#Le api
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“ Un albero di ciliegio aveva messo le radici nelle fenditure tra i sassi componenti il muretto che sosteneva la terrazza; sporgendosi dalla ringhiera, si vedeva sotto il suo tronco uscire dal muretto a due metri da terra, e poi arcuarsi in modo che, spingendosi in alto, si rovesciava in dentro. Quasi tutta la chioma era perciò sopra il giardino, anzi sembrava stendersi verso l’interno il più possibile, e mi faceva tetto sopra la testa. Notai che la ringhiera era un po’ fuori sesto, come tirata in giù, proprio nel tratto dove il tronco, salendo dall’esterno, le passava rasente. Guardai e vidi che il muro si era gonfiato intorno al punto da cui il tronco ne usciva. Qualche sasso si era staccato e giaceva per terra nel prato sottostante. Fatta questa breve ispezione mi ritirai d’un passo e rivolsi lo sguardo in su. I rami, esili e serrati, formavano una cupola, e i fiori bianchi erano così fitti da non lasciar vedere nemmeno un pezzetto di cielo. Non avevo mai visto niente di così numeroso, e nel primo momento quella ripetizione infinita di petali dello stesso colore bianco mi diede il capogiro. Dove si apriva un varco, l’occhio era subito fermato da un intreccio di petali sul piano successivo; un piano era sfondo dell’altro; da sotto, si poteva credere che quell’immensa fuga di alette bianche non terminasse mai. Il sole non filtrava e, per quanto vedevo, la fioritura stava in ombra, senza vibrazioni di raggi e tutta luminosa allo stesso grado. Stampava un’ombra netta sul prato: fuori del suo contorno, il prato risplendeva d’una luce calda: ma io mi trovavo chiuso sotto una campana di luce chiara, fredda e come irradiata da una sorgente artificiale. Eppure portava qualcosa di vigoroso e di eccitante più dello stesso giorno. Mi pareva di essere caduto in un mondo diverso da quello della casa, e forse lo ero davvero; ho sempre pensato possibile, l’intrusione di un altro mondo in quello nostro abituale, e che possiamo scivolarvi da un momento all’altro. Mi giunse, in un secondo scatto, anche il movimento e il rumore. L’albero era pieno d’api, che in quell’ombra non luccicavano, ma volavano nitide tra i rami e penetravano nelle grotte dei rami, facendo un brusio d’alveare. Quella era la cosa vivente che amavo di più in casa mia, che avevo spesso ricordato, e da cui mi piaceva essere ricevuto dopo una lunga assenza. Emanava una grande, quasi smisurata energia, trasmetteva una vibrazione invisibile come le onde eteree che giungono fino alle stelle; era l’energia degli dei, dei grandi animali e dei morti. “
Guido Piovene, Le stelle fredde, Arnoldo Mondadori Editore, (Collana Scrittori Italiani e Stranieri), 1970¹; pp. 32-34.
#letture#leggere#padri e figli#famiglia#romanzo#romanzi#citazioni letterarie#Guido Piovene#Le stelle fredde#natura#narrativa italiana del XX secolo#alberi#ciliegio#primavera#letteratura italiana del '900#anni '60#campagna#libri#api#racconto psicanalitico#psicanalisi#premio Strega#illusioni#Fyodor Dostoevsky#scrittori veneti#Veneto#vita#giardini#Fëdor Dostoevskij#fantasmi
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WordPress abandonne le partage social sur Twitter en raison de la hausse des prix de l’API.
WordPress abandonne le partage social sur Twitter en raison de la hausse des prix de l’API.
WordPress abandonne le partage social sur Twitter en raison de la hausse des prix de l’API Par Nicolas Gaillard https://indigobuzz.fr/2023/05/wordpress-abandonne-le-partage-social-sur-twitter-en-raison-de-la-hausse-des-prix-de-lapi.html ~~~~ Nicolas Gaillard Nicolas est journaliste depuis 2014, mais avant tout passionné des jeux vidéo depuis sa naissance, et des nouvelles technologies depuis…
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' no, enviarán a alguien de seguridad y ellos son los culpables de esto en primer lugar. ' explica visiblemente molesta, entre el caos y el alboroto terminó lastimada, ¡y ni siquiera se molestaron en ofrecerle una mano! ' de acuerdo, pero no te vayas muy lejos, no quiero quedarme sola aquí. ' mira nuevamente a su alrededor, no le importa si sus madres estuvieron allí o no, los túneles son tétricos.
' ¿quieres que busque a un médico? ' las probabilidades de que haya uno ahí en los túneles son pocas pero aún así se ofrece. las mantas no están muy lejos y no tarda en tomar una, que acomoda sobre su compañera de equipo. ' puedo conseguirte hielo para el tobillo también. '
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🐝🐝🐝
📒 Lo sapevi che un cucchiaio di 🍯 miele è sufficiente per mantenere una persona in vita per 24 ore?
📒 Lo sapevi che una delle prime monete al mondo aveva il simbolo di un'ape?
📒 Lo sapevi che il miele contiene enzimi vivi?
📒 Lo sapevi che questi enzimi muoiono a contatto con un cucchiaio di metallo?
▪️ Il modo migliore per mangiare il miele è con un cucchiaio di legno; se non ne hai uno, utilizza un cucchiaio di plastica.
📒 Lo sapevi che il miele contiene una sostanza che aiuta il cervello a funzionare meglio?
📒 Lo sapevi che il miele è uno dei pochi alimenti al mondo che può sostenere la vita umana da solo?
📒 Lo sapevi che le api hanno salvato molte persone dalla fame in Africa?
📒 Lo sapevi che il propoli prodotto dalle api è uno degli antibiotici naturali più potenti?
📒 Lo sapevi che il miele non ha una data di scadenza?
📒 Lo sapevi che i corpi dei più grandi imperatori del mondo furono sepolti in sarcofagi d’oro e poi ricoperti di miele per evitare la decomposizione?
📒 Lo sapevi che il termine “Luna di miele” deriva dall’usanza degli sposi di consumare miele per favorire la fertilità dopo il matrimonio?
📒 Lo sapevi che un'ape vive meno di 40 giorni, visita almeno 1000 fiori e produce meno di un cucchiaino di miele, ma per lei è il lavoro di tutta una vita?
Grazie, preziose api..! 🐝
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LO SAPEVI? 🐝Ci sono enzimi vivi nel miele. 🐝A contatto con un cucchiaio metallico, questi enzimi muoiono. 🐝Il modo migliore per mangiare il miele è con cucchiaio di legno o plastica. 🐝Il miele contiene una sostanza che aiuta il tuo cervello a lavorare meglio. 🐝Il miele è uno dei rari cibi sulla terra che da solo può sostenere la vita umana. 🐝Basta un cucchiaino di miele per sostenere la vita umana per 24 ore. 🐝La propoli che producono le api, è uno dei più potenti antibiotici naturali 🐝Il miele non ha data di scadenza. 🐝I corpi dei grandi imperatori del mondo venivano sepolti in bare d'oro e poi ricoperti di miele per evitare la putrefazione. 🐝Il termine "luna di miele" deriva dal fatto che gli sposi hanno consumato il miele per la fertilità dopo il matrimonio. 🐝Un'ape vive meno di 40 giorni, visita almeno 1000 fiori e produce meno di un cucchiaino di miele nella sua vita. 🐝Una delle prime monete aveva un simbolo di ape sopra. Profonda gratitudine all'umile APE! 🐝
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Malva e lavanda con le api 🐝 (questa volta sono particolarmente orgogliosa delle foto che ho fatto 😳 🥹)
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💋
aunque viniendo de james la pregunta podría pasar como falsa, como si realmente no le interesara saber y fuera una cordialidad, en realidad el azabache capta su atención cuando comienza a explicar. puede ser que algo tenga que ver el hecho de que lucky la ayudó días previos con el accidente de saint. “oh, ¿de verdad?” sonríe, entusiasta. “no digas tonterías, es agradable encontrar a alguien que disfruta de lo que hace,” se muestra amable, incluso coloca palma amistosa en su brazo, generando ambiente de confianza. “me encantaría verlas, si es posible,” añade. un poquito tiene ganas de que ciertas rubias pierdan la cabeza de verla interactuar con uno de su bando. ¡no puede evitarlo! no es fácil adaptarse al cambio, así que si puede fastidiar un poco, lo va a hacer. todo inocentemente, según ella. “ah, sí, ya está como nuevo. lo curioso con los niños pequeños es que, contrario a lo que uno piensa, son de acero,” no tan así, pero saint siendo tan revoltoso se regenera de maravilla. “ya anda correteando por ahí. estaba con bowie,” voltea como en busca del par, pero no los divisa. “supongo que con… gale,” se ve que titubea al decir su nombre, no tan satisfecha, pero igual sonriendo. “gracias por lo del otro día, por cierto. ni siquiera tuve tiempo de agradecerte como se debe”
se emociona un poco cuando acpeta, quiere ir a conocer a su nueva banda favorita ( momentanea, porque seguro se olvida de ellos ni bien suba a su auto. ) y de a poquito comienza a abrir camino entre la gente. ' depende el día, hoy es trabajo. suelo trabajar seguido en eventos grandes como este. ' aunque últimamente tiene la posibilidad de rechazar algunos. jamás pensó llegar a un punto en su vida donde puede decirle que no a los trabajos que mucho no le interesan. ' pero la mayoría de las fotos las tomo por gusto. te tomé fotos junto a tu banda cuando se presentaron en el muelle la otra vez. ' se siente tan lejano ese día, le parece increíble como cambió todo desde entonces. ' qué horror, estoy sonando como esos que siempre hablan de lo afortunados que son de vivir de lo que aman. ' como su papá. odia parecerse en lo más mínimo a él. ' ¿no trajiste a tu compañero esta vez? ¿está mejor de su golpe? '
#* . ´ 𝑮𝑬𝑻 𝑰𝑵 𝑳𝑬𝑻𝑺 𝑫𝑹𝑰𝑽𝑬 ﹕ diálogo.#lvvckys#api los quiero mucho…#serán mejores amigos ahora y gale perderá la cordura#le va a invitar un helado ahora
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The Sharing Association is pleased to announce the 16th edition of the Share Prize, the competition dedicated to contemporary art focusing on technology and science.
The artworks nominated for the prize must follow the theme:
'ALL-NATURAL'
curated by Share Festival artistic director Bruce Sterling and curator Jasmina Tešanović
The platform invites artists from all over the world to submit their works.
Call for entries open from 12 April 2024 to 9 June 2024
The six prize nominees will be announced in July 2024. The announcement will be published on our website: www.toshareproject.it
The winner will be announced during the Share Festival Opening,in Turin from 28 October to 3 November 2024 during the Turin Contemporary Art Week.
Link website:
Link Call:
Link form:
Prize Summary: Winner gets 2500 euro prize Event date: April 12, 2024 to June 9, 2024 Location: Torino Deadline: 09/June/2024
"ALL-NATURAL"
Per la XVIII edizione di Share Festival vogliamo avanzare una proposta che sappiamo essere impossibile.
Qui nell'elegante Torino - città famosa per il suo caloroso sostegno verso ogni forma d'arte - non riusciamo a fare un respiro che non sia contaminato. Non è solo l'intera atmosfera del nostro pianeta a essere inquinata dai gas serra: a causa della sua eredità industriale e della sua peculiare situazione geografica, Torino si trova in una situazione particolarmente preoccupante per via dell'onnipresente foschia dovuta alle polveri sottili che includono metalli, prodotti della combustione e persino polveri agricole. Mentre voi leggete, noi stiamo respirando tutto questo.
Eppure, allo stesso tempo, la provincia piemontese è rinomata nel mondo per la sua dedizione all'artigianalità dello Slow Food, il cibo che nasce grazie alle varietà uniche di piante e animali presenti sul fertile suolo italiano.
Nel prossimo Festival vogliamo prendere di petto questa contraddizione e affrontarla attraverso il nostro mezzo d'elezione, l'arte tecnologica. Possiamo farla diventare un momento dialettico, invece che farla restare una mera contraddizione? Riusciremo a vedere della net-art plasmata sugli uccelli, gli insetti, le api e il paesaggio naturale e locale? Potremo interagire con robot fatti di legno, sculture digitali ricavate dal marmo e opere interattive composte da corni, canne, conchiglie, bambù, paglia, ossa, fossili o - ancor meglio - materiali naturali che rischiano di scomparire e interamente appartenenti alla regione da cui proviene l'artista?
"Difendere l'ambiente" non è sufficiente: questi materiali naturali saranno in grado di infiltrarsi nella sostanza innaturale del domani e prendersi la loro infestante, tremenda vendetta?
Fate del vostro meglio, per favore. Abbiamo bisogno di una boccata d'aria fresca!
Bruce Sterling, Direttore Artistico di Share Festival Jasmina Tesanovic, Curatrice di Share Prize
For the XVIII edition of Share Festival, we make this demand because we know it's impossible.
Here in glamorous Torino -- a city known for its cordial support of "every form of art" -- we can't take one natural, untainted breath. Not only is the planet's whole atmosphere polluted with Greenhouse gases -- here in Torino, thanks to our industrial heritage and our specific geographic climate, we're particularly badly off from an all-pervasive haze of PM2.5 micrometer pollution particles, including metals, combustion products and even agricultural dust. As you read this, we breathe that.
And yet, at the very same time, our Italian province of Piedmont is world-famous for its devotion to hand-crafted, artisanal "Slow Foods" grown from the unique plant and animal varieties of the fruitful Italian soil.
In our forthcoming Festival, we plan to tackle this contradiction headlong -- through our favorite medium of technology art. Can this become a dialectic instead of a contradiction? Can we witness net.art that is all about birds, bugs, bees and natural local landscapes? Can we interact with robots made of natural woods, sculptures digitally carved from marble, and interactive artworks composed of horn, reeds, seashells, bamboo, straw, bones, fossils, or better yet, severely imperiled natural materials entirely unique to the artist's own region in the world?
It's not enough to "defend the environment" -- how can natural materials infiltrate tomorrow's unnatural substance and take some terrible, weedy revenge? Please do your best for us. We need a breath of fresh air!
Bruce Sterling, Direttore Artistico di Share Festival Jasmina Tesanovic, Curatrice di Share Prize
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Se muore lei, per me tutta questa messa in scena del mondo che gira, possono anche smontare, portare via, schiodare tutto, arrotolare tutto il cielo e caricarlo su un camion col rimorchio. Possiamo spegnere questa luce bellissima del Sole che mi piace tanto, ma tanto. Lo sai perché mi piace tanto? Perché mi piace lei illuminata dalla luce del Sole, tanto. Portar via tutto questo tappeto, queste colonne, questo palazzo, la sabbia, il vento, le rane, i cocomeri maturi, la grandine, le 7 del pomeriggio, maggio, giugno, luglio, il basilico, le api, il mare.
La tigre e la neve, Roberto Benigni.
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La carne delle donne si nutre di carezze come le api di fiori...
|| Anatole France
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Ch-ch-changes
🌟 Novità
Abbiamo rimosso la possibilità di inviare messaggi anonimi ai blog, per i blog che avevano abilitato l'invio di messaggi. D'ora in poi dovrai essere loggato per inviare messaggi a un blog e non potrai farlo in modo anonimo, come invece puoi fare con le domande.
Agli amministratori delle Community verrà chiesto il motivo della rimozione di un membro da una Community.
Abbiamo nuovi, entusiasmanti documenti API per le Community di Tumblr!
🛠 Correzioni
In precedenza, su Web, quando si guardava nella visualizzazione delle note di un post in coda o nelle bozze, non era possibile rispondere o ribloggare il post. Questo è vero, perché il post non è ancora attivo, ma la spiegazione precedente non era chiara.
Ora viene visualizzata un'anteprima dell'immagine caricata o scelta quando si imposta un avatar della Community.
Gli archivi del blog venivano caricati brevemente come se il blog non esistesse. Questo problema è stato risolto.
🚧 In corso
Nessun incidente da segnalare.
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#aggiornamenti tumblr
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Stamattina sto tirando su la legna dal bosco con un mio amico a mano, avete capito bene A MANO, per due motivi principali, perché è troppo bagnato e perché non possiamo usare mezzi causa furti, ovvero bisognerebbe tutti i giorni portare su e giù attrezzature e diventa molto dispendioso sia di energie sia di tempo sia di gasolio e quindi A MANO. La tecnica è la seguente, io attacco il ceppo/i ceppi a seconda della grandezza e il mio amico tira su con una corda, A MANO. Potete immaginare che è molto faticoso (è un lavoro che di solito fa l'argano del trattore) ma questo mio amico è un gorilla e il lavoro viene via abbastanza liscio, fino a che vedo in lontananza un signore che si appropingua dove ci hanno rubato le api l'anno scorso, tranquillamente apre il cancellino che ha il lucchetto aperto entra e si mette a guardare in terra, così urlo al mio amico " Marcooo aspetta un' attimo che ci sta un tizio che è entrato nel recinto delle api!!! E vado a vedere, vado lì con il mio garbo da lord inglese e gli dico, ma scusi questa è casa sua? Arriva apre, ma chi è lei? Che cerca? E questo che di garbo inglese non ne ha affatto mi dice, ma che cazzo vuoi? sto a raccogliere i funghi, non rompe i coglioni ci vengo da una vita pischè, A queste parole strillate in modo disumano vedo il mio amico lanciarsi giù dal monte come una valanga, il signore mi guarda basito e dice tra sé e se... E che vuole questo mò? Niente signore insegnarle l'educazione, A MANO.
#iniziamo alla grande stamattina#rotture di coglioni nel nulla assoluto alle 7 di mattina#pischè non lo sentivo dire dagli anni 90'#potevo evitare di raccontarvelo? si#l'ho fatto? no.
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GLI STUDENTI UNIVERSITARI CREANO CITTÀ A MISURA D’API
Oasi urbane di biodiversità per le api, sparse nel cuore delle città, con fiori nutrienti, piante aromatiche per l’impollinazione e casette rifugio i piccoli insetti impollinatori.
Migliaia di studenti distribuiti in 5 campus universitari italiani sono diventati custodi di centinaia di colonie di api e dell’equilibrio naturale dell’ambiente, attraverso un progetto diffuso che coinvolge i campus di Roma, Bari, Chieti, Firenze e Torino e una popolazione di 5.300 universitari fuori sede. In collaborazione con la startup agri-tech 3Bee specializzata nello sviluppo di sistemi di monitoraggio per la salvaguardia e la protezione delle api, hanno realizzato il progetto “Oasi Urbane di Biodiversità” una serie di aree dedicate, all’esterno dei campus studenteschi in cui vivono, per sostenere la protezione, il benessere e la riproduzione delle api. All’interno dei CX Campus&Hotel e con il supporto della Fondazione Experience, ente filantropico impegnato sul fronte della mobilità studentesca e del diritto allo studio e su quello dell’ecosostenibilità, il programma si estenderà anche ai campus di Trieste, Milano Bicocca e Milano Novate dove gli studenti e le studentesse potranno unire lo studio alla lotta per la salvaguardia delle api, ricreando habitat ideali con risorse mellifere fondamentali.
Spostandosi da un fiore all’altro, le api impollinano oltre 170mila specie vegetali, garantendo così la biodiversità nei vari ecosistemi e permettendo lo sviluppo e la rigenerazione della natura. In un giorno le api di un alveare possono visitare fino a 225mila fiori.
___________________
Fonte: Fondazione Experience; 3Bee
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Se nei mesi freddi trovi un riccio "morto", non seppellirlo, non buttarlo nel cestino...
Potrebbe essere in letargo da novembre a marzo.
Solitamente scavano buche per stare al sicuro, ma abbiamo meno spazi verdi, arbusti o aree boschive in questi giorni ed è sempre più difficile trovare un posto sicuro dove trascorrere l'inverno.
Ecco perché alcuni di loro possono entrare nei vostri giardini in cerca di sicurezza e calore per andare in letargo, altri sono così esausti da guardare che finiscono per dormire in vari posti strani come strade stradali o anche marciapiedi.
Quando sono in letargo, il battito cardiaco e la funzione complessiva del corpo rallentano notevolmente, come modo per conservare energia che può far sembrare il riccio morto.
Nel caso in cui vedessi un riccio fermo, assicurati che sia in un posto sicuro e caldo e possa durare cinque mesi.
Se trovi un riccio in giardino o da qualche parte per strada, scava una buca in una scatola di cartone e in un posto asciutto, sicuro e tranquillo, così può trascorrere i mesi più freddi.
I ricci sono una specie in via di estinzione, sono del tutto innocui e importantissimi nel nostro ecosistema. Mangiano coleotteri, lumache, rane, lucertole, serpenti, ecc.
Distruggono anche i nidi di topi.
Non hanno paura delle api o delle vespe. Il riccio può facilmente distruggere un nido di calabroni e mangiarne gli abitanti ignorando i morsi.
Gli scienziati hanno notato da tempo che i ricci sono immuni ai veleni forti, comprese le punture di insetti. Questo fenomeno antidoto non è ancora noto agli scienziati.
Sappiatelo quando vedete un riccio nei mesi più freddi. Aiutare una piccola cosa così fragile non costa nulla
Siamo gentili con gli animali e soprattutto rispettiamoli ❤️
Fonte "Mondo Animale"web
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le api non perdono tempo a spiegare alle mosche che il miele è meglio della merda
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" «Non essere così spaventato. L'amore non finisce. Solo perché non ci vediamo…». Aveva già deciso, anche se io non lo seppi fino al giorno dopo, quando il telefono non offrì nient'altro che una bocca aperta e silenziosa come quella di qualcuno ritrovato morto. «Mio caro, mio caro», disse lei, «la gente non continua forse ad amare Dio per tutta la vita senza mai vederlo?». «Non è il nostro genere di amore». «Alle volte ho l'impressione che non ce ne sia nessun altro». Avrei dovuto accorgermi di quanto lei fosse già sotto l'influsso di uno sconosciuto non aveva mai parlato in quel modo le prime volte che eravamo stati insieme. Con felicità, di comune accordo, avevamo eliminato Dio dal nostro mondo. Mentre io dirigevo con attenzione la luce della lampadina tascabile per illuminarle i passi attraverso l'ingresso devastato lei aggiunse: «Tutto dovrà andare bene. A condizione che amiamo abbastanza». «Io non posso dare ancora di più», dissi io. «Ti sei già presa tutto». «Tu non sai», disse lei. «Tu non sai».
Il vetro delle finestre si sbriciolava sotto i suoi piedi. Solo la vetrata policroma del portone d'ingresso era rimasta intatta. Il vetro diventava bianco là dove si polverizzava, come il ghiaccio che i bambini disfano nei campi fradici o sul ciglio delle strade. Di nuovo mi disse: «Non avere paura». Sapevo che non si riferiva a quei nuovi e strani ordigni che dopo cinque ore, senza pausa, ancora ronzavano in alto come api venute dal sud. Era il giugno del 1944, fu la prima notte di quelle che più tardi vennero chiamate V1. "
Graham Greene, Fine di una storia, traduzione di Alessandro Carrera, Prefazione di Scott Spencer, Postfazione e cura di Domenico Scarpa, Collana La memoria n. 1295, Palermo, Sellerio, 2024¹; pp. 131-132.
[Prima edizione originale: The End of the Affair, London: William Heinemann, 1951]
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