripezie ce la facevano, non era detto che venissero comunque fatti entrare. Per questo, alcuni, piuttosto che affrontare il ritorno, salivano al secondo piano e si gettavano dalle finestre. Questa per esempio era la stanza dove si veniva smistati. Migliaia di persone tutte insieme che parlavano senza sapere la lingua, che non avevano documenti e qualche volta non venivano segnate nemmeno col loro vero nome. In più, dopo questo, erano obbligate a passare i controlli medici che erano pure rognosi e spesso dolorosi. Chissà come deve essersi sentita quell’Elisabetta Cassanelli che è venuta qui nel 1903 partendo da un paesino sperduto della Puglia, con nient’altro che le sue grandi speranze. Mi ha commosso sapere che anche un pezzo della mia famiglia ha affrontato certe cose e mi ha fatto pensare che, in fondo, quegli immigrati che ora tanto vengono disprezzati, in un’altra epoca, o in un’altra situazione, potevamo essere noi. Perché se le persone lasciano la loro casa, la loro vita e il posto a cui appartengono, non è sempre perché lo vogliono, ma perché magari non hanno altra scelta. . . . #viaggi #trippin #travel #travelinwoman #zingaraggi #travelholic #traveller #baglady #zingara #gipsy #walking #love #newyork #newyorkcity #ny #nyc #illovenewyork #iloveny #ellisisland #immigrant #tunalovesnewyork #honeymoon (presso Statue Of Liberty And Ellis Island Immigration Museum) https://www.instagram.com/p/BxcPKrJi0hD/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=1vsku43y3pyj9
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