#Luca Velletri
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We're speaking about voices here?
The singing voiceclaim i chose for Kalyan came after this question: Whose voice would i fuck if given the chance?
Luca Velletri, who voiced the Phantom of the Opera in the Italian dub.
His speaking voiceclaim is Jason Scott Lee (Which is kinda ironic since he played Mowgli in the 1994 Jungle Book remake)
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Correspondents have been a mainstay of the news industry for decades. But in the new media landscape, many journalists are finding their jobs redundant.
Correspondents traditionally worked in the field, reporting from a variety of locations across the world to provide breaking news stories or in-depth analysis.
But according to Global Editors Network Executive Director Luca Velletri, correspondents are being replaced by cheaper and more flexible personnel such as citizen journalists or bloggers. The internet and social media have also allowed news organizations to do without correspondents in many cases, allowing them to cover stories remotely.
This has been particularly apparent in the coronavirus pandemic, as international travel has become impossible for most journalists. News organizations have responded by relying on reporters in their own countries or sending editors overseas to report remotely.
At the same time, the decline of traditional media outlets and the rising cost of overseas reporting have resulted in fewer jobs for correspondents. This has been compounded by the increased competition for viewers and readers.
Nevertheless, there will always be a need for correspondents, particularly in areas such as war zones or areas where reliable journalists are not easily available. However, as many news organizations increasingly turn to freelancers and remote reporting, the traditional correspondent may become increasingly redundant.
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Affronterò il pensiero che poteva essere e non è.
La bella e la bestia
#la bella e la bestia#film#2017#bestia#belle#ma che carino è?!#luca Velletri#testo canzone#pensiero#poteva essere e non è
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La Fanciulla del West(The Girl of the (Golden) West) & The Music of the Night(+ ALW's Married Man) Comparison video.
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Don't forget to click 1080p at settings before watch!
1. 1)1954 Mario del Monaco -Quello che tacete: 0:01
2)Michael Crawford -The Music of the Night(Original lyrics version): 1:18
3)1954 Steber & Del Monaco duets: 2:56
2. 1)1961 Daniele Barioni -Quello che tacete: 5:06
2)Sarah Brightman -Married Man(The Music of the Night's previous version): 6:12
3)1961 Tebaldi & Barioni duets: 7:42
3. 1)1964 Franco Corelli -Quello che tacete: 9:50
2)John Owen Jones(West End) -The Music of the Night: 10:54
3)Kirsten & Corelli duets: 12:41
4. 1)1958 Mario Del Monaco -Quello che tacete: 14:49
2)Akutagawa(Japan), Samuelson(Sweden), McGillin(Broadway), Hofmann(Germany) -The Music of the Night: 15:56
3)Tebaldi & Del Monaco duets: 17:31
5. 1966 Kirsten, Corelli act 1 duet(Franco Corelli as Il Fantasma dell'Opera😉): 19:42
-The End-(BGM: Italian The Music of the Night(Luca Velletri)): 22:04
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Personally I think 'Beniamino Gigli' is closest tenor to Leroux Erik. (I also think swedish tenor Jussi Bjorling and french tenor Georges Thill are close tenor to Leroux Erik too.)
Gigli was perfect lyric tenor with honey-like sweet voice. Also, he sang Verdi's Otello (dramatic tenor's typical role) perfectly too.(+ To prevent misunderstanding: Opera Otello in Leroux's book is Rossini's opera Otello. Not Verdi's. Rossini's Otello is not dramatic tenor's role. But Leroux wrote Erik can sing like thunder, so I wrote about dramatic tenor's role.)
In addition, Gigli was italian tenor but he did huge success as Faust. And he was great Romeo. Of course, Gigli sang 'Rachel, quand du Seigneur' from french opera 'La Juive' greatly too.
+
Gigli's Ch'ella mi creda(from opera La Fanciulla del West): https://youtu.be/HSYSlY1vCwA
Jussi Bjorling's Ch'ella mi creda: https://youtu.be/ety0I1I_AxE
#The Phantom of the Opera#La Fanciulla del West#puccini#The Music of the Night#giacomo puccini#Opera#Franco Corelli#Mario Del Monaco#Renata Tebaldi#Daniele Barioni#Beniamino Gigli#Jussi Bjorling#michael crawford#john owen jones#eiji akutagawa#mikael samuelson#sarah brightman#peter hofmann#howard mcgillin#ALW's Married Man#Youtube#my youtube video#dubbed poto video
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Luca Velletri - Il Fantasma dell'Opera - Musica per noi.flv
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Clip 8.4
M: Vi vedo belli tesi, eh? Mano destra sul verde. Vai. Allora Luca..Luca piede destro in aria. Vai!
L: Come cazzo faccio? Non ce la faccio.
F: Dai!
G: Non ti vedo bene comunque Luchi.
S: Adesso cade.
M: Federica! Federica! Federica mano destra sul verde, vai!
F: No!
L: Non ce la facevo più.
M: Sei pessimo. Sei pessimo, sei scordinato, sei brutto da vedere!
G: Torta.
Tanti auguri a te
Tanti auguri a te
Tanti auguri a Silvia
Tanti auguri a te
SA: Esprimi un desiderio.
E: Auguri!
FI: Dai soffia!
E: I capelli.
EL: Hai intenzione di ignorarlo tutta la sera?
M: Non ho niente da dirgli.
L: Ok.
FI: Va bene, allora, sei pronta? Io voglio vedere la tua faccia quando apri il nostro regalo.
SI: Che cos'è?
F: Ah be', ma aspetta, apri prima il nostro scusa.
E: No aspetta, Silvia aspetta.
M: Vai, apri apri apri.
SI: Cos'è?
E: Arriviamo subito.
M: No, se rompe.
SI: Se rompe?
FI: Tutti sanno che ti piace cantare.
M: Tre modalità
SI: Come funziona?
FI: Insegnale.
M: Dai, spiega spiega. Vai.
E: Allora ecco, aspetta. Cerco una penna. Vai.
SA: No, scusami, ti prego, ma la firma di Federica sembra arabo.
E: Che cos'è? Sembra una patata.
S: Ragazzi, io devo andare via.
F: Ciao, buonanotte.
[ Ciao! ]
SI: Grazie. Ciao.
L: Buona serata!
M: Sei già emozionata, eh? Sei già pronta?
SI: Sì!!!
L: No, lo devi mettere sul collo.
EL: Prova, fallo anche tu.
S: Ciao ragazze, io vado che è arrivato papà.
SA: Di già?
S: Sì, domani ho una partita a Velletri. Ciao!
E: Capisco. Ciao.
SA: Ma ancora sei gelosa?
E: Senti, sai che ho lasciato Fede?
SA: Ah, mi dispiace.
E: No, ma va, ma figurati, dovevamo lasciarci due mesi fa.
SA: Sì, lo so. Mi sento una merda per quello che ho fatto.
E: Fai bene. Dai, scherzo. Figurati, senza tutto quel tuo casino in fondo boh, non lo so, saremmo ancora in quella situazione assurda probabilmente. Quindi va bene così, anzi forse dovrei anche ringraziarti.
SA: Ok.
E: E invece Malik?
SA: Non ti preoccupare, lo so che..che vi frequentate.
E: Ma non hai capito un cazzo.
SA: Scusami, ma come? Non vi siete baciati alla festa di Pasqua?
E: Sana perché non mi hai detto che ti piaceva?
SA: Perché sono una cretina.
E: Sì e vuoi sentirti ancora più cretina?
SA: Non lo so?
SI: Quindi? Il mio regalo?
E: Arrivo. Ecco, leggi da qua. Intanto le do il bigliettino.
SA: Ok.
E: Su! Forza!
FI: Allora?
E: Scusami per ieri sera...
M: Ma figurati... Di cosa?
E: Ti sono praticamente saltata addosso 🙄
M: Non ti preoccupare ti perdono 😎
E: Tra l'altro non te l'ho detto ma in teoria sono fidanzata... In crisi e a distanza ma fidanzata
M: E io non te l'ho detto ma in realtà a me piace molto un persona
E: Amici quindi 😇
M: Ahahah esatto ma senti... Sai se Sana lo sa?
E: Non credo io non le ho detto niente e secondo me era già andata via...
Quindi è lei che ti piace? 😉
M: Già...
FI: Basta.
SI: Grazie ragazzi.
[ Auguri! ]
E: E lei???
M: Anche io pensavo di piacerle poi però mi ha bloccato e mi ha chiesto di non scriverle più e lì alla festa ho visto che parlava da sola con un vostro amico... Quindi non so...
E: Ma chi? Elia???
M: Non so come si chiama
E: Ti assicuro che non le piace Elia.
M: Ah ok... In ogni caso magari non diciamole del nostro bacio
E: Ok non le dirò nulla
[ Scarta la carta! Scarta la carta! ]
[ Scarta! Scarta! ]
SI: Grazie.
FI: Bella!
M: Ok ti ringrazio... Ma tanto non mi parla mi sa che è meglio se lascio stare
E: Ciao amico oggi Sana torna a scuola... Vuoi che le chieda di te? 😈
M: Oddio non lo so... Forse sì...
E: Aspetta... Sta arrivando... Ti faccio sapere
M: Oggi l'ho incontrata al parco e mi sono messo a sfidarla a calcio... Lei giustamente se n'è andata...
Sono un deficiente...
E: Ho provato a chiamarla tutto il giorno e non mi ha risposto... Purtroppo c'è un po' di tensione nel gruppo
M: Ok grazie lo stesso
E: ps: mi hanno ripescato a medicina!
M: Grande!!
Ciao amica ho visto la tua storia col tipo sono contento di vedere che state bene
E: Mah bene... Sono molto confusa al momento
M: Io vi ho visti bene 😉
E: ❤ tu invece con Sana?
M: Niente... Tra l'altro non parla nemmeno con Rami non so più cosa inventarmi
E: Senti io sono da Andreotti a studiare se ti va passa e proviamo un piano d'attacco
M: Ok! Grazie!
Niente... Piano fallito... Oggi ho provato a parlarle ed è scappata di casa
Ci rinuncio 😞
E: Non scherzare siete fatti per stare insieme!!!
E: Regà, un bel karaoke?
[ No! No! ]
G: No, che schifo. No, ce l'ho io, regà. Torneone de nascondino.
FI: Dai, ma che è? Festa delle medie?
G: Dai!
EL: Nascondino.
FI: Ah, nascondino, bello! La casa grande...
G: Esatto. Nascondino grande!
FI: Ok, chi conta?
G: Chi s'accieca?
FI: Chi conta?
G: Niccolò.
N: Ma perché io?
FI: Perché c'hai la sfiga, vai.
G: Vai. Vai alla colonna. Daje!
FI: Pronti?
L: Conti fino a 100.
Vai su.
M: Bastardi.
L: Shhh!
N: Siamo in trappola, mi sa.
M: Posso sempre calarmi dalla finestra.
N: Posso venire lì?
G: Dai!
L: Zitti! Shhh!
Regà, hanno smesso di parlare.
E: È un buon segno.
SI: Regà, stanno scopando nel mio letto?
F: Sotto..è un po' scomodo.
FI: Dilettante.
E: Basta. Lasciamoli da soli, dai. Andiamo giù.
[ Dai! ]
#skam italia#skam italia transcripts#trascrizione skam italia#skam italia chats#4x08#season 4#stagione 4#luca colosio#federica caciotti#filippo sava#Giovanni garau#sofia#elia santini#niccolò fares#martino rametta#eva brighi#sana allagui#silvia mirabella#malik doueiri
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Thoughts on the different language cast recordings/dubs for the 2004 movie? I assume they're better than the English one. Thank you
Gah, fine. I suppose after linking to all my reviews of the international cast recordings, I should do something similar for the dubs of the 2004 film.
German dub - Uwe Kroger, Jana Werner, Carsten Lepper. This is probably my least favorite dub, and also the one I listened to first because I knew I would dislike it. Uwe Kroger’s singing is not that bad, on some parts he’s even good, but he added a constant rasp which I think is him trying to imitate Butler and constantly grated against my nerves. Jana Werner as Christine also sounded weak, thin on the high notes or whenever she raises the volume of her singing even a bit. Major plus though is that Carsten Lepper, possibly my least favorite German Raoul, has to match up with Patrick Wilson’s singing, and the result is that he sounds nicer than he ever did in the actual stage production.
Spanish dub - Juan Carlos Barona, Julia Möller, Paco Arrojo. I’d actually never listened to this one before, as Barona and Moller had been in the Madrid production of Phantom before, and why should I listen to them dumb their voices down to 2004 film level when I can listen to them as they actually sound? Having said that, I was pleasantly surprised at how much Barona did not sound like Gerard Butler - there was a distinct lack of growling and he definitely let his voice boom out a few times. I wish I could say the same for Moller, sadly; she sounded much lighter, artificially lighter, than she did in Madrid. Pago Arrojo as Raoul was fine.
French dub(s) - Laurent Ban, Cecilia Cara, Damien Sargue/Fabian Richard. I listened to both versions, the Montreal version and the one released in France, though quite honestly my soundtracks may be mislabeled, so when I think I’m talking about the French version might actually apply to the Montreal version and vice-versa. Anyway, I had an opposite reaction to this compared to the Spanish dub, in that I was rather unpleasantly surprised at how much I disliked it. Laurent Ban and Cecilia Cara were basically Butler and Rossum clones; I particularly did not like Ban’s voice, which was as nasal and growly as Butler’s. This applied to both versions. I did like Cecilia Cara (or I assume it was her) in what I thought to be the Montreal version, as I didn’t think she was trying so hard to sound light and pop music-y. Both Raouls were fine, though I think I had a slight preference for whoever was in the French version (or I assume it was that version).
Italian dub - Luca Velletri, Renata Fusco, Pietro Pignatelli. This was the cast I was looking forward to the most. A lot of it is because of Renata Fusco’s Christine, who gives the impression that she has a pretty good voice but was forced to downplay it. She also gets some points for acting a little differently than I expected, most notably in the ‘Final Lair’ where she sounded angrier than any of the other 2004 dub Christines, and more so than some stage Christines too. Luca Velletri was all right as well, not extraordinarily memorable, but also not an egregious attempt to be a Butler clone. And Pietro Pignatelli was fine; to be honest I’m finding it hard to distinguish the Raouls.
Japanese dub - Osamu Takai, Miyuki Numao, Masayuki Sano. This was an interesting one, a dub made when the 2004 film was shown on Japanese television and, unlike the German and Spanish dubs, using the same lyrics as in the stage production (though with some cuts made to accommodate the changes in the film) and many of the same actors as well. As such, and possibly because it was released in 2010, the singers make only the most minimal effort to sound like the film’s singing (or maybe they just missed the memo to do that). Osamu Takai in particular has a booming voice that he’s barely bothering to restrain, while Miyuki Numao and Masayuki Sano both sound noticeably stronger and less pop-flavored. As you might guess, it made this the most pleasant of the dubs to listen to.
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Evento formativo -Intelligenza artificiale e responsabilità civile-
di Prof. Avv. Luca Di Donna
ORDINE DEGLI AVVOCATI DI VELLETRI SCUOLA FORENSE VELITERNA "ANTONELLA FABI"
PRESENTANO
EVENTO FORMATIVO "Intelligenza artificiale e responsabilità civile"
MERCOLEDI' 23 MARZO 2022 DALLE ORE 16:00 ALLE ORE 18:00
PRESSO L'AULA POLIFUNZIONALE DEL TRIBUNALE DI VELLETRI
SALUTI
Avv. Lia SIMONETTI Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Velletri
Avv. Valentina MANCINI Presidente della Scuola Forense Veliterna "A. Fabi"
INTRODUCE
Avv. Vincenzo BUTTACCHIO Coordinatore Area Civile Scuola Forense Veliterna "A. Fabi"
RELATORE
Prof. Avv. Luca DI DONNA Professore Ordinario di Diritto privato presso l'Università La Sapienza
Verranno riconosciuti: 2 crediti formativi ordinari Prenotazione presso la Segreteria del Consiglio dell'Ordine
Articolo completo Evento formativo -Intelligenza artificiale e responsabilità civile-
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Cominciati gli interrogatori per gli arrestati dell'”operazione Scarface” a Latina
Polizia Sono cominciati gli interrogatori per alcuni componenti del clan Di Silvio che sono stati arrestati per l'operazione “Scarface”, che è stata ’ coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma e accusati a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico e spaccio di stupefacenti, estorsione, sequestro di persona, furto, detenzione e porto abusivo di armi. I giudici hanno cominciato dal capofamiglia Giuseppe Di Silvio detto Romolo, di Carmine Di Silvio Porcellino, Costantino Di Silvio Costanzo e di Alessandro Zof che si sono tutti avvalsi della facoltà di non rispondere. Soltanto Zof, assistito dagli avvocati Alessia Vita e Marco Lucentini, ha rilasciato spontanee dichiarazioni dichiarandosi estraneo ai fatti che gli vengono contestati. A seguire altri 15 arrestati detenuti presso le carceri di Sulmona, Terni e Velletri: Fabio, Salvatore e Alessandro Di Stefano, Daniel Alessandrini, Riccardo Mingozzi, Mirko Altobelli, Angelo Crociara, Mirko Lolli, Daniel De Ninno, Marco Ciarelli, Simone Di Marcantonio, Marco Di Stefano, Antonio Di Silvio Patatino, Manuel Agresti e Casimiro Ciotti. Anche loro, assistiti dagli avvocati Sandro Marcheselli, Oreste Palmieri, Luca Melegari, Alessandro Farau, Maurizio Forte, hanno scelto di rimanere in silenzio davanti al giudice per le indagini preliminari avvalendosi della facoltà di non rispondere. Read the full article
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Pescara, ai domiciliari per la rapina delle slot machine, evade e viene tradotto in carcere
Pescara, il 6 novembre dello scorso anno, insieme a dei complici aveva rapinato un addetto al ritiro delle monete delle slot machine durante il suo consueto percorso minacciandolo con le armi e portandogli via anche il furgoncino con cui lavorava. L’indagine della Squadra Mobile aveva portato il 17 maggio 2021 all’emissione delle misure cautelari da parte del Tribunale di Pescara per i quattro componenti della banda. In particolare, per D. C. S., 32 anni di Pescara, con diversi precedenti penali, era stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari. Nei giorni scorsi, durante un controllo effettuato dall’equipaggio di una Volante, l’uomo non è stato trovato nel domicilio dichiarato senza una giustificazione valida e il Giudice Nicola Colantonio, a seguito della proposta del Pubblico Ministero Luca Sciarretta, ha deciso di sostituire e aggravare la misura cautelare personale applicandogli la custodia in carcere. Ieri gli agenti della Squadra Volante hanno dato esecuzione al provvedimento del Tribunale e hanno condotto l’indagato nella casa circondariale di Velletri a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Read the full article
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BIOGRAPHY AND ABOUT
BEFORE READING:
Kalyan is an OC heavily inspired from Ruyard Kipling's novels and the movie adaptations of said novels, mixed with both mythology and some historical facts. I did my best to research and fit things into a believable character.
However, if there is any misinformation or if I unintentionally do something racist, please notify me so I can correct myself immediately.
GENERAL INFO:
Name: Kalyan
Gender: Male
Age: 150+, but looks 30 (Nagas age much slower and are essentially immortal)
Aliases: Rakta Nag/Blood Serpent, Snake with Man's face
Height: 8 ft tall from the ground to the head, 26 ft long tail x 3 ft in diameter.
Orientation: Pansexual panromantic, polyamorous
Voiceclaim: Jacob Tobia (Speaking) Luca Velletri (Singing)
POWERS AND ABILITIES:
Strength of a man-sized constricting snake
Shapeshifting into full human and full snake
Claws and fangs
Enhanced sense of smell and taste.
Hypnosis made with eye contact
BACKGROUND:
In a remote jungle of the East settled in a valley, there were few fillages which prospered thanks to the protection of mystical creatures who inhabited the temple on the highest mountain among the ones that surrounded the valley. These creatures were named Naga, beings half human and half snakes from the waist down, who offered their help to the population in exchange for a few offers and simply to respect the laws of the forest.
They were creatures with immortal life, wise ones, healers, oracles, they kept ancient secrets that were handed down from generation to generation. They knew how to be gentle but also ferocious when wronged, to have power over nature and be skilled mages and able to change shape to go unnoticed as snakes or human beings.
Among the promising young healers of the Mountain Temple, Kalyan stood out: a young naga with a red, beige and black tail and a golden belly, while his human skin, eyes and long hair were of different shades of brown. Since his teenage years, he was passionate about the knowledge of plants and the arts of dance and song, which he proudly showed during festivities. From the elders, he learned the medical arts. From his parents, he learned the laws of hunting and how use his enhanced animal senses and how to control his immense constricting snake abilities.
His life was between animal and human, quiet and carefree, studying with his teachers, hunting and playing with his parents and friends, unaware of what was coming and that would completely twist his life.
One night, the hidden door of the temple had literally exploded and collapsed, the Nagas had been surprised by pale-skinned foreign people staring at them in disgust and calling them strange words... "Demons". They used weapons unknown to them, which's noise hurt the ears, killed quickly and caused excruciating pain
Kalyan was abruptly awakened by his parents and quickly pulled towards the back exits, with orders to run away and not turn back.
Well aware that it could be the last time he'd see them, he gave them a teary, tight hug and obeyed and decided to at least go and help the people of the nearest village. Once arrived, he discovered that there was no house destroyed or on fire, the buildings were empty, only the heads of all the villages and the priests were there
They were speaking through an interpreter to a pale man in a uniform decorated with gold on his chest, shaking his hand after they finished talking.
Kalyan didn't understand... at least not until two wagons arrived: one loaded with the treasures they had hoarded in the centuries and decorated their altars with, the others carried their texts about their secrets of magical arts. This one was handed over to the priests and the treasure remained with the pale ones.
The snake-boy felt dying inside.
How long had their envy and greed made its way into their hearts to the point of committing such sacrilege?
How long had they been waiting for a moment like this?
His blood boiled, he felt fury rise inside him and tears of hatred and despair flood his eyes.
They had sold them like beasts to the slaughter, they were calling them monsters...
With an inhuman scream, Kalyan had hurled himself on the commander of the pale ones, grabbed him by the hair and dragged him towards the trees, cursing the chiefs, the priests and all the invaders.
They want a monster? He would give them one.
Under the terrified eyes of those traitors, he first tore the screaming man's clothes and then swallowed him still alive and kicking, widening his mouth in an abnormal way, just like a snake would. After devouring the greedy soldier, he threatened the others that if they ever set foot in his territory, they would suffer the same terrible fate.
Immediately afterwards, he was gone, slithering as far as he could, while in his head he was still processing that he had just eaten a human being. Alive.
It was a sacrilege to kill for revenge in the jungle, but he had, and he wasn't regretting it. That bastard had made the deal with the traitors, he had given the order to come in and slaughter everyone...
Those human beings, no, those slimy and lying man-things, deserved his hatred and all the fear he would bring them.
Kalyan returned to the temple, his vengeful wishes were only increased by seeing the dozens of lifeless Naga bodies of his people.
His parents, teachers, friends, his lovers...
He did not know if he was the only survivor, he just gave a proper burial to all the deceased and then descended back into the jungle to check the next moves of the strangers and the traitors.
Athough he wanted to chase them all and kill them all, Kalyan wasn't stupid, he would wait. They would come to him, especially after devouring their leader, he would wait patiently.
He had all the time.
And so decades passed, the village was repopulated, the influence of the pale-ones had altered the memory of the Nagas, who were now considered demons.
Kalyan, now a man, gained the reputation as a man-eating monster who played cruel tricks and mischief on the villages, robbing them of wine, food and cattle and mocking them from the trees.
The inhabitants even put a bounty on his head, attracting hunters and soldiers from all over the land.
But very few returned, and these few who survived told, crying and shaking with terror, of a snake with the torso of a man crushing their fellows to death with his mighty tail or enchanting them with a strange, shimmering and suave gaze, but with his lips curled into a ravenous and cruel smile.
Nobody wanted to investigate further, although they knew exactly the sad fate of who had not escaped his clutches.
TRIVIA:
His lair is located on top of a particularly tall and large tree in which he has created a shelter for the rain with leaves and vines and a nest of stolen animal furs, blankets and pillows.
He enjoys both soft and warm things, tending to curl up to sleep on piles of soft stuff or sunbathing on warm boulders.
He is pansexual with polyamorous tendencies, but he isn't really prone to mate with humans unless they prove to be worthy of his love.
He is downright vain and proud of his looks.
He LOVES scaring people.
He's based on a blood python
He tends to play with the human prey
He's immune to any hypnotic magic and his magic doesn't work to those who have hypnotic abilities as well
Contrary to what the humans believe, he never devoured children and never kidnapped people from the villages. He mostly kills those who hunt him down. But he doesn't give a damn and prefers to be feared.
If an innocent traveler ends up in his territory, they have to offer him something to have their life spared. Mostly food or something that sparks his interest, or help him with something
His eyes can lit up of different colors, depending on his mood, blue and green mean happiness or surprise, lilac means mischief/interest, red means either anger or hunger, depends on the situation
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Link Campus, l'università in cui Luigi Di Maio studia il potere tra boiardi e 007
Viaggio nell'ateneo emblema del nuovo M5S. Fondata dal dc Scotti, già legata a Malta, in partnership con Mosca, un legame societario con Londra. Tofalo ci ha studiato intelligence e il leader pentastellato ci pesca i ministri.
DI SUSANNA TURCO (25-03-2018)
«Ci mancano Harry Potter e il Grande Puffo, giusto loro: poi siamo al completo». In un vialetto della Link Campus University, Elisabetta Trenta da Velletri, 51 anni, vicedirettrice del master in intelligence e sicurezza, nove pagine di curriculum pesante, presentata al mondo come ministra della Difesa di un eventuale esecutivo M5S appena un paio di settimane dopo aver conosciuto Luigi Di Maio, sbuffa vistosamente, da grillina prima maniera quale è.Tutti i riferimenti simbolici che i giornalisti hanno intravisto nell’università privata in cui lei insegna non esistono mica, sostiene. I servizi segreti, la massoneria, i disegni occulti: macché. È tutto «molto più semplice», arringa lei in montgomery blu e scarpe Hogan azzurre, appena fuori dal suo ufficio, ultimo piano dell’edificio “Romagnoli”, stanza “i” che divide con tre colleghi, tra pranzi consumati in loco, ciotola dell’insalata sulla scrivania, professori che si affacciano ironici («Toc toc, c’è il ministro?»), studenti che si precipitano a salutare la prof «adesso, finché è senza scorta».Sarà pure più «semplice» ma - c’è da dire - tra legami con Malta, professori coinvolti nel Russiagate, democristiani doc, lezioni di intelligence a mazzi, ottimi rapporti col Vaticano, partnership con l’università di Mosca, partecipazioni societarie inglesi, ex ministri e prossimi ministri sparsi a frotte tra aule e viali, il problema non sembra essere l’eventuale assenza di Harry Potter e Grande Puffo.
(Vincenzo Scotti)
Ecco la Link Campus University, università privata, lezioni in inglese, obiettivo tremila studenti, creatura del democristiano e sette volte ministro Vincenzo Scotti, 85 anni, fino al 2011 filiazione dell’università di Malta, poi italiana, oggi (anche) cuore pulsante del grillismo rampante - apparentemente come fu la Luiss per il renzismo, ai tempi in cui la Boschi teneva lezioni sulle riforme, a volerla raccontare ottimistica e a pelo d’acqua. Un legame molto diverso, in realtà.
Dove, tanto per cominciare, M5S sta pescando la sua classe dirigente: l’assessora del digitale a Roma Flavia Marzano, le ministre dello shadow cabinet di Di Maio come la Trenta o come anche Paola Giannetakis, criminologa molto più in tiro e (sottolineano) meno curriculata della prima; i candidati alle politiche, come lo sono state anche le due professoresse (una al proporzionale, l’altra all’uninominale); i possibili assessori regionali come Nicola Ferrigni, direttore del Master in Sicurezza Pubblica e Soft Target, indicato come papabile dalla Lombardi. Fino alla rimarchevole circostanza che pure il deputato M5S Angelo Tofalo, da membro del Copasir, ha frequentato il master in Intelligence, cioè le lezioni della Giannetakis («Ma ha fatto tutti i colloqui come gli altri e pagato la retta per intero», circa 14 mila euro, chiarisce il direttore generale Pasquale Russo, ex sindacalista, esperto di Reti fin dagli anni Ottanta, passate collaborazioni con Letta, Bassanini e D’Alema).
«Ah voi siete l’università grillina?» è la domanda che si sente rivolgere, ormai, chi va a fare orientamento nei licei. Emblema, la Link, della svolta moderata e lobbista impressa dalla guida di Luigi Di Maio. Quella di un M5S con meno grilli per la testa, e in compenso un sacco di intense relazioni con tanta gente che conta, di luce come d’ombra. Un movimento cui il nuovo capo ha dato un profilo più filo americano, filo israeliano, europeista - la “svolta”, manco a dirlo, Di Maio l’ha pronunciata proprio nell’Aula magna della Link, davanti alle opportune rappresentanze diplomatiche, e con quelle statunitensi e israeliane in piena levitazione. Un passaggio che ha agevolato l’avvicinamento di personaggi come la Trenta: «La politica mi è sempre piaciuta, e l’ho anche fatta. Ma con la mia storia, in un movimento no Nato e no euro non ci sarei potuta stare», chiarisce infatti lei, che milita dal 2013 ma per la verità conosce il M5S sin dalle origini, per via del fratello minore Paolo, capogruppo in consiglio comunale a Velletri e attivista dai tempi dei Vaffa day.
Un M5S, quello alla Di Maio, che però ha legami a qualsiasi latitudine, come si conviene a un potere che vuol restare, che è determinato a non andare via. Come la Dc? Un po’ come la Dc, diciamo. Il paragone è doc, opera di Vincenzo Scotti in persona, il quale già due anni fa sospirava, tra la brama e la nostalgia: «Sono gli unici rimasti a fare politica». Per quel che riguarda la sede dell’università, Casale San Pio V, il genius loci democristiano è vibrante: dimora estiva di sette Papi, in concessione alla Link per sessant’anni a canone variabile tra gli 800 mila e il milione e 200 mila euro (restauri e manutenzione straordinaria escluse ma obbligatorie) è un luogo che cadrebbe a pennello in un film di Paolo Sorrentino. Una prosecuzione del Divo tendenza Grande Bellezza. A otto minuti a piedi dalla Domus Pacis e a quindici dalla Domus Mariae, posti che hanno fatto da cornice scenografica a pezzi di storia della Democrazia cristiana nel quadrilatero magico alle spalle del Vaticano.
Ma, a differenza di quelle epoche, qui, nel caso del M5S, non è affatto chiaro chi contamini chi, e chi governi che cosa: il punto sarebbe centrale nello svolgersi di quello che pure la Trenta considera un «esperimento politico». Premeditazione e casualità si intrecciano continuamente, in effetti. Ad esempio, Di Maio stesso non sapeva, quando andò alla Link university in febbraio, che avrebbe preso lì due delle ministre del suo eventuale governo.
(Luigi Di Maio e Piero Schiavazzi)
È Trenta stessa a raccontare di averlo conosciuto giusto quel giorno. Il capo M5S ignorava di avere tra i professori ben tre candidati del Movimento. «Ci incontrammo dieci minuti, gli dissi che potevo dare una mano, ma intendevo consulenze, spiegazioni». Invece dopo qualche altro contatto è arrivata la proposta: «Mi ha telefonato un suo collaboratore, per chiedermi se ero disponibile. Ho pensato a uno scherzo».
Ecco, in effetti, cosa accade alla Link: la compenetrazione. È il luogo fisico in cui il Movimento 5 stelle si fa establishment, potere, influenza; e un certo establishment si muta a Cinque stelle. «La prima e la terza Repubblica s’incontrano», dice il vaticanista Pietro Schiavazzi, nume tutelare dei primi avvicinamenti alla Chiesa di Di Maio, anche lui manco a dirlo docente alla Link university. Un talento proteiforme del potere. Qui, in effetti, ci si può imbattere in interi pezzi di storia. Vi insegna l’ex ministro Franco Frattini, il democristiano Ortensio Zecchino, il cossighiano Paolo Naccarato, l’ex sottosegretario Antonio Catricalà, ma pure l’uomo che racchiuse la sua vita in un referendum: Mario Segni. Basta? Non basta. A volte vi si incontra Zingaretti: non Nicola, governatore del Lazio, ma Luca, il commissario Montalbano, arruolato nel Dams, guidato da Alessandro Preziosi.
(Roberto Fico con Elisabetta Trenta)
Del resto - giusto per chiarire quanto siano «semplici» le cose - alla Link ha insegnato per anni (prima di sparire) uno come Joseph Mifsud, il professore maltese finito nel Russiagate perché secondo il procuratore Muller già nell’aprile 2016 avrebbe offerto a George Papadopoulos, membro dello staff elettorale del futuro presidente Trump, «dirt» ossia materiale compromettente sulla Clinton. Nella sua ultima intervista a Repubblica, Mifsud risultava barricato proprio nel suo ufficio alla Link. E si raccomandava: «Dite che non mi avete visto». Non l’hanno più visto, in effetti.
Le sue tracce sono state rapidamente cancellate dal sito dell’Università - dove pure fino a poco fa presiedeva il corso di Relazioni internazionali. Così come pure sono spariti, i riferimenti a Mifsud, dal sito di Stephan Roh, avvocato tedesco residente in Svizzera, moglie russa, che lo aveva come consulente nel suo studio. Roh, a proposito di link tra mondi, risulta fondatore del London Center for International Law and Diplomacy - un nome che sembra frutto di una miscela tra il London centre of International Law Practice, dove hanno lavorato sia Mifsud che Papadopoulos, e la London Academy of Diplomacy, di cui Mifsud era direttore. Tornando in Italia anche Stephan Roh, almeno fino a fine 2017, è tra i consiglieri della Link: e risulta tutt’ora socio di minoranza, attraverso la londinese Drake global Ldt, che detiene il 5 per cento della Global education management, la società di servizi che con un capitale da 18 milioni di euro fa da cassaforte all’università.
«Tutte queste trame che stanno sui giornali sono proprio delle fake news», sospira Vanna Fadini, amministratrice unica e socia di maggioranza della Global, facendo dondolare la lunga collana di perle Chanel, nella stanza più alta del Casale, là dove si narra che Pio V ebbe la visione della vittoria a Lepanto. L’espansione della Link è pronta a continuare, un aumento di capitale è stato già deliberato. Così come la partnership con la prima università statale di Mosca, la Lomonosov - alla quale è intitolata una sala della Link. Già l’estate scorsa i moscoviti sono venuti per un campus: torneranno la prossima. Arriverà anche un corso di lingua russa. Nell’attesa, Scotti si immerge nell’ennesimo incontro per parlare anche del futuro a Cinque stelle, a Villa Malta, dove ha sede il periodico Civiltà cattolica, in una giornata di studio organizzata dalla Fondazione Formiche, con l’ambasciatore Giampiero Massolo, già vertice dei Servizi. E il valzer, grillino e non, continua.
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Phantom Alumni Appearing in Beauty and the Beast 2017
Harriet Jones (Christine in West End) as the Queen
Simone Sault (Ballet Chorus/Meg u/s in original Australian tour) as a villager
Sofia Escobar (Christine in the West End) as Madame Garderobe (Portuguese dub)
Claudia Cota (Christine in Mexico City and Buenos Aires) as Madame Garderobe (Latin American Spanish Dub)
Irasema Terrazas (Christine in Mexico City) as Mrs. Potts (Latin American Spanish dub)
Nando Prado/Pradho (Raoul in Sao Paulo) as Gaston (Brazilian Portuguese dub)
Bianca Tadini (Christine in Sao Paulo) as Plumette (Brazilian Portuguese dub)
Cidalia Castro (Carlotta in Sao Paulo) as Mrs. Potts (Brazilian Portuguese dub)
Tomas Ambt Kofod (Raoul and u/s Phantom in Copenhagen original and revival) as the Beast (Danish dub) (thanks @operafantomet!)
Susanne Elmark (Christine in the original Copenhagen production) as Madame Garderobe (Danish dub) (Thanks @operafantomet!)
Emmi Christensson (Christine in the West End and Stockholm) as Belle (Swedish dub)
Yoni Amar (u/s Phantom in the cancelled Paris production) as The Beast (French dub) (Thanks @azuraathena x)
Dmitry Ermak (Phantom in Moscow) as Gaston (Russian dub) (Thanks @azuraathena x)
Damian Alexander (Phantom in Poland) as Gaston (Polish dub)
Ekaterina Lëhina/Lekhina (Carlotta in Moscow) as Madame Garderobe (Russian dub)
Daniel Engman (Auctioneer in Stockholm) as The Beast (Swedish dub)
Karolina Andersson (Carlotta in Stockholm) as Madame Garderobe (Swedish dub)
Including Love Never Dies and the 2004 Movie:
Jak Allen-Anderson (Gangle in Love Never Dies Hamburg) as “The Alchemist’s Son” (he can be seen dancing on the table in the blonde wig during “Gaston) and Lumiere motion capture.
Megumi Hamada (Christine in Love Never Dies Tokyo) as Madame Garderobe (Japanese dub)
Luca Velletri (Phantom in the Italian dub of the 2004 movie) as the Beast (Italian dub) (thanks @vl-blackswan!)
Also Sandy Strallen (father of LND London Meg Summer Strallen) appears in the ensemble
I suspect there might be alumni in the Czech, Norwegian, Flemish, Korean or Romanian dubs, please let me know if you find any.
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Maledico ciò che provo.. la sofferenza che mi da..
Luca velletri
#lucavelletri#labellaylabestia#labellaelabestia#persempre#forever#disney#movies#liveaction#tumblr#tumblrcit
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LA CITTÀ DEI VIVI | Diego Mattei S.I.
Quali obnubilamenti di sé e dell’umano sono necessari per giustificare gli atti più efferati? Con La città dei vivi Nicola Lagioia ricostruisce in modo minuzioso, usufruendo di informazioni, colloqui e interviste raccolte in anni di lavoro, un episodio di cronaca nera che ebbe una grandissima eco, avvenuto nei primi giorni di marzo del 2016. Due giovani romani di buona famiglia uccisero senza motivo, e in modo brutale, un ragazzo di 23 anni.
Leggendo il libro sorge la domanda: «Ma tutto questo è vero?». Lo è, nel senso che Lagioia racconta in modo fedele dei protagonisti principali della vicenda e di molti secondari; dei giorni immediatamente precedenti l’assassinio e dei mesi successivi. Non lo è, perché il mistero della malvagità, che improvvisamente si scatena su chi è innocente, rimane tale. L’abisso nel quale Manuel e Marco cadono ha contorni che sfuggono a ogni presa di posizione definitiva. Solo la letteratura, dice Lagioia, può riuscire nel compito di narrare ciò che nessuna perizia o nessuna testimonianza può cogliere – la descrizione dello scatenamento del male – restituendo un possibile percorso di senso anche agli occhi degli stessi autori.
La città dei vivi è un libro all’insegna della pietas, innanzitutto nei confronti della vittima, in lotta con le ambiguità che l’esistenza di Luca, la vittima, pure conteneva e con la tentazione di addossare a tali ambiguità la colpa dell’accaduto, con la formula oltraggiosa, eppure così ammaliatrice: «Se è accaduto questo è anche perché…». Come dice Lagioia, la vittima è la vittima. La pietas è rivolta ai genitori e ai familiari dei ragazzi protagonisti, ognuno con il proprio modo di stare in questa vicenda, dalla ribalta gridata dei talk show, al silenzio impenetrabile. E poi c’è pietas nei confronti dei due assassini. Manuel, condannato in via definitiva a 30 anni di carcere; e Marco, suicidatosi nel carcere di Velletri il giorno prima dell’inizio del processo. Pietas per questi due giovani che inspiegabilmente, senza nessuna ragione precipitano in un abisso che rovina loro la vita.
La forza e la bellezza di questo saggio-romanzo è l’equilibrio che cerca di dare un senso: da un lato, senza demonizzare e senza giustificare, dall’altro lato, con lo sforzo umanizzante di dare un nome ai gesti, ai pensieri e alle emozioni. Sembra essere anche la via, non (ancora) percorsa dai protagonisti sopravvissuti di quegli eventi, della giustizia riparativa, di cui Lagioia parla in coda al romanzo. La giustizia riparativa che affianca quella penale, ma che a differenza di questa, che conosce i percorsi pur necessari dei tribunali e delle giurie, ne crea e favorisce altri, di incontro tra la vittima e il colpevole.
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