#Luna Nascosta
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Ci sono notti...notti di strani silenzi ..la luna si è nascosta dietro a delle nuvole ma dalla finestra del cuore lei ti parla...ti alzi e apri il cassetto dei ricordi..sono ancora tutti li e allora vorresti prendere una sigaretta e fumare ..ma no ti dici...smettila...Non è da te...allora ascolti la musica...no ..spegni...E allora ..allora prenderò per salvarmi la strada dei sogni.....Ecco adesso la luna è ritornata la vedo lei non mi ha lasciata..li c'è ancora tutto il mio cuore...Ecco ci sono notti ..
(Angela P.)
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Ti ho cercato come il sole cerca la luna nel cielo diurno e non ti ho mai trovato, ora che la notte mi parla di te, resto nascosta tra le stelle lasciandoti nell’attesa del mattino.
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Vietato tradire la parte più vera di te, quella che spesso tieni nascosta, quella che ha a che fare con la musica e con i capelli al vento, con certe scelte che fai come se tu non avessi alternative e invece un’alternativa c’è sempre, solo che a volte il cuore fa finta di niente e che bello che è, quando succede. Vietato dimenticare di quando correvi in riva al mare sperando di essere presa e portata via da qualcuno, vietato dimenticare quelle sere in cui ti addormentavi sperando che la realtà potesse assomigliare alle storie che leggevi di nascosto, pregando che tua madre non si accorgesse che eri ancora sveglia. Vietato smettere di sperare in qualcosa, qualsiasi cosa, tipo che domani ci sia il sole, che si veda la luna, che al supermercato ci siano le pesche buone, che qualcuno ti abbracci, che qualcuno si accorga della fatica che duri. Vietato smettere di durare fatica, perché quando sudi, quando arranchi, quando corri da una parte all’altra sognando un po’ di meritato riposo, è proprio allora che vivi davvero: quando ti muovi, quando poi torni a casa e tiri un sospiro di sollievo perché in qualche modo ce l’hai fatta, sei ancora tutta intera. Vietato sorvolare sulle piccole vittorie, sui dolori piccoli che come gocce d’acqua ti consumano il cuore forse anche più di quelli grandi. Vietato sorvolare in generale, fai caso alle mani della gente, agli alberi, alle nuvole, all’odore dei giornali, alle parole nuove che usano i bambini, ai ricordi che arrivano quando vogliono e non si possono ignorare. Vietato ignorare le canzoni, anche quando queste canzoni non sono dedicate a te. Vietato dire “che schifo” prima di aver provato, vietato dire “che schifo” in assoluto. Qualcosa da salvare c’è sempre, allora tu trovalo e tienilo da parte. E poi, se puoi, non fare l’errore che facciamo tutti, prima o poi: non aver paura di condividere la bellezza. La bellezza non si consuma se la doni agli altri. La bellezza, se la spargi in giro, cresce rigogliosa. Vietato smettere di commuoversi guardando un film stupido, di piangere di fronte ad una stella che cade, di esprimere un desiderio spegnendo una candelina sulla torta. Vietato smettere di fare qualcosa solo perché c’è chi ti trova ridicola, vietato rimanere in silenzio quando qualcosa dentro di te urla, vietato dire “vado via” per timore di soffrire troppo. Per amore, resta. Per amore, resta quella che sei. Per amore, difenditi, ma per favore: non esagerare. Perdersi tra i pensieri e le smorfie ed i modi di dire e le abitudini e i rimpianti e i baci e le speranze di qualcuno è un bel modo di stare al mondo. Vietato dire a qualcuno “non piangere”, “non ridere”, “non andare via”. Se ci riesci, lascia correre, lascia scorrere la vita e le persone, perché poi vedrai, ce ne saranno alcune che non riuscirai a perdere nemmeno quando ti ci metterai d’impegno. Guarda le previsioni, ma non proprio tutte le mattine, ogni tanto lasciati sorprendere dalla pioggia, o dal sole. Porta i fiori a chi sai tu, o dedicale il mare ogni volta in cui avrai la fortuna di guardarlo. Ricordati che ci sei e che questo è un potere magico incredibile, che se mi dicessero “vorresti essere invisibile, teletrasportarti o esistere?” io risponderei senza alcuna esitazione “esistere”. Perché se esisti sei parte di qualcosa, puoi provare nostalgia, puoi provare a essere felice.
Vietato dimenticare che tutto quello che ti circonda non è un ostacolo, ma un’opportunità.
Susanna Casciani
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Porgimi, amore
il tuo ramo fiorito,
la menta mattutina
nel cui cespo chiaro
ai venti incerti di Ottobre
ripara l’allodola ferita,
l’azzurro ginepro degli altipiani
prossimi alla marina.
O la tua pietra
in bilico sul fiume,
la perduta foglia di salice
sull’acqua,
l’alga tenebrosa
dove un pesce invisibile respira.
Amore, amore,
porgimi del tuo albero
il frutto più alto
così la tua uva nascosta
e il piccolo orto
dal pettirosso fedele;
il tuo cavallino
dalla coda leggera,
la vipera che ti beve
il latte nel seno,
l’amoroso gallo
che ti sveglia
e la civetta compagna
alle tue notti di luna.
Porgimi, amore,
il tuo mutabile tempo giovanile,
l’immobile sole
e il quarto di luna
della tua esatta stagione.
Paolo Volponi, da L'antica moneta
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E come una signora morente emaciata e pallida,
Che innanzi barcolla, nascosta da un trasparente velo,
Fuori dalla sua camera, guidata dai folli
e flebili deliri del suo cervello snervato,
La luna si levò nel tenebroso est,
Una bianca e informe massa.
Sei pallida perché
Sei stanca di scalare il cielo
E fissare la terra
Tu che ti aggiri senza compagnia
Tra le stelle che hanno una differente
Nascita, tu che cambi
Sempre come un occhio senza gioia
Che non trova
Un oggetto degno della sua costanza?
- Percy Bysshe Shelley, Alla Luna, 1820
🌔
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Sono la strega in cima al rogo
Una farfalla che imbraccia il fucile
Una regina senza trono
Una corona di arancio e di spine
Sono una fiamma tra le onde del mare
Sono una sposa sopra l’altare
Un grido nel silenzio che si perde nell’universo
Sono il coraggio che genera il mondo
Sono uno specchio che si è rotto
Sono l’amore, un canto, il corpo
Un vestito troppo corto
Una voglia un desiderio
Sono le quinte di un palcoscenico
Una città, un impero
Una metà sono l’intero
Ahia ia ia ia ia iai
Ahia ia ia ia ia iai
Mi chiamano con tutti i nomi
Tutti quelli che mi hanno dato
E nel profondo sono libera, orgogliosa e canto
Ho vissuto in un diario, in un poema e poi in un campo
Ho amato in un bordello e mentito non sai quanto
Sono sincera sono bugiarda
Sono volubile, sono testarda
L’illusione che ti incanta
La risposta e la domanda
Sono la moda, l’amore e il vanto
Sono una madonna e il pianto
Sono stupore e meraviglia,
Sono negazione e orgasmo
Nascosta dietro a un velo
Profonda come un mistero
Sono la terra, sono il cielo
Valgo oro e meno di zero
Ahia ia ia ia ia iai
Ahia ia ia ia ia iai
Mi chiamano con tutti i nomi
Tutti quelli che mi hanno dato
E anche nel buio sono libera, orgogliosa e canto
Sono stata tua e di tutti di nessuno e di nessun altro
Con le scarpe e a piedi nudi
Nel deserto e anche nel fango
Una nessuna centomila
Madre figlia, luna nuova sorella, amica mia Io ti do la mia parola
Ahia ia ia ia ia iai
Ahia ia ia ia ia iai
Mi chiamano con tutti i nomi
Tutti quelli che mi hanno dato
Ma nel profondo sono libera, orgogliosa e canto
Mi chiamano con tutti i nomi
Con tutti quelli che mi hanno dato
E per sempre sarò libera, e orgogliosa 🎶
f. mannoia🎶
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La Luna è in fase crescente nel segno dello Scorpione.
Questo segno è governato da Marte e Plutone, dispositori dell'ottavo campo zodiacale che ci parla di denaro altrui, sessualità, segreti e trasformazioni.
La Luna in questo segno è riservata, vendicativa e aggressiva.
Le sue emozioni sono drammatiche, ci può parlare di violenza subita, di morte.
Ha un forte intuito e riesce a scoprire ogni verità nascosta.
Durante questo transito è congiunta a Venere, assumendo dolcissime spinte anche sessuali.
Forma un grande trigono d'acqua con Marte in Cancro e Saturno in Pesci, e ci chiede di iniziare un processo di trasformazione, che richiede tempo e sacrificio, da qualcosa che può provenire dal passato, e mettere basi solide per il futuro.
Sarà poi opposta ad Urano, e in trigono a Nettuno in Pesci, scoprendo verità poco comode, come tradimenti.
Questa è una Lunazione che ci chiede una di forte spinta al cambiamento.
Come dico sempre avrà effetti diversi per ognuno di noi in base al Tema Natale personale.
Immagine tratta dal web
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amore e psiche
La mia psiche mi tormenta, con immagini di guerra
di dolore e sofferenza.
Racchiusa nella mia crisalide.
Il mio letto è congelato senza la sua presenza, notte insonni e pensierose
Tengono sveglie le mie membra.
Il buio mi stordisce e
I miei pensieri si esacerbano, pensando al passato
Quello che fu;
Al solo ricordo di ciò che ero.
Ciò che sono ora,
Nascosta
Celata
Occultata.
Apro gli occhi e il buio mi accarezza, cullandomi fino al risveglio. Sono sempre in quella stanza buia, fredda e umida. Riesco a vedere la mia luna, con cui parlo ogni notte. Oggi è tondeggiante e brillante; rilascia il suo bagliore nella stanza, illuminando le mie braccia, adornate da agghiaccianti
impronte e le mie gambe piene dei suoi graffi, morsi. Il suo affetto.
Sento la porta di casa aprirsi, il mio amore, il mio angelo. Lo sento togliere le scarpe e andare in cucina per preparare la nostra cena. Mentre cuoce va nella sua camera, per togliere i suoi vestiti del lavoro; prima la camicia scambiandola per una t-shirt, poi i pantaloni del completo, optando per dei pantaloni della tuta e infine mettendo delle ciabatte in gomma. Per quando ha finito la cena è pronta, è mercoledì quindi sarà pollo e insalata.
Scende le scale lentamente, poggia giù il cibo nei gradini per aprire le serrature. Il cibo ha un odore buonissimo, il mio benevole custode, il mio protettore, che mi difende dal mondo cruento che è al di fuori di queste mura, apre la porta e si siede affianco a me, porgendomi il mio cibo.
Neanche una parola deve essere scambiata tra noi, il suo sguardo è abbastanza.
Le sue iridi mi sommergono, lasciando solo un piccolo spazio che mi permette di sopravvivere.
e quando il mio corpo e la mia psiche sono alla sua mercé, mi sento completa.
Mi sento completa e amata, tenuta tra le sue braccia che i ricordi lontani di amici e parenti sono solo immagini sfocate nel retro della mia mente. E quando lui ha finito con me mi tiene stretta nel suo petto e mi chiedo, chi ero io prima di lui?
Niente. Nessuno.
Quando non so neanche quanto tempo fa, arrivai di fronte la sua porta bagnata dalla pioggia e sporca di terra, mangiata dalla natura, ero priva di sentimento. La mia vita era a puttane e avevo pensato che farmi due giorni di trekking in mezzo alle montagne mi avrebbe fatto bene. Ma dopo
essermi persa per otto giorni i all’interno della selva oscura delle montagne dell’ Appalachia, vidi la mia unica salvezza nella dimora malridotta alla fine di uno stradino di montagna. Era una casa completamente in legno, si vedeva che i materiali erano buoni ma era poco curata, il legno era in gran parte imbottito d’acqua e pieno di muschio, le finestre erano coperte da fogli di giornale e dal camino non emetteva fumo. Pensando che nessuno fosse in casa entrai e quando vidi del cibo e dell’acqua sul tavolo del “salotto” mi ci fiondai sopra, mangiando tutto quello che riuscivo a prendere. Ero così affamata e esausta che non senti la porta aprirsi e una figura camminare dietro di me. L’uomo che per molto tempo detestai, si prese cura di me. Mi vendo le ferite e mi dava da mangiare, e in cambio voleva solo che gli pulissi casa. Perché dovevo essere così difficile con lui? con il mio povero amato, che voleva solo qualcuno da tenere stretto la notte per sentirsi meno solo.
Lui la sera andava a dormire nel suo divano mentre io prendevo il letto, ma era così solo, e il suo mal di schiena non gli permetteva di dormire bene nel divano, per forza doveva venire a dormire nel letto con me, e io sciocca che mi dimenavo e mi arrabbiavo. Ma lui è sempre stato paziente con me. Mi ha fatto capire che io non avevo bisogno di vivere una vita piena di problemi, quando potevo soltanto rimanere a casa a pulire e preparare da mangiare per lui. Io qua non penso, sono libera da ogni preoccupazione. Quando alla fine della giornata andiamo a dormire e lui mi stringe stretta, soffocandomi tra le sue braccia, sento che ho un motivo per esistere, quello di aspettare la sera per cenare insieme, parlargli di cosa ho fatto a casa mentre lui era via e dormire insieme.
Mi ricordo il terrore che provavo quando mi guardava. Le leggende che si passano da persona a persona, sulla terribile bestia che abita il terreno dell’ Appalachia, il Wendigoon, il mutaforma; e di come guardando nei suoi occhi, pensavo che la leggenda avesse in fin dei conti un fondo di verità, un mostro abita questi boschi, un mutaforma, che si finge un umano pieno di compassione, ma che è pronto a sbranarti quando meno te lo aspetti.
La prima parte della mia vita è tutta un blur, l’unica cosa che so è che sono felice. Non importa che quando andiamo a fare una passeggiata vedo dei manifesti col mio volto appiccicati a degli alberi, perché lui le strappa e le butta via e neanche gli elicotteri che passano sopra la nostra casa che disturbano il nostro sonno perché mi stanno cercando.
Io non ricordo la mia vita precedente, ma so che qua è dove devo stare.
#amore e psiche#writing#writers on tumblr#writeblr#writers and poets#writerscommunity#poesia#love#creepypasta#creepycore#creepytales#blurb
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Quest’Oggi 15 Giugno 2024,
compi un’età
che mi è sempre piaciuta
particolarmente
33 anni
Sarà per via del 3 che si ripete
e Tu lo sai quanto già da solo
mi faccia impazzire questo Numero,
che indica la perfezione
Ripetuto invece emana
forti vibrazioni, portando con sé
tantissima fortuna
che è quella che Ti meriti
ed Io Ti auguro di cuore
di averne tanta
Se potessi Te la regalerei
Io Stessa
Te la impacchetterei
con tanto di fiocco colorato,
insieme agli altri regali
come piace a Te
Purtroppo però non mi è possibile
ma spero comunque vivamente
che possa essere dalla Tua parte
in qualunque cosa farai,
in ogni avversità che incontrerai
Io sarò con Essa
perché lo sai
non Ti lascio solo mai
Perché da 33 anni
sei il Mio Adorato Bimbo
e continuerai ad esserlo
anche quando gli anni
saranno molti, molti di più
Io e Te
saremo sempre insieme,
una cosa sola,
anche quando saremo distanti
poiché viviamo sincronizzati
come due fiamme gemelle
Sei Tu il Mio Grande Amore
Ecco perché Ti amo
senza inizio né fine
Grazie di sopportare
tutte le Mie Lune storte
e tutte le Mie stranezze
Con Te non devo temere niente!
Posso essere Me Stessa sempre
nella buona e nella cattiva sorte
Che libertà poterti stare accanto
e viverti insieme alla Mia complessa vita
che la Tua Presenza
rende più addolcita
Sei la Mia Salvezza
insieme alla Musica, alla Scrittura
e alla Luna
Non sarei niente senza di Voi
Tu sei la Mia coperta di Linus
quando il Mondo diventa
ostile e freddo
Sei il Mio ombrello
per ripararmi dalle cattiverie gratuite,
che piovono forte dall’invidia semi nascosta
Sei la Mia carica
quando sento di non averla
Sei la Mia speranza
alla quale mi aggrappo
per rinascere ogni volta
Sei il Mio ossigeno
che dà respiro ai Miei polmoni
Sei il Mio TUTTO e
Ti prego di non dimenticarlo
Buon Compleanno Bimbo Adorato,
tanti auguri dal profondo del Mio cuore
Ti Amo tanto,
Tua Elenuccia
@elenascrive
#15 giugno#compleanno#fratello#mio fratello#buon compleanno#compleanno fratello#auguri#auguri speciali#dediche#dedica#ispirazioni#ispirata#poetica#poesia#33 anni#amore#amore incondizionato#amare#famiglia#riconoscenza#sentimenti#Grazie#io#me stessa#io scrivo#scrivo#scrivere#scrivendo#scrittura#scrittura creativa
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Film italiani in uscita a novembre
La guerra del Tiburtino III (Luna Gualano) 02/11
Tiburtino III, periferia di Roma. Una sera un meteorite arriva nel quartiere dal cielo e viene raccolto da Leonardo de Sanctis che lo porta a casa. Di notte però avviene qualcosa di strano: un verme esce dal meteorite ed entra nella narice di Leonardo. L’uomo diventa il leader di altri abitanti, anche loro invasati, e con loro decide di alzare le barricate e non far entrare più nessuno nel quartiere.
À la recherche (Giulio Base) 02/11
Un omaggio a Marcel Proust ed un particolare tributo a Luchino Visconti e al cinema italiano degli anni '70.
Il meglio di te (Fabrizio Maria Cortese) 09/11
Antonio è un uomo di successo, Nicole è una donna brillante. I due si sono amati intensamente e sono stati gli interpreti perfetti di una favola. Tuttavia, prima di arrivare al "vissero per sempre felici e contenti", il loro mondo è esploso e i due si sono trovati lontani, dispersi, pieni di rabbia, di colpa e di delusione. L'inevitabile separazione dura qualche anno e traccia un confine molto netto tra le loro vite. Ma il destino ha spesso una trama nascosta da tirare fuori al momento più opportuno.
Soldato Peter (Gianfilippo Pedote, Giuliano Carli) 09/11
1918, Altopiano di Asiago, pochi giorni prima della fine della Grande Guerra. Il giovane soldato austro-ungarico Peter Pan oltrepassa le linee nemiche. Solo, spaventato, in fuga, durante il suo percorso non incontra nessuno tranne una pattuglia di soldati italiani di cui fa parte il Capitano Don Chisciotte che però lo nota a malapena. Il paesaggio del territorio straniero gli fa tornare in mente alcuni nitidi ricordi d'infanzia dove ci sono la madre e il suo amico Maty morto in guerra. Sono i rari momenti di serenità. Poi Peter riprende il cammino. Il desiderio è quello di ritrovare un'isola in mezzo al mare che non esiste nel mondo reale.
Ancora volano le farfalle (Joseph Nenci) 09/11
La storia raccontata nel film prende ispirazione dalla vera vita di Giorgia Righi, una giovane ragazza pesarese affetta da una rara malattia ereditaria: l'Atassia di Friedreich. Il film, sebbene racconti un dramma, è in realtà una storia di rivincita e riscatto sulla vita stessa.
Lubo (Giorgio Diritti) 09/11
Lubo Moser è un nomade del popolo Jenisch. Nella Confederazione Elvetica del 1939 gira di luogo in luogo esibendosi nelle piazze insieme alla moglie Mirana e ai loro bambini. Fino a quando la Seconda Guerra mondiale incombente fa sì che il governo dichiari la mobilitazione degli uomini per la difesa delle frontiere. Lubo, mentre è in servizio, viene a sapere che i figli sono stati prelevati e portati in un istituto mentre la moglie, nel tentativo di proteggerli, ha trovato la morte. Da quel momento il senso della vita per lui consiste nel conseguire un duplice obiettivo: ritrovarli e vendicarsi.
Non tutto è perduto (Francesco Bellomo) 09/11
Francesco è una ex promessa del calcio, con un passato nelle giovanili di una squadra di Serie A. Dopo vari insuccessi scolastici, suo padre lo ha costretto ad abbandonare il suo sogno. Nonostante tutto, lui non ha mai smesso di giocare a calcio, anche se solo per diletto, con gli amici. Il suo percorso s'incrocia con quello di Bala, il responsabile di un campetto di calcio a cinque: costui, impressionato dalle sue doti, contatta un procuratore sportivo e riesce ad organizzare un provino per Francesco. Bala organizza così una partita con i vecchi amici del ragazzo, per impressionare il procuratore, al fine di offrire a Francesco la seconda possibilità che la vita, spesso, in modo fortuito, riserva.
Codice Carla (Daniele Luchetti) 13/11
La pratica biografica è uno dei grandi fenomeni cinematografici (e letterari) contemporanei. La narrazione di una vita e l'enunciazione di una verità a proposito di quella vita rappresenta anche il cuore del nuovo progetto di Daniele Luchetti. Due anni dopo la morte di Carla Fracci, l'autore pesca nei suoi ricordi di infanzia quel primo incontro causale con l'étoile italiana, avvenuto anni prima a Cinecittà sul set di Verdi di Renato Castellani.
La festa del ritorno (Lorenzo Adorino) 13/11
Un racconto di formazione che racchiude in sè il rapporto tra padre e figlio, sospeso tra assenze e ritorni e l'incanto che nasce dallo sguardo di un bambino.
Mimì - il principe delle tenebre (Brando De Sica) 16/11
Mimi` e` un adolescente orfano nato con i piedi deformi che lavora in una pizzeria a Napoli. Un brutto giorno incontra Carmilla, una giovane ragazza convinta di essere una discendente del conte Dracula. Insieme decidono di fuggire un mondo cinico e violento.
La Sedia (Gianluca Vassallo) 16/11
Pietro torna in Sardegna in seguito alla morte del padre. Il suo obiettivo è incontrare il fratello Andrea, che non vede da molto tempo, per decidere a chi spettano i due oggetti che il genitore ha lasciato loro: una pistola e una sedia. Nel suo peregrinare in una Sardegna assolata ha modo di fare diversi incontri. In un film realizzato in assoluta indipendenza Vassallo porta sullo schermo la tensione esistenziale di un uomo che si confronta con il suo passato.
L'altra via (Saverio Cappiello) 16/11
Siamo sulla Costa degli Aranci, all'altezza di Catanzaro Lido. Questa è un'estate diversa, italiana, quella delle Notti Magiche, dei Mondiali di Italia '90. Lo è anche per Marcello, ragazzino di origine arbëreshë che vive con la madre Tereza nel quartiere popolare dell'Aranceto. E se gli stadi della Nazionale sono lontani, quello dell'U.S. Collidoro, la squadra locale, è invece dietro l'angolo. Qui gioca Andrea Viscomi, capitano, trentacinquenne romano trapiantato da anni in Calabria e alla sua ultima stagione come professionista. Andrea è piagato dagli infortuni, spremuto dalla criminalità, amareggiato dalla vita. Marcello e Andrea si incontrano, forse qualcosa in loro cambierà. Quanta semplicità e quanta appartenenza in questa opera prima che mostra un Sud pieno di malinconia universale.
Misericordia (Emma Dante) 16/11
Da qualche parte in Sicilia, in un borgo marinaro e fatiscente, le donne fanno le mamme di giorno e le puttane di notte. A governarle tutte è un miserabile guercio, che ha ucciso a botte la madre di suo figlio, Arturo, anima semplice e altrove, cresciuto a giri di maglia e di amore da Betta e Nuccia. Tra miseria e mare un giorno arriva Anna, giovane prostituta a cui piace soltanto la cioccolata. Naïf e bellissima, fa corpo con Betta e Nuccia contro il predatore che chiede la pelle di Arturo. Ma a quel ragazzo antico, dervisci che gira sulla spina dorsale del (loro) mondo, le mamme putative hanno apparecchiato un futuro migliore.
Una preghiera per Giuda (Massimo Paolucci) 23/11
Cosa si è disposti a fare per proteggere il proprio onore? Quando diventa troppo tardi per essere artefici del proprio destino? Questi e altri interrogativi animano le vicende del film, la storia di due boss rivali che, a seguito della strategica scarcerazione di uno dei due, scateneranno un turbine di eventi, travolgendo, inevitabilmente, i membri delle proprie famiglie. Una lotta per l'onore e la vendetta che sarà prepotentemente ostacolata da un Colonnello dei Carabinieri testardo e ligio al dovere, che cercherà eroicamente la giustizia in un'originale - e a tratti divertente - alleanza con una ambiziosa agente della CIA in incognito.
L'odore della notte (Claudio Caligari) 20/11
Roma, tra novembre 1979 e febbraio 1983. Remo Guerra, un ragazzo di borgata, è un poliziotto che di notte aggredisce per strada persone benestanti derubandoli. Con lui ci sono Maurizio, amante della vita lussuosa e delle belle donne, e Roberto che Remo aiuterà a comprarsi un bar. I suoi complici sono inaffidabili. Così Remo deve far entrare nella sua banda Marco Lorusso, detto "il Rozzo", di cui però non condivide i metodi violenti. Remo è sempre più tormentato e desidera una vita normale accanto a una donna a cui però non può rivelare la sua identità. In più, capisce che la fine è vicina e non può sottrarsi al suo destino.
La Chimera (Alba Rohrwacher) 23/11
Ambientato negli anni '80, nel mondo clandestino dei "tombaroli", il film racconta di un giovane archeologo inglese coinvolto nel traffico clandestino di reperti archeologici.
Cento domeniche (Antonio Albanese) 23/11
Antonio Riva, operaio specializzato in prepensionamento, si reca in banca per prelevare dal conto su cui ha messo tutto ciò che ha. Non si è reso conto di aver tramutato le sue obbligazioni sicure in azioni a rischio, passando da risparmiatore ad azionista su consiglio di quella banca dove gli impiegati erano di famiglia, e che aveva sostenuto lo sviluppo dell’intero paesino sul lago di Lecco dove è nato e cresciuto. Quella banca, poi, mica può fallire, perché se fallisse “andrebbero a gambe all’aria tutti quanti”.
Il paese dei jeans in agosto (Simona Bosco Ruggieri) 23/11
Carlo Arato (Pasquale Risiti) ha 26 anni, ex concorrente di reality, ex vip, ora @IlCarlito, sedicente influencer alla perenne ricerca di soldi per farsi notare, altalena le sue giornate fra il ricordo di tempi migliori e le lamentele per un paese cafone che, come suo padre, non lo apprezza quanto dovrebbe. Luisa (Lina Siciliano), invece, di anni ne ha 28 ed era prossima alla laurea, fino a quando non si è ritrovata alla mercé del paese in perenne attesa che le accada qualcosa. Per uno strano caso del destino l'uno capiterà all'altra e viceversa: lui piace, ma non ha un soldo; lei ha i soldi, ma non piace. È così che @IlCarlito e @LaRosetti insieme decidono di puntare a tutto.
In fila per due (Bruno De Paola) 23/11
In un piccolo paese alle falde del Vesuvio, Germano (Andrea Di Maria), trentacinquenne pigro dal futuro lavorativo incerto, vive una tormentatissima storia d'amore con Sonia, sua coetanea tanto bella quanto gelosa e possessiva. Una scossa di terremoto di origine vulcanica, fa scattare il piano di evacuazione che prevede il trasferimento degli abitanti del paese verso un altro Comune gemellato. Abitando Sonia (Francesca Chillemi) in un comune diverso da quello di Germano, il giovane vede l'evacuazione come un'ottima opportunità per allontanarsi dalla gelosissima fidanzata che lo perseguita. La follia di Sonia, la noncuranza degli abitanti verso le regole di evacuazione, rendono il viaggio di Germano una vera odissea ricca di paradossali ed esilaranti situazioni, mete inaspettate ed incontri sorprendenti.
Mary e lo spirito di mezzanotte (Enzo D'Aló) 23/11
Mary è una bambina di undici anni appassionata alla cucina. La nonna la sostiene sempre, anche quando esaminatori saccenti non apprezzano i suoi piatti. Ma la nonna è anziana e subisce un ricovero in ospedale. Mary ne è addolorata ed aumenta nei suoi confronti le attenzioni da nipote affezionata, sostenuta in questo da una misteriosa giovane donna che è comparsa all’improvviso sul suo cammino.
Casanova opera pop - il film (Red Canzian) 27/11
Lo spettacolo di teatro musicale ideato, composto e prodotto da Red Canzian.
I limoni d'inverno (Caterina Carone) 30/11
Pietro Lorenzi è un professore di lettere in pensione e dopo il divorzio dalla moglie vive da solo in un bell’appartamento romano con un terrazzo che accudisce con cura, dedicandosi alle sue piante. Nell’appartamento di fronte a quello di Pietro si trasferisce una coppia più giovane: Luca, fotografo d’arte contemporanea, ed Eleonora, che ha studiato pittura e disegno all’Accademia ma ad un certo punto ha smesso di creare, “perché non era abbastanza brava”. Luca ed Eleonora custodiscono un dolore segreto e non riescono a parlarsi più: lei pensa che lui la dia per scontata, lui la vede sempre “incazzata col mondo”. Quando Luca parte per preparare una personale a New York, Eleonora e Pietro cominciano a frequentarsi, fra terrazzi e orti botanici, il bar sotto casa e un ristorante d’atmosfera
Palazzina Laf (Michele Riondino) 30/11
1997. All’ILVA di Taranto è appena avvenuta l’ennesima morte sul lavoro, ma Caterino Lamanna, operaio addetto ai lavori di fatica nell’industria siderurgia, è pronto a darne la colpa ai sindacati. Caterino è un cane sciolto che pensa al suo imminente matrimonio con la giovane albanese Anna e si fa i fatti suoi, finché Giancarlo Basile, dirigente dell’ILVA, non lo recluta per “farsi un giro e dirgli quello che succede” in fabbrica, e resoconti in particolare le attività del sindacalista Renato Morra, che infiamma gli animi degli operai e li spinge alla ribellione. Basile offre a Lamanna la promozione a caposquadra e l’auto aziendale, ma Caterino chiede di essere mandato alla Palazzina Laf pensando che sia un luogo di privilegio riservato a pochi eletti. In realtà è un edificio in disarmo, incrocio fra una riserva indiana, un manicomio e una prigione, dove sono rinchiusi in orario di lavoro i dipendenti qualificati che hanno fatto l’onda, e che quindi sono invitati a licenziarsi o ad accettare un incarico demansionato e incoerente con la loro preparazione.
Diabolik - chi sei? (Marco Manetti, Antonio Manetti) 30/11
Catturati da una spietata banda di criminali, Diabolik e Ginko si trovano faccia a faccia. Rinchiusi in una cella, senza via di uscita e certi di andare incontro a una morte inevitabile, Diabolik rivela all'ispettore il suo misterioso passato. Intanto, Eva Kant e Altea sono alla disperata ricerca dei loro uomini. Le strade delle due rivali si incroceranno?
La Guerra dei Nonni (Gianluca Ansanelli) 30/11
Gerri (Vincenzo Salemme) è un nonno attento e premuroso, vive con la famiglia della figlia, aiuta in casa e si prende cura dei suoi amati nipoti. In questo perfetto equilibrio familiare irrompe nonno Tom (Max Tortora), che dopo anni vissuti all'estero torna in Italia per trascorrere un po' di tempo con i nipotini. Esuberante e chiassoso, nonno Tom è pronto a infrangere ogni regola stabilita da nonno Gerri pur di realizzare i desideri dei bambini e conquistare il loro amore. Dall'incontro tra Gerri e Tom nascerà un'accesa competizione che darà vita a una serie di esilaranti sfide tra nonni, senza esclusione di colpi... e colpi di scena.
Con la grazia di un dio (Alessandro Roja) 30/11
Tornato a Genova dopo venticinque anni per partecipare ai funerali del migliore amico della sua giovinezza, Luca ritrova i vecchi compagni di un tempo. Tutti sembrano convinti che quella morte sia l'esito scontato di una vita di eccessi; tutti tranne Luca, che vuole vederci chiaro, indagare, capire. Scavando nella memoria, e in una città cambiata almeno quanto lui, lascerà riaffiorare fantasmi e verità che sembravano sepolte, insieme alla propria vera natura, che pensava di aver domato per sempre.
Doppia Coppia (Igor Biddau) 30/11
Il film parla di come sia difficile per due coppie di amici, amanti del trekking, avventurarsi sui ripidi sentieri dell'amore senza perdere per sempre l'amicizia. Così come, nel tentativo di conoscere meglio l'altro finiamo per conoscere meglio noi stessi, i quattro personaggi scopriranno quanto siano forti i legami che li uniscono solo quando questi sentimenti verranno messi alla prova.
Il paese del melodramma (Francesco Barilli) 30/11
Carlo Gandolfi (Luca Magri) è un bravissimo cantante lirico, la cui carriera si è bruscamente interrotta dopo la morte della moglie e della figlia. Da allora è un uomo alla deriva, in preda al vizio dell'alcol. La Morte in persona (Luc Merenda) decide che è il momento per lui di tornare a calcare le scene del palcoscenico: vuole che interpreti il "Macbeth" di Verdi e che sia perfetto. Altrimenti, lo porterà con sé nel suo regno.
Documentari
X Sempre Assenti (Francesco Fei) 03/11
Il film segue la rock band Verdena nella loro vita privata e nella preparazione del tour di Volevo Magia, disco che segna il loro rientro sulle scene dopo sette anni di silenzio.
Roma, santa e dannata (Roberto D'Agostino, Marco Giusti, Daniele Ciprì)
Un viaggio tra le notti romane in una città pazza e in continuo cambiamento.
Negramaro back home - ora so restare (Giorgio Testi) 06/11
Dopo 20 anni di successi, i Negramaro tornano a casa, a Galatina, in Salento, dove tutto è cominciato.
Giotto e il sogno del Rinascimento (Francesco Invernizzi) 06/11
L'arte visionaria di Giotto, il pittore che rivoluzionò la pittura a fresco con la propria narrazione figurativa a dir poco mozzafiato
Enigma Rol (Selma Dell'Olio) 06/11
Gustavo Rol chi è, soprattutto, cosa era costui? Il documentario si propone di ricostruire, attraverso molteplici testimonianze e ricostruzioni, sia di fiction che di animazione, la vita e l'attività di un uomo che per molti (e anche illustri) amici e frequentatori è stato dotato di capacità paranormali e per altri è stato soltanto un abile illusionista. Anselma Dell'Olio affronta un personaggio che, in qualche misura, ha riassunto in sé pregi e difetti di quelli che erano al centro dei suoi documentari precedenti. La regista lascia spazio sia a chi ne descrive le sorprendenti doti (utilizzate anche per proteggere la popolazione di San Secondo di Pinerolo dalle azioni dei tedeschi occupanti) sia a chi sta più dalla parte di Piero Angela che lo definì "un mediocre illusionista".
Io, noi e Gaber (Riccardo Milani) 06/11
Chi è stato Giorgio Gaber, per la musica italiana ma soprattutto per noi, che magari “non ci sentiamo italiani, ma per fortuna o purtroppo lo siamo”? È forse da questa domanda che è partito Riccardo Milani per raccontare uno dei cantautori più originali del nostro Paese, ma anche un teatrante, un filosofo, un pensatore politico e un “operatore culturale” nel senso più alto e nobile del termine. Gaber era “un intellettuale promiscuo”, come lo descrive Serra, “raffinato e popolare, di popolo e di élite”. Perché Gaber è stato immerso nel suo tempo sapendo sempre prevederne uno futuro. Milani entra a fondo nell’utilizzo che faceva Gaber della parola, fondamentale quando “dentro c’è la nostra vita”, e del suo “corpo scenico” che in teatro “sembrava posseduto”, rendeva “la parola visibile” e si trasformava in “melodia cinetica”. Io, noi e Gaber ricorda che ogni sua canzone aveva “uno spazio di incidenza”, cioè una volontà di intervenire sul reale trasformando la sua libertà in partecipazione.
Il popolo delle donne - il film (Yuri Ancarani) 13/11
Un monologo in cui Marina Valcarenghi, giornalista e attivista, ripercorre le sue esperienze in fatto di disparità di genere.
Il guerriero mi pare strano (Alessio Consorte) 15/11
Il film è incentrato sull'autenticità della statua del Guerriero di Capestrano, simbolo della Regione Abruzzo, rinvenuta a Capestrano nel 1934 e datata dagli archeologi VI secolo A.C.
La città delle sirene (Giovanni Pellegrini) 16/11
La notte del 12 novembre 2019 Venezia è stata colpita da una serie di inondazioni che hanno sommerso la città per una settimana. Partendo dalle immagini della sua casa e del suo studio allagati il regista racconta in prima persona cosa vuol dire convivere con l'acqua alta e come la sua città affronta la catastrofe. Ne scaturisce una riflessione sul vivere nella prima linea del cambiamento climatico che minaccia di far scomparire il nostro mondo.
DALLAMERICACARUSO - Il concerto perduto (Walter Veltroni) 20/11
Il 23 marzo 1986 Lucio Dalla teneva al Village Gate di New York un concerto di cui si pensava si fossero perse le riprese che ora vengono invece proposte in un'edizione restaurata e rimasterizzata. Ad esse si aggiunge in apertura la ricostruzione della creazione di "Caruso" avvenuta pochi mesi dopo a Sorrento. Un ritrovamento prezioso che, unendosi alla rievocazione di come è nato un classico della canzone, ci ricorda la grandezza di Lucio Dalla.
Kissing Gorbaciov (Andrea Paco Mariani, Luigi D'Alife) 24/11
Andata e ritorno dal 1988, quando da Melpignano partì il tour che squarciò la cortina di ferro tra Occidente e Urss, a suon di rock e punk.
Picasso - Un ribelle a Parigi - Storia di una vita e un museo (Simona Risi) 27/11
Scopo del film è mettere al centro del racconto proprio la grande magia dell'arte e uno dei luoghi dove meglio la si può apprezzare, il Museo Picasso di Parigi.
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Tu sai
che indovinano
il mistero:
mi vedono,
ci vedono,
e nulla
è stato detto,
né i tuoi occhi,
né la tua voce, né i tuoi capelli,
né il tuo amore hanno parlato,
e lo sanno
d'improvviso,
senza saperlo
lo sanno:
mi accomiato e cammino
verso un'altra parte
e sanno
che mi attendi.
Felice
vivo
e canto
e sogno,
sicuro
di me stesso,
e in qualche modo
conoscono
che tu sei la mia gioia.
Vedono
attraverso i pantaloni oscuri
le chiavi
della tua porta,
le chiavi
della carta, della luna
nei gelsomini,
il canto nella cascata.
Tu, senza aprire la bocca,
sbrigliata,
tu, chiudendo gli occhi,
cristallina,
tu, che custodisci
tra le foglie nere
una colomba rossa,
il volo
di un cuore nascosto,
e allora
una sillaba,
una goccia
del cielo,
un suono
dolce d'ombra e di polline
nell'orecchio,
e tutti
lo sanno
amor mio,
circola tra gli uomini,
nelle librerie,
vicino alle donne,
vicino
al mercato
rotola
l'anello
del nostro
segreto
amore
segreto.
Lascia
che se ne vada
rotolando
per le strade,
che spaventi
i ritratti,
i muri,
che vada e torni
ed esca
con i nuovi
legumi del mercato,
ha
terra,
radici
e in alto
un papavero,
la tua bocca
un papavero.
Tutto
il nostro segreto,
la nostra chiave,
parola
nascosta,
ombra,
mormorio,
quello
che qualcuno
disse
quando non eravamo presenti,
è solo un papavero,
un papavero.
Amore,
amore,
amore,
oh fiore segreto,
fiamma
invisibile,
chiara
bruciatura!
Pablo Neruda, Ode al segreto d'amore, da Odi elementari, 1954
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Per i Celti, il lupo è intriso di potere lunare, rappresentando intuizione, conoscenza nascosta e capacità di identificare pericoli inaspettati. In alcune leggende, il lupo ingoia il sole per bagnarsi nel potere della Luna.
Altra curiosità: In America settentrionale, si crede che un lupo abbia dato alla luce la luna attraverso degli ululati al cielo.
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Acrilico su tela.
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Sensibilità d'Intelletto
Chi in modo accentuato, chi in vario modo e chi in modo molto blando, un po tutti possediamo una certa SENSIBILITA' anche d'INTELLETTO.
Siamo dotati anche di quella SPIRITUALE che quando è in ARMONIA ci porta una FELICITA' INTENSA a volte ad una GIOIA NASCOSTA che ci da LUCE.
Se NASCE, FIORISCE, se CRESCE, SBOCCIA silenziosa in una NOTTE di STELLE e LUNA tra quella CALMA dell'ARIA frizzante e FRESCA attraversata da quell'ALITO si VENTO che crea quell'ATMOSFERA che diventa CALDA, SEDUCENTE, VOLUTTUOSA.
Quella notturna, INNOCENTE, SBARAZZINA, INTRIGANTE, BELLA come non mai ti lascia INVAGHITO da quella RELAZIONE tra il visibile e l'invisibile NASCOSTA è tale che concede EMOZIONI SUBLIMI che spingono ad ABBANDONARSI, a percepire CONCEDENDO quel TEMPO, quello SPAZIO con l'interesse di CONQUISTARE, LABBRA MORBIDE, ROSSE, VELLUTATE, ACCCESE, BAGNATE da un altro irrinunciabile SAPORE.
Le sente con DOLCE PASSIONE le MANI che SFIORANO.
Assiste con OCCHI che PENETRANO nell'ANIMA cercando il CUORE, rendendo il CERVELLO FOLLE e sottraendolo dalla LOTTA per una battaglia che saI già PERSA, anche se mai MOLLARE e il motto, sempre REAGIRE è il DOGMA, VIVERE non è altro che un RIBELLARSI e anche un pò ACCETTARE mai vinti.
Di tutto quanto si possa comprendere l'unica cosa IMPOSSIBILE è SUPERARE eludere un DESIDERIO, ogni fantasioso o avveduto REALISTA sa che il RISVEGLIO dei SENSI ha PERVERSI sintomi di NORMALITA' che è stupido inutile e immorale porre un freno, ostacolare il SENSUALE, il ROMANTICO OSCENO SENTIMENTO, poiché vive insito nell'ESSENZA PURA di ognuno di noi, nella VOGLIA indiscussa e irrinunciabile di ESSERE di quella sostanza, SUA!
RelaxBeach© (Tutti i Diritti Riservati.) 06/09/2023
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Ho fasi, come la luna / fasi per stare nascosta, / fasi per scendere in strada… / Perdizione della mia vita! / Perdizione della vita mia! / Ho fasi per essere tua, / e altre per stare da sola. / Fasi che vanno e vengono, / nel calendario segreto / che un astrologo arbitrario / ha inventato per me. / E svolge la malinconia / il suo interminabile fuso! / Non mi trovo con nessuno / (ho fasi come la luna…) / Se un giorno qualcuno può essere mio / non è il mio giorno di essere sua… / E, quando arriva quel giorno, / un altro è sparito…
Cecilia Meireles
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stavo pensando a quanta bellezza possiedono le cose semplici, quella macchia di rossetto sul lato di una tazzina da caffè, sfumato. le lettere scritte a caratteri cubitali sopra un foglio a nonna o quel ‘però i numeri scrivimeli grandi altrimenti non ci vedo’, quei pomeriggi che sanno solo di natura e lettura. quando abbassi il finestrino dell’auto e c’è chi ti passa accanto sorridendoti, quelle coppie alla stazione che piangono e s’abbracciano, che tremano di sensibilità e amore. quei libri sottolineati a matita, e quelle calligrafie ordinate. o anche non, quei quaderni pieni di scritte. quei ‘non m’importa quanti anni ho ma io un diario in cui racconto le mie vicissitudini, ce l’ho sempre’, quei rapporti che non condividono solo cene al ristorante ma mattinate sdraiati a letto, parlar del nulla e di tutto, quel leggere insieme e per l’altro, esclusivamente per la voce che inevitabilmente dona a ciò un livello tale di intimità sbalorditiva. la semplicità nell’andare in bici, nello scegliere accuratamente il supermercato a cui andare a fare la spesa perché, in fondo, chiunque ne ha uno preferito, no? quella semplicità nascosta nelle canzoni, in un vinile in camera, delle cuffie annodate dentro una tasca di un jeans. degli sguardi che s’intendono, in cui tu sei in un lato ed io in un altro ma tramite i nostri occhi riusciamo a comunicare molto più di quanto la nostra bocca possa fare (anche perché talvolta le conversazioni composte dal silenzio, possono essere le migliori), quella semplicità delle serate fra una tisana e due biscotti, o di quando camminiamo, per caso alzo lo sguardo e c’è un tramonto o una luna disegnata nel cielo, e d’improvviso interrompo il passo e fotografo.
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