#Laetitia Ky

[thevoyagein]

"Imagine living in a world where violence against women is encouraged, cheered, but women who are concerned about this behavior are accused of hate speech, demonized, and silenced… and everyone keep their mouth closed because they don't give a f or because their bag will be affected. But at the same time we claim to be feminist… everything is fine. But know that everyday our silence has consequences."

[henk-heijmans]

Ivorian model poses with a handbag, 2020 - by Laetitia Ky (1996), Ivorian

[friendsofmedusa]

TRAs having a normal one in Laetitia Ky's DMs as usual.

These people are insane.

[batmanbeyondrocks]

Traditional Hairstyles From African Tribes

Credit: KY@laetitiaky via Dark Skin Women@darkskinwomen

[p0pipos]

in love with her sass

[genevieveetguy]

Disco Boy, Giacomo Abbruzzese (2023)

[soli-terri]

Roi d’Hommes (King of Men)

By Laetitia Ky

@laetitiaky on Instagram

Traditional art

[sloshed-cinema]

Disco Boy (2023)

What a terrible path to citizenship. After breaking away from their football club during a trip into Poland, Aleksei and his friend Mikhail plan to travel to Paris to find a new life. Unfortunately for Mikhail, the journey is a fatal one, as he is struck and killed by a police boat while the pair cross a river. Alone, Aleksei joins the French Foreign Legion in order to secure eventual citizenship. On another river in another continent, Jomo and fellow freedom fighters in the Movement for the Empancipation of the Niger Delta resist the effects of colonialist and government-backed oil drilling which leaves the local people with a polluted river and ever diminishing farmland. The future is bleak for both of these young men. Fate forces the two together after Aleksei is deployed to enforce French interests by recovering French hostages captured by MEND. Jomo and Aleksei fight in a skirmish, and Jomo is eventually killed by the Belarusian. This trauma leaves Aleksei feeling bereft and vacant, especially after he finds Jomo’s sister Udoka, now living illegally as well in Paris, in a nightclub. The cruelty and callous nature of this means of gaining citizenship, giving dangerous and dirty jobs to foreigners as a way to carrot-and-stick them to the passport they so desire, smacks of indifference toward the lives of others. Citizenship is earned in the spilled blood of others in the name of the French Republic.

Especially in its final nocturnal Parisian act, Giacomo Abbruzzese’s film vocabulary takes on a neon-soaked hallucinatory feel as Aleksei loses himself first to dance and then to grief. The pivotal skirmish is filmed in infrared thermal imaging, the two men just body heat struggling for survival. This returns in the closing moments after a sort of transference has happened between Jomo, Aleksei, and Udoka. After meeting her in her apartment, Aleksei takes on one of Jomo and her’s defining features, a striking single brown eye. In a way, he has taken on Jomo’s spirit, and the two finally get to enact his desire to be a dancer in a nightclub.

Featured throughout is a throbbing, bassy, nocturnal house score by Vitalic. It’s really striking work, suffusing the film with passion and danger.

THE RULES

SIP

The film switches from one storyline to the other.

Someone name-drops the French Foreign Legion.

The score kicks in

BIG DRINK

A country or nationality is named.

[artefavoriteado]

Roi d'Hommes by Laetitia Ky

[honeymild]

[thevoyagein]

They do have plans to meet!

[x-heesy]

@luna-zylum @ro3000 #staywildmoonchild 🫶🏽🤎

laetitia Kybraids creator and sculpt with my long braids Fashion designer page: @laetitia.ky gemini ascendant scorpi youtu.be/6FBIfmoCbwk Abidjan, Cote d'Ivoire

[f1minist]

what is a woman?

[transparentgentlemenmarker]

Laetitia Ky qu'est ce que c'est une femme

[carmenvicinanza]

Laetitia Ky artista che crea sculture coi capelli

https://www.unadonnalgiorno.it/laetitia-ky-artista-che-crea-opere-darte-con-i-suoi-capelli/

Con la colonizzazione francese si è imposta la moda occidentale, quindi le donne ivoriane hanno iniziato a farsi i capelli lisci. Per me invece non va nascosta la nostra natura, è un elemento di blackbeauty. Vedersi rappresentate con le acconciature afro senza paura è un passo in avanti.

Laetitia Ky è un’artista, modella e attivista che crea sculture con i suoi capelli.

È una figura di spicco nel movimento naturale dei capelli, che, dagli anni sessanta, rivendica politicamente e simbolicamente le proprie radici, rifiutando di adeguarsi ai canoni estetici delle donne occidentali.

Nelle sue opere, i suoi capelli, svettano sulla sua testa rappresentando di volta in volta mani, braccia muscolose, volti con il pugno alzato, elefanti, seni e ventri femminili. Creazioni che costituiscono un potente strumento di comunicazione concepito per aumentare la consapevolezza sui temi della razza, del genere e della giustizia sociale. Elementi di identità nazionale, reinterpretati in chiave contemporanea.

Nata nel 1996 ad Abidjan, Costa d’Avorio, nonostante una laurea in economia, ha deciso di dedicarsi all’arte piuttosto che agli affari e ha iniziato a insegnare a cucire da sola, con l’intento di intraprendere una carriera nella moda.

Ha iniziato da giovanissima a interessarsi al movimento americano dei capelli naturali, praticamente ancora inesistente negli stati dell’Africa sub-sahariana, tranne rarissime eccezioni di qualche attivista.

Nel 2016, dopo aver visto online un album fotografico di donne africane pre-coloniali del ventesimo secolo, è stata ispirata a scolpire i suoi capelli in un modo simile a loro e ha pubblicato le sue sculture su Instagram che sono state di grande ispirazione.Nel 2017, i suoi post erano ormai virali, ha attirato l’attenzione di riviste internazionali e tenuto il suo primo seminario Ky Braids per insegnare la sua forma d’arte, l’anno successivo, ha lanciato il marchio di moda

Kystroy,

che utilizza la body positivity per descrivere i suoi capi.

L’oppressione basata sul sesso è un tema ricorrente della sua arte, ha realizzato sculture di protesta contro pratiche come l’appiattimento del seno, le mutilazioni genitali femminili e le leggi americane contro l’aborto.

Ogni acconciatura è un viaggio nuovo, diverso, che può durare pochi minuti o diverse ore, e che l’artista intraprende utilizzando solamente del fil di ferro legato ai suoi capelli naturali.

Nel 2018 è stata inclusa tra le 35 persone più influenti sotto i 35 anni del Prix Jeunesse Francophone.

L’anno seguente è elencata tra le cento persone di rilievo per la rivista Paper.

Ha anche recitato nel film Disco boy di Giacomo Abbruzzese, che ha vinto l’Orso d’argento a Berlino.

Laetitia Ky è un’artista poliedrica che, attraverso il suo lavoro, denuncia le metamorfosi dei corpi esplorando temi delicati e scomodi.

Nel 2022 è stata la più giovane protagonista della Biennale di Venezia, dove ha rappresentato la Costa d’Avorio e tra le cento artiste invitate dal Kunstmuseum di Wolfsbur per l’epocale mostra Empowerment dedicata al femminismo nell’arte.