#Gridare
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🔇
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#minaccia#gridare#grido#fare#pazzo#pazzia#mostro#testo canzone#canzone#testo#frasi#amore#frasi belle#frasi d'amore#ti amo#amore a distanza#love#i love you#frasi tristi#innamorata#urlo#sfogarsi#dovevo sfogarmi#rabbia#litigare#arrabbiarsi#arrabbiata#perdere#perdere la testa#impazzire
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ambivalenza
La mia anima e il mio cuore sono felici e sereni qui, ma la mia ragione non cessa di gridare. Vorrei tanto poter comprendere. da G. K. Chesterton, L'uomo che fu Giovedì
#citazioni#gilbert keith chesterton#chesterton#l'uomo che fu giovedì#syme#anima#cuore#ragione#felicità#gridare#ambivalenza
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Vi presente quel nodo alla gola ?!
Che vi fa venire la voglia di piangere di urlare di sfogare ma non ci riuscite ,perché vi appena sale fa un male cane ,che non riuscite a respirare gridare niente e niente solo dolore...
Beh a me succede sempre e a voi!?...
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Non sono per le cose urlate a gran voce, ma per i sussurri che fanno tremare le ginocchia.
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Qui lo dico e qui lo nego
✨Le palle quadrangolari di Ghali e Dargen✨
E con questa chiudo, fasci appesi siempre.
#sanremo#the end of sanremoposting#inutile dire nei cortei tutti a gridare STA ARRIVANDO STA ARRIVANDO L'ONDA ALTA
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Voglia di gridare
Voglia di gridare.
Urlare al mondo tutto quello c’ho dentro.
Dallo stomaco sale violento, urlo carico di rabbia.
Rabbia contro me stesso e contro il mondo intero.
Vago in cerca di chi possa quietarmi l’anima.
Ramingo andare che direzione non trova.
Mano tesa che afferri il mio cuore.
Una carezza.
Un abbraccio che col calore sciolga la pietra nel cuore.
Quiete agognata.
Strazio d’anima crea lacrime che non trovano sfogo.
Stringi questo corpo. Stringimi l’anima.
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ancora non ci credo che devo lavorare circondata da persone bacate
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ma perché la gente sta trattando tony effe come un novello charles baudelaire quando fa parte della peggior melma uscita da quel buco nero chiamato scena trap italiana
#“ma l'arte! ma il linguaggio del rap!” babe what are u talking about#il linguaggio del rap implica pure che uno faccia un testo un minimo provocativo. di denuncia non so#cose che nel signor effe non vedo a me pare che lui abbia solo tanta voglia di gridare al mondo quanto odia le donne#but what do i know#not tennis#roba italiana
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“Con la mente grido.
Con il cuore penso.
Con lo sguardo amo.
Con il petto vedo.
Con l’anima mi trasformo.”
— Jack Kerouac
#mente#gridare#cuore#pensare#sguardi#amare#petto#vedere#anima#trasformare#frasi tumblr#frasi#frasi e citazioni#jack kerouac
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youtube
Ti è mai venuto in mente che a forza di gridare La rabbia della gente non fa che aumentare La forza certamente deriva dall'unione Ma il rischio è che la forza soverchi la ragione
La gente che grida parole violente Non vede, non sente, non pensa per niente
Non mi devi giudicare male Anch'io ho tanta voglia di gridare Ma è del tuo coro che ho paura Perché lo slogan è fascista di natura
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Boppino Levante bisogna dirlo
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E forse il vero senso del festival della canzone italiana è valorizzare tutte le lingue d'Italia, di minoranza e di maggioranza, e gridare che l'Italia è prima di tutto antifascista e ripudia la guerra come strumento di offesa alle libertà degli altri popoli
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stamattina ho indossato la mia divisa da infermiera: ho preso le consegne, preparato le borse, mi sono messa messa in macchina e sono andata dal bambino. prima di entrare in casa avevo quasi un nodo allo stomaco, ma mi sono fatta forza e sono entrata. ho visto il bambino sul divano, un bambino come tutti gli altri, che dormiva e abbracciava il suo papà. sono stata brava, ho contenuto l'emozione. ho scambiato due parole con la mamma, di pura organizzazione, sono andata al tavolo e ho preparato l'elastomero. tremavo, ma dovevo essere forte. poi mi sono avvicinata al bambino, che appena ha sentito il mio tocco ha urlato "vai via!", mi si è stretto il cuore, ho mandato giù il nodo in gola e ho attaccato l'elastomero, poi gli ho fatto una carezza sulla pancia e lui si è attaccato col corpo al papà. mi sono girata verso la mamma e ho sentito tutto il suo dolore, avrei voluto abbracciarla ma ovviamente non mi era possibile. mi sono fatta coraggio, ho salutato il bambino, i genitori e sono uscita da quella casa. in macchina avrei voluto gridare, piangere, avrei voluto che la giornata finisse lì, invece era solo il primo paziente. è stato pesante. mi sono sentita impotente, completamente. un vuoto incolmabile. domani quel bimbo verrà ricoverato in ospedale e chissà quando, non ci sarà più. Non rivedrà più i suoi spazi, i suoi giochi. Quella casa era Sua, fatta per Lui. ciao piccolo.
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Elogio della donna di classe
di Francesco Lamendola
La donna di classe…
È una Signora con la "s" maiuscola; una donna che, qualunque cosa faccia (o non faccia) e dica (o non dica), rimane sempre al di sopra di se stessa.
Non si dà mai interamente: nel senso che non si svende, non si regala alle mode più facili, ma conserva sempre una parte di mistero, ossia di fascino.
Sì, perché il mistero è affascinante: è il non detto, il suggerito, l’implicito; è il riserbo, la discrezione, il pudore; è l’intimità che non si mette mai in piazza, che rimane fedele a un proprio codice di onore e di riservatezza.
È la femminilità che mantiene il rispetto di sé, che si veste di sobrietà e di senso della misura, perché consapevole che lo strafare non è mai veramente femminile e che l’esibire, l’ostentare, il gridare e il dimenarsi, si addicono alle donne da poco.
Donne di classe si nasce e non si diventa; e lo si è a qualunque classe sociale si appartenga. Una donna del popolo, a determinate condizioni, può avere più classe di una gran dama o di una ricca borghese. Non è questione di soldi e nemmeno di lignaggio. O si è signori nell’anima, o non lo si è; e questo vale per le donne, così come per gli uomini.
La donna di classe non teme le rughe e accetta di invecchiare. Sa di valere, anche se la modestia fa parte del suo abito mentale; perciò non tenta disperatamente di inseguire i perduti vent’anni, ma asseconda con grazia e intelligenza le diverse stagioni della vita, conscia del fatto che il fascino è qualcosa di molto più sottile e di molto più prezioso della bellezza che proviene dalla sola giovinezza.
Non si può essere giovani per sempre e non si deve cadere nel ridicolo di atteggiarsi a ventenni, quando si hanno sessant’anni; ma si può essere sempre raffinate, affascinanti, intriganti, purché si abbia classe.
Quando si ha classe, l’età diventa un elemento secondario o, addirittura, un ulteriore fattore di fascino; perfino le rughe, portate con dignità e naturalezza, possono accrescere il fascino, non diminuirlo.
La donna di classe sa che uno spacco vale più di cento minigonne e sa che uno sguardo può lasciare il segno più di cento perle sull’ombelico, esibito coi pantaloni a vita bassa; sa che alludere è più raffinato che strillare, come sa che sussurrare è molto più sensuale che dire.
La donna di classe si muove con garbo, parla di cose interessanti, e nello sguardo le brilla una luce particolare: perché ama la vita, ma la ama con sensibilità e intelligenza, non con avidità e prepotenza…
- Francesco Lamendola
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Avere nel cuore Una voglia d'amare Aver nella gola una voglia Di gridare E chiudersi dentro Prigionieri di un mondo Che ci lascia soltanto sognare Solo sognare
Lucio Battisti
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