#Margherita Piccin
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Capitolo 1:
Era una giornata di merda, avevo litigato con mia madre e con mio fratello! Nessuno mi capiva.
L’unica mia speranza era ritrovarmi in Margherita, la mia migliore amica. Con lei passavo tutte le mie giornate.
La chiamo. “Ehi Marghe a che ora vieni da me?” - ��pizza e Netflix alle 19.30, la solita wustel e patatine?” - “Come farei senza di te. “ le dissi.
Lei era l’unica che c’era sempre stata, l’unica che mi comprendeva anche quando il mondo intero mi stava voltando le spalle! Non è facile trovare un’amica come lei al giorno d’oggi.
Erano le 19 , mi misi la mia tuta-pigiama da drago, verde, con la zip davanti e l’enorme coda a zigzag dietro; anche Marghe l’aveva come la mia ! L’avevamo comprata da H&M un anno fa.
Arrivarono le 19.30 e suonò il citofono! Urlo “Filippo vai ad aprire”, Phil era mio fratello, più piccolo! Lui non era come Leonardo, il primogenito! Phil era sempre dalla mia parte, forse perché anche io sono sempre stata dalla sua. Poi mi ricordo che ero sola in casa, quindi andai ad aprire. Un uragano di gioia entrò in casa. La mia Marghe! Pronta sempre a risollevarmi, ogni volta che le mie giornate sembravano buie. Ci mangiammo la nostra pizza special e vedemmo una serie tv su Netflix. Stavo bene. La conosco da quando eravamo minuscole perchè mia nonna abita alla casa accanto alla sua. Eravamo come sorelle da piccine, avendo la stessa età facevamo i compiti insieme, ci scambiavamo vestiti, trucchi etc. Finita la nostra pizza special, tra un pettegolezzo e un altro, mi arriva una notifica.
“Francesco ha iniziato a seguirti.”
Andiamo io e Marghe a vedere il suo profilo. Si trattava di un gran pezzo di gnocco. Addominali da paura, occhi verdi e un ciuffo biondo. Scorsi un po’ di foto e me ne innamorai a prima vista. Fatto un po’ di stalking sul tizio in questione, scoprii che abitava su un paesino accanto al nostro. Pensai: “ma dove ti sei nascosto per tutto questo tem....”
NUOVO MESSAGGIO DA FRANCESCO
Apro immediatamenteDopo i primi classici messaggi ci iniziamo a conoscere.
Si erano fatte le 2.00 di notte, Marghe già stava sognando sul divano mentre io, accovacciata sul pavimento cercavo di autoconvincermi che il ragazzo non mi stava “prendendo”, ma sbagliavo. Già fantasticavo un futuro insieme a lui.
La sveglia suonò! Erano le 8.15 di mattina! CAVOLO HO DORMITO SUL PAVIMENTO! CHE MAL DI SCHIENA ACCIPICCHIA! E MARGHE DOV’È?
Mi alzai, andai in cucina e la trovai a sfornare pancake con la Nutella! La adoravo. Mentre li mangiavo mi sono infilata il primo costume che ho trovato nell’armadio e scappai di corsa fuori casa. Ovviamente prima salutai Marghe.
Lavoravo nella piscina comunale del mio paese, non perché mi servivano soldi, anzi! La mia famiglia è sempre stata assolutamente presente in questo! Lavoravo per mettere i soldi da parte nel mio conto in banca. Mi piaceva sapere di avere soldi tutti miei li.
Arrivata in piscina, iniziai a pulire come tutte le mattine. Era particolarmente caldo quella mattina, ma non potevo non farlo! Finito il mio dovere mi andai a godere un bellissimo succo alla pesca. Il mio preferito.
Dopo pranzo, verso le 15, iniziarono ad arrivare molte persone! Erano le 15.35, avevo appena mandato un sms a Marghe quando arrivò un gruppo di ragazzi e ragazze. Mai visti prima d’ora.
Di solito quando arrivano persone nuove mi chiedono sempre informazioni su pagamento, spogliatoi, regolamento etc, ma questi non lo fecero.
Arrivò l’ora di chiusura e arrivò anche il mio capo! Mi diede i soldi della giornata e mi disse una cosa insolita: “Quando hai fatto, chiamami che dobbiamo parlare.” Annuii e mi misi a fare le ultime cose.
Avevo fatto, lo raggiunsi, ero un po’ titubante su ciò che doveva dirmi.
Vidi il mio capo seduto su un tavolo con un ragazzo, di spalle, non era un ragazzo qualunque. Anche se stava di schiena sembrava che già lo avevo visto da qualche parte o incontrato!
“Devo dirti che da oggi non sarai più sola a gestire la piscina, ti affiancherà questo ragazzo: Francesco; è nuovo nel mestiere quindi i primi 10 giorni starà insieme a te ad imparare. “
Era proprio lui! Non potevo credere ai miei occhi
E ora?
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Strade Blu. Un viaggio nell'America rurale tra Old Time Music e Letteratura
Strade Blu. Un viaggio nell’America rurale tra Old Time Music e Letteratura
L’America rurale tra fine ‘800 e primi del ‘900, un viaggio nella memoria sugli aspetti che hanno contribuito a forgiare il pensiero americano. La letteratura che i grandi scrittori hanno saputo produrre nel Nuovo Mondo si intreccia con la musica Old Time (la musica popolare tradizionale bianca nordamericana frutto delle immigrazioni dall’Europa che si incontra con la musica nera) suonata dal vivo.
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