#Mostrami un campo di girasoli

[damnbabysmile]

| Che mi sbiadisco quando te ne vai,

che riprendo vita quando torni. |

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Raccoglieremo insieme i petali

dei nostri sentimenti appassiti.

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Quale reazione hai avuto alla pubblicazione del libro?

Beh la settimana della data decisa è stata un incubo. Avevo momenti di euforia, organizzavo di uscire a festeggiare la pubblicazione, e poi mi ritrovavo a piangere ogni notte, ogni pausa pranzo. Due giorni prima della data decisa sembrava finalmente pronto, ho pensato di voler fare una sorpresa e lanciarlo, anche perché non ne potevo davvero più di aspettare. Ma trovai l'ennesimo ostacolo, e devo dire che mi ha fatto tremare parecchio. Alla fine il mattino dell'8 Novembre, il giorno deciso fin dal principio, mi son svegliata ricevendo l'email che il libro era online. Ma il momento davvero emozionante, non è stata la pubblicazione. Certo vedere il mio libro fra le mani di persone da varie parti d'Italia mi ha fatto un piacere immenso, i miei amici mi hanno regalato una torta a forma di girasole con sopra la scritta "Mostrami un campo di girasoli", ho ricevuto finalmente alcuni "sono fiera/o di te". E tuttora ricevere foto del mio libro sopra al comodino di qualcuno, addirittura in Inghilterra e in Brasile mi lascia senza parole. Ma il vero momento emozionante è stata la bozza. La prima stampa, il primo libro, la prima copertina, le prime pagine, le mie poesie raccolte da sfogliare e sfogliare all'infinito. Quel girasole d'impatto, il mio nome sotto alla rappresentazione più vera dell'amore che ho saputo provare. Non ho avuto il coraggio di aprire il pacco, l'ho fatto aprire a mia sorella, ho visto i suoi occhi brillare mentre sbirciava dentro aprendolo lentamente. Stavo già piangendo ancor prima di vederlo. Poi l'ho visto, mia mamma era commossa, mia sorella che urlava "sono orgogliosa, è bellissimo". Io che lo guardavo e non mi rendevo conto fosse mio, un fiore curato a lungo e infine lasciato per essere colto da chiunque volesse. Lì mi son resa conto di non poter tornare indietro, ormai una gran parte del mio cuore era già fuori dalle mie mani. Ho avuto paura, troppa debolezza in quelle pagine. Sai, in questi ventiquattro anni la maggior parte delle persone che ho conosciuto hanno usato i miei punti deboli contro di me. La gente a volte fa davvero schifo. Hanno usato contro di me la mia famiglia, la mia sessualità, la prima volta che mi sono innamorata. La scrittura è sempre stata una ragione per andare spesso contro ai professori, a mia madre, a chiunque osasse dirmi che dovevo lasciar perdere. Avevo il terrore che la gente potesse rovinarmi l'unico mio mezzo di sfogo, l'unico mio modo di comunicare ed esprimermi. Il terrore che la gente potesse prendere il mio cuore spezzato e farne un'arma contro di me. Questo libro, questo sogno, è stata una rivincita. Una battaglia vinta. Nonostante tutti i "non ce la farai", "non sei abbastanza", "non ti porterà a nulla", "è solo uno stupido sogno", io quel giorno ho stretto fra le mani un sogno che solo ora mi rendo conto che nessuno potrà rovinare.

[damnbabysmile]

Mostrami un campo di girasoli ero arrivata a chiedere a me stessa quando la notte non dormivo e mi chiedevo cosa fosse l'amore... Aaaaaaahh fai uscire questo libro elisa, sto impazzendo 😍

Arriva, arriva 🌻