#Monete digitali
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COL NUOVO INQUILINO ALLA CASA BIANCA NASCE LO "$TRUMP"
Stati Uniti 21 Gennaio 2025 di Valerio Sale In occasione del suo insediamento alla Casa Bianca , Donald Trump lancia «$TRUMP», la sua criptovaluta. Il 16 gennaio la si poteva acquistare al prezzo di 18 centesimi, ora vale 30 dollari e il suo valore continua a crescere. La capitalizzazione di mercato ha così ormai superato i 5 miliardi di dollari con una corsa agli acquisti che richiama quella…
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In The Field With Monet
A spike of foxgloves looking at the impression of a field painted by the French painter Claude Monet in the conservatory. Photo credit: Jonathan Chua.
#photographers on tumblr#Digitalis purpurea#flora fauna#flora photography#flower pics#foxglove photos#lumix photography#monet's painting#panasonic lumix dc-s1#sigma 150mm macro
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La Cassiera
Nel supermercato vicino a casa mia, da qualche giorno, è arrivata una nuova ragazza. Credo appena assunta vista la giovane età.
Vedendola è la versione femminile di mio figlio n. 1, stesso colore di capelli (solo che i suoi sono mossi), occhiali da vista su occhi chiari e carnagione bianca. Classica di chi è rossiccio di capelli.
Questa mattina mi sono fermato per un acquisto al volo e quando sono giunto alla cassa eravamo solo io e lei. Nessun altro in fila.
Noto che mi fissa. Cerco di interpretare quello sguardo e riesco a sistemarlo in una scala di valori delle emozioni che va da serenità ad angoscia. La posizione su questa scala è: ansia.
Tra me e me penso: "Ma si, non è abituata. È nuova suvvia. Avrà paura di sbagliare nel battere lo scontrino, poverina, magari si è già dimenticata l'uso corretto del POS o il comando per aprire la cassa".
Passati i miei acquisti sopra il lettore dei codici a barre mi dice il totale.
- Pago con il Bancomat, grazie - le dico.
Sospira con sollievo - Meno male - le esce in maniera impercettibile dalle labbra.
La guardo fissa.
Mi guarda fisso.
- Discalculica? - le mormoro così senza averci pensato e di pancia.
- Sì - risponde con un sorriso grande come una casa.
- Lo sono anche io, benedette le carte per pagare.
- Non me lo dica - risponde quasi come se fosse un sottile miagolio.
Mi si apre il cuore, e darle del tu mi viene spontaneo, potrebbe benissimo essere coetanea di mio figlio.
- Ma t'immagini - le dico a bassa voce - cosa sarebbe successo se tu mi avessi detto quattordici euro e trentacinque centesimi? E io non avessi un bancomat?
- Uh, cosa?
- Panico. Avrei tirato fuori la banconota più alta per non calcolare le monete.
- Mi avrebbe dato venti euro allora?
- Ma anche cinquanta!
- Cinquanta?! Addirittura?
- Si per sicurezza.
- Urca.
- Poi tu avresti cominciato con "Non ha trentacinque centesimi che le do trentasei euro?". Sarei diventato rosso. A quel punto vedendomi così mi avresti detto "Se vuole mi dia un euro e trentacinque centesimi, così io le do trentacinque euro". Sarei diventato viola. Capisci il dramma che abbiamo vissuto prima dell'avvento dei pagamenti digitali?
- ...
- Tutto bene?
- Ehm, si... si. Credo.
- Credi?
- Si, credo di essermi persa.
- Dove?
- Ai trentacinque centesimi per darle trentasei euro.
- Ah, dici che ho sbagliato?
- Aspetti un attimo - mi risponde mentre maneggia con una calcolatrice - no, tutto giusto.
Prendo il sacchetto con la spesa, i raggi del sole che entrano dalla grande vetrata dietro di lei le creano un'aurea surreale di riflesso su capelli. Stessi riflessi e colori di mio figlio, quello che chiamo "Generoso Cuore Solitario". Mi sciolgo. Sono così adorabili coloro che hanno delle DSA e un cuore generoso. Credo che lo abbia anche lei. Un cuore senza centesimi e a prezzo arrotondato.
- Buona giornata - mi dice.
- A te e ricorda... hasta la discalculia siempre.
Ride, si porta la mano sulla bocca come per una cortesia mentre le parte una risata che strozza sul nascere.
Da oggi ho la mia cassiera preferita.
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Bitcoin ed Ethereum: Navigando nell'Incognita delle Criptovalute
Ciao amici di Tumblr! Oggi parliamo di Bitcoin ed Ethereum, le due superstar del mondo delle criptovalute. Sì, sappiamo che li avete sentiti nominare ovunque, ma cosa sta accadendo realmente a queste monete digitali in un mondo finanziario in tumulto?
Bitcoin in un Momento Difficile
Iniziamo con Bitcoin. Questo pioniere delle criptovalute è stato in grado di affrontare molte sfide nel corso degli anni, ma ora si trova in un periodo di incertezza. Il suo prezzo è scivolato al di sotto del supporto critico a 26.500 dollari e si trova all'interno di un canale discendente. La domanda è: dove si fermerà questa discesa? Il supporto più vicino è a 25.500 dollari, ma alcuni esperti suggeriscono che potremmo vedere Bitcoin scendere fino a 22.000 dollari. Per invertire questa tendenza, Bitcoin deve superare la resistenza a 28.000 dollari. Ebbene sì, il cammino è tutto tranne che facile.
Ethereum e la Sua Discesa
Ethereum, l'altro grande nome nel mondo delle criptovalute, non sta attraversando un momento migliore. Dopo aver toccato il picco di 2.100 dollari ad aprile, Ethereum è scivolato al di sotto del supporto a 1.600 dollari. Il suo futuro è incerto, con la possibilità che il prezzo possa scendere ulteriormente a 1.400 dollari. Per vedere una svolta positiva, Ethereum deve superare la resistenza a 1.620 dollari.
Un Mondo Finanziario in Subbuglio
Ma perché questa turbolenza? Il calo di Bitcoin ed Ethereum riflette il declino generale del mercato azionario e la recente decisione della Federal Reserve di aumentare i tassi di interesse. In parole semplici, il mondo finanziario è in subbuglio, e queste criptovalute non sono immuni alle onde di shock.
Il Futuro delle Criptovalute
C'è speranza all'orizzonte? Alcuni sostengono che l'approvazione di richieste di ETF spot potrebbe portare un po' di stabilità al mercato delle criptovalute. Gli ETF potrebbero attirare flussi di denaro istituzionale e contribuire a regolamentare il settore. Ma, e c'è sempre un "ma" nelle criptovalute, questa possibilità non è ancora una certezza.
In conclusione, Bitcoin ed Ethereum stanno affrontando sfide senza precedenti in un mondo finanziario in tumulto. Se sei un appassionato di criptovalute o un investitore, rimani informato e tieni d'occhio le notizie che potrebbero plasmare il futuro di queste monete digitali.
Ricorda, il mondo delle criptovalute è notoriamente volatile, quindi prendi decisioni di investimento ponderate e fai sempre ricerche approfondite prima di tuffarti in questo mondo affascinante ma imprevedibile.
Puoi pubblicare questo articolo sul tuo blog Tumblr e condividerlo con la tua audience. Se hai bisogno di ulteriori modifiche o dettagli specifici, sentiti libero di chiedere!
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Legge sulle Riserve di Bitcoin nello Utah: JZMOR Exchange analizza le nuove opportunità per gli asset digitali
Con la crescente diffusione di Bitcoin e di altre criptovalute, sempre più governi locali stanno riconoscendo il potenziale degli asset digitali all'interno del sistema finanziario moderno. Recentemente, il legislatore dello Utah, Jordan Teuscher, ha proposto una legge strategica sulle riserve di Bitcoin, che non solo sottolinea il potenziale di Bitcoin come riserva di valore, ma introduce anche nuove riflessioni sulle politiche delle criptovalute nei mercati finanziari globali. Come una delle principali piattaforme di scambio di asset digitali, JZMOR segue da vicino l'evoluzione di questa legge e analizza le opportunità e le sfide che potrebbe portare al mercato.
La proposta di legge sulle riserve strategiche di Bitcoin avanzata dal deputato dello Utah, Jordan Teuscher, segna un ulteriore aumento dell'accettazione dei governi statali statunitensi nei confronti degli asset digitali, così come un riconoscimento crescente del valore di questi strumenti e un rafforzamento della fiducia degli investitori. In particolare, nel contesto in cui la volatilità di Bitcoin sta venendo progressivamente accettata dal mercato, l'idea di considerarlo come una riserva di valore a lungo termine senza dubbio contribuirà ad accelerare il processo di mainstreamizzazione di Bitcoin.
In un contesto economico globale caratterizzato da incertezze, sempre più governi e imprese stanno cercando nuovi modi per affrontare i rischi legati alle fluttuazioni del mercato e all'inflazione. Bitcoin, come asset digitale con caratteristiche uniche, sta gradualmente venendo considerato come una "golden digitale", diventando uno strumento per coprire i rischi del sistema finanziario tradizionale.
La principale differenza tra Bitcoin e le valute fiat risiede nel suo quantitativo finito (21 milioni di monete), un fattore che conferisce a Bitcoin una caratteristica di protezione contro l'inflazione nel lungo periodo. A differenza delle valute tradizionali, Bitcoin è meno suscettibile alle politiche delle banche centrali, rendendolo uno strumento di riserva di valore più stabile in periodi di turbolenze economiche globali. Pertanto, adottare Bitcoin come asset strategico di riserva può contribuire a rafforzare la resilienza finanziaria di governi e imprese.
Specialmente quando il dollaro e altre valute fiat affrontano pressioni inflazionistiche, la scarsità e la natura decentralizzata di Bitcoin lo rendono un asset ideale per la protezione contro i rischi. Se lo Utah riuscisse a implementare con successo questa legislazione, potrebbe offrire un modello per altri paesi e regioni, accelerando ulteriormente il processo di legalizzazione globale di Bitcoin e di altre criptovalute.
Nel mercato delle criptovalute, JZMOR si impegna costantemente a offrire una piattaforma di trading sicura e conveniente, aiutando gli investitori a cogliere le ultime tendenze del mercato. JZMOR continuerà a espandere i suoi prodotti e servizi per supportare gli utenti nel prendere decisioni di investimento informate in questo nuovo ambiente di mercato. La piattaforma ha già messo a disposizione degli utenti una serie di strumenti di investimento legati a Bitcoin, tra cui il trading spot e i servizi di deposito a termine. Allo stesso tempo, JZMOR sta rafforzando continuamente la sua connessione con i mercati globali, garantendo che gli investitori possano partecipare facilmente al trading di Bitcoin e altri asset digitali.
Inoltre, JZMOR ha lanciato una piattaforma di contratti intelligenti che sfrutta la tecnologia blockchain per aiutare gli investitori a realizzare processi di trading più efficienti e trasparenti. Questa tecnologia consente agli investitori di gestire in modo più semplice la loro allocazione di asset, riducendo i rischi durante le transazioni. Sia per gli investitori individuali che per i clienti istituzionali, JZMOR offre soluzioni personalizzate, garantendo loro il massimo ritorno possibile in un ambiente di mercato complesso e in continua evoluzione.
Con l'introduzione di riforme politiche sulle criptovalute in sempre più paesi e regioni, JZMOR continuerà a essere all'avanguardia nel settore, monitorando da vicino i progressi normativi globali sugli asset digitali. La legge sulle riserve di Bitcoin dello Utah è solo l'inizio, e nei prossimi anni è probabile che altre autorità locali adottino politiche simili. JZMOR si impegnerà a fornire agli investitori analisi di mercato professionali, aiutandoli a cogliere le migliori opportunità di investimento durante questo processo di evoluzione globale.
Grazie alla collaborazione con le autorità regolatorie globali e al continuo sviluppo delle innovazioni tecnologiche, JZMOR continuerà a ottimizzare i suoi servizi sulla piattaforma, garantendo al contempo la conformità alle normative. Sia nelle strategie di riserva degli asset digitali, nelle operazioni di mercato che nella gestione dei rischi, JZMOR continuerà a svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere lo sviluppo del settore delle criptovalute, assicurando una migliore esperienza di trading per gli utenti.
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Aumenta la tassazione sugli asset digitali
Bitcoin e criptovalute, la stangata del governo. Sorpresa amara in manovra: la tassazione sulle plusvalenze passa dal 26% al 42%. Il governo si muove perché, come certifica Oam, da alcuni mesi gli italiani hanno iniziato a vendere le monete digitali. Brutte sorprese in arrivo per chi possiede bitcoin e criptovalute. Nel progetto di manovra finanziaria 2025, il governo ha annunciato di voler alzare al 42% la ritenuta da pagare sulla plusvalenza generata dalla vendita di bitcoin e token vari. Una vera stangata: l’aliquota attuale da versare in caso di plusvalenze superiori ai 2mila euro è del 26%, l’aumento che scatta dal primo gennaio 2025 per l’imposta sostitutiva è quindi del 61%. Probabilmente un record per il regime fiscale italiano. A scagliare il fulmine a cielo relativamente sereno è stato il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo: “Un tema importante riguarda le plusvalenze da bitcoin” per cui "prevediamo un aumento della ritenuta dal 26% al 42%”, ha detto il numero due di via XX Settembre presentando la manovra in conferenza stampa. Cosa cambia Quello delle criptovalute non era affatto un regime fiscale di vantaggio. Da quando con la legge di bilancio del 2023 si è deciso di mettere le cripto nel mirino del fisco, le plusvalenze sono state tassate al 26% come le altre rendite finanziarie (a partire dai sempre più ricchi dividendi delle società quotate o dalle obbligazioni emesse dai privati). Unica eccezione nel panorama fiscale italiano sono i titoli di Stato che beneficiano - e continueranno a beneficiare - di una fiscalità di assoluto vantaggio: si paga solo il 12,5% per i rendimenti incassati dai bond pubblici, per la sola ragione che investendo in titoli di Stato si sostiene la spesa governativa. La disparità di trattamento è evidente, con le criptovalute che diventano l'asset più caro sul panorama finanziario italiano. “L’imposta sostitutiva al 42% prevista per il 2025 sarebbe fiscalmente discriminatoria e quindi iniqua, probabilmente anche incostituzionale”, ha tuonato Ferdinando Ametrano, amministratore delegato di CheckSig e tra i più grandi esperti italiani di valute digitali.
“Come tutte le idee mal concepite, avrebbe l'effetto dannoso di far fuggire i capitali cripto dall'Italia, creando distorsioni di mercato e inducendo gli investitori a realizzare il capital gain entro la fine del 2024”, con un “danno per l'industria italiana che fornisce servizi in ambito cripto enorme”, ha aggiunto. “Forte preoccupazione” anche da Gianluca Sommariva, amministratore delegato e co-fondatore di Hodlie, piattaforma italiana di gestione attiva di criptovalute tramite intelligenza artificiale. “Un aumento della tassazione al 42% sulle plusvalenze rappresenterebbe un duro colpo, specialmente per i piccoli investitori, che si troverebbero a dover affrontare una delle tassazioni più alte a livello globale”, ha detto il manager. Sommariva ha poi evidenziato che chi compra criptovalute attraverso gli Etf che replicano l'andamento di bitcoin e ethereum, sempre più popolari anche in Italia, potrebbe “eludere il problema” visto che “continuerebbero ad essere tassati al 26%”. Perché il governo alza ora l'aliquota La scelta del governo di colpire i possessori di criptovalute non arriva in un momento casuale: dopo il rally delle cripto degli ultimi mesi, con il bitcoin che ha aggiornato i suoi massimi oltre i 73mila dollari, anche gli investitori italiani hanno cominciato a monetizzare i loro investimenti e a vendere gli asset digitali. Lo conferma l’Oam, l’organismo agenti e mediatori che tiene conto dei broker attivi nel Paese: alla fine del secondo trimestre del 2024, ha spiegato l'organismo solo pochi giorni fa, sono 1,3 milioni gli italiani che possiedono token nei loro portafogli digitali, per un controvalore complessivo degli asset di 2,2 miliardi di euro, in calo del 22% rispetto al trimestre precedente (quando si era a 2,7 miliardi). L’organismo dettaglia anche le operazioni effettuate nel corso dell'anno: sommando i dati trimestrali emerge che fino a giugno sono state comprate valute digitali per 1,76 miliardi di euro, mentre sono state vendute criptovalute per più di 3,5 miliardi di euro. Da qualche mese, insomma, in Italia si vendono più cripto di quante ne vengono acquistate e, anche se non per ogni operazione scatta la plusvalenza, il governo ha pensato bene di piazzare la sua scommessa. Del resto, Consob ha rivelato che il 38% degli investitori in criptovalute mantiene i propri asset per 3-5 anni: se chi ha comprato bitcoin nel 2022, nel pieno del crypto winter, dovesse decidere di vendere il prossimo anno (tre anni dopo, in effetti) la plusvalenza non sarebbe affatto male. Un cittadino italiano che ha comprato un intero bitcoin a gennaio 2022 a 33mila euro lo potrebbe vendere ora a più di 61mila euro: se lo facesse entro dicembre pagherebbe 7.280 euro, mentre già il primo gennaio il conto salirebbe vertiginosamente a 11.760 euro. Se si vuole uscire dal mercato forse meglio accelerare i tempi e chiudere ogni operazione entro il 31 dicembre per beneficiare del vecchio regime fiscale. Read the full article
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Match Attax 23/24 Trucchi Monete Infinite Gratis
Match Attax 23/24 Trucchi Monete Infinite Gratis – Match Attax 23/24 Trucco Quando si parla di giochi di carte collezionabili digitali, Match Attax 23/24 è uno dei preferiti dagli appassionati. Tuttavia, tutti i giocatori conoscono la difficoltà di raccogliere monete per sbloccare nuove carte, costruire mazzi formidabili e competere ai massimi livelli. Ecco Match Attax 23/24 trucchi – uno…
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Criptovalute: il nuovo hobby che ti fa guadagnare un piccolo extra mensile
Chi non vuole un piccolo reddito extra tutti i mesi? Specialmente in un momento difficile, qualche soldo in più a fine mese fa sempre comodo. Oggi, la tecnologia ci permette di fare molte cose dal divano di casa tra cui il trading online di criptovalute per guadagnare un piccolo reddito extra mensile. Cominciamo per gradi. Che cosa sono le criptovalute? Prima di tuffarci nel trading, facciamo un passo indietro. Le criptovalute, come Bitcoin ed Ethereum, sono monete digitali che utilizzano la crittografia per garantire la sicurezza e la trasparenza delle transazioni. Sono decentralizzate, quindi non controllate da governi o banche centrali. Questo le rende potenzialmente più stabili e meno soggette a manipolazioni rispetto alle valute tradizionali. Prima di andare oltre, vorrei specificare che la cosa fondamentale rimane sempre la conoscenza e l’istruzione. La fortuna è che non sono necessari investimenti per iniziare, basta seguire dei portali specializzati dove trovare informazioni preziosissime o recensioni come questa su Coinbase. Non devi studiare, basta leggere con regolarità e inizierai a conoscere bene la materia. Perché fare trading di criptovalute? I motivi per cui dovresti considerare questo tipo di trading sono diversi: - Potenziale di alti rendimenti: Le criptomonete sono un mercato relativamente nuovo e volatile, il che significa che i prezzi possono fluttuare molto rapidamente mettendo un po’ a rischio il capitale, ma allo stesso tempo permettendo anche rapidi guadagni. - Accessibilità: Iniziare è facile e relativamente economico. Non è necessario un grande capitale per iniziare, come per la tua formazione. In più, puoi farlo da qualsiasi parte del mondo con una connessione internet. - Decentralizzazione: Come già accennato, queste valute non sono controllate da enti centrali. Questo le rende un investimento potenzialmente più sicuro, resistente alle crisi economiche e all’inflazione. Come fare trading di criptovalute? Ecco i passaggi essenziali per iniziare: - Scegli un exchange affidabile: Un exchange è una piattaforma online dove puoi comprare e vendere gli asset digitali. Assicurati di sceglierne uno in base al tuo livello di preparazione e che sia affidabile. Coinbase è ottimo per cominciare. - Crea un account e deposita fondi: Una volta scelto l'exchange, dovrai creare un account e depositare un minimo di fondi. In molti casi si parte anche da 10 Euro. Puoi farlo utilizzando bonifici bancari, carte di credito o altre cripto. - Scegli le valute su cui fare trading: Esistono migliaia di valute diverse, quindi è importante scegliere quelle che ritieni abbiano il maggior potenziale di crescita. Come? Leggi blog specializzati o segui esperti su YouTube. Trovi tutto gratis! - Analizza il mercato: Prima di effettuare qualsiasi azione, è fondamentale analizzare il mercato e cercare di capire come si muovono i prezzi. Ancora una volta, basta affidarsi a risorse online che possono aiutarti a capire come si fa. - Effettua i tuoi trade: Una volta che hai analizzato il mercato e sei pronto a fare un trade, semplicemente scegliendo la moneta che vuoi acquistare e l’importo desiderato. Inizia con cifre basse, tanto per divertimento. Cripto wallet: la tua cassaforte digitale Proprio come hai bisogno di un conto in banca per conservare i tuoi euro, hai bisogno di un cripto wallet per conservare i tuoi asset. Esistono diversi tipi di wallet, ognuno con i suoi pro e contro: - Wallet online: I wallet online sono i più semplici da usare, ma sono anche i meno sicuri. Ma per cominciare sono ottimi poiché gratuiti e semplici da usare. - Wallet mobile: La scelta migliore per chi comincia. I wallet mobile sono più sicuri dei wallet online e ti permettono di accedere ai tuoi asset da qualsiasi parte del mondo tramite il tuo smartphone. - Wallet hardware: I wallet hardware sono i più sicuri in assoluto. Sono dispositivi fisici che conservano le tue monete cripto offline, ma il loro costo e utilizzo potrebbe scoraggiare i principianti. Scegliere il wallet giusto per te La scelta del wallet giusto dipende dalle tue esigenze e dal livello di sicurezza che desideri. Se sei un principiante, un wallet mobile come Coinbase Wallet o Exodus è la scelta migliore. Se invece hai intenzione di conservare grandi quantità di monete digitali, dovresti prendere in considerazione un wallet hardware come Ledger Nano S o Trezor Model T. Anche su questo argomento trovi molto su portali specializzati. Tre app per fare trading di criptovalute online Quindi, quali sono le app per fare trading online? Elencarle tutte sarebbe troppo lungo e forse anche non necessario. Partiamo dalle più popolari e sicure. - eToro: eToro è una piattaforma di trading facile da usare che offre una vasta gamma di cripto e altri asset. È perfetta per i principianti grazie alla sua interfaccia intuitiva e alle sue funzionalità di social e copy trading. - Coinbase: Coinbase è un altro exchange molto popolare, noto per la sua affidabilità, sicurezza e facilità d’uso. Offre una gamma media di criptovalute e strumenti di trading semplici da usare. È una buona scelta per trader di livello intermedio. - Binance: Binance è uno degli exchange più grandi al mondo. Offre una larga varietà di cripto e strumenti di trading avanzati, che la rende adatta a trader più esperti. Ricorda, il trading di criptovalute è un'attività ad alto rischio. Quindi ricordati di investire solo quello che sei disposto a perdere. Un po’ come quando giochi a poker con gli amici. Ma con l’esperienza e la formazione vedrai che sarà un modo divertente di investire i tuoi soldi. Potrai trovare app e portali adatti al tuo livello di conoscenza e abilità, quindi ricordati di consultare i portali online che ti forniscono quintali d’informazione precisa e gratuita. Questo ti permetterà di avere sempre gli strumenti giusti per la tua esperienza. Inoltre non dimenticare che con un po' di studio, pazienza e disciplina, il trading può essere un modo interessante per guadagnare un piccolo reddito extra. Ma ricorda che qui non si parla di una di quelle storie in cui si diventa ricchi da oggi a domani. Però con pazienza e un minimo d’impegno, il trading potrebbe tranquillamente trasformarsi in un lavoro a tempo pieno. Un consiglio finale: è importante rimanere sempre informati sugli ultimi sviluppi nel mondo delle criptovalute. Leggi articoli, segui gli influencer e partecipa a forum online per rimanere aggiornato sulle ultime tendenze e opportunità. Con un po' di impegno e dedizione, potresti diventare un investitore di successo! Read the full article
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STEFANO FAKE & THE FAKE FACTORY THE ART OF COLOURS (IMMERSIVE ART EXPERIENCE, 2012) from the fake factory on Vimeo.
STEFANO FAKE & THE FAKE FACTORY ImmersiveExperience.Art / TheFakeFactory.Art / StefanoFake.Art
Stefano Fake è un pioniere ed uno dei principali creatori delle “immersive digital art experience”, cioè quelle installazioni audiovisive che si propongono di immergere lo spettatore dentro l’opera d’arte stessa, attraverso tecnologie digitali e videoproiezioni monumentali. Le experience progettate e realizzate da STEFANO FAKE & THE FAKE FACTORY hanno contribuito a definire il format, il linguaggio e il successo delle installazioni digitali immersive, grazie ad un’esposizione mediatica senza precedenti e ad una serie di record di presenze nei musei italiani e internazionali. Molte delle installazioni di The Fake Factory sono diventate delle pietre miliari dell’arte digitale immersiva contemporanea. CARAVAGGIO EXPERIENCE (Palazzo delle Esposizioni di Roma, 2016, oltre 75 mila presenze - Venaria Reale Torino, 2017, oltre 135 mila presenze - Munal Mexico City, 2018, oltre 146 mila presenze); THE ART OF COLOURS (2012); THE ITALIAN BEAUTY (2015); KLIMT EXPERIENCE (2016, oltre 400 mila visitatori complessivi fra Firenze, Milano, Reggia di Caserta, Napoli, Roma, Shanghai); MONET EXPERIENCE (2017), MAGRITTE EXPERIENCE (2018, oltre 300 mila visitatori tra Firenze, Milano, Seoul), VAN GOGH EXPERIENCE (2018, oltre due milioni di visitatori globali.)
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Porta un amico Crypto.com: cos’è e come funziona
Il programma #invitaunamico di #Crypto.com offre dei benefici sia a te che ai tuoi amici invitati: 25 dollari in #valuta CRO per ognuno. Scopri cosa puoi fare con questa #app di gestione #criptovalute, come richiedere una carta #Visa e invitare un amico.
Se sei interessato al mondo delle criptovalute e vuoi iniziare a investire, scambiare e pagare con Bitcoin, Ethereum e altre monete digitali, allora devi conoscere Crypto.com. Si tratta di una piattaforma che offre una serie di servizi legati al settore crypto, tra cui: Un’applicazione mobile per comprare, vendere e scambiare oltre 250 criptovalute con commissioni basse o nulle. Una carta Visa…
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Criptovalute, la nuova frontiera della finanza vale miliardi
Blockchain Summer forum 2023 a Sa Manifattura di Cagliari tra criptovalute e monete digitali che, secondo gli esperti, valgono nelle tasche degli italiani oltre un miliardo di euro. La prima edizione del focus è stata promossa dalle associazioni no profit, Rumundu e Copernicani.it con la University College of London, in collaborazione con Sardegna Ricerche. Oltre duecento i partecipanti, in…
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Titcoin: Cosa è la criptovaluta di PornHub
Quando pensiamo alle criptovalute, subito ci vengono in mente nomi come Bitcoin ed Ethereum. Ma in questo vasto e dinamico panorama, emerge una nuova moneta virtuale legata all’intrattenimento per adulti: il Titcoin. Questa innovativa criptomoneta, lanciata dal colosso dell’adult PornHub, promette di rivoluzionare non solo il modo in cui vediamo le monete digitali, ma anche il nostro approccio…
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Scopri le 10 app per studiare più efficaci e innovative
Se sei uno studente o un appassionato di apprendimento, sai bene quanto sia importante avere a disposizione degli strumenti che ti aiutino a studiare in modo efficace e innovativo. In questo articolo, ti presentiamo le 10 app per studiare più efficaci e innovative che puoi scaricare sul tuo smartphone o tablet.
Scopri le 10 app per studiare più efficaci e innovative che trasformeranno il tuo apprendimento. Scegli tra una selezione di strumenti digitali all'avanguardia per ottimizzare il tuo studio.
Si tratta di app che ti permettono di creare e ripassare, concentrarti e evitare le distrazioni, organizzare i tuoi appunti e i tuoi progetti, imparare qualsiasi materia o lingua, risolvere i problemi di matematica, creare e condividere mappe mentali, seguire corsi online e ascoltare video conferenze. Scopri come queste app possono migliorare il tuo studio e la tua formazione. Continua a leggere per saperne di più.
Le migliori 10 app per studiare
Scopri come queste app possono rendere il tuo studio più facile e produttivo che ti faranno risparmiare tempo e fatica e che che possono aiutarci a gestire al meglio la nostra esperienza a scuola. Quizlet
Quizlet è una delle app più popolari per creare e ripassare flashcard, ovvero schede con domande e risposte su vari argomenti. Puoi creare le tue flashcard personalizzate o scegliere tra milioni di set già pronti, creati da altri utenti. Quizlet ti permette di studiare in diversi modi: puoi sfidare te stesso con dei test, giocare con dei quiz interattivi, ascoltare le schede con la funzione audio o imparare con le immagini. Quizlet è disponibile gratuitamente, ma puoi anche abbonarti alla versione Plus per avere funzioni extra come la scansione di documenti, la creazione di diagrammi e l’accesso offline. Quizlet è disponibile per diversi dispositivi e piattaforme, tra cui: - Web: È possibile accedere a Quizlet tramite qualsiasi browser web su computer, laptop e dispositivi mobili. - App per dispositivi mobili: Quizlet offre app gratuite per dispositivi iOS (iPhone e iPad) e Android. Le app sono disponibili per il download su App Store di Apple e Google Play Store. Anki
Anki è un’altra app per creare e ripassare flashcard, ma con una caratteristica in più: usa un algoritmo basato sulla ripetizione spaziata, che ti aiuta a memorizzare meglio le informazioni nel lungo periodo. Anki ti propone le flashcard in base alla difficoltà e alla frequenza con cui le hai viste, in modo da ottimizzare il tuo tempo di studio. Puoi creare le tue flashcard con testo, immagini, audio e video, o scegliere tra le migliaia di collezioni disponibili online. Anki è gratuita per Android e Windows, mentre ha un costo di 27,99 euro per iOS. Forest
Forest è un’app che ti aiuta a concentrarti e a evitare le distrazioni durante lo studio. Il funzionamento è semplice: ogni volta che vuoi studiare, pianti un seme virtuale che crescerà in un albero se non usi il tuo telefono per un periodo di tempo che puoi impostare tu. Se invece usi il telefono, l’albero morirà. In questo modo, hai un incentivo a rimanere focalizzato sul tuo obiettivo e a creare una foresta di alberi che rappresentano il tuo tempo di studio. Inoltre, puoi anche guadagnare delle monete virtuali che puoi usare per piantare degli alberi veri in collaborazione con l’organizzazione Trees for the Future. Questa app è disponibile sia per Android che per iOS. Notion
Notion è un’app che ti permette di organizzare i tuoi appunti, i tuoi progetti e i tuoi compiti in un unico posto. Puoi creare delle pagine personalizzate con diversi elementi come testo, immagini, tabelle, calendari, checklist e molto altro. Puoi anche collegare le pagine tra loro per creare una struttura gerarchica che facilita la navigazione e la ricerca. Notion è perfetta per prendere appunti durante le lezioni, pianificare i tuoi studi, gestire i tuoi impegni e collaborare con i tuoi compagni o colleghi. Notion è gratuita per uso personale fino a 1000 blocchi di contenuto, mentre ha dei piani a pagamento per avere spazio illimitato e funzioni avanzate. La puoi scaricare si per dispositivi Android sul Play Store di Google sia per dispositivi iOS da App Store di Apple. Khan Academy
Khan Academy è una delle app per Android e iOS più complete per imparare qualsiasi materia scolastica o universitaria. Puoi accedere a migliaia di video lezioni, esercizi interattivi e articoli su matematica, scienze, economia, informatica, arte, storia e molto altro. Puoi anche seguire dei percorsi personalizzati in base al tuo livello di partenza e ai tuoi obiettivi. Khan Academy è una piattaforma gratuita e senza pubblicità, creata da una organizzazione no-profit con la missione di fornire un’istruzione gratuita e di qualità a chiunque, ovunque. Duolingo
Duolingo è un’app Android e iOS divertente e efficace per imparare una nuova lingua o migliorare quella che già conosci. Puoi scegliere tra più di 30 lingue diverse, tra cui inglese, spagnolo, francese, tedesco, italiano, cinese e giapponese. Duolingo ti propone delle lezioni brevi e interattive, in cui devi ascoltare, parlare, scrivere e tradurre parole e frasi. Puoi anche sfidare i tuoi amici, guadagnare dei punti, sbloccare dei livelli e ottenere dei certificati. Duolingo è gratuita, ma puoi anche abbonarti alla versione Plus per avere funzioni extra come le lezioni offline, il ripasso personalizzato e l’assenza di pubblicità. Photomath
Photomath è un’app che ti aiuta a risolvere i problemi di matematica in modo semplice e veloce. Basta che inquadri con la fotocamera del tuo telefono un’equazione, un’espressione o un grafico e Photomath ti mostrerà la soluzione e il procedimento passo per passo. Puoi anche inserire manualmente i problemi usando la tastiera scientifica o la scrittura a mano. Photomath supporta diversi argomenti di matematica, come aritmetica, algebra, geometria, trigonometria, calcolo e statistica. Photomath è gratuita, ma puoi anche abbonarti alla versione Plus per avere funzioni extra come le spiegazioni animate, le soluzioni multiple e i suggerimenti intelligenti. Questa app la puoi trovare sia per Android che iOS. MindMeister
MindMeister è un’app Android e iOS che ti permette di creare e condividere delle mappe mentali, ovvero dei diagrammi che rappresentano le tue idee in modo visuale e strutturato. Le mappe mentali sono utili per organizzare i tuoi pensieri, pianificare i tuoi progetti, prendere appunti, studiare e memorizzare le informazioni. Con MindMeister puoi creare delle mappe mentali personalizzate con diversi colori, icone, immagini e link. Puoi anche collaborare con altre persone in tempo reale, presentare le tue mappe mentali con una modalità slide e sincronizzare le tue mappe mentali con altre app come Google Drive, Dropbox e Evernote. MindMeister è gratuita fino a 3 mappe mentali, mentre ha dei piani a pagamento per avere mappe mentali illimitate e funzioni avanzate. Coursera
Coursera è un’app che ti offre l’opportunità di seguire dei corsi online su vari argomenti, tenuti da docenti di prestigiose università e organizzazioni internazionali. Puoi scegliere tra migliaia di corsi su arte, scienze umane, scienze sociali, scienze naturali, ingegneria, informatica, economia, salute e molto altro. Puoi anche ottenere dei certificati o dei diplomi riconosciuti a livello globale. Coursera ti permette di imparare a tuo ritmo, guardando i video lezioni, facendo gli esercizi e partecipando ai forum di discussione. Coursera è gratuita per accedere ai contenuti dei corsi, mentre ha dei costi variabili per ottenere i certificati o i diplomi. Disponibile per dispositivi Android e iOS. TED
TED è un’app per studiare che ti consente di accedere a migliaia di video conferenze su vari temi interessanti e stimolanti. Puoi ascoltare gli interventi di esperti, leader, artisti, scienziati e innovatori che condividono le loro idee e le loro esperienze. Puoi anche scoprire nuovi argomenti grazie alle playlist personalizzate o alle raccolte tematiche. TED ti offre anche la possibilità di scaricare i video per guardarli offline, attivare i sottotitoli in diverse lingue o ascoltare solo l’audio come se fosse un podcast. TED è gratuita e senza pubblicità. Disponibile per Android e iOS.
Conclusione
Queste 10 app per studiare possono essere strumenti molto efficaci per migliorare il tuo apprendimento e la tua produttività. Ricorda, la chiave è trovare l'app che funziona meglio per te e il tuo stile di apprendimento. Buono studio!
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida: Scopri le 10 app per studiare più efficaci e innovative. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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Criptovalute - Il Futuro dei Pagamenti Online
Nell’era digitale in continua evoluzione, le criptovalute hanno guadagnato un ruolo di primo piano, rivoluzionando il modo in cui concepiamo e gestiamo i pagamenti online. Con una crescente adozione e una rapida innovazione, queste monete digitali stanno plasmando in modo significativo il futuro dei pagamenti digitali. In questo articolo, ci immergeremo nel ruolo cruciale delle criptovalute nel…
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Negli ultimi anni si è molto diffuso l’utilizzo di monete alternative valide solo all’interno di concerti, festival o grandi eventi: i cosiddetti token. Sono in sostanza gettoni che sostituiscono i contanti o le carte di credito e che servono per fare qualsiasi acquisto, soprattutto di cibo e bevande. Da quando furono introdotti, una decina di anni fa, sono cambiate molte cose – i pagamenti digitali sono molto più diffusi e sono state sviluppate app e altri sistemi per evitare le code – eppure i token sono sopravvissuti e continuano a essere la forma di pagamento prediletta da chi organizza i concerti.
Non è cambiata, invece, la loro reputazione tra le persone che partecipano ai grandi eventi: i token sono sempre stati odiatissimi e continuano a esserlo anche oggi.
I token si presentano come gettoni di plastica colorata e sono venduti all’interno delle aree dove si tengono i concerti. Il loro valore viene deciso dagli organizzatori. Può essere di un euro a token, oppure anche di due o tre euro l’uno. In alcuni casi gli organizzatori danno la possibilità di dividere il token, fisicamente, per ottenere mezzo token e assicurare pagamenti più precisi.
Quasi sempre è prevista una soglia minima di acquisto, cioè non possono essere cambiati meno di dieci euro in token. La soglia minima, insieme ai token con valore superiore a un euro, sono tra gli aspetti più critici e contestati perché spesso non sembrano essere stati pensati in relazione ai prezzi delle cose. Capita, infatti, che la soglia minima sia superiore a una combinazione di acquisti ragionevole (per esempio superiore al prezzo di due birre oppure di un panino e una birra), o che i token che valgono più di un euro abbiano multipli diversi da quelli dei prezzi delle cose (per esempio due token valgono 10 e una birra e un panino 9 euro) e quindi finiscano necessariamente con l’avanzare.
Dallo scorso anno Altroconsumo, associazione che tutela i diritti dei consumatori, ha invitato gli spettatori a raccontare la loro esperienza con i token. In un anno sono state inviate decine di segnalazioni, di cui molte nelle ultime settimane. «È indecente il minimo di spesa (5 token a 10 euro) e soprattutto il fatto che i token siano cambiabili a soli multipli di 5», ha scritto una persona che ha assistito al concerto degli Iron Maiden lo scorso 15 luglio a Milano. «Con cose che hanno addirittura prezzi a mezzo token (l’acqua costava uno e mezzo) diventa impossibile pagare per ciò che si consuma: si finisce per avere degli avanzi». Molte testimonianze sono state inviate dopo i concerti più grossi organizzati in Italia quest’estate: Depeche Mode a Bologna, Arctic Monkeys a Milano, Coldplay a Napoli e Milano, Blur a Lucca, Bruce Springsteen a Monza.
Un altro dei motivi che portano le persone a odiare il sistema dei token è il fatto che non si possano restituire o utilizzare in altri concerti. I gettoni rimasti in tasca equivalgono a soldi che non si possono spendere perché perdono il loro valore al termine della serata. Questo limite è particolarmente grave nei frequenti casi in cui il cibo finisce, solitamente alla fine del concerto, e ci si ritrova con molti token non spesi e inutilizzabili, che sono un puro guadagno per chi organizza.
Un’altra conseguenza non trascurabile dell’adozione dei token riguarda i prezzi degli alimenti, più alti anche rispetto al normale rincaro che ci si può aspettare durante un grande evento.
Diversi organizzatori giustificano l’utilizzo dei token con la necessità di velocizzare i pagamenti e la distribuzione di cibo e bevande perché con i gettoni si salta il passaggio del pagamento alla cassa di ogni singolo banchetto: non c’è bisogno di fare calcoli e dare resti. Quasi sempre, tuttavia, il risultato non rispetta le aspettative perché invece di una coda se ne creano due: la prima per acquistare i token alla cassa dedicata e la seconda per prendere il cibo o le bevande ai banchetti. Insomma, per tutte queste ragioni il sistema dei token non è pensato per soddisfare le esigenze delle persone che ai concerti ci vanno.
In effetti diversi organizzatori di concerti sentiti dal Post dicono che il vero scopo dei token non è ridurre le code, quanto piuttosto la necessità di controllare in modo preciso quante birre, panini e cocktail vengono venduti durante i concerti.
Di solito i contratti di fornitura si basano su una trattenuta relativa alle vendite: chi fornisce cibo e bevande è tenuto a versare una percentuale agli organizzatori sulla base di quanto vende. Grazie al meccanismo dei token, chi organizza riceve in anticipo i soldi dagli spettatori e alla fine della serata distribuisce il ricavato ai fornitori sulla base di quanto hanno venduto (che passa dal conteggio dei token), trattenendo la parte pattuita. Il vantaggio di questo sistema è la massima trasparenza nei rapporti tra organizzatori e fornitori. «È un modo per non farsi fregare da venditori di panini e birre dei quali, evidentemente, non si fidano fino in fondo», ha scritto Luca De Gennaro, critico musicale e conduttore radiofonico italiano. «Dopodiché è un sistema sbagliato. Vi assicuro che non piace neanche ai promoter stessi. Crea code, casini, nervosismi per tutti».
Dino Lupelli, tra i promotori di Linecheck, un festival che si tiene a Milano diventato negli ultimi otto anni una delle più importanti conferenze europee sull’industria musicale, dice che i token sono stati uno strumento utile fino a quando non si sono diffusi i pagamenti digitali. «Ora non avrebbero più senso di esistere, ma molti si affidano ancora ai token perché l’economia della musica dal vivo è precaria e questa precarietà impone agli organizzatori di ricavare il più possibile da incassi esterni», dice. «Purtroppo il margine di guadagno ottenuto dai biglietti è bassissimo, se non nullo, quindi dalla vendita di cibo e bevande dipende la sostenibilità economica del concerto. Per questo motivo le vendite vanno controllate con attenzione».
Negli ultimi anni sono state sviluppate alcune soluzioni alternative più a misura di cliente. Molti festival hanno iniziato a proporre come metodo di pagamento un braccialetto con un codice QR: il braccialetto si può ricaricare online, anche da mobile, e in questo modo si evita la coda alle casse per l’acquisto dei token. Il codice viene letto dai dispositivi ai banchetti e registra tutti gli acquisti. «Di fatto è un tecnologia cashless che ci permette di offrire un servizio molto più veloce», dice Giuseppe Conte, che dal 2017 è tra gli organizzatori del Viva Festival in valle d’Itria, in Puglia. «Si fa un’unica fila e non c’è movimento di contante, quindi ci sono meno rischi».
Oltre che al Viva, questa tecnologia è stata adottata dal Miami di Milano, dall’Ortigia Sound System, dal Club to Club di Torino. Ha un costo non indifferente per gli organizzatori: ogni braccialetto costa da 1 euro a 1 euro e 50, e a ogni pagamento vanno sottratti alcuni centesimi come prezzo per la transazione. C’è poi un costo di attivazione, sostenuto dagli spettatori: nella maggior parte dei casi, però, viene data la possibilità di chiedere un rimborso della quota non spesa. Cosa che con i token di plastica non è possibile.
Il braccialetto è stato adottato in particolare dai festival, che non si limitano a vendere il biglietto di un concerto ma cercano di proporre un’esperienza che va al di là della proposta musicale. L’organizzazione, il luogo dell’evento, l’attenzione al suono e ai servizi per gli spettatori sono i motivi che spingono le persone a tornare. I token fisici e i relativi problemi causerebbero reazioni negative con effetti anche sugli sponsor interessati a investire in eventi che funzionano. Chi organizza un unico e grande evento, invece, punta soprattutto a guadagnare il più possibile dalla serata. «In questo senso sarebbe più sensato proporre un’operazione trasparenza nei confronti di chi acquista i biglietti», continua Lupelli. «Il pubblico dovrebbe avere la possibilità di capire come vengono spesi i soldi e come gli incassi vengono ripartiti all’interno dell’organizzazione. A quel punto si capirebbe che la maggior parte degli eventi stanno in piedi a fatica, e forse ci si renderebbe conto che organizzare un grande evento costa un sacco di soldi».
Una possibilità ancora poco esplorata consiste nel cashless puro, cioè nei pagamenti esclusivamente digitali attraverso carte di credito, pagamenti mobile e via app. I pagamenti cashless consentirebbero di acquistare cibo e bevande ancora più velocemente senza token e braccialetti. Inoltre la registrazione dei pagamenti assicurerebbe agli organizzatori un controllo sulle vendite. Finora in Italia questa soluzione non si è diffusa perché si vuole dare la possibilità a tutti di fare acquisti, anche alle persone che non hanno carte di credito o dispositivi per i pagamenti da mobile.
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