#Musei Civici Bologna
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pikasus-artenews · 5 months ago
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LUDOVICO E ANNIBALE CARRACCI. Storie antiche per due camini bolognesi nella collezione Michelangelo Poletti
Due magnifici affreschi staccati confermano la fama dei cugini Annibale e Ludovico Carracci
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storiearcheostorie · 1 year ago
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ARTE / “Itinerari Guerciniani”: al via il progetto per riscoprire luoghi e opere del grande maestro del Seicento
ARTE / “Itinerari Guerciniani”: al via il progetto per riscoprire luoghi e opere del grande maestro del Seicento L'iniziativa dedicata a Giovanni Francesco Barbieri (1591-1666) parte con l'inaugurazione a Bologna della mostra "Guercino e i suoi allievi"
L’iniziativa dedicata a Giovanni Francesco Barbieri (1591-1666) parte con l’inaugurazione a Bologna della mostra “Guercino e i suoi allievi” e prosegue con l’obiettivo di creare un sistema museale cittadino e metropolitano. Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino, Trinità, 1616, olio su tela. UniCredit Art Collection, Palazzo Magnani, Bologna Nasce da una volontà tra Comune di…
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blogexperiences · 2 months ago
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Il Settore Musei Civici Bologna sulla piattaforma Google Arts & Culture
Il Settore Musei Civici Bologna sulla piattaforma Google Arts & Culture. Innovazione, Partecipazione e Condivisione. 127 opere delle collezioni permanenti e 5 storie tematiche trasversali raccontano, in una modalità di narrazione immersiva e digitale, la storia di Bologna e del suo territorio nel corso dei secoli, tra passato, presente e futuro. Il Settore Musei Civici Bologna sulla piattaforma…
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stranotizie · 3 months ago
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Il Settore Musei Civici Bologna è ora presente su Google Arts & Culture, piattaforma che offre un accesso globale a tesori culturali, storie e conoscenza. Questa risorsa è gratuita e disponibile su web da laptop e dispositivi mobili iOS e Android. Google Arts & Culture collabora con oltre 2.000 organizzazioni in più di 80 paesi, fornendo oltre 200.000 immagini digitali ad alta risoluzione e milioni di reperti archiviati. Da oggi, gli utenti possono esplorare le collezioni permanenti dei Musei Civici di Bologna tramite un'iconoteca digitale che presenta 127 opere suddivise in 5 temi narrativi: origine delle collezioni, donne nella storia, cura del corpo, cibo e industria della seta. Questi temi rivelano la storia sociale, artistica e culturale della città nel corso dei secoli e supportano il progetto di creazione di un sistema museale cittadino, promuovendo al contempo itinerari di turismo culturale. I contenuti sono accessibili in italiano e inglese, permettendo agli utenti di scoprire e connettersi con il patrimonio culturale in modi innovativi. Massimo Bugani, assessore all'Innovazione Digitale di Bologna, evidenzia come questa iniziativa offra nuove opportunità per apprezzare l'arte, paragonandola all'esperienza cinematografica. Anche Eva Degl’Innocenti, direttrice del Settore Musei Civici, sottolinea l'importanza dell'accessibilità e della partecipazione, mirando a coinvolgere le giovani generazioni nel patrimonio culturale. Tra le opere in evidenza vi sono ritratti di donne, balsamari in vetro, manufatti in seta, strumenti scientifici storici e oggetti di Giorgio Morandi, evidenziando la ricchezza delle collezioni. I cinque temi trattati offrono diverse prospettive sulla cultura bolognese, dalla storia dei Musei Civici alle donne che hanno lasciato un'impronta significativa, dalla bellezza e cura del corpo alla tradizione culinaria della città, fino alla storicità dell’industria della seta. La piattaforma di Google Arts & Culture consente di instaurare un dialogo diretto tra le opere e gli utenti, aumentando l'accessibilità e l'interesse verso le collezioni. Attraverso questo progetto, i Musei Civici di Bologna si affermano come un polo museale di riferimento, promuovendo un legame più profondo tra il pubblico e il patrimonio culturale. Il Settore Musei Civici Bologna rappresenta un'importante iniziativa di valorizzazione della cultura, rendendola accessibile a tutti.
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edwin--artifex · 8 months ago
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Nell’ambito del progetto Tramando, con il quale la Pinacoteca nazionale di Bologna, il Museo Morandi e il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna del Settore Musei Civici Bologna rendono omaggio a Francesco Arcangeli (Bologna, 1915 - 1974) nel cinquantesimo anniversario della morte, le tre sedi museali presentano un progetto espositivo condiviso che, declinato in tre itinerari, propone una lettura di parte del loro patrimonio attraverso le parole del grande storico e critico d’arte.
Si tratta di un viaggio nelle tre collezioni che interessa opere e artisti amati e studiati dal critico e che riflette la sua idea di continuità tra l’arte del passato e quella del presente. Ad accompagnare i visitatori saranno speciali didascalie con brani tratti da suoi testi accostati alle opere selezionate.
Il termine Tramando, che dà il nome all’intero progetto e alla mostra diffusa fra i tre musei, è una parola chiave della visione critica di Arcangeli. Tramando è per lui un filo nascosto di pensiero, di una inconscia affinità di visione del mondo, che lega artisti diversi nel tempo e nello spazio e permette di ritrovare denominatori comuni. È la tradizione nella quale si è nati e si cammina e che lasceremo alle generazioni che seguiranno.
Questo è il filo conduttore dei tre itinerari nelle sedi museali bolognesi con le quali Arcangeli ebbe modo di lavorare. Egli fu infatti al fianco di Cesare Gnudi e Andrea Emiliani negli anni della loro direzione della Pinacoteca e fu direttore della Galleria Comunale d’Arte Moderna - oggi MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna - dal 1958 al 1968.
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Al MAMbo e al Museo Morandi: TRAMANDO Francesco Arcangeli tra la Pinacoteca nazionale e la Galleria d’Arte Moderna di Bologna
a cura di Lorenza Selleri e Uliana Zanetti
Al Museo Morandi sei dipinti e quattordici acqueforti della collezione sono accompagnati da commenti e interpretazioni tratti dalla monografia dedicata all’artista bolognese, Giorgio Morandi (1964), e dal testo Natura ed espressione nell’arte bolognese-emiliana (1970). La selezione dei testi intende avvicinare il pubblico all’altissima qualità letteraria della prosa di Francesco Arcangeli, magistrale interprete dell’opera morandiana.
All’interno delle collezioni del MAMbo, invece, i visitatori potranno leggere, accanto a tre opere, scelte tra le tante acquisite da Francesco Arcangeli per la Galleria Comunale d’Arte Moderna di Bologna negli anni della sua direzione, alcuni suoi brani tratti da presentazioni e saggi.
��L’attività d’acquisto e d’accrescimento del patrimonio artistico, e la conseguente possibilità del pubblico di fruire di documenti diretti (i più numerosi e ad un tempo selezionati che sia possibile) dell’arte moderna e contemporanea, resta, secondo me, lo scopo precipuo del mio lavoro di storico e critico dell’arte chiamato a dirigere la Galleria d’Arte Moderna della mia città. - scrive Francesco Arcangeli nella presentazione del catalogo sulla mostra Nuove acquisizioni alla Galleria d’Arte Moderna, allestita presso il Museo Civico di Bologna dal 2 al 15 marzo 1963. - […] È possibile, insomma, ridare equilibrata consistenza a una tradizione complessa, a un raggio di vita artistica già più che secolare? […]. Inoltre, la meta non è univoca. Ne esiste una locale; una di significato nazionale; una, se possibile, di allargamento al campo internazionale. Ove si tenga presente che la Galleria del Comune è l’unica in Bologna addetta all’arte moderna e contemporanea, penso che nessuna di queste mete sia da trascurare. […] Bologna deve anche affacciarsi ad una cognizione diretta dei valori internazionali. Anche opere straniere, dunque, anzitutto a disposizione di tutti coloro pei quali - studenti, impiegati, professionisti e lavoratori d’ogni specie e condizione - non sia, tuttora, facile il viaggio”.
In Pinacoteca: TRAMANDO Natura ed espressione nelle opere della Pinacoteca nazionale di Bologna
a cura di Maria Luisa Pacelli con la collaborazione di Grazia Agostini
Le parole di Francesco Arcangeli che i visitatori troveranno lungo il percorso sono tratte dal catalogo della mostra Natura ed espressione nell’arte bolognese-emiliana che ebbe luogo presso l’Archiginnasio nell’autunno del 1970.
In questa mostra, che riassumeva gli studi e le ricerche di una vita, Arcangeli delinea un’interpretazione dell’arte emiliana e bolognese, divenuta da allora in poi imprescindibile, che ne privilegia la componente più espressiva e popolare, fondata su una remota radice contadina in un totale “rapporto, altrettanto remoto e irriflesso, col mondo della natura”.
Ampliando l’interpretazione di Roberto Longhi, Arcangeli fa emergere prepotentemente questo aspetto in contrasto con quello colto e legato alla tradizione classica, già ampiamente studiato, e rende protagonista l’arte di un territorio, di una “provincia” come la chiama, fino ad allora trascurato dalla critica.
La connessione fondamentale tra arte e natura segna, per Arcangeli, il percorso di artisti, da Wiligelmo a Giorgio Morandi, passando per Vitale da Bologna, Amico Aspertini, Ludovico Carracci e Giuseppe Maria Crespi, nati negli stessi luoghi ma in tempi diversi, che manifestano “constanti” stilistiche e incarnano il carattere essenziale di una terra in cui Arcangeli si riconosce e che rappresenta la sua stessa comunità. Il percorso attraverso le diciassette opere selezionate fluisce come una linea ininterrotta, che attraversa il tempo e congiunge passato e presente, senza distinzioni di periodi artistici o di epoche, ma i cui passaggi sono scanditi da quel riemergere di un filo nascosto di pensiero, di una inconscia affinità di visione del mondo, quella “tradizione inconsapevole di costume e di vita”, che Arcangeli chiama ‘tramando’.
Il lungo racconto si dipana per otto secoli, attraverso artisti che, sempre in “rivolta” contro le sovrastrutture intellettuali o accademiche del loro tempo, “attingono la loro forza da una radice più largamente umana, rispetto alla cultura che li circonda… rifiutando spontaneamente le certezze di qualsiasi tipo, per aderire alla passione dell’uomo e delle cose, al mutare del tempo e delle stagioni, al nostro vivere ‘qui ed ora’”.
Tutti i percorsi saranno visitabili dal 24 maggio 2024 fino al 6 gennaio 2025.
Il progetto Tramando fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.
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AUDIOGUIDE IN LINGUA ITALIANO ED INGLESE REGISTRATE @ STUDIOCOLOSSEO X AUDIOCULTURA
"Tramando. Nature and Expression in the paintings of Pinacoteca Nazionale di Bologna."
The Pinacoteca Nazionale di Bologna, the Museo d'Arte Moderna di Bologna, (the MAMbo) and the Museo Morandi pay tribute to Francesco Arcangeli, a seminal figure in 20th-century art history and criticism, on the occasion of the 50th anniversary of his death. Francesco Arcangeli worked with Cesare Gnudi and Andrea Emiliani during the years when they were in charge at the Pinacoteca, and he was the director of the Galleria Comunale d’Arte Moderna – now the MAMbo – from 1958 to 1968. The exhibitions presented in all three museums reflect his idea of continuity between the art of the past and that of the present, and specially selected works are accompanied by excerpts from his writings. The words of Francesco Arcangeli that visitors will find along the itinerary here are taken from the catalogue of the exhibition “Nature and Expression in Bolognese-Emilian Art”, which was held at the Archiginnasio in the autumn of 1970. In this exhibition, which brought together and summarised the studies and research of a lifetime, Arcangeli outlined an interpretation of Emilian and Bolognese art which has since become indispensable. It favoured the more expressive and popular component in the works, based on ancient peasant roots in an all-encompassing “relationship, both remote and unconditioned, with the world of nature”. Expanding on Roberto Longhi’s interpretation, Arcangeli clearly drew out this aspect in contrast to the cultivated one associated with the classic tradition, which had already been extensively studied, and made the hitherto-neglected art of a territory, of a “province” as he called it, the protagonist. According to Arcangeli the crucial connection between art and nature distinguished the development of artists – from Wiligelmo to Morandi – who had been born in the same places but in different ages. They showed stylistic “constants” and embodied the essential character of a land with which Arcangeli identified and which represented his own community. The path runs in an unbroken line, crossing time and connecting past and present, without distinctions of artistic periods or eras. But its passages are marked by the re-emergence of a hidden thread of thought, of an unconscious affinity in world-view, of an “unconscious tradition of customs and life” that Arcangeli called the ‘tramando’.
The long story unfolds over eight centuries, featuring artists who, ever in “revolt” against the intellectual or academic superstructures of their time, “drew their strength from roots that were more broadly human than the culture that surrounded them… spontaneously rejecting certainties of any kind, in order to espouse the passion for human beings and things, passing time and the changing seasons, the ‘here and now’ of life”. Archangeli’s exhibition began with the reliefs of Modena Cathedral (evoked with photographic reproductions) sculpted in the early 12th century by Wiligelmo. Far removed from any mystical construction, in his work the human body is represented as, and felt to be, a pure physical entity. After Wiligelmo the show then moved on to the 14th century and Vitale da Bologna’s ‘slices of life’, his sudden and violent representations in a space that overflows the boundaries of the painting, in contrast to the measured compositions of Tuscan painting. Arcangeli detected an equally expressive power in Jacopino di Francesco and Andrea de’ Bartoli, while, for the period straddling the 15th and 16th centuries, he chose Amico Aspertini, whose bizarre imagination subverted the Renaissance canons of harmony and balance epitomised by his contemporary Francesco Francia. In the first half of the 17th century, it was Ludovico Carracci who expressed the most vivid feeling of popular religious devotion, depicting sacred events in an intimate, everyday space. Ludovico was followed by the spontaneous paintings of Giuseppe Maria Crespi, whose scenes of everyday life appear to follow the heart, rather than the mind, to the point of seeming ‘proto-Romantic’. Rounding off the exhibition was Giorgio Morandi who, with his rare landscapes and still lifes, painted or engraved, for Arcangeli, represented the end of this journey of an art deeply connected to life. Nature and Expression was a particularly significant exhibition for the history of the Pinacoteca because it explored Emilian and Bolognese art from a new perspective. Thanks to the continuous exchanges between Arcangeli and the then Superintendent Cesare Gnudi, this helped to define the project for the radical redevelopment and redesign of the museum, the cornerstones of which are still in place today.
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Wiligelmo, Adamo ed Eva, Duomo di Modena
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Vitale da Bologna, Saint George killing the Dragon
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Vitale da Bologna, Quattro Storie di Sant'antonio Abate, (1340-1345 circa)
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Pseudo Jacopino, Polittico della Dormitio Virginis 1330-1335
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Amico Aspertini, Pala del tirocinio 1504-1505
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Ludovico Carracci, Annunciazione 1584
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Ludovico Carracci, Conversione di San Paolo
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Giorgio Morandi, Natura morta (1931)
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michelangelob · 9 months ago
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Ludovico e Annibale Carracci: Tesori d'Arte Antica a Bologna
Apre al pubblico la nuova mostra  Ludovico e Annibale Carracci. Storie antiche per due camini bolognesi nella collezione Michelangelo Poletti, a cura di Angelo Mazza, presentata dai Musei Civici d’Arte Antica del Settore Musei Civici Bologna. Allestita nella Sala Urbana delle Collezioni Comunali d’Arte a Palazzo d’Accursio, l’esposizione inaugura sabato 18 maggio alle ore 18.00, con apertura…
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personal-reporter · 11 months ago
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Una mostra su Enrico Romolo a Bologna
Aperto in occasione della Giornata Internazionale della donna, nella Sala del Consiglio di Palazzo d’Accursio di Bologna fino al 27 ottobre ci sarà l’esposizione al pubblico del dipinto di Enrico Romolo (1839 – 1889) Un’eroina della sfortunata Carini in Sicilia (1860), grazie a una collaborazione tra il Settore Musei Civici Bologna, il Settore Cultura e Creatività del Comune e la Pinacoteca…
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fashionluxuryinfo · 2 years ago
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Settore Musei Civici Bologna | Museo internazionale e biblioteca della musica It’s (NOT) Only Rock’n’Roll. Le foto di Mark Allan A cura di Pierfrancesco Pacoda 9 giugno – 10 settembre 2023 Museo internazionale e biblioteca della musica Strada Maggiore 34, Bologna www.museibologna.it/musica Main sponsor Gruppo Hera Con il sostegno di Istituzione Concertistica Orchestrale Magna Grecia In collaborazione con OTTO Gallery e MAP Festival – Musica Architettura Parallelismi Il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna è lieto di ospitare dal 9 giugno al 10 settembre 2023 It’s (NOT) Only Rock’n’Roll. Le foto di Mark Allan, prima mostra a presentare in Italia il lavoro di Mark Allan. https://www.fashionluxury.info/it/
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Collezione di opere orientali donata ai Musei civici di Bologna
(ANSA) – BOLOGNA, 08 MAG – Il Settore Musei Civici di Bologna ha acquisisto per le collezioni dei Musei Civici d’Arte Antica un nucleo collezionistico di 146 oggetti e opere d’arte orientali – giapponesi, cinesi e indiani – appartenute a Norman Jones (1903-1985) e donate dalla figlia Ruth, docente inglese residente nel capoluogo emiliano, per consentirne la più ampia fruibilità da parte del…
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puntoelineamagazine · 2 years ago
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La musica che gira intorno
Foto: Vinyl Booth © La musica che gira intorno© Museo internazionale e biblioteca della musica Settore Musei Civici Bologna | Museo internazionale e biblioteca della musica La musica che gira intorno Esperienze d’ascolto, storie di musicisti e mondi musicali 24 marzo – 10 giugno 2023 Il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna promuove una nuova rassegna dal titolo La musica che…
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bitterbianco · 3 years ago
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Michele di Matteo (Bologna) Sogno della Vergine , 1445 ca.
Musei Civici Palazzo Mosca , Pesaro
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pikasus-artenews · 2 years ago
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Gli Assiri all’ombra delle Due Torri
Una mostra che nasce per valorizzare gli scavi della Missione Archeologica Iracheno-Italiana a Ninive
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storiearcheostorie · 2 years ago
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MOSTRE / Bologna, la "Giuditta" di Lavinia Fontana restaurata esposta per una settimana (poi volerà a Dublino)
#RESTAURI #MOSTRE / #Bologna, la "#Giuditta" di #LaviniaFontana restaurata esposta per una settimana (poi volerà a #Dublino) Articolo completo e foto del #restauro su @StorieArcheo @MuseiCiviciBolo
Lavinia Fontana, Giuditta con la testa di Oloferne, 1600, olio su tela, cm 130 × 110 Bologna, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini . A destra prima del restauro, a sinistra dopo il restauro. Courtesy Laboratorio di Restauro Ottorino Nonfarmale S.r.l. Restituito alla raffinatezza dei valori cromatici originari dopo un complesso e delicato restauro, il dipinto di Lavinia…
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blogexperiences · 3 months ago
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La donazione Norman Jones al Museo Civico Medievale di Bologna
I Musei Civici d’Arte Antica del Settore Musei Civici Bologna sono lieti di presentare la mostra Prospettive d’Oriente. La donazione Norman Jones al Museo Civico Medievale di Bologna, dedicata alla raccolta di arte orientale appartenuta al collezionista inglese Norman Jones (1903-1985), pervenuta al Comune di Bologna nel 2023 grazie al generoso atto di donazione voluto dalla figlia Ruth, per…
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labelleaude · 8 years ago
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comme c’est étrange parfois l’art contemporain...
Martino Genchi al Museo Medievale à Bologne. (foto Irene Fanizza e Matteo Monti)
"Una mostra di scultura contemporanea che si integra in modo efficace all’interno delle sale del Museo Medievale. Le opere di Martino Genchi (Milano, 1982) evocano i danneggiamenti, i vuoti e le parti mancanti dei reperti medievali e a partire da queste suggestioni costruiscono un dialogo formale di grande intensità. "
http://www.museibologna.it/arteantica/eventi/51895/date/2017-01-17/id/90005
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dailygreenit · 2 years ago
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La cera, in mostra l'arte della modellazione
La cera, in mostra l’arte della modellazione
‘Verità e illusione’ è la prima mostra organizzata a Bologna sull’arte della modellazione in cera: promossa dai Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con il Museo di Palazzo Poggi del Sistema Museale d’Ateneo dell’Università, è in programma dal 19 novembre al 12 marzo al Museo Davia Bargellini. Bologna fu nel Settecento luogo d’elezione per la ceroplastica, come non aveva mancato di…
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