#Martiri delle foibe
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Foibe: ieri, oggi e domani – Memoria, verità e consapevolezza. Di Alessandria today
Un dramma storico da ricordare, per costruire un futuro di consapevolezza e rispetto.
Un dramma storico da ricordare, per costruire un futuro di consapevolezza e rispetto. Le Foibe rappresentano una delle pagine più tragiche e dolorose della storia italiana del Novecento. Il massacro avvenuto tra il 1943 e il 1945, principalmente nelle regioni dell’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia, ha segnato in modo indelebile la memoria collettiva italiana. Migliaia di persone furono…
#10 febbraio#Alessandria today#Basovizza#centro documentazione esuli#commemorazione nazionale#comunismo jugoslavo#confine orientale#Dalmazia#deportazioni#deportazioni politiche#eccidio delle foibe#esodo giuliano-dalmata#esuli istriani#fascismo e foibe#Foibe#genocidi del XX secolo#Giorno del Ricordo#giustizia storica#Google News#Istria#Italia e Jugoslavia#italianewsmedia.com#italiani infoibati#Martiri delle foibe#Memoria storica#negazionismo storico#persecuzioni titine#Pier Carlo Lava#pulizia etnica#rappresaglie post-belliche
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A Firenze, il ricordo dei Martiri delle Foibe e della barbarie comunista continua ad essere un tabù, tanto che è praticamente impossibile apporre una targa in memoria delle vittime senza che questa venga spaccata o vandalizzata.
Dopo che ero riuscito a farne mettere una in alluminio, i soliti imbecilli dei centri sociali di sinistra hanno pensato bene - da bravi trasgressivi e grandi rivoluzionari quali sono - di tornare all’attacco, girandola dalla parte opposta.
Ho aspettato che l’amministrazione comunale ovviasse al problema ma - come prevedibile - nessuno è intervenuto. A ripristinare l’intitolazione, allora, ci ho pensato io.
Alessandro Draghi
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⚠️ NOVITÀ IN LIBRERIA 🇮🇹
Valentina Motta
DONNE, EROINE, MARTIRI DELLE FOIBE
Storie al femminile sulla frontiera orientale
(1943-1945)
C’è un universo femminile – fatto di mogli, figlie e madri – che ruota attorno alla tragedia delle foibe: tantissime donne che furono vittime e martiri della violenza dell’oppressore e che talvolta, con l’esempio e con l’azione, assursero al ruolo di vere e proprie eroine.
Le loro storie, spesso occultate o distorte, restano ancora misconosciute al grande pubblico: il silenzio assordante che ha avvolto le loro vicende per decenni – evidentemente scomode e ingombranti per i presunti paladini della “libertà” e del “femminismo” – deve essere squarciato dalla sacrosanta ricerca della verità.
Questo libro – ricco di aneddoti, interviste, immagini e dettagli anche inediti – rappresenta una ricerca unica nel suo genere, che getta una nuova luce sui drammatici fatti che caratterizzarono la frontiera orientale tra il 1943 e il 1945. In queste pagine, libere e senza filtri, sono racchiuse le storie di donne comuni, che il coraggio e il sacrificio hanno reso immortali.
INFO & ORDINI:
www.passaggioalbosco.it
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Le foibe sono un crimine di guerra, su questo non ci possono essere dubbi. Uccidere nemici inermi, dopo la cattura, al di fuori del combattimento e senza un giusto processo (come è spesso avvenuto in quelle circostanze) è sempre un crimine. Specie se ciò avviene alla fine di una guerra, quando si suppone che ci sia il tempo per giudicare i responsabili di reati commessi in precedenza, come avvenuto infatti a Norimberga, ma non (vale la pena ricordarlo) per i criminali di guerra italiani. Tuttavia, come sanno tutti gli storici, le vittime delle foibe non state uccise «solo perché italiane», a differenza di ciò che viene ossessivamente ripetuto nella vulgata politico-mediatica. Decine di migliaia di italiani combattevano nelle file dell’esercito partigiano jugoslavo, ovvero dalla parte di chi ha commesso quei crimini, e non hanno subito, ovviamente, alcuna violenza. Inoltre fra le vittime della resa dei conti condotta dalle forze jugoslave a fine guerra, gli italiani rappresentano tra il 3 e il 5%; gli altri sono jugoslavi (serbi, croati, sloveni, ecc.): tutti uccisi perché ritenuti fascisti, nazisti, spie, collaborazionisti o contrari alla conquista del potere da parte delle forze partigiane. I liberatori jugoslavi dunque se la prendono contro specifici nemici identificati in base all’appartenenza politica e militare, non nazionale.
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Da circa vent’anni sono state istituite due giornate commemorative, quella della Memoria dei crimini nazisti e quella del Ricordo delle foibe. Tali celebrazioni sono simili nella denominazione, vicine nel tempo (27 gennaio e 10 febbraio) e hanno lo stesso identico peso formale. Ripeto per essere più chiaro: i crimini contro l’umanità commessi dai nazisti nelle logiche che sono state ricordate, e che hanno ucciso 10 milioni di persone, sono commemorati alla stessa stregua delle violenze condotte dai partigiani jugoslavi contro 5.000 persone, molti dei quali condividevano il campo nazista.
Nei discorsi istituzionali e nella propaganda mediatica sulle foibe si parla di «pulizia etnica», si afferma che le vittime sarebbero state uccise «solo perché italiane» e si ribadisce il paragone con la Shoah, ignorando al tempo stesso i crimini fascisti e nazisti commessi in precedenza in quello stesso territorio. Come credo sia ormai chiaro, tutto ciò è assurdo, offensivo, umiliante, di fatto «negazionista» o almeno enormemente «riduzionista» nei confronti della Shoah e dei crimini nazisti e fascisti. Per di più negli ultimi anni il giorno del Ricordo ha acquisito un’importanza politica addirittura maggiore rispetto a quello della Memoria. La Rai ha prodotto due film sul tema, se ne interessano programmi televisivi di ogni genere, se ne parla addirittura a Sanremo durante il festival dei fiori; politici di tutti gli schieramenti ne strumentalizzano la vicenda, enti pubblici di ogni livello intitolano strade, piazze, parchi, monumenti a Norma Cossetto o ai «martiri delle foibe»; il Ministero dell’Istruzione dirama circolari-fiume sul tema («Linee guida» di ben 90 pagine), i prefetti di tutta Italia chiedono alle scuole di insegnare la falsa «pulizia etnica» ai loro studenti e il Parlamento ha da poco approvato lo stanziamento di milioni di euro per incentivare la propaganda antistorica delle associazioni nostalgiche, finanziando «viaggi del ricordo» scolastici al confine orientale.
Non ci possono essere dubbi: nella nostra memoria pubblica le violenze dei partigiani a fine guerra hanno acquisito un peso molto maggiore dei crimini nazisti, e sono probabilmente oggi più conosciute e ritenute più rilevanti dall’opinione pubblica. Può sembrare assurdo e paradossale, ma è così. Eppure manca ancora un tassello, la beffa oltre al danno.
Che fine hanno fatto i crimini fascisti? Su questo semplicemente non esiste una memoria pubblica. Chi davvero uccideva intere popolazioni solo per la propria appartenenza, chi ha davvero ucciso «etiopi solo perché etiopi» e «jugoslavi solo perché jugoslavi», non viene nemmeno menzionato sui libri di scuola, non merita film, vie, parchi, lapidi né uno straccio di dichiarazione pubblica di condanna.
E dunque, in definitiva: si mente sulle reali motivazioni del crimine delle foibe per cercare di farlo passare come un crimine fascista; e intanto si ignorano i veri e propri crimini del fascismo, finendo per far passare i fascisti come innocenti e anzi vittime dei partigiani. Si dedicano energie politiche e risorse economiche straordinarie per diffondere tali falsità e si cerca in questo modo di fare percepire all’opinione pubblica le foibe come addirittura più gravi dei crimini nazisti e della Shoah.
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GIORNO DEL RICORDO: NEL VOSTRO NOME, LA COMMEMORAZIONE DELLE VITTIME DELLE FOIBE
Si celebra in tutta Italia lunedì 10 febbraio il Giorno del Ricordo, dedicato alla commemorazione dei martiri delle foibe. Il Comitato 10 febbraio (che raccoglie soprattutto cittadini che, pur senza avere un legame diretto o familiare con le tragedie delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, si accostano con particolare sensibilità a queste pagine di storia italiana) ha previsto in città una…
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18/10 Al-B.Band al Vapolicella Wine Festival - Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR)
L'estate è ormai finita, ma non è affatto detto che il consueto stress da rientro rovini l'autunno '24. Un gran bel motivo per rilassarsi sono le tante vendemmie in giro per l'Italia… se accompagnate da buon vino, sono eventi che rilassano. Un weekend lungo o solo qualche ora nel locale giusto a cantare le canzoni più belle della storia, con la��Al-B.Band, forse, poi, non fa miracoli… ma fa proprio divertire.
E' quel che succede venerdì18 ottobre 2024 al Vapolicella Wine Festival, a Sant'Ambrogio di Valpolicella (Verona), alle 20, in piazza Martiri delle Foibe. E' una serata da vivere con gli amici, per ballare, bere buon vino del territorio accompagnati dai Food Truck con specialità da tutta Italia!
Perché per ripartire con il sound giusto, sembra proprio una buona idea godersi un concerto della Al-B.Band di Alberto Salaorni (voce e chitarra, nella foto in vespa) e Davide Rossi (basso, sul sidecar). Loro due, insieme ad altri musicisti sul palco, non propongono le hit del momento o i classici di Vasco e Ligabue. Fanno ballare e cantare con un repertorio davvero vario. "Suoniamo insieme da 25 anni", raccontano. "Ogni sera l'emozione continua a scorrere ed è quello che ci fa andare avanti". In realtà i due artisti il loro 'anniversario in musica' lo festeggiamo ad ottobre 2024... ma perché non iniziare a celebrarlo qualche giorno prima?
Alberto Salaorni, Davide Rossi dividono in questo periodo il palco con Andrea Mai (tastiere) Luca Modena (batteria) e pure con Matilde Grillo e Giulia Baldo, coriste d'eccezione, che salgono sul palco alternativamente.
Un concerto di questa formazione veronese, la Al-B.Band, una volta vissuto, lo si dimentica difficilmente. Per le canzoni e per l'energia che i musicisti regalano. Guidati da Alberto Salaorni, non hanno mai una scaletta definita. Passano da un brano all'altro a seconda dell'atmosfera e del feedback del pubblico. E le loro scelte sono sempre originali. Ad esempio, la Al-B.Band raramente ripropone le canzoni di Vasco Rossi e Ligabue, preferendo quelle di Battisti, Mina o grandi successi anni '70, col risultato che il sound di questa formazione risulta molto originale, una caratteristica molto rara nel panorama musicale di questi anni. Alberto Salaorni (voce e chitarra) e Davide Rossi (basso) dividono in questo periodo il palco con Andrea Mai (tastiere) Luca Modena (batteria) e pure con Matilde Grillo e Giulia Baldo, coriste d'eccezione.
https://www.instagram.com/al_b.band
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18/10 Al-B.Band @ Vapolicella Wine Festival - Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR)
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L'estate è ormai finita, ma non è affatto detto che il consueto stress da rientro rovini l'autunno '24. Un gran bel motivo per rilassarsi sono le tante vendemmie in giro per l'Italia… se accompagnate da buon vino, sono eventi che rilassano. Un weekend lungo o solo qualche ora nel locale giusto a cantare le canzoni più belle della storia, con la Al-B.Band, forse, poi, non fa miracoli… ma fa proprio divertire.
E' quel che succede venerdì18 ottobre 2024 al Vapolicella Wine Festival, a Sant'Ambrogio di Valpolicella (Verona), alle 20, in piazza Martiri delle Foibe. E' una serata da vivere con gli amici, per ballare, bere buon vino del territorio accompagnati dai Food Truck con specialità da tutta Italia!
Perché per ripartire con il sound giusto, sembra proprio una buona idea godersi un concerto della Al-B.Band di Alberto Salaorni (voce e chitarra, nella foto in vespa) e Davide Rossi (basso, sul sidecar). Loro due, insieme ad altri musicisti sul palco, non propongono le hit del momento o i classici di Vasco e Ligabue. Fanno ballare e cantare con un repertorio davvero vario. "Suoniamo insieme da 25 anni", raccontano. "Ogni sera l'emozione continua a scorrere ed è quello che ci fa andare avanti". In realtà i due artisti il loro 'anniversario in musica' lo festeggiamo ad ottobre 2024... ma perché non iniziare a celebrarlo qualche giorno prima?
Alberto Salaorni, Davide Rossi dividono in questo periodo il palco con Andrea Mai (tastiere) Luca Modena (batteria) e pure con Matilde Grillo e Giulia Baldo, coriste d'eccezione, che salgono sul palco alternativamente.
Un concerto di questa formazione veronese, la Al-B.Band, una volta vissuto, lo si dimentica difficilmente. Per le canzoni e per l'energia che i musicisti regalano. Guidati da Alberto Salaorni, non hanno mai una scaletta definita. Passano da un brano all'altro a seconda dell'atmosfera e del feedback del pubblico. E le loro scelte sono sempre originali. Ad esempio, la Al-B.Band raramente ripropone le canzoni di Vasco Rossi e Ligabue, preferendo quelle di Battisti, Mina o grandi successi anni '70, col risultato che il sound di questa formazione risulta molto originale, una caratteristica molto rara nel panorama musicale di questi anni. Alberto Salaorni (voce e chitarra) e Davide Rossi (basso) dividono in questo periodo il palco con Andrea Mai (tastiere) Luca Modena (batteria) e pure con Matilde Grillo e Giulia Baldo, coriste d'eccezione.
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18/10 Al-B.Band @ Vapolicella Wine Festival - Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR)
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L'estate è ormai finita, ma non è affatto detto che il consueto stress da rientro rovini l'autunno '24. Un gran bel motivo per rilassarsi sono le tante vendemmie in giro per l'Italia… se accompagnate da buon vino, sono eventi che rilassano. Un weekend lungo o solo qualche ora nel locale giusto a cantare le canzoni più belle della storia, con la Al-B.Band, forse, poi, non fa miracoli… ma fa proprio divertire.
E' quel che succede venerdì18 ottobre 2024 al Vapolicella Wine Festival, a Sant'Ambrogio di Valpolicella (Verona), alle 20, in piazza Martiri delle Foibe. E' una serata da vivere con gli amici, per ballare, bere buon vino del territorio accompagnati dai Food Truck con specialità da tutta Italia!
Perché per ripartire con il sound giusto, sembra proprio una buona idea godersi un concerto della Al-B.Band di Alberto Salaorni (voce e chitarra, nella foto in vespa) e Davide Rossi (basso, sul sidecar). Loro due, insieme ad altri musicisti sul palco, non propongono le hit del momento o i classici di Vasco e Ligabue. Fanno ballare e cantare con un repertorio davvero vario. "Suoniamo insieme da 25 anni", raccontano. "Ogni sera l'emozione continua a scorrere ed è quello che ci fa andare avanti". In realtà i due artisti il loro 'anniversario in musica' lo festeggiamo ad ottobre 2024... ma perché non iniziare a celebrarlo qualche giorno prima?
Alberto Salaorni, Davide Rossi dividono in questo periodo il palco con Andrea Mai (tastiere) Luca Modena (batteria) e pure con Matilde Grillo e Giulia Baldo, coriste d'eccezione, che salgono sul palco alternativamente.
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A Ceccano nuova ordinanza per la partita, blocco completo del ponte, i tifosi cambiano idea
C’è stata probabilmente una trattativa tra la tifoseria del Ceccano e le autorità: il ponte Martiri delle Foibe sarà completamente interdetto a tutti, veicoli e pedoni, domenica 13 ottobre, dalle ore 13, fino al termine della partita, mentre la Curva Nord assicura che non ci saranno proteste e manifestazioni. Tutto scaturisce dai provvedimenti del giudice sportivo che ha decretato lo svolgimento…
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Furto al centro Adis: portati via un computer, 100 euro e le provviste alimentari
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Furto al centro Adis: portati via un computer, 100 euro e le provviste alimentari A distanza di pochi mesi dal primo furto, ignoti ladri hanno preso nuovamente di mira il centro Adis di Piazzale Martiri delle Foibe a Licata.... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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📷EVENTI: CELEBRATO IL “GIORNO DEL RICORDO” - 11.02.2024 - CELEBRATO IL “GIORNO DEL RICORDO” IN MEMORIA DEI MARTIRI DELLE FOIBE E DEGLI ESULI DAL CONFINE ORIENTALE D’ITALIA - Si è svolta innanzi al Monumento ai Caduti... 📽️ https://www.twinssebastiani.it/dettaglio.php?id=11250
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Giorno del Ricordo, L'Aquila omaggia i Martiri delle Foibe
Nel Giorno del Ricordo, istituito con Legge 30 marzo 2004, sono state diverse le iniziative all’Aquila da parte di enti, istituzioni e associazioni culturali. Questa mattina, nel piazzale a ridosso della Questura, si è tenuta la cerimonia di commemorazione dell’ultimo questore di Fiume, Giovanni Palatucci, morto il 10 febbraio 1945 nel campo di concentramento nazista di Dachau, medaglia d’oro…
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Il Comitato 10 Febbraio è soddisfatto per l’approvazione del disegno di legge che istituisce a Roma il Museo del Ricordo.
Il provvedimento è stato deliberato stamattina in Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
“Ringraziamo il Governo Meloni, il Ministro Sangiuliano e il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca – dichiara Silvano Olmi, presidente nazionale del Comitato 10 Febbraio – la creazione del Museo del Ricordo consentirà di commemorare adeguatamente i Martiri delle foibe e gli esuli istriani, fiumani e dalmati che hanno subito la feroce dittatura comunista di Tito.
Gli italiani che da millenni abitavano nell’Istria e nella Dalmazia, subirono le persecuzioni e gli infoibamenti operati dai comunisti slavi e dai loro complici. Furono 350mila i nostri connazionali costretti a lasciare le proprie case ed essere Esuli in Patria.
A Gorizia, a Trieste e in tante località del confine orientale d’Italia, migliaia di italiani vennero sequestrati, torturati e infine gettati nelle foibe o rinchiusi nei campi di sterminio jugoslavi, dove trovarono la morte per denutrizione e malattie.
L’istituzione del Museo del Ricordo – conclude Olmi – contribuirà fattivamente a far conoscere alle giovani generazioni queste pagine della storia nazionale che sono state tenute nascoste per decenni.” 10febbraio.it
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Commemorazione a Cameri in ricordo di tutte le vittime delle Foibe
Nella mattinata di domenica 19 febbraio, presso la rotonda di via Baracca intitolata ai martiri delle foibe, si è tenuta la commemorazione in ricordo di tutte le vittime delle Foibe. (more…) “”
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Fratelli d’Italia a Fertilia per il Giorno del Ricordo
Fratelli d’Italia Sassari e Alghero, insieme al Comitato 10 Febbraio, hanno commemorato i Martiri delle Foibe e ricordato gli esuli dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia. La manifestazione si è svolta nel piazzale di San Marco a Fertilia alla presenza del deputato Salvatore Deidda e con una nutrita partecipazione di cittadini e iscritti di Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale. Proprio il…
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